Infernetto magazine

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LE NEWS DEL XIII MUNICIPIO - ACILIA - AXA - CASAL PALOCCO - DRAGONA - INFERNETTO - OSTIA - OSTIA ANTICA - MADONNETTA - MALAFEDE

XIII MUNICIPIO

Anno 2° - n°.10

Mensile d’informazione del XIII municipio

Lavori in corso all’Infernetto




EDITORIALE infernettomagazine@gmail.com Buon compleanno Infernetto Magazine! Il giornale dell’Infernetto che pian piano si sta allargando a tutto il XIII municipio ha compiuto un anno. Un anno trascorso velocemente all’insegna del lavoro professionistico e della simpatia e la stima raccolte dalla nostra redazione da parte di un territorio in continua crescita. Siamo fermamente convinti che lavorando con impegno sempre maggiore tutti insieme, coinvolgendo le istituzioni, i comitati di quartiere e tutti quei cittadini che amano il quartiere in cui vivono, avremo un futuro sempre più radioso. Lo testimonia l’interesse degli sponsor, - che ringraziamo pubblicamente -, e che sta aumentando settimana dopo settimana così come la distribuzione del nostro mensile che ad un anno di distanza dal primo numero di Infernetto Magazine sta raggiungendo obiettivi importanti e sta già godendo della collaborazione della Seil Post, distributore ufficiale della nostra rivista. Il nostro scopo è quello di distribuire il giornale porta a porta e presso tutti i negozi in modo tale da favorire una copertura totale sia dell’Infernetto che nel litorale dei romani con la certezza che chi comincia bene è già a metà dell’opera ci auguriamo di non deludere mai ne tradire la fiducia di tutto coloro che fino ad oggi hanno creduto in noi.

INFERNETTO MAGAZINE Anno 2° - n° 10 mensile d’informazione Gratuito EDITORE Esse editore DIRETTORE RESPONDABILE Federica Afflitto GRAFICA | EDITING | LAYOUT Alessandra Cutugno COLLABORATORI Geom. Mirko Bianchi | Dott.ssa Tina Calbi | Giuseppe Cuscusa Franco Gobbi | Avv. Massimo Guerrini | Stefano Lesti | Dott. Rino Matei Dott. Veterinario Stefano Pinelli | Dott.sa Laura Ricciardi Coordinamento Infernetto SOS trafficolombo | Alessandro Tolino REDAZIONE Via Rodengo, 31 - 00124 Roma tel. 06.89.52.76.97 INFERNETTO MAGAZINE Tutti i diritti di riproduzione riservati, salvo accordi scritti o contratti di cessione copyright, la collaborazione a questo mensile è da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita. La responsabilità dei contenuti dei testi è esclusivamente degli autori. INFERNETTO MAGAZINE Registrazione tribunale: 237/2010 del 26 maggio 2010 Pubblicità su INFERNETTO Magazine: e-mail: infernettomagazine@gmail.com - tel. 06.89.52.76.97 Si ringraziano gli inserzionisti pubblicitari per il loro contributo che consente la pubblicazione e la diffusione di questo periodico Questo numero di INFERNETTO Magazine è stato licenziato per la stampa il 18 maggio 2011 Stampato in 10.000 copie

INDICE

NUMERI UTILI

Festa del Macchione di Giancarlo Anelli

pag. 6

strade e cantieri di Franco Gobbi

pag.9

xiii municipio

pag. 19

la storia di ostia antica di stefano lesti

pag.24

l’avvocato risponde AVV. MASSIMO GUERRINI

pag. 37

annunci

pag. 39

Rubrica Veterinario del dott. stefano pinelli

pag. 41

Rubrica Psicologa della dott.sa Calbi

pag. 43

Rubrica Nutrizionista della dott.sa Ricciardi

pag. 44

Carabinieri Stazione lido di ostia Stazione Ostia Antica Stazione di casalpalocco Stazione di Acilia Guardia di Finanza Compagnia Ostia 1° Nucleo Operativo Polizia di Stato Commissariato di Ostia Vigili del Fuoco Distaccamento di Ostia Lido Vigili Urbani Comando 13° Axa-Casalpalocco Infernetto Porto Turistico Acilia Emergenza in mare: Capitaneria di porto Guardia Costiera Tribunale Giudice di Pace Emergenze mediche Ospedale Grassi Ass. sanitaria domiciliare Pronto interv. veter. Ostia Antica CPO Viale Vega Guardia Medica Farmacie notturne Infernetto via Torcegno Acilia Ostia Altri numeri utili Taxi Ostia Piazza della Stazione INPS XIII Circoscrizione

0656304407 065650003 065090536 0652350109 065695228 0656337078 065636011 065601960 0667696250-1 0652311351 0656471140 065690252 0652361251 06656171 1530 065623872 0656482168 0656483012 065650991 0556481 0658201030 0650915735 0652352297 065622206 065601646 0656320466 06564901 06696131


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Comunicato stampa di Giancarlo Anelli

Neo presidente del Comitato di Quartiere il Macchione sulla festa: “Macchion di maggio”

che si terrà sabtato 28 e domenica 29 maggio nelle sede del Comitato di Quartiere in via Antonio Lotti.

Il Presidente Anelli: “Damose da fa semo romani…” “E’ dall’ottobre del 2010 che sono stato eletto presidente del comitato di quartiere: “Macchione di Castel Fusano”, dopo anni in cui i precedenti presidenti hanno letteralmente combattuto con le unghie e con i denti per portare avanti iniziative per il quartiere. Penso ad esempio a quella vincente sull’utilizzo concessoci dal comune del terreno in cui ci siamo riuniti per anni in via Lotti, all’interno di un autobus dismesso, gentilmente offertoci dall’ATAC. Senza tralasciare la battaglia per una maggiore presenza di forze del ordine per controllare una fetta di territo-

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rio per molti anni abbandonata a se stessa. Ma soprattutto è doveroso da parte mia un plauso all’associazione consortile recupero urbano presso la quale sede i residenti possono versare sia gli oneri concessori per il rilascio delle nuove licenze di edificabilità, sia i costi per i pagamenti dei condoni edilizi, con la certezza che i soldi dei residenti vengano spesi per migliorare l’Infernetto. Senza tralasciare l’impegno profuso da Salvatore De Stefano, attuale presidente del comitato: “Toponimo 13.8”. Il toponimo 13.8 è uno strumento urbanistico mediante il quale

si potranno rendere edificabili zone che versano in stato di abbandono e abusivismo, in virtù di una concessione spontanea da parte dei proprietari dei lotti interessanti di circa il 40% del loro terreno che sarà utile al quartiere per veder completati i servizi mancanti, quali scuole, caserme, centri sociali, centri anziani, centri sportivi, una biblioteca, un teatro, un cinema, parchi pubblici, piazze, e altri centri di aggregazione. Approfitto dello spazio per ringraziare pubblicamente sia ai miei predecessori che coloro che all’interno dei vari comitati di quartiere e


delle associazioni si sono dati e tuttora si danno tanto da fare per il territorio. Per far conoscere meglio il nostro comitato abbiamo deciso di ripetere l’annuale e ormai tradizionale manifestazione denominata: “Macchion di Maggio” che si svolgerà sabato 28 e domenica 29 maggio presso la sede del nostro comitato in via Antonio Lotti. Nel corso della manifestazione ci sarà una gara podistica, un torneo di bocce, un torneo di Burraco, un esposizione di automobili d’epoca, spettacoli di cabaret, oltre a gare per bambini quali corsa con i sacchi, un torneo di ruba

bandiera e sarà allestito un teatrino per i più piccoli, un gonfiabile per praticare il giuoco del golf e altro ancora. Invitiamo pertanto i cittadini a venirci a trovare e a godere del nostro barbecue ringraziando tutti gli sponsor grazie ai quali finalmente abbiamo allestito una sede dotata di campo da bocce, un campetto di calcio e di pallavolo, un associazione di scout nautici, uno sportello CAF e una sociologa, la dottoressa Daniela Silici, che si è messa gentilmente a disposizione degli associati e di quanti vorranno usufruire di questo

utile servizio. Sono convinto che l’unità tra cittadini e comitati di quartiere sia non soltanto utile quanto necessaria per far vivere il nostro territorio e contrastare la trasformazione del nostro paradiso in un quartiere dormitorio. In conclusione vi saluto cortesemente, vi ringrazio e vi aspetto all’inaugurazione della nuova sede del comitato di quartiere del Macchione ringraziando sentitamente i consigli direttivi del nostro consorzio, del toponimo del macchione e tutti coloro che ci hanno aiutato fino ad oggi.”.

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Di Franco Gobbi

Ancora aggiornamenti su adsl all’Infernetto Da Coordinamento Infernetto Associazione di Quartiere Le ultime informazioni in nostro possesso confermano che le 256 nuove connessioni ADSL, installate nei mesi scorsi nell’area Macchione/Parchi della Colombo, sono state praticamente tutte rese disponibili agli utenti, che ne avevano fatto richiesta, da parte di Telecom Italia. Con piena soddisfazione di moltissimi concittadini che ci hanno contattato per la soluzione data, finalmente, ad una esigenza ormai non più procrastinabile. Ne siamo molto soddisfatti, sia per il risultato raggiunto a fronte di un nostro impegno che per il proficuo livello di contatti e comunicazioni raggiunto, a tale proposito, con la stessa Telecom ed alla quale, una volta tanto, diamo ben volentieri atto. Come già comunicato, il problema delle necessarie connessioni ADSL, e quindi ad Internet, all’Infernetto non è definitivamente risolto, visto che ci sono ancora zone ancora scoperte ed il conseguente numero di utenti interessati. E’ confermato, quindi, che Telecom stia predisponendo a questo scopo una serie di attività tecniche per connettere ad ADSL altre 512 linee, già nei prossimi mesi e come comunicato a suo tempo. Questa nuova fase di installazioni dovrebbe mettere fine al problema delle connessioni ADSL nel nostro quartiere almeno per il prossimo futuro. Ma la continua crescita del quartiere per nuove urbanizzazioni ed aumento nel numero degli abitanti, richiede senza ulteriori ritardi un adeguato livello di infrastrutture e servizi tra i quali c’è da annoverare, anche e senz’altro, ADSL/Internet, dato il suo peso nelle nostre attività quotidiane. A questo scopo, oltre che monitorare l’impegno per le nuove installazioni, manterremo tutti i contatti necessari con la stessa Telecom affinché investa nel prossimo futuro in nuovi strumenti tecnici che assicurino una totale ed efficiente copertura della rete telefonica, e suoi derivati, all’Infernetto. E’ evidente che il tutto è, alla fine, nel comune interesse.

