INFERNETTO GIUGNO N°61

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editoriale F

inita la prima tornata elettorale ,come era prevedibile la destra divisa ne è uscita con le ossa rotte ,il M5S ha fatto la parte del leone accaparrandosi quasi il 36% dei voti. La cosa che ha colpito di più è stato il “ PARTITO DEGLI ASTENUTI” che con il 38% ha di fatto delegittimato la politica italiana. Ormai gli italiani sono stanchi troppi scandali ,politici corrotti, attaccati alle poltrone con stipendi da nababbi e pensioni da privilegiati. Le promesse non bastano ,la fiducia del popolo si ottiene con fatti concreti e solo dopo si può chiedere il voto. La conferma si è avuta ancora una volta gli astenuti non si fidano più e non vanno a votare, che sia giusto o no non possiamo dirlo il popolo è sovrano e così come ha diritto di votare allo stesso tempo può fare il contrario. Una reazione legittima del resto come si fa a fidarsi di questi signori camaleonti che lasciano i partiti come fossero caramelle , lo voti a destra e finisce a sinistra , lo voti al centro e lo ritrovi con la destra o si fonda un altro partito per accaparrarsi i soldi dei finanziamenti. Siamo l’unico paese al mondo ad avere partiti in quantità industriale, ma a che servono? In queste legislatura per le votazioni comunali la scheda elettorale sembrava un asciugamano per quanto era grande e con almeno 16 partiti rappresentati. Questa la chiamate politica? Ce la prendiamo sempre con “CHI NON VOTA” sarebbe ora di mettere in discussione “LA SERIETA’ DEI CANDIDATI E DEI PARTITI CHE RAPPRESENTANO“ voltagabbana della politica , così non si va da nessuna parte.

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INFERNETTO IN PERENNE STAND BY: MA… FINO A QUANDO? a cura di FRANCO GOBBI Coordinamento Infernetto - Associazione di Quartiere e-mail: coordinamento.infernetto@gmail.com - blog:. www.coordinamentoinfernetto.org

E’

un discorso che abbiamo già fatto diverse volte nel passato ed è, purtroppo, ancora ricorrente. Ogni volta che si verifica una conclusione di Consigliatura Comunale e/o Municipale per qualsiasi ragione, anticipata o per naturale scadenza, e si deve andare ad elezioni, tutto si ferma da mesi prima a mesi dopo. In attesa della nomina di nuovi Amministratori Pubblici, di loro ovvia presa di conoscenza, possibilmente con diversità di vedute ed obiettivi, qualunque progetto in discussione o delibera in magari in corso di possibile attuazione subisce degli stop, talvolta neppure giustificati, creando ritardi ai già tempi biblici della burocrazia e , soprattutto, creando danni enormi rispetto alle sacrosante necessità ed aspettative dei cittadini. Ed ogni volta si deve ricominciare daccapo, ricreare contatti utili, spiegare cose già note agli atti ed evidenti mettendo a dura prova la pazienza e la determinazione di quei cittadini volenterosi che, per senso civico, si adoperano alla ricerca di soluzioni ai problemi del nostro quartiere. Tutto quanto sopra, ripetiamo già sperimentato sulle spalle dei cittadini, prescinde da qualsiasi presa di posizione di carattere ideologico o politico. Non ci riguarda né ci interessa come Coordinamento Infernetto per tante buone ragioni, in questa discussione ma è una ulteriore conferma e presa d’atto di situazioni che abbiamo già visto nel corso degli anni e senza riguardo alla appartenenza politica degli Amministratori in carica. Nel nostro caso aggravato dai Commissariamenti per Mafia Capitale sia de Comune che del X° Municipio (in questo caso fino a 2017 inoltrato…) e dei necessari controlli e verifiche di tutti gli appalti, gare e quant’altro. Oltre alla cronica indisponibilità di fondi. E la certezza di questa inaccettabile situazione è corroborata dalla totale o quasi assenza , nei vari programmi dichiarati dalle varie parti politiche in gara per il Campidoglio, di interventi e progetti a favore dell’Infernetto e dintorni anche allargati. Salvo un caso di un lungo ed anche sbagliato elenco ripetitivo ed improbabile , per il resto solo indicazioni di carattere ge-

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nerale, molto generale se non completamente assenti per esempio per la mobilità, trasporti, disastro idrogeologico, ambiente, strade e viabilità ecc. ecc. Neppure un qualsiasi riferimento magari a progetti in corso di discussione oppure già definiti e possibilmente attuabili con un pizzico di buona volontà e, soprattutto, informazione corretta e piena conoscenza del territorio e di che cosa bolle in pentola da tempo negli Uffici e sulle scrivanie. E sono, tra i tanti, quelli che abbiamo già ricordato anche recentemente e che stiamo seguendo da tempo e cercheremo di seguire, fino a soluzione, nonostante tutto e presso chiunque ne abbia la responsabilità attuativa sia politica oppure burocratica/amministrativa o tecnica. Li ripetiamo qui di seguito, a costo di essere noiosi, per stabilire e confermare coerentemente da parte nostra dei precisi punti fermi: - CRISTOFORO COLOMBO – - Apertura del cantiere per il Sottopasso di Malafede previsto ora a fine estate, con adempimenti solo formali attualmente in corso. Come già ampiamente riferito. - definizione e chiusura della fase progettuale, in corso, per il completamento delle Complanari. Occorre decisione politica per chiusura progetto e reperimento fondi. Fondamentale per creare nuove ed efficienti modalità di trasporto pubblico da e per l‘EUR. - Bypass Franchetti/Lotti per superare il blocco all’incrocio di Wolf Ferrari. - Presidio Polizia locale agli incroci in forma stabile e definitiva. - Pieno appoggio a tutte le iniziative popolari che intendono promuovere richieste di soluzione con petizioni e raccolta firme. - PRESIDIO SANITARIO ASL (oratorio ex San Tommaso) – Acquisizione al Comune ormai completata e definita. Al momento il Dipartimento

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Patrimonio sta completando l’iter burocratico anche in visto della cessione dei locali in comodato d’uso alla ASL Roma 3. E poi, finalmente….. - PROGETTO RIQUALIFICAZIONE VIE MAREBBE E CACCIUTA – Contatti in corso con Commissione Prefettizia per superare ultimi ostacoli progettuali posti da parte del CBTAR. Altro progetto in pending da anni e potrebbe partire subito riqualificando una intera area del quartiere.

(Ambiente, giardini, raccolta rifiuti ecc.), ma per coerenza abbiamo voluto indicare solo quei progetti che da tempo sono o sono stati in discussione e che risultano con una possibile definizione vicina oppure addirittura in una fase di possibile e prossima attuazione concreta. Un pò di buona volontà e qualche rapida decisione, purtroppo mancate finora .

- STRETTOIA SAN CANDIDO – Anche qui sollecitata la Commissione Prefettizia, documenti alla mano, per la definizione di una questione aperta da oltre 12 anni. Importante sempre per mobilita’ e viabilità. - ILLUMINAZIONE PUBBLICA – Elenco 94 strade al buio presso i Dipartimenti da tempo……Sicurezza e decoro… - MANUTENZIONE STRADE – Urgenti interventi sulle 37 strade pubbliche e relativa segnaletica. Verificare la possibilità di strategie ed interventi condivisi anche su strade private aperte al pubblico transito. - SICUREZZA – Telecamere…… Elenco già fornito a suo tempo a i vari Uffici. Presenza fissa della Polizia Locale oltre al continuo controllo del territorio da parte di Polizia e Carabinieri. Come da dossier consegnato e pubblicato a suo tempo. - PROGETTO CENTRO COMMERCIALE Se procederà oltre (chissà..), prendiamo atto delle tante dichiarazioni contrarie sia politiche che di associazioni e cittadini. Dal canto nostro siamo contrario, e lo confermiamo, per tutte le motivazioni documentate e pubblicate sia nel giugno 2012 (prima versione) che a feb/marzo 2016 (seconda versione) investendo anche la Commissione Prefettizia. Potremmo continuare con altre problematiche

Chiaramente quanto sopra non rappresenta né un manifesto politico né tantomeno un mero elenco di doglianze. Rappresenta, invece, una serie di questioni aperte e vere nel nostro territorio che, per negligenza o indifferenza o scarso e colpevole interesse manifestati da tutte le parti nessuna esclusa, sono ancora lì in attesa. Questioni e problematiche che, per quanto ci riguarda e nelle nostre possibilità, continueremo a sostenere fino a soluzione presso tutti i Pubblici Amministratori ed Uffici , destinati a rappresentarci. Alla prossima!

