InPRESSIONI n. 1

Page 1

ANNO 1 • NUMERO 1 • Primavera 2010 Year 1 • Number 1 • Spring 2010


COLOPHON n.1 - Primavera, Spring 2010 Redazione: Gian Carlo Torre, Marco Picasso, Priamo Pedrazzoli Grafica: Giovanni Daprà, Ester Crisanti (lares@iol.it) • Web: Renato Gelforte Traduzione: Barbara Raineri (inglese), Tamara Osler-Schweers (tedesco) Organizzazione: Bruno Zani, Elio Osler, Luigi Lanfossi Chi intende riprodurre le parti del presente fascicolo deve citare la fonte o chiedere l’autorizzazione alla redazione. La responsabilità dei testi e dei termini è dei singoli autori. Tutti i marchi e le aziende citate su inPRESSIONI, sono proprietà dei loro detentori. Qualsiasi forma di collaborazione con inPRESSIONI è su invito e a titolo gratuito. Il materiale inviato alla redazione se non preventivamente concordato per iscritto, non sarà restituito. Informazioni: www.graficainsieme.ning.com - g.insieme@gmail.com

Sommario - Contents Benvenuto Disertori (Trento 1887 - Milano 1969) Il vagabondo dell’ex libris. Ricordo dell’artista ungherese Kálmán Rozsnyay L’arte è vita, rigenerazione Dall’ex libris all’Easel graphics Mitologia ed ex libris: “Il ratto di Europa” Remo Wolf. Ex libris xilografici a “legno perso” Bibliografia della Letteratura Internazionale sugli Ex Libris su Internet Museo Ex Libris Mediterraneo G.A.D.E.L. (Gente Amiga de l’Ex Libris) Concorsi ed Eventi Culturali - Competition and Cultural Events

5 9 13 17 21 26 29 31 33 35

SUSSIDIO DIDATTICO

Associazione C.F.P. "Eugenio Fassicomo" - Scuola Grafica Genovese Via Imperiale, 41 - 16141 Genova (Italia) Telefono (+39) 010 518651 - Fax (+39) 010 51865288 - scuola.grafica@tiscali.il I sussidi didattici sono distribuiti a titolo gratuito. È gradito un contributo a sostegno delle attività dell'Associazione C.F.P. Eugenio Fassicomo - Scuola Grafica Genovese, da versare sul conto dell'Associazione. Scrivere in modo leggibile: nome, cognome e indirizzo di chi invia il contributo. IBAN - IT26 H061 7501 4030 0000 1478 620 - Causale: Contributo per Associazione C.F.P. Eugenio Fassicomo. This educational publication is being distributed on a complimetary basis, free of any charge. The sponsoring association (Associazione C.F.P. Eugenio Fassicomo) will gratefully acknowledge independent grants in support to this editorial initiative, to be paid to: Associazione C.F.P. Eugenio Fassicomo - Scuola Grafica Genovese - IBAN - IT26 H061 7501 4030 0000 1478 620 Contributo per Ass. C.F.P. Eugenio Fassicomo - Indicating clearly the name and address of the sponsor. Esta publicación cultural es distribuida de forma gratuíta. Se agradecerá la ayuda para el sostenimiento de la actividad de la Associazione C.F.P. Eugenio Fassicomo - Scuola Grafica Genovese, para lo que se detalla la cuenta. Indicar claramente el nombre y apellidos de quien realiza la contribución. Associazione C.F.P. Eugenio Fassicomo - Scuola Grafica Genovese IBAN - IT26 H061 7501 4030 0000 1478 620 - Contributo per Ass. C.F.P. Eugenio Fassicomo. Die Unterrichtsmaterialien werden kostenlos verteilt. Es ist ein willkommener Beitrag zu den Tätigkeiten der C.F.P. - Unterstützung Eugenio Fassicomo - Schule Graphics Genovese, zahlbar im Namen des Vereins. Schreiben Sie gut leserlich: Name und vollständige Anschrift des Beitrags des Absenders. IBAN - IT26 H061 7501 4030 0000 1478 620 - Beitrag für Ass. C.F.P. Eugenio Fassicomo

www.graficainsieme.ning.com - g.insieme@gmail.com


“La ricerca è lenta, vive di riflessione indipendente, di passione intima e di solitudine, ma procede sempre, leggera, persino allegra, perché per sua natura guarda attraverso la conoscenza del passato, nel futuro di tutti”

i

Giuseppina Brunetti - Il Sole 24 Ore 17.01.2010

nPRESSIONI intende offrire, nel tempo, un percorso, non certamente completo, dell’ex libris in ambito italiano ed internazionale fornendo informazioni e dati utili per gli artisti, i collezionisti, gli studiosi e per gli amanti delle arti grafiche, legate alla storia della stampa e del libro. Nell’ambito di un dialogo attento agli aspetti informativi, culturali e tecnici fondamentale è il richiamo ai maestri, cercando di fornire, ai fini di studio e di ricerca, indicazioni bibliografiche di base e sulle opus list, cui segue il dialogo con gli artisti contemporanei che saranno invitati a presentare il loro lavoro, la loro poetica con un loro scritto; per entrambi il testo sarà corredato dalle immagini di ex libris e di grafiche libere. Importante è affrontare le tematiche, innumerevoli, che saranno trattate dai collezionisti e dagli artisti esperti nei singoli settori. La disamina delle problematiche tecniche e organizzative del mondo ex libristico, la presentazione delle strutture e delle raccolte museali e gli incontri con le Associazioni Internazionali ex libristiche costituiranno ulteriori momenti del dialogo volendo essere un punto di riferimento, di iniziativa e di ricerca culturale per la storia dell’ex libris e per la grafica e le sue applicazioni nell’arte applicata nello scorrere del tempo. Essendo una rivista, non ideologica, al servizio della cultura e delle linee programmatiche del Comitato di Redazione l’impostazione sopraddetta potrà subire delle trasformazioni ma sempre vincolate alla linea di “inPRESSIONI”: la presenza del contemporaneo e delle sue radici e un confronto ed un’informazione in ambito italiano ed internazionale.

Gian Carlo Torre

“Research is slow, it lives of independent reflections, of intimate passion and solitude but it constantly proceeds, lightly almost lively because, by nature, it looks towards the knowledge of the past, in the future of all” (G. Brunetti, 2010). InPRESSIONI aims to offer, in time, a certainly not complete route of the ex libris at Italian and International level by supplying information and useful data for artists, collectors, libraries, researchers and amateurs of graphic arts connected to the history of printing and books. Within a careful dialogue of the informative aspects, the recall to teachers is fundamental, trying to supply, to the aim of study and research, basic bibliographic indications and opus lists, to which a dialogue with contemporary artists follows; they will be invited to present their work, their poetry by showing their own writing; for both, images of ex libris and of free graphics will be added to the text. Those countless subjects that will be dealt with by collectors and expert artists in the single sectors will be presented. The examination of technical and organizative problems in the ex libristic world, the presentation of structures, museum collections and meetings with International Ex libristic Associations will represent further moments for dialogue as a point of reference and of cultural research for the history of the ex libris and for graphics and its applications in applied arts with the passing of time. Being a non ideological magazine, in favour of culture and of the programmatic directions of the Editorial Office Committee, the above mentioned statement could undergo some transformations but always connected to the general line of inPRESSIONI: the presence of the contemporary and of its roots, a collation and a piece of information at Italian and International level. ANNO 1 • NUMERO 1 • Primavera 2010

3


“Arion” - Da disegno a china -1919, mm 90 x 66

4

Si ringrazia Andrea Disertori per l’omaggio Thanks to Andrea Disertori for the gift

YEAR 1 • NUMBER 1 • Spring 2010


Benvenuto Disertori (Trento 1887 - Milano 1969) Gian Carlo Torre

N

el 1906 frequentò l’Accademia di Belle Arti di Venezia, nel 1907 iniziò a incidere, nel 1908 si recò a Monaco di Baviera e due anni dopo si trasferì a Vienna e a Berlino. Collaborò con la rivista “L’Eroica” e partecipò nel 1912 alla fondamentale “Prima Esposizione Internazionale di Xilografia” di Levanto. Fu a Roma dal 1915 al 1923 ove riordinò il materiale della Calcografia Nazionale, manifestando il suo alto senso civico per la cosa pubblica; è indimenticabile la sua campagna per tutelare le antiche lastre dalle continue, eccessive, tirature postume per le continue richieste di collezionisti e mercanti italiani e stranieri. Rifece il catalogo della Calcografia e indicò le opere di pregio e l’eventuale possibilità di ristamparle. I risultati delle sue ricerche furono pubblicati su “Emporium” e “Bibliofilia” e condensati nel volume “L’incisione italiana” del 1930 ristampato nel 1974. Dal 1930 al 1960 fu titolare “per chiara fama” della cattedra dell’incisione dell’Accademia di Belle Arti di Brera in Milano. Incisore, xilografo, umanista, poeta, stimato e apprezzato per l’alta professionalità mostrata nel lavoro e nell’insegnamento, fondamentale il suo ruolo nella diffusione e nel recupero della grafica italiana del ‘900, relegata al ruolo di arte minore e scarsamente considerata da parte del pubblico, fu presente dal 1914 al 1950 a tutte le Biennali d’Arte di Venezia. La sua opera incisa annovera1 64 calcografie, 25 xilografie, 6 litografie e 56 ex libris (4 acqueforti, 11 disegni realizzati con tecnica Xilografia su legno di testa (X2) - 1930, mm 133 x 43

