Infernetto Magazine n°89 web

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Editoriale

onosco due fratelli che hanno una casa cointestata. A un certo punto uno dei due ha impedito all’altro di rientrare in casa e rifiutandosi di pagare le spese condominiali ha subito una procedura di pignoramento della proprietà che ricade anche sulle spalle di quello cacciato di casa, che conseguentemente si è trovato costretto a farsi ospitare da tre anni da un caro quanto generoso suo amico, oltre a dover rifondere per la propria parte il condominio dei debiti prodotti dal novello Caino. Inutili fino ad ora le denunce presentate ai carabinieri dalla parte lesa, quanto mani legate da parte del suo avvocato. È mai possibile che una simile cosa possa accadere in un Paese che si illude di essere civile? È tollerabile che le leggi non proteggano e garantiscano i diritti delle persone oneste che subiscono violenze di ogni tipo da brutte persone senza potersi difendere legittimamente? Com’è ammissibile che se non hai i soldi per pagare gli avvocatoni di grido sei destinato a subire oltre ai danni anche le beffe? E infine, c’è forse da stupirsi se le persone perbene da una parte si suicidano sentendosi abbandonate dallo Stato, e dall’altra si fanno prendere dalla sindrome da “giustiziere della notte”? Altro che migranti e altri falsi problemi essenzialmente mediatici: sono o non sono questi i problemi quotidiani della gente di cui questa immonda politica dovrebbe occuparsi piuttosto che prendere tutti per i fondelli, legittimando la gentaccia che dovrebbe marcire in galera piuttosto che garantire le brave persone? Vedi i vergognosi recenti sconti di pena a quei mezzi uomini rei di femminicidi! Sir Galahad

Indice

PAGINA 7: NFERNETTO IN PILLOLE di Franco Gobbi PAGINA 15: RADICI E IDENTITÀ a cura di Stefano Lesti PAGINA 22: PAROLA ALL’AVVOCATO a cura dello Studio Biagini PAGINA 26: RUBRICA POLITICA INTERVISTA A... a cura di Stefano Lesti PAGINA 28: I CONSIGLI DI ALTRO CONSUMO a cura dI Silvia Castronovi PAGINA 31: RUBRICA SALUTE

INFERNETTO MAGAZINE ANNO 10 NUMERO 89

PER LA TUA PUBBLICITA’ 06.89527697

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EDITORE Esse Editore DIRETTORE RESPONSABILE Federica Afflitto GRAFICA | EDITING | LAYOUT Diana Patanè COLLABORATORI Franco Gobbi | Silvia Castronovi | Avv. Biagini | Stefano Lesti Giorgio Carrozzini | Dott.ssa Tina Calbi Dott.ssa Chiara Di Pietro INFERNETTO MAGAZINE Tutti i diritti sono riservati, salvo accordi scritti a contratti di concessione copyright, la collaborazione a questo mensile è da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita. La responsabilità dei contenuti dei testi è esclusivamente degli autori Registrazione Tribunale di Roma: 237/2010 del 26 Maggio 2010 Si ringraziano gli inserzionisti pubblicitari per il loro contenuto che consente la pubblicazione e la diffusione di questo periodico. Chiuso in redazione il 29 Marzo 2019 PUBBLICITÀ www.infernettomagazine.it - Tel. 06.89527697

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Franco Gobbi, Coordinamento Infernetto – Associazione di Quartiere

lcune note di aggiornamento circa problematiche che interessano il nostro quartiere -Infernetto- in discussione ormai da troppo tempo ed in attesa di urgenti e concrete soluzioni.

VIALE DI CASTELPORZIANO (Parte Prima) Nel precedente numero (88) di Infernetto Magazine abbiamo dato conto della notizia (comunicata nel corso dell’incontro in Municipio del 6 febbraio scorso con ‘Associazione Infernetto Attivo AdQ) relativa alla chiusura, finalmente, della gara di appalto per i lavori di rifacimento per tutto il Viale (da Wolf Ferrari a Canale della Lingua e da Canale della Lingua al viale del Lido di Castelporziano). Intervento di notevole valore ma assolutamente prioritario data l’importanza del viale per la mobilità del quartiere e date le sue precarie e pericolose condizioni. Ricordiamo anche che tale intervento è in discussione almeno dal 2015, anche con bandi di appalto conclusi tra novembre 2018 e febbraio 2019, con la partecipazione di almeno 224 ditte per i lavori. Intervento, peraltro, sollecitato più volte negli anni, con varie promesse ed impegni mancati. Dalla stessa Associazione apprendiamo che il Seggio di gara (quarta seduta) per la apertura delle buste, B economica, e, quindi, di assegnazione della gara ed affidamento del lavori di “Riqualificazione della pavimentazione stradale” per tutta la lunghezza del viale, avverrà il 19 giugno prossimo. Stiamo parlando di altri quattro mesi, almeno, per la possibile soluzione e conseguente avvio dei lavori.Al momento non c’è però indicazione della data di consegna del cantiere e tempi di esecuzione. E visti i tempi biblici occorsi per decisioni, bandi appalti, lungaggini burocratiche e quant’altro temiamo che per l’inizio lavori occorrerà ancora del tempo. Tutta questa vicenda rappresenta un assurdo a danno dei cittadini: non è possibile che occorrano quattro o cinque anni per risolvere un problema annoso di messa in sicurezza del viale. Eppure, seppur notevole date le dimensioni e la presenza dei pini, da bonificare, non è secondo noi una operazione che presenti particolari complessità, salvo ripercussioni sul traffico. Abbiamo già visto per i precedenti lavori di diversi, troppi anni fa. Comunque. c’è da aspettare e continuare a seguire da vicino de confidando in una breve attesa per l’effettivo inizio dei cantieri e conseguenti lavori. VIALE DI CASTELPORZIANO (Parte Seconda) ED INTERVENTI DI MANUTENZIONE SU STRADE DEL QUARTIERE Lo scorso 15 gennaio è stato pubblicato un bando per “Manutenzione ordinaria, sorveglianza e pronto intervento delle strade di competenza del X Municipio, suddiviso in due lotti per un totale di oltre 1.744.000 Euro, con apertura delle offerte in busta prevista per il 13 marzo 2019”. L’appalto consente lavori di manutenzione ordinaria e di pronto intervento sulle strade comprese nel Pubblico Patrimonio, con esclusione della Grande Viabilità sotto la responsabilità del Dipartimento SIMU. Per lavori si intendono vasti rappezzi e non semplice colmatura delle buche, inclusi i marciapiedi. Per l’Infernetto, le strade o parte di alcune, soggette a manutenzione risultano essere 36 di esse, in totale ed elenco, come da tempo noto. Per le strade private ed aperte al pubblico transito, ben oltre 200, è previsto che vengano segnalate le situazioni a rischio per loro transenna mento e con lavori di ripristino e messa in sicurezza a carico dei frontisti. Va bene, è comunque una procedura prevista e normale per consentire interventi a cura del Municipio. Ma nell’elenco delle strade con riparazioni da fare è segnalato anche il Viale di Castelporziano. Questo è incongruente con la procedura in atto, come segnalato a parte, in fase finale e che prevede il rifacimento totale della asfaltatura dello stesso Viale. Rifacimento totale che non dovrebbe avere la necessità di interventi parziali almeno per un certo periodo di tempo. Quindi, rischio di una costosa duplicazione con dispersione di risorse già scarse per conto loro. In ogni caso, confidiamo nella massima sollecitudine negli interventi previsti dal dall’appalto. Continua a pag. 8 www.inf er ne ttomagazine.it

