Incontro fra i popoli venticinque anni apr 15

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Incontro fra i Popoli 1990 2015



Incontro fra i Popoli 1990 - 2015

solidarietĂ cooperazione condivisione



L’utopia è come l’orizzonte: cammino due passi, e si allontana di due passi. Cammino dieci passi, e si allontana di dieci passi. L’orizzonte è irraggiungibile. E allora, a cosa serve l’utopia? A questo: serve per continuare a camminare. Eduardo Galeano

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Il 16 marzo 1990 un gruppo di giovani si recò da un notaio di Abano Terme (Padova) per fondare una nuova associazione di cooperazione e solidarietà internazionale. La chiamarono “Tortuga Progetti”, un auspicio di rovesciamento della storia, ricordando l’isola Tortuga da cui partivano i pirati rapinatori qualche secolo fa. Tre anni dopo l’associazione fu chiamata

Incontro fra i Popoli.

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I valori in cui crediamo

Solidarietà Cooperazione Condivisione

operazione con chi è più debole, l’obiettivo finale non è l’assistenzialismo, ma la piena realizzazione di entrambi le parti, perché anche chi è in posizione di forza maggiore, lo è solo su qualche aspetto dell’essere persona ed umanità, per cui anche per lui c’è qualche obiettivo da raggiungere. E in questa differenza di partenza, la solidarietà genera una cooperazione che è reciproco scambio di ogni tipo, e si esaurirà solo nella “condivisione”, dove “nessuno considera sua proprietà quello che gli appartiene, ma tutto è in comune e nessuno è nel bisogno”.

Incontro fra i Popoli ha come “vision” il prevalere della “solidarietà” verso il prossimo rispetto ad ogni altro tipo di relazione umana. E quando è l’empatia ad essere il primo parametro di approccio al prossimo, subito ne nasce un impulso alla “cooperazione”, intesa come impegno unitario per il raggiungimento di un bene comune. Anche quando la solidarietà diventa co-

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No profit

ricevendone un punteggio lusinghiero. Ma il suo “profit”, che alla fine di ogni anno ci si augura sempre in aumento, lo si ricava solo dalla risposta ad una semplice domanda: “Quante persone nel mondo stanno meglio grazie alla nostra opera? Cosa fare per aumentarne il numero?”. Emblematica ma pregnante la risposta data da un giovane diciottenne neosocio di Incontro fra i Popoli agli amici che gli chiedevano che cosa comportasse per lui la scelta che aveva appena fatta: “Vedi, se ti fai socio di Incontro fra i Popoli, non potrai più comprarti un’auto da 30-40 mila euro”. Incontro fra i Popoli è innanzitutto un messaggio valoriale alle persone e alla società e chi ne diventa parte fa la scelta di coerenza con chi è più nel bisogno. Il suo operare nell’associazione e nella società è un “fare strada ai poveri, senza farsi strada”, come disse don Lorenzo Milani.

Incontro fra i Popoli è un’associazione fondata sul volontariato, cioè sulla gratuità del servizio reso. Questo non vuol dire che non ci sia circuito monetario e personale remunerato. Tuttavia Il circuito monetario è solo un ricevere per dare, un semplice servizio di passamano fra chi offre per uno scopo umanitario e i beneficiari. Per quanto riguarda il personale impiegato, c’è un post-it nella bacheca della sede dell’associazione: “Lo staff operativo di Incontro fra i Popoli non è un gruppo di impiegati che fanno anche del volontariato, ma è un gruppo di volontari che si danno eventualmente uno stipendio (se non hanno altri introiti). Incontro fra i Popoli si è sempre voluta dare una struttura imprenditoriale, pur restando “no profit”. E come tale si è fatta valutare con una tesi dell’Università di Torino,

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Partenariato Incontro fra i Popoli fonda la sua presenza presso altri paesi ed altri popoli sul ‘partenariato puro’, ritenendo che la ‘cooperazione internazionale’ preveda uno scenario in cui nessuno deve aiutare nessuno, ma tutti si aiutano reciprocamente; nessuno è superiore a nessuno, ma tutti cooperano allo stesso livello; nessuno sa più di un altro, ma tutti hanno da dare e da ricevere. La presenza di Incontro fra i Popoli in altri paesi non ha il significato di “progetti da realizzare”, quanto di “relazioni” - sempre di alta qualità - da creare e poi mantenere vive. Ci si relaziona con le migliori espressioni della società civile organizzata e strutturata, generate dalla popolazione del posto. Sono questi “Partner” che, nel servizio reso quotidianamente alle loro popolazioni, studiano ed elaborano, anche con il nostro aiuto, dei progetti di miglioramento e di crescita del servizio sociale che si sono dati come ‘mission’. Con loro abbiamo legami di “reciprocità”: ci consideriamo reciprocamente attori di sviluppo presso i nostri rispettivi popoli. Il nostro rapporto ha durata praticamente infinita, poiché condividiamo lo stesso ideale di servire i popoli e le persone che li compongono, con risorse umane e tecniche proprie. Per noi, avviare un rapporto di partenariato significa iniziare un nuovo impegno che deve essere reciproco, una condivisione di competenze e di responsabilità; un nuovo lega9


me di collaborazione con un altro attore che condivide con noi valori, metodi ed obiettivi a lungo termine. Il partenariato non ha costrizioni di tempo o di mezzi. Le caratteristiche di un rapporto di partenariato sono la collaborazione paritaria tra società civili, l’osmosi di valori, risorse umane e mezzi tecnici e finanziari, lo scambio tra culture. Prima di stabilire in maniera stabile un nuovo rapporto di partenariato e dunque anche di aprirsi ad una nuova zona d’intervento e conseguentemente impegnarsi su nuovi progetti, Incontro fra i Popoli si dà il tempo necessario per arrivare a conoscere adeguatamente la zona in cui opera il partner, lo spessore etico, sociale, organizzativo, gestionale e storico del nuovo partner, la sua capacità di dialogo con le popolazioni del territorio, con le autorità locali, nazionali ed internazionali, la sua struttura, il suo organigramma e i suoi riconoscimenti giuridici. Tutto questo è garanzia di costruzione di un rapporto fondato nel rispetto dell’uguaglianza di potere delle parti e basato sullo scambio, la fiducia, il rispetto degli impegni

concordati, la trasparenza e la reciprocità. Nel caso in cui un nuovo possibile partner si mostri giovane e debole, tra tutti i criteri per la sua accettazione, il più indispensabile resta l’eticità: onestà dei soci e dedizione alla causa delle fasce sociali deboli. Per Incontro fra i Popoli essere partner significa anche accompagnare le giovani ONG autoctone affinché divengano capaci di autogestirsi, di comprendere ed interpretare correttamente i problemi locali ed internazionali e di dialogare con altre espressioni della società civile locale, nonché con ONG di altri paesi e con le agenzie internazionali. Conseguenza di questo è che Incontro fra i Popoli ha stabilito dei profondi legami di partenariato con diverse ONG di altri paesi, anche senza avere con loro dei “progetti” da realizzare, visto che il partenariato è prima di tutto un legame di vita vissuta in comune, una lunga maratona da percorrere insieme. Certamente il cammino in comune si concretizza nella realizzazione di micro e macro interventi e dunque di progetti, ma senza avere l’ansia di inseguire progetti da realizzare secondo i bandi del momento e della moda.

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osmosi Saggio è colui che sa cambiare, che sa quando e come cambiare. È stolto colui che si arrocca sulle proprie idee, sulle sue posizioni, su modi e metodi consolidati e rassicuranti. Tutto è continuo cambiamento, seppure attorno a valori immutabili. Saggezza, onestà, rispetto, dialogo prendono le forme delle persone, ognuna sempre ‘irripetibile’ e ‘diversa’ da ogni altra, e danno forma alle società. Soggetti autonomi ma interdipendenti, che cambiano e fanno mutare i tempi. Una volta si diceva che il ‘Terzo Mondo’

era rimasto indietro rispetto a noi. I missionari ci parlavano di gente povera e poco civilizzata. I coloni di gente che doveva essere ‘inquadrata’ per lavorare. E le Nazioni Unite nel primo decennio per lo sviluppo (anni Sessanta) proponeva, come panacea per sviluppare i paesi ‘sottosviluppati’, un massiccio trasferimento di tecnologie dal nostro ‘Primo Mondo’. Poi anche il nostro livello culturale si alzò un po’: “Voi che andate nel Terzo Mondo, lasciate laggiù le vostre conoscenze e le vostre ‘expertises’, create omologhi che imparino da voi e che sappiano continuare dopo di voi”.


Infine ci si rese conto che nei paesi altri, catalogati come Terzi dai paesi arricchiti, più che ‘povertà’ c’è ‘diversità’. Tutti siamo molto ricchi e molto poveri nello stesso tempo. Ecco allora un altro salto di qualità nell’evoluzione culturale: il concetto di osmosi. Diversi contenitori, ognuno con differenti ricchezze che si uniscono senza fondersi, perché storicamente, culturalmente, socialmente diversi, separati da una sottile membrana che tuttavia lascia passare le ricchezze da un popolo all’altro, dando la possibilità di colmare le reciproche povertà, senza preconcetti, pregiudizi, imposizioni e superiorità. Allora il dialogo riesce meglio, è più profondo; allora si inizia a concepire il futuro insieme, a prospettare insieme miglioramenti sia individuali (io di me stesso, lui di se stesso), che collettivi (noi della nostra società, loro delle loro società). Nel mondo della cooperazione internazionale si abbandonò il concetto di ‘omologo’ e

si introdusse il concetto di ‘progetto’, anche perché voluto dalle istituzioni pubbliche che iniziavano a foraggiare le ONG. Si parlò poi di ‘programmi’, articolati in vari progetti e ci si mise la ciliegina del ‘microcredito’. Tutti concetti e novità quanto mai preziosi ed imprescindibili per un vero ‘sviluppo’, ma sempre concepiti purtroppo come ‘sviluppo altrui’ e quindi ancora lontani dal concetto teorico di ‘osmosi’ che in termini moderni si chiama ‘partenariato’ e traduce molto bene quel concetto di prezioso e arricchente scambio fra persone e mondi diversi, verso uno ‘sviluppo’ comune, pur nella diversità. Un vero ‘Incontro fra i Popoli’ che, partendo da obiettivi occasionali e puntuali (costruzione di pozzi, di scuole, di cooperative agricole…) punta allo scopo ultimo dell’eliminazione delle cause della mancanza di pozzi, di scuole, di imprenditoria locale e quindi si prefigge cambiamenti sociali, culturali e soprattutto politici.

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A-politici?

politica: la scelta dell’una o dell’altra marca o la scelta di disinteressarsi della marca. Con quale impronta ecologica è prodotta quella banana? Con quale retaggio di rispetto o disprezzo dei diritti umani verso il produttore? Perfino scegliere di guardare un telegiornale piuttosto che un altro è politica. Ogni nostra scelta ha ripercussioni sull’intera collettività, orientandola verso un miglioramento o verso un peggioramento. È l’onestà di fondo che dà valore etico a qualsiasi nostra scelta o orientamento ideologico. Per questo dobbiamo rispettarci, quando ci troviamo con idee e punti di vista diversi. Ma non mettiamo l’etichetta “onestà di fondo” alle opinioni ed alle scelte fondate sul disinteresse, l’indifferenza, la disinformazione, il “non so, non mi interessa”. È “schiavo sociale” chi fa suo e ripete quanto i media dicono, quanto afferma il politico demagogo di turno. Chi non si interessa di politica è funzionale alla politica del più forte e quindi fa politica. O scegli tu o gli altri scelgono te e fanno di te lo strumento della loro “politica”. E che dire quando sono le associazioni di volontariato e di servizio sociale a dichiarare che non sono ‘politiche’? O peggio ancora quando viene chiesto loro espressamente di non immischiarsi in politica? “Non è bene - ci disse per telefono un simpatizzante - che Incontro fra i Popoli si schieri (in quel caso per il sì al referendum contro la privatizzazione dell’acqua). Un’associazione deve restare al

È facile essere “a-partitici”, cioè non appartenere ad alcun partito politico, più o meno effimero. Impossibile invece è essere “a-politici”. È assurdo dire: “La politica non mi interessa, né mi interesso di essa.” È come dire: “Non mi interesso degli affari miei!”. Perché è il politico che decide le tasse che pagherai, l’età in cui andrai pensione, il costo della scuola che frequenta tuo figlio, la strada che farai per andare al lavoro o in vacanza, ecc. È ancora più assurdo sentirsi dire: “Mi avete votato, ora lasciatemi fare”. Andare a votare è la punta dell’iceberg della democrazia, che come base più ampia ha la costante presenza critica e propositiva di ogni cittadino e di ogni espressione della società a fianco dell’eletto, che sia del partito che si è votato, come di un partito non votato. Comunque sia, che ci si interessi o no della politica, nessuna azione, individuale e collettiva, per quanto piccola, può collocarsi al di fuori della politica, perché “politica” è l’insieme delle azioni sociali individuali e collettive, perché comunque hanno riflessi negli altri e nell’ambiente. Per il solo fatto che facciamo parte di una società, siamo ‘persone politiche’. Ogni azione che compiamo, parola che pronunciamo, scelta che facciamo, è schierarci, è fare politica, è partecipare al governo della città-comunità (polis). Anche l’acquisto di una banana è azione 15


A-confessionali

di sopra delle parti. Chi fa del bene, non deve schierarsi politicamente!”. Perché solo chi fa del male o vuole restare amorfo può schierarsi politicamente? Non è concesso alle associazioni umanitarie di restare neutrali. Se si dichiarano “a-politiche”, vuol dire che avvallano la politica del momento e si assumono la corresponsabilità delle scelte che fanno i politici di turno. Non si può essere presenti nel proprio paese, nel proprio territorio, nel mondo, come meri samaritani che curano le piaghe provocate da altri, disinteressandosi, se non rifiutandosi di conoscere ed affrontare le cause e gli attori. Prima che amorevoli samaritani, si deve essere sollecitatori di analisi critiche e promotori di azioni risolutive, che vanno a toccare la politica locale e mondiale, l’opinione pubblica locale e mondiale. Disinteresse e pietismo sono decise scelte di schieramento politico, che approva e si accoda a chi genera l’ingiustizia. Nulla è isolato; tutto ci coinvolge. Di tutto siamo corresponsabili, seppure a volte non colpevoli. Ma quando ci disinteressiamo o ci limitiamo a curare le ferite, ne siamo anche colpevoli.