1 Paolo Bellini , Alessia Alberti - “Benvenuto Disertori”. Catalogo ragionato dell’opera grafica e degli ex libris. Edi. Artes, Milano, 2000

Benvenuto Disertori (Trento 1887 - Milan 1969) - Contributed to stabilization, diffusion and recovery of

engraving, in a period in which it was playing the role of a minor art and encountered scant consideration among the public. Studied at the Academy of Fine Arts in Venice, in Munich, in Wien and Berlin. Cooperated with the magazine “L’Eroica” and participated the fundamental International First Exhibition of Xylography in Levanto (1912). From 1915 to 1923 set in order the material of the National Chalcography in Rome, protected the old plates from the constant, excessive printings after the continuous requests by Italian and foreign collectors and merchants. From 1930 to 1960 titular “for evident fame” of the Engraving Professorship at the Academy of Fine Arts of Brera in Milan. From 1914 to 1950, he took part to all Venice Biennal Exhibitions. His engravings count chalcography, 25 xylographies, 6 litographies and 56 ex libris, “an intimate, personal and confidential manifestation” (4 etchings, 11 drawings realized through a typographical technique and 41 in xylography). Was “a European man for his breadth of mind, the richness of his education, his openness and availability to the different solicitations of the world of culture and arts“. “Rich of a certain mastery, takes advantage of the fullness of his opportunities that allow him to maintain in the ex libris the same power of those more elaborated works. ANNO 1 • NUMERO 1 • Primavera 2010

5


tipografica e 41 in xilografia, tecnica nella quale fu abile e dotato), definiti una “manifestazione intima, personale e riservata”. Fu un disegnatore raffinato, abilissimo e assai dotato, rigoroso nella quotidianità dei disegni preparatori, “un uomo europeo per l’ampiezza dei suoi orizzonti, la ricchezza della sua preparazione, l’apertura e la disponibilità alle diverse sollecitazioni del mondo della cultura e dell’arte”.2 “Ricco di un sicuro magistero, usufruisce della pienezza delle proprie possibilità, che gli permettono di mantenere negli ex libris la stessa forza dei lavori di più vasto respiro. Lo xilografo, il disegnatore, pone in atto, per i propri ex libris, le soluzioni tecniche e d’espressione corrispondenti a quelle usate dall’acquafortista. Le linee rette, di costruzione, del disegno che si racchiude, scavate nella piastra metallica, equivalgono a quelle risultanti dal lavoro xilografico sostenute tutte, dalla comune matrice nel disegno” .3 Dagli elementi derivati dall’Art Nouveau e dal simbolismo dei primi ex libris successivamente pervenne ad uno studio della persona d’ispirazione neoclassica, lo stile personale ed inconfondibile della maturità, esempio magistrale è l’ex libris eseguito per il libraio-bibliofilo Cesare Olschki con la scritta “Dimitte Vana Vanis”; le citazioni latine che spesso incontriamo nei suoi ex libris derivano dalla sua profonda cultura umanistica e letteraria. S’interessò alla musica coltivata da esecutore, fu secondo violino nell’orchestra filarmonica di Trento, e da storico, dedicandosi allo studio della musica antica ancora inedita dal ‘400 al ‘600; in essa trovò un antidoto alle amarezze procurategli dalla mancata adesione al regime politico fascista. L’ex libris che riproduce la viola d’amore, completata dalla scritta latina verticale sui due lati “MITHRIDATICUM.HOC.DEDIT.ARGIROTOXUS (Arco d’argento - Apollo - mi ha dato quest’antidoto), riassume quanto ricordato sopra: “la musica rende tollerabili le avversità della vita”. Fu redattore della Rivista Musicale Italiana e insegnante di storia degli strumenti musicali e paleografia musicale all’università di Parma (1952-1955). Ha donato in vita la sua biblioteca musicale, la collezione di spartiti e di strumenti musicali a diverse istituzioni di Milano (Università Statale, Scuola di Musica, Museo degli strumenti musicali del Castello Sforzesco, Museo della Scienza e della Tecnica) e alla Scuola Civica Musicale di Trento. Dopo la sua morte, la biblioteca letteraria e pittorica con volumi dal ‘400 al ‘900, è donata dalla moglie Regina e dal figlio Andrea alla Biblioteca Braidense di Milano. 2 Luigi Cigolla - “Benvenuto Disertori vedute e ritratti”, Catalogo Mostra Bolzano, Castel Mareccio,1-14-9. 1955 3 Gian Franco Grechi - “Benvenuto Disertori”- Franco Sciardelli ed., Milano, 1981

pagina 6

Xilografia su legno di testa (X2) - 1936, mm 110 x 84 pagina 7

Xilografia su legno di testa (X2) - 1919, mm 180 x 174

6

YEAR 1 • NUMBER 1 • Spring 2010


“The xylographer, the draftsman, carries out technical and expressive solutions for his own ex libris, related to those used by the etcher. Straight lines engraved in the metal plate for realizing a certain drawing correspond to those resulting from the xylographic work and are all sustained by a common array in the drawing” . Elements derived by the art nouveau and by symbolism can be found in the first period ex libris, subsequently he comes to a study of the person of neoclassical inspiration, the personal and unique style of his maturity. Latin quotations that we often encounter in his ex libris derive from his deep humanistic and literary culture. He was interested in music cultivated as a performer, and as an history man, and dedicated himself to the study of old music that was still unpublished from ‘400 to ‘600; in it he found an antidote to those troubles caused by the fact that he did not join the political fascist regime. The ex libris that reproduces the love viola completed by the vertical Latin writing on both side “MITHRIDATICUM HOC.DEDIT.ARGIROTOXUS” (Silver arch - Apollo - gave me this antidote) summarises what has been written above: “music makes troubles of life tolerable”. ANNO 1 • NUMERO 1 • Primavera 2010

7


“Il pianeta Mercurio” - Acquaforte e bulino (C3 + C2) - 1947/1948, mm 393 x 269

8

YEAR 1 • NUMBER 1 • Spring 2010


Il vagabondo dell’ex libris Ricordo dell’artista ungherese Kálmán Rozsnyay

Peter Ürmös

I

n un’enciclopedia d’arte ungherese (Van der Hoschke, 1935) leggiamo “Kálmán, grafico e scrittore d’arte, nato il 22 giugno 1872 ad Arad, studiò alla scuola del ‘Disegno di Modello’ di Budapest e più tardi a Londra. Partecipò con le sue opere alle mostre del Salone Nazionale. Fu anche attore e giornalista, scrisse nel 1904 ‘I ricordi’ usando lo pseudonimo di Sydney Carton. Rozsnyay organizzò per Walter Crane una mostra a Budapest ed una a Vienna. È grazie alla sua opera che si è sviluppato in Ungheria l‘interesse per l’ex libris”. Queste poche righe non rispecchiano la ricchezza del patrimonio spirituale della sua fantastica vita che purtroppo finì nell’oblio. Lui usò continuamente il nome della madre ungherese dal 1899, escluso il periodo di soggiorno inglese quando si presentava come Sydney Carton, si ritrova anche la seguente dizione Coloman V. H. de Rozsnyay. Quando terminò gli studi della scuola media, nella città natale, i genitori lo fecero iscrivere alla scuola “Disegno di Modello” di Budapest. La casa paterna era meta frequente degli attori di teatro per cui egli, incantato dal mondo del teatro, frequentò la Scuola Teatrale Nazionale, poi recitò in varie compagnie teatrali. Contrariamente al desiderio dei genitori continuò la vita di teatrante girovago divenendo successivamente un noto attore a Budapest, nel 1898 si trasferì a Londra dove inizialmente fu attore del Teatro di Sir John M. Harvey. In quel tempo conobbe i personaggi famosi della vita artistica inglese, divenne membro del circolo degli amici di Oscar Wilde e Walter Crane, conoscendo numerosi artisti inglesi tra cui Sir Edward Burne-Jones, Gordon Craig e George F. Watts. Tradusse in ungherese numerose opere di Oscar Wilde, con l’aiuto di Walter Crane si perfezionò nel disegno e conobbe l’ex libris. Quando la sua compagnia andò in America rimase a Londra e