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A OSTIA IL MERCATO DEI LIBRI SCOLASTICI

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er venire incontro alle fatiche di tutte le famiglie impegnate, ogni anno, nella missione “fuga dal carolibri” nasce, in Via dei Promontori 138 (Ostia), un efficace antidoto contro la dolorosa separazione dai risparmi per l’acquisto dei libri scolastici. Anche quest’anno, infatti, stando alle stime del Codacons, circa un istituto su due ha sforato il tetto di spesa stabilito dal ministero dell’Istruzione per l’acquisto dei libri di testo. Che le famiglie non temano, tuttavia, di rimanere schiacciate, anche quest’anno, dall’avida morsa di spese esagerate! Bancolibri pensa a loro e, a partire dal 1 Giugno, darà la possibilità non solo di acquistare libri nuovi e usati ma anche di vendere i propri. I libri usati saranno messi in vendita con il 40% di sconto dal prezzo di copertina e si potranno vendere i propri libri con massime valutazioni e pagamento immediatamente in contanti. Prenotando prima dell’estate si potrà usufruire di condizioni eccezionali: una super valutazione del proprio usato fino al 40% (pagato immediatamente in contanti) e l’acquisto dei libri nuovi con il 15% di sconto o la possibilità di scegliere un dizionario Garzanti in omaggio oltre che il miglior usato sul mercato. Ma non è tutto: per tutelare ulteriormente i clienti Bancolibri, ogni acquisto sarà garantito da problemi legato all’ordine dei testi. Che si tratti di cambi di scuola o trasferimenti, errori negli elenchi, niente paura: il portafogli è salvo. Bancolibri si presenta quale rimedio ad ansie e preoccupazioni di molte famiglie del nostro municipio, nelle consuete modalità di compravendita al mercato – come il nome stesso suggerisce -. Una boccata d’aria fresca per i genitori di tanti giovani studenti. E se per questi ultimi studiare sarà un tedioso dovere, per i primi risparmiare risulterà di certo un appagante piacere.


sicurezza

ANCORA SEQUESTRI: sigilli al MareChiaro

sulle spiagge:

arrivano i cartelli multilingue

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dalla redazione

ra è certo: gli stabilimenti e le spiagge libere nei pressi di Ostia che, entro il 6 giugno, non avranno posizionato i cartelli multilingue con le indicazione delle postazioni di salvataggio (presenti o assenti) saranno multati. Lo fa sapere la Capitaneria di Porto di Roma che eseguirà l’eventuale sanzione amministrativa. I cartelli in questione sono pronti da giorni, ma non sono ancora stati inseriti nei lidi del X Municipio. In particolare questi sono di grande importanza per i bagnanti di Capocotta, di due spiagge libere di Ostia e di quelle di Castelporziano. Nei primi due casi non ci sono bagnini, mentre nel terzo, al momento, le postazioni di salvataggio sono presenti solo nella parte centrale, dove, in caso di necessità, ci si dovrebbe recare senza esitazioni. La dicitura recita: “Balneazione non sicura per mancanza del servizio di salvamento”.Le indicazioni, in sei lingue diverse (italiano, inglese, tedesco, francese, spagnolo e arabo), sono

frutto di una iniziativa della prefettura del X Municipio, concordata proprio con la Capitaneria di Porto, Roma Capitale e Anci Lazio e dovevano essere posizionate già due giorni fa. L’ubicazione selezionata è a ridosso della battigia e degli ingressi dei lidi, dove ultimamente, si sono susseguiti una serie di sequestri per abusivismo che hanno portato all’assenza di gestori dei chioschi. Tra le spiagge coinvolte c’è quella riconsegnata ad aprile da Libera e Uisp e lo stabilimento Arca (chiuso dagli amministratori) e l’iniziativa potrebbe poi essere applicata a molte altre, tra cui quelle oggetto di sequestro, come il Faber Beach e l’Hakuna Matata. I cartelli, tuttavia, sono provvisori. Tra qualche giorno dovrebbe partire il bando di affidamento del servizio di salvataggio, che terminerà a luglio. Nel frattempo, però, la stagione balneare è già cominciata e si rischia non solo di non avere bagnini, ma nemmeno indicazioni che ne segnalino l’assenza.

dalla redazione

Ancora sequestri agli stabilimenti di Ostia. Questa mattina, 7 giugno, intorno alle 8:15 gli uomini del X Gruppo Mare del corpo di Polizia Roma Capitale, in esecuzione del sequestro preventivo dosposto dal Sostituto Procuratore della Repubblica Dottor Di Maio hanno apposto nastro

e sigilli allo stabilimento Marechiaro. Il lido, sul Lungomare Paolo Toscanelli 27, è uno dei più noti ad Ostia. I vigili, nel blitz odierno, hanno “interdetto le costruzioni realizzate abusivamente sull’area demaniale, per oltre 2400 metri di cubatura ed una porzione di lido”. Continua, anche a stagione balneare in corso, quindi la battaglia per la legalità sul lungomare di Ostia, intrapresa da circa un anno dai caschi bianchi, diretti dal vice Comandante del Corpo Antonio Di Maggio, con la supervisione del Prefetto nonché Commissario Straordinario del X Municipio Domenico Vulpiani.

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Riceviamo e pubblichiamo

All’Infernetto cittadini attivi per far rinascere il

“Parco della Riserva Verde” D

ov’è il Comune? A questa domanda spesso non sappiamo rispondere. Scoraggiati, nauseati dall’assenza della politica nel nostro quotidiano, assistiamo, passivi e frustrati, al lento e progressivo degrado di tante aree pubbliche dalle grandi potenzialità, lasciate agonizzare nell’indifferenza delle istituzioni. Ciò è accaduto negli ultimi dieci anni alParco della Riserva Verde, comprensorio situato nella zona sud dell’Infernetto: l’area pubblica era stata costruita, come da contratto stipulato con il Comune di Roma, dalla società Verona Srl - appartenente al gruppo immobiliare Prim - e si presentava nel 2007 come un luogo ridente, composto di un vasta area verde alberata e attrezzata con panchine, cestini per i rifiuti, lampioni, un lungo viale che attraversava tutto il parco con ponticelli in legno e un piazzale situato nel mezzo. Chi ha acquistato casa dalla stessa Verona Srl in quell’epoca, lo ha fatto anche e sopratutto in considerazione del fatto che il comprensorio era situato tutto intorno ad un punto verde di prestigio. Purtroppo però, come troppo frequentemente accade a Roma, la doccia fredda è arrivata dopo pochi mesi dalla consegna degli immobili e i residenti di Riserva Verde hanno visto trasformarsi quello che era un gioiello in una vera e propria giungla: erba alta mai tagliata, vandalismo impunito da parte di chi indisturbatamente ha distrutto l’arredo urbano, una scuola materna adiacente al parco deturpata dai writers, e, ciliegina sulla torta, lo spegnimento dell’impianto di illuminazione pubblica. Il parco è divenuto terra di nessuno, ostaggio della burocrazia e dell’incuria. Chi ha provato a contattare le istituzioni per sollecitare una presa in carico del problema si è trovato infatti di fronte ad una montagna invalicabile. “Signora non deve chiamare noi, ma l’ufficio Giardini”, “No, non è noi dell’Ufficio Giardini a cui deve telefonare, ma al Municipio”, “La responsabilità non

è di Roma Capitale, ma della Verona”: dall’altra parte della cornetta solo abili rimpalli di responsabilità di fronte ai quali molto spesso ci si arrendeva scoraggiati. Qualcuno però ha tenuto duro, nella consapevolezza che le cose cambiano solo quando le informazioni finalmente cominciano a girare e ad essere condivise. Così è iniziato il tam tam: attraverso il volantinaggio, gli incontri sporadici nel quartiere e tante chiacchiere casuali, è stato costituito un gruppo whatsapp che

mano a mano è diventato sempre più folto, e poi un secondo gruppo, e poi un gruppo Facebook......così facendo si è scoperto che non uno, non due, ma più di cento famiglie - e forse se ne aggiungeranno molte di più - erano stufe della situazione e desiderose di dire basta. Basta ad un parco divenuto luogo degradato e pericoloso: buio, con vetri rotti di bottiglia sul viale, topi attratti dai cestini

di immondizia mai svuotati, alberi morti con rami pericolanti, staccionate marcite con lunghi chiodi arrugginiti a vista. A dicembre 2015 la volontà dei residenti ha dato vita ad un’Associazione No Profit denominata “Parco Riserva Verde”, il cui unico scopo è restituire dignità a questo angolo del quartiere che una volta veniva definito “residenziale”. La neonata organizzazione ha iniziato il suo percorso attraverso l’organizzazione in autofinanziamento di giornate di pulizia e riqualificazione dell’area, a cui ha aggiunto la volontà di accedere alle “carte ufficiali” con l’intento di sbrogliare la matassa burocratica che ha dato luogo a questa situazione iperbolica. I documenti hanno fatto emergere l’incongruenza: nonostante l’esito positivo di un collaudo del parco fatto nel lontano 2010 da parte di Roma Capitale, non è mai stato ultimato il processo con la presa in carico ufficiale dell’area da parte del Dipartimento del Patrimonio. In soldoni, manca l’ultimo tassello di un mosaico...... mancando questo, tutto è andato a rotoli. Del problema è stato investito il Prefetto Domenico Vulpiani, Commissario del X Municipio, che si è dimostrato disposto ad aiutare l’Associazione a sbrogliare questa fitta matassa: per il momento solo a parole però......... Ora si attende una sua risposta. Se non arriverà, l’Associazione non potrà mai essere riconosciuta ufficialmente per la manutenzione dell’area, per la quale si è proposta a sue spese, e quindi non potrà proseguire nell’intento che si è prefissata. La speranza è che le cose vadano diversamente, altrimenti il parco che oggi ha ricominciato a “vivere” ed a popolarsi di famiglie, bambini, anziani, persone a spasso con animali domestici, rischia di tornare a versare in uno stato di triste ed estremo abbandono, a cui purtroppo oggi pare che molti si siano abituati, per non dire rassegnati.