3 Cristianesimo: “Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro.”

Vangelo (Matteo 7, 12; Luca 6, 31)

3 Ebraismo: “Non fare ad altri ciò che non vuoi che essi facciano a te.”

Rabbi Hillel, Shabbat 31a

3 Islam: “Nessuno di voi è un credente fintanto che non desidera per il proprio fratello quello che desidera per se stesso.” 40 Hadithe Detti di Maometto di an-Nawawi 13 3 Buddismo: “Una condizione che non è gradita o piacevole per me, come posso io imporla ad un altro?”

Samyutta Nikaya V, 353.35-354.2

3 Induismo: “Non bisognerebbe comportarsi con gli altri in un modo che non è gradito a noi stessi”

Mahabharata XIII, 114.8

3 Confucianesimo: “Quello che non desideri per te, non farlo neppure ad altri uomini.”

Confucio, Dialoghi 15,23”

3 Giainismo: “L’uomo dovrebbe trattare tutte le creature del mondo come egli stesso vorrebbe essere trattato.”

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Sutrakritanga I,11.33.


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Pace

L’altrui civiltà

Noi dell’associazione Incontro fra i Popoli ci riconosciamo nel valore della Pace, inteso sia come rifiuto assoluto di ogni conflitto armato, che come risultante di un cammino unitario e un dialogo costruttivo fra i popoli e le persone. In particolare ci piace essere per:

Di che cosa è ricca l’Africa, quel continente che a noi Europei ci è stato inculcato essere povero, mendicante, il “non arrivato”, il “mantenuto dai nostri aiuti”? “Ricordati, figliolo, – dicono i vecchi missionari ai giovani appena arrivati – ricordati che l’Africa non ti entra viaggiando sul cielo e neppure su quattro ruote e neppure dai libri. L’Africa ti entra dai piedi. Cammina, cammina… Cammina con gli africani, parla con loro, mangia con loro, danza con loro, lavora con loro. Scoprirai la ricchezza dell’Africa”. Il capo villaggio non è certo stato eletto democraticamente, ma è comunque colui che riassume le esigenze e le potenzialità di tutti. Nulla decide senza il consiglio degli anziani, fra i quali spesso, con lo sviluppo sociale degli ultimi decenni, c’è qualche donna. E i saggi si consigliano con le mogli e i giovani. Una democrazia dal basso: ogni villaggio è una piccola polis. Se parli con la gente, quella ancora genuina, senti respirare Dio. Senti che le persone pure vedono Dio in ogni evento e in ogni essere. Il mondo è a servizio dell’uomo, sotto l’occhio vigile di Dio. La visione del mondo in Africa non è utilitaristica. Non si può dire che in Africa il giovane “prenda moglie”, quanto piuttosto che al giovane venga donata la sposa, in cambio di un altro dono, la dote. Nei mercati mai il venditore chiederà il

• un dialogo fra civiltà, dove il meglio di ognuna smussa i limiti dell’altra e fa crescere stima e collaborazione reciproca; • un’economia di condivisione e non di aggressione e rapina, che impoverisce i popoli deboli, li esaspera, fa nascere l’emigrazione, la povertà, la rabbia, il terrorismo; • un commercio che privilegi la produzione e la circolazione di merci per rispondere ai bisogni fondamentali, in funzione della promozione della persona, non del profitto e dell’arricchimento di alcuni popoli; • un’informazione trasparente e libera da strumentalizzazioni e interessi di parte, in grado di fornire gli elementi necessari alla comprensione dei problemi fin dalla loro origine.

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giusto prezzo della merce, ma almeno il suo doppio. E chi acquista si dichiarerà disponibile a pagare un quarto di quanto chiesto. Si instaura così un dialogo che porta entrambi al giusto prezzo, accettato quindi come disponibilità del venditore a lasciar perdere un po’ del suo guadagno e disponibilità dell’acquirente ad essere generoso alzando la sua puntata. I rapporti umani, commerciali, sociali sono intesi come reciproco “dono” fra persone. In Africa vige l’“economia degli affetti”. A volte all’Europeo “agente di sviluppo in Africa”, viene la pelle d’oca di fronte al testardo rifiuto di nuove brillanti iniziative di progresso. Non c’è progetto di sviluppo che regga in Africa se fatto “per” la gente, “sulla” gente. In Africa è radicata la ricerca della diminuzione del rischio e poco nulla è sentita l’esigenza di aumento del reddito. Per loro il benessere non viene dalla crescita continua, ma dal soddisfacimento dei bisogni.

Ed infine è bello il valore dell’etnicità. Fa sorridere l’ingenuità di certi giornalisti italiani alle prese con gli africani. Che significa la parola “fratello” per un africano? Certamente ben oltre che “figlio dello stesso padre e della stessa madre”. Fratello è colui che fa parte della famiglia, così espansa da essere tutto il clan, fino a tutto il popolo che si riconosce in una precisa zona geografica, storia e lingua. Il “popolo”, oggi ancora chiamato “etnia”, ai tempi del colonialismo detto “tribù”! Ed è interessante girando per l’Africa, soprattutto nelle periferie delle grandi città, vedere che sta emergendo un’etnicità trasversale, fondata su comuni interessi imprenditoriali, produttivi, religiosi, cooperativi, sociali. Nuovi fratelli, cui non si dirà mai di no, con cui si condividerà fino all’ultimo boccone della “polenta quotidiana”, anche se quella fosse l’ultima polenta per tutti. Una solidarietà indiscutibile.

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Cittadinanza Mondiale

L’educazione alla Cittadinanza Mondialità per un’associazione di cooperazione internazionale è un impegno altrettanto importante degli interventi nei paesi del Sud del Mondo. Le giovani generazioni recepiscono i valori della giustizia, della positività della diversità, dell’armonia sociale… purché qualcuno coltivi in loro questa disponibilità, altrimenti essa si spegne, creando giovani apatici o deviati. È d’obbligo far conoscere ai giovani le interrelazioni e le interdipendenze fra i popoli, aiutarli a superare i confini della propria cultura e dell’informazione corrente, educarli a scoprire le positività delle altre culture, far loro conoscere le espressioni della società civile presso cui potrebbero diventare attori di cambiamenti positivi, coinvolgerli da subito nei processi decisionali di costruzione di una società conviviale. Educare alla Cittadinanza Mondiale vuol dire far scoprire quanto il nostro ‘locale’ influenzi il ‘globale’ e quanto del ‘globale’ è presente anche nel nostro locale. Un’attenzione quindi a ciò che succede nel mondo, nell’umanità lontana e nello stesso tempo un’attenzione a ciò che succede nel nostro paesello, nell’umanità a noi vicina, inevitabilmente sempre più multietnica. Questo è possibile se insegnanti, educatori, genitori, nonni si implicano, si informano, dialogano, e maturano questa ‘attenzione’ e questi valori in loro stessi dapprima, poiché… i ragazzi scrutano gli adulti per capire se quanto detto è “aria fritta” o vita vissuta nella coerenza!

“Non ti interessano il Congo, i suoi problemi, i massacri, i milioni di morti, le centinaia di migliaia di donne violentate… tutto per derubarlo senza alcun controllo e a prezzi irrisori del suo coltan, da cui si ricava il tantalio e il niobio che ti permette un computer miniaturizzato in tasca, cioè il tuo smartphone? Il Congo ce l’hai in tasca nel tuo cellulare ‘insanguinato’.”

“Non ti poni neppure la domanda del perché c’è un così grande flusso di persone che osano la morte, spinte dal desiderio di vivere libere dalla guerra e dalla fame?”

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Opere e realizzazioni Cooperazione internazionale

Incontro fra i Popoli si affianca ai processi di miglioramento delle condizioni di vita che i “Popoli alla ricerca di un proprio sviluppo” generano da se stessi per uscire dall’emarginazione cui sono stati confinati. Li accompagniamo nel generare nuove forme produttive ed imprese societarie nei settori dell’agricoltura, allevamento, artigianato, commercio, così da creare lavoro e aumentare il reddito. Li supportiamo nel migliorare i servizi sociali, il recupero e reinserimento dei bambini di strada, l’alfabetizzazione, scolarizzazione e formazione professionale di ragazzi, giovani e adulti. Li aiutiamo a realizzare i loro progetti di recupero della dignità delle fasce sociali più deboli, donne, bambini, diversamente abili. Li affianchiamo nel loro impegno di salvaguardia e valorizzazione della propria cultura e delle proprie risorse umane, culturali, ambientali.

Burkina Faso Nel 2003 Incontro fra i Popoli, in collaborazione col partner locale OCADES, nel dipartimento di Fada N’Gourma, a 200 Km dalla capitale, ha costruito sei pozzi trivellati per l’approvvigionamento d’acqua, sia per l’utilizzo domestico che agricolo; ha fornito materiale agricolo specifico per l’orticultura e formato alla coltivazione di ortaggi numerosi giovani e donne di sei paesi. Costo 76.500 €. Cofinanziatori: Unione Europea, Ferrara Terzo Mondo. Attualmente Incontro fra i Popoli non è presente in Burkina Faso.

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hanno fatto il loro stage in Camerun cinque studenti universitari. • Soggiorni di condivisione; una ventina di giovani ha vissuto un soggiorno di condivisione in Camerun. • Sostegno a Distanza di progetti di comunità; con questa forma di solidarietà è stata realizzata una decina di piccoli progetti chiesti da comunità locali.

CAMERUN Incontro fra i Popoli in Camerun Presente dal 1990 Zona: Extrême-Nord Partner: “Tammounde - Speranza”, associazione costituita nel 2001 da agronomi ed animatori camerunesi, la cui mission è il sostegno alle iniziative di sviluppo durevole ed endogeno e il miglioramento delle condizioni e della qualità di vita delle fasce più deboli della società. Segue cinque filoni operativi: “Alfabetizzazione funzionale” di adulti (alfabetizzate circa 2.000 persone), “Acqua potabile per le scuole del Sahel”, concepito e gestito insieme a Incontro fra i Popoli, “Artigiani Imprenditori” e “Imprenditoria Comunitaria Locale” sempre con Incontro fra i Popoli, “Formazione delle Amministrazioni Comunali” (Tammounde è consulente del Ministero della Gioventù e dell’Educazione di base per la redazione di piani educativi sotto l’egida dell’UNESCO e da qualche anno è pure chiamato a collaborare alla realizzazione del Programma Nazionale di Sviluppo Partecipativo, in particolare nella formazione tecnico-giuridico-amministrativa di Sindaci, Segretari Comunali, Consigli Comunali).

Settori operativi Incontro fra i Popoli è presente in Camerun su tre settori principali: • imprenditoria comunitaria agricola, artigianale e commerciale, rurale e urbana: Incontro fra i Popoli ha promosso ed accompagnato lo sviluppo di circa cinquecento imprese individuali, famigliari e societarie, nel Nord, Centro e Sud Camerun. L’opera sta proseguendo attraverso il sostegno alle imprese in fase di costituzione o già formate, che si propongono l’ampliamento o l’apertura di nuovi settori produttivi;

Solidarietà possibile

• società civile (ONG, associazioni, federazioni, gruppi): Incontro fra i Popoli ha accompagnato la crescita di una decina di espressioni della società civile. Il partner locale più importante, Tammounde, è il risultato di un lungo percorso di crescita di un gruppo locale;

• Stage e tirocini (ambiente, sociologia, antropologia, giovani, donne, imprenditoria);

• acqua potabile e igiene nelle scuole (pozzi, servizi igienici): Incontro fra i Popoli è 24


• far crescere una GIC (Gruppo d’Iniziativa Comunitaria) di donne della città di Kaélé dedita alla coltivazione di Moringa Oleifera fino a costituirsi in impresa societaria, “Moringa Kani” (PMI).

impegnato a dotare le scuole primarie di un pozzo per l’acqua, perché far crescere i bambini con la disponibilità quotidiana di acqua potabile ha implicazioni sociali e culturali efficaci nel tempo. Oltre che del pozzo, la scuola viene dotata anche di servizi igienici. Finora son state servite di pozzo d’acqua e di toilette una quindicina di scuole.

Il secondo progetto, “Donne protagoniste del loro riscatto”, reso possibile grazie alla Regione Veneto, prevede l’alfabetizzazione e lo sviluppo di capacità comunicative per 500 donne dei Monti Mandara, la costruzione di due CADI (Centri di Appoggio allo Sviluppo Integrale delle Donne), il sostegno a microprogetti imprenditoriali in favore di 150 donne ed una campagna di sensibilizzazione su cittadinanza attiva, diritti civili e politici e rapporto di genere.

Realizzazioni 2015: Incontro fra i Popoli sta realizzando, assieme al suo partner Tammounde, due progetti. Il primo progetto, finanziato dalla Chiesa Valdese, ha tre settori: • dotare una scuola primaria nell’Estremo Nord Camerun di un pozzo d’acqua a pannelli fotovoltaici, toilette per alunni e docenti, una piantagione di Moringa Oleifera (pianta arborea con foglie, fiori e frutti ricchi di vitamine e proteine) e relativa costituzione di un’impresa societaria gestita dal Comitato dei Genitori e degli Insegnanti;

2013-2014: Incontro fra i Popoli, insieme a Tammounde, ha realizzato un pozzo a giostra e le toilette nel terreno della scuola primaria di Kay Kay (estremo Nord Camerun). Nella stessa scuola e nelle scuole primarie della città di Kaélé sono state avviate due piantagioni di Moringa Oleifera. Incontro fra i Popoli ha pure finanziato la ricostruzione di un edificio come centro di accoglienza - bed and breakfast per ospiti e persone in soggiorno di condivisione a Maroua. Costo 80.000 €.

