Infernetto Magazine n°96 web

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La Redazione vi augura di passare un Buon Natale e Felice Anno Nuovo

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Editoriale

Indice

L’ EDITORIALE DI SIR GALAHAD

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a politica è morta! Riposi in pace insieme a chi fino a questi tempi ci aveva creduto ma soprattutto a chi l’ha onorata considerandola un servizio civile e non un modo per non lavorare o per imbrogliare ingenui e perbenisti. E soprattutto tanta gente, persone deprivate di dignità che la stessa politica non ha elevato e sostenuto nè tantomeno difeso dagli abusi del potere prendendosi carico di tutti noi e facendo valere i nostri diritti perchè la politica stessa ci ha impoveriti sotto ogni aspetto, oltre che divisi e incattiviti. Con essa se ne va anche la nostra rubrica dedicata alla politica locale e capitolina: perchè dargli importanza e voce? La ragione è molto semplice. Noi non legittimiamo e non diamo spazio alcuno a coloro che stanno mortificando quella che fino a qualche tempo fa era ancora considerata una scienza, una vera e propria arte, quella del buongoverno che è stata avvilita, umiliata e strumentalizzata a fini unicamente elettorali. Dal Principe di Machiavelli in poi, i politici d’oggi sono scaduti ai gradi di veline e brutte statuine, a comparse e a cortigiani sempre pronti a dire signor si ai loro caporali e padri padroni. Degli emeriti falliti! Una vera e propria vergogna che ci fa domandare a cosa sia utile oggi la politica. Ma la risposta ce la siamo data già: servono a niente!

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PAGINA 7: EX CHIESA SAN TOMMASO di Franco Gobbi PAGINA 11: ACILIA, SOS DA 100 FAMIGLIE a cura della redazione PAGINA 15: RADICI E IDENTITÀ a cura di Stefano Lesti DA PAGINA 16: NEWS DAL MUNICIPIO a cura della redazione PAGINA 29: I CONSIGLI DI ALTRO CONSUMO a cura dI Silvia Castronovi PAGINA 30: RUBRICA SALUTE

INFERNETTO MAGAZINE ANNO 10 NUMERO 96 EDITORE Esse Editore DIRETTORE RESPONSABILE Federica Afflitto GRAFICA | EDITING | LAYOUT Diana Patanè COLLABORATORI Franco Gobbi | Silvia Castronovi | Avv. Biagini | Stefano Lesti | Dott.ssa Tina Calbi | Diana Patanè | Maria Adriana Solarino

INFERNETTO MAGAZINE Tutti i diritti sono riservati, salvo accordi scritti a contratti di concessione copyright, la collaborazione a questo mensile è da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita. La responsabilità dei contenuti dei testi è esclusivamente degli autori Registrazione Tribunale di Roma: 237/2010 del 26 Maggio 2010 Si ringraziano gli inserzionisti pubblicitari per il loro contenuto che consente la pubblicazione e la diffusione di questo periodico. Chiuso in redazione il 1 dicembre 2019 PUBBLICITÀ www.infernettomagazine.it - Tel. 06.89527697

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“E’ ORA DI RIPENSARE LA STAZIONE DI OSTIA ANTICA”

eggere il post del Presidente della Commissione Ambiente, Francesco Vitolo, è come salire sulla macchina del tempo e fare un viaggio a ritroso di circa trent’anni. Quelle idee proposte sono incompatibili con lo sviluppo del territorio degli

a Francesco Vitolo di ripassare la toponomastica perché via di Castel Porziano è all’Infernetto, mentre via di Castel Fusano è la strada che approda alla rotonda semaforizzata di Ostia Antica. L’idea di una postazione semaforica presso la nuova ipotetica entrata nel parcheggio

stro in acciaio chiamato ponte pedonale, ricordiamo al presidente Vitolo che quella stessa commissione certificò la mancanza di spazio sul marciapiede per realizzare il basamento e verificò inoltre che uno dei pilastri del ponte poggiava all’interno del giardino della ex casa

“APRIRE LA STAZIONE DAL LATO CIMITERO, COMPLETARE LA PISTA CICLABILE DI CASTEL FUSANO, RIFARE INTEGRALMENTE IL PONTE CICLOPEDONALE: SONO PROPOSTE CHE SIAMO PRONTI A DISCUTERE IN OGNI SEDE” ultimi trent’anni. Non lo diciamo noi, lo dicono i verbali della commissione capitolina mobilità e urbanistica convocata circa due anni fa proprio alla Stazione di Ostia Antica”, si legge in una nota diffusa da Marco Possanzini, segretario di Sinistra Italiana X Municipio. “Innanzitutto – continua Possanzini – precisiamo

Stazione è impraticabile: a dirlo fu proprio la Polizia Locale in una Commissione Capitolina specificando che, per questioni di regolarità del traffico e di sicurezza, la scelta è quella di ridurre i semafori su via Ostiense e via del Mare e non certo di aumentarli nel numero. Anche per gli elevatori ai lati del mo-

cantoniera rendendo praticamente impossibile l’iter autorizzativo per la messa a norma degli elevatori. Bisognerebbe leggere quei verbali prima di avanzare proposte“. Il progetto: “Sull’incanalamento del traffico presso

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la rotonda semaforizzata di Ostia Antica, il Presidente Vitolo è riuscito a strapparci un sorriso. Pensare di realizzare una corsia semaforizzata dedicata per svoltare a sinistra da via di Castel Fusano, significa non conoscere la rotonda di Ostia Antica, una delle rarissime rotonde semaforizzate della Capitale, significa non avere idea alcuna su come riprogrammare la circolazione perennemente paralizzata in quel tratto di strada. La nostra idea, che vorremmo portare all’attenzione dell’amministrazione del cambiamento, è sempre la stessa. Chi proviene da Stagni, Longarina, via dei Pescatori, Infernetto,vVia di Castel Fusano, e vuole andare alla Stazione di Ostia Antica deve potervi accedere senza congestionare ulteriormente la rotonda. Ciò è possibile aprendo dal lato Cimitero la Stazione di Ostia Antica, un progetto dai costi contenuti e realizzabile anche in tempi ragionevoli. Con l’occasione si potrebbe anche pensare di terminare la ciclabile di Via di Castel Fusano collegandola direttamente con la Stazione, dove può essere realizzata una postazione di bike sharing, e

collegandola con una strada interna, che per altro già esiste lato cimitero ed è praticamente a “impatto zero”, direttamente con Via dei Promontori ad Ostia Lido. Inoltre si potrebbe collegare in assoluta sicurezza la ciclabile di Castel Fusano con il Parco dei Ravvenati attraverso il sottopasso della Via Ostiense e Via del Mare, consentendo così ai pedoni e ai ciclisti di raggiungere Ostia Antica in sicurezza senza nemmeno sfiorare la rotonda semaforizzata. Sul ponte pedonale poi non c’è spazio per semplificazione, va rifatto integralmente con atterraggio nel parcheggio della Stazione e direttamente nel Parco dei Ravennati”. “L’idea promossa dall’Amministrazione del cambiamento è retrodatata di trent’anni, forse l’hanno trovata in qualche scaffale del Municipio, ed è assolutamente impraticabile anche sotto il profilo autorizzativo. Probabilmente è l’ennesima trovata elettorale, visto che manca poco alle prossime amministrative. E’ la classica promessa di impossibile realizzazione, che appena nata, ha già trent’anni sulle spalle“, conclude Possanzini.

