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SPESA ICT: NEL 2019 DOMINA ANCORA IL CLOUD Trenta miliardi e mezzo di euro. È questa la cifra che le aziende italiane metteranno sul piatto nel 2019 per acquistare soluzioni, servizi e prodotti Ict. Sono quindi positive le stime contenute nel “Report Xl” di Assintel, elaborato con Cfmt e Idc, che evidenzia una crescita sul 2018 del 2,3%, con la componente It a fare la parte del leone: la spesa per hardware, software e servizi salirà infatti del a 23,3 miliardi, trainata soprattutto dalle tecnologie riconducibili alla terza piattaforma (cloud, mobility, Big Data & analytics e social). Nello specifico, gli investimenti sulla nuvola pubblica registreranno un incremento del 25%, con un’ascesa sensibile soprattutto per le componenti infrastrutturali e di piattaforma. Di contro, invece, il mercato delle telecomunicazioni per le imprese si contrarrà dello 0,6% a 7,2 miliardi, proseguendo in una flessione che dovrebbe durare fino al 2021. Secondo il report di Assintel, nel 2019 il Nord Italia coprirà il 56% della spesa, anche se la regione più incline agli investimenti sarà il Lazio (6,5 miliardi), per via della gestione centralizzata
Assintel prevede un salto in avanti del 25% per gli investimenti nella nuvola pubblica. La componente It vale 23,3 miliardi di euro. degli acquisti della Pubblica Amministrazione. Seguiranno la Lombardia con poco meno di 6 miliardi, il Piemonte (4 miliardi), l’Emilia-Romagna (3) e il Veneto (2,5). A livello di macroregioni, la classifica è guidata dal Nord Ovest (35%), seguito da Centro (27 per cento), Nord Est (21%) e Sud e Isole (17%). “È però opportuno riflettere sullo spostamento dell’asse
del valore”, ammonisce Assintel. “A dover essere compreso è il livello di strategicità pienamente raggiunto dagli investimenti Ict. Sarà quest’ultima consapevolezza, auspicabile a tutti i livelli, che farà da discriminante. È opportuno quindi riflettere sui fattori che possono rallentare questa presa di coscienza, a partire dalla fotografia quasi invariata che l’indagine anche quest’anno ci consegna”. Il punto dolente, secondo l’associazione, è il rapporto tra la spesa per l’innovazione e le risorse per il mantenimento delle tecnologie legacy già presenti in azienda. Un elemento che “può senz’altro migliorare”.
DIGITALE PER LA COLLABORAZIONE La digitalizzazione come elemento fondamentale per collaborare meglio con clienti e fornitori. È questo il vantaggio più importante della digital transformation secondo l’86% delle Pmi italiane. Il dato emerge da una ricerca condotta da Nielsen per Teamsystem, in cui si evince l’importanza delle nuove tecnologie per aziende e professionisti. Le soluzio-
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APRILE 2019
ni innovative sono considerate elementi chiave anche in fase di scambio di ordini elettronici (per il 79% degli intervistati), nella gestione dei pagamenti (80%) e per l’accesso immediato alle informazioni sullo stato dei pagamenti (86%). In quest’ottica assume un’importanza sempre maggiore l’obbligo di fatturazione elettronica. A livello di singola tecno-
logia, il cloud è ormai entrato nella vita quotidiana delle imprese: il 72% valuta positivamente l’impatto della nuvola sul business, in particolare per la flessibilità nell’accesso ai dati e per la sicurezza. Il professionista, invece, vede nella digitalizzazione l’opportunità per far evolvere il proprio ruolo e diventare sempre più un consulente aziendale.