• costruire nella città di Maroua un capannone artigianale per la GIC (Gruppo d’Iniziativa Comunitaria) “Adaam”, dove questa potrà realizzare le sue attività produttive e commerciali nel settore fabbro-ferraio. Alla fine GIC Adaam – Tammoun-de – Incontro fra i Popoli costituiranno un’ impresa societaria, la “Ferfor”;

2010-2014: Incontro fra i Popoli ha aperto il settore “pozzi nelle scuole” anche nella Regione Estremo Nord Camerun, con il partner Tammounde - Speranza, ONG locale la cui 25


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2008-2011: Incontro fra i Popoli nel dipartimento di Mbam e Inoubou ha realizzato il suo primo progetto riguardante l’acqua, un progetto cofinanziato dall’UE, Regione Veneto e altri enti privati e pubblici (700.000 €). Sono stati realizzati: 13 studi geofisici, morfologici e idrologici, 10 perforazioni di circa 50 metri l’una, 9 punti d’acqua (pozzi), di cui uno con pompa manuale semplice, uno con pompa elettrica, sette con pompa azionata da un girello, attrazione ludica per i bambini (pozzi a giostra). Otto pozzi sono stati dotati di un serbatoio di 5 o 10 metri cubi, in cemento armato. Tutti i 9 pozzi sono ubicati nei terreni di altrettante scuole primarie. Il rubinetto al mattino eroga acqua potabile gratuita per gli alunni e gli insegnanti (e le esigenze della scuola), nel pomeriggio per la popolazione, previo modico pagamento (per permettere la manutenzione). Per ogni punto d’acqua c’è un “Comitato Locale di Gestione dell’Acqua”, un fontanaio e un manutentore. Ognuna della scuole fornite di pozzo è stata pure dotata di toilette per alunni e per docenti.

costituzione è stata supportata da Incontro fra i Popoli. Sono stati realizzati sei pozzi, di cui tre “a giostra” e le toilette per alunni e docenti. Costo circa 200.000 €. Cofinanziatori: Regione Veneto, ATO Brenta, Chiesa Valdese ed altri enti privati e pubblici. 2009-2011: Incontro fra i Popoli ha supportato una federazione di gruppi di donne (350 socie), nel dipartimento di Eseka, con l’avvio del microcredito individuale. Molte donne hanno migliorato il loro status produttivo e sociale (aumento delle superfici coltivate, avvio di ristoranti e catering, potenziamento dell’allevamento domestico, acquisto di un mulino, ecc.). Contributo: 10.000 €. 2009: grazie alla donazione di due neosposi italiani, che hanno rinunciato ai regali di nozze devolvendo a Incontro fra i Popoli la somma corrispondente, è stato realizzato un pozzo per l’acqua a Zouzouì, nell’estremo Nord Camerun. 2008-2011: Incontro fra i Popoli ha supportato il Serdif di Mbouda, federazione di gruppi di donne (500 socie), nella sua attività di produzione di pappette alimentari per i bambini denutriti. Lo studio scientifico sulle mescole di farine da prodotti locali fu affidato all’Università di Ngaoundéré. Venne pure data al Serdif una somma con la quale fu acquistato un terreno dove avviare la produzione delle pappette. Contributo totale: 40.000 €.

2004: con la CAPEA (Cellula di Appoggio alla Piccola Imprenditoria Artigianale), Incontro fra i Popoli ha alfabetizzato 380 artigiani della città di Maroua ed ha elevato la capacità professionale e gestionale di 560 piccole imprese artigianali (60% femminili). Sono stati stilati 6 certificati di qualità per 6 categorie artigianali, costituiti e riconosciuti giuridicamente 36 gruppi di artigiani, rea27


lizzate 2 fiere artigianali. Cofinanziatore UE, costo 150.000 €. Metodologia seguita: “Impresa help impresa”.

tecnica a 150 imprese artigianali. Cofinanziatore UE, costo 52.000 €. 1998-1999: nell’Estremo Nord Camerun, sul modello “Scuola sotto l’albero”, concepito da Incontro fra i Popoli, è stata data formazione tecnica e riconoscimento giuridico a 30 cooperative di allevatori bovini. Cofinanziatore UE, costo 157.000 €.

2003: sono stati realizzati a Maroua dei percorsi di formazione per 10 gruppi di donne commercianti. Cofinanziatore UE, costo 80.000 €. 2002: Incontro fra i Popoli ha sostenuto Emicam (Centro di Accoglienza di Giovani Handicappati e di Strada) di Akonolinga nell’avvio dell’orticoltura, dell’allevamento di ovaiole e della piscicoltura. Cofinanziatori UE e CICA, costo 70.000 €.

Nello stesso periodo, con la CAPEF (Cellula di Appoggio alla Piccola Imprenditoria Femminile) sono stati accompagnati 10 gruppi di donne commercianti del mercato di Biyem Assi di Yaounde. In questo mercato sono stati costruiti due edifici con toilette pubbliche e vasche lavatoie per frutta e verdura. Cofinanziatori: UE, COOP; costo 30.000 €.

2000-2002: nella zona Saheliana del Nord Camerun sono stati realizzati un paio di progetti di supporto formativo, gestionale e finanziario (microcredito) in favore di 124 gruppi (1.200 beneficiari, di cui 780 donne): 60 cooperative di allevamento di ingrasso, 25 cooperative di granai comunitari, 8 di allevamento di mucche da latte, 31 di agricoltura di rendita. Cofinanziatori: UE, Regione Veneto. Costo 606.000 €. Metodologia seguita: “Scuola sotto l’albero”.

1997: abbiamo sostenuto, con un credito rotativo, 17 gruppi di agricoltori di Bafia. Cofinanziatore UE, costo 40.000 €. 1994: Incontro fra i Popoli, con 20.000 €, ha aiutato la Comunità Parrocchiale di Moulvoudaye (Regione Estremo Nord) a costruirsi il suo Centro culturale e ricreativo (20x40m). 1990-1994: Incontro fra i Popoli ha avviato rapporti con vari possibili partner in Camerun ed ha realizzato un primo progetto di sviluppo rurale cofinanziato UE, a nome di un’altra ONG italiana. Costo 70.000 €.

2000: con il partner CAPEA (Cellula di Appoggio alla Piccola Imprenditoria Artigianale) di Maroua, Incontro fra i Popoli ha alfabetizzato 770 artigiani e offerto formazione

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In questi anni, Incontro fra i Popoli ha fatto crescere e dato forza e struttura al suo partner, la Caprosec.

CIAD Incontro fra i Popoli in Ciad

Realizzazioni

Presente dal 1996

2000-2015: ogni anno Incontro fra i Popoli assieme alla Caprosec accompagna la scolarizzazione, il recupero psicoaffettivo e scolastico di una ventina di bambini, ragazzi e giovani in situazione particolarmente difficile. Alcuni di loro ora sono adulti, con una famiglia ed un mestiere. Contributo medio annuo: 2.000 €.

Zona: Logone Occidentale, città di Moundou Partner: “Caprosec”, fondata e gestita da docenti di scuola primaria e secondaria, che hanno scelto di dedicare tempo e competenze ai bambini e ragazzi più svantaggiati a scuola e nella società. Solidarietà possibile

2004: con un cofinanziamento UE (24.000 €), sono stati costruiti due edifici ed acquistati 20.600 m2 di terreno, utilizzati per la scuola di orto-frutticoltura per i giovani della Caprosec.

• Sostegno a distanza di bambini; fra il 2003 e il 2015, Incontro fra i Popoli ha sostenuto le spese scolastiche di oltre 100 bambini, ragazzi e giovani. • Stage e tirocini (infanzia, intercultura, ambiente, antropologia, sociologia).

2000: con l’associazione ACDAR di Mongo, è stato costituito un centro di produzione e diffusione di alberi antierosivi, contro l’avanzamento del deserto. Cofinanziamento UE, costo 30.000 €.

• Soggiorni di condivisione. Settori operativi Incontro fra i Popoli è presente in Ciad con la valorizzazione del dinamismo delle espressioni della società civile locale nei settori strategici della scolarizzazione e della lotta alla povertà.

1997: abbiamo costruito una scuola primaria, con l’aiuto dell’associazione Ettiguet di Mongo. Cofinanziamento UE, costo 20.000 €.

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Congo

CONGO RDC

Nel 2006 le Suore Minime di Torino, installate nel quartiere di Moukondo a 7-8 km dal centro di Brazzaville, chiesero l’aiuto di Incontro fra i Popoli per creare un Centro polivalente che desse speranze ed opportunità di formazione professionale ai giovani. Con il contributo della Regione Veneto, di alcuni Comuni veneti, di tanti benefattori, e la stretta collaborazione con le Suore Minime di Torino, nel 2007 fu costruito il Centro “Scuola Tecnica le Rose”, che ebbe subito il riconoscimento del Ministero della Pubblica Istruzione congolese. Al suo interno ora si tengono: corsi di sartoria per giovani, sartoria pratica per adulti, informatica, alfabetizzazione. C’è pure una sala polivalente per incontri diurni e serali aperti alla popolazione e ai gruppi. Costo del progetto: 120.000 €. Attualmente Incontro fra i Popoli non è presente in Congo.

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Incontro fra i Popoli in Congo (RDC) Presente dal 1990 Zone: Regioni di Kinshasa, Nord Kivu, Sud Kivu, Maniema Partner: - AEJT-Uvira (Associazione di Ragazzi e Giovani Lavoratori di Uvira) è costituita di 11 gruppi di ragazzi e giovani (7-25 anni), per un totale di 210 persone riunite attorno a vari mestieri del settore primario, secondario e terziario. Ha una struttura ben consolidata e rispettata da tutti (assemblee di gruppo, assemblea generale, Consiglio di Amministrazione di una decina di eletti, contributo settimanale al gruppo da parte di ogni socio, utilizzo della somma comune per mantenere ed aumentare gli strumenti di lavoro e quanto altro serve e per sopperire alle necessità dell’uno e dell’altro socio). Molti sono studenti-lavoratori, altri solo lavoratori, altri impossibilitati ad andare a scuola per mancanza di possibilità economiche; sono gruppi di solidarietà e mutuo aiuto anche in caso di violenze e abusi da parte di terzi e in caso di malattia o infortunio; arrivavano anche alla lobbing verso le alte autorità del territorio. L’AEJT si trova ad Uvira, 300.000 abitanti, sul bordo del lago Tanganica.


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- CAB (Comité Anti-Bwaki) di Bukavu nel Sud Kivu. Il Comitato Anti Malnutrizione è la più storica ONG del Kivu (nel 2015 celebra il suo 50esimo); brilla ancora della spiritualità ed eticità dei missionari fondatori, in particolare p. Franco Bordignon che ne è rimasto direttore fino a circa 10 anni fa; costituita da un gruppo coeso e di alto livello professionale, appare come agenzia preparata e disponibile ad offrire servizi di vario tipo e di alta qualità; è chiamata da vari enti a realizzare scuole, acquedotti e corsi di formazione anche a distanza di oltre 1.000 km. Ha sede a Bukavu, città montagnosa sul lago Kivu, un milione e mezzo di abitanti.

volmente. Si trova a Mboko nel Sud Kivu sul lago Tanganica, 40.000 abitanti. - La Floraison di Baraka è un’associazione sorta nel 2008 per opera di una giovane donna; ora è diretta da un gruppo di una decina di persone affiatate, motivate, competenti, dinamiche e creative. Realizza attività sia su progetti proposti da altri, sia in proprio (concorsi d’arte negli istituti superiori, teatro partecipativo…); si è dotata di attività generatrici di reddito anche con risvolti di aiuto/recupero di persone emarginate (donne, giovani ex-ragazzi soldato) come sartoria, saponeria… Si trova a Baraka nel Sud Kivu sul lago Tanganica, 120.000 abitanti.

- CJFemmes (Circolo delle Donne del Kivu) è un’associazione costituta nel 2009 da un gruppo di donne sensibili ed attive; ha uno staff dirigente motivato, coeso, professionale; sa cogliere opportunità di partenariato esecutivo da vari enti locali e stranieri, concepisce e realizza anche piccoli progetti in proprio e con propri fondi (saponeria, sartoria). Si trova a Fizi nel Sud di Kivu sulle colline vicino al Lago Tanganica, 10.000 abitanti.

- Muungano Solidarité di Goma nel Nord Kivu, costituita a suo tempo dai Missionari Saveriani; ora è autonoma e gestisce una grande scuola, dove i ragazzi e le ragazze provenienti dalle famiglie più povere vengono alfabetizzati ed imparano un mestiere (sartoria, falegnameria). - OFED di Uvira nel Sud Kivu, fondata negli anni della guerra del 1996-2002 da un gruppo di donne, gestisce ora una scuola primaria frequentata soprattutto da bambini e bambine orfani o provenienti da famiglie molto povere.

- Fape (Donne Attive per la Protezione dell’Ambiente) è un gruppo di una trentina di donne, fra cui molte con evidenti tracce fisiche e psicologiche di traumi di massacri, piene di speranza in un riscatto, sia dalla guerra che dall’opprimente “tradizione”, coese e dirette da uno staff di 4-5 persone motivate e professionali, che lavorano bene-

- Padri Passionisti di Kinshasa: Pierre Shako, a nome dei Padri Passionisti segue una ventina di ragazzi e ragazze di famiglie povere nel loro percorso di crescita umana e scolastica. 32


- PEDER (Progetto Diocesano per il Recupero dei Ragazzi di Strada) di Bukavu, è la più grande ONG di aiuto ai bambini di strada della città (ne segue circa 1.300); è riconosciuta fra le tre migliori in tutta l’Africa; la sua “anima” storica era suor Francesca Valente, passata recentemente alla vita eterna; lo spirito di servizio puro e genuino verso i bambini è stato pienamente assimilato dallo staff dirigente locale (una trentina di persone) di altissima professionalità pedagogica, psicologica, giuridica ed amministrativa.

tatti e collaborazioni interprovinciali); fanno spesso da capo-fila locali di altri attori non statali, amministrazioni locali, scuole, Chiese. Agiscono su: genere, microcredito, sviluppo rurale, sindacalismo, piscicoltura, animazione scolastica, rimboschimento e rotazione suoli, riabilitazione e animazione, acqua, sanità, saponerie/falegnamerie con ex-combattenti; scelta dall’ONU per la diffusione del loro prototipo di fornello migliorato (fa risparmiare fino al 50% della brace); ha sede principale a Kindu (200.000 abitanti).

- Sinergie 3F di Baraka nel sud Kivu è la federazione tra le tre associazioni femminili “la Floraison”, “Fape” e “CJFemmes”; sorta su stimolo ed accompagnamento di Incontro fra i popoli, si proietta ora verso attività sociali e produttive a livelli elevati, magari con riconoscimenti istituzionali internazionali.

Solidarietà possibile • Sostegno a distanza di bambini, giovani, famiglie e progetti di comunità; con queste forme di solidarietà sono state sostenute nel tempo in Congo circa 200 bambini/e, ragazzi e giovani anche universitari, una cinquantina di famiglie ed una trentina di piccoli progetti chiesti da comunità locali.