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Infernetto Magazine continua da pag. 7

SOTTOPASSO CRISTOFORO COLOMBO/MALAFEDE I lavori, a quanto pare stanno visibilmente procedendo, magari con tempi più lunghi del previsto. Da notizie raccolte presso il SIMU i lavori di verifica e bonifica archeologica ed ordigni bellici si stanno ormai concludendo. E fanno parte della prima fase del progetto. Anche se alcune attività di bonifica sono state svolte includendo anche interventi propedeuticial sottopasso vero e proprio. Quindi, ci sarà il nulla osta della Sovraintendenza (non sarebbero previsti ostacoli) e la preparazione del progetto esecutivo (max 45 giorni). Consegna cantiere e partenza della seconda fase di realizzazione vera e propria del sottopasso prevista in 305 giorni, confidando che tutto vada bene. Stiamo seguendo da vicino l’andamento da verificare con un prossimo aggiornamento. PROGETTO MAREBBE/CACCIUTA Si attende il via ai lavori dell’Ufficio Tecnico almeno per il lotto che riguarda il rifacimento di via Marebbe e la creazione della rotatoria sul viale del Lido di Castelporziano. Per via della Cacciuta occorre una revisione del progetto iniziale data la presenza del canale CBTAR e le varie problematiche connesse sicuramente superabili. La sistemazione delle via Marebbe e della Cacciuta è fondamentale per la viabilità e la mobilità in quel quadrante di quartiere, portandosi dietro i necessari ed auspicabili interventi sulla parte finale di via San Candido e via Nicolini , a completamento. Ora che il Distaccamento dei Vigili del Fuoco su via dell Cacciuta è operativo, gli stessi Vigili stanno pre-

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mendo per una rapida conclusione di tutto il progetto, in piedi ormai da anni, troppi anni. LICEO E PRESIDIO SANITARIO Anche se per ragioni diverse i due progetti stanno procedendo piano, molto piano, troppo piano..…Avevamo confidato che dopo la Riunione della Commissione comunale di Trasparenza e Garanzia, lo scorso novembre in San Tommaso, fosse stata avviata la parte finale di un percorso dai tempi biblici. Ma nonostante questo ulteriore lasso di tempo nulla è ancora successo tra Comune di Roma, ASL e Regione Lazio. Il progetto è ancora impantanato e non se ne vede la conclusione con la effettiva creazione del Presidio Sanitario nei locali ex oratorio della Parrocchia di San Tommaso, da tempo di proprietà e disponibilità del Comune, proprio per questo preciso scopo. Lo stesso sta avvenendo per il Progetto del Liceo all’Infernetto. Ad una prima importante seduta delle Commissioni Scuola e Patrimonio di Roma Città Metropolitana si aspettava una ulteriore e, possibilmente finale riunione delle stesse Commissioni per procedere finalmente nel progetto di Liceo. Invece nulla finora, nonostante richieste e insistenze a vario livello. Ma occorrerà tenere vive, eccome, le due questioni. Cosa che faremo, ovviamente. Francamente, è ormai netta la impressione se non la certezza che le problematiche dell’Infernetto, tante e di vario genere comunque note da anni, non ricevano né l’attenzione e le priorità dovute da parte della varie Istituzioni coinvolte. Non va bene…….. Ai prossimi aggiornamenti e grazie per l’attenzione.

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LA ROMA-LIDO:

PRENDERÀ IL NOME DI “LINEA E”

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a Roma-Lido dire addio. La tratta che collega Ostia a Roma in entrambe le direzioni, presto cambierà nome, si chiamerà Linea E, e sarà gestita dalla Regione Lazio. A confermare la notizia già nell’aria da tempo è Enrico Stefano prossimo presidente dell’Assemblea capitolina :“Il futuro della linea – ha detto – sarà nelle mani della Regione se, come sembra, deciderà per la gestione in house. L’opera e’ naturalmente presente nel Pums e l’obiettivo resta comunque quello di un convoglio ogni 7 minuti”. Quella che probabilmente diventerà la nuova linea E, per riuscirci dovrebbe essere dotata di almeno 12 nuovi treni. Attualmente i convogli in circolazione sono 15, 8 CAF e 7 MA 200 di cui 9 treni in circolazione nell’ora di punta con una frequenza e un treno ogni 10 minuti. In media si viaggia con un treno sui 15 minuti. Sei nuovi treni arriveranno nel 2022 tramite il bando della Regione Lazio. Ma potrebbero servire altri per arrivare ad un servizio di livello pari a quello di una metropolitana.

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MUNICIPIO X: LA LEGA SI RINNOVA

a Lega si rinnova. Verrà infatti costituito un organo esecutivo presieduto da Massimiliano Mambor e Davide Peli, che verrà affiancato da due Vice-Coordinatori nelle persone di Walter Berruto e Stefania Taffani“. Tre consiglieri e un nuovo organigramma, così si rinnova la Lega nel X Municipio “Una manovra che grazie all’esperienza e alla capacità di Monica Picca e dei consiglieri Pierfrancesco Marchesi e Luca Mantuano, porterà in breve tempo risultati importantissimi per il nostro progetto politico sul territorio del X Municipio. Questo percorso già si presenta molto entusiasmante e avvincente, con una squadra pronta a raggiungere importanti obbiettivi grazie alla grande coesione e lo spirito di militanza”, dichiarano in una nota congiunta gli esponenti Monica Picca, Massimiliano Mambor, Davide Peli, Walter Berruto e Stefania Taffani della Lega Roma X Municipio.“

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MATRIMONI IN SPIAGGIA AVVIATO L’ITER

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l lido di Ostia, avrà una spiaggia istituzionale dedicata alla celebrazione dei matrimoni, per far vivere momenti indimenticabili a tutti coloro che sceglieranno il mare come sfondo del loro giorno più importante. L’Amministrazione ha richiesto nei giorni scorsi alla Regione Lazio, Direzione Regionale Risorse Idriche e Difesa del Suolo, Area Concessioni, una concessione temporanea a fini istituzionali nelle more del perfezionamento della procedura. Si era già partiti nell’aprile del 2018, proprio con la delibera n. 77 dell’Assemblea Capitolina, che istituiva quale ulteriore Casa Comunale presso il X Municipio, la ex Colonia Vittorio Emanuele III, sita sul lungomare, proprio per tale scopo.Oggi l’Amministrazione di fatto ha iniziato un nuovo iter con la Regione Lazio, finalizzato ad ottenere la disponibilità giuridica della spiaggia, come previsto dalla Circolare del Ministero dell’Interno, riservandola alla celebrazione dei matrimoni. L’obiettivo è quello di dare un ulteriore servizio ai cittadini, e rendere Ostia come altre città europee, luogo dove è possibile unirsi in matrimonio davanti ad uno scenario decisamente suggestivo.

