INFERNETTO MAGAZINE - SETTEMBRE - NUMERO 61

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Editoriale c

i siamo lasciati a luglio con una calma apparente ,dovuto probabilmente all’euforia delle vacanze vicine, rientrati dal meritato riposo, arrivano come sempre i problemi relativi alla scuola con corsa agli acquisti di libri ,quaderni ecc. ( problema comunque nazionale). Ma quello che più colpisce sono tre cose in particolare. N. 1 La governabilità del nostro Municipio, dove a più riprese sono state scoperchiate ad opera dei commissari delle situazioni incredibili come il camping Capitol di Castel Fusano ognuno fermo nelle proprie posizioni, ma con l’ultimatum di chiusura arrivato alla società che gestisce il complesso.Si vedra col tempo come andrà a finire. N:2 La regolarizzazione degli stabilimenti balneari, molti da tempo irregolari , alcuni già controllati ed a rischio chiusura e revoca delle concessioni. Anche questo argomento legato alla apertura del mare con soppressione dei muri esistenti per la libera circolazione alle spiagge. Auguriamoci che si faccia presto. Ma la cosa che più ci ha colpito è stato il TERREMOTO in Umbria e Marche. Un territorio più volte colpito negli anni da questi sismi che hanno colpito persone e cose e soprattutto hanno portato distruzione e morte. Il pensiero va sicuramente alle tante persone morte (294), fra cui bambini ,anziani ed animali rimasti sotto le macerie. Un momento triste per noi italiani, ma con il supporto di tutte le persone di buona volontà, compreso i politici ovviamente, che devono fare la loro parte con onestà e serietà, si riuscirà a dare quanto necessita a tutte le persone colpite da questa tragedia, ricostruendo i paesi distrutti e dando loro al più presto quanto necessita per sopravvivere all’inverno che si avvicina. AUGURIAMOCELO NON FACCIAMOLI SOFFRIRE.

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Ore 3.36, colpiti al cuore

NUMERO EMERGENZA TERREMOTO: DONA 2 EURO AL 45500 CO 6

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Un boato dentro l’anima

ON UN SMS O EFFETTUANDO UNA CHIAMATA DA NUMERO FISSO W W W. I N F E R N E T TO M AGA Z I N E . I T

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UNITRE

UNIVERSITÀ TRE ETÀ

Sede di Ostia Antica

L’UNITRE

di Ostia Antica, appartenente a una rete internazionale di Università della Terza Età presente in tutta Italia con 350 sedi e oltre 80.000 iscritti, offre gratuitamente agli associati oltre 100 corsi, seminari di altissimo livello, e una grande varietà di eventi sociali e culturali. UNITRE organizza anche splendide Uscite Didattiche in Italia e all’estero. Dall’Anno Accademico 2016-17, UNITRE estende le sue attività, tradizionalmente concentrate su Ostia Antica presso l’I.C. Fanelli-Marini, anche al Lido di Ostia presso l’I.C. “Via Giuliano Sangallo La quota associativa annuale valida per Ostia Antica e Ostia Lido di € 70.00 è l’unico costo per l’associato. Iscrizioni a Ostia Antica dal 12 al 16 settembre 2016: dalle 16:00 alle 18:00, solo con il numero di prenotazione. Dal 19 settembre solo il lunedì e il mercoledì: 16:30 - 18:00. Iscrizioni Ostia LIDO dal 13 al 16 settembre: 16:00 - 18:00, solo per i corsi della Sangallo. Dal 19 al 22 settembre il martedì e il giovedì, dalle 16:30 alle 18:30, tutti i corsi. Dal 27 settembre, il martedì: 16:30 - 18:30.

UNITRE opera anche presso l‘I.C.“Via Giuliano Sangallo” Corso Duca di Genova 15 00121 Ostia Lido (Roma) La sede e’ raggiungibile con la Ferrovia Roma Lido o con gli autobus 01-04-05

La sede dell’Associazione e’ presso l‘I.C.Fanelli Marini Via Pericle Ducati, 12 – 00119 Ostia Antica (Roma) La sede e’ raggiungibile con la Ferrovia Roma Lido o con gli autobus 04-011-018

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Si avvicina il Palio di

OSTIA ANTICA L’

autunno si avvicina; I’equinozio è dietro l’angolo e il Palio dell’equinozio d’autunno come sempre sarà puntuale. la manifestazione del Palio, con la quale la popolazione di Ostia Antica celebra la sua storia e la sua cultura cortigiana, Quest’anno 2016 il si svolgerà nelle giornate di sabato 24 e domenica 25 settembre. Come ogni anno, la straordinaria cornice del Borgo, splendidamente rielaborato nel Rinascimento, e l’adiacente Parco dei Ravennati, saranno il naturale palcoscenico del Palio di Ostia Antica. Il torneo equestre, che si disputerà al parco dei Ravennati, costituisce l’evento clou col quale sarà assegnato, alla contrada vincente, l’ambito premio del Palio. si accompagnano spettacoli musicali, artisti di strada, sbandieratori ed il meraviglioso corteo storico che, partendo dal viale degli scavi, si snoderà attraverso via dei Romagnoli, il Borgo, piazza Umberto I, piazza Gregoriopoli, fino al parco dei Ravennati. Alla realizzazione del Palio partecipano e con-

tribuiscono la cittadinanza dei quartieri di Ostia Antica nonché le attività imprenditoriali, commerciali e artigianali del territorio ostiense. Il Palio è inserito nell’ambito del progetto “Spazi x Cultura” del Municipio X di Roma. Protagoniste del Palio sono le Contrade con i loro contradaioli; ognuna è rappresentata dal Capitano. Per sapere cosa prova un contradaiolo, bisogna trovarsi nel borgo di Ostia Antica quando mancano pochi minuti alla partenza del corteo storico con accanto i propri amici. Mentre le bandiere garriscono al vento e i tamburi rullano, gli occhi sono calamitati dai colori della propria contrada nella vivace attesa che il proprio cavaliere vinca il torneo e consegni al capitano “l’ambito Palio” (tela dipinta da un’artista locale). Ogni contrada è contraddistinta dal proprio colore, stendardo e stemma. Quest’anno parteciperanno le contrade: Allegra… mente, Borgo, Fanelli Marini, Giovani Leoni, Saline, Stagni, Unitre.

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Presidio sanitario velocemente “Sinistra Italiana X Municipio, così come previsto da un O.d.G. promosso con determinazione dal Capogruppo Eugenio Bellomo e approvato all’unanimità dal Consiglio Municipale il 13 Novembre 2013, chiede che venga rapidamente concluso l’iter per trasformare la ex Parrocchia San Tommaso all’Infernetto in Presidio Sanitario” – così in una nota Marco Possanzini per Sinistra Italiana X Municipio. “Dopo alcune battute di arresto il Comune di Roma è riuscito a concludere il passaggio, prima presso il dipartimento periferie e successivamente presso il dipartimento patrimonio, acquisendo di fatto la struttura dal Vicariato. In questi ultimi anni, al fine di impedire vandalizzazioni di ogni genere, il Comune di Roma ha affidato al Parroco la sola custodia dell’immobile”. “La realizzazione di un presidio sanitario all’Infernetto è una battaglia che abbiamo condotto dentro e fuori le istituzioni e che ci vede in prima linea da anni in quanto siamo consapevoli dei limiti dell’unica struttura sanitaria presente nel nostro territorio, l’Ospedale Grassi, un Ospedale che non è in grado di far fronte alla sempre più crescente domanda di assistenza sanitaria. Ed è per questo che abbiamo chiesto sia al Commissario Straordinario della Asl Rm 3 Dott. Giuseppe Legato e sia al Dipartimento Patrimonio del Comune di Roma, un incontro formale al fine di sostenere con forza la necessità di completare rapidamente l’iter per realizzare in tempi certi un presidio sanitario di primo soccorso nei locali della ex Chiesa San Tommaso all’Infernetto” – conclude Possanzini.