Opus 50 - Cliché (P1) - 1903, mm 88 x 66 ANNO 1 • NUMERO 1 • Primavera 2010

9


visse come giornalista e nel 1900 pubblicò a Londra il suo primo libro “Words, words, words”. Rientrò in Ungheria nel 1905 e si sposò con la celebre attrice Cornelia Prielle (1826 – 1906) più vecchia di lui di quarantasei anni; la sua seconda moglie fu la poetessa Giseda Dapsy (1885 – 1940) con la quale si trasferì a Szeghalom, vicino alla sua città natale. Continuò a scrivere articoli di letteratura, arte, teatro per i giornali ungheresi e inglesi, in continuo contatto con gli amici inglesi. Organizzò una mostra per Walter Crane a Budapest e Vienna e un viaggio in Transilvania nella Romania. Dal 1899 disegnò continuamente ex libris, realizzati con cliché, eseguì il primo ex libris per Katharina Winifred Grier. Nel 1900 secondo T. Pinterits eseguì undici fogli 2. Costance B. Grier / Montreal, 3. H. Grier / Montreal, 4. Walter Rippamnn, 5. H. C. Hunter / Londra, 6. Holbrook Blinn, 7. Charles H. Blinn, 8. Ruth Benson Blinn, 9. Frank Mills / New York, 10. A. Miller / Londra, 11. H. N. Winterbothan / Londra, 12. M.F.A.C. Furono esposti in Ungheria per la prima volta nel 1903 e ancora nel 1934. I suoi ex libris sono quasi duecento, non si può essere più precisi poiché dopo la prima guerra mondiale, il suo luogo di nascita divenne territorio rumeno. Siglò i suoi ex libris in modi differenti: ‘C.v.H.R’ – ‘C.v.H. de R.’ – ‘R.K.’ – ‘Kálmán’ – ‘Rozsnyay’ – ‘de R.’ – ‘R.’. Sulle opere tardive non troviamo la firma, usava il segno di un cuore che è compreso nella composizione. Oggetto della sua tematica sono le figure di belle donne contornate da diversi simboli (gufo, specchio, fiore, lira, teschio).

Opus 46 - Cliché (P1) - s.d., mm 90 x 48 Opus 43 - Cliché (P1) - 1903, mm 102 x 61

10

YEAR 1 • NUMBER 1 • Spring 2010


Disegna una versione più elegante e calma dello stile floreale inglese. A Monaco di Baviera, nella casa di Lenbach, incontrò il conte Carlo Leiningen-Westerburg, uno dei maggiori collezionisti europei di ex libris e da allora iniziò la raccolta di queste piccole grafiche divenendo collezionista. I suoi ex libris furono amati in Ungheria e all’estero ove furono pubblicati in varie riviste: ‘The Studio’, ‘Magazin of Art’, ‘Art and Crafts’. Con la sua infaticabile azione letteraria propagandò l’ex libris, citiamo ad esempio il breve articolo “Lettera dall’età infantile dell’ex libris ungherese” che pubblicò nel 1938 su "KISGRAFIKA" (Piccola grafica), in cui raccontava della sua collezione, donata successivamente al Museo d’Arte Applicata di Budapest. Purtroppo parte della sua collezione di ex libris come della sua biblioteca, già in vita, caduta in Romania in cattive mani, fu depredata. Fino in fondo rimase fedele al teatro, scrivendo spettacoli teatrali, ed in particolare all’ex libris che introdusse e profondamente sostenne in Ungheria, tanto che l’arte moderna degli ex libris in Ungheria è legata al suo nome. Morì il 7 novembre 1948 nella cittadina di Nógrádverőce, vicino a Budapest. Finora la sua figura non è stata studiata approfonditamente.

Opus 29 - Cliché (P1) - 1903, - mm 58 x 89 Cliché (P1) - 1906 - mm 76 x 100

Bibliografia Leiningen-Westerburg, Karl E, Graf zu: Ex libris C.v. de Rozsnyay Budapest. Zeitschrift für Bücherzeichen. 1904, 25-30.1. Tibor Pinterits- Roozsnyay Kálmán konyvjegyeinek felsorolása. Kisgrafika, 1938, n° 2-3, pag. 14 - 17. Ferenc Galambos- Rozsnyay Kálmán 1872 - 1948. Kisgrafika, 1970 dec. pag. 753 - 758.

ANNO 1 • NUMERO 1 • Primavera 2010

11


Opus 46 - Cliché (P1) - 1903, mm 110 x 64

The vagabond in the ex libris - Kálmán Rozsnyay, after the school of “Model Design” in Budapest, attended the

National Theatre School in Budapest and in 1898 he moved to London where at first worked as an actor at the Sir John M.Harvey Theatre. Member of the club of Oscar Wilde and Walter Crane, he met numerous English artists among them Sir Edward Burne-Jones, Gordon Craig and George F. Watts. He wrote articles of literature, arts, theatre for Hungarian and English newspapers; organized an exhibition for Walter Crane in Budapest and Vienna and organized for him a journey to Transylvania in Romania. From 1899 he kept on drawing ex libris, realized through clichés, that had been exhibited in Hungary for the first time in 1903 and were published on several magazines: The Studio, Magazine of Art, Art and Crafts. His ex libris are almost two hundred; he used to sign his ex libris in different ways: C.v.H.R. - C.v.H.de R. - R.K. - Kálmán - Rozsnyay - de R.- R., on the latest works he used the sign of a heart that is included in the composition. Subject of his topic, a more charming version of the English Art Nouveau, are the figures of beautiful women carrying different present symbols (owl, mirror, flower, lire, skull). He donated his library and his collection of ex libris to the Museum of Applied Arts in Budapest. It is thanks to his works that the interest for ex libris has developed in Hungary”.

12

YEAR 1 • NUMBER 1 • Spring 2010


L’arte è vita, rigenerazione Pietro Paolo Tarasco

L

a poesia, la musica, la natura sono le componenti fondamentali che animano ogni mia opera d’arte. La poesia come metafora della vita; essa mi guida sempre nella creazione dell’opera, mi dà stimoli continui, mi fà sognare. Mi dà la forza necessaria per far nascere una nuova storia, un nuovo componimento. Essa è lì che aspetta come una fiammella pronta per alimentarmi e immagino una grande catasta di legna secca pronta per ardere in attesa dell’innesco. Un’energia che si sprigiona e che vien fuori dal più profondo dell’animo, dagli abissi del mio subconscio. La poesia, dunque, come elemento principale dei miei elaborati, siano essi grafici che pittorici. In tutte le mie opere ho attinto da questa meravigliosa forma espressiva chiamata poesia. Versi che scuotono e scombinano la mia fantasia e dopo, come per magia, tutto si ricompone in un ordine che è poi il risultato di quell’emozione, di quel nutrimento. Poeti e scrittori mi hanno arricchito, emozionato. Cosa c’è di più bello di una vita ricca di emozioni? Sono queste che restano infitte nel più profondo dell’animo e che trasferisco, poi nelle mie incisioni, nei miei acquerelli, nei miei disegni, nelle mie opere, tutte. I poeti, gli scrittori, sono i miei più cari amici, loro percorrono la stessa strada dell’artista; piena di luce prima, poi, all’improvviso il buio e, dopo, di nuovo la luce e poi il buio. Un alternarsi continuo di emozioni e abbandoni, semmai in camere chiuse e buie in attesa di nuove speranze, di nuove emozioni, di nuovi miraggi. È la poesia la nostra vera speranza di vita, penso che senza di essa tutto sarebbe ancor più buio. Cosa dire dell’infinità delle bellezze della natura? Il mondo tutto ci aspetta per essere assaporato e rapito in ogni sua forma e forza espressiva osservando, ad esempio, un semplice fiore o insetto nascosto nella sua stessa corolla, oppure guardando le foglie di un albero che cambiano colore come in un miracolo. E ancora, come non dimenticare e non rimanere insensibili, ad un concerto delle garrule cicale che animano le campagne nelle giornate estive? Come non emozionarsi dinanzi a un qualsiasi elemento o evento Acquaforte (C3), opus 45 - 1999, mm 100 x 100 ANNO 1 • NUMERO 1 • Primavera 2010

