LOW-ENERGY PRE-TREATMENT PROCESSES. NO HEAVY METALS, NO HEATING AND SMALL QUANTITIES OF SLUDGE Processi di pretrattamento a basso consumo energetico: nessun metallo pesante, nessun riscaldamento e quantità ridotta di fanghi
Chemische Werke Kluthe GmbH, Heidelberg (Germany) t.distler@kluthe.com
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Deposition of zinc phosphate sludge inside the spraying tunnel and on the nozzles. Depositi di fanghi di fosfato di zinco all’interno del tunnel di spruzzatura e sugli ugelli.
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any different metal pre-treatment procedures and products now available are much more environmentally friendly and use significantly fewer resources than their predecessors. Considerable savings can be made on the costs of energy, water, waste water and maintenance. The introduction of the EU End-of-Life Vehicles Directive in 2002 brought an end to the use of chrome plating as a pre-treatment for aluminum substrates by the automotive industry and its suppliers. As a consequence of the REACh Directive, which come into force in 2010, chrome compounds are now on the list of substances of very high concern (SVHCs) and the use of chrome based chemistry in the industry will end in September 2017. The labelling requirements for other existing materials used for the pretreatment of iron and steel have also changed significantly, which means that their use needs to be carefully considered. There are two possible approaches 1 to environmentally friendly pre-treatment: A phosphating process in which the materials subjected to mandatory labelling requirements have been replaced or a different type of process.
ggi, per il pretrattamento del metallo sono disponibili diversi metodi e prodotti molto più ecologici e che utilizzano meno risorse dei sistemi precedenti. Si possono ottenere dei notevoli risparmi sui costi di energia, acqua, acque reflue e manutenzione. L’introduzione della Direttiva europea del 2002 sulla fine vita di esercizio dei veicoli ha posto fine all’utilizzo della cromatura come pretrattamento delle superfici di alluminio effettuato dall’industria automotive e dai suoi fornitori. A seguito della Direttiva REACh, entrata in vigore nel 2010, i composti di cromo sono ora sulla lista delle sostanze ad alto rischio (Substances of Very High Concern, SVHCs) e l’utilizzo di formulazioni chimiche a base di cromo terminerà nel settembre 2017. Sono cambiati notevolmente anche i requisiti in materia di etichettatura per altri materiali esistenti utilizzati per il pretrattamento di ferro e acciaio: per questo motivo, il loro utilizzo dovrebbe essere considerato molto attentamente. Esistono due possibili approcci per un pretrattamento ecosostenibile: un processo di fosfatazione nel quale i materiali soggetti a etichettatura obbligatoria siano sostituiti oppure un tipo di processo diverso.
Selecting a conversion procedure
Scelta del metodo di conversione
In many areas of industry - in the automotive and agricultural machinery sector in particular - phosphating remains the process of choice for the pre-treatment of surfaces before the coating application. The reasons for this include many years of experience of using the procedure and its robustness. The high-quality standards that organic coatings have to meet in these sectors can only be achieved by means of a suitable pre-treatment process, generally tri-cationic zinc phosphating. The disadvantages of this type of procedure include:
In molti settori dell’industria, in particolare automotive e delle macchine agricole, la fosfatazione resta il processo preferito per il pretrattamento delle superfici prima dell’applicazione della vernice grazie all’esperienza maturata negli anni nell’utilizzo di questo ciclo e alla sua affidabilità. Gli elevati standard qualitativi che le vernici organiche devono soddisfare si possono raggiungere soltanto attraverso un processo di pretrattamento adatto come è, in genere, la fosfatazione allo zinco tricationica. Alcuni svantaggi di questo metodo sono:
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Tobias Distler
N. 31 - 2015 JANUARY/FEBRUARY - international PAINT&COATING magazine