OSTIAMARE Incasso di solidarietà alle popolazioni del Centro Italia

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stato uno storico allenatore dell’Ostiamare, Sergio Pirozzi, sindaco di Amatrice. Adesso, è l’attuale tecnico, del Trastevere in serie D. Ed è per questo motivo, ma anche per esprimere la propria solidarietà, alle popolazioni colpite dal terremoto, che la società di calcio, dei gabbiani, di Ostia, devolverà l’incasso di sua competenza, nella prossima partita di Coppa Italia. Un esordio in grande stile, per l’Ostiamare. Tutto cuore e beneficienza. In tutta Italia, si stanno prodigando, sportivi, associazioni ed istituzioni, nonché cittadini privati, nei confronti, di chi è stato estremamente sfortunato. E la scorsa notte del 24 agosto, ha visto morire i propri sogni. E tante famiglie stanno soffrendo tuttora. In questo modo allora, per alleviare quel dolore, l’Ostiamare scende in campo e metterà del suo. Si stringe al dolore del suo affezionato ex allenatore ed in aiuto, dei suoi cittadini, come anche quelli degli altri paesi colpiti dal sisma, domenica 28 agosto, devolverà l’incasso. Per questo motivo, fa sapere la società di calcio lidense, saranno sospesi, gli abituali accrediti. Compresi, tesserati Ostiamare e stampa. Il costo di entrata allo Stadio Anco Marzio, sarà quello di 5 euro, ma di grande valore sociale, se sommato con la numerosa affluenza, che tutti si augurano possa allietare le tribune, a bordo campo.

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“MORDI E FUGGI” Ristoranti abusivi: Caschi bianchi ancora in azione con sequestri e sanzioni

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iso, pasta, insalatone, frutta e fichi d’india, oltre alle immancabili bevande ghiacciate, il tutto servito (e condito) nelle stoviglie di carta. È la nuova frontiera dell’abusivismo commerciale sulle spiagge del litorale romano. Gli improvvisati ristoratori, hanno adottato un nuovo metodo: arrivare nel pomeriggio inoltrato, quando i caschi bianchi sono ad organico ridotto a causa dei servizi antimeridiani e, grazie ai loro furgoncini, allestire in tutta fretta dei “ristorantini” con vista mare. Mezz’ora al massimo il tempo di permanenza, proprio per evitare di essere sorpresi dagli agenti preposti al controllo a causa delle segnalazioni: mezz’ora trascorsa la quale, l’attività gastronomica, scompare magicamente per poi riappa-

rire sempre sulla spiaggia a qualche chilometro di distanza, servendo battige colme di nuovi potenziali avventori. Questo pomeriggio però, gli uomini del X Gruppo Mare e del gruppo Sicurezza Pubblica Emergenziale del Corpo di Polizia Roma Capitale, li hanno sorpresi sequestrando oltre 450 kg (ottanta dei quali solo di riso e pasta fredda) di generi alimentari ed elevando sanzioni per oltre 75mila euro. Le operazioni di contrasto al commercio abusivo, fortemente volute dal Commissario Vulpiani, sono state infatti effettuate, “spalmando” il personale nell’arco delle 24 ore e facendo sì che almeno per questa volta, gli improvvisati ristoratori abusivi fossero beccati con le mani nel sacco.

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DEGRADO STESSA SPIAGGIA Blitz del CdQ Ostia Antica-Saline in via Gherardo, a due passi dagli scavi archeologici e dal Castello di Giulio II

STESSO ...... Occhiali, tablet e dentiere

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Da giorni gran parte della strada è diventata una discarica a cielo aperto, dove viene depositato di tutto, dai rifiuti casalinghi, agli ingombranti, come lavatrici e mobili di ogni tipo. Lungo il percorso è facile imbattersi in materiali di risulta di ristrutturazioni di appartamenti, sacchetti di calcinacci, sfalci di giardini, che deturpano un ambiente di gran valore ambientale e turistico. Da sempre il CdQ Ostia Antica-Saline rinnova la richiesta di installare telecamere di controllo nei siti sensibili del territorio a rischio da sempre, e in balia degli incivili conclamati. Il CdQ Ostia Antica-Saline, richiedendo l’intervento dell’Ama, si farà parte attiva per riportare il decoro dell’intera area, e vigilare verso un bene prezioso, turistico e ambientale, che la natura ha voluto donarci” – comunicato del Direttivo CdQ Ostia AnticaSaline.

gni estate sono migliaia gli oggetti che clienti e turisti scordano o perdono quando a fine giornata lasciano la spiaggia. Pacchetti di sigarette, accendini, tablet e chiavi. Ma il primo posto se lo aggiudicano gli occhiali come conferma Riccardo Borgo, Presidente del S.I.B. Sindacato Italiano Balneari aderente a FIPE/ Confcommercio “al primo posto gli occhiali da sole o da vista, seguono l’asciugamano, il costume, le ciabatte da mare e la crema solare”. Molto spesso si ritrovano pacchetti di sigarette, accendini, giochi per bambini, t-shirt ma anche smartphone e tablet, portafogli, mazzi di chiavi e orologi, la maggior parte dei quali reclamati e restituiti al legittimo proprietario in tempi brevi. Discorso diverso per giornali, riviste e libri che, una volta letti, vengono abbandonati. E’ bene sottolineare che tutti gli oggetti recuperati, di qualsiasi materiale, sono smaltiti in maniera

corretta dai bagnini, nella quasi totalità degli stabilimenti balneari, infatti, è effettuata la raccolta differenziata dei rifiuti. Tra gli oggetti curiosi che fino ad oggi sono stati ritrovati in spiaggia senza essere reclamati: una dentiera, un bastoncino da trekking, il poggiatesta di un’automobile, un vestito da sera femminile, un microscopio e un flauto nella propria custodia. Tra i molteplici servizi offerti negli stabilimenti balneari i clienti giudicano irrinunciabile quello del bagnino: la motivazione principale è legata alla sicurezza, sia in acqua che sulla battigia. Seguono il wifi gratuito, le docce nebulizzate, il servizio bar e ristorante direttamente sotto l’ombrellone. La richiesta più frequente? Rimanere in spiaggia comodamente distesi sul lettino fin dopo il tramonto. “Gli interventi di salvataggio effettuati ogni anno dai nostri oltre 60.000 bagnini - conclude Borgo - confermano quanto sia fondamentale questo servizio di interesse pubblico che svolgiamo da sempre e che ci vede in prima linea nella salvaguardia non solo della pubblica sicurezza ma anche della tutela ambientale”.

