Ceramic Green Smart District

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UN FUTURO SOSTENIBILE PER IL DISTRETTO domus2O2O.com

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1 | PREMESSA A livello globale, l’energia dominante è quella FOSSILE. I combustibili fossili hanno prodotto negli ultimi 20 anni, un aumento di CO2 di ca il 75% (IPCC). Il Ceramic Green Smart District è un PROGETTO STRUTTURALE di Efficientamento, Sviluppo e Tutela Ambientale per un’area estesa. E’ l’inizio di un graduale percorso di indipendenza dalle fonti energetiche inquinanti a favore di quelle PULITE, per produrre una reale riduzione di consumi e spese per ogni singolo cittadino. Gli obiettivi fondamentali di questo progetto sono: • trasformare il cittadino da Consumatore di Energia ad Autoproduttore di Energia Delocalizzata • porre le basi per una Nuova Economia Green del fotovoltaico di ultima generazione. • Efficientare il Patrimonio Immobiliare Pubblico Per fare questo, sostiene la politica delle piccole azioni dal basso, con una nuova Strategia d’Impresa per i Comuni che favorisca il cambiamento delle Politiche Ambientali ed Energetiche del Distretto, anche attraverso la migrazione verso una nuova Economia Green.

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2 | CONTESTO AMBIENTALE

Alcuni macrodati sui CAMBIAMENTI CLIMATICI I COMBUSTIBILI FOSSILI hanno prodotto circa il 75% dell'INCREMENTO DI CO2 negli ultimi 20 anni (IPCC) 2100. Scioglimento dei ghiacciai I ghiacciai polari si sciolgono ed i mari si innalzeranno di 95 cm entro il 2100. VENEZIA SCOMPARIRA’ (IPCC) 2055. Desertificazione sud Europa Il RENDIMENTO DEI CAMPI DI GRANO potrebbe diminuire del 50% entro il 2055 (ifad-wfp) 2035. Raddoppio CO2 preindustriale Entro il 2035 la CO2 potrebbe raggiungere LIVELLI DOPPI a quelli PREINDUSTRIALI di 550 ppm (OMM) 2100. Perdita 50% biodiversità

Per colpa dell’uomo, 50% delle SPECIE VIVENTI rischia di sparire per sempre entro fine secolo (ONU)

Un’analisi condotta per il The New York Times e pubblicata dal Sole24Ore, conferma che fra 50 anni in 7 capoluoghi di provincia italiani si sfioreranno i 3 mesi di temperature al di sopra di 32°: Cagliari, Caserta, Cremona, Foggia, Frosinone, MODENA, Parma. Nel 2018, i capoluoghi di provincia con più giorni oltre i 32°, sono stati solo Foggia e Caserta, con 68 giorni. In 50 anni, queste città perderanno un mese di frescura. Nel 2017 l’Italia ha investito a vario titolo (contributi, incentivi, concessioni) 19 miliardi nei combustibili fossili, i maggiori responsabili dei cambiamenti climatici rendendo quasi impossibile il CarbonFree 2050, riduzione dell’80% di Gas Serra rispetto ad inizio ’90 (LifeGate). In Italia, il 27% previsto per le rinnovabili, non sfrutta minimamente le enormi potenzialità che ci derivano soprattutto dalla nostra esposizione solare. Sulla mobilità, non ci sono ancora chiari segnali verso la ecomobilità elettrica che invece è la prospettiva in tutto il mondo. L’incapacità di cambiamento, insistendo ancora con la mobilità fossile su gomma per il trasporto di persone e merci, rischia di farci rimanere fuori dallo sviluppo industriale futuro. Inoltre, ci penalizzerà fortemente, per i costi di adeguamento ambientale che dovremo sopportare.