Presidente Coordinamento Infernetto – Associazione di Quartiere

L’illuminazione pubblica all’Infernetto... si accende, finalmente!!! Sono iniziati, da fine aprile, i lavori per la installazione della Illuminazione Pubblica in 12 strade dell’Infernetto per un totale di 260 lampioni (circa 5,5 km. di strade), con previsione di accensione degli impianti già entro il prossimo luglio! Le strade interessate sono: con lavori attualmente in corso le vie Ponte Gardena, Valfloriana, Frassilongo, Borgese, Cavizzana ed il completamento della via Merano. Di prossimo inizio le vie: Viotti, Marinuzzi, Predoi, Egna, Drò ed il completamento di via della Cacciuta. Inoltre, Acea e XII° Dipartimento del Comune stanno pianificando cantieri per ulteriori 170 lampioni (o 3,5 km.) per altre strade fra le quali, per le notizie in nostro possesso, le vie Brajes, Momigliano, Errante, Banchieri, Mugnone ed altre. Cantieri operanti tra giugno e luglio prossimi. Tutte le strade summenzionate fanno parte del Piano Straordinario 2010 che riguarda un totale di circa 80 strade del 13° Municipio. Elenco e situazioni che erano state presentate ed annunciate dal Dipartimento durante la Commissione LL.PP. 13° Municipio presieduta da Pierfrancesco Marchesi, convocata opportunamente in merito a fine febbraio 2009. Anche se, alla fine, i lavori effettivi sono partiti con ritardo rispetto alle previsioni (tra l’altro c’era il Piano Luce Globale in preparazione) il risultato concreto è che entro 2/3 mesi avremo finalmente un cospicuo numero di nuove strade illuminate all’Infernetto. Ma le buone notizie, anzi ottime notizie non finiscono qui. Anzi! Lo stesso Presidente Marchesi qualche giorno fa ha annunciato che, da settembre prossimo e per circa un anno, inizieranno i lavori di installazione di circa 3.600 punti luce in tutto il 13° Municipio, quale inizio o prima parte, di quanto previsto dal Piano Luce Globale approvato dalla Giunta Capitolina lo scorso 3 agosto. Dei dettagli e della estrema rilevanza del Piano Globale abbiamo dato ampia comunicazione in un nostro articolo pubblicato su questo Magazine nel n. 2 dello scorso fine settembre 2010. Sommariamente, il Piano Globale prevede la installazione di oltre 40.000 nuovi punti le (oltre a 12.000 sostituzioni) in 3605 strade della Capitale, oggi al buio, se non altro per imprescindibili ragioni di sicurezza, di decoro urbano oltre che di qualità della vita. Lo stesso Sindaco di Roma, tra i molti progetti del Comune nel prossimo triennio, ha recentemente confermato la intenzione di dotare Roma di nuovi 20.000 punti luce entro la fine del 2012, nell’ambito del Piano Luce Globale e che chiaramente avrà il massimo impulso nel breve/medio periodo. Di queste strade, circa 200 riguardano l’Infernetto, incluse nel totale di circa 390 di tutto il Municipio. Data la evidente e critica situazione all’Infernetto, rispetto sia al territorio comunale che a quello municipale, e come per alcune altre aree ben identificate del territorio comunale, è stata data una certa priorità nel calendario dei lavori. Prendiamo ben volentieri atto della grande attenzione da parte delle Istituzioni resa, ora, più evidente dalle misure in corso di attuazione. Quindi, dei 3.600 punti luce, annunciati da settembre prossimo per il 13° Municipio, ben 1.600 riguardano circa 90 strade dell’Infernetto. Con la combinazione di tutti gli interventi sopradescritti appare evidente che la situazione, almeno per quanto riguarda il problema della Illuminazione Pubblica, cambi radicalmente ed alla grande in meglio, anche se occorrerà ancora tempo e lavoro per portare la luce in tutte, nessuna esclusa, le strade dell’Infernetto. D’altronde lo stesso Assessore ai LL.PP. del Comune di Roma F.Ghera, che appare, fortunatamente per noi, un convintissimo sostenitore a tutto campo della Illuminazione Pubblica, aveva fatto presente a suo tempo che nella definizione del lavori si dovrà tener conto delle varie situazioni urbanistiche, magari con progetti in corso od in definizione, quali Convenzioni, Opere a Scomputo oppure i nuovi Nuclei Abitativi (ex Toponimi). Avremo, di conseguenza, moltissimi cantieri in corso nel prossimo futuro sulle nostre strade, stavolta benvenuti e con l’eventuale disagio creato dai lavori più che sopportabile. Lo abbiamo già detto ma lo ripetiamo volentieri: noi del Coordinamento Infernetto siamo molto orgogliosi di aver potuto contribuire con le nostre idee, e fin dal dicembre 2008, con pazienza, costanza e determinazione, alla attivazione del Piano Globale di Illuminazione Pubblica. Di tutto questo ringraziamo ancora tutto coloro, a tutti i livelli nelle Istituzioni e con i quali abbiamo mantenuto i necessari contatti, si sono attivamente e positivamente attivati per dare finalmente soluzione ad uno, fra i tanti che affliggono ancora il quartiere, dei problemi più gravi. Evidentemente, seguiremo la esecuzione del Piano da vicino in tutte le sue fasi dandone, per quanto ci riguarda, tempestiva e completa comunicazione.

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Franco Gobbi

Presidente Coordinamento Infernetto Associazione di Quartiere

Strade

e cantieri stradali...

in pillole!

Mentre è tuttora aperta a livello istituzionale la discussione relativa alla sacrosanta necessità di prendere in manutenzione alcune strade private aperte al pubblico transito ed utilizzate da mezzi in pubblica utilità ( per l’Infernetto ne abbiamo indicate almeno 24), è opportuno menzionare alcune situazioni in corso. Ci riferiamo ad un serie di opere appena completate oppure di imminente attuazione, già a partire da questo mese, e che interessano alcune strade dell’Infernetto. Via Aldino – Questa strada, lunga 300 metri, è stata completamente riasfaltata dal XII° Dipartimento in vista della prossima apertura della confinante nuova scuola elementare di via Bedollo. Unitamente alla prossima istituzione

di circolazione a senso unico allo scopo di facilitare l’accesso alla stessa scuola e relativa segnaletica, la decisione di riasfaltare è stata presa lo scorso 14 febbraio in una apposita ed opportuna seduta della Commissione LL.PP. presieduta da Pierfrancesco Marchesi e con la partecipazione, ai massimi livelli, di tutti gli Uffici interessati. Da parte nostra, abbiamo rinnovato la richiesta, inoltrata da tempo, di installazione dei pochi punti luce mancanti sulla strada, lato viale Castelporziano, in via prioritaria e nell’ambito delle correnti attività interessanti la Illuminazione Pubblica all’Infernetto. Ci è stata assicurata, in merito, la massima attenzione. Via Salorno – Terminato la “status” di

strada in cantiere, il lungo tratto di via Salorno, circa 800 metri, compreso tra il viale di Castelporziano e l’incrocio con via San Candido sarà riasfaltato. Rappresenta la parte finale di una cospicua serie di opere a scomputo effettuate sulla via quali marciapiedi, raccolta delle acque piovane, rotonde agli incroci critici e gran parte della illuminazione pubblica. Interventi che erano stati richiesti dai cittadini residenti attraverso una petizione popolare largamente sottoscritta, oltre cinque anni fa, allo scopo di ottenere la totale riqualificazione della strada, data la sua crescente importanza nella viabilità della zona. Attraverso la sua messa in sicurezza per auto e pedoni e, oltre tutto, la eliminazione dei continui allagamenti. Da rilevare, allo scopo, la presenza della

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scuola media di via Cles e della nuova scuola materna sulla stessa via con ampie e conseguenti frequentazioni a piedi ed in auto di genitori e scolari. Viale di Castelporziano – Il tratto di canale ancora a cielo aperto, sul lato sinistro del viale verso il mare, compreso tra il Canale Palocco ed il Canale della Lingua, verrà intubato, a cura del Municipio, e reso percorribile per i pedoni, utilizzando in via prioritaria allo scopo dei fondi resi disponibili ma limitati. E’ uno dei due tratti di viale ancora non accessibile ai pedoni che sono costretti ad “invadere” con gravissimi rischi la sede stradale del viale. Quindi, ben ven-

ga anche se, possibilmente, si tratterà intervento non definitivo, ma che almeno protegga la incolumità dei pedoni. Il secondo tratto di viale, mancante di un marciapiede, è quello che fiancheggia e delimita il parcheggio della scuola Mozart. Opera quanto mai necessaria e per la quale si attendono decisioni a breve (Bilancio 2011?) in conseguenza degli impegni presi in merito dalle Istituzioni. Rotonda via Cilea/Romani – Questa rotonda è stata finalmente abbellita da fiori ed essenze di vario genere, grazie alla sponsorizzazione di un imprenditore locale.

C’è voluto tempo ed il superamento di numerose situazioni burocratiche e regolamentari per ottenere questo risultato che va a tutto vantaggio del decoro e dell’arredo urbano. Nel territorio municipale, oltre che all’Infernetto, esistono e comunque verranno create nel futuro nuove rotonde, in ottemperanza alle correnti disposizioni in materia di Codice della Strada. Rappresentano, secondo noi, buone opportunità, a costo zero per la comunità, di abbellimento delle nostre strade e degli incroci, così come avviene in qualsiasi comune, anche piccolo, d’Italia.ù Roma è in grave ritardo e non se ne capisce la logica. Con la rotonda di via Cilea speriamo che si sia invertita la tendenza per vedere, già a breve, le varie rotonde abbellite e colorate! Le varie situazioni segnalate, e sulle quali torneremo con maggiori dettagli, sembrano di minore importanza oppure con bassa priorità rispetto al cumulo delle problematiche esistenti nel quartiere. Noi riteniamo, invece, che questo tipo di interventi piccoli e grandi , e ci sono molte altre situazioni da “curare” individualmente e con rapide modalità, invece siano di rilevante importanza e, anche se per situazioni diverse e non collegate fra loro, rappresentino validi e forti segnali riqualificazione del quartiere e di continuo miglioramento degli standard di vita quotidiana.

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Inaugurazione

“Nido di Plinio” Giovedì 28 Aprile dalle 15,30 alle 19,00 il “Nido di Plinio” ha aperto le sue porte per far festa insieme agli abitanti della zona. E’ stato bello condividere questo momento con le famiglie ed i bambini del territorio. Il “Nido di Plinio” si trova in Via Salorno, all’interno del Parco di Plinio, la prima zona eco-compatibile di Roma a metà tra la pineta di Castel Fusano e la tenuta presidenziale di Castelporziano, vicino al mare in mezzo al verde. La struttura è stata progettata e realizzata appositamente per i bambini. Il nido sarà operativo da settembre ed accoglierà bambini da 3 mesi a 3 anni. L’ obiettivo è la creazione di uno spazio “buono”a misura di bambino. I materiali e gli arredi coerentemente con il progetto di bioedilizia sono sicuri, naturali, di qualità. Il Nido di Plinio è un ambiente pensato per favorire la crescita del bambino permettendogli di sviluppare tutte le dimensioni della sua persona, particolarmente sul piano affettivo, sociale, cognitivo, del linguaggio, fisico e motorio. Lo spazio educativo è importantissimo per costruire “un luogo buono” dove il bambino si possa muovere in maniera autonoma, dove vi è uno spazio per tutti e per ciascuno, dove vi sono luoghi per stare soli, in pochi ed in tanti. Un ambiente semplice, ma utile e facilitante per il bambino. Negli ultimi anni lo sviluppo demografico di questa area è cresciuto notevolmente tanto che le strutture pubbliche già esistenti non sono in grado di soddisfare tutte le richieste dei nuclei familiari. Il “Nido di Plinio”nasce per aiutare i genitori desiderosi di fruire di tale servizio, in un’ottica di sinergia tra pubblico e privato per la progettazione e la garanzia di alti standard qualitativi. Il nido è in una zona verde, ha un giardino attrezzato tutto intorno, è pieno di finestre, sole e luce. Al primo piano vi è un grande atrio strutturato ed arredato al fine di consentire le funzioni di accoglienza, informazione ed incontri con le famiglie, la segreteria, lo spazio per il pediatra e le tre sezioni, piccoli, medi e grandi. Ogni sezione è organizzata per centri di interesse che tengono conto dell’età e del numero dei bambini, con angoli specifici e caratterizzati per le attività e l’angolo del pasto. In ogni sezione è presente il vano sonno e lo spazio per l’igiene, cambio e cura per le differenti fasce d’età. Al piano di sotto è situata la cucina nuova e completa, la dispensa, i bagni e gli spogliatoi per il personale nonché un ampio parcheggio per gli ospiti. Le fondamenta del progetto pedagogico sono la sicurezza, la trasparenza e la qualità. Lo staff educativo è altamente qualificato e motivato a collaborare per il raggiungimento di tali obiettivi. Il “Nido di Plinio” vuol favorire occasioni di scambio con i genitori ed il Territorio, un luogo aperto alla partecipazione ed alla crescita insieme; a tal fine ha predisposto uno sportello genitori gratuito per facilitare la comunicazione ed il confronto reciproco. Il nido si avvale della collaborazione della società LIA per offrire la possibilità di praticare l’inglese in fasce. Si possono contattare i numeri 06-51962867 e 3381874894 per informazioni, visite e preiscrizioni. Il “Nido di Plinio” è stato progettato come luogo per i bambini che favorisca la loro felicità. A tal proposito citiamo Plinio: “Est enim demum vera felicitas felicitate dignum videri” é infatti vera felicità riconoscersi degni di essere felici (Plinio il Giovane, Panegyricus Traiano, cap. LXXIV).