- UWAKI (Unione delle Donne Agricoltrici del Kivu – Maniema) originariamente piccola federazione di gruppi femminili, è oggi l’attore più importante della società civile del Maniema (132.520 kmq, due milioni di abitanti), autonoma dal 1998, presente in tutti i sette territori della regione, segue 264 ‘Organizzazioni a Base Comunitaria’ (OBC) femminili (20/100 membri ciascuna); ha uno staff di 10 persone, una ventina di stipendiati; è una voce importante all’interno dei cluster tematici dell’ONU, protagonista di diverse reti territoriali, cerca di organizzare la federazione degli agricoltori del Maniema (hanno già con-

• Stage e tirocini (infanzia, intercultura, ambiente, antropologia, sociologia, microcredito, agronomia, scienze forestali, urbanistica); hanno fatto il loro stage in Congo sei studenti universitari. • Soggiorni di condivisione; hanno vissuto un soggiorno di condivisione in Congo una ventina di giovani. Settori operativi Incontro fra i Popoli è presente nella Re33


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sione specifica in Congo, ha rinforzato il suo legame con i partner più storici ed ha aperto il suo partenariato a “3F” e “AEJT” del Sud Kivu e a Uwaki del Maniema; ha sostenuto l’apertura di una farmacia veterinaria a Kinshasa; ha realizzato con il PEDER un progetto di 70.000 € (cofinanziato dalla Regione Veneto) inserendo 150 bambini a scuola, insegnando un mestiere a 80 adolescenti e avviando ad un’attività remunerativa 150 famiglie. Costo 25.000 €.

pubblica Democratica del Congo su due principali settori: • imprenditoria comunitaria agricola, artigianale, commerciale (rurale e urbano): Incontro fra i Popoli ha promosso ed accompagnato verso l’acquisizione di un’adeguata competenza nella gestione delle risorse finanziarie e umane circa un migliaio di gruppi di iniziativa comunitaria (cooperative) dedite al miglioramento delle condizioni di vita attraverso l’aumento della produttività agricola e artigianale, il miglioramento dei servizi strutturali ed infrastrutturali, il recupero e il reinserimento sociale dei minori in difficoltà, la promozione della scolarizzazione, della preparazione professionale e della cultura;

2012-2014: Incontro fra i Popoli ha aiutato il PEDER con vari Sostegni a Distanza a scolarizzare una cinquantina di bambini, ad avviare al lavoro in piccole cooperative (sarti, falegnami, ecc.) una quarantina di giovani ex bambini di strada e, con il microcredito, vari gruppi di donne.

• società civile (ONG, associazioni, federazioni): Incontro fra i Popoli ha favorito la nascita e la crescita di una decina di ONG locali promotrici di sviluppo endogeno, anche nella loro creazione di rapporti nazionali ed internazionali.

2009-2014: con i partner di Bukavu, CAB e PEDER, Incontro fra i Popoli ha realizzato un progetto di 1.700.000 €, cofinanziato dal Ministero Affari Esteri italiano e da altri enti privati e pubblici, con l’obiettivo di creare un ambiente sociale culturalmente aperto ed un ambiente familiare economicamente soddisfacente, dove i ragazzi di strada emarginati socialmente e psichicamente, potessero reinserirsi ed integrarsi, sviluppando le proprie potenzialità, nella salvaguardia di tutti i loro diritti. Ci si proponeva di dare la possibilità alle famiglie immiserite ed emarginate di divenire un ambiente vivibile, dove il figlio/a potesse reintegrarsi; ed inoltre di condurre la

Realizzazioni 2015: Incontro fra i Popoli continua il dialogo specialmente con più giovani dei partner congolesi, aiutandoli nella loro crescita; sostiene attraverso di loro un centinaio di bambini, ragazzi e famiglie in difficoltà; finanzia vari piccoli progetti di sviluppo. 2014: Incontro fra i Popoli, con una mis35


società a considerare il minore “soggetto di diritto”. Ogni anno sono state recuperate circa 800 famiglie, in particolare vedove. Numerose le ricongiunzioni familiari. Grazie all’aiuto finanziario con il microcredito e a vari corsi di formazione professionale mirati, circa 500 famiglie all’anno hanno avviato una professione remunerativa. La conseguenza è che ogni anno 7-800 bambini sono tornati in famiglia e a scuola. La maggior parte di queste famiglie si è, infine, aggregata in una quarantina di “gruppi” di mutuo aiuto e sostegno. È stata molto curata la sensibilizzazione della società. Ogni settimana il CAB e il PEDER hanno assicurato la presenza del tema “infanzia in difficoltà” presso alcune radio locali, occasionalmente anche nella stampa e nella TV. Sono stati realizzati almeno una ventina di incontri all’anno nei quartieri della città e nei paesi satelliti più significativi, cui hanno partecipato la popolazione e le autorità amministrative, culturali, religiose e scolastiche. La maggior parte delle scuole primarie e secondarie di Bukavu e dell’hinterland sono state coinvolte in percorsi di sensibilizzazione e conoscenza dei diritti umani e dell’infanzia, percorsi specifici per insegnanti e per alunni. A fine progetto sia il CAB che il PEDER hanno avuto nel loro organico uno psicologo, un giurista, quattro operatori sociali formati e ricchi di esperienza e trenta “mamme volontarie” presenti capillarmente nel territorio 36

cittadino e dell’hinterland. C’è stato anche un risvolto di visibilità e di autofinanziamento. Il CAB è stato dotato di una grande sala polivalente, dove tenere i suoi meeting e da affittare a terzi. Per il PEDER è stata equipaggiata ed avviata una grande officina meccanica, funzionale alla città (e quindi redditizia) e nello stesso tempo laboratorio di apprendistato per i ragazzi di strada in recupero. 2008-2012: Incontro fra i Popoli ha realizzato un corso on line di piscicoltura a favore di una cinquantina di animatori e piscicoltori del Congo e del Camerun. A seguito di questo corso di piscicoltura, Incontro fra i Popoli ha ampliato la sua presenza nella Regione Maniema (Kindu) e ha realizzato, fra il 2010 e il 2012 un progetto cofinanziato UE che ha coinvolto 6 ONG locali. Ora nel Maniema ci sono 12 grandi animatori adeguatamente formati con un corso residenziale a Bukavu ed un corso itinerante nel territorio. La loro azione ricade su circa 300 OBC (Organizzazioni a Base Comunitaria), costituite ciascuna di alcune decine di famiglie di agricoltori e allevatori. Ogni OBC ha un leader, pure lui adeguatamente formato. La quantità, la varietà e la qualità dei prodotti agroalimentari e dell’allevamento nei territori interessati sono migliorate, con un buon aumento del reddito pro capite. Il costo del progetto è stato di 200.000 €.


dato, formati una cinquantina di insegnanti, riabilitata una scuola primaria e una scuola secondaria.

2008: di fronte all’emergenza umanitaria provocata da eserciti allo sbando, Incontro fra i Popoli ha inviato 3.000 € al suo partner Muungano di Goma permettendo così ad un centinaio di bambini sfollati dalla guerra di non perdere l’anno scolastico. Nello stesso anno, Incontro fra i Popoli ha risposto ad un’altra urgenza, il terremoto a Bukavu. Sono stati riabilitati gli edifici per i bambini di strada dei partner PEDER e CAB. Cofinanziatore: Regione Veneto, 20.000 €.

• Bukavu (partner PEDER) Avviate attività generatrici di reddito per 150 famiglie povere, inseriti nel lavoro un centinaio di giovani ex ragazzi di strada, aumentata la dotazione didattica di tre centri di recupero di minori in difficoltà. • Bukavu (partner DMK) Dotata di strumenti di animazione l’associazione DMK e sostenuto il suo lavoro di coscientizzazione socio-politica e di cittadinanza attiva nonviolenta.

2006-2007: con il progetto “Scuola e Lavoro” Incontro fra i Popoli e il PEDER di Bukavu inseriscono a scuola 150 bambini, insegnano un mestiere a 150 giovani ex ragazzi di strada e, con il microcredito, avviano ad un’attività remunerativa una cinquantina di mamme. Costo 70.000 €. Cofinanziato UE.

• Bukavu – Lurhala e Ikoma (partner AIBEF) Costruiti ed avviati una scuola-fattoria e un panificio per giovani ex ragazzi soldato ed avviate attività produttrici di reddito per una cinquantina di famiglie povere.

2006: Incontro fra i Popoli ha sostenuto 10 partner con 10 progetti di circa 90.000 € ciascuno (totale 900.000 €). Il principale finanziatore è stata la Comunità Europea. Il tema che univa i 10 progetti era: “L’infanzia e la gioventù in difficoltà”.

• Bukavu – Nduba e Chagombe (partner SODEBU) Rilanciate le attività agricole di una cinquantina di piccole aziende agricole, costruita una scuola di falegnameria e di cucito per giovani ex bambini soldato e ragazze madri.

• Goma (partner Muungano) Equipaggiato di nuovi macchinari e strumenti di lavoro la scuola di falegnameria e di cucito in favore di giovani poveri e della strada.

• Uvira (partner Caritas Développement) Ristrutturate e dotate di nuove strumentazioni didattiche una scuola primaria ed una secondaria semidistrutte dalla guerra, e rigenerati didatticamente e pedago-

• Bukavu (partner CAB) Recuperati 150 giovani ex-bambini sol37


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gicamente una sessantina di insegnanti, inattivi da anni a causa della guerra.

armate vaganti nel territorio. Grazie ad un cofinanziamento di due comuni italiani e della Regione Veneto, Incontro fra i Popoli ha inviato ad Uvira 55.000 €, che sono serviti per l’acquisto di coperte e sapone e per l’aiuto alle donne vittime di violenza.

• Shabunda (partner ADR) Ristrutturato un edificio quasi distrutto dalla guerra e trasformato in Centro di formazione professionale per adolescenti ex-bambini soldato e ragazze madri. • Kasongo (partner ASDI) Recuperate psicologicamente e formate professionalmente (taglio e cucito) una ventina di ragazze madri in un centro ottenuto grazie alla riabilitazione di un edificio bruciato durante la guerra.

2002-2003: Incontro fra i Popoli è intervenuto con un aiuto di emergenza in favore della città di Goma (Nord Kivu), colpita dalla lava del Nyiragongo. Grazie al cofinanziamento dalla Regione Veneto e di un comune veneto, (14.000 €) sono stati riabilitati un centro nutrizionale e un piccolo ospedale, appartenenti al suo partner congolese ‘Muungano’.

• Kindu-Katako (partner APEMA) Recuperati una trentina di adolescenti ex-bambini soldato e introdotti nelle scuole normali e in percorsi di formazione professionali in un centro ottenuto riabilitando un edificio mezzo distrutto.

2002: Incontro fra i Popoli si è aperto a nuovi partenariati (la Caritas Développement, il Centre Béthanie e l’OFED di Uvira, i Padri Passionisti di Kinshasa).

2005: Incontro fra i Popoli ha finanziato la potabilizzazione di cinque sorgenti (5.000 €) a Shabunda (Sud Kivu).

2001: Incontro fra i Popoli ha realizzato a Cyangugu in Ruanda un seminario di scambio di buone pratiche e di formazione per i dirigenti di tre ONG del Congo, una del Ruanda e una del Burundi, operanti nel settore dell’infanzia in difficoltà.

2004: Incontro fra i Popoli con l’appoggio di sei comuni italiani e della Regione Veneto (20.000 €), ha aiutato il PEDER di Bukavu nella costruzione di un nuovo laboratorio di falegnameria a favore dei ragazzi di strada.

2000: Incontro fra i Popoli ha avviato il partenariato anche con le associazioni congolesi Muungano di Goma e PEDER di Bukavu e ha cominciato ad interessarsi al tema dell’infanzia in difficoltà, finanziando con 1.000 € un’inchiesta sulla città di Bukavu, realizzata dal CAB.

Incontro fra i Popoli è intervenuto poi con un aiuto di emergenza a sostegno della Caritas di Uvira (Sud Kivu) in favore della popolazione di Kamanyola, Luvungi, Luberizi, Mutarule, Sange, spogliate di tutto da bande 39


1998–2002: in partenariato con il CAB, Incontro fra i Popoli ha realizzato un progetto in favore delle donne: «Appoggio alle iniziative delle donne del Sud Kivu», riprendendo l’opera dei primi anni ’90. Il progetto è stato cofinanziato dall’UE e dalla Regione Veneto (562.000 €) ed ha interessato direttamente duemila donne, con un impatto su tutta la società. Il progetto consisteva nella promozione e nel potenziamento delle associazioni di donne. Il sostegno e l’animazione si sono sviluppati su quattro assi: • il miglioramento dell’agricoltura: diffusione dell’allevamento stanziale, drenaggio e messa in valore di numerosi fondovalle (un centinaio di ettari), diffusione delle buone pratiche di protezione del suolo contro l’erosione e per il rimboschimento. Fu introdotta pure l’iniziativa «Giornata Campestre»: una fiera agricola locale realizzata ogni anno in tre edizioni su tre località diverse, iniziativa che continua tuttora; • una buona strutturazione dei gruppi di donne: ogni gruppo si è dotato di statuto e regolamento ed ha acquisito capacità di gestione delle risorse umane e finanziarie; • lo sviluppo di nuove iniziative produttive: ogni gruppo ha avviato delle attività remunerative (saponifici, mulini, gruppi di consumo, di risparmio e di credito, produzione e tessitura della lana, ecc.) 40

La donna ha iniziato così a diventare importante nella società, poiché proprietaria di beni. Più volte, per emulazione, i mariti sono stati coinvolti, generando una nuova forma di relazione uomo-donna; • l’educazione/animazione ai diritti: sono stati realizzati vari percorsi di formazione sul ruolo della donna nella società, l’organizzazione amministrativa, i poteri dello Stato e dei suoi agenti, i diritti umani, ecc. Finalmente, le donne hanno preso coscienza di essere soggetti di diritto e di avere un ruolo domestico e sociale. In diverse comunità le donne sono entrate a far parte dei Consigli degli Anziani. Si è iniziato con sei gruppi di donne. Altri gruppi si sono costituiti per emulazione, mano a mano che gli anni avanzavano. Ora i gruppi femminili sono 14, con un numero medio di 50 socie ciascuno. Qualche dato sulle realizzazioni del progetto: 267 incontri di formazione agricola; 318 incontri sul genere e i diritti umani; distribuiti: 150 carriole, 1.225 zappe, 317 forche, 381 macete, 204 badili, 80 rastrelli, 50 picconi, 135 annaffiatoi, 5 bascule, 1.000 kg di sementi di fagioli, 1.020 kg di mais, 300 kg di piselli e di soia, 38 kg di sementi di ortaggi, 1.000 kg di patate, 13.250 piante di patate dolci, 1.746 conigli da riproduzione, 3.775 polli, 348 pecore merinos; piantati 92.605 alberi; realizzate 15.861 concimaie, 267.484 m di siepi antierosive, 8.110 campi coltivati sui


pendii antierosivi, 623 stalle; prodotti e lavorati 677,5 kg di lana merinos.

fra i Popoli ha permesso alla Solam di dotarsi di una scorta di cemento e di lamiere, e di un grande allevamento di maiali (fino a 100 capi): il pagamento dell’affitto era effettuato in natura. Costo: 70.000 €.

