Rassegna dell'imballaggio n.8 - Novembre/Dicembre 2021

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PLASTIC FREE?

C’è la plastica che fa bene all’ambiente Con circa 100 mila tonnellate di polimeri riciclati prodotti ogni anno, Aliplast continua ad ampliare la gamma delle plastiche trattate e realizzerà a Modena un nuovo impianto tecnologicamente avanzato per il riciclo delle cosiddette “plastiche rigide”. La controllata del Gruppo Hera rilancia il proprio impegno per continuare a incrementare la produzione di plastica riciclata del 150% entro il 2030.

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ontinuando a contrastare l’abbandono della titi dal Gruppo Hera. Assieme a questi, il nuovo implastica, materiale duttile e leggero capace di pianto costituirà un vero e proprio distretto dell’econtribuire alla sostenibilità, il Gruppo Hera conomia circolare, che grazie alla sinergia fra gli indica, ancora una volta, la strada da seguire e riasset di più linee di business sarà dedicato al reculancia il proprio impegno per una corretta raccolta pero e alla rigenerazione di matrici fra loro anche differenziata, promuovendone il riciclo, attraverso molto diverse. Ogni anno, l’impianto sarà in grado la controllata Aliplast, leader, non soltanto in Italia, di produrre fino a 30 mila tonnellate di polimeri nella produzione di polimeri riciclati di alta qualità. riciclati di alta qualità, partendo da rifiuti di plastica Forte di eccellenze impiantistiche che, in Italia e all’erigida. Per riuscirci, Aliplast svilupperà il cosiddetto stero, le consentono di produrre fino a 100 mila ton“upcycling”, cioè un riciclo che eleva la qualità del Carlo Andriolo, nellate di plastica riciclata, Aliplast è oggi in grado di polimero di partenza, raggiungendo così purezza, quaAmministratore delegato Aliplast rispondere alle esigenze di settori dagli standard parlità e prestazioni chimico-fisiche di livello elevato. In ticolarmente elevati, come l’alimentare e la cosmetica, questo modo, le plastiche in uscita dall’impianto – mettendo a loro disposizione polimeri di varia natura (principalmenbenché riciclate - potranno fare fronte anche a quelle esigenze che te PET e PE) dalle caratteristiche fisico-chimiche assolutamente comfino ad oggi trovavano risposta quasi esclusivamente nei polimeri parabili - per qualità estetica, sicurezza e prestazioni - a quelle dei vergini. Un primo passo, dunque, per consentire anche a settori dai corrispondenti materiali “vergini”. Carlo Andriolo, Amministratore significativi impatti ambientali di incrementare la propria sostenibilità. delegato Aliplast, afferma: “Il concetto di plastic free è un falso mito: L’impianto, che grazie a Herambiente per il proprio funzionamento la plastica, vista anche l’esperienza del covid, è un materiale sano, attingerà a fonti energetiche green, garantirà alti standard di sicurezza leggero, robusto che ha moltissimi vantaggi. Come Aliplast, proseguiae avrà caratteristiche innovative quali, ad esempio, la profonda automamo nella nostra tradizione di produrre plastiche riciclate di alta quazione dei processi e l’elevata digitalizzazione in ottica di data analytics, lità: lo facciamo attraverso l’attenzione alla raccolta del rifiuto che è con ulteriori effetti positivi in termini di efficienza energetica e contela base per una buona qualità e attraverso l’innovazione degli impiannimento delle emissioni. Andriolo conclude: “Oggi la difficoltà di apti per realizzare processi controllati e ottimizzati al massimo”. provvigionamento di materie plastiche ha spinto anche gli indecisi a provare le plastiche riciclate. Questo fattore ha fatto sì che si abbattesse A Modena un impianto per il riciclo di plastiche rigide qualche barriera. Negli ultimi anni, l’approccio alle materie riciclate è Aliplast è inoltre al centro di un progetto di frontiera che, attraverso cambiato e la richiesta è cresciuta, spinta anche dalla propensione dei la collaborazione con NextChem - società del Gruppo Maire Tecnimont brand owner a mostrarsi sostenibili e dalle normative ambientali che dedicata allo sviluppo di progetti e tecnologie per la transizione enersi fanno sempre più stringenti nei confronti della plastica”. getica, porterà alla realizzazione di un impianto per il riciclo delle cosiddette “plastiche rigide”, fondamentali per settori dagli alti stanGli impegni al 2025 e al 2030 dard qualitativi che vanno dall’elettronica di consumo all’automotive. Grazie ad Aliplast, il Gruppo Hera è fra le 250 aziende di tutto il “Il nuovo impianto – spiega Andriolo – sarà in grado di lavorare sia mondo, unica utility italiana, ad aver sottoscritto il New Plastics plastiche da raccolta urbana che rifiuti industriali, a partire da rifiuti Economy Global Commitment, programma per la riduzione dell’indi plastica rigida, tra i più difficili da riciclare con efficacia. Il target quinamento da fonti plastiche. In questa direzione, la multiutility ha principale sarà l’Italia, ma successivamente lo apriremo anche al assunto impegni precisi, sui quali – in linea con un piano industriatrattamento di rifiuti dai vicini Paesi europei, valutando naturalmenle che guarda fino al 2030 – sta già bruciando le tappe. Entro il 2025, te l’efficienza dei costi ambientali e logistici. La data di fine dei lavoad esempio, la raccolta della plastica nei territori serviti è attesa in ri è prevista per il 2024. Il PNNR potrà fare da volano allo sviluppo crescita del 30% rispetto al 2017, e il 2020 si è già chiuso con un di altri impianti”. incoraggiante +21%. Per quanto riguarda la produzione di plastica La nuova struttura sorgerà nei pressi del termovalorizzatore di Modericiclata, il Gruppo intende invece, centrare l’obiettivo del +70% na e, dell’impianto di depurazione delle acque reflue, entrambi gestientro il 2025 e del +150% entro il 2030.|

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