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Il VI trittico di primavera

promuove il team CAPOBIANCHI U

n folto pubblico accorso per le strade dell’Infernetto ha fatto da cornice alla VI manifestazione di primavera organizzata perfettamente dal G.S. Capobianchi, con la collaborazione degli sponsor e soprattutto del Bar Pizzeria “NO PIZZA NO PARTY 2” che ha ospitato la manifestazione. Lo spettacolo ha avuto inizio nel pomeriggio di sabato con le gare di sprint che hanno dato subito un vantaggio al GS Capobianchi sulle altre squadre grazie alle nette vittorie nella G3 di Renzi Diego e nella G4 di Viscuso Elia, gli ottimi piazzamenti di Viscuso Francesco nella G2 vinta da Pannone (Vigili del fuoco), di Raissa Spagnolo nella G4 e del secondo posto di Giada Capobianchi nella G5 vinta da Marcellusi (Tutti a Ruota) e la terza posizione di Truzzolini Daniele e l’ ottimo piazzamento di Mennella Riccardo sempre nella G5. Per la cronaca la G1 è stata vinta da Calzetta (Tutti a Ruota) davanti a Giunta (Punto Bici Aprilia) e la G6 da Viola (Castrocielo) su Tovo (VdF) con un buon sesto posto del nostro Luca Renzi. Il giorno seguente, nella prova della gincana è l’Anagni Team a brillare vincendo le categorie G1, G2 e G3 rispettivamente con Antonucci, Palombi e Fiorini. La G4 viene vinta da De Feudis (GSD Bari) davanti il nostro Viscuso Elia che ha dimostrato grandi abilità tecniche, nella G5 ancora battaglia tra Marcellusi (Tutti a Ruota) e Capobianchi Giada la quale arrivava seconda. mentre la G6 registra ancora la vittoria di Viola (Castrocielo). Ma è il pomeriggio con le prove su strada che arrivano i verdetti finali ed incoronano re di Primavera il Team Capobianchi per la classifica finale. Le gare individuali su strada hanno mostrato tanto lavoro di gruppo e più di qualche ottima individualità. Nella categoria G1 è Ceci (VdF) ad avere la meglio su Antonucci (Anagni) venendo fuori nel finale. Il nostro Viscuso Francesco sale sul gradino più alto del podio nella G2 in una gara dominata dall’inizio alla fine mettendo in riga Pannone (VdF) e Bastianini (Sc. Ciclismo SRAL). Categoria G3 vede la vittoria di Alfonsi (Artena) in volata su Giorgi (Sc. Ciclismo SRAL) e Fiaschetti (Aprilia). Bellissime gare invece per le categorie G4 e G5. Nella prima è vittoria di Nicoletto (Nuovo Ciclismo) che solo all’ultima curva riesce ad ottenere un vantaggio su Tiberi (Anagni) e il nostro Viscuso Elia che per gran parte della gara è stata davanti e sempre tra i protagonisti. Ottima prova anche di Raissa Spagnolo che ha chiuso sesta, ma sicuramente di grande aiuto a Viscuso per la gestione della gara. Nella G5 una suberba prova di squadra del GS Capobianchi stronca tutte le iniziative dei concorrenti e, con una gran lavoro nella prima parte di Mennella Riccardo e poi nel finale di Truzzolini Daniele che alla fine arriveranno rispettivamente settimo e sesto, consentono a Capobianchi Giada di rimanere nelle prime posizioni all’ulima curva e avere un’ottima posizione per la volata, mancando purtroppo la vittoria per poche decina di centimetri a favore di Marcellusi (Tutti a ruota). Nella G6 è gara a due tra Viola (Castrocielo) e Tovo (VdF), vinta dal primo che allunga bene all’ultimo giro e rimane davanti quanto basta per portare a casa la vittoria. Per la cronaca, le classifiche individuali generali premiano nel-

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Intervista al consigliere municipale Pierfrancesco Marchesi, presidente della Commissione Lavori Pubblici Viabilità e Trasporti del XIII municipio.

Di Stefano Lesti Presidente Marchesi, lei conosce a fondo le problematiche dell’Infernetto, il quartiere in cui risiede e lavora da tanti anni. I residenti la seguono con interesse e conoscono altrettanto bene il suo impegno in seno al parlamentino di via Claudio, specialmente da quando durante un oramai storico consiglio municipale nel quale si dibatteva sulle linee guida della nuova delibera sul decentramento amministrativo il presidente Giacomo Vizzani ha dichiarato all’assemblea, alla stampa e ai cittadini presenti che nonostante la carenza di fondi a disposizione del municipio per i lavori pubblici ben il 42% degli stessi fondi siano stati destinati alle opere urbanistiche dell’Infernetto essenzialmente per merito delle sue capacità politiche e amministrative.

la categoria G1 Calzetta (Tutti a ruota) di misura su Ceci (VdF), nella G2 è Pannone (VdF) a primeggiare su Palombi (Anagni) e il nostro Viscuso Francesco; G3 vinta da Alfonsi (Artena) davanti Fiaschetti (Aprilia), G4 incorona il nostro Viscuso Elia davanti De Feudis (Bari) e Raissa Spagnolo. Categoria G5 vinta da Marcellusi (Tutti a ruota) di un soffio su Giada Capobianchi e Truzzolini Daniele, sesto Mennella Riccardo. Chiude la G6 con la vittoria di Viola (Castrocielo) su Tovo (Vdf) La classifica finale di squadra vede vincitore il G.S. Capobianchi davanti al Gruppo sportivo Vigili del fuoco e al Gruppo sportivo Tutti a ruota. Alla manifestazione è intervenuto il Presidente della Commissione Lavori Pubblici del XIII Municipio PierFrancesco Marchesi che ha premiato i vincitori delle gare.

“Molto è stato fatto per l’Infernetto dalla maggioranza che governa il XIII municipio ma siamo soltanto all’inizio. Innanzitutto però vorrei approfittare di questo spazio per sottolineare che le battaglie politiche non si vincono da soli ma grazie all’impegno congiunto tra istituzioni, cittadini ed enti pubblici. In commissione, ad esempio, senza il lavoro fattivo e prezioso dei comitati di quartiere e la disponibilità mostrata in ogni occasione dai vertici dell’Acea avremmo potuto fare molto poco, un po’ come succedeva gli anni scorsi quando ai tanti proclami dei politici, soprattutto in periodo di campagna elettorale, non seguivano poi azioni concrete mirate a risolvere i problemi grandi e piccoli dell’Infernetto. Abbiamo ancora da risolvere tanti problemi quali per citarne uno quello relativo alla carenza di manutenzione delle strade private aperte al pubblico, sulle quali pende un limite dovuto alle attuali regolamentazioni comunali, ma insistendo su questo passo e sulla strada intrapresa nel tempo potremo affrontare e risolvere le attuali carenze del territorio. Parlando invece di buone notizie sono lieto di annunciarne una che farà contenti molti residenti. Finalmente saranno illuminate 12 importanti strade dell’Infernetto (via Fortezza, via Castelfondo, via della Cacciuta, via Giuseppe Antonio Borghese, via Frassilongo, via Traetta, via Montemezzi, via Cima Vallona, solo per citarne alcune, (l’elenco completo dei punti luce previsti dal nuovo piano d’illuminazione dell’Acea si può visionare consultando il sito internet di Infernetto magazine), mentre altre strade sia nuove che secondarie saranno presto dotate di 160 nuovi pali e lampade che coniugheranno una maggior potenza di luce ad un minore consumo energetico. Per quanto riguarda i lavori di asfaltatura delle strade invece posso annunciare che finalmente è stata asfaltata via Aldino aggiungendo anche che con la prossima e imminente approvazione del bilancio comunale saremo in grado di finanziare i progetti di ulteriori lavori di pubblica utilità per il nostro quartiere che attualmente giacciono negli uffici in attesa di finanziamento. Giorno dopo giorno lavoriamo per risolvere i problemi e siamo certi che con il sostegno dei cittadini non potremo fallire i nostri obiettivi.”. Ringraziamo Pierfrancesco Marchesi e gli auguriamo buon lavoro per il nostro quartiere…

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XIII MUNICIPIO

Decentramento amministrativo: opportunità per il territorio o facile demagogia?

In questi giorni nel territorio non si parla » di altro. Fioriscono titoloni sui giornali che

sbandierano il decentramento amministra tivo del XIII municipio della città di Roma come se finalmente la politica avesse trovato il modo di risolvere tutti i problemi dei residenti.

Di Stefano Lesti

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alla carenza di posti di lavoro alla manutenzione delle strade e del verde, dallo sviluppo della rete di trasporti pubblici al miglioramento dei servizi sanitari. Se andiamo a leggere le tante delibere che nel corso degli anni sono state discusse e approvate sia dal Campidoglio che dal parlamentino di via Claudio 1 si può facilmente notare che al decentramento su carta non necessariamente corrisponde ciò che in realtà occorrerebbe al territorio per decollare definitivamente ossia una sorta di autonomia economica e patrimoniale. Senza soldi un amministrazione non può fare nulla e allora di che cosa stiamo parlando? Non crediamo che sia una notizia la richiesta al comune di Roma da parte del municipio di aumentare i fondi pubblici perché la vera notizia sarebbe che da Roma i soldi richiesti siano effettivamente arrivati… Quanti saranno i fondi a disposizione per rilanciare l’economia del territorio? Quanti quelli per la ristrutturazione o la creazione ex novo di strutture e infrastrutture turistiche? Quanti quelli per lo sviluppo urbanistico? Non lo sappiamo e non lo sapremo fino a quando l’assemblea capitolina non approverà il bilancio e non deciderà di aumentare i fondi a disposizione del municipio. Che cos’è il decentramento amministrativo? E’ lo strumento tecnico mediante il quale una centralità, il comune di Roma, fornisce ad un amministrazione decentrata, il nostro municipio, la possibilità di poter prendere decisioni autonome riguardanti l’intero territorio. Non è il municipio che può oggi decidere autonomamente di destinare cospicue risorse economiche per la realizzazione di ponti, di complanari e di strade e allora a che cosa serve la delibera sul decentramento quando di fatto il potere decisionale ed economico lascia fuori dalle sue decisioni coloro sui quali ricadono e ricadranno scelte politiche, sociali ed economiche che spesso non tengono conto ne delle esigenze ne delle necessità del nostro territorio. Ad esempio la creazione del cosiddetto Polo turistico. Le categorie economiche di Ostia sono state escluse dal Campidoglio dalla possibilità sia di dialogare con la centralità che di contribuire nell’individuazione dei progetti da portare avanti o da scartare per palese inutilità. Intervistando il presidente dell’Ascom, Luca Capobianco, lo stesso dirigente dell’associazione più

operosa, rappresentativa, antica e importante del territorio ha dichiarato di non essere stato minimamente interpellato nella redazione del progetto Polo turistico e questo sta ad indicare chiaramente che il lupo perde il pelo ma non il vizio. Roma continua a prendere decisioni che spesso nulla hanno a che fare con i reali interessi dei residenti; e allora ci chiediamo a meno che il Campidoglio non sia schizofrenico perché da una parte si dichiara ai quattro venti di voler concedere autonomia amministrativa al XIII quando dall’altra si impongono scelte che spesso si sono rivelate assolutamente dannose come ad esempio la chiusura del teatro centrale di Ostia. Da Roma rispondono che ci sono pochi soldi a disposizione ma se andassimo un po’ tutti noi residenti a leggere il bilancio del comune di Roma noteremo che i soldi non mancano ma unicamente vengono elargiti senza alcun criterio che si basi sulla lungimiranza che è richiesta dai cittadini ai propri governati e che da parte di questi ultimi sarebbe quanto meno doverosa. Vedremo cosa accadrà in futuro ma la nostra sensazione è che si tratti dell’ennesimo specchietto per le allodole che invece di aiutare il territorio cercherà di sfruttarlo a proprio esclusivo vantaggio.