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ACILIA, SOS DA CENTO FAMIGLIE: “CASE COMUNALI SENZA RISCALDAMENTO, ABBIAMO FREDDO”

Impianto di riscaldamento fuori servizio nelle case comunali di San Giorgio. Appello da via Alberto Galli raccolto dal comitato Difendiamo Acilia

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rido d’aiuto da parte di un centinaio di famiglie che abitano nelle case comunali di San Giorgio, al Villaggio Giuliano. L’amministrazione capitolina, responsabile del servizio, non ha ancora attivato l’impianto di riscaldamento. A raccogliere l’appello è stato il comitato Difendiamo Acilia che si è fatto carico di rappresentare il problema presso il X Municipio. “Ad oggi – dichiara Alessandro Aguzzetti Presidente del Comitato Difendiamo Acilia – il servizio di riscaldamento per le case popolari di Acilia sotto la gestione del Comune di Roma in Via Alberto Galli non e’ mai stato messo in funzione. Nonostante in Municipio giovedì scorso sia stato inserito un documento per questa

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problematica ad oggi nessuno e’ intervenuto e bambini, anziani e disabili sono lasciati al freddo senza risposte. Ci stiamo attivando per metterci in contatto con tutti gli organi preposti e chiediamo che il X Municipio si attivi quanto prima per risolvere il problema”. l disservizio è molto diffuso: sono una quarantina le palazzine rimaste al freddo, per un totale di un centinaio di famiglie residenti. I residenti sono pronti a dare vita ad azioni di protesta clamorose. “Come Comitato – conclude Aguzzetti – siamo pronti ad azioni di protesta con i cittadini perche’ stanchi ormai dell’abbandono che il nostro quartiere e’ costretto a vivere quotidianamente”.

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FESTA DEL LIBRO DI OSTIA

l 23 e il 24 novembre si svolta nella sala multimediale della chiesa di Santa Monica la ventisettesima edizione della Festa del Libro di Ostia organizzata come ormai da tradizione dall’Asscult. Clemente Riva. Quaranta scrittori hanno presentato le loro opere e si sono incontrati tra di loro e col pubblico che presente in gran numero ha decretato un successo che a detta del presidente dell’associazione Gianni Maritati e degli intervenuti “Non si era

no entusiasmato i presenti e affermato una caratteristica originale della nostra città, espressa e manifestata dalla capacità di produrre e raccontare la bellezza sotto tutte le sue forme che merita non di essere non solo evidenziata, ma soprattuto sostenuta sia dalle istituzioni che dalla cittadinanza intera. Una cittadinanza che è stata onorata dalla Festa del Libro che ha dimostrato che la cultura è capace di prendersi carico dello sviluppo del nostro territorio e di creare opportunità di crescita anche economica. Una considerazione che ha rimarcato e fatto propria Silvana Denicolò, assessore alla cultura del decimo municipio, che durante il suo intervento ha offerto la sua stima all’iniziativa e il pieno sostegno al mondo della cultura e dell’arte da parte dell’amministrazione locale.

mai riscontrato all’interno di un evento che ha rappresentato la migliore manifestazione culturale mai realizzata sul territorio del mare di Roma fino a oggi”. Gli scrittori hanno dato luogo a dibattiti molto interessanti che dalla storia del Litorale romano alla tematica della violenza contro le donne hanno toccato tematiche attuali e di grande importanza che hanno destato interesse e attenzione non solo durante l’evento ma anche sui social network. Le esibizioni di quadri, sculture, fotografie e di cori polifonici han-

NETTUNO È TORNATO

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Volontari riposizionano la statua dopo la mareggiata Fonte: www.lamiaostia.com

PRESEPE SULLA SPIAGGIA La sabbia finita sul Pontile dopo la mareggiata diventa un presepe

l Nettuno è di nuovo lì, al suo posto, dove ormai è un’abitudine vederlo, dopo solo pochi mesi dal suo primo posizionamento. Ci sono volute un paio di ore per compiere l’impresa: sentire i loro sforzi dal pontile è stato emozionante. Si capiva la fatica che stavano facendo per risollevare la statua, che certo non è così leggera, soprattutto se bagnata e tra le onde di un mare ancora non del tutto calmo. Dai

Mare. E’ questo il nome dell’artista slovacco che ha trasformato la sabbia portata sul Pontile dall’ennesima mareggiata che ha colpito Ostia, in un’opera. Un presepe di sabbia con tanto di alberi fatti di granelli ammassati. In tanti, residenti e turisti, nella giornata di domenica si sono avvicinati e lo hanno fotografato, come Aldo Marinelli de La Mia Ostia, capace di cogliere sempre la bellezza del

movimenti delle piccole luci da miniera poste sulle loro teste si percepivano i loro gesti che in poco più di un giorno hanno realizzato quello che tutti speravamo. Riavere il Nettuno tra noi. Evidentemente i lavori avranno bisogno di un ulteriore revisione, appena sarà possibile vi aggiorneremo

territorio. I cittadini del lido si erano dispiaciuti per aver “perso” Nettuno, la statua spazzata via dalle onde. Ora possono sorridere con questa nuova, temporanea, opera di Mare nata da un regalo del mare.

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RADICI E IDENTITÀ

OSTIUM: VIAGGIO NELLA NOSTRA STORIA

a cura di Stefano Lesti, giornalista e scrittore Quindicesima puntata

LE ORIGINI ANTICHE DELL’INFERNETTO

L’

attuale quartiere dell’Infernetto è una tra le prime zone abitate del Litorale ed era destinato soltanto ai Romani più abbienti. L’incremento demografico del territorio si sviluppò fin dall’antichità nell’entroterra costiero e oltre all’allargamento urbanistico della colonia di Ostium in conseguenza della presenza della nuova area portuale e alla nascita di ulteriori ed eterogenee aree urbane, i più facoltosi preferivano la campagna al caos della città. Parte benestante e residenziale immersa nella natura della pineta secolare di Castel Porziano l’Infernetto conta oggi oltre trentacinquemila residenti. L’origine del nome è legata alle attività dei braccianti provenienti da Ravenna che dopo la bonifica del 1884 si erano stabiliti in parte in questa zona per produrre carbone. Come riportato da Paolo Isaja, Giuseppe e Vito Lattanzi, in: “Pane e Lavoro. Storia di una colonia cooperativa. I braccianti romagnoli e la bonifica di Ostia”, e Garibotti, ne “La colonizzazione dell’Agro Romano e le cooperative agricole”: “Le dense colonne di fumo delle carbonaie che accese di giorno e di notte illuminavano l’intera area in maniera sinistra si potevano riconoscere fin dalle colline dei Castelli Romani, distanti oltre trenta chilometri in linea d’aria”. Come approfondito e scritto da Lanciani, Lauro, Quilici e Sartorio: “La storia di questa parte del territorio ha inizio quando l’antica famiglia di origine latina Procilia, residente nell’antica Lavinium, divenne proprietaria di un fondo conosciuto come: “Fundus Procilianus”. Da qui ha origine il nome attuale di Castel Porziano. L’intera area nella seconda metà del IX secolo comprendeva la tenuta di Capocotta e la tenuta che in seguito fu di proprietà del re Vittorio Emanuele II, l’attuale residenza estiva del Presidente della Repubblica e di fatto faceva parte della riserva reale di caccia di casa Savoia. I suoi confini arrivavano fino alla costa in cui l’imperatore Ottaviano Augusto ma anche oratori, funzionari, nobili patrizi e cavalieri avevano edificato le proprie residenze al mare che erano collegate tra loro dapprima da sentieri di campagna e mulattiere e poi tramite la via Severiana.

