ipcm® n. 60 - Novembre/Dicembre 2019

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ICT - EDITOR’S LETTER

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ue sono i macro temi che riesco a individuare leggendo gli articoli che compongono questo numero di ICT che, come accade due volte l’anno, è inserito all’interno della rivista ipcm® per sfruttare le sinergie e le sovrapposizioni esistenti fra il settore della verniciatura e quello del lavaggio e della finitura meccanica dei manufatti. Il primo tema è quello del passaggio dall’idea di macchina all’idea di sistema. La differenza fra i due concetti è grande: una macchina soddisfa generalmente una singola esigenza produttiva, sia essa di lavaggio, di sbavatura o di vibrofinitura; un sistema (o stazione di lavoro), invece, è una soluzione che combina svariati processi normalmente svolti da più macchine, garantendo costi di investimento e operativi più contenuti grazie anche alla presenza di dispositivi accessori unici per tutto il sistema (ad esempio, robot di carico e scarico, sistemi di filtrazione, separazione e raccolta e così via). In questo numero di ICT vediamo rappresentate varie tipologie di stazioni di lavoro, dedicate sia alla sbavatura sia al lavaggio. Il loro vantaggio è duplice: donano estrema flessibilità all’utilizzatore e semplificano la gestione del processo. L’approccio è sostenibile: un sistema ha un’impronta più ridotta sullo spazio produttivo, genera meno reflui, rifiuti, scarti rispetto a una serie di macchine e il consumo energetico è ridotto. Il secondo tema è quello dell’economia circolare, quel sistema economico pianificato per riutilizzare i materiali in successivi cicli produttivi, riducendo al massimo gli sprechi. Il modello economico lineare ‘take-make-dispose’ si basa sull’accessibilità di grandi quantità di risorse ed energia ed è sempre meno adatto alla realtà in cui ci troviamo ad operare. Il modello economico circolare, invece, è progettato per auto-rigenerarsi, è un modello in cui i materiali di origine biologica sono destinati a essere reintegrati nella biosfera, e quelli tecnici devono essere progettati per essere rivalorizzati senza entrare nella biosfera. Le tecnologie di lavaggio industriale possono giocare un ruolo fondamentale nella rigenerazione dei materiali e nella loro reintroduzione nel ciclo economico sotto altra forma. Ne troviamo un esempio in un progetto sperimentale di un’azienda italiana che, in collaborazione con il CNR, ha sviluppato un metodo di lavaggio delle reti da pesca abbandonate per trasformarle in un sottoprodotto adatto all’utilizzo in altri settori industriali. Il vantaggio è duplice: l’ambiente marino viene ripulito dai rifiuti e ciò che era rifiuto si trasforma in risorsa. L’approccio è sostenibile: sostenibilità, infatti, non è solo produrre meno inquinamento-rifiuti-impatto sull’ambiente nei processi di produzione industriale, ma è anche regalare a un manufatto una vita utile più lunga o a un materiale una nuova vita, promuovendo un modello di economia circolare.

Francesco Stucchi Editor

international PAINT&COATING magazine - NOVEMBER/DECEMBER 2019 - N. 60

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