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Ostia, Ponte della Scafa: dagli scavi emerge una nave romana

» Fonte: www.severiana.it

Scoperta una nave romana all’Isola Sacra (Fiumicino) durante i sondaggi preventivi per la realizzazione del Ponte della Scafa. Si sono dunque rivelate vere le nostre affermazioni di un mese fa che la Soprintendenza, in maniera azzardata, aveva provato a smentire. Probabilmente si tratta di una oneraria minore, di cui si vedono per adesso solo le costole e il fasciame esterno. Più in la una grossa trave di castagno, lavorata, che però non è né un madiere né l’albero della nave. Inoltre resti di una cima a poppa aprono nuovi scenari sull’antica portualità romana. Questo è ciò che è apparso agli archeologi dai sondaggi preventivi per la realizzazione del Ponte della Scafa, sul lato dell’Isola Sacra, a Fiumicino, dove esisteva l’antica linea di costa (oggi a più di 3 km di distanza). Stamattina è stato dato l’annuncio del ritrovamento, con tanto di patatine e spumante, alla presenza del Ministro dei Beni Culturali, Giancarlo Galan, e del sovrintendente archeologico di Roma e Ostia Antica, Anna Maria Moretti. Ci domandiamo da 3 mesi a questa parte come sia possibile progettare un ponte che costa 25 milioni di euro impiantato nel pieno di un’area archeologica. Un ponte, tra le altre cose, il cui progetto iniziale (di soli 5 milioni di euro) è stato cambiato proprio per ‘salvaguardare l’area archeologica’. Un ponte sul Tevere che poi non risolverà il problema del traffico perché invece ne servirebbe uno a metà strada tra l’attuale che andrà a sostituire e quello del Raccordo Anulare. In compenso, nel silenzio assordante della Soprintendenza e della stampa (solo Il Messaggero ha dato notizia dei ritrovamenti precedenti), riusciamo, come associazione, a tenere alta l’attenzione su uno dei punti archeologicamente più interessanti del litorale. Qui si stano portando alla luce i resti romani delle banchine portuali a mare, nonché migliaia di anfore rotte e sbeccate, ma anche navi affondate e ben conservate nel terreno argilloso e strutture altomedievali scambiate per ‘moderne’. Tutto questo non può essere sacrificato per un’opera che, così come progettata, non servirà a nulla se non a svuotare le tasche dei cittadini. Dopo questo ritrovamento, che conforta la nostra tesi (unica voce critica da mesi), i sondaggi preventivi dovranno proseguire almeno fino a settembre per

indagare se esistono altre navi sullo stesso allineamento. Intanto, anche sul lato di Ostia, i sondaggi procedono con continui ritrovamenti, a riprova che il raddoppio del Ponte della Scafa, così come riprogettato, è in mano a persone che non conoscono e non amano questo territorio.

Partono i lavori sul Ponte della Scafa

Il Presidente della Commissione Lavori » Pubblici di Roma Capitale, Giovanni Quarzo

parla sulla situazione del ponte che collega Ostia con Fiumicino: “Da Soprintendenza sì a lavori previa sondaggi archeologici”

Già nel 2007 la Soprintendenza ai Beni Archeologici di Ostia aveva espresso parere favorevole all’esecuzione dell’opera a condizione che venissero effettuati i sondaggi archeologici prima dei lavori. Ovvero ciò che sta accadendo adesso. Teniamo, inoltre, a ribadire come i sondaggi archeologici non gravino sul quadro economico dell’appalto”. È quanto dichiara il Presidente della Commissione Lavori Pubblici di Roma Capitale, Giovanni Quarzo.

Ostia, parte la ‘Re Boat Reace’

Dall’11 fino al 18 giugno si svolgerà nel » mare di Roma la Re Boat Race: la prima

regata con barche realizzate esclusivamente utilizzando materiali riciclati.

Creatività e rispetto dell’ambiente sono le parole d’ordine per questa competizione dove sono ammessi materiali di diverso genere: la plastica, l’alluminio delle lattine, il cartone utilizzato per il latte. Sul sito www.reboatrace.it , è possibile iscriversi e trovare anche tutte le informazioni utili su come realizzare una barca con materiali da riciclo. La Re Boat Race è alla sua prima edizione e si svolge nell’ambito della manifestazione “Da 100 a 1000 Vele - La Festa del Mare di Roma”

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L’AMMINISTRAZIONE PARTECIPA AI FUNERALI DI GENNARO DI ROSA.

Giacomo Vizzani, Presidente XIII Municipio, » e Amerigo Olive, Assessore XIII Municipio,

insieme ad altri rappresentanti istituzionali del XIII Municipio hanno preso parte ai funerali di Gennaro di Rosa, Presidente dell’Associazione Mielolesi Ostia, che si sono svolti presso il Centro Paraplegici di viale Vega ad Ostia.

“Gennaro – ha dichiarato Giacomo Vizzani, Presidente XIII Municipio- è sempre stato un uomo che si è speso per gli altri. Ci mancherà la sua determinazione, la sua caparbietà, ma soprattutto la sua generosità”. Amerigo Olive, Assessore XIII Municipio, nel suo discorso ha lanciato la proposta di intitolare la struttura di viale Vega alla memoria di Gennaro di Rosa, rivolgendosi direttamente al Direttore Generale della Asl Roma D, Ferdinando Romano e al Presidente della Regione Lazio, Renata Polverini. “Sono commosso – ha affermato Amerigo Olive, Assessore XIII MunicipioGennaro di Rosa è stato il simbolo delle tante battaglie del Cpo di Ostia. Battaglie portate avanti con volontà e determinazione. L’Associazione Mielolesi di Ostia e il Cpo oggi hanno perso un punto di riferimento importantissimo, il territorio ha perso un rappresentante storico e io ho perso un amico. Sarà compito di noi istituzioni continuare a portare avanti quello che per anni è stato il suo impegno con la stessa caparbietà da lui messa in ogni cosa. Ricordo le sue lacrime quando partirono i lavori per l’ampliamento della struttura ed è per questo che mi sono fatto promotore dell’intitolazione del Cpo a nome di Gennaro. In questo momento, sono vicino alla sua famiglia, alla moglie e al figlio”. “Tra un mese ci ritroveremo di nuovo tutti qui per

intitolare il Centro Paraplegici di Ostia al nostro amico Gennaro Di Rosa”. Lo ha detto il presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, portando l’ultimo saluto alle esequie di Gennaro Di Rosa, presidente dell’associazione mielolesi di Ostia, scomparso ieri e storico paziente del Cpo. “Ieri, appresa la triste notizia - ha aggiunto - che Gennaro ci aveva lasciato, ho ricordato la giornata trascorsa insieme poche settimane fa qui al Cpo, in cui l’ho visto felice. Gennaro si e’ battuto per il Cpo, per i pazienti che in questa struttura d’eccellenza possono trovare una vera e propria casa. Ci impegneremo, come lui voleva, a mantenere alto il livello di assistenza e professionalita’ del Cpo, del Centro Gennaro Di Rosa”. Conclude l’assessore alle politiche per la casa della Regione Lazio, Teodoro Buontempo”Se oggi il Cpo è ancora attivo lo si deve all’impegno generoso e costante di Gennaro Di Rosa che ha sempre costretto i politici a non nascondersi dietro bugie e furbizie, stimolandoli invece a difendere una struttura di eccellenza molto apprezzata e utilissima per il territorio, dove esiste una forte presenze di persone disabili. Per almeno tre volte, insieme a Di Rosa abbiamo salvato il Cpo da coloro che, magari spinti da interessi diversi, hanno cercato di chiuderlo. Ritengo che Di Rosa, considerate le sue difficili condizioni fisiche che lo costringevano a vivere su una lettiga di ospedale, possa essere definito un eroe moderno”.”Sono state infatti le sue lotte – aggiunge Buontempo – a tenere unite, nel corso degli anni, le famiglie e i ricoverati, i medici e i volontari che si occupano dei malati e a creare, grazie al suo impegno per il teatro, la musica e la pittura, una comunità che ha potuto guardare oltre le sofferenze personali, per offrire un sostegno concreto a chi ha visto cambiare la propria vita dall’oggi al domani a causa di un male incurabile o di un grave incidente”.

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Ostia Antica

La storia del nostro territorio

» Ostia Antica/ SECONDA PARTE Di Stefano Lesti IL MUSEO DEGLI SCAVI OFFRE UNA GRANDE QUANTITA’ DI STATUE E FRAMMENTI Porto di Claudio Già Giulio Cesare aveva intuito la necessità di creare un nuovo porto vicino Roma ma le difficoltà tecniche e l’urgenza di altri problemi l’avevano fatto rinunciare. A causa dell’aumento del traffico commerciale che rendeva insufficiente la capacità della foce del Tevere, l’imperatore Claudio, fece costruire a partire dal 42 d.C.un nuovo porto a circa 3 km a nord di Ostia, collegato al Tevere da un canale, terminato nel 46 d.C., il canale di Fiumicino, con la formazione dell’Isola Sacra. Il Porto sarà terminato da Nerone, nel 64-66 d.C., ma era già attivo nel 62 d.C.. Il nuovo porto, di forma grosso modo circolare, fu creato partendo da un bacino artificiale di ca. 90 ettari di superficie e di m di profondità, costruito utilizzando una laguna che si era formata, con il cordone sabbioso che costituiva una protezione naturale. L’entrata del bacino fu sbarrata da un’immensa diga di 758 m di lunghezza e 3 m di larghezza, lasciando per l’entrata al porto un passaggio di 206 m, tra la diga ed un molo lungo 600 m e largo 12 m, il cosiddetto monte Giulio, situato a nord-est sulla terra ferma. Furono creati attracchi ed horrea (magazzino utilizzato in epoca romana) sui due bracci del porto, che in complesso coprivano più di cento ettari, per facilitare gli scambi e lo stoccaggio delle merci.All’estremità della grande diga fu eretto un faro, simile a quello del porto di Alessandria, utilizzando come fondazione la nave utilizzata dall’imperatore Caligola per portare dall’Egitto l’obelisco che attualmente si trova in Vaticano. La nave fu riempita di pietre, quindi fatta affondare per far così affiorare un isolotto artificiale. Secondo i ricercatori i lavori richiesero l’intervento di 30.000 operai e di 2.000 buoi durante 20 anni. Porto esagonale di Traiano Ma questo nuovo porto era troppo esposto alle insidie delle tempeste: Tacito riporta che già nel 62 d.C., prima quindi che i lavori fossero portati a compimento, una tempesta affondò 200 navi. Inoltre il suo mantenimento era estremamente costoso. Quindi l’imperatore Traiano fece costruire dal famoso architetto Apollodoro di Damasco un nuovo porto, il Porto di Traiano, più funzionale e più arretrato rispetto a quello di Claudio. I lavori durarono dal 100 al 112 d.C., con la creazione di un bacino di forma esagonale con lati di 358 m e profondo 5 m, con una superficie di 32 ettari e 2000 metri di banchina. Fu costruito un ulteriore canale, ed il collegamento ad Ostia fu assicurato da una strada a due corsie. Al Portus Traiani, furono costruiti magazzini e depositi per permettere la miglior conservazione delle derrate alimentari. Il faro del porto fu edificato in maniera similare a quello dell’antica città fenicia di Leptis Magna, nell’attuale Libia.