1996–2006: di fronte alla dittatura opprimente e stagnante che regnava in Congo e alla guerra violenta e crudele che l’ha seguita, Incontro fra i Popoli ha sostenuto la difesa dei diritti umani e la presa di coscienza della popolazione, fino alle libere elezioni del 30 luglio 2006. Per questo sostegno all’Educazione politica nel Sud Kivu, Incontro fra i Popoli si è appoggiata all’inizio al GEAPO (Groupe d’Etudes et Action d’Education Civique) e dopo al CAB. Incontro fra i Popoli, con un cofinanziamento UE di 200.000 €, ha sostenuto Radio Maendeleo creata dal CAB, il giornale «La Chef», la produzione e la diffusione di libretti, fumetti, volantini, di emissioni radiofoniche e televisive e l’animazione capillare sul territorio (fino a 500 animatori coinvolti).

1990–1995: Incontro fra i Popoli ha avviato la sua presenza nella Repubblica Democratica del Congo, allora chiamata Zaire, avendo come primo partner locale il Comitato Anti Bwaki (CAB – Comitato anti Malnutrizione), portando a termine il progetto di un’altra ONG in favore della costituzione di tre grandi gruppi femminili.

Costa d’avorio Nel 2003 Incontro fra i Popoli ha offerto un piccolo contributo all’opera umanitaria di un’ONG locale, l’OSEAC, un aiuto a favore di una ventina di famiglie e donne vittime del conflitto del 2002. Attualmente Incontro fra i Popoli non è presente in Costa d’Avorio.

1995–2001: a Bukavu, nella Regione del Sud Kivu, Incontro fra i Popoli ha sostenuto la SOLAM, un gruppo di affittuari in difficoltà che, non arrivando a pagare l’affitto mensile, si trovavano spesso sulla strada. Con diversi progetti, cofinanziati anche dall’UE, Incontro

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Guatemala Incontro fra i Popoli è stata presente in Guatemala nel 1992, a fianco della Comunità Parrocchiale Nostra Signora di Guadalupe. Il progetto “Gruppo donne Nostra Signora di Guadalupe” è stato il primo progetto di cooperazione decentrata firmato e cofinanziato dalla Regione Veneto. I settori prevalenti delle attività sono state l’educazione civica e l’alfabetizzazione. L’obiettivo era di promuovere la valorizzazione e la dignità delle donne immigrate in città ed alle dipendenze dei ricchi locali, fornendo loro l’aiuto necessario per innescare un proprio processo di emancipazione e sviluppo. È stata offerta alle giovani colf una casa appoggio di cui possono usufruire per corsi di taglio e cucito, ma soprattutto di alfabetizzazione (lettura, scrittura, educazione civica). È per loro un punto di incontro anche con la comunità, che sente il progetto come sua parte integrante ed ha acquisito un atteggiamento di rispetto e cordialità nei confronti delle ragazze indigene, prima considerate di razza inferiore. Costo del progetto: 10.000 €. Attualmente Incontro fra i Popoli non è presente in Guatemala.

Guinea Bissau Nel 2003 Incontro fra i Popoli ha realizzato in Guinea Bissau il progetto “Wilbong” per migliorare le condizioni di vita delle popolazioni delle città di Bissau e Mansoa, nella zona ovest della Guinea-Bissau e di Gabù, nella zona est del paese. Il progetto comprendeva attività formative per operatori sanitari di 12 centri e attività di sensibilizzazione della popolazione locale, anche attraverso la radio nazionale. Sono stati formati degli agricoltori locali, permettendo così un miglioramento della qualità dei prodotti agricoli, aumentandone domanda e offerta. È stato creato un piccolo laboratorio di trasformazione dei prodotti. Il progetto è stato realizzato in collaborazione con il partner locale Céu e Terra. Costo 115.300 €. Cofinanziatori: Unione Europea, CI.CA. Attualmente Incontro fra i Popoli non è presente in Guinea Bissau.

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Kenya 1992-1995: Ol Kalou è un grosso centro agricolo abitato dalla popolazione Kikuyu, a 150 chilometri da Nairobi. Incontro fra i Popoli ha appoggiato il “St. Mary’s Women Ciondo Group”, composto di trenta donne, unite intorno al comune interesse della tessitura del sisal, una fibra vegetale, che permette di fare borse. All’inizio la produzione era rivolta alle esigenze locali. Quando la parrocchia che le appoggiava, orientò le donne al Commercio equo, ci fu bisogno di Incontro fra i Popoli per far decollare il gruppo verso l’autonomia. È stata elevata la cultura base delle donne, attraverso dei corsi di formazione, è stata migliorata tecnicamente la loro attività produttiva grazie all’apprendimento della lavorazione del sisal per tutto il gruppo e al perfezionamento della lavorazione del cuoio. È stato pure costruito un edificio in muratura, sede del gruppo ed equipaggiato un piccolo laboratorio artigianale. Costo del progetto: 78.000 € (cofinanziato dall’Unione Europea). 1994-1997: Incontro fra i Popoli è intervenuto nella zona di Ng’arua, a 2.000 metri di altitudine, fuori dalle principali vie di comu-

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nicazione. Esistevano 55 cooperative con finalità produttive, commerciali, culturali, ecc., molte delle quali composte da donne, ed un Comitato, il PDC, che le accompagnava. C’era un oleificio, una latteria, un laboratorio tessile (40 socie), vari magazzini-granai comunitari, un allevamento di polli, varie cooperative agricole sorte attorno all’installazione di pozzi a eoliana o alla costruzione di laghi di ritenuta di acqua piovana ed infine una cooperativa di donne che aveva costruito ed avviato una scuola superiore per ragazze. Con il partner locale, “Ng’arua Training and Coordination Self Help Group Projet - Parish Development Committee” (PDC), sono stati realizzati dei corsi di formazione, sia per i membri del PDC, sia per i responsabili dei più importanti gruppi, sono stati organizzati 15 seminari e percorsi formativi rivolti ai gruppi e sono stati costruiti due edifici, sede principale e sede periferica del PDC. Costo del progetto: 179.000 € (cofinanziato dall’Unione Europea). 2002-2007: Incontro fra i Popoli ha sostenuto un centinaio di bambini figli di famiglie povere nelle Missioni gestite dai Padri Passionisti a Kadem, Karungu, Macalder, Nairobi, Tonga (Sostegno a Distanza). Attualmente Incontro fra i Popoli non è presente in Kenya.


MESSICO

NEPAL

Incontro fra i Popoli in Messico

Incontro fra i Popoli in Nepal

Presente dal 2003

Presente dal 2007

Solidarietà possibile

Zona: tutto il territorio nazionale

• Sostegno a Distanza di progetti di comunità Realizzazioni 2015: Incontro fra i Popoli ha in programma la costruzione e l’avvio di un conservatorio musicale a Tepoztlàn. 2003-2005: Incontro fra i Popoli ha aiutato la parrocchia Sagrado Corazon de Jesus di San Juanito a costruire un Centro diurno per anziani soli e abbandonati, un luogo accogliente e caldo dove trascorrere la giornata, usufruire di un pasto nutriente e non sentirsi soli. Costo: 10.000 €.

Partner: Women for Human Rights (WHR – Donne per i Diritti Umani), associazione sorta nel 1994 ed ora costituita da 84.000 donne single, il 98% delle quali vedove, organizzate in 1.050 gruppi di 70 distretti delle 5 Regioni del Nepal. Il WHR è impegnato nella promozione dei diritti delle donne, in particolare delle vedove, che nella cultura locale perdono qualsiasi valenza sociale ed economica e vengono spesso maltrattate, abusate e abbandonate a se stesse con i propri figli. L’associazione è attore sociale riconosciuto sia a livello nazionale che internazionale (presiede il SANWED - ‘Rete per lo sviluppo delle donne vedove dell’Asia Meridionale’ e ha diverse collaborazioni con le Nazioni Unite). A livello nazionale, WHR è riuscita con le sue campagne ed azioni di pressione, a far cambiare leggi molto discriminatorie verso le vedove e a far produrre leggi in favore delle donne. Solidarietà possibile • Stage e tirocini (sociologia, antropologia, donne, microcredito); hanno fatto il loro stage in Nepal cinque studenti universitari. • Sostegno a distanza di bambini, giovani, famiglie e progetti di comunità; con que45


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ste forme di solidarietà sono stati sostenuti nel tempo circa 300 bambini/e, ragazzi e giovani famiglie e realizzati tre piccoli progetti chiesti da gruppi locali. Settori operativi In Nepal Incontro fra i Popoli è impegnato soprattutto nell’aiuto a vedove e bambini. Realizzazioni 2015: Incontro fra i Popoli sta sostenendo il WHR nella costruzione di un ‘Chhahari’ a Kathmandu. Il Chhahari è insieme luogo di primo alloggio, accoglienza e protezione per le vedove che scappano dal loro paese per non essere vittime della tradizione; un servizio di supporto giuridico e legale per loro e i loro figli; un polo di presenza “politica” verso la rivendicazione anche legislativa dei propri diritti; un fulcro culturale, con biblioteca, mediateca, asilo nido, scuola d’infanzia e centro giovanile per i figli delle vedove. Ogni Chhahari ha anche delle attività redditizie in vista dell’autofinanziamento. 2008-2015: dal 2008 Incontro fra i Popoli ha aiutato il WHR nelle sue iniziative di microcredito ai gruppi di giovani vedove e al reinserimento scolastico dei loro figli. Sono state finora aiutate circa 300 persone. Contributo medio annuo: 3.000 €. 2007-2008: Incontro fra i Popoli, con 5.000 €, ha sostenuto un’associazione loca-

le, Light for Nation, che gestiva un piccolo orfanotrofio. Nel 2008 l’orfanotrofio è stato sommerso da una colata di fango provocata dalle piogge monsoniche. I bambini dell’orfanotrofio sono stati sistemati in altri orfanotrofi di Kathmandu.

Niger Incontro fra i Popoli è stata presente in Niger dal 2002 al 2005 con due progetti in favore di un piccolo popolo, chiamato “Waadabe” (circa 45.000 persone). Pozzo per i Waadabe: l’ambasciata francese aveva costruito un pozzo, lasciando l’opera incompiuta (profondità 60 metri); Incontro fra i Popoli ha finanziato lo scavo dai 60 ai 96 metri, ottenendo un sufficiente gettito d’acqua per uomini ed animali. Costo: 15.000 €. Appoggio alla scuola primaria di Adjangafa: è stata avviata e sostenuta una piccola scuola primaria per i figli dei Waadabe: mantenimento del maestro, acquisto delle strutture di base, un pasto al giorno per ogni alunno (50 bambini). Costo del progetto: 5.000 €. Attualmente Incontro fra i Popoli non è presente in Niger.


perù Incontro fra i Popoli è stata presente in Perù nel 2001 a Cerro de Pascol, la città più alta del mondo (4.330 m) ed importantissimo centro minerario, distretto di Yanacancha, con il progetto “Promozione e difesa della cultura e dei diritti”. L’obiettivo era di offrire alla popolazione, alle istituzioni scolastiche e alle persone di cultura di questa zona centrale delle Ande, abbastanza isolata e dimenticata, la possibilità di una maggiore circolazione culturale e di confronto con il resto del mondo. Ci si proponeva pure di offrire agli studenti degli istituti superiori la possibilità di una preparazione specifica più adeguata e scientifica. I partner locali erano la Parrocchia San Juan Pampa, l’Istituto Superiore Tecnologico e l’Istituto Superiore Pedagogico. Sono stati acquistati 600 libri, sufficienti per una biblioteca di lettura e di studio, adeguata agli studenti e ai docenti, e in parte anche alla popolazione. È stato equipaggiato un piccolo laboratorio tecnico-scientifico per l’istituto “Taller de producción y servicios”, su: farmacia, infermeria, elettronica e meccanica motrice. Sono stati acquistati una saldatrice elettrica, un tornio, un caricatore di batterie, una macchina per affinamento dei motori con scanner elettronico, varia altra strumentazione più piccola, medicine e ma48

terie prime per la preparazione di galenici. È stato pure formato un bibliotecario. Costo del progetto: 32.000 €. Cofinanziato da UE. Attualmente Incontro fra i Popoli non è presente in Perù.

Romania Incontro fra i Popoli in Romania Presente dal 2000 Zona: Transilvania (Oradea, Beiuș), Moldavia (Iași) Partner: - Caminul Francesco, un’associazione rumena, fra le cui socie ci sono anche le suore minime italiane di Beiuș. Gestisce un doposcuola per una quarantina di bambini poveri, fa opera di sensibilizzazione educativa dei minori presso vari enti civili e religiosi, segue alcune donne ex ospiti dei famosi orfanatrofi di Ceaucescu e numerosi casi sociali in difficoltà. - Caritas della Diocesi greco-cattolica di Oradea, dedita soprattutto all’assistenza ai bisognosi della città di Oradea e in genere del territorio della Diocesi, segue pure il centro/doposcuola di Ioaniș. - Caritas della Diocesi romano-cattolica di Iași, la cui mission è l’assistenza ai più bisognosi della regione rumena Moldavia, ma proiettata ed avviata pure a concepire pro-


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alcuni bambini e famiglie e il doposcuola a Beiuș;

grammi e progetti in proprio, progetti di ‘economia sociale’, cioè rivolti all’utilità sociale, in particolare ai più poveri, sia come autofinanziamento che di avvio di imprese individuali e societarie esterne alla Caritas stessa, partendo dalla messa in valore delle ricchezze in terreno e in strutture di proprietà della Diocesi (foreste, fattorie, falegnameria, ecc.).