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CDQ OSTIA ANTICA:

DISCARICHE E SFALCI ABBANDONATI

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ncora una volta il comitato di quartiere Ostia Antica-Saline denuncia la situazione delle discariche nel suo territorio di competenza. “Periodo di potature, periodo di smaltimento degli sfalci, che come “nuova” abitudine vengono lasciati nei paraggi o addirittura gettati a pochi metri a marcire”, denuncia in una nota Gaetano Di Staso del locale comitato di quartiere. “Normale trovare di tutto, ricambi e accessori di moto, sacchi di rifiuti, potature, ed in alcuni casi anche rifiuti organici e olii esausti. Il perimetro dei rifiuti individuato dai volontari del CdQ Ostia Antica-Saline, riguarda buona parte della Riserva del Litorale, a ridosso di Ostia Antica. Le vie interessate in questo caso sono, via Allegranza, via Patroni, via Capo due Rami, via Rainaldo”, prosegue.“Il CdQ Ostia Antica-Saline, si farà carico di segnalare agli Organi e Assessorati competenti, per un celere intervento e far riportare dignità ad un’area verde che dovrebbe essere forma di orgoglio in un territorio che soffre da sempre l’inciviltà, di pochi, ma che “insozza” l’immagine di una comunità intera”, conclude Di Staso.

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RADICI E IDENTITÀ

OSTIUM: VIAGGIO NELLA NOSTRA STORIA

a cura di Stefano Lesti, giornalista e scrittore Ottava puntata

NASCITA DI OSTIUM E SVILUPPO

URBANISTICO DEL TERRITORIO

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ontinua dalla puntata precedente. Secondo altri studiosi si ipotizza che il nucleo originario dell’antica Ostium sarebbe da ritenersi probabilmente collocato nei pressi dell’attuale borgo medievale di Ostia Antica, l’antico borgo chiamato Gregoriopoli, dove il ritrovamento di reperti di età villanoviana sembrerebbe avvalorare tale ipotesi da parte degli studiosi. Nel 396 a.C. Roma conquista Veio e Ostia sarebbe dunque stata un avamposto militare per il controllo della fascia costiera e della foce del Tevere in seguito alla conquista della città etrusca, ma secondo studi recenti dello scorso secolo con maggiori probabilità sarebbe confermato che la colonia

Ostium, studi sulla colonia originaria tra mito, leggenda e evidenze archeologiche.

FONTI BIBLIOGRAFICHE: LUIGI CANINA, V. STORIA E TOPOGRAFIA DI ROMA ANTICA E SUA CAMPAGNA, SEZ. II, CAMPAGNA ROMANA ANTICA, 1839, ROMA, PARTE I, VOL. V, SEZ. ROMANO II P. 257. GALLICO, GUIDA AGLI SCAVI DI OSTIA ANTICA. CON UNA SEZIONE DEDICATA AL BORGO RINASCIMENTALE, 2000, ROMA. DIONIGI DI ALICARNASSO, ANTICHITÀ ROMANE, II. - EUTROPIO BREVIARUM AB URBE CONDIDA, I. - TITO LIVIO, AB URBE CONDIDA LIBRI, I. FAUSTO ZEVI, “SULLE FASI PIÙ ANTICHE DI OSTIA”, IN GALLINA ZEVI - CLARIDGE 1996, ROMA.

LIVIO, PERIOCHAE, AB DA LIBRI. PLUTARCO,

URBE VITA DI

CONDISILLA.

sarebbe sorta non prima del 311 a.C., quando fu decisa l’istituzione a Ostia dei “Duumviri navales” per la costruzione e la gestione di una prima flotta romana. Tito Livio riporta che: “Dal primo secolo prima di Cristo si cominciò a edificare anche oltre il castrum e fu Silla a far edificare per la prima volta mura difensive ampie ma nel 87 a.C., durante le guerre civili e lo scontro tra Mario e Silla. Ostia, schierata con quest’ultimo, fu ugualmente saccheggiata e data alle fiamme da Gaio Mario”. Mentre Fausto Zevi, attesta che: “Nel 63 a.C. Cicerone avviò la costruzione di una nuova e più ampia cinta di mura, terminata da Pubblio Clodio Pulcro cinque anni dopo”. Tra i lavori pubblici realizzati in quel periodo anche due antichi acquedotti che situati quattro chilometri a nord della colonia romana rifornivano Ostia e furono ritrovati negli anni novanta nella zona del Casale di Malafede, dove, secondo Alessandro Ricci in: “Viaggi, itinerari, flussi umani, il mondo attraverso narrazioni rappresentazioni e popoli”, pagina 778: “Preesisteva anticamente un porto fluviale presso la confluenza del fosso del Tevere, detto: ‘Portum Malefidei’ menzionato in alcuni documenti del 1577”. Le sorgenti sembra ricadessero nella zona di Trigoria, così come documentato dallo stesso Ricci a pagina 777 e successive del testo trattato in cui si approfondiscono accuratamente gli studi relativi a questa parte geologicamente molto antica di entroterra, assai ricca di storia e di ritrovamenti archeologici importanti.

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ANFFAS OSTIA: “LA DISABILITÀ FINISCE SUI BANCHI DI SCUOLA”

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a disabilità finisce sui banchi di scuola. Sarà una vera e propria materia di istruzione. La rivoluzione grazie a una partnership tra Anffas Ostia (associazione nazionale famigliari di persone con disabilità intellettiva e/o relazionale) e l’Istituto Professionale Statale “Giulio Verne – Via di Saponara 150” di Roma che sta sperimentando come scuola capofila a livello nazionale un percorso di turismo accessibile e sostenibile. “Le tematiche che andremo ad affrontare con gli studenti - spiega Stefano Galloni, direttore generale di Anffas Ostia, manager esperto di settore e tecnico di riferimento della rete nazionale - sono varie. Penso agli aspetti legislativi legati alla tutela delle persone con disabilità e alle barriere architettoniche, gli aspetti etici e relazionali, come porsi positivamente nei confronti della persona o principali strumenti di comunicazione diversificata, come il linguaggio facile da leggere e comprendere, i linguaggi segnati. E altri più pratici, come la fruizione turistica da parte delle persone con disabilità. Sarà una materia dalla forte impronta lavorativa”. Il turismo sociale oggi vale 815 miliardi di euro in tutta Europa e l’Italia grazie al suo patrimonio storico, artistico e culturale rappresenta uno dei più importanti poli attrattivi. “Il deficit a livello infrastrutturale e di capitale umano però - sottolinea Galloni - limita enormemente il fiorire di questo asset. Di fatto l’intera offerta

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di lavoro nel turismo sociale è coperta da personale privo di sostegni a livello di istruzione secondaria di secondo grado. Ecco perché insieme alla dirigente scolastica Patrizia Sciarma abbiamo deciso di proporre la disabilità come materia di studio”. Tra gli obiettivi della sperimentazione ci sarà quello di creare un profilo professionale. “Il percorso – sottolinea infatti la Dirigente scolastica Patrizia Sciarma – è destinato a sostenere gli alunni nella consapevolezza delle finalità formative dell’indirizzo prescelto e nell’acquisizione di alcune competenze di base utili per andare gradualmente a costruire un profilo professionale con ottime prospettive di occupabilità, come la Riforma prevede”.