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Medioevo L’acquedotto cessò di funzionare alla fine del V secolo e la città decadde ulteriormente. Nel 537, nel corso di un assedio dei Goti fu difesa dal generale bizantino Belisario e i pochi abitanti si asserragliarono nel teatro, trasformato in fortezza. Nel IX secolo fu saccheggiata dai Saraceni e definitivamente abbandonata per la nuova città di Gregoriopoli, voluta da papa Gregorio IV. Gregoriopoli: il titolo cardinalizio, il castello e il borgo Anche per essere il punto d’arrivo dei cristiani provenienti dall’oriente, Ostia divenne sede episcopale già nel III secolo. La cattedrale era la piccola basilica di santa Aurea, dove era stata sepolta santa Monica madre di sant’Agostino. Il titulus di Santa Aurea, la più antica delle diocesi suburbicarie, veniva attribuito al Decano dei vescovi: questi poteva consacrare vescovo il nuovo papa qualora non lo fosse, ed era tradizionalmente il suo principale assistente. Il titulus di Ostia fu unito a quello di Velletri da papa Eugenio III nel 1150. Papa Pio X nel 1914 tornò a separare le cattedre e a legare Ostia alla persona del Decano. Nella generale crisi del Medioevo anche la città e il porto di Ostia andarono in rovina. Ostia rimaneva tuttavia la porta d’accesso a Roma dal Tevere, lungo il quale risalivano pellegrini mercanti e delegazioni giunte via mare, ma anche i pirati saraceni (alla vittoria di papa Leone IV nell’849 sui Saraceni si riferisce appunto l’affresco di Raffaello nelle stanze vaticane citato sotto, che riproduce il castello com’era nel Cinquecento). Borgo di Ostia Antica: il castello di Giulio II dall’arco di ingresso Nel IX secolo fu quindi fortificato, ad opera di papa Gregorio IV, il borgo nato per dare rifugio agli operai delle saline lungo la via Ostiense. Andata in rovina la città, insabbiato il porto, il borgo si chiamò, dal suo fondatore, Gregoriopoli. Le ristrutturazioni furono diverse. La più rilevante fu quella operata alla fine del Quattrocento dal vescovo Giuliano della Rovere, poi divenuto papa col nome di Giulio II, che fece costruire il


Ostia Antica

castello, ricostruire la chiesa e rifare la cinta muraria. Architetto di questa ristrutturazione fu, a detta del Vasari, Baccio Pontelli. La struttura, pur angusta, mantenne la propria funzione difensiva fino al 1587, quando una piena straordinaria deviò il corso del Tevere, lasciando a secco anche il fossato attorno alla cinta. Il castello che era stato sede di dazio e dogana divenne praticamente inutile e cadde in rovina, utilizzato come stalla e deposito solo più dai pochi contadini e pastori della zona, ormai tutta impaludata, e - la torre come prigione, i cui “ospiti” venivano utilizzati dall’Ottocento per scavare il sito romano. Rocca e borgo furono restaurati in varie riprese lungo il Novecento e costituiscono oggi una sorprendente isola urbanistica, accanto ai più famosi scavi. Teatro romano Il teatro è una delle principali e affascinanti strutture degli Scavi di Ostia Antica. Esso può ospitare 4000 persone. Ancora oggi è utilizzato per piccoli spettacoli e concerti mentre nell’antichità veniva utilizzato anche per spettacoli riguardanti giochi d’acqua. La necropoli La necropoli di Ostia è ubicata fuori dalle mura, come era tradizione a Roma, sulla via Ostiense. Sono state ritrovate tombe risalenti al II secolo a.C., anche se quelle attualmente visibili appartengono al periodo che va dall’epoca augustea fino al II secolo d.C.. Una seconda necropoli, che venne realizzata nel periodo seguente al 50 d.C. lungo la parallela via Lauretania, sono presenti due tombe monumentali che vennero costruite sul mare, come anche quella di Cartilio Poplicola. Tempio di Ercole Sulla via degli Horrea Epagathiana sul versante sinistro della strada si trovano la Domus di Amore e Psiche e il Tempio di Ercole. Quest’ultimo, dedicato alla divinità di Ercole Invictus, era caratterizzato da un podio tufaceo e fu utilizzato per lungo tempo, come testimoniano i numerosi restauri. Presso questo piccolo tempio è stata ritrovata una stele che raffigurava dei pescatori con delle reti con cui recuperavano un’enorme statua di Ercole dal fondale marino. Gli studiosi hanno ipotizzato che questa statua provenga da una nave Romana naufragata, che tornava in patria dopo uno dei tanti saccheggi

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svolti dalle legioni Romane in Grecia. Dopo il ritrovamento della statua fu edificato il tempietto in onore di Ercole. Purtroppo fino ad oggi questa statua non è stata ancora trovata e non si sa nulla della sua fine. Se questa ipotesi fosse vera, la stele ora custodita nel Museo Archeologico di Ostia Antica, è il primo documento di archeologia subacquea. La sinagoga La sua scoperta nei primi anni sessanta provocò grande sensazione poiché si trattava della più antica sinagoga della quale si fossero trovati i resti in Europa. Si trova alla fine del decumano, vicino al vecchio argine fluviale. Della struttura monumentale rimangono resti cospicui, incluse le alte colonne del tabernacolo, sul capitello di una delle quali spicca scolpito il simbolo della menorah. La casa di santa Monica e sant’Agostino Nelle Confessioni di sant’Agostino il dottore della chiesa e vescovo di Ippona ha descritto i luoghi e l’estasi condivisa insieme con la madre, santa Monica, in una delle case giardino che li ospitava ad Ostia Antica. Purtroppo la casa che ospitava i santi non è stata ancora individuata. “All’avvicinarsi del giorno in cui doveva uscire di questa vita, giorno a te noto, ignoto a noi, accadde, per opera tua, io credo, secondo i tuoi misteriosi ordinamenti, che ci trovassimo lei ed io soli, appoggiati a una finestra prospiciente il giardino della casa che ci ospitava, là, presso Ostia Tiberina, lontani dai rumori della folla, intenti a ristorarci dalla fatica di un lungo viaggio in vista della traversata del mare. Conversavamo, dunque, soli con grande dolcezza. Dimentichi delle cose passate e protesi verso quelle che stanno innanzi, cercavamo fra noi alla presenza della verità, che sei tu, quale sarebbe stata la vita eterna dei santi, che occhio non vide, orecchio non udì, né sorse in cuore d’uomo. Aprivamo avidamente la bocca del cuore al getto superno della tua fonte, la fonte della vita, che è presso di te, per esserne irrorati secondo il nostro potere e quindi concepire in qualche modo una realtà così alta.” Approfondimenti - F. Zevi, Costruttori eccellenti per le mura di Ostia. Cicerone, Clodio e l’iscrizione della Porta Romana, Rivista di Archeologia, III Serie, XIX-XX, 1996-1997, pp. 61-112 - C. Pavolini, Ostia, Roma-Bari 1983, p. 58 e ss. - C. Pavolini, La vita quotidiana a Ostia, Roma-Bari, 1986 - F. Coarelli, Il castrum di Ostia, in Storia di Roma I, 1988, p. 136 e ss. - R. Meiggs, Roman Ostia, Oxford 1973 - G. Calza, Scavi di Ostia I, Topografia generale, Roma 1953 Indirizzo Via dei Romagnoli, 717 Orari 9,00-19,00 (ora legale); 9,00-18,00 marzo-ottobre; 9,00-17,00 gennaio, febbraio, novembre; (lun chiuso) Contatti 06/56358099; prenotazioni 06/32810 o http://www.ticketeria.it Competenza Soprintendenza per i Beni Archeologici di Ostia

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ATTIVO SPORTELLO PER EROGAZIONE DEI BUONI VACANZA

OSTIA: PRESENTATO IL CONCORSO LETTERARIO DI POESIA “VIVERE OLTRE I TEMPI”.

roni, 24 ad Ostia, lo sportello per l’erogazione dei buoni vacanza a beneficio degli anziani del territorio.

sia “Vivere oltre i Tempi”, organizzato dalla stessa struttura con il patrocinio del XIII Municipio.

Attivo dallo scorso 27 aprile, presso la sede » dei Servizi Sociali del XIII Municipio in via Passe-

“Si tratta – ha spiegato Lodovico Pace, Assessore Politiche Sociali del XIII Municipio- di offrire all’utenza un servizio per i soggiorni anziani con l’utilizzo dei Buoni Vacanza Italia, convenzionati con il Ministero del Turismo. Lo sportello, attivo presso i Servizi Sociali, servirà a dare il giusto supporto informativo, dove poter chiedere tutte le indicazioni circa il rilascio dei buoni e l’utilizzo degli stessi e, allo stesso tempo, qui si potranno visionare diverse proposte di soggiorno. Un vero e proprio punto informazioni, gestito dall’associazione di volontariato “Età Libera”, dove gli anziani, che vorranno accedere e saperne di più su questo tipo di iniziativa del Ministero del Turismo, potranno rivolgersi”. Lo sportello sarà attivo fino al prossimo 15 giugno nei seguenti giorni: lunedì e martedì pomeriggio, mercoledì e venerdì mattina.

È stato presentato presso il centro anziani di » via del Sommergibile, il concorso letterario di poe-

A prendere parte alla conferenza di presentazione, anche Lodovico Pace, Assessore Servizi Sociali XIII Municipio e Cristiano Rasi, Consigliere XIII Municipio. “Si tratta di un premio di poesia e narrativa, riservato non solo agli iscritti del centro, ma aperto a tutti i residenti – ha spiegato Paola Scacciavillani, tra gli organizzatori della manifestazione - a cui hanno partecipato in molti che hanno inviato i loro elaborati, vagliati da una giuria di esperti. La premiazione finale del concorso si terrà sabato prossimo, 7 maggio, presso il Centro Anziani di via del Sommergibile”. “ Sono particolarmente soddisfatto di queste attività – ha dichiarato Lodovico Pace, Assessore Servizi Sociali XIII Municipio- che stimolano l’ingegno e danno spazio alla creatività. Abbiamo patrocinato questa iniziativa che è una delle tante portate avanti in questo centro”. “Seguire gli esempi ed essere da esempio. E’ questa la mia filosofia davanti ad iniziative del genere – ha aggiunto Cristiano Rasi, Consigliere XIII Municipio- ho seguito da vicino la nascita di questa manifestazione, giunta alla sua seconda edizione, che continua ad essere una vetrina culturale è anche un importante momento di aggregazione”.

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Buche stradali e problemi della zona: è uscita la piattaforma “Migliora Roma – AidYourCity” regolarizzazione degli scarichi » per le acque reflue non domestiche

nella fognatura consortile

Di Giuseppe Cuscusa Il Problema buche è uno dei mali più grandi dell’Infernetto. Recentemente anche il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, parlando ai microfoni di una emittente radiofonica romana, ha affrontato il tema sull’emergenza buche. Queste le dichiarazioni del sindaco. Affrontare l’emergenza buche sulle strade di Roma anche ‘’con il patrocinio delle aziende private, con il concorso dei privati e bloccando queste benedette persone che mettono cavi e tubi’’. In contemporanea, dall’iniziativa dei privati, è nata “Migliora Roma – AidYourCity”, un prodotto innovativo per stabilire una collaborazione costruttiva fra cittadini ed istituzioni. AidYourCity è un software che permette ai cittadini di segnalare problemi di emergenza e di seguirne lo stato risolutivo in tutto il mondo via internet. Ciò consente ai cittadini, ai gruppi, alle associazioni, ai media, agli enti locali ed alle autorità pubbliche di prendersi cura e di migliorare la propria città. Migliora Roma – AidYourCity è uno strumento innovativo che permette al cittadino la segnalazione di problemi legati al territorio, di comunicare all’ente in tempo reale le criticità che lo riguardano e migliorare l’efficacia e l’efficienza del problem solving. Quindi buche stradali ma anche altre segnalazioni come lampioni non funzionanti, discariche abusive ecc.. direttamente dal cellulare o dal pc di casa o lavoro. Ma spieghiamo nel dettaglio come funziona: in primis vi è l’inserimento di una segnalazione. Le nuove segnalazioni alimentano il sistema e ne costituiscono l’input principale. Una persona che si trova in una piazza di Roma e nota la presenza di un problema della pavimentazione può: fotografare il danno, descriverlo, localizzarlo e commentarlo. Poi si passa alla fase di visualizzazione delle segnalazioni. La visualizzazione delle segnalazioni è importante per gli enti che sono abilitati alla ricezione degli alert e per gli utenti di “Migliora Roma – AidYourCity” che si trovano in una determinata località. La visualizzazione è tematica: per area geografica, per categoria, per stato delle segnalazioni, per rilevanza. Gli utenti di AidYourCity possono contribuire all’aggiornamento dello stato delle segnalazioni, alla valutazione della loro attendibilità e ne alimentano l’efficienza risolutiva. Alcune tipologie di utenti (Enti Pubblici, Privati) possono essere abilitati per la ricezione delle informazioni necessarie all’identificazione dei problemi. Ad esempio, l’ufficio tecnico del Comune di Roma riceverà tutte le notifiche relative alla viabilità o a problemi dell’im-

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pianto elettrico cittadino. Una caratteristica importante del sistema è la gestione semplice dei moduli, degli utenti e delle funzionalità. Gli enti abilitati saranno periodicamente informati con report e statistiche. Per avere informazioni sulle segnalazioni nel proprio quartiere/città, per partecipare attivamente a migliorarli attraverso le segnalazioni, è possibile registrarsi a “Migliora Roma – AidYourCity” e scaricare gratuitamente l’applicazione per il telefonino, sia iPhone che Android, al seguente indirizzo web: http://www.aidyourcity.com/registration Buche stradali e problemi della zona: è uscita la piattaforma “Migliora Roma – AidYourCity”