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ASL OSTIA

Sopralluogo Asl al comando della Polizia Locale. Tutto da rifare in attesa del trasferimento

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opo una richiesta partita due mesi fa, in via Capo delle Armi ad Ostia, nella sede della Polizia Locale di Roma Capitale è arrivata la Asl. Questo accadeva due settimane fà qualche giorno dopo era stato Paolo Ferrara capogruppo del M5S ad annunciare lo stanziamento utile a ristrutturare l’ex Gil di corso Duca di Genova (con 13 milioni di euro) per trasformarla nella nuova “casa” dei vigili urbani. “Con immenso piacere ho appreso la notizia del corposo stanziamento della Sindaca sulla ristrutturazione della ex Gil per predisporla a nuova Caserma della Polizia Locale del 10 gruppo- commenta Raffaele Paciocca della Rsu Cisl. - E’ un passo molto importante verso l’affermazione del rispetto della legalità a favore dei propri dipendenti”. Non solo, Paciocca lancia una sfida. “Oltre che apprezzare l’aspetto

della cessazione del fitto passivo vogliamo vivere questa occasione come una sfida ad avere una caserma in un posto nevralgico della vita della città di Ostia e cercare di ottenere un decentramento di alcune attività della Scuola del Corpo come la formazione tattico-operativa o quella giuridicostradale. Abbiamo docenti molto preparati proprio qui nel nostro vivaio e vogliamo che la nuova Caserma divenga una vera Accademia di formazione della Polizia Locale. Sarebbe un traguardo fermamente voluto dai sindacati di Ostia, dalla Direttrice del Municipio, dal Prefetto Vulpiani, che affranca la Polizia Locale dall’attuale edificio privato per il quale è stato richiesto, agli organi competenti della asl, un puntuale controllo di rispetto delle norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro”. Il sopralluogo è stato effettuato tre giorni fa. “Siamo in attesa di constatare le violazioni riscontrate dagli ispettori dello Spresal. Ovviamente sino a quando il progetto non diventa realtà continueremo a monitorare i vari passaggi ponendo ferma la questione che dall’attuale edificio di Via Capo delle Armi non ci si sposta se non con una soluzione definitiva nella Caserma di Corso Duca di Genova. Ogni soluzione temporanea che l’Amministrazione Commissariale desideri intraprendere deve essere condivisa con i sindacati e rigorosamente rispettosa delle norme che disciplinano la sicurezza sui luoghi di lavoro” ha ribadito Paciocca. Da tempo i sindacati avevano chiesto fattivamente (proponendo soluzioni alternative) la fine del fitto passivo per non gravare le casse pubbliche. Nel taccuino degli ispettori ci sono finiti il malfunzionamento dell’impianto di climatizzazione. “Le temperature hanno anche superato i 30 gradi” spiegano da Capo delle Armi ma anche le precarie condizioni igineico sanitarie in cui versano i bagni che presentano infiltrazioni d’acqua visibili sui muri.

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L’esercizio fisico si ripercuote sul benessere emozionale e mentale, sull’umore e sulla concentrazione. Il benessere che ne deriva va a rinforzare la motivazione necessaria a condurre una vita attiva.

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a cura dello STUDIO LEGALE

TESTAMENTO OLOGRAFO

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l testamento olografo non è altro che l’insieme delle volontà scritte di una persona che non è stata dichiarata incapace di intendere e di volere; è la forma più semplice di testamento e non necessita di un Notaio o testimoni. Per redigerlo e per essere ritenuto valido il testamento deve possedere determinati requisiti: -l’autografia ( scritto di pugno e per intero dal testatore); -la data (deve contenere giorno, mese ed anno del momento in cui viene redatto); -la sottoscrizione (il testamento deve essere firmato in calce alle volontà); La mancanza di uno solo di questi elementi comporta la nullità del testamento. Il testamento, sia che escluda uno o più legittimari, sia che presenti elementi d’invalidità (per esempio, perché se ne assume la falsità o perché redatto da persona incapace), può essere impugnato. Si parla d’impugnazione del testamento quando si contesta il documento nella sua materialità (per es. perché falso) o perché proveniente da persona incapace, e d’impugnazione della disposizione testamentaria quando si contesta il contenuto del documento, ma per comodità espositiva parliamo d’impugnazione del testamento. Un testamento è da ritenersi nullo quando è contrario alla legge oppure presenta gravi difetti di forma. Nel caso del testamento olografo, tali difetti possono riguardare l’autografia (per esempio un testamento non interamente scritto di pugno dal testatore) e la mancanza della sottoscrizione. Il testamento è invece annullabile nel caso in cui il testatore sia incapace d’intendere e di volere o per altri difetti di forma del testamento, quali la mancanza della data. Il testamento può essere impugnato per invalidità se gli eredi non sono d’accordo con le volontà del defunto. L’impugnazione dell’atto consiste nell’instaurare un giudizio davanti al Tribunale competente citando tutti gli eredi e i legatari. L’impugnazione del testamento per nullità non ha limiti di tempo, mentre l’impugnazione per annullamento va esercitata entro cinque anni dalla lettura del testamento dal Notaio in presenza degli eredi.

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OSTIA ANTICA CASAPOUND Finalmente due scale mobili all’interno della Stazione Roma Lido.

Inaugura la terza sede

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Finalmente una piccola gioia per i tanti pendolari, i turisti e cittadini di Ostia Antica. “Dopo anni di richieste, comunicati e appelli, l’Atac ha deciso di installare, finalmente, due scale mobili all’interno della Stazione della Roma Lido di Ostia Antica, grande risultato, ma bisogna fare di più, non dimentichiamo mai il cavalcavia pedonale ancora interdetto ai disabili e portatori di handicap in generale. Ancora un piccolo sforzo, e inizieremo nel dare il giusto valore del nostro territorio agli occhi del mondo” – lo dichiara Gaetano Di Staso, Associazione Salviamo Ostia Antica.

asaPound Italia cala il tris. Il Movimento è pronto ad aprire la nuova sede di Acilia in via Carlo Marocchetti 3 nel X Municipio, quello di Ostia commissariato per mafia. “Siamo gli unici - ha spiegato Luca Marsella, responsabile di CasaPound sul litorale romano - ad essere presenti in quartieri popolari: la sede aprirà infatti al Villaggio San Giorgio e sarà un punto di riferimento per i residenti del quartiere. Dopo il 2% ottenuto alle scorse elezioni - ha continuato Marsella prosegue la crescita del nostro movimento che inaugurerà il terzo ‘avamposto’ nel X Municipio dopo la sede di Ostia ed il circolo Idrovolante”. “La nuova sede - ha aggiunto Carlotta Chiaraluce, portavoce locale di CasaPound - sarà uno sportello al cittadino: ci sarà un doposcuola gratuito, forniremo consulenze gratuite legali, sul lavoro e sull’emergenza abitativa, sarà un nuovo punto di distribuzione della raccolta alimentare per le famiglie italiane in difficoltà che stiamo aiutando. Soprattutto però - ha concluso Chiaraluce - vogliamo riprenderci Acilia, pezzo di Roma che la politica ha abbandonato”.