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Federbalneari

Pronta a rilanciare Ostia F ederbalneari Roma è tornata a parlare. Lo ha fatto stamattina presso lo stabilimento Zenit di Ostia dove il presidente Renato Papagni ha invitato a partecipare i candidati sindaci di Roma per “affrontare insieme le tematiche di prospettiva e di trasformazione del mare di Roma”. Ma l’unico che ha risposto presente è stato Simone Di Stefano candidato CasaPound. C’erano però anche Monica Picca in rappresentanza di Fratelli d’Italia, Fabiola Anitori di Roma Popolare, Massimiliano Metalli di Forza Italia. Presente anche Luciano Ciocchetti Coordinatore Regionale del Lazio per i Conservatori e Riformisti . “Era doveroso e coerente attendere per parlare. Noi siamo stati in silenzio per un po’. C’erano i controlli negli stabilimenti balneari, che sono finiti da tre giorni e quindi abbiamo deciso solo oggi di riprendere la parola- ha detto Papagni-. Come è noto è stato commissariato il X Municipio. Dal nostro punto di vista semmai avrebbero dovuto commissariare il Comune di Roma, ma nessuno mai lo avrebbe fatto, Roma è la Capitale e quindi la scelta è ricaduta su Ostia. Quello delle verifiche in fondo era un male necessario, hanno smontato le cabine, tettoie, questi erano i gravi abusi sulle spiagge di Ostia. Ma qui c’è un male eterno: la politica romana dobbiamo prenderne atto si è dimenticata da sempre che qui c’è una città che vale tantissimo, ha condizioni straordinarie storiche e ambientali. Questa città che vale in termini di energie economiche e benessere per tutti non solo per chi sta vicino al mare oggi è una periferia abbandonata e utilizzata nel peggiore dei modi dalla politica. Ci vogliono gli alberghi, ma è tutto fermo. Le aree

che stanno sul lungomare non sono mie, sono del Comune di Roma, va fatto un piano ma ad oggi non ho sentito una parola importante per Ostia dai candidati sindaci. Abbiamo sentito, ascoltato, letto i programmi. Nulla. Qualcuno - ha aggiunto un accorato Papagni- ha scelto che qui deve andare tutto male e io penso a male quando vedo certe cose. Noi abbiamo bisogno del turista che arriva a Roma, non solo dei romani. Basterebbe anche un 20% e sarebbe già un risultato straordinario”. Inevitabile il passaggio legato al “lungomuro”. “Noi lo abbiamo detto e lo ribadiamo, siamo pronti da 15 anni ad abbattere il lungomuro ma il Governo deve darci gli strumenti. Noi li chiediamo e loro non ce li danno questi strumenti. Però vogliono demolire. Noi non possiamo demolire - ha ripetuto- non ci danno lo strumento per farlo e ci tengono per le orecchie. Io non posso toccare i mnaufatti che ricadono sul demanio, quando sono arrivato il lungomare era già così mica l’ho costruito io. Ho 70 anni e stava già là. Serve un progetto strategico turistico per Roma ma anche per Ostia. E lasciatemi dire che qualche volta rimpiango di non esserci distaccati da Roma”. Ostia e la mafia. “Dicono che i nostri sono soldi mafiosi. Ci hanno fatto le lastre ma non ci hanno trovato nulla. Noi i soldi li abbiamo grazie alla Bpl, abbiamo a disposizione 30milioni di euro per riprogettare il lungomare. Ma questo non è il progetto di Papagni- ha sottolineato- questo è il progetto pensato prima del 2000 con Paolo Portoghesi e poi con Fuksas”. Papagni ha anche reso noto che è a scadenza del suo mandato, già rinnovato una seconda volta. A ottobre dunque nuove elezioni e nuovo presidente per Federbalneari Roma.

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RETAKE

al parco della Vittoria

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ncora un bonifica sul territorio e stavolta è toccata al parco della Vittoria ad opera del gruppo RetakeRoma Ostia con il locale comitato di quartiere. “Nonostante fossero presenti oltre 20 persone, tutte dotate di attrezzature fornite da Ama, siamo riusciti a ripulire solo via Oletta e a rimuovere i rifiuti ingombranti dal parco” spiega la responsabile Retake Leandra Gargiulo. “Il livello di incuria e degrado in cui verte l’area è imbarazzante, parliamo di un parco con un enorme potenziale in una zona centralissima di Ostia. Ai lati della strada, dove si svolge regolarmente un mercatino abusivo, abbiamo rinvenuto qualsiasi cosa addirittura il cappello della divisa di un carabiniere, che nel pomeriggio verrà consegnato alla caserma di via dei Fabbri Navali. Dall’ufficio giardini ci dicono che, dopo la revoca della concessione del punto verde qualità, la zona non è rientrata nella loro competenza, non sono pertanto autorizzati a sfalciare l’erba e a manutenere l’area” spiega ancora Gargiulo. Ne consegue il totale stato d’abbandono e il rischio incendio con l’arrivo dell’estate. RetakeRoma Ostia si impegna ad esporre la situazione al prefetto Vulpiani e alla direttrice Esposito “con la speranza che, a stretto giro, almeno l’ufficio giardini possa iniziare ad occuparsene e a rendere il parco nuovamente fruibile per i residenti”. “Ad allietare il nostro lavoro ci ha pensato una bimba che, a fine mattina, si è affacciata con un cartello con su scritto grazie” ha concluso la responsabile.

AXA-MALAFEDE: ripulita dai residenti l’area di Cinemando E’

stata ripulita dagli abitanti del quartiere l’area di via Menzio dove a metà giugno per il terzo anno si terrà la manifestazione “Cinemando”, cinema gratuito all’aperto per tutta la famiglia. Circa trenta volonterosi cittadini dell’Axa-Malafede si sono adoperati per eliminare erbacce e immondizia con decespugliatori, zappe, rastrelli e cesoie. Sono stati utilizzati anche due trattorini tagliaerba, i cui proprietari proseguiranno nei prossimi giorni il lavoro. “Un ringraziamento particolare alla “Casa di Dinky”, che ha intrattenuto i bambini mentre i genitori lavoravano, e al bar “Il bacio” che ci ha fatto avere le bottiglie d’acqua — dichiara Roberto Trapani, Presidente dell’associazione Axamalafede — Villa Fralana, che ha promosso e organizzato l’iniziativa. E grazie anche all’Ama per il supporto logistico”.

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Pro Loco Ostia Antica: “Un impegno volontario costante al servizio della Bellezza”

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iorni di intense attività per la Pro Loco di Ostia Antica, intervenuta con una comunicazione al riuscitissimo Convegno del Comitato Promotore per il Parco Archeologico Ostia Antica Fiumicino del 26 maggio, due giorni dopo - raccogliendo le istanze dei cittadini e delle numerose Associazioni locali - ha provveduto a segnalare lo stato di incompiuta riqualificazione delle Mura del Borgo nell’ambito della campagna governativa ‘Bellezza’ finalizzata al recupero i luoghi culturali dimenticati. Intervenuto al Convegno, il Presidente ha sottolineato l’impegno della Pro Loco per il pieno riconoscimento sul piano turistico, culturale, ambientale - ivi incluso il tema dell’egida Unesco - di un territorio che vanta 25 secoli di Storia e di straordinaria interazione tra azione umana ed ambiente circostante, dalla fondazione della città portuale di epoca romana, fino all’Epopea della Bonifica “Abbiamo inoltre aderito alla Campagna governativa ‘Bellezza’ - spiega il Presidente - con l’intento di segnalare ai massimi livelli decisionali l’esigenza di ultimare il restauro delle Mura, sospeso oltre 10 anni fa per mancanza di fondi e che da allora ne deturpa una porzione, quella a ridosso della Porta di accesso che si apre su via Claudia Quinta. Un impegno volontario costante al servizio della Bellezza questo, vuole essere il nostro contributo alla comunità locale di Ostia Antica”.

Servizio Civile volontario il Bando 2016

E’ stato pubblicato il Bando 2016 per la partecipazione dei giovani ai progetti di Servizio Civile volontario. Sono 34 i progetti di Roma Capitale in cui verranno impegnati 204 volontari. Ogni progetto dura 12 mesi e prevede un rimborso spese di 433,80 euro mensili. Alla selezione possono partecipare ragazzi e ragazze che abbiano compiuto, alla data di presentazione della domanda, il diciottesimo e non superato il ventottesimo anno di età. Il termine per la presentazione delle candidature è fissato alle ore 14 del 30 giugno 2016. E’ possibile presentare una sola domanda di partecipazione per un unico progetto di servizio civile. In occasione del Bando 2016 la Re-

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gione Lazio, unitamente al Tavolo regionale di Coordinamento degli Enti di Servizio Civile, ha istituito lo “Sportello di orientamento per i giovani” al quale rivolgersi per avere informazioni sui progetti, essere supportati sulle modalità di candidatura e consegnare la propria domanda. Lo sportello sarà aperto dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 14, a partire da lunedì 6 giugno presso gli uffici di Roma Capitale in via Capitan Bavastro 94. Nelle pagine del Servizio Civile volontario del comune di Roma tutte le informazioni: Bando Servizio Civile, Domanda di ammissione, Dichiarazione titoli, Criteri di selezione, Dichiarazione Riserva Posti, Progetti.