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Rubrica SoS TraffiColombo Spazio gestito dall’associazione SoS TraffiColombo

Ultime notizie dal fronte della Colombo Via di Acilia: sia da parte comunale che da parte del costruttore delle Terrazze del Presidente ci giungono voci che qualcosa si stia muovendo a proposito della firma di una nuova convenzione, infatti, i terreni interessati sono stati dissequestrati ed ora teoricamente si potrebbe procedere a realizzare l’opera, ma chiaramente tutto è ancora pesantemente condizionato dalle vicende del procedimento giudiziario in corso. Completamento delle complanari: al dipartimento del lavori pubblici si stavano studiando contemporaneamente due ipotesi progettuali sulla base di uno studio preliminare realizzato da Risorse per Roma. L’opzione base è quella più ovvia di completare le complanari con le stesse caratteristiche del resto della Colombo. Questa ipotesi prevede l’uso di terreni che in parte giacciono entro i confini della riserva statale per i quali è necessario almeno il nullaosta della Regione. L’approccio alternativo prevedeva invece il semplice allargamento delle carreggiate esistenti portandole da due a tre corsie. In quest’ultimo caso non servirebbe nessun nullaosta perché i terreni appartengono già ad aree di rispetto della Colombo, sarebbe però necessario abbattere tutti i pini esistenti nel tratto interessato. Fortunatamente ci risulta da colloqui recenti che quest’ultima ipotesi sia stata al momento scartata. Piccola Palocco: il 12-5 ci sarà una seduta del consiglio municipale per discutere la questione. Noi non siamo certamente felici che terreni come questi (o la “Mac-

chia di Guerino” all’Infernetto) vengano edificati, aumentando di conseguenza il traffico locale e verso Roma, considerando però che: - la situazione attuale del traffico ci sembra ben lontana dall’essere sopportabile, - la condizione disastrosa delle casse comunali non permetterà che il Comune per parecchi anni possa finanziare le opere necessarie per migliorare la viabilità, - nuove costruzioni continuano a sorgere attorno alla Colombo peggiorando la situazione, ci sembra essenziale che venga trovata al più presto una soluzione, e se l’unica strada percorribile dovesse essere quella di dover ricorrere all’intervento dei privati per risolvere i problemi con i loro contributi, ben vengano queste nuove edificazioni. Per cui la nostra posizione è che siamo “possibilisti”, ma con la condizione “sine qua non” che il Municipio/Comune dovranno fare in modo che venga garantita anticipatamente l’esecuzione delle opere necessarie per sistemare definitivamente la viabilità nel suo punto più critico e cioè la Colombo. Da nostri colloqui con i progettisti era emersa in passato la possibilità che questo complesso potesse contribuire con circa 4 milioni di € di oneri straordinari alla realizzazione di opere relative alla Colombo. Noi non sappiamo dire se questa cifra possa essere giudicata un contributo adeguato o meno in relazione alle edificazioni autorizzate, lasciamo ad altri il compito di giudicare questo aspetto. Ciò che ci interessa è il punto finale di arrivo e le garanzie che verranno date.

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La segnaletica stradale della zona: alcune stranezze

DI Giuseppe Cuscusa In tutta Europa le rotatorie o rondò hanno un elemento comune che le caratterizzano: chi è già immesso all’interno delle stesse ha la precedenza rispetto a chi deve ancora immettersi. A Casal Palocco NO! Nella rotatoria di via di Casal Palocco all’incrocio con via Alessandro Magno a sud e viale Gorgia di Leontini a Nord ha la precedenza, sempre ed in ogni caso che viene da entrambe le direzioni di via di Casal Palocco. Ogni giorno c’è qualche automobilista che perde la pazienza e che sicuramente non è aiutato dalla segnaletica stradale, visto che sull’asfalto non si vede proprio alcuna striscia bianca recante le segnalazioni di stop o di precedenza. Ma non è l’unico caso. All’Infernetto, all’incrocio tra via Gian Francesco Malipiero e via Maurice Ravel, la situazione è ancora più assurda. Venendo da entrambe le direzioni di via Malipiero si incontrano i segnali di dare la precedenza, ma venendo da via Ravel, in entrambe le direzioni vi è la segnaletica orizzontale di stop (è consultabile anche da google maps). Come a suggerire di scendere dagli autoveicoli e fare testa o croce per vedere chi passa per primo. A via Ermanno Wolf Ferrari e più precisamente all’altezza del distributore di carburante si crea il caos tutti i giorni: un po’ per l’indisciplina degli automobilisti che provengono dalla Colombo ed entrano nella diramazio-

ne che costeggia l’area di servizio per immettersi su via Wolf Ferrari e vogliono girare a sinistra (verso il semaforo) con direzione obbligatoria a destra; un po’ perché vi è una prima strada di accesso/deflusso dall’area di servizio (quella a lato del rivenditore di pneumatici tanto per intenderci) che è priva di segnaletica stradale. Non si capisce, visto che lo spazio consente il passaggio di un solo autoveicolo, se è una via di accesso o di uscita dall’area di servizio. L’ultima stranezza riguarda invece la regolazione del traffico sugli incroci della Cristoforo Colombo con via Wolf Ferrari/via Pindaro e con Via Canale della Lingua. Nel primo caso (via Pindaro/via Wolf Ferrari) chi proviene dalla laterale della Colombo e vuole svoltare a sinistra in direzione Axa o Infernetto non interseca la traiettoria con gli automobilisti che svoltano in direzione contraria. Al contrario, all’incrocio di Via Canale della Lingua, chi proviene dalla laterale della Colombo e vuole svoltare a sinistra in direzione Nuova Palocco o Infernetto interseca per ben due volte la traiettoria con colui che svolta in direzione contraria, rischiando un incidente frontale. L’assurdità è che sarebbe impossibile tracciarne la segnaletica orizzontale ma anche la polizia municipale, quando presente, da indicazioni errate creando gli ingorghi. Essendo un incrocio con uno spazio di manovra ridotto sarebbe sufficiente aggiungere una ulteriore programmazione alternata del semaforo. Prima svoltano gli autoveicoli in una direzione e in un secondo momento nell’altra, senza contemporaneità.

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Emergenza personale all’Ospedale Grassi

Sindacati e i partiti d’opposizione scendono » in campo e denunciano la situazione dell’Ospe-

dale Grassi, la Regione evita ill confronto.

Dall’anno scorso entro fine luglio 2011 ci saranno più pensionamenti e la stagione estiva sarà affrontata da 124 persone in meno tra medici, paramedici e altro personale. Tra maggio e settembre, inoltre, scadranno 23 contratti “per sostituzione” e termineranno il 31 agosto altri dieci contratti in “terapia sub intensiva”. Il personale sarà quindi ridotto all’osso nel periodo più caldo dell’anno, non solo climaticamente parlando. “Se pensiamo che durante i mesi estivi il territorio di Ostia e delle aree limitrofe quadruplica la sua popolazione, la carenza di personale dell’ospedale Grassi è un dato particolarmente preoccupante”, commenta in una nota Giulia Rodano, consigliere regionale di Italia dei Valori, vicepresidente della Commissione Sanità della Regione Lazio. “Mi auguro dunque che alla denuncia odierna delle RSU RmD faccia seguito una pronta risposta da parte della Regione e della struttura commissariale. La stagione estiva inizierà tra qualche settimana ed a questo punto è assolutamente indispensabile che l’ospedale sia messo nelle condizioni di assistere residenti e villeggianti”. Sono iniziati finalmente i lavori di bonifica del canale dei Pescatori

Sono iniziati i lavori di bonifica del canale dei Pescatori nel tratto del ponte della ferrovia, dove i detriti causati dai recenti lavori di ristrutturazione del ponte avevano riempito

il fondale creando gravi problemi di sicurezza ai natanti. Il 21 aprile scorso la capitaneria di Porto aveva emesso un’ordinanza per tutelare pescatori e amanti del mare che hanno la barca nei cantieri del canale che però non convinceva i cittadini che si sono chiesti se l’ordinanza numero 028 del 2011 fosse la soluzione. Oggi invece finalmente l’avvio della messa in sicurezza da parte del XIII municipio.

Anziani del territorio in gita sul Tevere

Roma, 9 maggio – Circa 170 anziani del territorio del municipio XIII, divisi in tre scaglioni, hanno preso parte nei giorni scorsi all’iniziativa approntata dal presidente della commissione turismo, Augusto Bonvicini. Il progetto, scaturito in sede di commissione, ha permesso agli iscritti dei centri anziani di tutto il territorio, di effettuare gite sul Tevere alla scoperta delle tante meraviglie del posto, dal mare all’entroterra. “Abbiamo pensato – ha dichiarato Bonvicini – di fornire l’opportunità a tante persone, di effettuare una lunga e piacevolissima navigazione lungo il corso del fiume dei romani per far conoscere e in qualche caso riscoprire e rivalutare una tra le piacevoli risorse del nostro quartiere assai ricco di storia e di tesori ambientali unici al mondo. Con un battello e con partenza dagli Scavi di Ostia Antica, siamo arrivati a largo di Ostia per poi tornare nel fiume tra i tanti canali e sbocchi anche al confine con Fiumicino. Chi ha partecipato alle escursioni in battello – ha concluso Augusto Bonvicini – ha avuto modo di conoscere ed apprezzare aspetti ambientali dei quali spesso non conosceva nemmeno l’esistenza. Visto il successo contiamo di ripetere l’iniziativa”. Il signor Giacomo Antimi, del centro sociale di Ostia Antica, tra i fruitori dell’iniziativa, ha dichiarato con un velo di commozione: “Era fin da bambino che avevo il desiderio di tornare a navigare sul fiume in cui andavo a pescare con la barca insieme a mio padre e a mio nonno… Ringrazio ancora il municipio per l’opportunità che hanno concesso a tanti amanti della natura come me e spero vivamente che queste belle iniziative possano ripetersi spesso…”.

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XIII MUNICIPIO

LAVORI COMMISSIONE SICUREZZA.

» La Commissione Sicurezza del XIII Municipio. All’ordine del giorno, alcuni episodi di bivacco registrati in Piazza dei Sicani e Largo Girolamo da Montesarchio ad Acilia.“Piazza dei Sicani e Largo Girolamo da Montesarchio – ha spiegato Luigi Zaccaria, Presidente Commissione Sicurezza XIII Municipio – rappresentano il biglietto da visita di Acilia. Alcuni residenti ci hanno segnalato che da settimane la zona è frequentata da persone che consumano alcool lasciando le bottiglie in strada. Come Commissione invieremo una lettera a firma congiunta con il Presidente Vizzani per chiedere alle forze dell’ordine preposte controlli mirati. Chiederemo anche all’Ama – ha concluso Zaccaria- di poter sistemare alcuni cassonetti per la raccolta differenziata del vetro”. Notturni, Udc XIII: Raccolta differenziata “Fai da te” in Piazza Anco Marzio

“I presupposti erano buoni – afferma Giulio Notturni, responsabile Cambiare Davvero e Coordinatore giovanile dell’Udc del XIII Municipio – la nova piazza Anco Marzio, il nuovo look, le panchine “lunari” e i nuovi cassonetti per la raccolta differenziata; solo una nota stonata, una nota che,

però, fa saltare l’intera melodia e, di conseguenza, tutta l’orchestra. I nuovi cassonetti per la raccolta differenziata, infatti, nella maggioranza dei casi presentano una particolarità davvero stravagante: ci sono sì quattro fori per i differenti materiali di scarto, il problema è, però, che c’è una busta unica a raccoglierli; i divisori di entrata a poco servono se poi tutta la spazzatura finisce, mischiata, in un unico sacchetto. Siamo al paradosso – continua Notturni – è davvero incommentabile questa situazione, una vera vergogna. La cultura della raccolta differenziata da qualche tempo inizia a prendere piede, sono sempre di più i cittadini che, con impegno e serietà, dividono accuratamente la propria immondizia per cercare di riciclare il riciclabile ma, davanti a esempi del genere, la serietà è potrebbe essere fortemente compromessa.Non è una politica seria quella che permette il verificarsi di tali situazioni; il controllo e la vigilanza deve essere massima per non compromettere la credibilità di un intero sistema che si basa sulla correttezza e l’impegno civico. L’amministrazione deve dare il buon esempio per pretendere la serietà dai propri cittadini. Ci auguriamo – conclude Notturni – che questo spiacevole uso venga immediatamente eliminato e che si passi a mettere in campo una politica del riciclaggio seria e propositiva che possa arrivare agli standard delle città europee che, ormai, fanno del riciclaggio una grande occasione di produzione di ricchezza e di indotto statale”.