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COMUNICAZIONE PUBBLICITARIA

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FLOWERS PARK AL DIVINO AMORE

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a Biochim’s s.a.s opera nel settore dell’igiene ambientale da oltre trent’anni.Con esperienza e serietà, siamo in grado di soddisfare ogni esigenza nel campo della disinfestazione, della disinfezione e della derattizzazione, risolvendo il problema di piccole o grandi infestazioni, sia in ambienti interni che esterni.Ci avvaliamo della collaborazione di personale altamente specializzato,in grado di offrire soluzioni a qualunque problema, scegliendo il prodotto più efficace per ogni ambiente. Siamo qualificati per effettuare interventi di: •disinfezione contro blatte, mosche, zanzare, vespe, zecche, pulci, formiche, blattella germanica etc; •profilassi del verde, ovvero trattamenti contro i parassiti delle piante, in particolare la processionaria dei pini •sanificazioni ambientali contro germi patogeni, batteri, virus etc; •derattizzazioni di grandi e piccoli ambienti, attraverso nuove metodologie mirate a tutela dell’ambiente, come previste dalle vigenti normative nel settore dell’igiene ambientale. CONSIGLI PER LA PREVENZIONE Aiutaci anche tu a fare prevenzione; difendi insieme a noi il tuo ambiente, seguendo questi semplici consigli: •non lasciare acqua nei sottovasinei periodi caldi, perchè la zanzara tigre depone le uova in acque pulite; •evita di lasciare la spazzatura a lungo in casa, perchè l’odore attira scarafaggi e topi; •metti sempre un collare antiparassitario al tuo migliore amico, perchè le pulci e le zecche si annidano nel pelo di cani e gatti. Con pochi ed utili accorgimenti, si possono evitare grandi infestazioni. Informa anche i tuoi amici e contattaci se vuoi saperne di più.

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aranno oltre 1.000.000 i tulipani presenti alla prima edizione del Roma Flowers Park, il parco ispirato al famosissimo Keukenhof olandese, dove sarà possibile trascorrere una giornata in famiglia, con gli amici o con la propria dolce metà! Un luogo magico che ci catapulterà in un mondo fatto di fiori, profumi e colori e dove sarà possibile, inoltre, degustare del buon cibo della tradizione italiana e rilassarsi all’ombra di uliveti e vigneti. A tale proposito sono state predisposte due vaste zone ristoro e pic-nic dove i visitatori potranno sostare e pranzare sotto l’ombra di un vigneto o di un uliveto, degustando piatti della tradizione italiana, tra cui quelli provenienti direttamente dalle zone terremotate di Amatrice. Il Roma Flowers Park è un luogo dove saranno soddisfatte le esigenze di grandi e piccini, infatti è stata istituita un’area dedicata ai bambini con giochi e intrattenimento, per rendere l’esperienza ancora più divertente. Il parco dell’Ardeatina, a tale proposito, sarà dotato di un posto dove giocare e socializzare con gli altri bambini: oltre all’ampia collina presente nel parco, in cui saranno liberi di correre e divertirsi, mentre i genitori si riposano nella natura, ci sarà anche l’area per la formazione. Infatti, il concept di questo progetto è quello di celebrare l’arrivo della primavera con i bambini ed i ragazzi delle scuole: ci saranno esperti che saranno a loro disposizione per spiegare le tecniche ed il modo di piantare i bulbi da fiore e la loro stagionalità. Presente all’evento sarà anche l’Associazione Donne in Movimento, che si occupa di iniziative culturali e sociali finalizzate al benessere e alla tutela di tutte le fasce deboli della città. Un’occasione, decisamente unica e imperdibile sia per grandi che per i più piccoli, un’esperienza che unisce crescita, formazione e divertimento. Per cui non ci resta che invitarvi a visitare la pagina sul sito http://www.romaflowerspark.com/ e prenotare una giornata unica ed irripetibile ad un costo di soli 6 euro da trascorrere all’insegna del buonumore e della creatività...ma soprattutto vivere una giornata in Olanda a Roma!!!”.

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OSTIA, AL VIA IL RESTYLING DELLA ROTONDA: I LAVORI A INIZIO GIUGNO

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a “porta di Ostia”, uno dei simboli del mare di Roma, è la prima immagine del Lido agli occhi di quanti giungono al Mare di Roma dalla Cristoforo Colombo, tornerà a splendere. Presso la Sala Consiliare Massimo Di Somma del Municipio X, è stato presentato il progetto di ristrutturazione/ restauro che da qui a fine anno o primi giorni del 2020 tornerà a farla splendere. “Questa è una giornata molto importante ha affermato la Presidente Giuliana Di Pillo nel portare il suo saluto ai presenti - viene di fatto avviato l’iter che darà modo di iniziare i lavori di quello che consideriamo un simbolo di benvenuto per tutti. Non si tratta di un manufatto qualsiasi ma di un’opera di grande importanza tuttora nascosta, per tutelarla, in attesa del ritorno al suo splendore. Siamo di fronte ad un ulteriore passo in avanti per il decoro urbano del Municipio X e in realtà dell’intera Capitale. Il progetto che presentiamo oggi - ha concluso Di Pillo - è frutto della grande sinergia tra i nostri uffici, quelli della Sovraintendenza, di Acea, Risorse per Roma e Areti. Siamo alla fase finale che segue un lungo ma indispensabile iter investigativo da parte dei progettisti chiamati a ridonare alla città una preziosa testimonianza”. L’inizio dei lavori è previsto per il mese di giugno una volta che sarà terminata la gara. La fine degli interventi è prevista per la fine dell’anno o, come ha avuto modo di spiegare il Direttore del Municipio, Nicola De Bernardini, al massimo all’inizio del 2020. Il costo è di 500mila euro ai quali si aggiungono 35mila per la redazione del progetto.