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Riprendono i lavori sulla via Ostiense “I

lavori sulla via Ostiense riprenderanno a settembre e la conclusione è prevista per maggio 2017”. E’ questa in sintesi la risposta dell’assessore alle infrastrutture Paolo Berdini all’interrogazione presentata da Davide Bordoni capogruppo Forza Italia in Campidoglio. E’ lo stesso Bordoni a darne notizia. La risposta è datata 30 agosto. “Grazie alle iniziative messe in campo da Forza Italia riprenderanno a breve i lavori sulla via del mare e via Ostiense, interrotti diversi mesi fa. Dopo una mia interrogazione urgente al Sindaco ed all’assessore alle infrastrutture, per evidenziare i problemi legati alla viabilità, causati dal blocco dei lavori,

l’assessore è intervenuto per far riprendere le attività nel cantiere aperto diversi mesi addietro. Tanti infatti sono i problemi che questo blocco ha creato alle strutture commerciali ed artigianali della zona (che peraltro a luglio protestarono contro questo disagio, ndr)” spiega Bordoni. Nella risposta, l’Assessore Berdini oltre a confermare l’inizio degli interventi, fa una puntuale cronistoria della vicenda tra aperture cantieri, sospensioni e riaperture. “Vigileremo affinché i termini indicati dall’Assessore vengano rispettati a tutela dei residenti e commercianti della zona in uno degli snodi più delicati del traffico del X municipio” ha concluso Bordoni.

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CONSIGLI UTILI

per non sprecare acqua in casa Silvia Castronovi - Giornalista Altroconsumo

Associazione indipendente a tutela dei consumatori - Relazioni Esterne Istituzionali Responsabile Regione Lazio - Email: silvia.castronovi@altroconsumo.it

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ai rubinetti, agli elettrodomestici, al giardino: basta poco per risparmiare migliaia di litri all’anno e fare bene ad ambiente e portafoglio. Ecco alcuni semplici ed economici modi per non consumare inutilmente acqua. Ogni italiano consuma mediamente, in casa, più di 200 litri di acqua al giorno secondo le stime dell’Istat. L’acqua del nostro rubinetto è spesso di buona qualità. Soprattutto a Roma, ma bisogna evitare gli sprechi e seguire alcuni semplici consigli per preservare questa preziosa risorsa, il cosiddetto “oro blu”, riducendo anche il peso delle bollette. I consumi consapevoli e la lotta agli sprechi sono il tema del SUQ Festival 2016 al quale partecipa anche Altroconsumo. Dal 16 al 26 giugno a Genova. • Rubinetti Applicare degli aeratori ai rubinetti: miscelano aria all’acqua, ne riducono il flusso e gli schizzi permettendoti di risparmiare decine di migliaia di litri all’anno. Costano da 1 a 2 euro l’uno,

sono facili da montare e possono essere acquistati in negozi di ferramenta, casalinghi, grandi magazzini, etc. • Doccia e vasca Fare la doccia piuttosto che il bagno, intanto, consente di risparmiare ben 23 metri cubi di acqua all’anno. È possibile poi applicare tra rubinetto e tubo della doccia i riduttori di flusso;

oppure comprare le doccette dotate di un limitatore di portata in gomma. Costano dai 15 euro in su ma consentono un notevole risparmio idrico. Un’altra soluzione è il sistema a interruzione rapida del flusso: in pratica grazie a un interruttore posto sul soffione si blocca momentaneamente l’erogazione, senza perdere la regolazione desiderata della temperatura. • Sciacquone Quelli nuovi hanno tutti un doppio pul-

sante che permette di diversificare la portata dello scarico; con il pulsante di interruzione del flusso è possibile inoltre evitare di sprecare 35 metri cubi di acqua all’anno a famiglia. Se s’installa uno scarico del water a cassetta bisogna prendere quelli con capacità non superiore a 6 litri: bastano per avere un buon servizio senza sprechi. • Elettrodomestici I consumi di lavatrice e lavastoviglie vengono dimezzati se si utilizzano modelli più efficienti. Ricordiamoci di azionare questi elettrodomestici solo a pieno carico, è un inutile spreco farli partire mezzi vuoti. • In giardino e in terrazzo Bisogna scegliere un impianto di irrigazione a goccia, che abbatte di molti litri lo spreco di acqua rispetto all’uso della canna; l’acqua piovana, inoltre, può essere raccolta ed essere riutilizzata per innaffiare piante e fiori. Ricordiamoci che, anche per preservarne la salute, bisogna innaffiare giardino e vasi nelle ore in cui l’acqua evapora meno (il primo mattino e dopo il tramonto).

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PILLOLE DI CRONACA di Chiara Di Nicola Ciclista di 67 anni muore travolto da una vettura Il 28 luglio ha perso la vita sulla via Ostiense un ciclista travolto da un’automobile. La vittima e la vettura, coinvolte nel fatale impatto, si muovevano entrambe in direzione Roma, lasciandosi alle spalle Ostia. I soccorsi sopraggiunti prontamente si sono rivelati inutili. Il ciclista sessantenne è, infatti, morto sul colpo. Arrestato Antonio Franco, ex responsabile del commissariato di Ostia Antonio Franco, 54enne romano, capo dell’avamposto di polizia nel X municipio dal 2009, è stato arrestato dalle forze dell’ordine il 29 luglio per corruzione, falso ideologico, accesso abusivo al sistema informatico e rivelazione del segreto d’ufficio. In particolare, le indagini hanno portato alla luce una frequentazione di questo con Mauro Carfagna, titolare di quattro sale giochi di Ostia, legata al gioco d’azzardo. Secondo il Tribunale del Riesame di Roma, l’ex responsabile del commissariato locale avrebbe passato informazioni riservate al gestore della sala scommesse, così da salvaguardarlo dai controlli degli agenti. Anche Mauro Carfagna è costretto a scontare gli arresti domiciliari per aver corrotto Franco, pagando il canone di locazione di un appartamento utilizzato dall’ex commissario per incontrare una donna. Arrestate tre ladre minorenni provenienti dal campo di via Ortolani I Carabinieri della Stazione Roma Quirinale hanno arrestato tre minorenni, due di 13 anni e una di 16, provenienti dal campo di via Ortolani, ad Acilia. I militari, che hanno notato le tre minorenni passeggiare con fare sospetto e in possesso di alcuni borsoni abbastanza voluminosi nei pressi di largo Argentina, hanno deciso di procedere al loro controllo. Nei loro sacchi le forze dell’ordine

hanno rinvenuto dei cacciaviti di varie dimensioni, delle lastre di plastica e tre cellulari di dubbia provenienza. Le tre giovani dovranno quindi rispondere all’accusa di “possesso di arnesi atti allo scasso”. Arrestato commissario Farmacap. Dovrà rispondere delle accuse di “turbativa d’asta e falso” Il commissario straordinario della municipalizzata Farmacap, Francesco Alvaro, è finito agli arresti domiciliari al termine di una inchiesta condotta dalla Procura di Roma riguardante l’appalto per la gestione di mensa e servizi di un asilo nido della Capitale, nella zona dell’Infernetto. In particolare, Alvaro e l’imprenditore, Giuseppe Giordano, coinvolto nel fascicolo, dovranno rispondere alle accuse di “turbativa d’asta” e “falso in concorso nella procedura di affidamento gestionale di strutture e servizi pubblici appartenenti all’azienda comunale”.