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3 | REALTA’ ITALIANA

Nello “Studio sull’Innovazione Energetica negli Edifici in Italia” realizzato nel 2017 dal Politecnico di Milano con Anci ed Ambrosetti, troviamo conferma che l’Economia Green conviene ambientalmente e fa guadagnare. Intervenendo solo sul 20% del patrimonio immobiliare, in 5 anni potremmo avere i seguenti risultati:

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29 miliardi di Indotto

130.000 nuovi posti di lavoro

290 milioni in ricerca e sviluppo

2,5 miliardi di risparmio energetico

4,8 miliardi gettito fiscale per aumento di fatturato

7% delle case è in una classe energetica elevata (A+, A, B)

5,4 milioni Ton di CO2 in meno (= 2,7 milioni di auto)

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L’Italia conta il maggior numero di procedure di infrazioni europee (17 su un totale di 72) per violazione di norme ambientali. Paradossalmente, è anche il paese che utilizza di meno le risorse comunitarie per Clima e Ambiente: 5 miliardi dei 19 disponibili (Sole24). Secondo una proiezione di BP, l’economia del fotovoltaico è l’unica che crescerà con una media del 7% nei prossimi 20 anni. Per questo il Progetto si concentra su questa nuova Economia Green che non impatta sull’ambiente, è riciclabile e consente l’autoproduzione energetica senza emissioni. Siamo agli ultimi posti in Europa per le politiche ambientali, mentre i primi sono occupati da Svezia, Germania e Francia, nazioni molto impegnate in materia e allineate con gli obiettivi di Parigi 2015. Da noi, la famosa “Quarta Rivoluzione Industriale” all’insegna del green non sembra sia mai stata nemmeno iniziata.


4 | IL PATRIMONIO IMMOBILIARE

In questi anni le POLITICHE AMBIENTALI DEL DISTRETTO non sono andate oltre gli annunci MENO DEL 5% DEGLI EDIFICI RESIDENZIALI HA UN FOTOVOLTAICO (GSE)

I costi energetici sono ormai insostenibili ed iniqui, perchè la materia prima incide solo per il 50%, mentre il restante 50% è rappresentato da tasse e oneri vari (potenza, trasporto …) Il Patrimonio Immobiliare è tra i più Energivori ed Inquinanti, in particolare produce CO2 per il massiccio utilizzo di combustibili fossili, che contribuiscono in modo preponderante all’effetto serra e ai cambiamenti climatici. In particolare contribuisce con: • 40% dei consumi energetici • 36% degli inquinanti in atmosfera Nel Distretto le debolissime politiche ambientali, hanno prodotto una presenza di fotovoltaico residenziale inferiore al 5% relativamente alle abitazioni esistenti (GSE).

L’EFFICIENTAMENTO ENERGETICO NON SI PUO’ PIU’ RIMANDARE, perchè i costi sono sempre più insostenibili e viviamo nella zona più inquinata d’europa Nei primi 64 giorni 2019 si sono superati i 35 sforamenti PM10 annuali (ARPAE) Il PATRIMONIO IMMOBILIARE è tra i più energivori e inquinanti 40% DEI CONSUMI ENERGETICI (SEN2017) 36% DI INQUINANTI IN ATMOSFERA principalmente da Combustibili Fossili (CO2) (SEN2017) Nel 2017 l’Italia ha investito 19 MILIARDI nei COMBUSTIBILI FOSSILI, i maggiori responsabili dei cambiamenti climatici rendendo quasi impossibile il CARBONFREE2050 (LifeGate)

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5 | RISPOSTA COSTRUITA

Per definire il Progetto di Distretto partiamo dal prototipo modulare. ●

Domus2020 è una rigenerazione edilizia realizzata a Formigine, dove bassi costi di costruzione e gestione si coniugano con altissima efficienza energetica nZEB (<11Kw/Mq/anno). Per queste prestazioni il Protocollo Costruttivo FreeFossil di Domus2020 è stato scelto da aziende multinazionali come esempio di studio e assoluta eccellenza.