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Piazza Eschilo, 37 AXA Tel. 06.45491728 - 06.45491736 Cell. 333.6827048 - 347.3057192

a cura dello STUDIO LEGALE

SCIOGLIMENTO DELLA COMUNIONE EREDITARIA

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el caso di comunione ereditaria, ove gli eredi non raggiungano un accordo sull’attribuzione delle singole quote di proprietà individuali del bene comune, si prospetta la seguente problematica: se il bene sia o meno “facilmente divisibile”. Nell’ipotesi in cui l’immobile sia “indivisibile”, questo dovrà vendersi all’asta per poterne poi ripartire il prezzo tra gli eredi -condividenti, mentre nel caso in cui sia “divisibile” ciascun erede potrà diventare proprietario esclusivo della propria quota. In entrambe le ipotesi, si darà comunque luogo alla divisione giudiziale, ovvero alle azioni giudiziarie che sfociano nello scioglimento di una comunione di diritti attraverso l’attribuzione, ad ogni erede - condividente, di un valore corrispondente alle quote di proprietà di cui è titolare. Quando può dirsi che un bene immobile sia, o non sia, facilmente ed agevolmente divisibile? Al riguardo, la dottrina e la giurisprudenza ritengono che una divisione può risultare incomoda se l’immobile non può frazionarsi in parti corrispondenti al numero o al valore delle quote degli eredi – condividenti; a tal proposito, si ricorda che l’accertamento della confortevole o non confortevole divisibilità dell’immobile è rimesso, volta per volta, alla valutazione del giudice. Lo stato di comunione ereditaria può essere fatto cessare da ciascuno degli eredi con l’ azione di divisione immobiliare del bene in comune, la quale è un’azione giudiziaria, personale ed imprescrittibile, avente per oggetto il diritto potestativo allo scioglimento di una comunione ereditaria e che presuppone la qualità di erede nell’attore e nei convenuti .Durante tale procedimento civile si rende necessaria la nomina di un CTU (da parte del giudice) che provveda a redigere un elaborato peritale contenente sia la stima dell’immobile oggetto dello scioglimento che la valutazione tecnica circa l’effettiva divisibilità o meno del bene medesimo tra tutti i comproprietari, anche con eventuale attribuzione di conguagli in denaro.

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OSTIA, ESTATE 2019 A TUTTO CINEMA Approda a Cineland un festival del cinema mentre si ripropone l’arena nel parcheggio del porto. Pace fatta tra esercenti e organizzatori

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i parte il 20 giugno con OIFF, Ostia International Film Festival, una rassegna che punta a trasferire anche al Lido di Roma il successo ottenuto dagli organizzatori del Rieti e Sabina Film Festival. Per quattro giornate, fino al 23 giugno, Cineland sarà epicentro di attività legate alla cinematografia e sede di proiezione dei film che partecipano alle quattro sezioni del premio: lungometraggi, corti, webfilm e animazione. A giudicare i prodotti in concorso saranno personaggi di assoluto livello nazionale: tra i nomi che circolano quelli dei Manetti Bros (Zora la vampira, Song’e Napule, Ammore e malavita) e di Paolo Genovese (Immaturi, Tutta colpa di Freud, Perfetti sconosciuti, The place). Nel corso del festival OIFF saranno proiettate anche anticipazioni tra le quali il primo film da regista di Ornella Muti. L’altra ghiotta news per i cinefili è che non solo si ripeterà il fortunato esperimento dell’arena nel parcheggio del porto

QUELLA DEL 2019 SARÀ UN’ESTATE A TUTTO CINEMA PER IL LITORALE ROMANO CON UN FESTIVAL TUTTO OSTIENSE E UNA SINERGIA TRA CINELAND E I RAGAZZI DELL’ARENA NEL PORTO TURISTICO.

FONTE: WWW.ILFAROONLINE.IT a cura di Giulio Mancini 24

esplosa nell’estate 2018 con l’arrivo dei ragazzi dell’ex Cinema America a Ostia e la difesa degli esercenti fatta da Carlo Verdone. Bene, a Natale la diatriba è stata risolta con un documento sottoscritto tra le parti “in guerra“. Da una parte il patron di Cineland, Giuseppe Ciotoli, dall’altra Valerio Carocci, organizzatore della rassegna, e a fare da garante Donato Pezzuto, amministratore giudiziario del porto. L’arena funzionerà solo per 26 proiezioni, dal 22 giugno al 27 luglio. Il Cinema America si impegna a proiettare prima dei suoi spettacoli spot e trailer di film in programmazione a Cineland e a promuovere le iniziative del multisala di Ostia sui social. Inoltre saranno proiettate solo pellicole presenti su piattaforme televisive e streaming o le retrospettive uscite prima del 2018. Tra le proposte anche una retrospettiva su Sofia Loren. Da parte sua Cineland distribuirà volantini e farà promozione per le iniziative del Cinema America al Porto ma, soprattutto, il patron Ciotoli ritira la richiesta di risarcimento danni presentata nel 2018, accettando la presenza di quell’arena da mille posti a sedere ad ingresso gratuito. Per finire, a Cineland durante l’estate si preannunciano lanci e ghiotte anticipazioni della stagione cinematografica invernale: tra queste il nuovo Toys story, Re Leone e l’ultimo Spyderman. www.inf er ne ttomagazine.it


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RUBRICA POLITICA

A CURA DI STEFANO LESTI

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INTERVISTA A ANDREA BOZZI CAPOGRUPPO LISTE CIVICHE “ORA” E “UN SOGNO IN COMUNE”, VICEPRESIDENTE COMMISSIONE COMMERCIO E TURISMO, COMMISSIONE SCUOLA E CONTROLLO E GARANZIA

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on Andrea ci conosciamo dal 1995. All’epoca eravamo lui giornalista a Teleradio Ostia, attuale Canale 10, ed io amministratore pubblico nell’odierno decimo municipio di Roma Capitale. Oggi che i nostri ruoli si sono invertiti, approfitto della sua cortesia per raccontare la nostra città e la sua vita politica e sociale a trecentosessanta gradi attraverso le parole e la testimonianza di chi la conosce profondamente. Andrea, come ci si trova dall’altra parte della barricata? Sull’altra riva del fiume? Ricordo bene quella stagione caro Stefano, non solo perché eravamo giovani, ma perché c’era un bel clima di idee e di passione. Sia in Municipio, con voi giovani e appassionati consiglieri, sia nella stampa, con noi giornalisti che muovevano i primi passi. Oggi, dopo anni di Tv locale in cui mi sono occupato di politica romana e nazionale, stando in quei banchi cerco di portare l’esperienza accumulata e l’amore per il territorio dove siamo nati e cresciuti e che ci accomuna. Che ricordi hai di quegli anni di grande fermento e sviluppo che poi a un certo punto si sono interrotti con la morte del compianto Massimo Di Somma, che è stato il presidente della tredicesima circoscrizione dal 1997 alla primavera del 2000? Ho avuto il privilegio di conoscere Massimo, di lavorare con lui e, soprattutto, di esserne amico vero. Non dimenticherò mai come guardava negli occhi le persone. Non fingeva mai, ascoltava davvero chiunque. Sapeva analizzare le situazioni e, se serviva, sapeva delegare, oppure alzare la voce con chi stava sopra di lui. Ricordo una stagione di grandi progetti, alcuni dei quali realizzati, e comunque di una visione del Mare di Roma, che poi si è interrotta. Come se ad un certo punto la politica avesse deciso che Roma doveva finire all’Eur. Fiumicino ha saputo difendersi dall’isolamento non solo perché ha l’aeroporto, ma perché è diventata Comune. Noi purtroppo no, ed il nostro territorio è stato pian piano messo ai margini dalla politica. Pensi che la competività e l’eterogeneità di linee d’azione tra sindacati di categoria di balneari e commercianti, oltre che dei comitati di quartiere e delle libere associazioni di cittadini abbia costituito una soluzione e un circuito virtuoso oppure al contrario stia costituendo un freno allo sviluppo? I balneari hanno fatto tanti errori ed anche abusi, che la cattiva politica gli ha lasciato fare, a loro vantaggio. Ma detto ciò restano una categoria fondamentale con cui dover dialogare. Che fa Riccione, non ci parla con gli imprenditori del mare? Sarebbe una follia. Chi governa oggi, al contrario, dice “con loro noi non ci parliamo” e poi minaccia spietati abbattimenti del “lungomuro” che fanno prendere molti like, ma che non fa. Piuttosto abbattono i chioschi che erano una risorsa e che furono proprio un’idea di Di Somma, che glieli fece pagare ai balneari, come a dire “voi guadagnate, ma allora dovete restituire alla città qualcosa” e le affidò alle cooperative sociali. C’erano margini su cui ragionare, ma il M5S non ha mai voluto. I commercianti sono una categoria fondamentale. Vedo molte attività, molta buona volontà per dire “noi ci siamo” e per voler rilanciare il territorio. Ma hanno anche divisioni e questo, senza senza entrare nel merito, non li rafforza. Associazioni e comitati restano invece una grande risorsa del nostro territorio che stanno arricchendo le Consulte municipali, spero con risultati concreti Che voto daresti al governo dei 5stelle? Hanno provocato concretamente quei cambiamenti promessi e spesso annunciati all’opinione pubblica? E sopratutto, quali prospettive