FONTI BIBLIOGRAFICHE: AA.VV. CASTELPORZIANO, 1. CAMPAGNA DI SCAVO E RESTAURO 1984, 1985, ROMA. AA.VV. CASTELPORZIANO, 2. CAMPAGNA DI SCAVO E RESTAURO 1985-1986, 1988. ROMA; INSEDIAMENTI ARCAICI: S. QUILICI, G. SARTORIO, TROVAMENTI ARCAICI NEL TERRITORIO LAURENTINO: ANNOTAZIONI DI TOPOGRAFIA E PROSPETTIVE DI RICERCA, IN BULLCOM, XC, I, 1985, P. 9 SS. RODOLFO LANCIANI, “LE ANTICHITÀ DEL TERRITORIO LAURENTINO NELLA REALE TENUTA DI CASTEL PORZIANO” IN MONUMENTI ANTICHI DEI LINCEI XIII, 1903 COL. 133-198. R. LANCIANI, LE ANTICHITÀ DEL TERRITORIO LAURENTINO, IN MONANT, XIII, 1903, CC. 133-198; XVI, 1906, CC. 22-69 (CON AMPIA BIBL. PREC.) . M. G. LAURO, PROPOSTE DI PERCORSI ARCHEOLOGICO-NATURALISTICI NELL’AMBITO DELLA TENUTA PRESIDENZIALE DI CASTEL PORZIANO, IN SITI ARCHEOLOGICI, UN PROBLEMA DI MUSEALIZZAZIONE ALL’APERTO. ATTI DEL I SEMINARIO DI STUDIO, 1988, ROMA, P. 41 SS. M.G. LAURO, CASTEL PORZIANO, INDAGINI ED INTERVENTI A TOR PATERNO, IN ARCHEOLOGIA LAZIALE IX (QUADAEI, 16), 1988, ROMA, P. 178 SS. .

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Infernetto Magazine di Francesco Bucci

STATO DI CALAMITÀ PER LE SPIAGGE DEL LITORALE

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l Consigliere Municipale Pierfrancesco MARCHESI, ha protocollato una richiesta per un consiglio straordinario concernente lo stato di calamità in cui versano le spiaggerò Ostia in seguito al maltempo che ha messo in ginocchio il centro Italia. Il documento da lui redatto, inoltre è stato firmato da altri consiglieri dell’Opposizione, ai quali rivolge un ringraziamento per aver appoggiato la sua intenzione di capire le misure che vorrà adottare l’amministrazione su questa circostanza. Inoltre il Consigliere dichiara inoltre:<<attendo in aula Tutti gli attori preposti per la risoluzione del problema>>

Riceviamo e pubblichiamo

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MILLE BAMBINI SENZA MENSA

i è svolta una commissione speciale controllo e garanzia del X Municipio che ha affrontato la questione dei mille bambini che ad Ostia hanno iniziato l’anno scolastico senza servizio di mensa, dopo che la dirigenza del comprensivo “Via delle Azzorre“, che comprende tre plessi, ha sospeso il servizio per il forte indebitamento accumulato nel tempo. A rischio anche 30 lavoratori della ditta solidarietà e lavoro. “Ritengo molto grave - spiega Pietro Malara, capogruppo di Fratelli d’Italia del X Municipio e presidente della commissione - l’assenza in aula dell’Ufficio Scolastico, del Presidente del Municipio e dell’assessore comunale competente, che erano stati invitati. Trovo invece irrispettoso l’atteg-

giamento di chi, in rappresentanza dell’amministrazione locale, è stato presente ma con un atteggiamento di insofferenza alle domande dei vari consiglieri e delle parti presenti. Chi amministra non può chiudere gli occhi ed abbandonare famiglie e lavoratori al proprio destino, ma dovrebbe cercare di trovare una soluzione tentando ogni strada percorribile. Stamattina, convocando la commissione, abbiamo messo al tavolo tutte le parti e fatto passi avanti verso una soluzione condivisa. È comunque assurdo che le notizie sul bando siano state fornite in Commissione, con tanto di documenti emessi da Roma Capitale, da uno degli invitati mentre l’amministrazione non ne era a conoscenza. Continueremo a lavorare e vigilare: di certo, non lasceremo soli né i genitori, né chi sta rischiando il proprio posto di lavoro, impegnandoci su tutti i fronti fino a quando - ha concluso Malara - la situazione non sarà risolta”.

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OSTIA, LAVORI FERMI “L’ASFALTO RICOMICIA A SPROFONDARE”

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obbiamo constatare purtroppo il blocco dei lavori da 3/4 giorni nel cantiere di Viale delle Repubbliche Marinare, che impegna i due incroci che collegano la strada a Corso Duca di Genova. Se il cantierato ha palesato fin dall’inizio problemi di congestione del traffico in questa zona nelle ore di punta, ci siamo augurati da subito che tali lavori di manutenzione venissero ultimati nei tempi più celeri; una premessa purtroppo già infranta, considerato che gli operai sono fermi già da diversi giorni per i forti rovesci sul Litorale Sud di Roma. Al blocco degli interventi dovuti alle condizioni meteo si sta aggiungendo anche l’aggravamento delle condizioni del manto stradale; se la strada è stata recintata per collassi dell’asfalto dovuti a delle perdite d’acqua nel sottosuolo, ancora due perdite sono presenti in questo punto di Ostia ed il manto stradale sta ricominciando a collassare ed inizia ad ampliarsi interessando ora lo spazio verde adiacente al Parco Simone Renoglio su Viale delle Repubbliche Marinare. Sarà necessario chiedere all’Assessore Bollini un resoconto sulla tabella di marcia dei lavori, considerato che la soluzione del problema apre lontana e soprattutto considerando le paure che tale situazione sta generando nei residenti locali”. Così dichiarano in una nota Pietro Malara (Capogruppo e Coordinatore di Fratelli d’Italia X Municipio) e Riccardo Marinelli (membro del Direttivo di FdI X Municipio).