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La Repubblica compie settant’anni: il 2 giugno che cambiò la storia del nostro Paese Un Paese ferito dal Fascismo e dalla guerra, ricucito dalla Resistenza e rinvigorito dalla possibilità di poter scegliere. L’Italia si presentava così all’appuntamento con la Storia settant’anni fa, il 2 giugno 1946, quando fu chiamata alle urne per decidere se continuare a fondarsi su una monarchia o se “rinascere” come Repubblica. Il referendum istituzionale vide la vittoria del fronte repubblicano con una maggioranza di poche migliaia di voti (54,3%). I Savoia vengono esiliati e il “Re di Maggio” Umberto II lascia il suolo italiano per vivere il resto della sua vita tra Cascais (Portogallo) e Ginevra. In 25 milioni si misero in

fila, emozionati e in paziente attesa, davanti ai seggi elettorali per esprimere il proprio voto. Il referendum del 2 giugno 1946 fu anche il primo appuntamento, se si escludono le amministrative del 10 marzo dello stesso anno, in cui le donne esercitavano il diritto al suffragio. Tra i volti noti che hanno sfilato nei seggi, si ricordano anche quelli dell’attrice Anna Magnani, della “Dama bianca” Giulia Occhini, compagna del ciclista Fausto Coppi, e di grandi protagoniste della Resistenza (Lina Merlin, Teresa Noce, Camilla Rivera).

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Riceviamo e Pubblichiamo Comunicato Stampa

UNIONE COMITATI OSTIA L’ Unione Comitati di Ostia sollecita l’Amministrazione del Municipio X per un incontro tecnico urgente di verifica sugli impegni assunti sulle questioni affrontate negli incontri politici di febbraio e marzo u.s. relative a: 1- Stato reale degli interventi per riportare la legalità nelle concessioni balneari e per restituire ai Cittadini la visibilità e la libera fruibilità del mare di Roma. Le notizie di stampa quotidianamente diffuse su “ sequestri parziali” , cui seguono “notizie di dissequestri”, alimentano confusione e rafforzano nell’opinione pubblica il senso di impunità dei gestori responsabili di illegalità ed abusi a danno dello Stato ,nello sfruttamento incontrollato delle concessioni balneari . L’U.C.O. vigila sugli atti dell’Amministrazione e sollecita l’adozione di misure efficaci per battere l’illegalità che umilia i Cittadini del Municipio X . 2- Attuazione degli interventi e dei controlli disposti dall’Ordinanza n. 92 del 29.4.2016 del Commissario Tronca e dall’Ordinanza della Capitaneria di Porto di Aprile u.s. , sulla stagione balneare. Tali Ordinanze non vengono rispettate dalla generalità dei gestori , come è purtroppo possibile verificare . L’U.C.O. chiede all’Amministrazione di conoscere quali concrete azioni di controllo e repressione stiano per essere messe in campo per il concreto rispetto delle regole

richiamate dalle Ordinanze di cui sopra. 3- Determinazioni dell’Amministrazione sulla richiesta dell’U.C.O. di demolizione del fabbricato ex sede dell’Ufficio Tecnico, con destinazione dell’intera area a spiaggia libera attrezzata . La soluzione suggerita appare una scelta tangibile di discontinuità con le passate gestioni, iniziando davvero ad abbattere il “lungomuro” , a partire dal luogo “simbolico” delle barriere che hanno reso il mare di Roma ostaggio della prevaricazione di radicati interessi speculativi sul principale bene pubblico del Municipio X. 4- Stato di attuazione dell’impegno assunto verso il Ministero di Grazia e Giustizia per il reperimento immediato sul territorio di una sede per il ripristino degli Uffici del Giudice di Pace nel Municipio X . 00122 Roma –Via Rodolfo Grimaldi Casta 3 unionecomitatiostia@gmail.com

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L’esercizio fisico si ripercuote sul benessere emozionale e mentale, sull’umore e sulla concentrazione. Il benessere che ne deriva va a rinforzare la motivazione necessaria a condurre una vita attiva.

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a cura dello STUDIO LEGALE

SE L’INQUILINO NON PAGA L’AFFITTO? Q

uando il conduttore non paga il canone d’affitto pattuito è necessario attivarsi rapidamente per ottenere lo sfratto per morosità ed avere a propria disposizione quanto prima l’immobile. Il primo passo è sollecitare il conduttore con raccomandata con ricevuta di ritorno. Qualora l’intimazione non abbia sortito l’effetto sperato è necessario, per aver a disposizione quanto prima l’immobile, iniziare la procedura di sfratto per morosità. Per poter ricorrere a tale procedura è necessario la presenza di determinati ed oggettivi presupposti che sono: 1) la presenza di un regolare contratto scritto di locazione immobiliare ad uso abitativo ( o commerciale), non potendo essere intrapresa un’azione di intimazione di sfratto sulla base di un mero accordo verbale tra proprietario e conduttore; 2) la registrazione del contratto presso l’Agenzia delle Entrate; 3) la determinazione del pagamento dei canoni di locazione in date precise e per somme prestabilite, secondo quanto disposto dal contratto di locazione; 4) il mancato pagamento o ritardo nel pagamento da parte dell’inquilino dei canoni di locazione (d’affitto). La richiesta di convalida dello sfratto per morosità può essere richiesta sia nel caso di locazione di un immobile ad uso abitativo che per immobili ad uso non abitativo (negozi, capannoni, alberghi etc.). Nell’ ipotesi di locazione ad uso abitativo (residenziale), la legge n. 431 del 1998 prevede che il mancato pagamento, anche solo di un mese di affitto, concede al proprietario la possibilità di “intimare lo sfratto per morosità”; nel caso di locazione commerciale, per intimare lo sfratto per morosità, è necessario che il mancato pagamento di un importo si configuri come un inadempimento grave (quantificabile in almeno 2/3 mensilità). Cosa succede se il contratto non è stato registrato? Se invece il locatore non ha registrato il contratto, e quindi se non ha indicato in dichiarazione dei redditi i canoni di locazione pattuiti in contratto (a prescindere che li abbia, o meno, percepiti), non potrà beneficiare della procedura speciale di sfratto: in tal caso l’unica strada per lui fruibile sarà la causa ordinaria per il rilascio dell’immobile locato, e ciò con i correlati maggiori tempi della giustizia ordinaria.

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ZUCCHERI O DOLCIFICANTI? Silvia Castronovi - Giornalista Altroconsumo, associazione indipendente a tutela dei consumatori Relazioni Esterne Istituzionali - Responsabile Regione Lazio silvia.castronovi@altroconsumo.it

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dolcificanti artificiali sono sempre più presenti nella nostra dieta. Bibite, cereali, biscotti, yogurt e marmellate “light” guadagnano spazio nelle dispense, avendo come complici anche martellanti campagne pubblicitarie. E che sia solo per una maggiore attenzione alla linea o per una questione di salute, tra quelli che devono ridurre lo zucchero (come i diabetici), sta di fatto che si tratta di una tendenza sempre più in crescita. La consapevolezza dei danni provocati dal consumo eccessivo di zucchero è sempre più diffusa e ci spinge sui prodotti a zero calorie. Lo sanno bene anche le industrie alimentari: piuttosto che perdere posizione nel mercato, si specializzano in prodotti light. Coca Cola ne è un esempio lampante: considerata ormai come la bevanda ipercalorica per eccellenza, è ora proposta in diverse versioni edulcorate, tra cui la nuovissima Coca Cola Life, dolcificata con zucchero e stevia. “Life” è dolcificata con zucchero e stevia. Le calorie a bicchiere sono 68, cioè 17 g di zucchero, pari a circa 3 cucchiaini e mezzo, meno quindi della Coca Cola classica ma più di quelle Light e Zero. E’ fortemente sconsigliato sostituire lo zucchero con i dolcificanti e che bisogna invece consumarlo con moderazione. Zucchero sì, ma con moderazione Il presupposto di partenza è che è ormai assodato che lo zucchero (glucosio, fruttosio e in generale lo zucchero da tavola), nelle quantità in cui siamo abituati a consumarlo, è causa di molti problemi di salute. L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha ulteriormente abbassato la soglia di zuccheri raccomandabile: se finora era considerato accettabile un consumo di zuccheri pari al 10% della quantità di energia assunta durante una giornata, adesso viene proposta un’ulteriore riduzione fino al 5% (circa 25 grammi, cioè cinque cucchiaini da tè). Vista così, quindi, sapere che il mercato offre alternative senza zucchero può sembrare una buona notizia. Edulcoranti? Non è la soluzione Sulla sicurezza degli edulcoranti artificiali, però, il consenso non è unanime. Per decenni sono stati al centro di molte diffidenze: negli anni ‘80 si sospettava che la saccarina fosse cancerogena, più tardi è stata la volta dell’aspartame. Tutti dubbi poi smentiti dagli studi. Attualmente tutti i dolcificanti utilizzati nei prodotti alimentari sono stati studiati e approvati da una commissione scientifica europea, che ne stabilisce anche una dose giornaliera ammissibile (Dga) a ulteriore garanzia di sicurezza. Alcune ricerche, poi, hanno dimostrato in passato che queste sostanze possono aiutare a controllare il peso con benefici per la salute. Eppure su alcuni di questi sostituti si stanno addensando nuove ombre, come il sospetto che possano favorire diabete e obesità invece di prevenirli. La parola definitiva non c’è ancora, ma nel frattempo la cautela è d’obbligo. Inoltre, a ben pensarci, è paradossale che le stesse aziende alimentari che continuano a formulare alimenti estremamente ricchi di zuccheri, nello scaffale a