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hanno di fronte a tuo avviso? Mi spiace, ma per ora il voto è molto basso e non mi riferisco solo al Municipio, per forza di cose. Perché capisco che i miei colleghi di maggioranza hanno ereditato una situazione pesante e complicata, ma qui si tratta di risollevare una città, mentre spesso facciamo ordinaria e minuta amministrazione. Come sai bene, un Municipio vota quasi sempre documenti che sono solo impegni “verso il Campidoglio”, non avendo poteri per fare da soli. Perciò ci vorrebbe molta meno timidezza nella giunta municipale e soprattutto nella Presidente, che invece non si mette mai contro il Campidoglio che, a sua volta, non ci considera. Basterebbe vedere quante commissioni municipali vengono disertate dai Dipartimenti capitolini. Dovrebbero alzare la voce, la Presidente in primis. E non nascondersi timidamente dietro al “ma quelli di prima”, per “ordini di scuderia”. Un esempio, tra i tanti: il Comando della Polizia Locale ci ha assegnato pochissimi Vigili neoassunti rispetto agli altri municipi e, come se non bastasse, ha appena tolto la competenza del Gipt (capitolino) dalla Colombo, dandola al Gruppo X Mare. Una cosa gravissima, ma la maggioranza tace. Ed inoltre, in generale, ci vorrebbe una visione della città futura che io sinceramente non ho ancora capito quale sia. È recente la notizia che il municipio sta per mandare in stampa una guida turistica della nostra città. Non pensi che dato lo stato di degrado, di crisi economica e sociale che stiamo vivendo ormai da anni sarebbe forse prima necessario abbellire la città di modo da evitare che il turista dopo essere tornato a casa non parli male di noi ai propri amici e conoscenti arrecando danni ulteriori all’immagine del nostro avvilito territorio? È proprio un esempio calzante. Può bastare una nuova guida, perché, come direbbero loro, “prima neanche c’era”? No, se poi il turista va al Pontile e trova le passerelle sugli unici varchi pubblici devastate e un degrado diffuso. Che figura ci facciamo? Manca la segnaletica turistica, la valorizzazione che meriterebbero i meravigliosi siti archeologici che abbiamo e, soprattutto, non si organizzano grandi eventi per attrarre economie e per ridarci lustro, superando anche quell’immagine nazionale di “brutti, sporchi e pure mafiosi” che ci danneggia. Come vice presidente della Commissione Commercio e Turismo ho chiesto e ottenuto che si organizzasse il “Tavolo del Turismo”, un organismo in cui l’Assessore competente si confronta con le categorie. Lo scorso anno in bilancio il nostro Municipio aveva 5 mila euro, non scherzo. Quest’anno il Campidoglio ce ne ha messi 100 mila, bontà loro, ma l’Ufficio Turismo del Municipio resta vuoto, senza un funzionario, per carenza di organico. Normale? Se poi mi vogliono far credere, come fanno in Aula, che coordinare un Carnevale dove il Municipio ha semplicemente riunito in un unico cartellone le feste di quartiere che si sono sempre fatte, allora alzo le mani. Anzi, con una battuta...Viareggio sta già tremando. L’ultima guida turistica che c’era l’avevo pubblicata io nel 2003 insieme a Giulio Mancini che l’aveva scritta e a Silvia Tocci che all’epoca era presidente di una cooperativa editoriale che avevamo fondato per merito del Campidoglio. Gran brutta cosa ignorare la storia della città da parte di chi la governa. Ma andiamo avanti. Come sta procedendo la vostra battaglia poli-