13


della natura? Immagino la vista improvvisa dei colori che avvolgono e coronano, in un perfetto semicerchio, la volta celeste e che noi chiamiamo arcobaleno! Oppure l’essere dinanzi all’immensità di un orizzonte dove il nostro anelante sguardo va oltre quella linea e immaginiamo un altro mondo, quello dei nostri sogni, dei nostri desideri. È questa la nostra poesia, la forza della speranza, la forza della infinita bellezza del creato. Ho sempre pensato che la poesia, l’arte e la musica, sono tra loro indivisibili, l’una ha bisogno dell’altra, l’una si nutre dell’altra. È stato straordinario e fantastico vedere poeti a me tanto cari che, una volta immersi nelle mie opere, hanno trasferito le loro emozioni in versi o in brevi componimenti letterari o, viceversa, i loro versi essere da me sviscerati prima e poi trasformati in segni, forme e colori. Arte e poesia: due forme espressive che immagino insieme come in una formidabile scena di ballo in cui danzano con movimenti morbidi, leggeri e fluttuanti; tutti e due, poi, in una cornice musicale. Poeta, artista, musicista, pensati come fossero una sola parola, una sola persona; dicono e raccontano con la stessa armonia, sia essa poetica, cromatica, melodica. Tutti e tre sognatori, tutti e tre creatori, tutti e tre salvatori dell’animo e della vita. Cosa sarebbe la vita senza l’arte, senza la poesia, senza la musica? Il suono, con la sua melodia, rasserena la mente; l’arte con le sue forme e colori, allietano la vista, la poesia poi, come sorgente della mente e dello spirito. Tutte e tre ci aiutano e compensano le amarezze e la parte oscura del vivere; vitali dunque per i creatori e per i successivi fruitori. La musica, il suono e il movimento in un’opera d’arte, possono non essere percepiti dal profano spettatore, ma in ognuna di esse c’è sempre musicalità e armonia. Tutto diventa arte, musica e poesia; ed è proprio la natura che ci aiuta, ci anima, ci alimenta ci stimola a comporre queste straordinarie espressioni artistiche intramontabili che sono sempre esistite e tutte tre insieme, appunto, come forme di vita e di rigenerazione.

14

YEAR 1 • NUMBER 1 • Spring 2010


Art is life, regeneration.

Poetry, music, nature are the fundamental components that give life to every work of my own. Poetry as a metaphor of life; it always guide me towards the creation of a work, it constantly stimulates me, it makes me dream. Music, sound and movement in a work of art can also not be perceived by the ignorant spectator but in any of them there is always a musicality and harmony. What about the infinity of beautiful things in nature? The whole world awaits to be relished and stolen in anyone of its shapes and expressive strength by observing, for example, a simple flower or insect hidden in its own corolla. I have always thougth that poetry, arts and music are among them inseparable: one needs the other one, one feeds itself with the other and it is nature, in fact, that nourishes and revitalizes them.

pagina 14

Acquaforte (C3) - opus 43 - 1998, mm 58 x 80 pagina 15 in alto

Acquaforte (C3) - opus 51 - 2008, mm 142 x 108 pagina 15 in basso

Acquaforte (C3) - opus 52 - 2009, mm 130 x 130 ANNO 1 • NUMERO 1 • Primavera 2010

15


"Matera", Acquaforte (C3) - 2004, mm 130 x 129

16

YEAR 1 • NUMBER 1 • Spring 2010


Dall’ex libris all’Easel graphics Dmitry Sayenko

P

er me “Easel graphics” è sempre stata una modalità sperimentale con una certa quota d’improvvisazione. Easel graphics è un momento extra per me. Una pausa di rilassamento nel momento in cui mi riposo dal fare libri, per me è paragonabile al jazz: un’improvvisazione senza un’intenzione precisa, il tema è noto, il resto sono le variazioni moltiplicate dall’abilità, dalla maestria, dalla bravura. Spesso inizio le lastre senza conoscere cosa andrò a fare e quale sarà il risultato. Questa è l’incertezza che rende questo genere interessante; l’indistinto, il vago si sa attrae molto l’artista sperimentatore. Se l’esito è predeterminato, il mistero dell’arte spesso si perde, mentre questa trasformazione dell’immateriale nel materiale è esattamente ciò che rende l’arte così attrattiva. Questo è il motivo perché preferisco creare grafiche uniche senza eseguire delle tirature. Sono un animoso sostenitore degli artisti che stampano da soli le loro lastre. A differenza di uno stampatore, un artista non desidera mai eseguire due identiche stampe perché

Acquaforte, acquatinta (C3 + C5) - 1998, mm 90 x 108 ANNO 1 • NUMERO 1 • Primavera 2010

17


un lotto di stampe identiche come i bottoni di un vestito, è un allontanarsi dall’arte all’artigianato e dove l’artigianalità prevale sull’arte, allora finisce lo spirito. E se un’opera perde l’anima, difficilmente può toccare il cuore di uno spettatore contemporaneo e ancor meno potrà toccare il cuore dei nostri discendenti. Posso spiegare quindi perché ho abbandonato il settore dell’ex libris. Ho conosciuto l’ex libris attraverso la grafica, ha costituito, infatti, la prima tappa del mio lavoro manuale in campo grafico, per me è una grafica di piccole dimensioni che ora presenta un significato lontano da come dovrebbe essere usato (incollato nel libro). L’ex libris fa parte della piccola grafica, il mio temperamento non può stare in quest’area limitata perciò ho scelto il libro d’artista e grandi moduli di grafica. Ogni libro fa parte della mia vita. Condivido le caratteristiche dei miei libri, li sento miei. BIOGRAFIA Dmitry Sayenko (1965 Kiev), membro della Union of Artist (Russia) e della Fine Press Book Association (Gran Bretagna), nel 1991 si diploma presso la Mukhina Art School in San Pietroburgo. Dopo un training come disegnatore tessile e come stampatore, Dmitry Sayenko lavora con la xilografia e con la linoleumgrafia per realizzare i suoi libri editi in piccole tirature realizzate a mano che riflettono la sua passione per la stampa e per la rilegatura creativa. Nel 1993 inizia ad esplorare le possibilità del libro d’artista, settore che lo assorbe totalmente dal 2000, anno in cui vara la sua stamperia editrice la NIKODIM e da allora i suoi lavori sono esposti in tutto il mondo, da Londra a Seoul, ad Amburgo alla California. Sono presenti nelle collezioni di importanti biblioteche, citiamo la Russian National Library di San Pietroburgo, il Gutenberg Museum di Mainz (Germania), il Birmingham Museum of Art, il Victoria & Albert Museum di Londra (Gran Bretagna), la Duke University di Durham (USA), l’Eoun-ho Kim Collection di Seoul (Corea del Sud).

Acquaforte, acquatinta (C3 + C5) - 1999, mm 130 x 130

18

YEAR 1 • NUMBER 1 • Spring 2010


Acquaforte, acquatinta (C3 + C5) - 1998, mm 125 x 117

From ex libris to Easel graphic. For me, Easel Graphics has always been a kind of experiment with a fair share

of improvisation. It can be compared with jazz: the theme is known, all the rest is the variations multiplied by the intuition and skill. I often start making easel sheets not knowing what I am going to get as the result. Although, it is the suspense that renders this genre interesting and the obscurity is known to be most attractive for an experimentalist artist. If the outcome is predetermined, the mystery of art is somehow lost, while this transformation of the immaterial into the material is exactly what makes art so attractive. This is why I would rather create unique graphics, without turning them into editions. I am an ardent supporter for the artists to print their own sheets themselves. Unlike a printer, an artist will never make two absolutely identical prints, because a range of sheets as identical as the buttons on a suit is a withdrawal from the art into the craftsmanship, and where the craftsmanship prevails over art, there the spirit ends. And if a work lacks spirit, it can hardly ever touch the heart of a spectator, both contemporary and, even less probably, of our descendants. Ex libris was the first step in my hand made graphic field. Ex libris is graphics in small size for me. Ex libris is an independent genre-graphic, which is now far from what it used to be (inserting in a book). Later I became interested in another field: artist book. This captured me totally and I have done it since 2000. Easel graphic is an extra subject for me. It’s just a relaxation when I rest from book making, is as jazz: improvisation without a concrete aim. I can explain why I left ex libris field. Ex libris is part of small forms of graphic. My temperament can’t be in such limited frames. That’s why I chose artist book and big forms of graphic. Each book is a part of my life. I live with the characters of my books, feel like them. ANNO 1 • NUMERO 1 • Primavera 2010

19


“Volto sconosciuto”, Puntasecca (C4) - 2008, mm 285 x 380 “Senza titolo”, Puntasecca acquarellata (C4 + acq.) - 2008, mm 420 x 300

20

YEAR 1 • NUMBER 1 • Spring 2010


Mitologia ed ex libris: “Il ratto di Europa” José Miguel Valderrama Esparza Presidente Asociación Andaluza d’Ex libristas