fianco ci allettino con la loro copia edulcorata. Ma vediamo come stanno davvero le cose nel dettaglio. Accettabili, sconsigliati o a rischio di sovradosaggio Gli edulcoranti intensivi, quelli cioè che forniscono un intenso gusto dolce con pochissime o addirittura senza calorie, sono una categoria molto ampia. Il loro profilo di sicurezza, sebbene tutti siano tecnicamente accettabili secondo l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa), non è però sempre cristallino. Gli edulcoranti si possono suddividere in tre categorie: accettabili, sconsigliati o a rischio di sovradosaggio. Il gruppo degli “accettabili” è piuttosto eterogeneo. • L’aspartame è stato definitivamente scagionato dal sospetto di essere cancerogeno. Consideriamo il suo utilizzo accettabile, sebbene possa provocare reazioni allergiche in alcuni soggetti sensibili e non sia adatto a chi soffre di una rara malattia genetica (fenilchetonuria). • La stevia è un dolcificante di origine naturale con un potere dolcificante 300 volte superiore rispetto allo zucchero. Lo consideriamo accettabile a patto che non si superino le dosi consigliate. Tra quelli “a rischio di sovradosaggio” c’è l’acesulfame k che, insieme all’aspartame, è un edulcorante a zero calorie tra i sostituti dello zucchero più studiati e usati nel mondo, e per questo il rischio di superare la dose giornaliera massima accettabile è alto. Si trova in tantissimi prodotti e anche come “dolcificante da tavola”, in compresse o bustine. Il suo potere dolcificante è alto, fino a 200 volte superiore a quello dello zucchero. È spesso usato in combinazione con altri dolcificanti per smorzare il loro retrogusto amaro: • approvato sia dalla nostra autorità di sicurezza (Efsa) sia dalla Food and drug administration americana (Fda) per molteplici usi, è uno tra i dolcificanti più sicuri, a patto che non si superi la dose giornaliera raccomandata di 9 mg/kg corporeo. • Poiché è molto usato e diffuso, il rischio di sovradosaggio è reale. Quelli “sconsigliati” sono invece la saccarina e il ciclamato, due sostituti dello zucchero che ci piacciono poco. Sebbene entrambi siano stati ampiamente scagionati dal sospetto di provocare il cancro restano due sostanze sconsigliabili. Per diversi motivi: • la saccarina è la sostanza su cui si sono concentrati i risultati dell’ultimo studio sugli edulcoranti e la loro capacità di favorire diabete e obesità. Sembra che proprio questo dolcificante, più di altri, abbia un effetto sulla flora intestinale tale da spingere l’organismo a usare male il glucosio, innescando un effetto opposto. Inoltre, ha uno sgradevole retrogusto metallico. • Per il ciclamato e i sali di ciclamato, invece, il problema è la dose: non è stata ancora stabilita una dose giornaliera accettabile di riferimento. Negli Stati Uniti, a causa dei sospetti di cancerogenicità sollevati alcuni anni fa (poi smentiti), è attualmente ancora un edulcorante vietato.

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Fonte: reporternuovo.it

ROMA 2024

PRO e CONTRO del sogno olimpico

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oma sogna le Olimpiadi tanti sono anche i pro e i contro e i pareri discordanti sul progetto, che dovrebbe riportare i Giochi nel nostro Paese, 64 anni dopo la storica edizione di Roma 1960.

PRO: rilancio dell’economia, infrastrutture, made in Italy • USCIRE DALLA CRISI – Le Olimpiadi potrebbero essere il volano decisivo per rilanciare le finanze italiane. In un momento in cui l’economia si trova in una fase stagnante, e la disoccupazione continua ad aumentare, organizzare i Giochi porterebbe nel Paese una ventata di investimenti. Il dossier per Roma 2020 stimava un aumento del Pil complessivo dell’1,2%, pari a circa 15 miliardi di euro di entrate. E soprattutto un aumento consistente dell’occupazione: 26mila posti di lavoro in più solo nell’anno della manifestazione, 10mila all’anno nel quadriennio di avvicinamento. • RISTRUTTURARE ROMA – Roma è, per

infrastrutture e trasporti, forse la peggiore della grandi capitali europee. I Giochi potrebbero cambiare la situazione: l’organizzazione potrebbe permettere di portare finalmente a compimento grandi opere di cui la città ha bisogno. In primis la metro C. Ma anche il prolungamento della linea A fino a Tor Vergata, la chiusura dell’anello ferroviario nella zona nord, i lavori di ampliamento all’aeroporto di Fiumicino. Dopo le Olimpiadi del 2024 il profilo di Roma potrebbero essere radicalmente diverso. E migliore. • RILANCIARE L’IMMAGINE DELL’ITALIA – Da anni l’Italia ha perso credibilità nel panorama internazionale. Lo sport azzurro, però, continua a godere di grande stima nel comitato olimpico. E potrebbe aiutare tutto il Paese a ritrovare quella centralità perduta. Senza dimenticare poi il motivo più ovvio ed immediato: le Olimpiadi, la più grande manifestazione sportiva al mondo, sono uno spettacolo indiscutibile. Segue a pag. 29

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ROMA 2024 PRO e CONTRO del sogno olimpico

CONTRO: corruzione, spese, rivali • RISCHIO CORRUZIONE – Gli scandali di Mafia Capitale sono monito di grande attualità: non ci sia opera o appalto che in Italia sia immune da illeciti, speculazioni, infiltrazioni criminali. Lo dimostra anche quanto accaduto al Mose a Venezia, o ad Expo 2015. In caso di organizzazione dei Giochi, la prima necessità sarà quella di salvaguardare trasparenza e correttezza dei lavori. Per evitare che il sogno olimpico si trasformi nell’ennesimo incubo di corruzione. • DUBBI SULLE SPESE – Gli investimenti necessari per i Giochi che potrebbero rilanciare l’economia del Paese potrebbero anche affossarla definitivamente: è successo in Grecia, con Atene 2004. Organizzare una grande rassegna senza solide basi economiche è un rischio. Anche perché, da Barcellona 1992 in poi, i costi inizialmente previsti sono sempre lievitati a dismisura, anche per nazioni (come la Gran Bretagna a Londra 2012) poco avvezzi allo spreco. Il principale avvertimento lanciato dai tecnici che avevano preparato il dossier per Roma 2020 era proprio il controllo delle spese: “L’operazione di organizzare i Giochi sarà vantaggiosa solo a patto di mantenersi entro i limiti di spesa previsti dal piano”. L’Italia ne sarebbe capace? • RIVALI AGGUERRITE – Non ci sono solo problemi interni a frenare la corsa dell’Italia. Roma è la prima ad essersi candidata, ma non sarà l’unica.

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FIV NEL GATTO

Cause, sintomi, diagnosi a cura del Dott. DiEGO MILONE La Fiv, nota anche come Aids felino, e’ una malattia abbastanza diffusa nei gatti. Il nome spaventa ma si tratta di un virus che colpisce solo i gatti e non si trasmette all’uomo o ad altri animali. L’agente eziologico della Fiv e’ un Retrovirus, quindi un virus a Rna appartenente alla famiglia dei Lentivirus. Le principali modalita’ di trasmissione della Fiv sono: -Sangue: uno scambio di sangue fra un animale malato ed uno sano puo’ trasmettere la malattia. Questo vale per trasfusioni di sangue oppure morsi che pero’ devono essere ripetuti e profondi. -Infezione transplacentare: una madre positiva puo’ trasmettere la malattia ai nascituri. -Accoppiamento: durante l’accoppiamento lo scambio di fluidi corporei ed i morsi possono trasmettere il virus. Tutti i gatti di qualsiasi eta’ e razza possono contrarre la Fiv, ma ovviamente sono maggiormenete a rischio quelli interi non sterilizzati che vivono all’esterno. Considerando che la FIV è una malattia che si sviluppa per stadi anche lunghissimi, a volte ci vanno anni prima che si manifestino i sintomi ed ecco spiegato perché è più facile vedere un gatto anziano con sintomi da FIV piuttosto che uno giovane, contrariamente a quanto succede per la FeLV. La FIV provoca immunodepressione quindi rende più facile contrarre infezioni opportuniste. • Primo stadio: fase dell’incubazione, dura anche un mese, provoca sintomi aspecifici come febbre transitoria, aumento di volume dei linfonodi, congiuntivite, diarrea. • Secondo stadio: fase dei portatori asintomatici. E’ la lunga fase di latenza, il virus si nasconde nei linfonodi, ma logora progressivamente le difese immunitarie, senza dare sintomi. • Terzo stadio: fase della riacutizzazione. Parte una nuova viremia, da questa fase posso o tornare alla fase di latenza o proseguire verso la fase terminale • Quarto stadio: fase terminale. Le condizioni fisiche del gatto crollano rapidamente, il suo sistema immunitario è distrutto, le infezioni secondarie si moltiplicano e si arriva presto alla morte La FIV può provocare diversi sintomi e sindromi o ad essa è associata: • alterazioni cutanee: lesioni all’orecchio (accartocciamento o erosioni) potrebbero essere associate a FIV • anemia e leucopenia: il midollo osseo viene distrutto, è una forma progressiva che inizialmente non dà grossi sintomi • dimagrimento: gatti dall’ossatura piccola, magrolini, che non ingrassano potrebbero avere la FIV • infezioni batteriche: batteri possono colpire diversi organi, sempre a causa dell’immunodepressione • insufficienza renale: la formazione e il deposito renale di immunocomplessi, provoca insufficienza renale • linfoma: spesso il linfoma nel gatto è associato alla presenza di FIV o FeLV. • micosi: la FIV abbassa le difese immunitarie, quindi ecco che ci può essere un’infezione secondaria da funghi • rogna: raramente il gatto contrae la rogna sarcoptica, di solito quando accade è perché c’è un’infezione da FIV sottostante • sindrome stomatite-gengivite: spesso gatti con faucite e stomatite cronica, oltre ad avere infezioni croniche da herpes virus e calicivirus, albergano anche la FIV • La diagnosi di FIV viene emessa con certezza dopo un esame del sangue positivo. La possibilita’ di fare test rapidi in ambulatorio permette di fare una diagnosi precoce e quindi di impostare un protocollo terapeutico efficace. Essendo una malattia virale, non esiste terapia per la FIV e non esiste nemmeno un vaccino. Ci sono tre punti da tenere in considerazione, visto che la cura non c’è, si tratta di rallentare il più possibile lo sviluppo della patologia: • terapia sintomatica: la FIV può colpire diversi organi, quindi antibiotici per infezioni, ipodermoclisi per l’insufficienza renale e via dicendo • terapia di sostegno: si somministrano vitamine e farmaci per rafforzare il sistema immunitario• terapia immunostimolante/immunomodulante: è la terapia con l’interferone e altri protocolli terapeutici.