tica riguardo la proposta di istituzione di un comune autonomo rispetto alla centralità del Campidoglio? A tutti i cittadini, comunque la pensino sull’autonomia, dico che stare in Municipio mi conferma ciò che sapevo: i Municipi andrebbero chiusi. Roma dovrebbe avere un modello di governo alla tedesca, una “Città-Stato” come Berlino, dove le funzioni principali restano centralizzate, ma le funzioni amministrative passano con pieni poteri a 6/7 comuni che rappresentino gli attuali 15 Municipi. Questa dovrebbe essere una battaglia di tutti i romani, perché tutti se ne gioverebbero e non a caso diversi Presidenti, seppur cinquestelle, stanno chiedendo a gran voce il “decentramento” mai realizzato. Peccato che in Italia la prima legge scritta in tal senso sia addirittura del 1990! E nessuno partito ha mai e poi mai voluto applicarla. Perciò ci siamo stancati di aspettare e stiamo cercando di far capire ai partiti, trasversalmente, che se non si mette mano alle riforme, la Capitale starà sempre peggio e ogni Sindaco fallirà. E che il nostro bellissimo territorio, con una grande potenziale e più lontano di tutti da Roma, si è stancato di assistere al continuo declino economico e sociale che lo travolge. Questa è la strada delle riforme, su cui non molliamo anche insieme alla nuova associazione “Sogno Comune” che abbiamo creato con tanti amici, che vuole fare politica su tutto, ma con l’obiettivo dell’Autonomia. L’altra strada che perseguitano, come sai, è quella del Referendum regionale e lì serve il supporto del Consiglio Regionale, anche trasversale, perché quando il Comitato “Ostia Comune” - che in questi anni ha fatto un grande lavoro di analisi e di proiezione economica, tributaria e storica - depositerà la proposta referendaria, poi sarà il Consiglio a doverla approvare. Finora si è parlato molto di confini, che in verità saranno solo “proposti”, perché poi deciderà la Regione quale perimetro adottare. Ad oggi Ostia ed Ostia Antica hanno manifestato una grande voglia civica di Autonomia, ma credo che la consapevolezza di dover essere autonomi sia cresciuta ovunque, spero anche grazie alla mia presenza civica in Municipio, la prima “autonomista”. Perciò invito tutti i cittadini in tutti quartieri ad avvicinarsi ai comitati esistenti, a cercare di capire, a partecipare e a dare il proprio contributo. Se non vogliono restare succubi del Campidoglio come è stato in questi ultimi vent’anni, cioè di scelte calate calate dall’altro . Soltanto uniti si potrà ottenere ciò che meritiamo, per noi e per i nostri figli e si potrà vincere una battaglia dura, ma indispensabile. Infine, vuoi dire qualcosa ai nostri lettori che risiedono all’Infernetto, un quartiere che forse più di altri giace ormai completamente abbandonato a se stesso? Quarantamila abitanti che avrebbero bisogno di parchi attrezzati, luoghi di aggregazione e di una mobilità diversa, per non restare intrappolati tra buche, cartelli a 30 km/h, segno di una resa amministrativa, e code. Ma non vedo progetti importanti, se non il finanziamento del parco Orazio Vecchi che speriamo venga ristrutturato quanto prima. Mentre la caduta dell’ennesimo Assessore all’Ambiente della Raggi, Montanari, e l’azzeramento del Cda di Ama mi...preoccupano molto per il futuro della raccolta porta a porta che, seppur partita a rilento, stava funzionando. Molto bene. Grazie Andrea per la tua disponibilità e precisione nelle risposte. Buon lavoro per la nostra città!

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CINQUE MOSSE PER IL BENE NOSTRO E DELL’AMBIENTE Silvia Castronovi - Giornalista Altroconsumo

Associazione indipendente a tutela dei consumatori - Relazioni Esterne Istituzionali Responsabile Regione Lazio - Email: silvia.castronovi@altroconsumo.it

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enerdì 15 marzo è stata la giornata del Global Climate Strike, il primo sciopero mondiale della storia per l’ambiente. Anche l’Italia, assieme ad altri 120 Paesi che hanno confermato la propria adesione, partecipato alla protesta per chiedere alla classe politica una strategia che pensi al futuro del nostro Pianeta, in primis rispettando gli accordi di Parigi. Secondo le stime, infatti, abbiamo a disposizione ancora 12 anni per mettere in atto misure drastiche in grado di contrastare il punto di non ritorno. Ci sono alcuni accorgimenti che, adottati nella nostra vita quotidiana, aiutano a dare il nostro contributo. Da come scegliamo cosa mangiare a come utilizziamo le risorse: Ecco cinque mosse per il bene dell’ambiente e per quello della nostra salute. 1. Acqua: meglio quella del rubinetto Il marketing delle minerali, che punta a vendere ciò che ognuno di noi può ottenere dal rubinetto di casa, utilizza slogan che hanno ben poca validità scientifica. Per esempio quello che riguarda la scarsità di sodio: l’acqua non è la fonte principale di sodio nella nostra alimentazione e quella povera di sodio è indicata in realtà solo per chi ha malattie specifiche, per esempio renali. Quanto alla purezza, il test di Altroconsumo sulle acque minerali in bottiglia conferma che, in realtà, quella imbottigliata non è sempre impeccabile come la pubblicità vorrebbe suggerire. Senza sottovalutare il suo impatto ambientale diretto, legato a imballaggi da smaltire e al trasporto, quasi sempre su ruota. 2. Difendiamo l’aria che respiriamo L’inquinamento dell’aria è alla base di molte malattie respiratorie, cardiocircolatorie e di alcuni tumori. Se sull’attività industriale, prima grande causa di inquinamento, il singolo cittadino ha ben poca voce in capitolo, sul riscaldamento domestico e sul traffico ognuno può dare il proprio contributo. Il risparmio energetico è la prima contromisura da adottare per contrastare le emissioni nocive: migliorare l’isolamento di casa, ottimizzare l’uso del riscaldamento, utilizzandolo meno e meglio, accontentandosi di una temperatura ragionevole (18-20° C) ed evitando gli sprechi. Per ridurre l’utilizzo dell’auto e - di conseguenza - anche del traffico, ormai tra mezzi pubblici, bici e auto elettriche le alternative non mancano, basta solo un po’ di volontà.

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3. Più rispetto dell’ambiente, anche a tavola A tavola le scelte più salutari per noi sono anche le più rispettose per l’ambiente. Rispettiamo la piramide alimentare e preferiamo alimenti freschi, che non arrivano da troppo lontano. Quello che mangiamo determina in maniera diretta il nostro benessere e quello del Pianeta. Abbattere del 50-70% i consumi di carne fa bene alla salute, perché riduce il rischio di alcuni tumori, di malattie cardiovascolari e diminuisce in maniera consistente la nostra impronta ecologica sul pianeta, dal momento che gli allevamenti animali sono responsabili di una quota consistente di emissioni di gas serra. Meglio limitare gli zuccheri semplici e prediligere cereali integrali, legumi e cinque porzioni di frutta e verdura, meglio se coltivata vicino a noi, in modo da evitare l’impatto ambientale degli spostamenti. 4. Meno spreco, riduciamo i rifiuti Pensare alla quantità di rifiuti che produciamo, fin dal momento della spesa, è già un buon punto di partenza. Spesso, a fronte della comodità di un imballaggio usa-e-getta, di una monoporzione, un packaging accattivante, il peso dello smaltimento dei rifiuti di imballaggio ci porta sempre più lontano dagli obiettivi di riduzione delle emissioni e degli impatti negativi sul clima. Come ridurre lo spreco alimentare? Semplice, basta organizzarsi in anticipo:pianificando gli acquisti in base ai nostri effettivi consumi e soppesando bene l’importanza degli imballaggi nei nostri acquisti quotidiani. 5. Lunga vita ai beni durevoli Scegliere un elettrodomestico con buone prestazioni e bassi consumi oggi è possibile, Tenerlo in buono stato e usarlo al meglio sono poi le azioni che spettano al singolo per prolungarne la sua vita di funzionamento. Meglio resistere ai richiami del marketing che vorrebbero indurci all’acquisto impulsivo dell’ultimo modello di smartphone. Piuttosto impegnamoci a utilizzare correttamente i nostri apparecchi per garantire la loro funzionalità e ricordiamoci che esistono procedure specifiche per smaltire correttamente gli elettrodomestici a fine vita. Per molti apparecchi e oggetti che non utilizziamo, la compravendita dell’usato è una buona alternativa per farli durare di più: in questo modo si prolunga la vita di un prodotto, si evita lo sfruttamento di risorse per la produzione del nuovo e si partecipa attivamente all’economia circolare.