CeramicGreenSmartDistrict nasce per riprodurre a livello territoriale questa esperienza che permetterebbe ai cittadini di avere benefici economici nel rispetto dell’ecosistema, mettendo al centro la PERSONA, l’AMBIENTE e l’ECONOMIA SOSTENIBILE.

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Una risposta ai problemi ambientali e all’efficientamento del patrimonio immobiliare è a Forrmigine. Domus2020/nZEB è il prodotto di un intervento di rigenerazione edilizia, dove evoluzione di tecnologie collaudate con bassi costi di costruzione e gestione, si coniugano con altissima efficienza energetica nZEB (edifici a energia quasi zero <15kw/mq/ anno). Obiettivo del Protocollo Domus2020, è coniugare: • ambienti sani e confortevoli • ridotti costi di costruzione e gestione • innovazione e ricerca della massima semplicità tecnologica • e massima efficienza energetica. In poche parole, realizzare abitazioni sempre più SMART, che abbiano un impatto positivo non solo sull’efficienza ma anche sulla sostenibilità della vita nelle nostre città, contribuendo ad una politica di rispetto delle risorse primarie. Questo protocollo di intervento è stato monitorato come caso di studio mediterraneo in Italia, da parte di aziende multinazionali europee che stanno promovendo i risultati ottenuti nelle sedi universitarie più prestigiose.


6 | IL DISTRETTO. COMUNI-IMPRESA

CeramicGreenSmartDistrict è un Progetto Strutturale che si sviluppa su due ambiti complementari che interessano Edifici Pubblici Project Leasing Edifici Privati General Contractor

Lo SMART DISTRICT è caratterizzato dall’essere un Progetto Strutturale, su un’area potenzialmente estesa a ca 120.000 abitanti, che lo pone in una dimensione europea. Il valore legato all’indotto prodotto nel distretto da Rigenerazione ed Efficientamento potrebbe rappresentare l’alba per una nuova Economia Green. Per meglio comprendere, basta ricordare alcuni macrodati prendendo come base di calcolo cautelativo, solo il 50% degli immobili (ISTAT2011): • Abitazioni 25.726 • Dimensione media 102mq • Superficie totale 2.624.052mq Il 60% di questi immobili appartiene alla Classe energetica G con consumi ≥180Kw/mq/ anno. Efficientare questi immobili con interventi che li dotino di fonti energetiche rinnovabili e ne migliorino l’efficienza complessiva dell’involucro, creerebbe un enorme volano economico, diretto per le opere e indiretto per i risparmi generati e riconvertibili. Tutto questo è possibile con il fondamentale contributo dei Comuni-Impresa, che attraverso il CeramicGreenSmartDistrict, opererebbero come General Contractor. Le economie di scala generate, sarebbero in grado di rendere molto più economico investire nelle nuove Tecnologie Green per autoproduzione.

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7 | IL DISTRETTO. POTENZIALITA’

Nel CeramicGreenSmartDistrict Sul fronte del RISPARMIO ENERGETICO Se il 50% 51.453 abitazioni (ISTAT2011) installasse un impianto fotovoltaico da 3 Kw (costo ab. ca 2.000 euro) avremo riduzione dei consumi di ca 22.000.000 euro/ANNO riduzione di CO2 di ca 40.000 Tonnellate/ANNO Sul fronte della RIGENERAZIONE URBANA 30.871 abitazioni (60% di quelle costruite al ‘90) (ISTAT2011) classe energetica G >180 Kw/mq/a (SEN2017) Se il 50% venisse efficientato portando i consumi a ca 90 Kw/mq/a, l'indotto in opere sarebbe ingentissimo e avremo riduzione dei consumi di ca 30.000.000 euro/ANNO riduzione di CO2 di ca 70.000 Tonnellate/ANNO

Progetto Strutturale Risparmi Permanenti

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Le potenzialità del Distretto sono enormi, secondi i dati Istat2011, esistono, esaminando il solo settore residenziale, 51.453 abitazioni e meno del 5% (GSE) utilizza Fonti Rinnovabili Fotovoltaiche (le uniche assolutamente prive di emissioni e capaci di fornire autoproduzione energetica). Se anche soltanto il 50% di queste abitazioni venissero dotate di un impianto fotovoltaico da 3 Kw, e sottoposte ad interventi di Rigenerazione, l’indotto in opere edilizie ed impiantistiche sarebbe ingentissimo: • risparmi sui consumi di ca 50.000.000 euro/anno, • riduzione di Co2 di ca 110.000 Tonnellate/anno.