FDI, CANDIDA IL LITORALE DI OSTIA PATRIMONIO UNESCO

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ratelli d’Italia ha presentato alla stampa la ‘Delibera sulla candidatura del litorale di Ostia a patrimonio Unesco, sulla sua denominazione a Lido di Roma e sull’attuazione del decentramento’ previsto per il Municipio X. Sono intervenuti gli esponenti capitolini di Fdi, Andrea De Priamo capogruppo in Campidoglio, i consiglieri co-

munali Francesco Figliomeni, Lavinia Mennuni prima firmataria della delibera e Rachele Mussolini della lista civica ‘Con Giorgia’. Presenti anche i consiglieri del Municipio X Pietro Malara, coordinatore e capogruppo e Mariacristina Masi consigliera municipale. Lo fa sapere Fdi in una nota congiunta degli intervenuti. “Maggiori fondi, poteri e decentramento amministrativo e rilancio del mare di Ostia, visto anche il suo vasto e importante patrimonio archeologico e naturalistico. Pertanto proponiamo la candidatura di Ostia a tutela dell’Unesco, sia per salvaguardare il territorio e le sue bellezze che per rilanciare la sua vocazione turistica”, dichiarano gli esponenti di Fdi.

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BILANCIO OSTIA “NIENTE SOLDI PER ABBATTERE ILLUNGOMURO”

“LA RAGGI SNOBBA IL X MUNICIPIO”

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el bilancio del X Municipio - denuncia il consigliere del X Municipio Athos de Luca - i soldi per le spiagge che sono la grande ricchezza del territorio, sono stati ridotti di 1 milione e mezzo (da 5 milioni e 300 mila euro nel 2019 a 3 milioni e 860 euro nel 2020)”. “E’ assur-

do che nelle condizioni in cui sono le spiagge di Ostia, il mare della Capitale, nel bilancio si tolgono i soldi per le spiagge per cui Ostia ha anche la delega di Roma Capitale. Non solo ma in bilancio non c’è neppure una lira per abbattere il “lungomuro” e ridare ai cittadini la vista e il libero accesso al mare. Le promesse dei 5 Stelle hanno durato il tempo della campagna elettorale”, conclude de Luca.

sognano “Alcuni il successo,

altri si attivano per raggiungerlo

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ono mesi che denunciamo la situazione della via Cristoforo Colombo. L’assenza di supporto del GIPT, decisa dall’Amministrazione Capitolina, senza neanche coinvolgere il Municipio, ha peggiorato le condizioni di traffico di una via congestionata e provata da un altissimo numero di incidenti. Il Sindaco non risponde da mesi all’interrogazione approvata in Consiglio, anche se i tempi sono ampiamente scaduti, commettendo una grave omissione e snobbando di fatto istanze che provengono dal territorio. Il peggior Sindaco della storia di Roma, anche sul piano del rispetto istituzionale. Nelle ultime mattine gli automobilisti denunciano l’assenza della Polizia Locale ai semafori, impiegata a fronteggiare i sinistri. Il Gruppo Mare, come avevamo annunciato, non può farsi carico di un onere così grande. O ci inviano ancora più risorse o serve un supporto maggiore da Roma nelle ore di punta. Insisteremo finché la Raggi, addormentata in Campidoglio, non si accorgerà che sulla via Colombo c’è un problema, aggravato dalle sue decisioni, che va immediatamente affrontato”. Lo dichiara il Consigliere di FDI in X Municipio Mariacristina Masi

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BRACCONAGGIO: CARABINIERI FORESTALI E GUARDIE VENATORIE DELLA LIPU DENUNCIANO 29 PERSONE

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ilitari del comando carabinieri forestale del gruppo di Roma, in prima linea contro il bracconaggio e le battute di caccia abusive nelle zone dove la fauna e protetta. Si è conclusa il 17 novembre scorso, l’ imponente operazione di controllo, battezzata “Re- Call”, messa a segno dai detective del comando carabinieri forestale di Roma e della regione Lazio per la prevenzione e repressione dell’utilizzo di richiami elettronici. I sofisticati congegni, sequestrati dai militari riproducendo i canti degli uccelli li attirano e ne facilitano l’abbattimento da parte dei cacciatori senza scrupoli, danneggiando gli animali interrompendone il volo migratorio. Positivo il bilancio del blitz anticrimine che ha visto 29 persone denunciate per l’utilizzo di richiami elettromagnetici, abbattimento di specie non consentite, porto abusivo di arma, uso di fucile senza limitatore di colpi e resistenza a pubblico ufficiale. I carabinieri forestale hanno sequestrato 29 fucili da caccia e 18 richiami elettronici sequestrati a cacciatori in corso durante le battute di caccia. Sono state le 36 violazioni amministrative per un importo di € 6.000, contestate per omesse indicazioni della giornata di caccia, appostamenti ravvicinati, eccesso di animali abbattuti. I servizi concentrati nella provincia di Roma si sono svolti nelle zone dove si esercita la caccia alle allodole e ai tordi. Impegnati nell’operazione “Re-call” i militari delle Stazioni dei

120 FAMIGLIE SENZA RISCALDAMENTO

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Carabinieri Forestale di Civitavecchia, Tolfa, Manziana, Sant’Oreste, Ciciliano, Palombara Sabina, Palestrina, Guidonia Montecelio, Pomezia, Roma, Ostia, Velletri, Monterotondo, Segni, Rocca di Papa in collaborazione con le guardie venatorie volontarie della L.I.P.U. il cui apporto professionale ed operativo ha dato un contributo sostanziale ad una attività di tutela delle specie animali conseguendo risultati importanti e dimostrando come la collaborazione tra i vari soggetti istituzionali e non, che a vario titolo si occupano di ambiente, consente di contrastare efficacemente la pratica della caccia illecita

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assolutamente inaccettabile e vergognoso che 120 famiglie, per lo più anziane, siano senza riscaldamento perché nessuno interviene per risolvere un problema di caldaie in via Baffigo 95, che a cascata lascia al freddo altre due palazzine, una in via Storelli e l’altra in via Cagni. La competenza e Erp è quindi del Dipartimento capitolino che evidentemente non è interessato a intervenire sulla ditta competente e che il Municipio X non riesce a coinvolgere per risolvere la questione. Ma se non si garantiscono dignità e servizi minimi a questi cittadini per bene, alcuni dei quali stamane sono venuti in Municipio in lacrime, come si può poi parlare di rilancio di un territorio compromesso da infiltrazioni criminali? A Ostia Ponente servono fatti concreti, non chiacchiere e promesse che lasciano il tempo che trovano”. È quanto dichiara Andrea Bozzi, capogruppo civico di “Sogno Comune” in Municipio X.