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Infernetto SALUTE

A cura della Dottoressa Tina Calbi

Dott.ssa Tina Calbi Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale Terapia di coppia - Terapia familiare Terapia per adolescenti - Terapia individuale Ansia - Attacchi di panico - Depressione Disturbi sull’umore - Disturbi del comp. alimentare Disturbi sessuali

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IL DISTURBO AFFETTIVO STAGIONALE (DAS)

in dall’antichità è stato osservato che i disturbi dell’umore sono sensibili ai cambiamenti di stagione tanto che Ippocrate riteneva che in autunno prevalesse la produzione di bile nera, responsabile della melanconia, ed in estate di bile gialla, causa della mania. In tempi più recenti diverse indagini hanno confermato che la ricomparsa dello stato depressivo, in quei pazienti che ne sembravano usciti, ha un chiaro incremento in primavera e in autunno e che il numero di ricoveri dovuti a mania è superiore in estate. Negli organismi viventi numerose funzioni fisiologiche e molti parametri biologici hanno andamento periodico. Variazioni ritmiche sono state osservate nella produzione di diversi ormoni: ACTH, cortisolo, GH, gonadotropine, prolattina, TSH, TRH e melatonina. La maggior parte dei ritmi biologici sembra determinata da “orologi interni” regolati da stimoli ambientali quali luce/buio, caldo/freddo, stagioni.La particolare ciclicità dei disturbi affettivi stagionali ha stimolato la ricerca nel tentativo d’individuare i processi biologici compromessi e, di volta in volta, sono state chiamate in causa alterazioni dei cicli circadiani (che sono i cicli di circa 24 ore dei processi fisiologici collegati al ciclo luce-buio) oppure alterazioni dei neurotrasmettitori cerebrali oppure ancora variazioni di tipo ormonale. Il fenomeno che, più d altri è sembrato responsabile della depressione invernale, è sembrato essere la riduzione della luce. Si pensa che la luce agisca attraverso le connessioni tra retina e cervello: a parità d’intensità luminosa, infatti, l’esposizione degli occhi ha maggior potere curativo rispetto all’esposizione della pelle. Benchè i sintomi tipici del DAS siano stati ampiamente documentati, ancora oggi non sono chiare le basi biologiche che li sottendono e gli elementi a nostra disposizione non sono sufficienti per considerarli una categoria autonoma rispetto ai disturbi dell’umore in generale, dei quali sembrano piuttosto una particolare modalità di decorso. QUADRO CLINICO ED EVOLUZIONE Allo stato depressivo del DAS sono associati inizialmente ansia e irritabilità e, successivamente, apatia, mancanza di ener-

gie, disturbi somatici quali dolori e rigidità muscolare, cefalea, stipsi, marcate difficoltà in campo lavorativo e nei rapporti sociali. Tipica è l’ipersonnia: alcuni pazienti hanno necessità di dormire anche fino a 16 ore il giorno. Più di rado si manifesta un “disturbo da sonno ritardato” con marcata difficoltà di addormentamento serale e di risveglio mattutino. L’appetito generalmente è aumentato ed è comune la compulsione ad assumere cibi dolci, con conseguente aumento di peso. Di solito i sintomi peggiorano nelle ore serali. Non sono rari i tentativi di auto-terapia con incremento dell’assunzione di caffeina e alcool. Al fine di diagnosticare il DAS è necessario verificare la corrispondenza tra la comparsa dei sintomi e particolari periodi dell’anno e, conseguentemente, l’attenuazione o remissione completa del disturbo in periodi dell’anno altrettanto precisi; rilevante è anche il cambiamento stagionale delle abitudini alimentari: aumento dell’appetito con forte desiderio di carboidrati, dolci, caffeina, e conseguente aumento di peso. Altri sintomi spesso presenti sono individuabili nella facile irritabilità, pigrizia, malinconia, difficoltà nei rapporti interpersonali e sul lavoro, calo del desiderio sessuale, insonnia o, al contrario, ipersonnia. La sintomatologia depressiva si risolve nei mesi primaverili ed estivi, quando il soggetto recupera il suo normale tono dell’umore o addirittura vira verso una fase lievemente euforica. Nella storia dei pazienti di sesso femminile è spesso presente la sindrome premestruale, associata ad oscillazioni umorali in senso depressivo, che tipicamente peggiora in autunno-inverno e si attenua in primavera-estate. Una forma attenuata di DAS è rappresentata dalla “Sindrome Anergica Stagionale”, caratterizzata da aumentato bisogno di sonno, difficoltà ad alzarsi di mattino, sensazione di sonno non ristoratore, astenia e mancanza d’interessi, compulsione ad assumere cibi ricchi di carboidrati e conseguente incremento ponderale. In questi pazienti non si rileva la presenza di umore depresso, ma la sintomatologia spesso è sufficientemente grave da richiedere l’intervento medico. Alcune ricerche hanno mostrato che il disturbo affettivo stagionale può essere prevenuto con la terapia cognitivo-comportamentale o gli antidepressivi.

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PASQUA SI AVVICINA, ANCHE PER IL PALATO COME SCEGLIERE UOVA E COLOMBE Uova di cioccolato, colombe pasquali e altre tipicità saranno i protagonisti delle tavole di Pasqua, ma bisogna fare attenzione a prezzi e qualità. Ecco allora i consigli dell’Unione Consumatori.

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n particolare nella scelta dell’uovo è sempre bene leggere attentamente le etichette, facendo attenzione alla data di scadenza del prodotto e alla qualità del cioccolato: solo il «cioccolato puro» non contiene oli tropicali o altri grassi vegetali; in caso contrario, deve essere riportata la dicitura «contiene altri grassi vegetali oltre al burro di cacao», dicitura che deve essere ben visibile e chiaramente leggibile in modo da essere di facile e immediata consultazione per il consumatore. Nelle etichette viene riportata la natura dei grassi vegetali aggiunti (se contiene olio di palma o altri oli deve esserci scritto): di conseguenza indicare «senza olio di palma» è pleonastico e serve solo a trarre in inganno i consumatori. Non dimentichiamo, infine, che l’etichetta può fornire indicazioni utili anche sul prezzo adeguato del prodotto: considerato il contenu-

to in cacao della cioccolata (inferiore al 50%) e valutati i costi di produzione, di confezione e della sorpresa, un prezzo ragionevole dovrebbe aggirarsi tra i 35 e i 45 euro al Kg. Un discorso analogo si può fare con le colombe, i cui costi possono variare in funzione non tanto della qualità e della sicurezza, quanto delle strategie di vendita. È infatti possibile trovare una colomba della stessa marca con prezzi molto diversi tra i vari punti di vendita: in alcuni casi si tratta di vendite «civetta» per indurre i consumatori a fare altri acquisti nello stesso esercizio commerciale. Bisogna soltanto evitare di abboccare e di limitarsi ad acquistare soltanto i prodotti i cui costi sono effettivamente convenienti. È inoltre bene ricordare per le colombe esistono dei disciplinari di produzione che dicono come debbono essere fatte.

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