I

l mito del ratto di Europa da parte di Zeus, trasformatosi in toro, è molto popolare tra gli amanti dell’ex libris. Gli artisti per illustrare questo mito scelgono spesso la scena di Zeus che trasporta Europa attraverso il mare. Per l’aspetto sensuale del mito è un’allegoria, definita da alcuni autori, come l’incarnazione trionfante della sessualità pagana. Il mito si converte in un archetipo che simbolizza il potere della passione o l’esaltazione dell’amore. Nel contempo è un’allegoria della creazione della cultura europea e della sua essenza, la diversità. Simbolizza l’unione del diverso, l’unione di un dio e di una donna mortale che è elevata a eroina e darà nome al continente ( figura 1). L’approccio al mito di Europa è attualmente eterogeneo con punti di vista differenti ma comune è la presenza del mito com’è confermato dagli ex libris qui riprodotti. Il ratto di Europa è un mito complesso che si evolve nel tempo. La storia ci riferisce che Zeus s’innamorò della bella Europa figlia di Telfassa e di Agenore, re della Fenicia. Per sedurre la giovane ordinò a Hermes di guidare il bestiame di Agenore sulla costa di Tiro (o di Sidone) ove la giovane soleva passeggiare con le sue compagne. Zeus si unì al branco del bestiame subendo la metamorfosi di “un toro bianco come la neve, con un grande giogo e corni piccoli, come gemme, tra le quali scorreva una sottile linea nera”. Europa fu sorpresa dalla bellezza dell’animale, vistolo docile e mansueto, dimentica della paura cominciò ad accarezzarlo e a giocare con lui. Gli offrì fiori e adornò i suoi corni con ghirfigura 1

VYTAUTAS JAKTAS (LT), Acquaforte (C3) 1989, mm 87 x 65 ANNO 1 • NUMERO 1 • Primavera 2010

21


lande, si mise sul suo dorso e arrivò alla riva del mare. A questo punto il toro si mise a correre verso il mare e a nuotare mentre la giovane terrorizzata guardava indietro verso la spiaggia tenendosi con una mano al corno destro mentre con l’altra teneva una ghirlanda di fiori. Giove arrivò a Gortina sulla costa di Creta (secondo altre versioni a Tebe, in Beozia) dove si trasformò in aquila e violentò Europa in un boschetto di salici vicino ad un ruscello o secondo altri vicino a una fonte e ad un platano o un sicomoro, che a causa di ciò ebbe il privilegio di non perdere mai le foglie. Gli artisti mostrarono un’immagine idealizzata di quest’evento ove il dolore e la violenza sono camuffate ed idealizzate seguendo la tradizione delle cosiddette “violaciones heroicas”, immagini della violenza esercitata da un dio o da un eroe nelle quali “la grandeza heroica eclipsa la representación de la violencia sexual”. La calcografia realizzata dall’ungherese Zoltan Ven per Willy Feliers (fig.2) rappresenta questa tendenza ove confluisce erotismo e violenza. L’artista Valerij Mishin nell’ex libris disegnato per Jan Bruggheman ci mostra l’espressione triste della principessa fenicia, prigioniera, i cui amari lamenti sono presenti nel sonetto “De Europa y Júúpiter” di Lope de Vega. La tradizione dell’origine fenicia ha fatto dell’Europa una divinità della luna o del sorgere del sole. Europa significa “faccia larga”, sinonimo della luna piena e associata alle divinità lunari Demetra in Lebadea e Astarte a Sidone. L’acquaforte realizzata da Pere Pons per Candela Vizcaino (fig.3) riflette specialmente questo aspetto d’Europa. In altri ex libris come in quello di Wladimir Vereschtschagin per P. A. Burggraaf unito alla luna o fuso con essa appare il sole con il quale si rinnova l’idea dell’unione tra opposti (femminile - maschile). Nell’esemplare disegnato da Ettore Antonini per José Miguel Valderrama (fig.4) e in

figura 2

ZOLTAN VEN (H) Incisione su rame (C2) 1990, mm 134 x 100 figura 3

PERE PONS (E) Acquaforte, acquatinta (C3 + C5) - 2004, mm 165 x 105 figura 4

ETTORE ANTONINI (I) Acquaforte (C3) - 2007, mm 120 x 78

22

YEAR 1 • NUMBER 1 • Spring 2010


quello di Leo Bednarik per Kvarda e ugualmente nell’acquaforte di Vereschtchagin possiamo vedere rappresentate le stelle, allusione alla costellazione del Toro che Eratostene, basandosi su Euripide, vincola al ratto di Europa. Menziona che il Toro fu inserito nelle costellazioni per aver trasportato Europa dalla Fenicia sino a Creta attraverso il mare. Per questa azione fu premiato da Zeus e convertito in una delle più brillanti stelle. Nella stampa di Antonini due amorini immersi in un cielo stellato sostengono un velo creando un arco sopra Europa e il toro, simbolo dell’unione amorosa di entrambi, probabilmente alludendo alla divinazione della principessa attraverso la ierogamia. Elemento questo probabilmente connesso con il ruolo di Europa come divinità lunare. La maggior parte delle scene che illustrano gli ex libris ispirati alla leggenda di Europa sono riferibili ad alcune delle tre fasi in cui possiamo dividere il racconto del mito. Esempi della prima, del momento di transizione immediato al ratto nel quale la giovane Europa è già stata sedotta dal toro e inizia il percorso verso il mare ma non è ancora in groppa al toro, sono la litografia a colori di Valerij Mishin per Luc van der Briele, la calcografia di Sergey Kirnitskyi per José Miguel Valderrama (fig.6) dove un’insinuante Europa è in groppa al toro che mostra i vistosi corni a for-

ANNO 1 • NUMERO 1 • Primavera 2010

23


ma di luna crescente. Il secondo momento quello del ratto e dell’attraversamento del mare offre alcune varianti iconografiche; in una di queste il toro inizia la marcia verso il mare con fare gentile evocando i versi di Ovidio e di Nonnos de Panopolis con l’intenzione di mantenere a lungo la fiducia di Europa come si apprezza nell’altro esemplare inciso da Sergey Kirnitskyi per José Miguel Valderrama. Nell’altra tipologia iconografica il toro non l’animale sottomesso ed inoffensivo che abbiamo visto prima, al contrario corre violentemente seguendo la versione di Moschos. Rappresentativi di questa variante sono l’ex libris di Julian Jordanov per Mama Dody, di Robert Baramov per José Miguel Valderrama (fig.5) e quello disegnato da J. Fernandez Saez nel 1951 per J. Catasus. Il viaggio per mare di Europa in groppa al toro, il viaggio marino propriamente detto è l’episodio più rappresentato. Nell’ex libris di Elena Antimonova per Ausma Belmane Europa non appare stupita né impaurita. In questa fase i sentimenti della giovane principessa manifestano un cambiamento che evidenzia il suo trasporto amoroso per il toro; significativo l’ex libris inciso da David Bekker per Marina Stappen ove un amorino con la sua freccia è intento a ravvivare la passione amorosa di Europa verso il dio.

figura 5

ROBERT BARAMOV (BG) Puntasecca (C4) - 2007, mm 108 x 103 figura 6

SERGEY KIRNITSKYI (UKR) Puntasecca, maniera nera (C4+C7) - 2006, mm 138 x 110

Bibliografia: López Monteagudo, G. y San Nicolás Pedraz, M.P. “El mito de Europa en los mosaicos hispano-romanos. Análisis iconográfico e interpretativo”. In “Espacio, Tiempo y Forma”. Madrid, 1995. Graves, Robert. “Los mitos griegos”. Published by Círculo de Lectores. Barcelona, 2004. Valderrama, José Miguel. “El toro en los ex libris. Ex libris taurinos”. Sevilla, 2004. “Europa – i ex libriskunsten – im ex libris – in bookplate art”. Exhibition catalogue. Frederikshavn, 1991.

24

YEAR 1 • NUMBER 1 • Spring 2010


Mitology and ex libris: "The rape of Europe". Artists tend to use the sensual side of the myth of the Rape

of Europa by Zeus for their images in ex libris, an allegory of pagan sensuality. It becomes an archetype symbolizing the power of passion and the exaltation of love and an allegory of the creation of European culture and its essence, i.e. diversity. It is a symbol of the unity of diversity - the union of a god and a mortal female who will be taken to the category of heroine and whom the continent would be called after. The Rape of Europa is a complex myth which has changed throughout time. Artists show an idealized view of the fact, ignoring and romanticizing pain and violence which appear as a mere adorning element following the tradition of ‘heroic rape’. Frequent are the images connected with the title of Goddess of the Moon or the Sunset of Europa according the Phoenician tradition. The bookplates on the myth of the Rape of Europa can be divided in three stages: 1) when the girl is going to the beach and she has been seduced but she is not sitting on the bull 2) the rape and the beginning of the sea crossing,… 2.1) the bull gently starts his journey to the sea, as if trying to keep Europa’s confidence a bit longer,... 2.2) the bull is no longer the docile, tame animal; on the contrary, it gallops violently… 3) Europa’s crossing of the sea riding the bull. Europa’s feelings seem to have changed and now her attitude shows her love for the bull. ANNO 1 • NUMERO 1 • Primavera 2010