- Caritas di Oradea nel suo doposcuola a Ioaniș e nella realizzazione di un orto sociale nella città di Oradea; - Caritas di Iași sostenendo a distanza alcune famiglie, il doposcuola per bambini poveri a Buruienești e lo studio di progetti d’avvio di imprese locali all’interno e all’esterno della Caritas stessa.

Solidarietà possibile • Sostegno a distanza di bambini, famiglie e progetti di comunità; con queste forme di solidarietà sono state sostenuti nel tempo una ventina tra bambini/e, ragazzi e famiglie ed una decina di piccoli progetti.

Contributo offerto: 30.000 €. 2014: Incontro fra i Popoli ha aperto il suo partenariato con la Caritas delle Diocesi di Oradea, con il dono della proprietà della casa di Ioaniș; è stato pure avviato il partenariato anche con la Caritas della Diocesi di Iași nella regione Moldavia.

• Stage e tirocini (infanzia, intercultura, antropologia, sociologia, agronomia, scienze forestali); hanno fatto il loro stage in Romania due studenti universitari.

2007-2014: le Suore Minime di Beiuș, su stimolo di Incontro fra i Popoli, hanno trasformato la loro ONG locale in una più aperta alle animatrici rumene loro collaboratrici; è nato così ‘Caminul Francesco’, nuovo partner di Incontro fra i Popoli; è proseguito l’aiuto ai due centri di doposcuola a Beiuș e Ioaniș in favore di un’ottantina di bambini all’anno: un pasto caldo tutti i giorni e il sostegno scolastico da parte di persone competenti, in grado di affiancarli nello studio. Ne hanno risentito positivamente anche le famiglie dei bambini, specialmente i Rom, che hanno compreso l’utilità di mandare i figli a scuola. Molti bambini recuperati, sono ora giovani

• Soggiorni di condivisione; ha vissuto un soggiorno di condivisione in Romania una decina di persone, cui si aggiungono circa 200 giovani che hanno partecipato ai “Campi di lavoro – Settimane Giovani”. Settori operativi In Romania Incontro fra i Popoli è impegnato nel settore dell’infanzia e dell’imprenditoria individuale e societaria. Realizzazioni 2015: Incontro fra i Popoli prosegue il suo partenariato con: - Caminul Francesco sostenendo a distanza

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adulti ben inseriti socialmente e professionalmente e sono modelli di emulazione per altri. L’edificio di Ioaniș a più riprese è stato ampliato e migliorato. Contributo complessivo circa 30.000 €.

SENEGAL Incontro fra i Popoli dal 1994 al 1999 ha realizzato un progetto di sviluppo, chiesto e progettato dalla “7A” (Appui, Autoformation, Adultes, Appliqué, Action, Alternance, Alternative), ONG del Senegal. Il progetto triennale mirava al rafforzamento delle organizzazioni contadine dell’Alta Casamance. Sono stati realizzati: due stage di formazione per tre leader dello staff dirigente della RECORD (federazione di 359 cooperative rurali) a Dakar presso l’Association Conseil pour l’Action, sei seminari di cinque giorni ciascuno per i due responsabili di ogni cooperativa, vari corsi di formazione per le donne sull’educazione alimentare e sanitaria e sulla gestione delle “casse di gruppo”. Sono stati costruiti quattro centri di formazione ed aggregazione nei paesi più importanti (Coumambouré, Coumbacara, Keinto, Saré Nianthio), un dispensario e un piccolo centro commerciale in uno dei paesi più dinamici. Costo del progetto: 149.000 € (cofinanziato dall’Unione Europea). Attualmente Incontro fra i Popoli non è presente in Senegal.

2004-2006: Incontro fra i Popoli ha aperto la sua collaborazione con le Suore Minime di Beiuș anche nel settore dell’infanzia, inviando in Romania di un camion carico di materiale scolastico, comperando una casa a Ioaniș sul terreno delle suore ed avviando il progetto “L’istruzione per tutti” con due centri di doposcuola (a Beiuș e a Ioaniș) per i bambini più poveri, in particolare Rom. Contributo complessivo: circa 5.000 €. 2001-2003: Incontro fra i Popoli ha realizzato il progetto “Arca di Noè” (3.000 €): una serra e un orto all’interno di una casa di accoglienza per ragazze orfane che, all’età di 18 anni, costrette a lasciare l’orfanotrofio di Beiuș perché maggiorenni, si trovavano abbandonate sulla strada. La Comunità di Suore Minime italiane residenti sul posto seguiva queste giovani, insegnando loro l’orticoltura come mestiere utile e redditizio e le educava all’autonomia domestica (manutenzione della casa, spese, igiene ecc.), al lavoro di gruppo, alla gestione del denaro e al recupero dell’autostima.

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SrI LANkA Incontro fra i Popoli in Sri Lanka Presente dal 2004 Zona: Northern Province Partner: attualmente Incontro fra i Popoli non è in collaborazione con nessun partner locale, ma solo in dialogo di prima conoscenza. Solidarietà possibile • Stage e tirocini (società civile locale); hanno fatto il loro stage in Sri Lanka due studenti universitari. Settori operativi In Sri Lanka Incontro fra i Popoli è interessato ad avviare collaborazioni con alcune ONG del Nord del paese, abitato prevalentemente dai Tamil ancora segnati dalle conseguenze dei massacri del 2008/09. realizzazioni 2015: Incontro fra i Popoli continua il suo dialogo con due ONG locali a Mannar e Trincomalee. 2006: Incontro fra i Popoli ha aiutato vicino ad Hikkaduwa (Distretto di Galle) l’orfanotrofio “Baranasooriya” (acquistati degli armadietti per i suoi 40 ragazzi orfani) e il centro di accoglienza “Somebhodi girls home”, che ospita una cinquantina di donne disabili

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(costruito un pozzo per l’acqua, riparato il tetto dell’edificio centrale, acquistati armadietti e materassi nuovi).

- 1 km di strade interne al paese e 5.000 metri quadrati di laguna ripuliti dai detriti;

2005: a seguito dello tsunami del 26 dicembre 2004, Incontro fra i Popoli ha realizzato un progetto chiamato “Ricostruiamo Wellawatte e Polonwatte”, due paesetti vicino a Hikkaduwa, nel distretto di Galle. La gestione del progetto è stata affidata alla comunità locale, che ha eletto un Comitato, il quale ha elaborato un piano di ricostruzione, ha preparato la lista dei beneficiari e delle priorità e ha preso ogni decisione, con la supervisione di un volontario di Incontro fra i Popoli. In Italia, hanno contribuito finanziariamente numerose associazioni, enti pubblici, comuni, scuole, istituzioni religiose e privati di ogni tipologia e la Protezione Civile Italiana. Somma investita: 350.000 €. Risultati raggiunti:

- 400 m di scolo di acqua reflua ripuliti;

- 2 paesetti resi di nuovo abitabili (60 abitazioni ricostruite ex novo, 37 riparate, 2 abitazioni in argilla rese dignitose, 1 bifamiliare e relativo terreno circostante acquistati);

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- 43 pozzi domestici decontaminati; - 2 appezzamenti di terra acquistati: il primo è divenuto strada di accesso a Polonwatte, sul secondo sono state costruite le ultime 15 abitazioni; - 45 imprese familiari riavviate alla specifica attività produttiva: 40 pesca, 1 edilizia, 1 artigianato, 2 commercio, 2 allevamento; - 102 famiglie dotate di abitazione confortevole di proprietà, su terreno proprio; - 8 gruppi di pescatori costituiti e dotati ciascuno di un grande peschereccio, prodotto localmente; - 1 cooperativa formata dagli 8 gruppi di pescatori e giuridicamente riconosciuta. 2004-2010 Incontro fra i Popoli ha aiutato una quindicina di bambini e famiglie in difficoltà con il Sostegno a Distanza gestito dapprima dall’orfanotrofio “Baranasooriya” di Hikkaduwa, e poi dall’associazione locale “Jana Ekamuthu”. Contributo medio annuo: 1.500 €.


Tanzania

Uganda

Incontro fra i Popoli dal 2002 al 2007 ha sostenuto un centinaio di bambini figli di famiglie povere nelle Missioni gestite dai Padri Passionisti ad Arusha, Dar Es Salaam, Itiso, Itololo, Mlowa, Veyula (Sostegno a Distanza). Attualmente Incontro fra i Popoli non è presente in Tanzania.

Incontro fra i Popoli è stata presente in Uganda nel 1998 - 1999 con il progetto “Agricoltura Comunitaria a Moyo” con il partner locale “The Economist and social Committee - Moyo Parish Counchil” e cofinanziato dall’Unione Europea. Grazie al contributo di Incontro fra i Popoli (8.000 €), è stata costruita una casa/ scuola per portatori di handicap fisici e si è attuato un programma agroforestale articolato in due punti: - rimboscamento di alcune zone del territorio parrocchiale distrutte dallo sfruttamento e dagli incendi, con la piantagione di eucalipto, niim, acacia, muvule, cipressi e tick; - acquisto e semina di patate, riso, arachidi, caffè, mais, miglio, sorgo, fagioli, patate dolci, ortaggi (pomodori, cipolle, aglio, carote, cavolfiori, cavoli, insalata, peperoni) e frutti (ananas, mango, papaia, arancia, limone, banana e uva). Attualmente Incontro fra i Popoli non è presente in Uganda.

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Opere e realizzazioni Sostegno a Distanza

Si chiamava “adozione a distanza”. Oggi preferiamo definirlo “sostegno a distanza”. È la scelta di condivisione umana e finanziaria in favore di chi, in un paese lontano, è nel bisogno; una scelta maturata dopo un cammino di crescita interiore, da una persona, una famiglia, una classe, un gruppo, una comunità. ‘Adottare’ il figlio di un povero solo perché è povero, è quasi togliere la patria potestà ai genitori, solo perché abbiamo più soldi di loro. È meglio affiancarsi ai veri genitori (o alla comunità che segue il minore), dare un “sostegno” alla loro volontà e impegno di costruire il futuro del loro figlio. Noi di Incontro fra i Popoli, inoltre, chiediamo anche di sostenere una famiglia, una comunità, un paese. A Sostieni a distanza un Bambino (16 € al mese; 198 € all’anno) Con l’offerta di 198 € permetteresti ad un bambino, un ragazzo, un giovane di frequentare un altro anno scolastico e di essere vestito, curato, nutrito ed inserito nella società

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da chi lo segue, i genitori se ce li ha o gli zii o la famiglia adottiva o gli animatori del centro di accoglienza che lo ospita. B Sostieni a distanza una Famiglia (50, 100, 200 € all’anno) Con una somma da 50 a 200 € daresti speranza ad una famiglia bisognosa, che magari ce la mette tutta, ma non ce la fa a vivere con dignità e ad inviare i figli a scuola, perché si trova in un paese con tanti problemi, che non dipendono da lei. C Sostieni a distanza un’Associazione umanitaria (50, 100, 500, 1.000 € all’anno) Non c’è nessun popolo, per quanto povero, che non generi il suo riscatto dal suo interno. Vuoi aiutare un’associazione del Congo, del Camerun, del Ciad, del Nepal, che si dà da fare per redimere il suo popolo? La tua offerta servirà per pagare gli educatori, i maestri, gli psicologi che seguono i ragazzi di strada, i tecnici dei pozzi e delle sorgenti…


D Sostieni a distanza una Comunità locale (50, 100, 200, 500, … 5.000 €)

sociale. Perché non aiutarli con una somma compatibile con il tuo reddito e le loro attese? Con la tua offerta, l’offerta di amici e conoscenti, potrebbero costruirsi un pozzo per l’acqua potabile, una scuola, un dispensario sanitario, dotarsi di un mulino, …

In tutti i paesi emarginati ci sono splendidi esempi di spontanee aggregazioni di donne, uomini, giovani, famiglie, che si dedicano a migliorare la loro economia, il loro reddito, la loro capacità professionale, il loro status

Alcuni dati statistici sul Sostegno a Distanza:

Anno

Sostenitori italiani

Bambini sostenuti

Famiglie sostenute

2007

184

60

15

2008

179

65

20

2009

149

75

9

2010

157

81

15

2011

125

82

9

2012

130

100

10

2013

111

83

12

2014

111

101

8

Per saperne di più o per avviare un Sostegno a Distanza:

sostegno@incontrofraipopoli.it 57


Opere e realizzazioni Scambi culturali

“Scambio culturale” è condividere un periodo della vita con persone di altre culture, vivendo con loro nel loro stesso ambiente di vita, scoprendo la società civile del posto, le sue forme organizzate (gruppi, cooperative, associazioni), i suoi processi di crescita sociale, culturale, economica, democratica.

- Ciad con i bambini seguiti dalla Caprosec, nella città di Moundou, fra savana e zone umide del fiume Logone e le comunità espropriate dei loro terreni dalle compagnie petrolifere. - Congo RD con i ragazzi di strada del PEDER, o nelle montagne verdeggianti del Bushi, con i gruppi di donne e gli animatori del Comitè Anti Bwaki, o ad Uvira con le imprese dei giovani dell’AEJT o a Mboko, Baraka, Fizi, lungo il lago Tanganica con i gruppi delle dinamiche donne della “3F” o nella foresta equatoriale a Kindu con Uwaki e i suoi 264 gruppi di donne.

Soggiorni di condivisione Una bella esperienza in un paese non “occidentale”? Non perdere l’occasione di vivere uno o più mesi di condivisione con altri popoli, altre culture, da solo, in coppia o con amici. Sceglieremo insieme a te dove potrai andare, in base ai tuoi gusti e ai tuoi desideri. Abbiamo trenta partner nel mondo, impegnati a migliorare la loro società e pronti ad accogliere persone come te, desiderose di conoscere, sperimentare, rendersi utili!

- Nepal con le donne del WHR (Donne per i Diritti Umani) e con i produttori collegati al Commercio Equo a Kathmandu, nelle montagne di Kavre, nelle zone rurali di Surket.

- Camerun nella calda zona del Sahel con l’associazione Tammounde, le imprese societarie di donne, di contadini, di artigiani, i pozzi nelle scuole, l’infinita savana e le rocce dei Monti Mandarà.

- Romania nel verde della Transilvania, con i bambini Rom a Beiuș o con i giovani ad Oradea o nelle infinite distese della regione Moldavia con la Caritas di Iași.