Arrestati due cittadini marocchini colpevoli di aver rapinato ed accoltellato un 24enne di Pomezia Sono stati arrestati dai carabinieri della Compagnia di Pomezia due cittadini marocchini di 33 e 26 anni, colpevoli di aver rapinato ed accoltellato più volte al torace, ferendolo gravemente, un 24enne di Pomezia, nella notte del 23 agosto. La vittima, a causa di alcune ferite perforanti all’emitorace sinistro, vicinissime al polmone, è stata sottoposta ad un intervento chirurgico presso l’Ospedale G. B. Grassi di Ostia. In particolare il marocchino trentatreenne è stato travato dalle forze dell’ordine in possesso di una collanina d’oro riconosciuta poi dalla vittima come uno dei beni che gli era stato sottratto.

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Campeggio MADONNETTA

CAPITOL

Tar smentisce l’ordine di demolizione Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio ha pronunciato l’ordinanza cautelare per l’annullamento, previa sospensione dell’efficacia, della determinazione n. 919 del 15.06.2016 con la quale è stata ingiunta la rimozione o demolizione delle opere abusivamente realizzate dal Campig Capitol. Il Tar si è espresso così il 30 agosto accogliendo la sospensione del provvedimento impugnato, imponendo all’Amministrazione di riesaminarlo e fissando per il proseguo la camera di consiglio del 18 gennaio prossimo. Il Camping aveva aperto i battenti i primi di agosto: a consentire l’apertura, sulla quale gravava l’or-

dine di demolizione per presunti abusi edilizi emesso dal X Municipio il 15 giugno scorso, era stato un decreto del presidente della Sezione Seconda Bis del Tribunale amministrativo regionale Tar del Lazio, Elena Stanizzi, che riconosceva il diritto all’esercizio “limitatamente alle opere conformi al progetto di cui all’autorizzazione unica” rilasciata dal Comune di Roma il 30 novembre del 2005. Da quel giorno l’arrivo dei primi ospiti e quello dei tour operator provenienti da Germania e Olanda.

Nuovo raid vandalico al centro sportivo

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ncora un raid vandalico ai danni del centro sportivo all’interno del parco della Madonnetta. Vetri rotti, porte divelte, contatori sradicati dai muri. E ancora grondaie e tubi portati via. Non finisce la conta dei danni. E non finisce l’amarezza di chi per anni ha gestito il parco, un fiore all’occhiello per la città. “Questa è la conseguenza di atti irresponsabili dell’amministrazione comunale - spiega l’ex gestore Andrea Ciabocco-. Oggi è stata l’ultima volta che sono entrato al centro sportivo. Se questa nuova amministrazione non prenderà immediati provvedimenti anche il parco farà questa fine e se ciò non è accaduto è solo per mio senso di responsabilità” ha detto Ciabocco. “Con il poco che mi è rimasto sto mantenendo in vita il parco. Chi ha chiuso irresponsabilmente il centro sportivo è responsabile di questo scempio. Spero ancora ma ancora per poco in un gesto di discontinuità da parte della nuova amministrazione. In caso contrario la spugna da gettare è pronta”. E Ciabocco lancia l’ennessimo appello agli utenti, ai residenti. “Cercate di comprendere perché sta accadendo tutto questo”. Tutti i giorni dalle 18.30 alcuni cittadini fanno pulizia del parco. “Chi puo’ partecipi con noi alla rimozione dei rifiuti. Nel frattempo vi chiediamo di portare via la spazzatura per non aggravare la gestione del Parco” ha aggiunto Ciabocco. Per poi concludere. “Poco distante da qui però qualcuno ha dato l’ok ad una tensostruttura edificata con la Scia (Segnalazione Certificata Inizio Attività, ndr) in un giorno il mondo ignavo permette che accada questo...”

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TOTò TRUFFA IN SALSA OSTIENSE 100 euro per evitare i controlli di ASL e Vigili ma era una banda di truffatori

trappola. Banconote fotografate in precedenza ed agenti in ascolto, persino sorpresi dalla “creatività” dei truffatori, i quali nel corso della “riscossione” si premuravano di prendere le misure per la futura affissione di un logo, che, come una sorta di “marchio di impunità” avrebbe reso il negozio riconoscibile da eventuali agenti preposti al controllo, con l’effetto di farli “passare oltre”. Terminata la dazione di denaro, gli agenti hanno pedinato l’uomo, fino a sorprenderlo a bordo di un auto, parcheggiata nelle vie laterali con altri

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l metodo era sempre lo stesso: dapprima una telefonata da parte del sedicente “Capitano Federici”, in cui si proponeva agli esercenti, di partecipare alla sponsorizzazione di un imprecisato evento, organizzato dal Campidoglio sul territorio, poi, sempre nel corso della telefonata, l’assicurazione (nemmeno troppo velata) che la “gratitudine” dell’amministrazione di Roma Capitale, avrebbe fatto inserire l’attività commerciale degli aderenti, in uno speciale elenco, che avrebbe messo al riparo il titolare da eventuali controlli di Asl e Vigili urbani. Infine l’ appuntamento per la riscossione, che sarebbe stata eseguita da un uomo di fiducia del fantomatico capitano dei caschi bianchi. Modica la cifra richiesta, 100 euro mensili, il che ha probabilmente indotto diversi commercianti a pensare che il gioco valesse la candela ma non per tutti. Pochi giorni fa infatti, la titolare di un noto negozio del Lido ha deciso di vederci chiaro, denunciando la vicenda ed il “tentativo di aggancio” al nucleo di Polizia Giudiziaria del corpo di Polizia Roma Capitale del X Gruppo mare, che a quel punto hanno organizzato la

due complici. Per i tre uomini , di 72, 67 e 53 anni, è scattata una denuncia all’autorità giudiziaria. Dalla perquisizione dell’auto è emersa una cartellina, con nomi ed indirizzi di altri 8 commercianti caduti nella rete ed una serie di “nuovi appuntamenti” da evadere, tutte persone che, saranno sentite nei prossimi giorni al Comando di Ostia. Della presenza di caschi bianchi o “capitani Federici”, nel sodalizio criminale, nemmeno l’ombra.