8 | IL DISTRETTO. ECONOMIA GREEN

Se il COMUNE del DISTRETTO che spende per OPERE PUBBLICHE non strutturali/non prioritarie

2,5 milioni €

avesse investito la stessa somma in ENERGIE RINNOVABILI FOTOVOLTAICHE avremmo

RIDUZIONE DEI CONSUMI ANNUA di ca

1,4 milioni € RIDUZIONE DI CO2 ANNUA di ca

3.000 Ton

In Italia il negazionismo nei confronti dei Cambiamenti Climatici e del Surriscaldamento Globale è ancora forte. Invece, in Europa, i temi della sostenibilità sono profondamente sentiti, mentre nel nostro paese l’opinione pubblica è ancora molto assente per un’informazione estremamente carente. Per aumentare l’utilizzo di Fonti Rinnovabili, saranno fondamentali l’abbattimento dei costi dei sistemi di produzione e di accumulo coniugati all’aumento delle prestazioni produttive. Infine, determinante nella lotta alle fonti inquinanti, sarà anche l’aumento della ecomobilità elettrica. Il CERAMIC GREEN SMART DISTRICT si muove a tutto tondo in questa direzione, con obiettivi improrogabili da attuarsi con un insieme sinergico di azioni. Il distretto può divenire, un Campus Tecnologico di eccellenza assoluta, dove far nascere una Nuova Economia Green e dove tutto si traduce in azioni concrete e ripetibili su scala territoriale, beneficiando in tal modo, tutti gli abitanti.

Progetto Strutturale Risparmi Permanenti

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9 | CONCLUSIONI Le priorità per contrastare il surriscaldamento globale, sono ormai riconosciute: • riforestazione;  • passaggio alle rinnovabili;  • riduzione del consumo di fossili: • taglio delle sovvenzioni all’industria del fossile. Fondamentale diverrà la riqualificazione energetica ed edilizia delle aree urbane e l’efficientamento del settore produttivo (in Italia meno del 7% degli immobili ha elevata efficienza). Un report dell’FMI stima che il settore del

PM10 e CO2 sono una nube che ci avvolge, INVISIBILI E IMPALPABILI. I Cambiamenti Climatici NON SI VEDONO E NON CI PREOCCUPANO

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Se PM10 e CO2 avessero un colore oscurerebbero il sole. I Cambiamenti Climatici SI VEDREBBERO E SAREBBE IL PANICO

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FOSSILE ha incassato solo nel 2017 l’equivalente di 5.200 miliardi di dollari in sussidi, I giovanissimi, non protestano “solo” per un clima alterato dalle generazioni precedenti, ma ci accusano drammaticamente, di rovinare il loro futuro. Comunque lo si veda, è un messaggio politico di rara potenza. L’inquinamento, il grande nemico, è invisibile agli occhi: se avesse un colore oscurerebbe il sole e il nero futuro sarebbe palese.

luglio 2019


Note Sole24ore LifeGate (lifegate.it)

IPCC (Gruppo Intergovernativo Cambiamento Climatico) ONU (Organizzazione Nazioni Unite) GSE (Gestore Servizio Elettrico) WFP (World Food Programme)

IFAD (Fondo Internazionale Sviluppo Agricolo) FMI (Fondo Monetario Internazionale)

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Arch. Angelo Zanti via l. valdrighi 45 / formigine 3395423900 / 059571851 www.architettoangelozanti.com info@architettoangelozanti.com

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