25


Remo Wolf - Ex libris xilografici a “legno perso” Priamo Pedrazzoli

R

emo Wolf (1912-2009), ha lasciato una produzione ex libristica assai numerosa. Tutto ebbe inizio nel 1929 quando, ancora studente a Firenze, visitò una mostra di Bruno da Osimo in cui erano esposte varie incisioni ed ex libris. Rimase talmente affascinato dalla xilografia che iniziò quasi subito, da autodidatta, ad incidere alcuni ex libris di cui non si conoscono i dettagli poiché gli stessi, come Wolf ebbe in seguito a chiarire, sono andati probabilmente perduti.1 La catalogazione definitiva di tutta la sua produzione ex libristica non è stata ancora completata tuttavia, sulla consistenza e salvo piccole variazioni, si possono fornire alcuni dati realistici: 785 ex libris xilografici, 97 calcografici e 138 tipografici ottenuti da lavori di incisione o da disegni e schizzi. Per l’originalità di esecuzione sono da considerare una singolare rarità e non solo in questa vasta produzione, i due ex libris xilografici eseguiti nel 1971 con il metodo del “legno perso”. Il committente è Celso Petracco, insegnante originario probabilmente della zona di S. Vito al Tagliamento2 (Friuli), che subì gli orrori della guerra, a cui, nel 1974 fu assegnato dalla Repubblica Italiana il “Diploma di benemerenza di prima classe per otto lustri di lodevole servizio nelle scuole elementari”. Ma in cosa consiste il procedimento xilografico a “legno perso”? Semplificando si può dire che per la realizzazione di una xilografia a più colori sono utilizzate e quindi incise più matrici, una per ciascun colore che si desidera stampare. La xilografia a “legno perso” invece, permette di ottenere un’opera a più colori incidendo sempre la medesima matrice per tutte le tonalità di colore previste. L’artista comincia ad incidere e ad asportare quella parte di matrice che non sarà stampata, vale a dire quella che risulterà bianca o comunque del colore della carta su cui sarà stampata. In questa fase la matrice è realizzata in modo da permettere la stampa del primo colore, che è quello più chiaro rispetto agli altri che seguiranno. Si procede quindi al primo passaggio di stampa al torchio, provvedendo per tutte le copie previste in tiratura e per le prove di colore. Si riprende quindi l’incisione della matrice, asportando successive parti in modo da ottenere il segno per la stampa di un secondo colore. Ovviamente questo colore andrà a sovrapporsi in parte al precedente, tranne che nei punti appena asportati. L’artista deve quindi prevedere anche l’effetto cromatico dovuto alle sovrapposizioni dei colori. Il procedimento si può ripetere altre volte finché non si ottengono i risultati desiderati per la stampa finale. Al termine del processo si ottengono stampe a più colori ma questo sistema, modificando progressivamente la matrice, rende la stessa inutilizzabile per altre tirature. Per questo motivo la tecnica è stata definita “a legno perso”. Remo Wolf inizia la sperimentazione di questo metodo nel 1969, spinto dalla volontà di affrontare nuove sfide e di sperimentare soluzioni che gli permettano di semplificare il più lungo processo tradizionale a più matrici. Il corpo completo della sua opera xilografica a “legno perso” comprende una sessantina di fogli, eseguiti nell’arco di venticinque anni, tutti eseguiti su matrici di legno di filo. 1 Presentazione della mostra “Ex libris di Remo Wolf” allestita presso il Centro Culturale F.lli Bronzetti di Trento dal 26 giugno al 5 luglio 1980. 2 Nell’ex libris realizzato per Celso Petracco da Tranquillo Marangoni nel 1978, è presente una stradina in cui è indicata con una freccia il toponimo di Prodolon. Nello stesso ex libris oltre alle case e alla chiesa con l’altare, è incisa una costruzione con una ruota azionata da un torrente.

26

YEAR 1 • NUMBER 1 • Spring 2010


Alla presentazione della mostra monotematica “Xilografie in legno perso” allestita a Trento nel 1979,3 Remo Wolf nel presentare una trentina di opere, tra l’altro così descrisse la sua esperienza: «Questo tipo di esecuzione aveva degli inconvenienti, ma anche dei pregi e delle difficoltà inventive e di concezione che rendevano interessante, in modo stimolante, il lavoro. Ovviamente l’inconveniente più pesante era che la tiratura o le varie prove di colorazione dovessero essere fatte in modo definitivo, perché al colore successivo veniva modificata totalmente e irreparabilmente la matrice. Da questo modo di esecuzione derivava quindi la necessità di una concezione immediata e totale del lavoro, eliminando ogni possibilità di Xilografia su legno di filo (X1) legno perso 2 colori - 1971 mm 91 x 80 ripresa o di correzioni della matrice stessa. Per la fantasia delle soluzioni, per le scansioni coloristiche e per il gioco del taglio o segno, il “legno perso” rappresenta una esperienza e un impegno assai interessanti, nonché rinnovatori, della xilografia». Come si può intuire, la realizzazione di opere con questo metodo è assai impegnativa, soprattutto quando le misure sono abbastanza ridotte come nel caso degli ex libris. Celso Petracco commissionò sei ex libris xilografici che Remo Wolf realizzò, soli in quell’anno, nel 1971. Nel primo dei due in primo piano, circondata dal cartiglio con il nome del titolare, è posta una costruzione con una grande ruota che gira azionata dall’acqua, forse motrice della mola di un mulino o della lama di una ‘segheria veneziana’. Completano la composizione tra la folta vegetazione, due edifici ed il sole che scaglia dardi lucenti in varie direzioni. L’ex libris è stato realizzato utilizzando inizialmente un primo colore grigio-verde a cui fa seguito l’ocra dorato. Il terzo colore è l’azzurro con il quale è realizzato il fondo ed il nome del titolare, ma non è stato ottenuto con il procedimento a “legno perso” bensì incidendo un altro supporto, probabilmente un linoleum. Nel secondo ex libris, una colomba nel cielo vola verso il sole, mentre nella parte sottostante, un filo spinato circonda e racchiude il testo e uno scudetto con tre gladi e una corona. I due colori utilizzati in questo foglio sono il rosso arancione a cui fa seguito un ocra dorato. 3 Mostra personale presso la Galleria M. Fogolino di Trento, dal 7 al 23 novembre.

Bibliografia: P. Pedrazzoli, G. Daprà, "Remo Wolf - Xilografia a legno perso", pubblicato da ARCA Edizioni, Lavis (Trento). ANNO 1 • NUMERO 1 • Primavera 2010

27


Xilografia su legno di filo (X1) legno perso 2 colori + linoleografia (X3) fondo colorato - 1971, mm 80 x 89

Xylographic Ex libris using “lost wood” by Remo Wolf

Remo Wolf (1912-2009), has left a very large ex libristic production: 785 xylographic, 97 chalcographic and 138 typographic ex libris obtained through engraving works or through drawings and sketches. Because of the originality of the performance, two xylographic ex libris realized in the year 1971 must be considered a particular rarity; they have been performed through a technique called “lost wood”, which consists in carrying out a xylographic work in many colours by gradually modifying and printing always the same plate. This process makes the plate unuseful for other printings and for this reason it has been defined “lost wood”. Remo Wolf begins to experiment this method in 1969, driven by his will to face new challenges and to experiment solutions that allow him to simplify the longest traditional process using more plates. The complete body of his xylographic work using “lost wood” includes about sixty papers, realized over a period of twenty-five years, all carried out on plates made of threaded wood. As it is easy to guess, the realization of works through this method is very demanding, above all when measures are quiet reduced like in the case of ex libris. On the first of the two in foreground, surrounded by a cartouche carrying the name of the owner, a construction is placed with a big wheel that turns driven by water, maybe the engine of a millstone or the blade of a “venetian sawmill”. The ex libris has been realized by using first a grey-green colour to which a golden ocre follows. The third colour is blue with which the background has been realized together with the name of the owner but it has not been obtained through the process of “lost wood” on the contrary by engraving another plate, probably a linoleum. In the second ex libris, a dove in the sky flies towards the sun while in the part below a wire surrounds and englobes the text and a small shield with three swords and a crown. The two colours used in this paper are an orange-red and a golden ocre.

28

YEAR 1 • NUMBER 1 • Spring 2010


Bibliografia della Letteratura Internazionale sugli Ex Libris su Internet Karl F. Stock

N

ecessitiamo ancora delle bibliografie? Di fronte alla vasta gamma di informazioni esplose su internet e presenti persino in molti archivi, biblioteche e collezioni di documenti non elettronici esistenti, a questa domanda si può rispondere solo con un sì o con un no. Ogni ricercatore e autore è ben informato sull’utilizzo di entrambe le fonti di informazioni secondo la richiesta. Domande e risposte su questo argomento sono simili in tutti gli ambiti di interesse. Ciò riguarda anche il mondo degli ex libris e le importanti testimonianze bibliografiche e i libri di riferimento. Sia Google, Yahoo, Lycos e altri motori di ricerca su internet, hanno tutti una vasta gamma di informazioni ma a parte le notizie che Gutenberg ha stampato su libri, giornali e manoscritti, riguardo alle precedenti informazioni registrate non tutte sono interamente disponibili su internet in formato elettronico.

