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Solvay: 160 anni di innovazione tecnologica

In occasione dell’anniversario il Gruppo Solvay ha inaugurato il laboratorio “Dry Room” nel Centro Ricerca di Bollate, che si conferma polo d’eccellenza nello sviluppo di tecnologie sostenibili per la mobilità del futuro.

In occasione del 160° anniversario della storia industriale del Gruppo Solvay, le cui origini risalgono al 1863 quando fu fondato da Ernest Solvay in Belgio, si sono tenuti in tutti i siti del Gruppo nel mondo i Citizen Day, una serie di iniziative ed eventi dal titolo For Generations to Come per condividere l’importante traguardo con i principali stakeholder e confrontarsi su sfide e opportunità future. Nel Centro di Ricerca Solvay di Bollate le celebrazioni si sono aperte con un evento che ha visto la partecipazione di Istituzioni locali, Università, partner, clienti, dipendenti e stampa e che si è concluso con l’inaugurazione del nuovo laboratorio “Dry Room” per batterie al litio. Erano presenti Marco Martinelli, Country Manager Solvay in Italia e Marco Apostolo, Direttore del Sito di Bollate, il Sindaco di Bollate Francesco Vassallo e Alessandro Spada, Presidente di Assolombarda.

Un centro di studio delle batterie al litio

L’investimento nel nuovo laboratorio è di 1 milione di euro, con anche un contributo dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy attraverso il sostegno finanziario concesso nell’ambito del programma IPCEI

(Importanti Progetti di Comune Interesse Europeo). Il Centro di Ricerca Solvay di Bollate conferma così il proprio ruolo chiave nello sviluppo di materiali innovativi che rispondano alle crescenti esigenze e richieste dei settori high-tech, in particolare grazie al nuovo laboratorio applicativo dove valutiamo le prestazioni delle batterie al litio assemblate con i nostri materiali.

Solvay Specialty Polymers è attiva da diversi anni in ricerca, sviluppo e commercializzazione di polimeri speciali utilizzati nella fabbricazione di batterie al litio. Per consolidare l’affidabilità e accelerare le attività di ricerca e sviluppo, il laboratorio Batterie a Bollate si è dotato di una nuova “Dry Room”, un ambiente a temperatura e umidità controllata, a valori molto bassi, che consente di lavorare nelle condizioni dei produttori di batterie al litio ed ottenere risultati applicativi attendibili e condivisibili con partner e clienti.

“Oggi celebriamo i 160 anni dalla fondazione del Gruppo Solvay. È un traguardo che poche realtà industriali al mondo possono vantare di aver raggiunto”, ha commentato

Marco Martinelli, Country Manager Solvay Italia. “L’ispiratore è stato il nostro fondatore Ernest Solvay, che nel 1863 è partito dall’invenzione del processo produttivo della Soda Solvay. Da allora il Gruppo ha intrapreso un percorso di continuo sviluppo, che oggi gli permette di essere presente in oltre 60 paesi al mondo, tra le aziende attiva nel settore dei materiali avanzati e delle specialità chimiche. L’attuale vision, in linea con i principi del nostro fondatore oggi è: connettere persone, idee ed elementi per reinventare il progresso”.

“La nuova Dry Room consente al Laboratorio Batterie del Centro Ricerca Solvay Specialty Polymers di Bollate di posizionarsi come centro di eccellenza per lo studio delle batterie al litio”, ha commentato Marco Apostolo, Direttore del Sito di Bollate di Solvay. “Questo investimento è in linea con la mission del Centro Ricerca che consiste nell’interpretare le necessità e i trend di mercato per soddisfare le esigenze e i bisogni della collettività. Oggi, infatti, i polimeri speciali qui sviluppati sono materiali fondamentali per le più evolute e tecnologiche fi- liere produttive, tra cui l’energia green, la mobilità sostenibile e l’elettronica solo per citarne alcune”.

“I miei complimenti a Solvay per aver raggiunto questo importante anniversario”, ha dichiarato Alessandro Spada, presidente di Assolombarda. “Si tratta di un traguardo raggiunto grazie alla capacità di investire in ricerca e sviluppo, puntando sull’innovazione tecnologica, in ottica di tutela dell’ambiente che ci circonda. Il forte impegno di imprese come Solvay nella transizione ecologica è fondamentale perché svolge il ruolo di traino per molte PMI, indicando la strada da seguire. Serve però fare di più. Ora le priorità sono quelle di ridurre gli eccessivi oneri burocratici e di formare professionisti capaci di far fronte alle nuove esigenze dettate dalla sostenibilità: Assolombarda è al fianco delle imprese in questa importante partita”.

Il ruolo della sostenibilità

Durante l’evento è stato possibile, inoltre, assistere alle presentazioni di alcuni dei principali partner e clienti di Solvay, come Stellantis e PPE-Precision Polymer Engineering, sul ruolo chiave dei fluoropolimeri nei più importanti settori high-tech e, in particolare, per l’attuazione dei programmi di sostenibilità per la transizione energetica.

A seguire si è svolta la tavola rotonda sul tema “Sviluppo di tecnologie sostenibili per la mobilità del futuro” moderata dalla fisica, scrittrice e performer teatrale Gabriella Greison e a cui hanno partecipato Marco Bocciolone, Delegato al Trasferimento Tecnologico del Politecnico di Milano, Renata Mele, Senior Vice President Sustainability di Leonardo e Cristiana Gaburri, Direttore Centrale Scientifico di Federchimica.

