Technopolis 51

Page 36

RETAIL

PORTE APERTE IN CINA PER LE ARCHISTAR DEL LUSSO Una piattaforma e un team le Pmi del fashion&luxury nella conquista del mercato cinese. Il ruolo di Jakala e l’esperienza di Dante D’Angelo, ex Cmo di Valentino.

M

arco Di Dio Roccazzella e Dante D’Angelo sono una strana coppia negli affari. Il primo, direttore generale di Jakala, è da tempo un’autorità nel mondo del fashion & luxury, di cui conosce ogni risvolto. Il secondo arriva da un’esperienza di altissimo livello come direttore del marketing della casa di moda Valentino. Insieme stanno lanciando un progetto destinato a supportare imprenditori e Ceo nello sviluppo del mercato cinese, un’avventura basata sul mix delle migliori practice di Jakala e sulle relazioni strategiche di alcuni manager, tra cui proprio D’Angelo. “Sono appassionato, anzi forse è meglio dire ossessionato dal digitale e dai canali digitali per il retail”, esordisce Dante D’Angelo. “Lavorando con la Cina durante la mia esperienza in Valentino mi sono reso conto di quanto i canali e Marco Di Dio Roccazzella

36 |

MARZO 2022

i touch-point cinesi siano molto diversi dai nostri e di quanto lavoro sia necessario per avere successo in quel mercato”. L’idea di base, sposata da Jakala, è che non tutte le imprese italiane hanno la possibilità di avere una presenza diretta nel mercato cinese. Possono però usufruire di una “piattaforma abilitante” che consenta loro, con risorse sostenibili, di non trascurare l'opportunità offerta dal bacino di potenziali clienti più grande del mondo. “Mi sono fatto l’idea”, continua D’Angelo, “che la maggior parte delle aziende mid-tier italiane, tra cui importanti eccellenze del made-in-Italy, non siano abbastanza strutturate per mantenere una relazione profittevole con il mercato cinese. Senza una legal entity locale e un fatturato, diciamo, superiore ai 500 milioni di euro è molto difficile farlo”. Oltre agli investimenti necessari per implementare e Dante D'Angelo

mantenere una presenza commerciale, ci sono vincoli legali (come l’impossibilità di esportare dati dei clienti cinesi al di fuori del Paese) e burocratici non affrontabili da tutti. Jakala China Platform è uno stack tecnologico di facile uso, su cui le imprese del made in Italy possono far convergere i propri dati e, attraverso Baozun, creare campagne di marketing omnicanale, anche senza avere legal entity in Cina e senza grandi investimenti. Il middle layer software integrato nella piattaforma opera in modo indipendente dagli applicativi in uso nelle aziende (funziona con Oracle, Sap, Salesforce e con le principali soluzioni enterprise). I manager coinvolti nel progetto hanno chiesto e ottenuto anche l’appoggio dei grandi player locali, come Tencent e Alibaba, preparando così il successo dell’iniziativa, in rampa di lancio in queste settimane. “La piattaforma consta di tecnologia”, dice Di Dio Roccazzella, “ma anche di know-how. La prima serve a connettersi con i canali del mercato cinese, un risultato ottenuto grazie ad accordi siglati con le più importanti organizzazioni di e-commerce e marketing; il secondo è utile per impostare strategie e tattiche vincenti, come la scelta del mix di prodotti, il naming, il mix di canali da utilizzare. Jakala China Platform è pensato per aziende di dimensioni comprese tra 50 e 500 milioni di fatturato ma è trasversale ai settori: nato per il fashion & luxury, per esempio funziona benissimo anche con i marchi del food & beverage, con cui stiamo già dialogando”. E.M.


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.