Ricerche sul Catalogo Italiano SBN Inoltre, la letteratura relativa agli ex libris registrata su cataloghi online ci fornisce solamente una piccola parte delle pubblicazioni che sono apparse fin dal 19simo secolo. La “Banca Dati relativa alla Letteratura sugli Ex Libris” è una bibliografia ma non apparirà più sotto forma di libro a causa dell’eccessivo volume. Contiene più di 48.000 testimonianze e supera qualsiasi guida precedentemente pubblicata o disponibile su internet relativa alla letteratura sugli ex libris, in quanto comprende 5000-6000 pagine in forma stampata. Tra queste 48.000 testimonianze, almeno 23.000 sono personali e di artisti citati in libri e saggi. Per quanto riguarda l’Italia, la bibliografia contiene 1928 testimonianze, di cui 620 sono annotazioni bibliografiche di artisti italiani. Il lavoro è ancora in corso, visto che esiste una gran quantità, più di 120.000, di opere stampate relative agli ex libris. Questa stima è basata, inter-alia, sul fatto che esistono più di 300 periodici sugli ex libris di diverse società e associazioni, alcuni dei quali appaiono per diversi decenni e contengono un gran numero di saggi.

Risultato della ricerca nella banca dati della letteratura internazionale sugli ex libris Il valore speciale attribuito alla “Banca dati relativa alla Letteratura Internazionale sugli Ex libris” è dovuto al fatto che commenti bibliografici aggiunti ad ogni titolo potrebbero fornire un’ulteriore prova e informazioni importanti per coloro che stanno svolgendo questo lavoro di ricerca, di preparazione e stesura di saggi e lezioni nonché di organizzazione di mostre. Incredibile è la velocità del recupero dati presenti nel database che possono essere collegati tra loro. Un valore speciale hanno anche molti riferimenti bibliografici nascosti in articoli raccolti su giornali e riviste, che finora non sono reperibili sui cataloghi online. Ad esempio, le foto contenute in ANNO 1 • NUMERO 1 • Primavera 2010

29


molte pubblicazioni illustrate sono documentate al punto che ovviamente si può svolgere una ricerca su un artista, un proprietario, su temi e aforismi in frasi collegate tra loro da “E” oppure “O”. I dettagli delle illustrazioni sugli ex libris riguardo ai quattro aspetti essenziali “artisti, proprietari, temi e aforismi” per descrivere i dati, possono essere utilizzati in molti casi per l’identificazione dell’ex libris. Le annotazioni sui cataloghi sono registrate in lingua originale, i commenti e le parole chiave in molti casi sono in tedesco. Dietro ogni ex libris è presente una rete di relazioni: artisti, proprietari e collezionisti e le storie delle loro vite. Tematiche, stili e tecniche artistiche sono descritti da diverse prospettive nelle annotazioni sui cataloghi, nelle interpretazioni sulla letteratura, nei cataloghi dei musei e delle mostre. Tutto ciò per esaminare il contesto e i fatti chiaramente e in modo trasparente, per facilitare la descrizione dei metodi e delle regole e a seconda delle diverse annotazioni sui cataloghi presenti nelle banche dati tradizionali e in quelle elettroniche. I cosiddetti collegamenti nell’elaborazione dei dati, vale a dire la connessione di informazioni, possono rendere le molteplici concatenazioni di informazioni visibili in forma testuale e strutturale. L’aggiunta di immagini scannerizzate di oggetti quali gli ex libris nella rete di informazioni aumenta sicuramente la validità delle risposte ottenute attraverso il processo di ricerca, specialmente se esse sono collegate alla relativa letteratura che si riferisce alle informazioni. La banca dati può essere esaminata a titolo gratuito con alcune limitazioni. Chi è interessato ad un uso approfondito di questa banca dati può consultare il sito http://bibi.kfstock.at, sul quale si possono trovare informazioni dettagliate.

The “Database of the International Bookplate Literature” is a bibliography, but which will no longer

appear in book form because of large volume. It contains over 48,000 records and outperforms any previously published or on the Internet available directories to Bookplate Literature, and would include in a printed form about 5000-6000 pages. Among these 48,000 records are now 23,000 persons records of artists with mentions in books and essays. In relation to Italy the bibliography contains 1928 records, of which 620 biographical entries of Italian artists.The work is still ongoing, given the fact that there are an estimated number of more than 120,000 printed works on the bookplates.The special value of the “Database of the International Bookplate Literature” is that it be added to each title further evidence biobibliographical comments The database can be tested free of charge with certain restrictions. If you are interested in a longer-term use of this database, please visit the websites of http://bibi.kfstock.at, where you also get the detailed information.

30

YEAR 1 • NUMBER 1 • Spring 2010


Museo Ex Libris Mediterraneo Cristiano Beccaletto

L

’Associazione Culturale Progetti Farnesiani di Ortona, presieduta da Carlo Sanvitale, nel 1991 promosse il primo incontro con l’ex libris; fino al 2004 Progetti Farnesiani ha organizzato, a Palazzo Farnese, 24 mostre pubblicando i relativi cataloghi. Il 28 dicembre 2004 a Ortona presso il Complesso Monumentale di Sant’Anna è stato inaugurato il Museo Ex Libris Mediterraneo, emanazione dell’Associazione Culturale Progetti Farnesiani. Il Museo è composto da uno spazio espositivo per le mostre, una sala polifunzionale che ospita il Centro studi, le collezioni, la biblioteca e l’esposizione permanente del Novecento italiano. Quest’ultima fa parte del percorso didattico insieme a due pannelli e quattro espositori contenenti strumenti e manufatti utilizzati per la realizzazione e la stampa degli ex libris. Un quinto espositore è dedicato alla carta, alla stampa, ai caratteri, al libro d’artista. Cristiano Beccaletto, alla direzione del Museo dal 2005, ha sviluppato le attività espositive e didattiche, organizzando incontri con le scuole e il pubblico; inoltre ha dedicato una cura particolare all’allestimento permanente del Museo. Dal 2005 il Museo ha organizzato 14 mostre con 12 pubblicazioni. Sono oltre 4000 gli ex libris, da donazioni, in corso di catalogazione; la biblioteca specializzata conta, fra libri e riviste, oltre 350 pubblicazioni consultabili. Aggregato, dal 2007, al Sistema Museale della Provincia di Chieti e al Sistema Bibliotecario provinciale, dal 2008 fa parte dell’AIMSC, Associazione Italiana Musei della Stampa e della Carta.

ANNO 1 • NUMERO 1 • Primavera 2010

31


The “Associazione Culturale Progetti Farnesiani” of Ortona, directed by Carlo Sanvitale, in 1991

organized the 1st ex libris exposition until the year 2004 organized 24 exhibitions at Palazzo Farnese and published the respective catalogues; on 28 December 2004, inspired by the Associazione Culturale Progetti Farnesiani, was inaugurated in Ortona at the Complesso Monumentale di Sant’Anna the Museo Ex Libris Mediterraneo. The Museum consists of an exhibition area displaying contemporary collections, a multipurpose room hosting the Study Centre, several collections, a library, and the permanent collection dedicated to the Italian Twentieth century. This constitutes the Museum’s educational path along with two informative panels and four showcases displaying a collection of tools and handmade items used for realising and printing ex libris. A fifth showcase is dedicated to paper, printing, types and artist’s books. Cristiano Beccaletto, Director of the Museum since 2005, has promoted exhibits and educational activities by organizing initiatives involving schools and the public at large. He has furthermore devoted himself to organizing the Museum’s permanent collections. Since 2005, the Museum has organized 14 exhibitions followed by 12 publications. Over 4.000 ex libris, thanks to donations, are being catalogued at present; the dedicated library holds over 350 publications available for consultation, including books and magazines. Since 2007 the Museum has joined the Sistema Museale Provincia di Chieti and the Sistema Bibliotecario of the province. Since 2008 it has joined the AIMSC, Associazione Italiana Musei della Stampa e della Carta.