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La sterilizzazione del cane femmina a cura del Dott. Diego Milone

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a sterilizzazione del cane femmina e la sterilizzazione del cane maschio sono due fra gli interventi di chirurgia veterinaria più richiesti in assoluto. I motivi per i quali i proprietari di un cane richiedono l’esecuzione di tali interventi sono solitamente legati alla volontà di facilitare la convivenza con i propri amici a quattro zampe e, soprattutto, al desiderio di prevenire, per quanto possibile, l’insorgenza di varie patologie fra le quali una delle più gravi è senz’altro il tumore mammario. Un altro motivo per cui la sterilizzazione dei cani viene promossa è la gestione del triste fenomeno del randagismo, una piaga che in Italia è di notevoli dimensioni (secondo dati ministeriali, i cani randagi in Italia sono moltissimi, si stima, infatti, una popolazione che va dai 500.000 ai 700.000 soggetti). La sterilizzazione del cane femmina può essere effettuata asportando chirurgicamente le sole ovaie (si parla in questo caso di ovariectomia) oppure rimuovendo ovaie e utero (ovarioisterectomia)*. Nel nostro Paese e nella stragrande maggioranza dei Paesi europei, si opta generalmente per la prima tipologia di intervento, mentre negli Stati Uniti e Gran Bretagna è la seconda tecnica a incontrare maggiori consensi da parte dei veterinari. Studi recenti effettuati da ricercatori nordeuropei tendono a consigliare l’ovariectomia come l’intervento di sterilizzazione di prima scelta nel cane femmina sano e riservano l’intervento di asportazione di ovaie e utero alle cagne affette da patologie uterine e a quei casi in cui vi siano indicazioni specifiche che rendano consigliabile questa scelta (patologie congenite dell’utero, piometra, iperplasia cistica dell’endometrio, neoplasie uterine, prolasso uterino e rottura dell’utero). Gli studi più recenti, tra l’altro, non hanno mostrato significative differenze fra le due tecniche relativamente all’incidenza nel lungo termine di problematiche a carico dell’apparato urogenitale quali endometrite (processo patologico a carico dell’endometrio, il tessuto che riveste l’utero) e piometra (patologia provocata da una degenerazione del tessuto dell’utero che conduce a un accumulo di pus nella cavità uterina); si consideri, infatti, che le due patologie precedentemente citate sono indotte dagli ormoni e che è sufficiente la sola rimozione delle ovaie per farne cessare il rilascio. La scelta del tipo di intervento chirurgico, comunque, è di stretta competenza del medico veterinario che, grazie alla sua esperienza, sarà in grado di suggerire al proprietario dell’animale la scelta più idonea alla singola circostanza pesando vantaggi e svantaggi del caso fra i quali è doveroso citare l’incontinenza urinaria (un problema di non facile soluzione e che può avere diverse cause fra cui, appunto, anche l’intervento di sterilizzazione).

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RUBRICA

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Infernetto SALUTE

È INIZIATA LA SCUOLA

È QUINDI UTILE UNA VISITA SPECIALISTICA OCULISTICA PER I BAMBINI A cura del Dottor Gianfranco Panarello Muscolino

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a pochi giorni sono iniziate le scuole e ritengo che per i genitori sia importante sottoporre i loro figli ad una visita specialistica oculistica, sopra tutto per i bambini in età compresa fra i cinque e i dieci anni, per evitare che un difetto visivo non messo in evidenza, possa col tempo scatenare una serie di sintomi quali

si sottopone ad un esame della vista. La miopia, l’ipermetropia e l’astigmatismo sono vizi di refrazione. La miopia è la condizione refrattiva più frequente, caratterizzata dalla difficoltà di mettere a fuoco nitidamente le immagini lontane. L’occhio miope può mettere a fuoco facilmente gli oggetti vicini ed è in grado di vede-

affaticamento visivo, occhi arrossati, cefalea, nausea, difficoltà di concentrazione, secchezza oculare, difficoltà di messa a fuoco con conseguente visione appannata sia per lontano che per vicino, mal posizionamento della testa durante le ore di studio e ,spesso, un insufficiente rendimento scolastico. La prima domanda che si pone chi non vede bene è: ma quanto mi manca?. Per dare una risposta adeguata dobbiamo prima di tutto parlare di diottrie e decimi. La diottria è l’unità di misura utilizzata per esprimere il potere delle lenti ed indica la loro capacità di modificare il percorso della luce. Le lenti possono essere negative, positive ed astigmatiche e vengono usate per qualificare e compensare le ametropie. Spesso, nel linguaggio comune, il termine gradi viene impropriamente usato al posto di diottrie. Il decimo è l’unità di misura dell’acutezza visiva usata in Italia. L’acutezza visiva è un valore che indica quanto piccole possono essere le immagini affinché siano correttamente visibili, ovvero indica la riga di lettere e/o numeri più piccola che un soggetto è in grado di leggere sull’ottotipo ( con o senza lenti ), quando

re a distanza solo se aiutato da lenti negative che consentono di riportare correttamente l’immagine sulla retina. Infatti nei miopi l’immagine degli oggetti lontani si focalizza prima della retina creando un effetto sfocato. L’ipermetropia è una condizione refrattiva molto diffusa , si evidenzia con una visione sfocata delle immagini per lontano e soprattutto per vicino. Questo è dovuto alla dimensione del bulbo oculare, più corto rispetto alla norma, per cui i raggi luminosi vanno

a fuoco oltre la retina, anziché sulla stessa. Tende a comparire in tenera età e può rimanere in forma latente per parecchi anni. In età più avanzata viene confusa con la presbiopia che è invece la perdita di capacità accomodativa dovuta all’invecchiamento del cristallino con conseguente perdita della sua elasticità. L’astigmatismo in forma molto lieve è presente nella maggior parte degli occhi umani, dovuto principalmente alla non perfetta forma sferica della cornea. Un individuo astigmatico non vede bene né da vicino né da lontano, e percepisce gli oggetti sfocati e distorti. Di solito l’astigmatismo può essere associato alla miopia o alla ipermetropia ; la maggior parte degli astigmatismi

può essere corretta adeguatamente con lenti cilindriche. La presbiopia non è un vizio rifrattivo, ma è una riduzione fisiologica della capacità accomodativa dovuta all’ invecchiamento del cristallino o del legamento che lo tiene nella giusta posizione e si corregge con lenti di potere positivo. Compare intorno ai 40 / 43 anni e si manifesta in una difficoltà a mettere a fuoco le immagini o gli oggetti che si trovano a distanza ravvicinata.

Dottor

Gianfranco Panarello Muscolino Medico Chirurgo

OCULISTA 335.52.14.614 Studio: Via Raffaele De Cosa, 61

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Infernetto SALUTE

Dott.ssa Tina Calbi Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale Terapia di coppia - Terapia familiare Terapia per adolescenti - Terapia individuale Ansia - Attacchi di panico - Depressione Disturbi sull’umore - Disturbi del comp. alimentare Disturbi sessuali

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Iniziare una Psicoterapia:

PAURE, PREGIUDIZI E BENEFICI

A cura della Dottoressa Tina Calbi

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a quasi totalità delle persone che intraprende un percorso psicoterapeutico, lo fa, quasi esclusivamente, quando i livelli di allarme superano la soglia di tollerabilità individuale, in pratica, quando proprio non ce la si fa più. Prima di iniziare la psicoterapia, però, vengono intraprese altre strade di illusorie, e spesso bizzarre, soluzioni. Questi comportamenti non fanno altro che procrastinare quella che è l’unica soluzione per far fronte al disagio emotivo: rivolgersi ad un professionista della salute mentale. La cosa ideale, sarebbe quella di rivolgersi ad un terapeuta appena la difficoltà psicologica ha inizio, in modo da evitare inutili sofferenze e auto-sabotaggi. Invece di solito si spendono anni senza affrontare i problemi sprecando tempo, occasioni lavorative, rovinando relazioni e buttando soldi in scelte sbagliate. Uno dei principali motivi del perché accade questo, è da rintracciare nella mancanza di consapevolezza: non sempre di riesce a comprendere che il problema vissuto è un problema psicologico. Si cerca di rintracciare la causa del proprio disagio, al di fuori di sé, etichettando le circostanze come ingiuste o se stessi come sfortunati o gli altri come malvagi e scorretti. Un altro meccanismo che interferisce spesso con l’inizio della psicoterapia è l’inconsapevolezza dell’importanza del problema Questa è la situazione della persona che si rende conto di soffrire, magari prova ansia o depressione, ma che non ritiene che il suo problema sia particolarmente importante. A questo livello, la persona pensa che la sua sofferenza in fondo non sia un gran problema. Che si può andare avanti lo stesso benissimo. Quello che succede è che la persona gestisce male la propria vita, auto-danneggiandosi (si perdono occasioni lavorative propizie, relazioni soddisfacenti, ci si attesta su un tono dell’umore basso). Può anche capitare che si sia consapevoli del problema, ma non si crede sia possibile affrontarlo e risolverlo, concludendo

che il mondo va così, che tutti soffrono e non ci si può far nulla. Molte persone che giungono a questa conclusione, si affidano poi alla mera consulenza psichiatrica , intraprendendo una terapia psicofarmacologica senza l’ausilio di una psicoterapia. In questa visione manca la consapevolezza che ognuno di noi ha la capacità personale di affrontare i problemi. Si è consapevoli che altri hanno risolto con la psicoterapia, ma manca la fiducia nelle proprie risorse personali. In questo quadro non vanno tralasciati i falsi preconcetti sulla psicoterapia: la psicoterapia è per i matti, la psicoterapia è una cosa da ricchi, posso/voglio farcela da solo, mi faranno il lavaggio del cervello, diventerò dipendente dal terapeuta, il terapeuta vuole farsi i soldi sui miei problemi. È importante non perdere di vista i pensieri ordinati! La psicoterapia è un percorso in grado di fornire una chiave di lettura delle situazioni disordinate che hanno causato il sintomo, un percorso che implica coraggio, non follia! Riguardo ai costi, ci si chiede sempre quali siano, ma non quanto sia caro il prezzo da affrontare se non si intraprende questo percorso. È un investimento su se stessi e grazie alla guida e all’aiuto (non alla manipolazione!) di un professionista si creerà la condizione migliore per uscire dal disagio. Questo è possibile grazie ad un professionista che si è formato con un duro e lungo percorso di studi, è iscritto all’albo di un Ordine professionale ed è obbligato a conformarsi al codice deontologico dell’Ordine e alla normativa vigente. Se ci si sente sfruttati e si dubita della professionalità del terapeuta, è possibile rivolgersi all’Ordine professionale di competenza ed effettuare le verifiche necessarie. È importante non tralasciare che questi preconcetti possono essere rinforzati dai vantaggi secondari della malattia: spesso i vantaggi che si hanno nell’assumere il ruolo di persona sofferente sono tali che in fondo la persona preferisce rimanere nella sua condizione di difficoltà psicologica – e di potere nei confronti degli altri!

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COSA FARE SE LO ZAINO è PESANTE? A cura del Dottor Alessio Manciameli

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on la ripresa dell’anno scolastico, molti genitori si domandano se lo zaino del proprio figliolo sia troppo pesante e non possa essere causa di problemi alla schiena. Circa il 50% dei bambini in età scolare soffre di mal di schiena, ma la causa non è quasi mai lo zaino, bensì uno stile di vita sbagliato: sovrappeso, poco movimento e troppe ore spese davanti ad uno schermo magari raggomitolati su un divano.... I muscoli così vanno così incontro a relativa ipotonia ed ipotrofia, con spasmi dolorosi legati al mantenimento di posizioni viziate. Solo raramente il mal di schiena è legato a vera patologia: malformazioni della colonna vertebrale (scoliosi, cifosi...), traumi, miopatie etc. etc. È possibile quindi intervenire con pochi e semplici accorgimenti, ed è bene farlo prima che il disturbo cronicizzi. Il mal di schiena

infantile infatti è quasi sempre dovuto a problemi di tipo posturale legati allo scarso movimento, perchè il corpo si sviluppa armonicamente solo grazie ad una attività motoria varia e costante ed attraverso il mantenimento di una postura corretta ( stare ben seduti, evitare di portare lo zaino su una sola spalla... ). È bene quindi incentivare il gioco dinamico e le attività all’aperto. In conclusione, lo zaino scolastico non è in grado di alterare le curve fisiologiche della colonna vertebrale fino a causare deformazioni, ma solo sovraccaricare le strutture del tratto dorso-lombosacrale. Lo zaino ideale non deve pesare a pieno carico oltre il 10% del peso del bimbo (discorso analogo per i trolley che si stanno sempre più diffondendo) e deve essere caricato solo con lo stretto necessario, riponendo gli oggetti più pesanti partendo dal basso. Lo zaino deve avere un basto ben aderente alla schiena, con bretelle, ampie ed adeguatamente imbottite e regolate in base alla sta-

tura e all’ampiezza della schiena del ragazzino, in modo che non scenda al di sotto della linea del sacro. Inoltre lo zaino andrebbe portato su entrambe le spalle e vincolato sul davanti con la propria cintura in modo che non si sposti. È importante che il bimbo lo indossi dopo averlo poggiato su un tavolo/sedia, in modo che non debba flettersi eccessivamente per prenderlo. Seguendo queste semplici regole, lo zaino scolastico non sarà più un peso, ma un fedele compagno delle ore più belle.

AlessioMedico Manciameli Chirurgo Specialista in Ortopedia e Traumatologia Master in Chirurgia del piede Via delle Azzorre, 284Lido di Osti Tel. 06.56.34.7 6.41 Cell. +39 338.711.34.23 Mail: manciamelialessio@gmail.com

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Infernetto SALUTE

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LA DIFFICILE ARTE DEL CAMBIAMENTO

