Artstyle Summer Fall 2018

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DESIGN

by Ilario Tancon

NAVA+AROSIO S T U D I O

“V

isions-47 #1. ConversAzioni dinamiche” è il nome di un progetto di sperimentazione intrapreso dai giovani designer Paolo Emanuele Nava e Luca Maria Arosio (fondatori di Nava + Arosio Studio). Un progetto, presentato la scorsa primavera nella suggestiva cornice della Rotonda dell'Appiani, alla Reggia di Monza in occasione di Milano Design Week 2018, che ha suscitato interesse notevole tra i cultori dell'arte e gli appassionati di design. Sì, perché “Visions-47 #1. ConversAzioni dinamiche” è un progetto trasversale di arte applicata al design, un'iniziativa che vuole indagare su come un oggetto di design, nello specifico la seduta Pila-47 disegnata per l’azienda Rubelli Casa, possa diventare un’opera d’arte dinamica. Protagoniste le sedute Pila-47 ideata dal duo di designer italiani per “Rubelli Casa” nel 2015: poltroncine circolari, senza angoli, la cui particolarità risiede nel loro aspetto dinamico. In pratica le sedute diventano tali con il peso del corpo, mutando di continuo il loro aspetto. La poltroncina, che vede come vero protagonista il tessuto, si rinnova ogni anno attraverso l’introduzione di nuove

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combinazioni tessili e da quest’anno anche di un nuovo spirito di ricerca grazie all’introduzione del concept Visions-47 «Tutto è nato da una semplice riflessione: può un oggetto di design interpretare l'arte e l'arte interpretare un oggetto di design?» dicono Nava e Arosio. «Sì, soprattutto se, come in questo caso, riesce a coniugare comfort, funzionalità, estro creativo, raffinatezza estetica. Inevitabile "scontrarsi" con l'aspetto mutevole della poltrona e con il costante rapporto che essa ha con il corpo, suo vero creatore. Proprio questo tema ci ha portato a capire come un oggetto di design dinamico potesse, con la mano dell'artista, trasformarsi in un'opera d'arte dinamica». A “interpretare” le poltroncine, realizzate su tessuto bianco, è stato l'artista Vanni Cuoghi. «Usando il tessuto bianco come una tela, ho dipinto dei pappagalli che occupano lo spazio reclinabile della seduta» spiega Cuoghi. «L'immagine si offre come quella di un pennuto che finisce ... schiacciato sotto il peso dello spettatore, per dare all'arredo un tocco di giocosa ironia». «Ho sempre pensato che l’arte contemporanea fosse il frutto di un

PHOTO CREDITS BY COSTANTINA POZZI

dialogo continuo e costante con altre discipline che, con l’arte, hanno avuto poco a che fare in passato» prosegue l'artista. «La pittura stessa, che fino a una trentina d’anni fa guardava dall’alto in basso la decorazione, il design e la grafica, è diventata inclusiva e ha attinto, dalle cosiddette arti applicate, linfa rigenerante per rifondare il proprio linguaggio. Già il Futurismo aveva provveduto a rompere le barriere creando un dialogo solido e virale tra discipline diverse. Il postmoderno ha ribadito con forza il

concetto, il Lowbrow americano lo ha declinato nella sua forma più vitale e il Newbrow Italiano lo ha connesso con la tradizione e la storia». «Quando mi hanno proposto di intervenire su Pila 47» spiega ancora Cuoghi «ho pensato che fosse molto bello che la mia pittura dialogasse con l’oggetto pensato da Nava e Arosio e realizzato dall’azienda Rubelli. Seduti in poltrona si fa conversazione, ci si scambiano idee e storie». www.navaarosiostudio.it


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