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RUBRICA SALUTE E BENESSERE

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A cura di Fabiana Cerboni

ASSISTENZA DOMICILIARE: Servizio qualificato per disabili, anziani e malati nel X Municipio

Per le persone anziane, disabili e malate che abbiano bisogno di aiuto e assistenza domiciliare, sul nostro territorio del X Municipio, per l’espletamento delle attività quotidiane, oggi c’è la possibilità di rivolgersi alla Società Cooperativa Sociale S.A.F.F. Roma. La S.A.F.F. eroga servizi che possono essere socio assistenzialidi supporto e aiuto per l’igiene personale, la vestizione, il pasto, la compagnia e la vigilanza e anche prestazioni di tipo sanitario. Tra questi la S.A.F.F. eroga tutti i principali servizi infermieristici e fisioterapici. A seconda delle esigenze si può ricorrere all’assistenza di tipo: OCCASIONALE: può trattarsi di un servizio richiesto occasionalmente o in caso di emergenza (poche ore e/o una volta soltanto) PROGRAMMATO: i servizi posso-

no essere programmati, inseriti in un programma che, personalizzato, prevede un determinato periodo di tempo per il raggiungimento dell’obiettivo. CONTINUATIVO: è il caso di u programma che prevede una realizzazione sul lungo periodo da programmare con i familiari e l’assistito. I nostri principali servizi socio-assistenziali e socio-sanitari proposti: • Assistenza a casa sia diurna che notturna • Servizi di accompagnamento • Interventi domiciliare per l’igiene personale • Bagno igienico • Assistenza al pasto (preparazione e somministrazione) • Assistenza alla mobilitazione: aiuto nell’alzata e messa a letto delle persone • Veglia notturna • Veglia notturna in ospedale • Assistenza e supporto in strutture di accoglienza e ricovero (case di cura, Case di Riposo etc)

E tanti altri servizi qualificati personalizzati sulle esigenze del paziente e dei suoi familiari. REPERIBILITA: La Società cooperativa S.A.F.F. Roma è reperibile 24/24h, tutti i giorni, mediante telefono cellulare SERVIZI TUTTI I GIORNI Si può fare richiesta tutti i giorni della settimana, i servizi sono erogati anche il sabato e la domenica e festivi inclusi. Vine garantita la continuità assistenziale. DETRAIBILITA’ E DEDUCIBILITA. Tutti i servizi erogati dalla Società Cooperativa Sociale S.A.F.F. Roma sono deducibilio detraibili secondo le normative vigenti La Soc. Coop. Sociale Saff Roma attraverso il suo selezionato staff di professionisti della riabilitazione, propone i propri professionisti per la riabilitazione e la fisioterapia domiciliare.

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I DISTURBI DELLA MOTILITÀ OCULARE L

a visione binoculare normale è la capacità di vedere con i due occhi contemporaneamente e di fondere le immagini che si ricevono da essi. La fisiologia della visione binoculare è strettamente dipendente dalle condizioni della motilità oculare estrinseca nel senso che perché si sviluppi e si conservi una visione binoculare normale è necessario che esistano condizioni motorie che lo consentano e che non vi siano quindi disturbi della motilità oculare. I principali disturbi della motilità oculare sono: l’eteroforia , lo strabismo concomitante . lo strabismo paralitico e il

nistagmo .Circa il 4-5 % dei bambini è colpito da qualche forma di eteroforia e di strabismo, a secondo del tipo di deviazione l’età di insorgenza varia . Oggi ci occuperemo in modo abbastanza sommario , poiché sono argomenti vasti e complessi, dell’eteroforia e dello strabismo concomitante,che sono i più comuni disturbi della motilità oculare. L’eteroforia è un disturbo della motilità mantenuto latente dalla fusione dell’immagine. Può scompensarsi allorché viene a mancare la contemporanea percezione visiva con i due occhi, per esempio si copre uno dei due occhi o in particolari condizioni generali di stanchezza, in malattie debilitanti, ecc. Mentre l’eteroforia è un disturbo latente della motilità oculare che può essere messo in evidenza soltanto interrompendo la visione binoculare , lo strabismo concomitante invece è un disturbo presente nell’ambiente; lo strabismo concomitante si differenzia dalle eteroforie per le conseguenze spesso accentuate che determina sulla visione binoculare e su quella monoculare dell’occhio deviato. Questi due disturbi della mo-

tilità oculare sono la conseguenza di cause diverse che brevemente elenchiamo: 1) Cause anatomiche : anomalie di forma e contenuto delle orbite, nonché dei muscoli oculari per quanto riguarda la loro lunghezza, l’inserzione sclerale o ossea e l’eventuale esistenza di anormali espansioni legamentose fra i muscoli o fra muscoli e sclera. 2) Cause refrattive :sia la miopia che l’ipermetropia possono predisporre alle deviazioni dell’occhio sia verso l’interno che verso l’esterno indifferentemente . 3) Cause fusionali: una visione binoculare scarsa può provocare eteroforia o strabismo concomitante. 4) Cause neurologiche : le eteroforie e lo strabismo co comitante potrebbero iniziare come episodi di paralisi oculare che col tempo acquisterebbero carattere di concomitanza. La classificazione delle eteroforie è la seguente: a) Esoforie cioè deviazioni latenti dell’occhio all’interno. b) Exoforie cioè deviazioni latenti dell’occhio all’esterno. e) Iperforie cioè deviazioni latenti verso l’alto di un occhio rispetto all’altro. d) Cicloforie cioè deviazioni latenti rotatorie intomo all’asse sagittale. La classificazione dello strabismo concomitante è la seguente a) Esotropie cioè deviazioni verso l’interno di un occhio o di entrambi in modo evidente. b) Exotropie cioè deviazioni verso l’esterno di un occhio o di entrambi in modo evidente e) Ipertropie cioè deviazione verticale dell’occhio, d) Ciclotropie cioè deviazione rotatoria dell’occhio. In conclusione per evidenziare e studiare i difetti della motilità oculare nei bambini è necessaria una visita oculistica completata da una visita ortottica per poter avere il giusto indirizzo terapeutico che consisterà in : prescrizione di adeguate lenti correttive dell’eventuale difetto ottico: eventuali prescrizioni ortottiche quali il bendaggio od altre ; ed in ultimo nel ricorso alla correzione chirurgica di alcuni tipi di eteroforie e di strabismi concomitanti sopra descritti .