I partecipanti all’evento hanno avuto l’opportunità di visitare lo Showroom del sito di Bollate per visionare concretamente i risultati del lavoro del Centro di Ricerca, che lavora in stretta sinergia operativa con lo stabilimento produttivo Solvay di Spinetta Marengo (AL) e in particolare i prodotti e le applicazioni destinate ai vari settori dei più importanti mercati internazionali.

Il Centro Ricerca Solvay di Bollate occupa circa 350 ricercatori che lavorano in stretta collaborazione con le principali Università italiane e internazionali, partner e clienti. Il sito di Bollate è anche sede della Direzione nazionale di Solvay in Italia ed occupa complessivamente circa 500 dipendenti.

Alessandro Augello rieletto presidente di AIPE

L’Assemblea degli Associati AIPE ha rinnovato per la terza volta consecutiva la fiducia al presidente Alessandro Augello (Poron Italiana Sud), il quale rimarrà in carica per il prossimo biennio. Augello, ha una lunga esperienza nel mondo dell’EPS ed è già stato presidente di AIPE per i mandati 2019-2021 e 2021-2023.

“Sono molto onorato della fiducia accordatami dagli Associati e di questa opportunità che mi vedrà impegnato a proseguire nel lavoro svolto dando continuità ai progetti avviati e ai nuovi che verranno”, ha dichiarato Augello. “Ringrazio Giovanni Raggi e Luca Saccardi, vicepresidenti uscenti, per la loro preziosa collaborazione ed il supporto nelle attività svolte durante il mandato precedente e saluto con grande piacere i due vicepresidenti entranti, Paolo Garbagna (ICSS) per il settore Imballaggio e Giuseppe Rinaldi (Isolkappa Italia) per il settore Edilizia, che mi affiancheranno nei futuri impegni istituzionali per far fronte alle richieste delle normative italiane ed europee in cui anche il nostro materiale sarà coinvolto”.

Eletto anche il nuovo Consiglio Direttivo di AIPE che oltre al presidente e i due vicepresidenti è composto da: Renzo Cester (Politop), Ennio Delia (Fortlan-DIBI), Valerio Micacchi (Isopak Adriatica), Alberto Nicoli (M.P.E.), Giovanni Raggi (Isolconfort), Luca Saccardi (S.T.S. Polistiroli), Romeo Tonello (Rexpol) e Luca Zappelli (Sulpol). Gli undici Consiglieri rimarranno in carica per i prossimi due anni. Marco Piana, Direttore Tecnico di AIPE, è confermato socio onorario.

Wilfried Ensinger è scomparso il 23 maggio dopo una vita dedicata alla creazione di un’azienda che oggi è diventata Ensinger International Group, una delle realtà più importanti del mondo nella produzione e distribuzione di materiali plastici ad alte prestazioni.

Wilfried Ensinger inizia la sua carriera dal basso, lavorando come apprendista e poi, sostenuto l’esame, diventa maestro artigiano. Successivamente entra a far parte di diverse aziende specializzate in ingegneria meccanica, meccanica di precisione e industrie della lavorazione della plastica. Poi, consegue il titolo di ingegnere industriale.

Nel 1966 avvia la sua impresa in un piccolo garage a Ehningen con l’obiettivo di produrre semilavorati di qualità e componenti per macchinari industriali in tecnopolimeri, un settore molto innovativo e, in quel periodo, caratterizzato da una forte crescita. Il trasferimento a Nufringen, pochi anni dopo, gli permette di ampliare le capacità produttive e di avviare la produzione di componenti tramite la lavorazione dei prodotti semilavorati.

Fra le tappe più significative, va ricordato il 1977, anno in cui Wilfried Ensinger mette a punto e inizia a produrre in serie i primi profili termoisolanti in poliammide 66 rinforzata con fibre di vetro per le finestre in alluminio.

Nel 1980 viene inaugurato a Cham un secondo impianto di produzione e, nel 1986, apre anche la prima filiale estera negli Stati Uniti, a cui seguiranno le altre sedi in Europa, Sud America e Asia.

Wilfried Ensinger ha lavorato all’insegna dell’innovazione, forte delle proprie intuizioni e creatività, affiancando un impegno continuo che ha portato allo sviluppo ininterrotto di prodotti e processi.

Allo stesso tempo, ha sempre prestato grande cura alla valorizzazione del potenziale dei propri dipendenti. Nel 1997, dopo aver passato la gestione operativa alla seconda genera - zione, ha intensificato il proprio coinvolgimento in progetti comunitari e sociali. La Fondazione Wilfried e Martha Ensinger, creata insieme alla moglie, sponsorizza oggi istituzioni sociali, culturali e scientifiche in Germania e all’estero.

In qualità di Presidente prima, e poi di Presidente onorario della Camera di Commercio e dell’Industria del distretto di Böblingen, ha dato un impulso fondamentale alla riforma degli organi di commissione e al miglioramento della formazione in azienda. L’Università di Stoccarda gli ha conferito il titolo di senatore onorario e, nel 2005, è stato insignito della Croce al Merito Federale della Germania. Due anni fa la città di Rottenburg am Neckar ha nominato Wilfried Ensinger cittadino onorario.

COIM India: il welfare a supporto dei dipendenti

COIM Spa, multinazionale italiana che ciso di rafforzare le iniziative di welfare a favore dei nostri collaboratori”, spiega Alberto Lunardon, General Manager India. “Queste prevedono un’assicurazione temporanea sulla vita per tutti i dipendenti, in base alla quale al verificarsi di un evento funesto verrebbero corrisposti

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