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Stage e tirocini

Settimane giovani

Sei universitario? Vieni a fare lo stage o il tirocinio da noi o presso uno dei nostri partner nel mondo.

I tuoi programmi per l’estate? Partecipa ad una delle nostre “Settimane giovani Romania”, per ragazzi 15-17enni e per 18-25enni: impegno sociale, scambio umano e culturale, vita di gruppo e crescita personale, visite a siti culturali e naturalistici, incontri con testimoni del periodo dittatoriale, partecipazione a riti religiosi diversi dai nostri. In una casetta tutta per noi a Ioaniș per un grest con i bambini Rom o ad Oradea a servire i poveri della città e lavorare nell’orto sociale della Caritas. In inverno la “Settimana giovani Umbria” sempre dal 2 al 6 gennaio. Ed infine, vari “Weekend Dolomiti giovani” in tenda o nelle malghe alpine.

• Italia: Cittadella (Padova) • Camerun: Maroua • Ciad: Moundou • Congo RD: Kindu, Bukavu, Uvira, Fizi, Mboko, Baraka, Goma • Nepal: Kathmandu, Surket • Sri Lanka: Mannar, Trincomalee • Romania: Oradea, Iași. Abbiamo un fornito elenco di ‘tesi in cerca d’autore’. Come pure abbiamo una trentina di tesi ‘che hanno trovato autore’!

Alcuni dati statistici sugli Scambi culturali:

1990-1994 1995-1999 2000-2004 2005-2009 2010-2014 Totale

Settimane giovani 6 8 5 19

Stage e tirocini in Italia 1 25 22 48

Stage e tirocini all’estero 8 12 20

Soggiorni di condivisione 2 3 8 16 22 51

Per saperne di più o per avviare un soggiorno di condivisione o uno stage o partecipare alle settimane giovani:

scambiculturali@incontrofraipopoli.it 59


Opere e realizzazioni Cultura, educazione, formazione

A Scuola di Mondialità Docenti, educatori, animatori: alle scuole d’infanzia, primarie e secondarie di primo e secondo grado, ai gruppi di formazione giovanile e di adulti, Incontro fra i Popoli offre dei percorsi di Educazione alla Cittadinanza Mondiale, che trasmettono conoscenze e sensibilità sulle ingiustizie generate dai meccanismi che regolano oggi il mondo, sulle iniziative delle popolazioni emarginate e sulla corretta cooperazione fra i popoli. Proponiamo una settantina di laboratori diversi, fra cui: racconti di favole (Favole dal Mondo, La scoperta di altri continenti), giochi cooperativi (Diritto al gioco, alla famiglia, all’acqua), giochi di ruolo (Il lungo cammino del cioccolato, Il sapore amaro della banana, Il grande banchetto mondiale, Il viaggio di un paio di jeans, Morire di debito, La Multicoloralità, Diritti negati), giochi da tavolo (Ciatibali, Naomba Maji, Il gioco della Pace, Mondopoli), incontri multimediali interattivi (Acqua che sgorga da una giostra, Tappa e stappa, La creatività dei popoli esclusi, Neoveneti e Paleoveneti, Un Europeo nel Sahel). 60

Alcuni dati statistici su Incontro fra i Popoli nelle scuole: Anno scolastico 1991/92 1992/93 1993/94 1994/95 1995/96 1996/97 1997/98 1998/99 1999/00 2000/01 2001/02 2002/03 2003/04 2004/05 2005/06 2006/07 2007/08 2008/09 2009/10 2010/11 2011/12 2012/13 2013/14

Incontri

Ore

Scuole

Alunni

30 30 45 45 79 73 62 82 113 190 192 216 284 401 507 571 517 433 384 401 399 380 454

60 60 70 70 130 125 105 140 250 393 400 450 674 864 1.141 1.252 1.155 1.048 869 941 941 700 848

6 8 13 10 14 12 15 14 25 56 50 50 45 59 72 90 78 66 95 76 73 79 84

180 200 350 550 800 950 860 1.100 1.300 1.500 2.000 2.500 4.000 6.000 6.000 6.965 6.500 6.700 12.280 7.980 5.960 9.000 9.423


Volontariato

competenze che avevano. Ci aiuteresti nelle pubbliche relazioni nazionali ed internazionali, nei social media, nell’animazione nelle scuole e nei gruppi, magari anche con doposcuola per bambini; c’è anche la contabilità, la segreteria, il settore marketing e fundraising, ecc. Vivrai una gratificante esperienza umana, culturale, professionale (e professionalizzante!).

Giovane, adulto, anziano, studente delle superiori, universitario, inoccupato, disoccupato, pensionato: vuoi essere attivo e creativo e rendere più bella la tua vita? Diventa volontario di Incontro fra i Popoli. In questi 25 anni sono stati ‘volontari di Incontro fra i Popoli’ oltre 200 giovani, nonché vari adulti e pensionati… per il periodo che hanno potuto e secondo il tempo e le

Alcuni dati statistici sui Volontari di Incontro fra i Popoli: Anni

Volontari di 1° livello (20/40 ore settimana)

Volontari di 2° livello (10/20 ore mese)

Volontari di 3° livello (10/20 ore anno)

1990-1994 1995-1999 2000-2004 2005-2009 2010-2014

1 1 2 2 4

5 5 10 15 30

15 15 50 50 80

Per saperne di più, per realizzare dei percorsi di Educazione alla Cittadinanza Mondiale, per farti volontario/a o per iscriverti alla nostra mailing list:

cultura@incontrofraipopoli.it 61



oLTrE I CoNFINI

PuBBLICAZIoNI

vuoi andare oltre i tuoi orizzonti culturali? Incontro fra i Popoli offre:

• Ancora disponibili: - Bisweka

• un sito web, una pagina Facebook, un giornale quadrimestrale, una newsletter settimanale (2.500 indirizzi);

- Celapuoifare - L’Umana Commedia - Solo noi bambini giochiamo con i nostri diritti

• un Centro Documentazione a Cittadella (diviso in dieci settori, fra cui “Progetti realizzati” e “Tesi degli studenti universitari e delle superiori”);

- La favola del Cioccolato - Stati del mondo.

• vari gadget.

• Non più disponibili: - Manuale del Commercio Equo - L’altra finanza - La mia famiglia sceglie - La scuola che si illumina.

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Struttura, persone, finanze

Incontro fra i Popoli è un’associazione di cooperazione e solidarietà internazionale, costituita nel 1990 e fondata sul volontariato. È ONG (Organizzazione Non Governativa) riconosciuta dal Ministero Affari Esteri ed accreditata presso l’Unione Europea. È onlus (organizzazione non lucrativa di utilità sociale). Fa parte dell’AOI (Assemblea ONG Italiane) e del Forum SaD (Coordinamento di Associazioni impegnate nel Sostegno a Distanza). CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE • Leopoldo Rebellato (66 anni):

presidente, responsabile zona Padova e Cittadella (Padova)

• Stefano Benvenuti (33 anni):

vicepresidente, responsabile zona Milano

• Caterina Demaldé (44 anni):

consigliera, responsabile zona Parma

• Sandra Bordignon (45 anni):

consigliera, responsabile zona Bassano del Grappa (Vicenza)

• Simone Pietribiasi (41 anni):

consigliere, responsabile zona Schio (Vicenza)

• Gioia Bergamo (26 anni):

consigliera, responsabile zona Jesolo (Venezia)

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STAFF OPERATIVO • Leopoldo Rebellato (66 anni):

coordinamento generale, social media, fundraising, scambi culturali

• Chiara Leonardi (31 anni):

sostegno a distanza (SaD)

• Michele Guidolin (28 anni):

cooperazione internazionale - Africa

• Alex Pra (26 anni):

cooperazione internazionale – Europa e Asia

• Maria Nichele (58 anni):

cultura - educazione alla cittadinanza mondiale

• Ariella Mion (42 anni):

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amministrazione e contabilità



SOCI L’associazione Incontro fra i Popoli attualmente è costituita da 47 soci, 27 donne e 20 uomini. L’età media è 41 anni, l’anno di nascita medio è il 1973 (max 1940, min 1995), l’anno medio di iscrizione a socio/a è il 2007.

Alcuni dati statistici: evoluzione numerica dei soci di Incontro fra i Popoli:

50 45 40 35 30 25 20 15 10 5

soci

67

2015

2014

2013

2012

201 1

2010

2009

2008

2007

2006

2005

2004

2003

2002

2001

2000

1999

1998

1997

1996

1995

1994

1993

1992

1991

1990

0


FINANZE Entrate: valori quantificati* (arrotondati alla decina di migliaia) Anni valore in € Media annuale 1990-1994

250.000

50.000

1995-1999

300.000

60.000

2000-2004

750.000

150.000

2005-2009

1.750.000

350.000

2010-2014

2.500.000

500.000

Totale

5.550.000

222.000

Entrate: valori contanti in € (arrotondati al migliaio)

* Valori quantificati: è la traduzione dell’apporto benevolo e gratuito dei volontari in valore monetario; si considera cioè, secondo i parametri di mercato, il valore delle ore offerte (lavoro di concetto, di segreteria, di rappresentanza, trasferte all’estero, ecc.), della messa a disposizione di locali, strumenti e mezzi di trasporto e delle spese sostenute senza chiederne il rimborso.

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Anni

Enti pubblici

Privati e altro

Totale

1990-94

90.000

52.000

142.000

1995-99

582.000

86.000

668.000

2000-04

1.450.000

941.000

2.391.000

2005-09

1.991.000

667.000

2.658.000

2010-14

1.611.000

594.000

2.205.000

Totale

5.724.000 2.340.000 8.064.000 uscite: valori contanti in € (arrotondati al migliaio)

Anni

Cooperaz. Sensibilizz.

Gestione

1990-94

85.000

47.000

10.000

1995-99

622.000

34.000

12.000

2000-04

2.018.000

148.000

225.000

2005-09

2.146.000

280.000

232.000

2010-14

1.811.000

203.000

191.000

Totale

6.682.000

712.000

670.000


Suddivisione per area tematica dei soldi utilizzati nei 25 anni:

Gestione

8%

Sensibilizzazione

9%

Cooperazione fra i popoli

83%

Fonti di finanziamento: 3 Enti pubblici: Unione Europea, Ministero Affari Esteri italiano, Regione Veneto, Province (Padova, Milano, Parma, Vicenza), Comuni (una ventina), Protezione Civile, AATO Brenta, scuole statali presso cui realizziamo interventi di educazione alla cittadinanza mondiale (un’ottantina), ecc.

3 Enti privati: Chiesa Valdese, parrocchie, associazioni, cooperative, imprese, banche e fondazioni bancarie, scuole private presso cui realizziamo interventi di educazione alla cittadinanza mondiale, ecc. Incontro fra i Popoli chiede o accetta finanziamenti da enti privati solo se attuano politiche di responsabilitĂ sociale ed ambientale, e rispettano i requisiti basilari di eticitĂ (diritti umani) in tutta la filiera produttiva o di servizio. 69


3 Singoli, famiglie, gruppi attraverso: - Sostegno a Distanza; - Regali e bomboniere solidali (in occasione di battesimi, comunioni, cresime, matrimoni, lauree, anniversari, ecc.); - Lasciti testamentari (piccole o grandi somme di denaro, azioni, titoli, che si lasciano in favore di Incontro fra i Popoli);

- 5 per mille (basta scrivere il codice fiscale 920 450 40 281 nella dichiarazione dei redditi o sul CU - Certificazione Unica); - Offerte libere spontanee o in occasione di eventi e campagne organizzati da Incontro fra i Popoli; - Erogazioni liberali via posta o banca o rid bancari o ‘dona ora’, ecc.

d n o m il e r a r o li ig m r e p to u Il tuo contrib

o

931 358 3 Posta: 1000 0001 2 2 11 0 6 7 0 F 1 IBAN IT6 erativo: redito Coop C i d a n a v o d 861 3 Banca Pa 0 1701 0001 0 2 5 2 6 9 2 4 2 C08 IBAN IT9

ca: 5 242 3 Banca Eti 0 0000 013 0 0 8 11 18 0 5 8 R0 IBAN IT0 . 1-6 del o (art. 14 co

dal reddit co. 2 e 3 no deducibili posta (art. 15 Le offerte so m l’i al d ili b ai 5) o detr D.L. 35/200 012). della L. 96/2

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• Sede operativa e indirizzo postale: 35013 CITTADELLA (Padova - Italia) Contrà Corte Tosoni, 99 • Sede legale: 35137 PADOVA Via S. Giovanni da Verdara, 139 • Altre sedi: Bassano del Grappa (Vicenza), Peschiera Borromeo (Milano), San Secondo Parmense (Parma), Jesolo (Venezia)

3 Raggiungici su facebook: https://www.facebook.com/ incontrofraipopoli 3 Visita il sito www.incontrofraipopoli.it 3 Iscriviti alla newsletter: http://eepurl.com/PVJdz 3 Dialoga con noi via skype: Cittadella - Incontro fra i Popoli 3 Scrivici: info@incontrofraipopoli.it 3 Telefonaci allo 049 5975338 (è anche fax)