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OSTIA, A PIAZZA GASPARRI TORNA L’’ALBERO DELLA LEGALITÀ’ Ripristinato a piazza Gasparri l’albero della Legalità, dopo l’asportazione della targa dedicata alle Vittime di Mafia e le torture inflitte all’albero intossicato con calce e vernice, poi segato e spezzato. Lo comunica Fratelli d’Italia in una nota spiegando che il gruppo di Fd’I è tornato di nuovo nel Parco Willy Ferrero, insieme alle istituzioni, alla presenza del vicepresidente della Camera e deputato Fabio Rampelli, “a ricordare che Ostia è fatta da cittadini onesti che sono la maggioranza e non si fanno intimidire da azioni vandaliche per disincentivare la riqualificazione di questo quartiere”. Cinzia Pellegrino, coordinatore del dipartimento Tutela Vittime, Chiara Colosimo, vicepresidente in commissione Antimafia della Regione Lazio, Pietro Malara, coordinatore nel X municipio e Maria-

cristina Masi, consigliera del X municipio dichiarano: “Abbiamo nuovamente piantumato la parte del melograno sopravvissuta allo sradicamento delle scorse settimane e piantato un nuovo albero che sarà simbolo di salute e rinascita per questo quadrante del litorale romano. Ringraziamo per la presenza la presidente Giuliana Di Pillo e l’assessore Alessandro Ieva, che insieme a

diversi consiglieri del M5s locali hanno presenziato a quest’importante cerimonia nel cuore di Nuova Ostia. Il X municipio oggi dice nuovamente no al malaffare, e ripudia qualsiasi attività criminale presente su questo territorio e nel suo entroterra”. “Sarebbe stato bello che tutte le forze politiche avessero partecipato per dare un segnale forte ed inequivocabile, - tuona Francesco Paolo Russo Segretario Regionale Sap del Lazio, - segnale che stiamo dando da sempre, su Ostia e su Roma in generale, lasciando il faro costantemente puntato sulla sicurezza, per la quale non finirò mai di chiedere investimenti, uomini, mezzi e regole d’ingaggio, che permettano ad i nostri ragazzi di lavorare in serenità e garantire così la sicurezza. Forza Ostia, rialziamoci insieme!”.

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RUBRICA

CONOSCI IL TUO NEMICO E SCONFIGGILO CON LA FORZA DELLA RAGIONE

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a cura di Sir Galahad

el Medioevo la violenza era talmente diffusa che oltre a reprimerla con forza si preveniva condannando i violenti e gli assassini a pene esemplari quali gogna, tortura e morte. Al giorno d’oggi invece i politici, oltre a non contenerla e punirla la fomentano per qualche voto in più, unitamente ai mass media che la promuovono per fare soldi e ascolti tramite la produzione di fiction e film che di fatto esaltano i criminali a eroi, i violenti a uomini e i vigliacchi e gli ignobili a miti. Mass media che ci inondano a ogni ora di immagini e di temi fondati sulla violenza che entrando nelle nostre case e nelle menti labili di molti di noi finiscono per diventare normalità. La televisione generalista alimenta l’ignoranza e il disinteresse su cosa accade a chi sta peggio provocando emulazione da parte del popolo italiano più debole e sempliciotto. Non bisognerebbe forse ripensare la televisione, trasformandola dall’attuale contenitore di spazzatura qual è oggi in uno strumento di progresso per favorire l’evoluzione del pensiero della società italiana? Perchè non utilizzare la sua popolarità per diffondere cultura e reale progresso, provando a formare le nostre coscienze e quelle dei nostri partner, figli e nipoti su valori umanistici? Com’è possibile che non ci si renda conto della pesante responsabilità dei media di massa riguardo le derive letali a danno delle nostre intelligenze e sopratutto sensibilità e che nessuno fissi dei limiti invalicabili alla loro azione nefasta? Forse perchè chi di dovere non si rende conto, oppure se ne fotte altamente, che il rinascimento dell’Italia, che ci è necessario per non rimanere impatantati come siamo ormai ora e da almeno un ventennio pieno, non possa razionalmente che passare attraverso una costante ricerca e messa in onda di una maggior qualità di programmi e palinsesti televisivi che oggi è più che scarsa se non del tutto assente. Al pari di noi utenti, che siamo delle vittime inconsapevoli perchè non abbiamo ancora compreso che involontariamente tendiamo un po’ tutti a ergere a modelli i personaggi televisivi, avendo però perduto la capacità di discernere finanche il bene dal male, ma sopratutto ignorando che i mass media stanno di fatto distruggendo l’educazione nostra personale e in maniera grave dei nostri figli, resa di fatto impossibile dagli stessi media di massa il cui unico fine attuale è di condizionarli e renderli schiavi al fine di arricchirsi e ingrassare le tasche dei loro sponsor, siano economici o politici sulla loro vita. Come allora non dare di matto di fronte agli elementi che ci stanno trasformando sempre più in una società incivile dove gentaglia vigliacca, ignorante e senza cuore e onore, per rabbie represse e/o timori indotti, piuttosto di prendersela con i politici -che sono gli unici responsabili di ogni male- e certi programmi televisivi -che gli danno spazio- invoca stupri contro chi salva vite umane e schiaccia con i piedi il pane, minacciando di morte dei bambini innocenti così come accaduto nel passato più recente alla capitana Carola Rachete e ai figli dei rom di Roma? Come non perdere il lume della ragione davanti a violenti e a violentatori che piuttosto di marcire in galera se vanno in giro liberi di fronte alle loro vittime che per vergogna rifiutano di uscire di casa e financo di denunciare per timori fondati di reazioni dovute all’impunità conseguente all’imbellità delle leggi attuali e alla insussistenza di forme spinte di protezione e salvaguardia? Infine, come recuperare dignità e sopratutto speranze davanti al dilagare di politici indegni e moralmente indecorosi che in tivvù non fanno altro che litigare -salvo poi spartirsi il bottino di nascosto dalle telecamere- uniti quanto a nemici della civiltà alle isole degli sfigati, agli amici di questa cippa e ai grandi fratelli (coltelli) che spopolano nelle trasmissioni tivvù che studiate per attrarre amebe e decelebrati, giovanissimi e genitori frustrati dovrebbero essere vietate al grande pubblico?

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Salute e Benessere

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Infernetto SALUTE

A cura della Dottoressa Tina Calbi

Dott.ssa Tina Calbi Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale Terapia di coppia - Terapia familiare Terapia per adolescenti - Terapia individuale Ansia - Attacchi di panico - Depressione Disturbi sull’umore - Disturbi del comp. alimentare Disturbi sessuali

“ANCHE A TE E FAMIGLIA”

COME IMPARARE A GESTIRE I CONFLITTI FAMILIARI DURANTE LE FESTIVITÀ

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a famiglia è un microcosmo sociale, la più piccola cellula della comunità umana dotata di leggi, tradizioni e regole proprie. Le feste natalizie, grazie alle grandi riunioni familiari, sono un’occasione di vicinanza e interazione, che per molti rappresentano felicità e serenità, per altri, invece, le festività natalizie sono la scintilla che fa scoppiare alcuni conflitti familiari. Il Natale è ormai per i più una ricorrenza prettamente consumistica, nella maggior parte dei casi deprivata di ogni carattere religioso. Questo aspetto rende le Feste un cliché che si uniforma ad un’immagine pubblicitaria illusoria: una ricorrenza in cui essere felici, divertirsi, gratificarsi materialmente e cercare di rassomigliare quanto più possibile a quelli modelli familiari che amiamo vedere nei film. Fuori dai set televisivi tuttavia le cose sono un po’ più complicate: non esistono famiglie idilliache e felici, spesso neanche così unite come le si vorrebbe. Il Natale è un’occasione in cui le famiglie spesso si ricompongono un po’ “forzatamente”, riunendo parenti che per la maggior parte dell’anno spesso neanche si frequentano. L’organizzazione di queste re-unioni familiari, comporta una notevole mole di stress causato dalla rapidità con cui bisogna prendere le decisioni e dal lavoro aggiuntivo di cui si sobbarcano i singoli membri. Gli alti livelli di stress generano tensione individuale che, spesso, sfocia in conflitti interpersonali, rendendo il natale,