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on un piccolo sforzo di memoria, senza dubbio ognuno di noi ricorda almeno una volta nella vita in cui ha deciso di cambiare qualcosa, più o meno importante, come un taglio di capelli, un auto fino anche a stravolgimenti più grandi come la città in cui vivere. In tutti questi casi è probabile che, a ripensarci, siano poche le persone che ricordano il cambiamento come qualcosa di semplice, da fare “a cuor leggero” senza la minima preoccupazione per quello che sarebbe venuto dopo. Del resto i vecchi proverbi recitavano: “chi sceglie la strada nuova sa cosa lascia, ma non sa cosa trova” come un monito severo ad essere sempre molto prudenti rispetto al cambiamento. Ma cos’è, in fondo, che ci spaventa? Ripercorrendo la storia dell’uomo sin dalle popolazioni più antiche, possiamo renderci conto che l’essere umano è sempre stato accompagnato da un bisogno di stabilità e sicurezza, dalla necessità di prevedere, più o meno, cosa sarebbe potuto accadere ogni giorno e in definitiva, dal desiderio di condurre una vita mediamente “sotto controllo”, fatta di schemi e abitudini ricorrenti che garantiscono un illusorio potere contro l’imprevedibilità del caso. Ancora oggi questo aspetto non è cambiato e si è alla ricerca di un senso di stabilità forse ancora più di prima, oggi che ci confrontiamo con una realtà che muta velocemente e nella quale la precarietà lavorativa in primis sta mettendo a dura prova proprio il senso di sicurezza cui l’uomo aspira. L’era moderna, infatti, è molto diversa da quella raccontata dalle vecchie generazioni nella quale fatica e sacrifici venivano ripagati, quasi sempre, con una vita modesta di piccoli o grandi agi, ma comunque tranquilla. Oggi, invece, “tranquillità”, “comfort” e “sicurezza” sono termini che non è facile trovare nel vocabolario e che sempre meno sembrano contraddistinguere la vita di molti. L’idea tradizionale di trovare un lavoro per poter gettare le fondamenta di progetti futuri sembra essere ormai fuori dal tempo; dal lavoro ai legami affettivi, le situazioni mutano continuamente e talvolta in modo repentino così l’uomo è sempre più chiamato ad adattarsi e a reinventare la propria vita cercando, di volta in volta, un

A cura della Dottoressa Valeria Mari

nuovo equilibrio. Certamente ciò non è semplice poiché ogni cambiamento richiede energia, coraggio, fiducia nelle risorse esterne e soprattutto interne; inoltre, l’idea del cambiamento porta con sé un senso di incertezza e preoccupazione che non sempre e non tutte le persone sono disposte o capaci di affrontare. La crisi che viviamo oggi è proprio figlia di questa instabilità, di un generale senso di fragilità e impotenza di fronte all’impossibilità di programmare la propria esistenza a lungo termine ed essere sicuri che, imprevisti a parte, la vita andrà esattamente secondo i nostri piani. Urge allora una grande rivoluzione di pensiero, la messa in atto di un importante cambiamento che, agli occhi dei nostri “padri”, potrebbe farci sembrare degli eterni sognatori, ma che in realtà rappresenta una straordinaria via d’uscita. In un mondo che mostra ogni giorno una faccia diversa non è utile affezionarsi troppo a quella che siamo abituati a vedere. Al contrario, davanti ad un cambiamento inarrestabile e comunque inevitabile la strategia più efficace potrebbe essere proprio quella di non opporre alcuna resistenza ed imparare, viceversa, a cogliere in ogni nuova situazione delle nuove opportunità. Capacità di adattamento e creatività nella soluzione dei problemi sono allora gli strumenti che abbiamo a disposizione e che certamente più dei nostri predecessori dobbiamo allenare quotidianamente. In tal modo potremo imparare a stare il più possibile “comodi” in situazioni scomode ed a trovare un nostro piccolo centro di stabilità in un caos di instabilità accettando di indossare, di volta in volta, degli abiti diversi che meglio si adattano al contesto, ma senza per questo snaturare il nostro essere persone. Queste abilità sono senza dubbio una validissima ancora di salvataggio in un mare agitato di mutamenti, fatto di alte e di basse maree e in cui, talvolta, il porto in cui approdare sembra davvero lontano. E se sentiamo di non farcela da soli può essere vitale lasciarsi soccorrere, affidarsi a qualcuno che in quel momento sappia guidarci e condurci a riva attraverso un viaggio di crescita personale al termine del quale ci sorprenderemo a scoprirci delle persone nuove.

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Gli ALIMENTI giusti per il post VACANZE

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ome i buon pastori di D’Annunzio anche noi ci apprestiamo a migrare (o meglio a tornare all’ovile) in quel di settembre. Mese di svolta all’interno dell’anno, quando l’estate lascia il posto all’autunno, alla natura che cambia volto ancora una volta apprestandosi a difendersi dalle rigide temperature della stagione fredda. Si ritorna dalle vacanze, si ricomincia con gli impegni giornalieri, con la sveglia presto e con un cambio dell’alimentazione dopo gli stravizi estivi. A tal proposito c’è una sindrome chiamata “Post vacation blues” che consta proprio nella malinconia del ritorno alla vita “normale”: irritabilità, stanchezza cronica, nervoso e sintomi depressivi sono alcuni degli ingredienti di questa sindrome da stress. E il ritorno ad una dieta equilibrata è un altro problema che in molti affrontano, è proprio il caso di dirlo, con il mal di pancia. Una delle domande che tutti si pongono al rientro dalle vacanze è infatti “cosa devo mangiare per tornare in forma dopo le vacanze?”. Dopo l’abbondanza di gelati, dolci, pasti luculliani a bordo spiaggia o negli chalet di montagna è tornato ora il tempo di riprendere le sani abitudini alimentari e di far tornare il proprio corpo ai fasti primaverili, dove l’obiettivo era arrivare in piena forma per l’estate e sfoggiare mise da urlo. Ingrassare qualche chilo dopo le vacanze estive non è una tragedia, basta avere qualche piccola attenzione nella dieta e il peso ideale tornerà facilmente in vostro possesso. Niente diete rigide dunque ma una consapevole scelta degli ingredienti da utilizzare, facendo attenzione però agli eccessi. Per perdere i 3-4 kg in più messi durante l’estate possono essere necessarie 2-3 settimane mentre serve un

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po’ più di tempo qualora i chili in eccesso siano di più. Il mantra della “dieta autunnale”, se così si può chiamare, consiste in frutta e verdura di stagione, quantità minori di cibo e alternanza degli alimenti, che devono appunto variare il più possibile. Inoltre si deve bere tanta acqua, fondamentale per reidratare la pelle ed eliminare le tossine accumulate in precedenza. Almeno 2 litri al giorno. Come ogni buona dieta bisogna evitare le bevande gasate, quelle zuccherate gli alcolici. Abolite gli spuntini grassi e sostituiteli con un frutto. L’ananas per esempio è ottima, ha poche calorie e ha un effetto drenante e depurativo. Meglio se la mangiate lontana dai pasti. Anche l’anguria può fare al nostro caso, anche se a settembre si trovano solamente le ultime della stagione. E poi date libero sfogo alla frutta e verdura autunnale come l’uva,le mele, gli ortaggi a foglia larga. L’uva contiene infatti molte vitamine B e C, fibre alimentari, potassio e melatonina, che aiuta nella produzione di serotina, le mele hanno magnesio, ferro e manganese mentre gli ortaggi a foglia larga sono ricchi di una sostanza antiossidante chiamata sulforafano. Mangiate cereali, perfetti riequilibranti dell’organismo che possono anche essere utilizzati per sopperire gli attacchi di fame nervosa e che inoltre prevengono l’accumulo di grassi. Ottime anche le insalate, che possono essere condite con aceto e che possono sostituire un pasto: per esempio lattuga con frutta e formaggio. Niente drammi dunque per il rientro dalle vacanze, solo un po’ più di attenzione alla dieta e un minimo di attività fisica e la perfetta forma, tempo qualche settimana, tornerà più brillante che mai.

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