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E-mail: geom.branchi@gmail.com

Geom. Mirko Branchi Pratiche e Permessi Edilizi - Catasto - Condono Edilizio Consulenza su Roma e Provincia Tel. 065053889 - Cell. 338.8464585 E-mail: geom.branchi@gmail.com Di nuovo salve a tutti, eccoci qui per il quarto appuntamento della nostra “conoscenza” su l’Infernetto Magazine.

RISTRUTTURARE IL PROPRIO IMMOBILE I fattori che ci possono portare a decide di cambiare casa, possono essere molteplici e tra le tante motivazioni la più frequente è senza dubbio l’esigenza di ulteriore spazio (l’aumento del nucleo familiare, la realizzazione di ulteriori servizi igienici, l’ampliamento ove consentito, etc.); ovviamente al giorno d’oggi, cambiare casa, non è alla portata di tutti noi, quindi come risolvere il problema? La ristrutturazione edilizia è di sicuro l’alternativa principale all’acquisto di una nuova casa e con le varie possibilità che l’Amministrazione oggi ci concede, si può addirittura ampliare la superficie della nostra abitazione, con limiti e parametri stabiliti dalla Legge di riferimento in vigore. La decisione di rimodernare e ristrutturare il proprio immobile, intendendo con ciò grossi mutamenti, abbattimenti di muri o rifacimenti in toto, non è unicamente una decisione familiare. Aldilà delle scelte dei legittimi proprietari è anche obbligatorio interessarsi delle normative locali vigenti che s’interessano in maniera specifica dell’argomento. Oltre a dover tener minuziosamente conto delle norme nell’atto della progettazione, è tanto più fondamentale segnalare l’intenzione d’effettuare lavori di ristrutturazioni alle specifiche autorità. Nel caso di un intervento significativo sul proprio immobile che comporti l’abbattimento di muri o destrutturazioni significative bisogna rivolgersi a tecnici abilitati. Oltre alla formale essenzialità d’essere in regola, dichiarare i propri intenti può talvolta essere un passaggio utile ad ottenere sgravi fiscali. Non sono, infatti, pochi i comuni che prevedono sconti e contributi che possano rappresentare un incentivo alle

ristrutturazioni delle case. D’altronde gli immobili in ottimo stato hanno maggior valore ed è interesse anche del Comune che il denaro circoli e che le strutture rimangano in buono stato. Ritornando alla documentazione e alle figure che intervengono nel processo, come detto è consigliabile rivolgersi ad un tecnico specializzato (un geometra, un architetto, un ingegnere), che possa assistere il cliente in ogni fase, dalla verifica documentale, all’impostazione ed alla presentazione al Comune degli incartamenti necessari, alla direzione dei lavori, finanche all’esecuzione delle lavorazioni stesse. Tuttavia non è obbligatorio che la certificazione presentata sia firmata da un tecnico abilitato per ogni tipo d’intervento. L’ufficio di competenza a cui rivolgersi ha sedi diramate su tutto il territorio e bisogna dunque recarsi all’Ufficio Tecnico Comunale nel quale ha sede l’immobile. Come si desume dall’art. 22 del DPR 380/2001: “ogni comune, limitatamente alle proprie autonomie e competenze, ha una regolamentazione dettagliata in proposito alla quale i cittadini sono tenuti ad attenersi”.

Per eventuali ulteriori chiarimenti e/o informazioni, o per segnalarci un argomento di Vostro interesse da trattare Vi invito a contattarmi all’indirizzo di posta elettronica: geom.branchi@gmail.com oppure ai numeri 06.5053889 – 338.8464585. STUDIO TECNICO GEOM. MIRKO BRANCHI

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Gentile Avvocato, il mio nome è Gioia L. Lavoro ormai da oltre 4 anni per una grossa società (s.p.a.) molto importante anche a livello internazionale, in qualità di dipendente. Il mio lavoro mi piace e vorrei fare carriera all’interno della stessa; ma il problema è che, nonostante tale rapporto di lavoro continui da tanto tempo, lo stesso non è regolato da un normale contratto a tempo indeterminato, bensì da una serie di contratti a tempo determinato. Di fatto il rapporto è comunque continuativo, visto che alla scadenza del precedente, ne viene stipulato immediatamente un altro in modo da non interrompere il rapporto per più di qualche giorno; i contratti da me finora sottoscritti sono tutti della durata di sei mesi circa ed indicano, nella causale, esigenze di “tipo transitorio”, ma in realtà rientrano nei normali incarichi che dovrei svolgere sulla base della mia mansione. E’ possibile adire le vie legali al fine di ottenere un normale contratto a tempo indeterminato, con tutti i relativi benefici che questo mi assicurerebbe? In attesa di una cortese sua risposta, la ringrazio anticipatamente. Cara Gioia, sulla base delle sommarie informazioni da lei fornite, posso rispondere affermativamente alla domanda sottopostami. Il rapporto di lavoro a tempo determinato è attualmente disciplinato dal D. Lgs. 368/2001, e successive modifiche. L’art. 1 dello stesso dopo aver sancito il principio generale secondo il quale il rapporto di lavoro di regola si intende instaurato a tempo indeterminato, specifica che in deroga a tale principio possono essere stipulati anche dei contratti di lavoro subordinato a termine. L’applicazione di un siffatto tipo di contratti deve rispettare, però, alcuni presupposti necessari: il datore di lavoro infatti deve dare ragioni di carattere tecnico, produttivo, organizzativo o sostitutivo, e il contratto con la relativa apposizione del termine deve risultare da forma scritta. Quindi nel caso in cui siano rispettate tali condizioni possono essere stipulati uno o più contratti siffatti, anche consecutivamente. Tale disciplina giuslavoristica nasce con l’intento di agevolare, da una parte, il lavoratore ad entrare nel mercato del lavoro e, al tempo stesso, il datore di lavoro che può aver bisogno, per un determinato arco temporale, di una maggiore forza lavoro causata da esigenze organizzative, produttive, etc. Purtroppo, però, molte volte questo intento viene sovvertito ed il ricorso ai contratti a termine diventa un modo per eludere la normativa e non regolarizzare appieno il lavoratore con conseguente “risparmio fiscale e contributivo” del datore di lavoro. Pertanto, per concludere bisogna far riferimento alle cause che generano la necessità di stipulare un contratto a termine: se queste sono realmente provvisorie e per motivi tecnici, produttivi o organizzativi, allora l’apposizione del termine sarà legittima; diversamente, se è solo un pretesto per aggirare le statuizioni legislative e per mascherare quello che effettivamente è un contratto a tempo indeterminato, si potrà chiedere la nullità dell’apposizione del termine e di far dichiarare il contratto a tempo interminato ab origine. Nel caso specifico, credo che quattro anni e più possano far optare per la seconda soluzione. Il mio consiglio è quindi quello di proporre ricorso, mediante un difensore, dinanzi al Tribunale Civile, in funzione di Giudice del Lavoro, ex art. 414 c.p.c. per ivi sentire accogliere la richiesta di dichiarare il rapporto di lavoro in corso con la sua società a tempo indeterminato a far data dal primo contratto stipulato. Spero di esserle stato di aiuto. Cordiali saluti.

Da questo mese inseriamo la rubrica degli annunci, la rubrica sarà strettamente riservata ai privati. Tutti coloro che avessero necessità di mettere un annuncio di qualsiasi genere possono presentarsi in redazione in via Rodengo, 31 all’Infernetto.

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IL GATTO: conosciamolo meglio Dott. Veterinario Stefano Pinelli

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e desiderate che il vostro gatto sia felice e goda ottima salute, ricordate che è un gatto, ossia un animale che ha un proprio carattere e degli istinti naturali e non pensieri e reazioni umane. Come ogni animale allevato dall’uomo in ambiente domestico sarà più o meno condizionato ed assumerà abitudini che gli sarebbero sconosciute in un ambiente selvaggio. Infatti i gatti che ritornano allo stato brado vivendo autonomamente dimostrano che sono interessati solo superficialmente da queste abitudini. L’abilità e la

disinvoltura consento loro di adattarsi ai vantaggi offerti dalla condizione domestica, ma il comportamento nel profondo resta sostanzialmente identico ai loro simili selvatici. Quante volte osservando le movenze dei nostri “miciotti” abbiamo pensato che erano del tutto simili ad un leone piuttosto che ad una tigre?. Il corpo del gatto è un computer altamente perfezionato per la “caccia”, è per antonomasia il prototipo del predatore. Non è dotato di una notevole resistenza, ma l’agilità e la potenza relazionate alle sue dimensioni sono in grado di renderlo estremamente difficile da contenere quando non né ha voglia, lo sappiamo bene quando tentiamo di visitarli e loro non sono molto d’accordo!!! Hanno una colonna vertebrale che gli permette di curvare ed arcuare il dorso in modo estremamente flessibile e possono girare la testa di quasi 180° e muovere le zampe anteriori in qualsiasi direzione senza sforzo eccessivo. Posseggono muscoli particolarmente sviluppati e potenti, soprattutto nelle zampe posteriori che conferiscono loro uno scatto straordinario. Il cuore ed i polmoni non sono però in grado di sostenere lo stesso sforzo dei muscoli per un tempo prolungato. Konrad Lorenz, padre dell’etologia, in un suo esperimento ha evidenziato che una camminata di mezzora affatica un gatto anche se adulto ed in buona salute. L’apparato respiratorio e cardiaco infatti sono relativamente piccoli in proporzione al corpo.

L’apparato digestivo invece occupa un posto molto importante nel suo organismo, infatti allo stato selvaggio capita che i pasti siano molto distanti, quindi devono potersi nutrire abbondantemente quando hanno catturato una preda e digerire lentamente. Il cervello è sviluppato in modo da poter trasmettere reazioni fulminee a tutti i muscoli e permette un grande senso dell’equilibrio. Tutto questo non è sufficiente per fare un così abile “cacciatore” , essi hanno organi di senso estremamente sviluppati … ma di questi parleremo in seguito.