più che la causa dei conflitti stessi, solo l’occasione in cui questi conflitti diventano più visibili. Altro aspetto non di secondaria importanza: le aspettative! Spesso, anche se ognuno conosce le criticità della propria famiglia, è difficile non rimanere frustrati dal constatare che tensioni e conflitti non risparmiano neanche le feste di Natale. Da qualche

parte molti di noi sperano ogni anno che quell’aspettativa di felicità e spensieratezza non venga delusa di nuovo. Imparare a rinunciare a quest’aspettativa è il primo passo per vivere più serenamente il periodo delle Feste. Si pensa erroneamente che durante le feste sia necessario mettere da parte i conflitti e divertirsi a qualsiasi costo; si parte già con troppe speranze, il che porta a null’altro che a uno stato di frustrazione e delusione quando le cose non vanno come sperato. L’atteggiamento migliore sarebbe quello di provare a starsene tranquilli e accettare che non sarà tutto perfetto, che ci sono situazioni che non dipendono direttamente da noi. Difficilmente le persone della nostra famiglia cambieranno e, anzi, può darsi che accentueranno alcuni loro modi di essere proprio in occasione della reunion natawww.inf er ne ttomagazine.it

lizia! Il Natale, infatti, è una di quelle occasioni in cui la famiglia mette in scena i propri riti (del magiare a tavola, dello scartare i regali ecc.), riproducendo un copione che pretende di assegnare ad ogni membro uno specifico ruolo rinforzando in tal modo l’identità della famiglia in sé stessa. Alla luce di ciò, sarà molto difficile che alcuni comportamenti, alcune dinamiche fra noi e i nostri familiari possano modificarsi proprio a Natale. Accettare questo è il primo passo per un cambiamento che parta però non dagli altri, ma da noi stessi. Saper mettere una giusta distanza è necessario per poter partecipare al Natale in famiglia senza sentirsi travolti da conflitti, rabbia o frustrazione. Imparare a riconoscere le tipiche scene familiari, le tipiche situazioni di conflitto, quegli schemi interattivi che si ripetono ogni anno sempre uguali significa poterli anticipare e prevedere senza farsene sorprendere e sconvolgere. Accettare che il Natale è in qualche modo un momento “delicato” e quindi il meno indicato per “cambiare il mondo” evita di porci aspettative irrealistiche che ci genereranno solo ansia e frustrazione. Solo dopo aver imparato a mettere una giusta distanza dai conflitti familiari che ritualizzano le feste natalizie, a tollerare quello che “non va” e “quello che non c’è” nella nostra famiglia, potremo avere la sufficiente libertà per cogliere “quello che c’è”. Natale in famiglia, la gratitudine per quello che c’è!

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Silvia Castronovi - Giornalista Altroconsumo

Associazione indipendente a tutela dei consumatori - Relazioni Esterne Istituzionali Responsabile Regione Lazio - Email: silvia.castronovi@altroconsumo.it

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IL MEDICO DI BASE

assistenza sanitaria in Italia fa capo a due figure importantissime: il medico di base (o di famiglia) e il pediatra. Questi medici non sono dipendenti delle aziende sanitarie, ma prestano i loro servizi dietro uno specifico accordo, operano cioè in “convenzione” con il Servizio Sanitario, valutando le cure e gli approfondimenti necessari per i pazienti, regolando l’accesso ad esami, visite specialistiche, ricoveri e trattamenti (farmacologici e non). In particolare il medico di base è una fondamentale figura di collegamento tra il cittadino e il Servizio Sanitario Nazionale. Quali sono i compiti del medico di base? In linea generale, il medico di base deve: •tutelare la salute dei propri pazienti mediante attività di diagnosi, terapia, riabilitazione, prevenzione a livello del singolo individuo e della sua famiglia, e di educazione sanitaria; •garantire livelli essenziali e uniformi di assistenza, soddisfacendo i bisogni sanitari dei pazienti sia nell’ambulatorio sia al domicilio del paziente; •contribuire allo sviluppo e alla diffusione della cultura sanitaria e alla conoscenza del Servizio Sanitario Nazionale e Regionale; •aderire a specifiche campagne promosse ed organizzate dalle Regioni e/o dalle Aziende Sanitarie. Nello specifico, i compiti del medico sono numerosi e consistono nel: •gestire le patologie acute e croniche dei suoi assistiti; •occuparsi dei pazienti in vari ambiti: l’assistenza programmata al domicilio dell’assistito (anche in forma integrata con l’assistenza specialistica, infermieristica e riabilitativa, in collegamento se necessario con l’assistenza sociale), l’assistenza programmata nelle residenze protette; •fare visite domiciliari ed ambulatoriali a scopo diagnostico e terapeutico; •chiedere la consulenza a medici specialisti; •aggiornare la scheda sanitaria dei pazienti; •redigere certificazioni obbligatorie per legge ai fini della riammissione alla scuola dell’obbligo, agli asili nido, alla scuola materna e alle scuole secondarie superiori; •rilasciare certificazioni di idoneità allo svolgimento di attività sportive non agonistiche; •rilasciare la certificazione per l’incapacità temporanea al lavoro Quanti pazienti può avere e quando è tenuto a riceverli? Il medico di base può assistere fino a un massimo di 1.500 pazienti e deve garantire l’apertura dello studio per 5 giorni alla settimana, secondo i seguenti criteri: •preferibilmente dal lunedì al venerdì, con previsione di apertura per almeno due fasce pomeridiane o mattutine alla settimana e comunque con apertura il lunedì; •nelle giornate di sabato il medico non è obbligato a svolgere attività ambulatoriale però deve effettuare le visite domiciliari che ritiene opportune entro le ore 10 dello stesso giorno, ed eventualmente quelle che non ha ancora effettuato, che sono state richieste il giorno precedente dopo le ore 10 del mattino; •rispettando un orario congruo stabilito in base al numero degli iscritti: non inferiore a 5 ore settimanali fino a 500 assistiti, 10 ore settimanali da 500 a 1000 assistiti e 15 ore settimanali da 1.000 e 1.500 assistiti; •l’orario di studio deve comunque essere definito anche in relazione alle necessità degli assistiti e all’esigenza di assicurare una prestazione medica corretta ed efficace. L’orario con il nominativo del medico deve essere esposto all’ingresso dello studio medico. Gli appuntamenti possono essere fissati sia attraverso prenotazio-