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SISTEMA IMMUNITARIO: la dieta antinfiammatoria

TIROIDITE DI HASHIMOTO: la cura attraverso l’alimentazione (seconda parte)

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misti). Non tutti sono disposti a rinunciare a certi migliorare nostro sistema (pesce immunitario C (agrumi, peperoni, prezzemolo consumati crudi), e la nCome primopossiamo luogo esistono altreil fonti proteiche di semi alimenti, seppure questa semplice azione migliorerebogni tipo, anche il più povero, anche i è molluschi crotramite l'alimentazione? Innanzitutto bene far echiarezza vitamina D in grado di legarsi a specifiche zone del DNA be di molto le proprie condizioni di salute. Si tratta di stacei, uova ogni tipo), in secondo luogo non dovete su cosa si di intenda per sistema immunitario. È un sistema e regolarizzare la funzione del sistema immunitario. scelta radicale e coraggiosa. Purtroppo in questo mangiare “tante” proteine. dieta ae scopo molto diffuso costituito Se da adottate organi, lacellule sostanze una Puntate su varietà, naturalità e stagionalità degli non si abolite può direprodotti che è laconfezionati, dose a fare affettati il veleno,con ma terapeutico, ricordate che èin più importante che il caso prodotte che si trovano tutto il corpo quello e utilizzano alimenti, di patologie consumo sporaescludete (glutineper e caseine inle primis) non quello nostro sangue veicolare cellule che protettrici. Fanno in casi conservanti, carne autoimmuni e pesce da il solo allevamenti intensivi. ad esempio di glutine causa un dannodeve all’intestino cheparte lasciate. Paleodieta è tendenzialmente die- dico del La sistema immunitario la milza, una le tonsille, Ricordate che l'eventuale dimagrimento essere che permane per sei mesi, proprio ta al'appendice, basso contenuto di carboidrati il timo, i linfonodi. Queste cellule prodotte in una risposta naturale del vostro corpo ad se si fosse di celiaci. Ri(low carb) ma non è senza carboibattaglione ci aiutano non solo a difenderci da quello che è un'alimentazione come antinfiammatoria e fatto rinvigorente il cordiamo è la sede drati. Dovendo escludere i cereali, “non self” (virus, batteri, acari), ma riescono anche a sistema immunitario, non che un l’intestino fine strenuamente del 70% del nostro sistema immule tipologie di carboidrati permessi difenderci dagli errori che accadono nel corpo. Ad es. una ottenuto a suon di rinunce. nitario. Inevitabilmente una dieta nella Paloedieta sono: riso bianco, cellula che impazzisce e diventa tumorale può esser basmati, rosso selvaggio, grano riconosciuta dal sistema immunitario e distrutta. In primis Ricetta del mese così restrittiva viene ridotta alla sua valenza dimagrante: si pensa che saraceno, miglio, quinoa, amaranè importante sapere che non esistono alimenti o sostanze sia l’unica modo per dimagrire ma to, in patate (a meno che non debbagrado di potenziare l'azione del sistema immunitario. SPAGHETTI CON PISTACCHIO E ASPARAGI non ci si rende conto o non si vuono Potenziare significa fargli fare qualcosa al di sopra di quello essere evitate le Solanacee per le accettare che questa dieta permotivi patate dolci, per infiammatori), cui è programmato fisiologicamente. Aiutare invece metta anche un rallentamento del qualsiasi di tuberoun (manioca, significa tipo mantenere numero di cellule stabilite che progredire della malattia. Quante tapioca, pastinaca), verdura e frutgarantisca un buon funzionamento. I grandi deficit del persone capiscono che si tratta passato di ogni erano sorta, energetici castagnee eproteici fari- dovuti ad una scarsa ta di una dieta che cura i sintomi na di castagne. Ci dimentichiamo nutrizione, il sistema immunitario non era sufficientemente e permette di star bene e ridurre sempre dei grassi, la dieta per paforte per produrre anticorpi e a quel punto si verificavano i farmaci? Dobbiamo comunque tologie autoimmuni non è iperpropatologie da deficit (es. tubercolosi). In realtà adesso il 320 g d spaghetti alla chitarra, 100 g di asparagi, 4 cucchiai di ricordare che il cibo non è sempliolio evo, 2 cucchiai di pistacchi (di cui 1 ridotto a granella), teica ma iperlipidica. Tantissime malfunzionamento del sistema immunitario ha un sale. cemente un “combustibile” è anpersone “a dieta” limitano i grassi e significato completamente diverso e che non è Spezzettare gli asparagi, lavarli e sgocciolarli. In una padella che piacere, convivialità, coccola, abusano di proteine. Sbagliano. La strettamente associato alle calorie ma alla qualità aggiungere l'olio, gli asparagi e farli cuocere a fuoco lento godimento. Dunque se una persodieta usa liberamente fonti di grasdell'alimentazione. La ricerca ha dimostrato nel tempo che aggiungendo poca acqua per formare un sughetto, aggiustare na si nutre bene secondo le Linee so provenienti da olio extravergine non solo sono le calorie e il contenuto proteico ad essere di sale. Cuocere gli spaghetti, scolare e saltare in padella con Guida standard e non ha problemi d’oliva, avocado, olio di cocco eximportanti per sostenere il sistema immunitario ma anche di gli asparagi. Impiattare e cospargere con i pistacchi a pezzi e salute, non c’è motivo di ritenere che la Paleodieta travergine, ghee (burro biologico concentrato chiarifila granella di pistacchi. quei micronutrienti come i sali minerali e le vitamine. Le possa apportare più benefici dell’alimentazione che si cato ovvero senza acqua, lattosio e caseine) e frutta Servizi offerti: vitamine del gruppo B sono quelle che sostengono di più la secca meglio se senza pellicine per limitare gli antinu- sta seguendo. Se avete intenzione di intraprendere la Percorsi di educazione alimentare maturazione del sistema immunitario (B9 o acido folico nei trienti. In caso di patologie autoimmuni e’ bene consu- dieta ad eliminazione a fini salutistici ricordate che non piani alimentari personalizzati vegetali a foglia verde, nei cereali integrali in chicchi, nello di “stare a dieta”: non lo state facendo per dimare 1-2 noci dell’Amazzonia per il loro alto contenuto si tratta supporto motivazionale yogurt poiché proprio la fermentazione fa sì che vengano ma per far sì che il vostro corpo diventi più di selenio che abbassa gli anticorpi anti-TPO e anti-TG. magrire incontri settimanali prodotte queste vitamine). Tra i sali minerali ci sono il forte. Più che mai vale il detto di Ippocrate: “Fa che il Chiaramente vanno completamente esclusi gli oli raffi impedenziometria selenio (nel pesce, molluschi, crostacei) e lo zinco (nelle cibo sia la tua medicina e la medicina sia il tuo cibo”. nati e industriali (di colza, palma, cotone, soia, mais, carni). Altre vitamine che svolgono un ruolo chiave sono la Consulenze per: A (latticini, burro) potenziando le cellule dell'immunità W W W . I N F E R N E T T O sovrappeso – intolleranze e allergie – gravidanza e MAGAZINE.IT 39 innata a difesa delle mucose, la vitamina menopausa – bambini e adolescenti – sportivi – vegani e


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Quell’improvviso dolore al piede...

IL NEUROMA DI MORTON I

l Neuroma di Civinini-Morton, noto anche come Metatarsalgia di Morton o Neuroma interdigitale, è una affezione dolorosa acuta dovuta alla lesione di un nervo intermetatarsale plantare. Non si conoscono le cause esatte, ma si pensa sia dovuto alla compressione/schiacciamento del nervo tra le teste metatarsali a livello della porzione più rigida/ più mobile del piede. Colpisce soprattutto donne di mezza età, di norma ad un solo piede e con interessamento prevalente dello spazio tra 3° e 4° dito, ma può colpire con frequenze minori tutte le età o entrambi i piedi. Spesso si associa al piede piatto od al piede cavo. Spesso ne sono afflitti anche sportivi (corridori tennisti e ballerini soprattutto) per fenomeni di sovraccarico funzionale sull’avampiede. La diagnosi si basa fondamentalmente sulla anamnesi caratteristica, sulle manovre cliniche semeiotiche specifiche di provocazione e su alcuni esami strumentali, come la ecografia dinamica e la RMN

nei casi più ambigui. La sintomatologia è dominata dal dolore acuto, che il paziente riferisce come violento, insopportabile ed improvviso, tale da imporre di fermarsi e togliere la scarpa per cercare di mitigarlo. Nelle forme più lievi o iniziali, il paziente riferisce spesso una sensazione di “ sassolino” sotto la pianta del piede, parestesie utenti o sensazione di torpore irradiata alle dita ( soprattutto 3° e 4°). La sintomatologia peggiora con le scarpe strette, il carico prolungato o durante attività che caricano

l’avampiede, tant’è che spesso basta togliere la scarpa e massaggiare delicatamente le dita per far migliorare i sintomi. Il trattamento varia a seconda del tempo di insorgenza e della gravità dei sintomi, e va da modifiche della calzatura all’uso di ortesi o plantari, alla infiltrazione locale di cortisonici ed anestetici all’ uso di antinfiammatori. Fondamentale è il controllo del peso per ridurre il carico. Nelle forme più severe, occorre pensare ad una soluzione chirurgica. Esistono approci più o meno invasivi, ma tutti sono accomunati dalla necessità di liberare o sezionare il nervo patologico, ricorrendo ad accessi percutanei e senza visualizzazione

diretta per provocare la necrosi del nervo mediante freddo ( crio-chirurgia), radiofrequenze o alcolizzazione, o sezionando il legamento intermetatarsale o il nervo per via artoscopica o open con visualizzazione diretta delle strutture coinvolte. Tutte queste metodiche vengono eseguite in anestesia locale ed in regime di DH. La tecnica open permette, con un minimo accesso dorsale nello spazio tra le dita, la precisa individuazione del tessuto nervoso lesionato e la escissione dello stesso con il massimo risparmio delle strutture vicine. Dopo la chirurgia si indossa una scarpa protettiva fino alla completa chiusura della ferita, si può deambulare subito prestando attenzione a mantenere la medicazione asciutta e pulita. Possono essere necessari tuttavia diversi mesi perché le dita riacquistino la sensibilità e la mobilità precedenti. Le principali complicanze sono il dolore persistente, le infezioni e la ben rara recidiva.