32

YEAR 1 • NUMBER 1 • Spring 2010


G.A.D.E.L. (Gente Amiga de l’Ex Libris) Osvaldo Jalil

F

in da quando iniziammo con la Xylon, di cui ricorre quest’anno il XX anniversario, la nostra idea fu di diffondere in Argentina la tematica dell’ex libris, praticata da pochi e che stava scomparendo. Sin dalla prima nostra riunione abbiamo incluso l’ex libris come tematica da tenere in conto all’interno della grafica. Poiché gli antecedenti non erano molti, nel 1997 decidemmo di creare la G.A.D.E.L. allo scopo di riunire volontari per approfondire e studiare il tema degli ex libris. La G.A.D.E.L., che fa parte della società degli incisori Xylon Argentina, organizza differenti tipi di eventi, concorsi, scambi di ex-libris, corsi per la realizzazione di ex libris in Argentina e all’estero. La nostra associazione ha sempre cercato di diffondere sotto tutti gli aspetti questa disciplina tanto ricca e di antica tradizione, tanto che, dopo alcuni anni di diffusione, cominciò ad essere insegnata nelle scuole d’arte che non erano a conoscenza della tematica. All’interno del bollettino informativo della Xylon Argentina è presente l’inserto “L’angolo dell’ex librista” con il quale si pubblicano tutte le notizie riferite a questi soggetti: collezionismo, informazioni sulle differenti tecniche, motivazioni degli ex libris, miscellanee, ecc. Questo spazio dedicato al tema specifico comparve nel 1998 e fu concepito come spazio dove poter pubblicare tutto quanto è riferibile a un argomento cosi ricco e vario. Abbiamo sempre l’idea di creare un organo indipendente ma, nella nostra associazione, è molto difficile e costoso mantenere una pubblicazione esclusiva come quella dei catalani o dei collezionisti di Siviglia, per questo motivo questo nostro spazio si trova all’interno del sopraccennato bollettino. D’altra parte e a favore della G.A.D.E.L. dalla Xylon per via e-mail informiamo su concorsi, eventi, riunioni, ecc., perché crediamo che sia molto importante la diffusione di tutta l’attività mondiale sul tema. Iniziammo il lavoro presentandoci nella società con l’elenco di coloro che facevano parte allora della G.A.D.E.L., in seguito abbiamo realizzato un piccolo Museo ambulante, per diffondere nelle scuole pubbliche e mostrare contemporaneamente, che cosa è un ex libris. Nel 2001 esponemmo l’opera del nostro piccolo Museo ambulante nel “Museo d’Arte Spagnola Enrique Larreta”, titolando la mostra “Il Museo nel Museo”. Nel 2004 organizzammo il concorso “Ciudades Argentinas”, a cui parteciparono 32 artisti con numerose opere che furono esposte né “La Barraca Vorticista”, una galleria privata di Buenos Aires. Nel 2008 organizzammo un concorso internazionale sul tema “Mitos y Leyendas”, ricevendo più di 200 opere da artisti di tutto il mondo che furono esposte nel “Museo de Bellas Arte di Quilmes”, grazie anche al grande aiuto della F.I.S.A.E. nel diffondere e rendere pubblico quest’evento. Considerando che l’associazione di artisti è stata creata relativamente da poco tempo, la G.A.D.E.L. può tuttavia contare su un gruppo di una ventina di persone che collaborano assiduamente con l’obiettivo di far conoscere e diffondere velocemente la conoscenza dell’ex libris. In Argentina sono molti gli artisti che si dedicano al tema degli ex libris, grazie anche alla diffusione che facciamo da quando c’è la G.A.D.E.L. e vediamo anno dopo anno accrescere il numero degli artisti che partecipano ai Concorsi Internazionali, un momento d’orgoglio per tutti noi, soprattutto se ripensiamo alla situazione in cui ci trovavamo dieci anni fa. Abitualmente facciamo conto sulla presenza e collaborazione di artisti come Anteo Scordamaglia, ANNO 1 • NUMERO 1 • Primavera 2010

33


Alejandra Leyes, Eva Farji, Fernando Polito, Gladys Muñoz, Marcela Miranda, Marcela Purita, Marcelo Aguilar, Marcelo Malagamba, Julieta Warman, Pablo Delfini, Sandra La Porta e tanti altri che partecipano attivamente ai Concorsi Internazionali e collaborano con il nostro lavoro di diffusione della grafica. Il lavoro di diffusione e divulgazione è assai impegnativo ma all’interno della nostra associazione siamo tutti consapevoli e convinti dell’importanza e della necessità di tale attività. Siamo orgogliosi di dire che la G.A.D.E.L., come la Xylon Argentina, è un’associazione di artisti sostenuta solamente ed unicamente dagli artisti, soprattutto considerando che non abbiamo alcun tipo d’aiuto economico sia dallo Stato sia da imprese private. Questa associazione di artisti c’è ed esiste solamente grazie allo sforzo e alla collaborazione disinteressata di persone che si dedicano e che amano l’arte.

G.A.D.E.L. (People Friends of Ex Libris) - Since we started with Xylon - will make 20 years in 2010 - it was our idea to publicize the issue of ex-libris in Argentina. From our first call, we include the ex-libris as a theme to be considered within the section of engraving. In 1997, we decided to create G.A.D.E.L., to summon the will and research on the subject of ex libris in Argentina. G.A.D.E.L., is part of the society of engravers Xylon Argentina and from there is that organizes different types of events, competitions, exchange of ex libris, conducting courses on bookplates in Argentina and abroad. We are proud to say that G.A.D.E.L. like Xylon Argentina is a society of artists supported only by artists, because we have no financial aid of state or private companies. This artist’s society exists only for the effort and the unselfish collaboration of people dedicated to art.

34

YEAR 1 • NUMBER 1 • Spring 2010


Concorsi ed Eventi Culturali - Competition and Cultural Events The IIIrd International Ex Libris competition Istanbul 2010 Prof.Hasip Petcas - Buyukdere cad. Isik University - Faculty of Fine Arts TR-34398 MASLAK Istanbul (Turchia) hasipp@ttmai.com scadenza 23 aprile 2010

Xilografia e Calcografia - Seminario (inCONTRO) sulle tecniche artistiche Per informazioni: www.graficainsieme.ning.com - g.insieme@gmail.com 24 aprile 2010 - Genova (Italia)

International ex-libris competition “Jan Brito” Atelier de gravure Brito - René Amary - 30 c rue Marc Sangnier 35200 Rennes (Francia) rene.amary@modulonet.fr - afcel@dbmail.com - jeanfrancosi.chassaing@dbmail.com scadenza 30 aprile 2010

VII Intenational Graphic Competition for Ex Libris Gliwice 2010 Miejska Biblioteka Publiczna ul. Kosciuszki, 17 - skr.poczt.209 - 44100 GLIWICE (Polonia) scadenza 15 maggio 2010

Eros & Thanatos Lust and Death - Benoit Junod 21 route de Lullier - 1254 Jussy (GE) Svizzera info@erosex libris.org - benoit.junod@akdn.org scadenza 30 giugno 2010

AEM - Dalla sua nascita a oggi: l'energia, i suoi luoghi e il progresso industriale. Gli ex libris narrano e illustrano - Milano (Italia) Regolamento su: www.fondazioneaem.it - www.agc.it scadenza 31 luglio 2010

Indirizzi - Address Cristiano Beccaletto: crbeccal@tin.it • Dmitry Sayenko: St. Petersburg - nikodim-book@yandex.ru nikodim-publish@mail.ru - www.artist-sayenko.com • Dr. Karl F. Stock: kfstock@aon.at - www.kfstock.at Registrazione login: Computer Service - www.computer-service.at • Gian Carlo Torre: giancarlotorre@alice.it • José Miguel Valderrama: jmvesparza@hotmail.com • Osvaldo Jalil: ojalil@fibertel.com.ar • Museo Ex Libris Mediterraneo - Corso Garibaldi,1 - 66026 Ortona (Chieti) - Tel 0859068207 - www.ex librismed.it• Peter Ürmös: Budapest (Ungheria) - urmospeter@freemail.hu • Pietro Paolo Tarasco: tarasco.pietro@libero.it • Priamo Pedrazzoli: p.pedrazzoli@tin.it

ANNO 1 • NUMERO 1 • Primavera 2010

35


Xilografia colorata a mano - 1490 ca. mm 68 x 65 - L'ex libris più antico conservato nella collezione del Museo Gutenberg di Magonza The oldest bookplate in the collection, made for Hilprandus Brandenburg, hand coloured woodcut, mm 68 x 65 around 1490

...nel prossimo numero - Autunno 2010 ...in the next number - Autumn 2010 • • • • • • • •

36

Bruno Marsili (Bruno da Osimo) - Stefano Trojani Josep Triadó - Francesc Orenes Vincenzo Piazza Zoltan Ven Il viaggio e gli ex libris - Pierlorenzo Gianella Gli ex libris di Enzo Maiolino Il Museo Gutenberg - Elke Schutt-Kehm Nippon Ex Libris Association (NEA) - Ichigoro Uchida

www.graficainsieme.ning.com - g.insieme@gmail.com YEAR 1 • NUMBER 1 • Spring 2010


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.