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PARENT TRAINING In questi ultimi anni le conoscenze cliniche e le procedure diagnostiche riguardanti i disturbi comportamentali dell’età evolutiva si sono sempre più approfondite e perfezionate orientandosi verso interventi clinici integrati che includono il coinvolgimento dei genitori e di altre agenzie educative. Nella maggior parte dei casi i genitori di un bambino con disturbo del comportamento si trovano a non essere sufficientemente preparati ad affrontare la vasta gamma di difficoltà in cui si possono imbattere nel crescere il proprio figlio. Alcune volte non si rendono conto di contribuire essi stessi a creare problemi nel bambino a causa del loro personale disagio psicologico, altre volte invece le difficoltà possono aumentare a causa della disinformazione in materia di pratiche educative. Il PT è un modello di intervento nato oltre 40 anni fa, nell’ambito della pratica clinica applicata al disturbo del comportamento infantile. La sua caratteristica principale è quella di coinvolgere i genitori, in quanto agenti di primaria importanza nello sviluppo dei figli, offrendo un aiuto specialistico che possa essere di supporto nello sviluppo di comportamenti positivi, modifica di quelli negativi (compresa l’interazione genitore-figlio). Il fondamento del metodo è di derivazione comportamentale e propone ai genitori metodi proposti su fenomeni naturali e osservabili nell’ambito del comportamento di adulti e bambini, al fine di indurre il genitore a comprendere le relazioni tra i comportamenti del figlio e le circostanze che li influenzano. I risultati positivi sono prodotti dal fatto che, l’applicazione di strategie educative efficaci fornite ai genitori, e capaci di produrre cambiamenti positivi, espone questi ultimi ad adottare le strategie acquisite, al fine di mantenere i cambiamenti nel tempo. Il PT valorizza la centralità del rapporto genitori-figlio, in quanto sono proprio i genitori ad avere una funzione primaria nell’esercitare un’influenza positiva sui figli. Questo approccio restituisce ai genitori la responsabilità di aiutare i figli nello sviluppo, con indubbie conseguenze positive, quali la diminuzione dello stress, l’aumento di autostima e la consapevolezza di essere in grado di poter risolvere i

propri problemi familiari. L’aspettativa, spesso diffusa, di affidare il bambino alla terapia, con la percezione che “l’esperto risolverà il problema” è errata, in quanto il clinico mostra come affrontare i problemi educativi, permettendo l’intervento diretto dei genitori, seppur guidati dai suoi suggerimenti. Il Parent Training rappresenta la possibilità di restituire un ruolo attivo alla famiglia attraverso una corretta informazione, in modo da permettere la creazione di un quadro equilibrato di potenzialità e difficoltà del bambino e la formulazione di aspettative corrette sul suo comportamento. Attraverso un percorso di Parent Training è possibile fornire al genitore quelle abilità necessarie per: incrementare le abilità di gestione dei problemi che quotidianamente possono insorgere nell’educazione, ridurre la probabilità che nei figli appaiano situazioni di disagio, intervenire concretamente nei casi di menomazione o disabilità, eseguire interventi di natura riabilitativa, far sperimentare ai genitori che possono essere in grado di superare i propri problemi emotivi, evitando che essi si ripercuotano sul comportamento del bambino, far acquisire ai genitori le informazioni necessarie per comprendere meglio il comportamento del bambino, insegnare ai genitori abilità di problem solving e procedure di modificazione del comportamento per affrontare i problemi presentati dal bambino. Il comportamento di relazione tra genitori-figli e la qualità del rapporto che ne deriva, è influenzato da un molteplicità di fattori, dei quali solo alcuni sono legati all’individualità di adulti e bambini (personalità, convinzioni, atteggiamenti, temperamento, ecc). Altri fattori, anche se non direttamente prossimi, influenzano i comportamenti educativi dei genitori nel corso di tutte le interazioni. I comportamenti genitoriali possono variare in funzione di fattori quali personalità, convinzioni, temperamento, storia di vita e di tutti quegli aspetti che, anche se indirettamente, influenzano il contesto (relazione coniugale, rete sociale extra familiare, lavoro, ecc). Le convinzioni dei genitori sulle proprie capacità

educative hanno un’enorme influenza sui comportamenti dei figli. I genitori, infatti, non si limitano ad attuare delle pratiche, ma nei loro comportamenti si riflette un bagaglio di idee e aspettative nutrite nei confronti dei propri figli. Quello che i genitori fanno (i loro comportamenti) è condizionato da un insieme di convinzioni, spesso implicite, riguardo allo sviluppo e all’educazione. Un altro fattore rilevante è legato alle aspettative dei genitori nei confronti dei figli: se un genitore ritiene che le cause del comportamento del figlio siano interne al bambino, continuerà ad essere scettico nei confronti di un intervento efficace: per esempio se il genitore di un bambino oppositivo ritiene che quello è un tratto caratteriale immodificabile del figlio, le aspettative non saranno in direzione di un cambiamento del bambino, convincendosi che i suoi sforzi educativi saranno inutili, che questi sono problemi legati al “carattere” e che quindi non gli rimane che rassegnarsi. Se un genitore invece, si attribuisce delle responsabilità circa gli atteggiamenti dei propri figli, mettendoli in relazione a comportamenti che sono stati, o meno, acquisiti, affronterà con maggiore ottimismo i problemi dei figli e sarà disposto a provare rimedi e a cercare soluzioni. Comprendere quale sia l’orientamento cognitivo dei genitori. È fondamentale ai fini della modifica del comportamento nel bambino. Il PT si basa essenzialmente sulla collaborazione. I genitori devono essere disposti a modificare i loro comportamenti e a impegnarsi seguendo le indicazioni fornite. Non si tratta, però, di limitarsi a mettere in pratica una gamma di informazioni e “consigli” che lo specialista mette a disposizione delle famiglie; in questo caso si avrebbe un cambiamento conseguente all’applicazione di una tecnica. Il vero lavoro di cambiamento, in realtà, parte dall’implementazione dell’efficacia educativa dei genitori, ma non prescinde dall’analisi e dalla modifica dell’intera struttura che ha generato il sintomo: la coppia genitoriale deve rivedere i propri schemi educativi, personali e di coppia, le proprie convinzioni e soprattutto le convinzioni legate all’essere genitore, essendo stato, prima, figlio.

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Dott.ssa Laura M. Ricciardi Medico Chirurgo ESPERTA in Dietolgia e Nutrizione Clinica Tel. 349/0828862

email: lauramaria.ricciardi@libero.it web: www.nonsolonutrizione.it

La GASTRITE e le sue indicazioni nutrizionali è

assai frequente, parlando con conoscenti ed amici, che qualcuno riferisca di “avere/soffrire di” gastrite. Con tale termine si intende un processo infiammatorio a carico della mucosa dello stomaco. La diagnosi viene fatta mediante una esofagogastroduodenoscopia (un esame in cui con una sonda si arriva fino a stomaco e duodeno e si visualizzano le mucose) ed eventuale esame istologico con un piccolo prelievo di tessuto. Essendo esami in parte invasivi e costosi, spesso la diagnosi viene fatta sulla base della semplice sintomatologia che accompagna questo processo infiammatorio e consiste in: - Pirosi, ossia sensazione di bruciore nella porzione alta e centrale dell’addome; - Senso di sazietà precoce; - Dispepsia, ossia fastidio e gonfiore addominale post-prandiale. La gastrite può essere classificata in base alla durata della patologia (acuta e cronica) ed in base alla sede dell’infiammazione (antrale= A, fondo= B). Le cause possono essere diverse, ma le più comuni sono: assunzione di farmaci antinfiammatori, infezione da Helicobacter Pylori, una predisposizione individuale, caratterizzata da aumentata secrezione gastrica, associata a stress di varia natura e somatizzazione di esso. Nella fase acuta e nelle forme più gravi è necessario associare una terapia farmacologica. Nelle forme acute più lievi e nelle fasi di remissione, invece, può essere sufficiente anche solo un corretto stile di vita che consiste nell’associazione di una corretta alimentazione e di una regolare attività fisica. Un corretto stile alimentare, ovviamente, è indicato anche per le situazioni più gravi e acute, in associazione al trattamento farmacologico. Nonostante le cause di gastrite siano molteplici, le indicazioni nutrizionali di base sono uguali e hanno lo scopo di contenere l’aumentata secrezione gastrica. Si consiglia, quindi, di: - ridurre il consumo di cibi particolarmente grassi che rallentano lo svuotamento gastrico (fritture, dolci particolarmente grassi, formaggi soprattutto a stagionature lente, non esagerare nelle quantità dei condimenti grassi, quali burro, olio, ecc...); - evitare o limitare l’assunzione dei seguenti alimenti: - caffè, anche decaffeinato, tè, alcol; - latte e yogurt; - cioccolata; - spezie ed alimenti speziati, cibi piccanti o particolarmente zuccherini; - pomodoro, agrumi e succo di limone; - prodotti in scatola, sott’aceto o in salamoia;

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L

aureata in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Roma “La Sapienza” con il massimo dei voti e la lode. Abilitata alla professione medica per conseguimento dell’esame di stato ed iscritta all’Ordine Provinciale di Roma dei Medici e Chirurghi. Nel corso della sua formazione ha frequentato reparti ed ambulatori di Dietologia Clinica, Dietologia Clinica Pediatrica, Endocrinologia, Malattie del Metabolismo in ambito ospedaliero (Policlinico “Umberto I” di Roma, Ospedale “S. Camillo-Forlanini” di Roma, Ospedale S. OrsolaMalpighi di Bologna, Policlinico Universitario di Siviglia, Spagna). Lavora da 5 anni presso un servizio di Nutrizione Clinica, svolgendo attività ambulatoriale e di reparto in progetti di riabilitazione Metabolico-Nutrizionale. Inoltre, ha svolto lavoro di consulenza nutrizionale presso reparti (sia in ambito ospedaliero, sia clinicoriabilitativo). Partecipa annualmente a convegni e congressi delle Società più rinomate in ambito Nutrizionale (SINU, Società Italiana di Nutrizione Umana; SINPE, Società Italiana Nutrizione Parenterale ed Entrale; SID, Società Italiana di Diabetologia; AccMed, Accademia Nazionale di Medicina, ecc…) per aggiornamenti. Organizza Corsi di Educazione Alimentare per diverse età: bambini, ragazzi (anche presso scuole) ed adulti. Un buon regime alimentare parte da un percorso di educazione alimentare guidato e sviluppato sulle necessità fisiche e cliniche del soggetto.

- succhi di frutta, bibite acidule o gassate. L’indicazione è di escludere tali alimenti nel periodo di fase acuta, ossia quando la sintomatologia è particolarmente spiccata. Quando si passa nella fase di miglioramento e di remissione della patologia è sufficiente una limitazione di tali alimenti. Oltre alle indicazioni nutrizionali, possono essere di grande aiuto anche delle modificazioni comportamentali, quali: - evitare il fumo di sigaretta; - mangiare lentamente e masticare gli alimenti in modo adeguato. Ovviamente, tali limitazioni non devono sfociare in un regime alimentare scorretto, ma comunque devono rispettare le esigenze nutrizionali del singolo individuo secondo le linee guida per una corretta e sana alimentazione.


LA CELLULITE La cellulite colpisce il 90% delle donne,sia che siano magre,obese,giovani o in menopausa.Attualmente il termine medico ritenuto più idoneo per meglio definire questa,che è considerata una vera e propria patologia ,è quello di “Pannicolopatia Edemato-fibro Sclerotica” ( P.E.F.S.) che evidenzia come le cellule adipose siano colpite dall’edema e dalla sclerosi delle fibre reticolari. In pratica le cellule adipose diventano dure,sclerotiche e gonfie. La cellulite ha inizio come conseguenza dell’alterazione della permeabilità capillare con rallentamento del flusso del sangue a livello del microcircolo. Abbiamo detto che la cellulite è un fenomeno prevalentemente femminile ma esiste una manifestazione simile alla cellulite che colpisce gli uomini,anche se in percentuale inferiore,chiamata idrolipessia. La differenza consiste dall’origine e la localizzazione dei cuscinetti. Negli uomini l’idrolipessia è dovuta alla tendenza di trattenere i liquidi nei tessuti e quindi ci troviamo di fonte ad un problema costituzionale. Per le zone colpite si può dire che gli uomini presentano cuscinetti di grasso dalla vita in su : braccia,schiena,addome ma soprattutto,giro-vita. Nelle donne si manifesta sulla parte esterna delle cosce,sotto i glutei e nella parte interna del ginocchio. La cellulite quindi va considerata come una malattia a tendenza progressivamente evolutiva che coinvolge l’epidermide e il tessuto adiposo e poiché è una malattia vera con precise

alterazioni anatomo-funzionali bisognerà privilegiare quei trattamenti che si oppongono alla sua evoluzione e che comunque,servono a correggerla alla base. Tra i trattamenti di elite al primo posto troviamo la Mesoterapia una tecnica iniettiva con microaghi, indolore, che collegati ad una comune siringa , permettono la veicolazione di un “ cocktail “ di farmaci atti a ristabilire l’equilibrio del microcircolo capillare-venoso Vengono fatti degli impianti direttamente sulle zone interessate con una frequenza settimanale o bi-settimanale per un ciclo di venti impianti e poi si passa alla terapia di mantenimento per impianti mensili. L atecnica non risulta essere dolorosa ne tantomeno pericolosa ma vanno comunque accertate le eventuali allergie ai farmaci che vengono introdotti.Le manifestazioni allergiche che possono riscontrarsi , quali prurito ,arrossamenti localizzati ,sono di natura lieve e facilmente dominabili coi comuni antistaminici. Il risultato è visibile nelle zone trattate , con un netto miglioramento della “ silhouette “ , ed una modifica sostanziale dell’ apparato microcircolatorio.

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