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LA MIA FAME EMOTIVA Q

uando si decide di iniziare una dieta dimagrante, le motivazioni che stanno dietro questa scelta possono variare da persona a persona. C’è chi desidera tornare a indossare uno splendido abito, magari comprato solo un anno prima e usato pochissime volte, chi cerca di rimediare ai vizi di una vacanza o chi, semplicemente, vuole fare qualcosa per piacersi di più. Tutte queste situazioni, seppure diverse, hanno in comune il fatto di doversi confrontare con quella che, certamente, è la sfida più grande quando si decide di dimagrire: rinunciare al cibo e sopportare il senso della fame. Rinuncia e sopportazione sono due termini che non richiamano, di certo, sensazioni piacevoli, bensì rimandano ad esperienze di frustrazione e sacrificio capaci di mettere a dura prova anche la motivazione più forte. Ma perché è così difficile stare a dieta? Uno dei primi punti che non può essere tralasciato è che il cibo non soddisfa un mero bisogno fisiologico. Con i suoi colori, odori e sapori, la tavola nutre ogni giorno una vera e propria esperienza di piacere per i nostri sensi ed è capace di riconciliarci con il mondo, soprattutto quando ci sentiamo giù di morale, arrabbiati o stressati. In questi momenti, a dirla tutta, si ha quasi l’impressione di avere ancora più bisogno di mangiare e fare delle rinunce diventa l’impresa più ardua che potremmo chiedere a noi stessi! La fame aumenta e va assumendo, via via, una connotazione sempre più emotiva. Sì, perché l’irrefrenabile desiderio di mangiare, che talvolta ci scopre in piena notte, in piedi davanti al frigorifero aperto, nasconde, in realtà, uno stato di profonda insoddisfazione che appartiene ad una o a più dimensioni della nostra vita e che abbiamo bisogno di colmare, in un modo o nell’altro. Così, quando le relazioni sociali, il lavoro o le aspettative che nutriamo rispetto al nostro star bene non basta-

no a questo scopo, il cibo diventa il nostro migliore alleato. Come pensare, quindi, di potervi rinunciare? Il rapporto con il cibo, infatti, racconta molto di noi e del nostro bisogno di sentirci gratificati, giorno dopo giorno. E la fame “emotiva” diventa una fame di emozioni, di belle esperienze; è l’espressione del bisogno universale di sentirsi appagati da ciò che siamo e che facciamo ed è da questa consapevolezza che dobbiamo partire! Quando ci poniamo un obiettivo, è importante che questo sia raggiungibile e coerente con le nostre risorse e pretendere di stare a dieta in un periodo di fame emotiva vuol dire andare incontro a fallimento certo. Forse, allora, è più utile fermarsi e prendere del tempo per sé, per fare un bilancio di quello che ci appaga e di quello che, invece, è fonte di frustrazione; per riflettere sulle cose che sentiamo essere mancanti nella nostra vita e su quello che, forse, è arrivato il momento di cambiare una volta per tutte. Per fare questo è necessario smettere di impiegare le energie in una estenuante battaglia contro il frigo che è già persa in partenza. Iniziamo, invece, ad investirle in un importante processo di cambiamento che ha, come meta, il nostro star bene quotidiano e la nostra più profonda soddisfazione personale. Se sentiamo di non farcela da soli, niente paura! Un percorso psicoterapico rappresenta, di certo, una validissima strategia per riuscire nell’impresa. Bisogna smettere, però, di rimandare a domani quello che va fatto oggi poiché “oggi non è che un giorno qualunque di tutti i giorni che verranno, ma ciò che farai in tutti i giorni che verranno dipende da quello che farai oggi (E. Hemingway)”.

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Effetto Pigmalione

Il segreto per ottenere il meglio dagli altri

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lcune persone sembrano perseguitate dalla sfortuna nei rapporti con gli altri: si ritrovano con partner fedifraghi, amici ipocriti, datori di lavoro con un carattere impossibile e colleghi arrivisti e pettegoli. Esiste una spiegazione scientifica per questo sconcertante fenomeno? Gli psicologi hanno scoperto che la gente viene trattata dagli altri come si aspetta di essere trattata. In altre parole, chi si aspetta di venire imbrogliato viene spesso truffato,chi vive nel timore di essere abbandonato, viene spesso lasciato, chi si aspetta di essere tradito trova partner infedeli. Questo fenomeno ha un nome: effetto “Pigmalione”. In una scuola elementare della California, Rosenthal, un famoso ricercatore, sottopose agli alunni ad un test di in-

telligenza. Prese un campione a caso di ragazzini e disse alle loro insegnanti che si trattava di bambini molto dotati, destinati a progredire intellettualmente in modo impressionante. Dopo un anno, Rosenthal ripassò nella stessa scuola e le maestre si congratularono con lui per la sorprendete capacità predittiva del test: gli alunni elencati si erano effettivamente dimostrati i migliori della classe! E non si trattava di un impressione delle insegnanti, i ragazzini in questione erano migliorati in modo eclatante. La spiegazione è che le aspettative che gli altri hanno nei nostri confronti possono influenzare radicalmente il modo in cui si comportano con noi e ci giudicano. In questo caso, le insegnanti credendo nelle possibilità dei ragazzini, si comportarono con loro in modo più incoraggiante e stimolante di quanto non avrebbero fatto normalmente e i bambini reagirono positivamente all’atteggiamento in-

coraggiante e alle aspettative positive delle insegnanti, impegnandosi di più nello studio e mostrando un maggior interesse verso la scuola. L’atteggiamento aperto e stimolante delle insegnanti aveva contribuito a sviluppare nei bambini doti e capacità che erano rimaste fino a quel momento in ombra. Ma l’effetto Pigmalione non si verifica solo nelle relazioni fra genitore e figlio o fra insegnante e alunno, ma in tutti i rapporti umani di qualsiasi natura siano. Se ci si aspetta il meglio si otterrà il meglio! Un atteggiamento aperto e fiducioso (che non coincide con la fiducia cieca ed indiscriminata) mette gli altri nella condizione di dare il meglio di sè. E’importante ricordare questo principio soprattutto quando ci sono dei problemi di relazione: per esempio i nostri figli non ci ascoltano, il

nostro partner si comporta in modo diverso da quello che vorremmo, gli amici non sono abbastanza presenti, ecc. In casi come questi viene spontaneo focalizzarsi sugli aspetti che non ci piacciono dell’ altro, su quello che non funziona nella relazione ed esprimere tutta la nostra delusione. Purtroppo questo atteggiamento si rivela controproducente: anche se la critica può essere giusta, criticare gli altri, li induce solo a comportarsi peggio,dando sempre meno. Paradossalmente, quando si è in crisi con qualcuno, è molto più produttivo riconoscere e valorizzare quello che l’altro fa di buono per quanto possa essere piccolo o possa sembrare scontato. L’apprezzamento e l’incoraggiamento funzionano molto più delle critiche: chi si sente valorizzato, è motivato a dare di più.

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Provare per credere!

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Hai bisogno di fare una Risonanza Magnetica, ma hai problemi di claustrofobia? PRESSO LA SEDE DI ACILIA NUOVA STANZA RMN ANTI-CLAUSTROFOBIA Lo Studio Ronconi ha voluto creare, presso la sua nuova struttura di Acilia, un reparto di Risonanza Magnetica Nucleare dotato di una stanza anti-claustrofobia. L’ambiente in cui è stato collocato il macchinario è spazioso e luminoso grazie alla presenza di due ampie finestre. La Scelta di strutturare l’ambiente secondo determinate caratteristiche è stata fatta per offrire un servizio che unisca alla precisione e all’accuratezza di un macchinario ad alta intensità di campo magnetico, un ambiente gradevole che possa agevolare lo svolgimento dell’esame anche in pazienti che soffrono la permanenza in spazi chiusi. LA RISONANZA MAGNETICA NUCLEARE È CONVENZIONATA CON IL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE E LE PRINCIPALI ASSICURAZIONI Per prenotare l’esame: 06- 5250612 SEDE DI ACILIA Via Francesco Saverio Altamura,44

LA NUOVA STRUTTURA È DOTATA ANCHE DI UN REPARTO DI IDROKINESITERAPIA CON VASCA RIABILITATIVA DI 30 MQ E PERSONALE LAUREATO E SPECIALIZZATO CHE ASSISTERÀ IL PAZIENTE IN ACQUA.

E’ importante non confondere il trattamento riabilitativo con l’acquagym, attività sportiva e non riabilitativa, effettuata in acqua non a temperatura controllata . La temperatura della nostra piscina riabilitativa, differentemente da quelle comuni, è mantenuta tra i 32° e i 34° gradi, fattore che influisce positivamente sugli esercizi e sulla correttezza del trattamento. Il rapporto terapista/paziente deve essere estremamente personalizzato e i controlli dell’acqua richiesti per le piscine riabilitative con autorizzazione sanitaria sono a garanzia della salute del paziente, al fine di evitare complicanze in particolare nella delicata fase post-chirurgica.



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