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ne telefonica, sia con altre modalità. Il medico è contattabile durante gli orari di ambulatorio e con le modalità indicate ai propri pazienti, ma non è tenuto alla reperibilità, né può sostituirsi per i casi urgenti al Pronto soccorso o al 112. Se lavora in associazione è possibile rivolgersi agli altri medici associati solo per prestazioni non rimandabili al giorno successivo e nel rispetto degli orari e delle modalità organizzative dei singoli studi. Le visite domiciliari sono gratuite, ma è il medico a decidere se è un caso grave e urgente e se il paziente è effettivamente non trasportabile in studio: qualora reputi ingiustificata la richiesta, il medico può decidere di far pagare la visita. Per quanto riguarda i tempi: se il paziente telefona al medico dopo le ore 10, la visita può essere effettuata entro le ore 12 del giorno successivo; nei giorni prefestivi valgono le stesse disposizioni previste per il sabato, con l’obbligo però di effettuare attività ambulatoriale per i medici che in quel giorno la svolgono ordinariamente al mattino. È possibile che il medico riceva solo su appuntamento? Il medico può fissare l’appuntamento ai suoi assistiti però non può rifiutarsi di ricevere un paziente che si presenti in ambulatorio senza appuntamento per una richiesta d’urgenza. Medico di base: come sceglierlo? Al compimento dei 14 anni d’età ogni cittadino è tenuto a scegliere il proprio medico di famiglia. La scelta è possibile anche a partire dal sesto anno d’età, qualora i genitori desiderino spostare il figlio dal pediatra al medico di base. Per scegliere il medico di base si può consultare l’elenco dei medici convenzionati che si trova negli uffici delle Aziende sanitarie territoriali o sui siti internet delle stesse e recarsi quindi all’Ufficio anagrafe del Distretto sanitario di residenza per comunicare la scelta, munito di •libretto sanitario, •tessera sanitaria, •un documento di riconoscimento. Oltre alle informazioni ricevute negli uffici dell’Azienda sanitaria, può comunque essere una buona idea, prima di iscriversi, contattare il medico e recarsi nel suo studio per un colloquio. E’ una modalità utile per conoscersi, ma non è prevista dalla normativa: il medico potrebbe rifiutarsi o chiedere addirittura il pagamento di una parcella. Posso scegliere il medico di base in un distretto sanitario diverso dal mio? Il cittadino che vuole iscriversi negli elenchi di un medico di medicina generale che lavora in un ambito territoriale diverso da quello della sua residenza lo può fare nel caso in cui il medico accetti l’assistenza e ci siano condizioni di vicinanza geografica. La scelta viene effettuata presso gli uffici del Distretto dell’Azienda sanitaria. Prestazioni, certificati e visite Il medico di famiglia assicura le seguenti prestazioni a titolo gratuito: •visita medica ambulatoriale e domiciliare; •prescrizione di farmaci, richieste di visite specialistiche e di accertamenti diagnostici sia strumentali che di laboratorio; •proposta di ricovero alla struttura ospedaliera; •proposte di cure domiciliari alternative al ricovero; •rilascio gratuito dei seguenti certificati medici previsti dagli accordi nazionali: o certificati di riammissione a scuola dopo malattia, o certificazione di idoneità allo svolgimento di attività sportiva non agonistica solo in ambito scolastico, o certificati di malattia per i lavoratori. Alcuni certificati medici sono a pagamento e il tariffario è esposto nell’ambulatorio medico: •le certificazioni di invalidità civile o di infortunio sul lavoro; •le certificazioni di idoneità allo svolgimento di attività sportive

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Infernetto SALUTE non agonistiche; •prestazioni non comprese nei compiti e nelle attività previste dall’accordo collettivo nazionale dei medici di medicina generale ovvero prestazioni richieste e svolte in fasce orarie notturne prefestive e festive; •le visite ambulatoriali e domiciliari occasionali effettuate da un medico di famiglia che non è il proprio. Il medico può chiedere il pagamento di una somma in denaro di alcune prestazioni di particolare impegno professionale (ad esempio suture di ferite superficiali, rimozione di punti di sutura e medicazioni, vaccini desensibilizzanti, fleboclisi ecc.) e di visite ambulatoriali e domiciliari occasionali a persone affette da particolari patologie. Visita domiciliari: quando ne ho diritto? É gratuita? Quando l’assistito non è trasferibile, ovvero quando non può essere trasportato presso l’ambulatorio, il medico deve recarsi presso il suo domicilio per visitarlo. È il medico che valuta la non trasferibilità e quindi l’opportunità di fare una visita domiciliare. L’assistito ha il diritto di ricevere una visita domiciliare anche qualora il medico dovesse considerarlo trasferibile ma, in questo caso, dovrà pagare la prestazione. La visita domiciliare deve essere eseguita: •nel corso della stessa giornata, se la richiesta avviene entro le ore 10; •entro le ore 12 del giorno successivo nel caso in cui la richiesta pervenga dopo le ore 10. Sarà cura del medico organizzare la modalità di ricevimento delle richieste di visita domiciliare. Sia il medico che l’Azienda sanitaria territoriale devono darne comunicazione ai pazienti. Cosa devo fare se ho bisogno di un certificato di malattia? Il medico è tenuto a inviare il certificato di malattia online direttamente all’Inps (anche se il lavoratore è iscritto a un altro ente previdenziale), entro 24 ore dalla visita; inoltre deve comunicare il numero di protocollo del certificato trasmesso al lavoratore, che a sua volta il lavoratore è obbligato a comunicarlo al proprio datore di lavoro. La procedura per l’invio online dei certificati di malattia riguarda tutti i lavoratori dipendenti, sia privati che pubblici, eccetto i dipendenti del settore pubblico disciplinati da propri ordinamenti (forze armate e di polizia, magistrati, vigili del fuoco ecc.) ai quali può essere rilasciato un certificato di malattia in carta bianca intestata, anche da parte di un medico libero professionista. Le visite fiscali Dal 1° settembre 2017 è entrato in vigore il polo unico per le visite fiscali che attribuisce all’Inps la competenza esclusiva ad effettuare le visite mediche di controllo per verificare l’effettivo stato di malattia del dipendente su richiesta dei datori di lavoro (pubblici e privati) oppure su iniziativa dell’Ente. La circolare Inps n. 95 del 7 giugno 2016 e il recente decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri n.206 del 2017 chiariscono gli obblighi e le esenzioni, distinti per i lavoratori dipendenti privati da quelli per i lavo-

ratovi dipendenti pubblici. Vediamo di seguito quali sono le differenze.

La visita fiscale al dipendente privato Il lavoratore privato assente per malattia ha l’obbligo di garantire la propria reperibilità nelle seguenti fasce orarie:

•la mattina dalle ore 10 alle ore 12; •il pomeriggio dalle ore 17 alle ore 19. Durante tali fasce orarie, il lavoratore privato può ricevere la visita medica fiscale richiesta dal datore di lavoro o dall’Inps stesso e pertanto è obbligato a farsi trovare presso il proprio domicilio o altro indirizzo comunicato al momento della dichiarazione dell’inizio della malattia. Se il lavoratore non rispetta tali orari di visita fiscale e risulta assente dal domicilio comunicato all’inizio della malattia tramite certificato medico, può incorrere in sanzioni e/o provvedimenti disciplinari qualora non giustifichi, mediante prove certe e documentabili, il motivo della sua assenza durante tali orari. Sono esclusi dall’obbligo di rispettare le fasce di reperibilità tutti i lavoratori dipendenti privati, la cui causa di malattia sia connessa a: •patologie gravi che richiedono terapie salvavita, che devono essere opportunamente documentate dalla struttura sanitaria; •stati patologici sottesi o connessi a situazioni di invalidità riconosciuta, in misura pari o superiore al 67%. Le condizioni patologiche che nella fattispecie danno diritto all’esonero per i dipendenti del settore privato sono precisate negli allegati della circolare Inps n. 95 del 7 giugno 2016. La visita fiscale al dipendente pubblico Invece, i dipendenti pubblici (statali, insegnanti, militari, poliziotti, vigili del fuoco, dipendenti delle azienda sanitarie territoriali, enti locali) possono ricevere la visita fiscale nei seguenti orari: •la mattina dalle ore 9 alle ore 13; •il pomeriggio dalle ore 15 alle ore 18. Sono esenti dall’obbligo di rispettare le fasce orarie di reperibilità i lavoratori pubblici assenti per malattia che presentino: •patologie gravi che richiedono terapie salvavita; •malattie per cui è riconosciuta la causa di servizio, facenti riferimento a lesioni ed infermità comprese tra le prime tre categorie della Tabella A del decreto del Presidente della Repubblica 30 dicembre 1981, n. 834, oppure a patologie che rientrano nella tabella E dello stesso decreto; •stati patologici connessi ad una situazione di invalidità riconosciuta, pari o superiore al 67%. Solo in questi casi i dipendenti pubblici possono risultare non reperibili presso il proprio domicilio durante gli orari previsti per le visite fiscali. L’infortunio sul lavoro non è invece più presente nell’elenco delle circostanze che esentano dall’obbligo. Gli infortunati sul lavoro dovranno quindi rispettare anch’essi le fasce di reperibilità. Lo stesso vale per gli statali con un’invalidità riconosciuta, ma inferiore ai due terzi, che saranno tenuti al rispetto delle fasce di reperibilità come previsto per i dipendenti del settore privato. Queste e altre modifiche sono state introdotte dall’aggiornamento della norma sulle visite fiscali per i dipendenti pubblici, in vigore dal 13 gennaio 2018. L’obbligo di reperibilità, sia per dipendenti privati che pubblici, è previsto anche per i giorni non lavorativi e festivi (quindi anche per il giorno di Natale, Capodanno, Pasqua, le feste patronali) e per i giorni di riposo se l’evento cade prima o dopo tali giornate. Come avviene già per i lavoratori privati, anche nel pubblico impiego sono previsti dei controlli sui certificati medici che hanno la finalità di valutare il comportamento dei dipendenti e decidere eventualmente

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Infernetto SALUTE

“FESTE FELICI CON I NOSTRI AMICI ANIMALI” I CONSIGLI DEL MINISTERO DELLA SALUTE

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e feste natalizie e di fine anno possono nascondere qualche insidia o essere la causa di brutte avventure per i cani e gatti di casa. Per questo motivo il ministero della Salute ha avviato

una campagna di prevenzione e sensibilizzazione dedicata alla cura degli animali da compagnia. La direzione generale della Sanità animale e dei farmaci veterinari ha realizzato cinque locandine con immagini originali e raccomandazioni specifiche per la cura degli animali. Si parla di cibi da evitare, pericoli legati alle decorazioni natalizie, raccomandazioni per il trasporto e precauzioni da adottare durante la notte di Natale e di Capodanno per l’esplosione di fuochi d’artificio. Durante le feste è meglio non variare la loro alimentazione e non esagerare con il cibo. Qualche strappo alla solita dieta è concesso, ma deve essere limitato ad un boccone extra. È fortemente sconsigliato dare loro i cibi eccessivamente conditi, speziati o piccanti; il cioccolato (in particolare quello fondente, tossico per cani e gatti), i dolci (non solo quelli natalizi), le noci, la frutta secca e l’uvetta. Oltre a tutto questo evitiamo anche gli avanzi e in particolare gli ossicini. BOTTI DI CAPODANNO, COME PROTEGGERLI In molte città italiane i botti di Capodanno sono finalmente proibiti, ma in molti altri sono ancora concessi dimenticando che i fuochi d’artificio provocano paura

e stress nei nostri animali. Sono un vero incubo. Ecco alcuni consigli per cercare di proteggerli: allo scoccare della mezzanotte non tenerlo all’aperto e non lasciarlo solo; per attutire i rumori chiudi le finestre e tieni alto il volume della radio o della tv; cerca di distrarlo con i suoi giochi o con bocconcini appetitosi e prova farlo stancare giocando molto con lui durante la giornata. VACANZE A SEI ZAMPE Portare in vacanza i nostri amici a quattrozampe è bello, ma richiede qualche accortezza in più. Prima di ogni altra cosa, occorre informarsi in anticipo se le strutture che hai scelto accolgono anche gli animali. Ecco altri consigli del ministero della Salute: assicurati di avere i suoi documenti in regola, in particolare passaporto e libretto sanitario; informati sugli obblighi sanitari del luogo in cui andrai in vacanza; informati sui regolamenti delle com-

pagnie aeree, marittime e ferroviarie; in auto non è consentito lasciarlo libero. E’ obbligatorio che viaggi nel trasportino o nel bagagliaio diviso da un’apposita rete oppure assicurato con la cintura di sicurezza. I NOSTRI AMICI NON SONO DEI PACCHI DONO Gli animali sono essere viventi con esigenze, sentimenti ed emozioni e come tali vanno rispettati. Se si decide di prenderne uno, di acquistarlo, adottarlo, ma soprattutto di regalarlo, bisogna ricordarsi una cosa fondamentale: un cucciolo non è un pelouche, ma un animale che comporta una responsabilità per tutta la vita. Ecco qualche elemento di riflessione: regalare un animale a Natale deve essere una scelta responsabile e consapevole; è importante considerare il destinatario, l’ambiente in cui www.inf er ne ttomagazine.it

vivrà, la specie, la razza; ogni anno, molti animali regalati a Natale, senza l’op-

portuna consapevolezza, vengono poi abbandonati in estate. Nessun animale da compagnia deve essere venduto ai minori di 16 anni senza il consenso esplicito dei genitori o di altre persone che esercitano la responsabilità parentale (Convenzione Europea per la protezione degli animali da compagnia, art.6, ratificata dall’Italia Legge 4 novembre 2010, n. 201). Prendere un cane o un gatto al rifugio è un gesto che aiuterà l’animale a vivere felice. I PERICOLI SOTTO L’ALBERO Chi vive con un cane o un gatto sa bene quanto gli animali domestici siano incuriositi dalle decorazioni natalizie. Sono molti gli oggetti a cui non sanno resistere: le decorazioni dell’albero, specie palline in vetro o in platica dura; cavi delle luci, nastri e fiocchi dei regali, polistirolo, gancetti per le decorazioni, candele accese incustodite, neve artificiale. Attenzione: la Stella di Natale è una pianta che può essere pericolosa se

ingerita. Il succo lattiginoso che esce dal gambo di questo bellissimo fiore è velenoso. Da evitare l’ingestione, il contatto cutaneo e il contatto con gli occhi. Un consiglio: per sviare la sua attenzione lasciate giocare il vostro amico con una scatola di cartone dei regali vuota, senza carta o nastri a cui bisognerà praticare prima qualche foro con le forbici.

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