Testimonianze I Partner

PEDER

Projet Diocésain d’Encadrement des Enfants de la Rue (Bukavu – Congo RD) La cooperazione tra il PEDER (Progetto Diocesano di Recupero dei Bambini di Strada) e Incontro fra i Popoli è iniziata nel 2000. Su richiesta del PEDER, già in questo periodo erano avviate le prime riflessioni sull’elaborazione di un progetto in favore dei minori in situazioni particolarmente difficili della città di Bukavu. Questi scambi di idee e riflessioni sono stati approfonditi anche grazie ai soggiorni a Bukavu dei delegati di Incontro fra i Popoli, in ottobre del 2000 e successivamente in febbraio e agosto 2001. Una di queste visite è stata contrassegnata da un seminario di tre giorni organizzato da Incontro fra i Popoli a Cyangugu in Ruanda, che ha visto la partecipazione del PEDER e di altre quattro organizzazioni partner della regione dei grandi laghi. La visita di Incontro fra i Popoli a Bukavu, dal 3 all’8 agosto 2002, ha avuto un impatto importante sul partenariato Incontro fra i Popoli - PEDER. Da questo

incontro ha infatti avuto origine il programma di Sostegno a Distanza per i bambini in situazioni particolarmente difficili, rivolto in particolar modo alle famiglie che non hanno le possibilità economiche per garantire la scolarizzazione dei loro figli. Nel corso degli anni il PEDER ha consolidato il suo legame con Incontro fra i Popoli. Durante questo lungo percorso di partenariato, diversi programmi d’azione sono stati realizzati con l’obiettivo di migliorare le condizioni di vita di migliaia di bambini che vivono in condizioni difficili nella città di Bukavu e per migliorare le condizioni economiche delle loro famiglie. Grazie all’appoggio di Incontro fra i Popoli, da marzo 2006 a febbraio 2007, il PEDER ha realizzato il progetto “Scuola e lavoro per 73


con i fondi del governo italiano, giunti tramite Incontro fra i Popoli, il PEDER ha realizzato il progetto “Famiglie e società civile recuperano i bambini esclusi e abbandonati”. La realizzazione di questo progetto ha implicato un altro partner locale, il Comité Anti Bwaki (CAB), che ha collaborato con il PEDER nei tre anni di progetto. Nell’ambito di questo progetto, il PEDER ha realizzato le seguenti attività:

i bambini emarginati”. Il progetto ha risposto ad un bisogno reale dei bambini di strada di Bukavu e delle loro famiglie. Grazie a questo progetto, 150 bambini non scolarizzati e descolarizzati sono stati inseriti nel percorso scolastico formale e 100 giovani di strada, avendo superato l’età scolastica, hanno potuto imparare un mestiere manuale (falegnameria, meccanica auto, taglio e cucito…). Per riuscire a prendersi carico della scolarizzazione dei figli, le loro mamme sono state aiutate ad iniziare delle attività generatrici di reddito, grazie al micro-credito. Alcuni giovani disoccupati sono stati recuperati dalla strada e indirizzati ad una formazione professionale, prima di essere appoggiati finanziariamente per integrarsi nel mondo del lavoro. Domenica 3 febbraio 2008, inaspettatamente, un forte terremoto di magnitudo 6,3 della scala Richter ha scosso la città di Bukavu. I centri del PEDER non sono stati risparmiati da questa catastrofe naturale. Il centro di Muhumba è stato il più colpito. Oltre alle diverse crepe createsi nei muri degli edifici, nei centri di Muhumba e Bagira, le mura di cinta sono state completamente distrutte, con conseguente insicurezza dei bambini accolti. Per riparare le strutture danneggiate, il PEDER ha beneficiato dell’appoggio finanziario di Incontro fra i Popoli e i centri sono stati riabilitati. Le mura di cinta dei centri di Bagira e Muhumba sono state ricostruite e le crepe sono state riparate. Dal 20 ottobre 2009 al 19 ottobre 2012,

- riabilitazione dell’hangar adibito a garage per i corsi di meccanica auto; - equipaggiamento del garage per i corsi di meccanica auto con materiale e automobili; - equipaggiamento degli uffici (computer e accessori, 2 cellulari); - rinforzo del lavoro con il servizio di 30 animatrici volontarie; - accompagnamento psicologico di 600 bambini all’anno; - accompagnamento giuridico e giudiziario di famiglie vulnerabili; - sensibilizzazione nelle scuole primarie per l’iscrizione dei bambini di strada; - rinforzo delle capacità degli insegnanti dell’ultimo anno sui diritti umani; - sensibilizzazione e formazione della popolazione nei quartieri popolari; - presenza puntuale del tema “bambini abbandonati” nei media e in occasione delle 74


grandi manifestazioni culturali di Bukavu;

anni, ci hanno permesso di ridare speranza a migliaia di bambini e alle loro famiglie, in un ambiente in cui la speranza di godere della felicità data dal vivere in una società rispettosa dei diritti umani era incerta.

- formazione degli operatori sociali del PEDER implicati nel progetto; - micro-credito per 400 famiglie povere della città di Bukavu.

Thomas d’Aquin Rubambura Mituga segretario generale

Da marzo 2014 a febbraio 2015, il PEDER ha realizzato il progetto “Le famiglie e le donne recuperano i bambini della RDC”. Grazie a questo progetto: - 150 bambini in età scolare, recuperati dalla strada, sono stati inseriti nel circuito della scolarizzazione formale; - 150 famiglie povere, con bambini inseriti nel circuito formale della scolarizzazione, sono state appoggiate con programmi di microcredito; - 80 giovani, non più in età scolare, hanno imparato un mestiere. Per la realizzazione delle attività sopra descritte, l’apporto di Incontro fra i Popoli è risultato molto importante. Da Incontro fra i Popoli abbiamo appreso molti insegnamenti nell’ambito del lavoro con le persone più svantaggiate in generale e in particolare con i bambini in situazione di rottura con le loro famiglie. I legami di partenariato tra il PEDER e Incontro fra i Popoli, intrattenuti nel corso degli

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Caminul Francesco (Beiuș – Romania) Da allora, distribuiti in tutti i quindici anni di collaborazione, almeno una ventina di gruppi di giovani e meno giovani italiani, tramite Incontro fra i Popoli, sono passati da noi. Senza paura di sporcarsi le mani, hanno reso abitabili e dignitose vecchie costruzioni; hanno saputo infondere gioia e speranza in un futuro migliore a molte giovani donne uscite dagli orfanotrofi e accolte nell’“Arca” di Finis, cui l’Associazione ha anche regalato una serra di 30x9 m, con lo scopo di avviarle al lavoro. Nel 2003, a Ioaniș, nella zona destinata ai Rom, Incontro fra i Popoli ha acquistato una casa. Insieme abbiamo potuto concretizzare un sogno condiviso: “Istruzione ed educazione per tutti”. Dopo un lungo e faticoso lavoro di ristrutturazione ed adeguamento, cui hanno contribuito volontari provenienti da varie parti del Triveneto, il Centro ha accolto bambini Rom, cui è stato offerto giornalmente un pasto caldo, puntando in modo particolare sulla loro promozione umana, intellettuale e spirituale. Utile e preziosa anche l’esperienza avuta con un paio di stagisti universitari mandati da Incontro fra i Popoli. Nel corso di questi anni, centinaia di bam-

Colgo volentieri l’invito di raccontare quindici anni di amicizia e di collaborazione tra Incontro fra i Popoli e la missione delle Suore Minime di Nostra Signora del Suffragio in Romania. Era il mese di febbraio dell’anno 2000 quando la Provvidenza mi fece incontrare, Leopoldo Rebellato, tramite Marino Cusinato, un amico che avevamo in comune e che ora è nell’eternità di Dio. Credo che per Incontro fra i Popoli, che si propone di affiancarsi ai processi di miglioramento delle condizioni di vita dei popoli impoveriti, appoggiare un progetto che era stato avviato nel 1998 dalle suore a Beiuș, nella Transilvania, in favore degli orfani e dei bambini Rom, sia stata un’ulteriore bella opportunità di servizio. Nello stesso tempo, mentre appunto Incontro fra i Popoli restava affascinato dalla nostra opera sociale e si apriva a collaborare con noi, anche noi siamo rimaste colpite dalla bella spiritualità di questa associazione e ci siamo fatte socie di Incontro fra i Popoli, sia io che suor Antonella Lazzaro e suor Maddalena Carollo. In tutti questi anni abbiamo condiviso un buon tratto di strada e di storia; insieme siamo cresciuti con impegno e passione nell’accoglienza del diverso, nel servizio ai più poveri e nella collaborazione. 77


bini hanno potuto continuare il loro percorso scolastico giungendo anche alle superiori, pur provenendo da famiglie di analfabeti. Grazie a quanti hanno contribuito con il Sostegno a Distanza. Un percorso in salita, se vogliamo, ma anche con tante soddisfazioni e i risultati ottenuti ce lo confermano. In questi anni Incontro fra i Popoli e Caminul Francesco, associazione rumena sorta grazie a noi Suore Minime, hanno saputo collaborare nella fiducia e nel sostegno reciproco, con i piedi per terra e lo sguardo al cielo, fidando soprattutto nell’aiuto della Provvidenza. Essa si è fatta visibile attraverso generosi benefattori, primo tra i quali la nostra Congregazione che ha messo a disposizione persone e tempo illimitato in pura gratuità per il bene dei più poveri ed emarginati. In particolare suor Maddalena che per dieci anni è stata responsabile del Centro di Ioaniș come Suora Minima e come socia di Incontro fra i Popoli. Non si è risparmiata nel donare tempo, energie e amore ai ragazzi e alle loro famiglie, nonostante i disagi e le non poche difficoltà incontrate. Come consacrata è passata facendo del

bene a tutti, come ha fatto Gesù, lo ha fatto conoscere e amare; come lui, insieme alle educatrici, “ha fatto parlare i muti, udire i sordi e camminare gli zoppi...”. A Ioaniș ha incarnato l’ideale del nostro Fondatore, il Beato Francesco Faa’ di Bruno, che diceva: “L’istruirmi e l’essere utile al prossimo sono i cardini della porta della mia felicità!”. A Ioaniș sta crescendo una nuova generazione di giovani che ha capito l’importanza dello studio per avere un futuro migliore. Con gioia incontriamo i nostri ex ‘bambini’ ora adulti, presso gli uffici della cittadina di Beiuș, a compilare moduli per la patente o altro; ci salutano con rispetto, manifestando la loro riconoscenza e noi siamo orgogliose di vederli capaci di destreggiarsi da soli. Ringraziamo Dio perché ci ha dato la possibilità e la grazia di lasciarci coinvolgere nel sogno che Egli ha per ogni uomo, per ogni popolo della terra, soprattutto per coloro che stentano a venir riconosciuti pienamente come uomini. suor Maria Bordignon Minima di N.S. del Suffragio

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CAB - Comité Anti Bwaki (Bukavu – Congo RD) in termini di lotta per la ‘governance’ locale e i diritti umani, a Bukavu, nel Sud Kivu, nel Maniema e nel Nord Kivu. Ha anche portato ad un cammino comune attorno alle grandi sfide nel contesto dell’est della Repubblica Democratica del Congo e della sub-regione africana dei Grandi Laghi. La collaborazione con Incontro fra i Popoli ha permesso al Comité Anti Bwaki di aumentare la propria capacità tecnica e i suoi interventi a favore delle popolazioni povere, di acquisire maggior peso sociale nella difesa dei diritti umani, in particolare dei diritti dei bambini, e di affermare il suo posto come organizzazione impegnata nella trasformazione sociale. L’impatto delle azioni realizzate insieme rimane visibile e incoraggiante. Questi progetti assicurano al CAB una reale esperienza e un radicamento nel territorio, che lo rendono un partner chiave per lo sviluppo locale sostenibile. Incontro fra i Popoli è per il CAB un amico, un partner sincero, con il quale le relazioni vanno al di là dei progetti e dei finanziamenti; un partner che rispetta l’altro e lo tratta con dignità, tenendo conto delle sue esigenze. Il ruolo giocato da Incontro fra i po-

Il Comité Anti Bwaki (Comitato Anti Malnutrizione) è partner di Incontro fra i Popoli dal 1990. Questo partenariato è iniziato grazie a dei primi contatti e scambi con il presidente Leopoldo Rebellato e si è concretizzato con l’implementazione di un primo progetto che riguardava l’introduzione degli asini per il trasporto di carichi, al fine di sollevare le donne delle cittadine Kabare e Walungu e della periferia della città di Bukavu da questo pesante incarico. Il partenariato è proseguito con altri numerosi progetti di promozione della donna, attraverso la sua alfabetizzazione, la formazione ai diritti, l’accesso alla terra, la produzione alimentare e la ripresa economica, l’occupazione di giovani disoccupate, il recupero e il reinserimento sociale dei bambini emarginati, il sostegno alle famiglie povere per la scolarizzazione dei figli, la promozione di attività generatrici di reddito per i giovani e le donne, il rinforzo delle capacità del personale e il supporto logistico del CAB, ecc. Il partenariato con il CAB si è esteso in seguito al rafforzamento delle dinamiche associative, attraverso la promozione di gruppi e associazioni impegnate nella promozione dei diritti politici, socio-economici e culturali, che ruotano attorno al Comité Anti-Bwaki e che completano l’azione di quest’ultimo, 81


CAB in Europa e il viaggio e l’alloggio di alcuni studenti e altri membri di Incontro fra i Popoli in Congo, sono stati momenti di testimonianza, di arricchimento socio-culturale e di potenziamento delle relazioni di amicizia e solidarietà che vanno oltre i momenti di incontro. Effettivamente, i tirocinanti inviati da Incontro fra i Popoli continuano a mantenere i contatti con il CAB e, attraverso gli agenti del CAB, con gli abitanti dei paesi dove avevano soggiornato, anche diversi anni dopo il loro viaggio in Africa. Hanno certamente scoperto la ricchezza della mondialità e dell’umanità. Un partenariato di oltre 30 anni è pieno di insegnamenti: non possiamo riassumerlo in pochi fatti. È una ricchezza fatta di lezioni di fratellanza, solidarietà e rispetto reciproco che favorisce la scoperta degli altri, dei loro valori e contributi. Tale collaborazione ha permesso di apprezzarci reciprocamente, per aiutarci nei momenti difficili e in tempi normali. Questo è ciò che Incontro fra i Popoli è per il Comité Anti Bwaki.

poli nell’ambito dell’educazione alla mondialità ha contribuito a dare una corretta lettura della situazione che il popolo congolese ha attraversato negli ultimi venti anni. Perché al di là dei progetti, Incontro fra i Popoli è rimasto a fianco del CAB e del popolo congolese nei difficili momenti di guerra e violenza degli ultimi anni. Ha contribuito a far conoscere la situazione locale e a mobilitare la “buona volontà” a livello internazionale. In un mondo dove l’egoismo, la violenza e la corsa all’arricchimento e al consumo sono stati elevati al livello di valori, dove il divario tra ricchi e poveri si è ampliato ulteriormente, dove le differenze vengono sempre evidenziate, Incontro fra i Popoli è stato, per il CAB, un modello di impegno per la solidarietà, la mondialità e l’uguaglianza tra i popoli. Con Incontro fra i Popoli, il CAB ha contribuito al dinamismo del movimento associativo congolese, favorendo l’emergere di nuove associazioni attorno alle azioni realizzate e rafforzando la società civile, con le formazioni, gli scambi e l’appoggio ai progetti di sviluppo realizzati da queste associazioni. Lo scambio di esperienze personalizzate, attraverso la presenza degli animatori del

Patient Bagenda Balagizi segretario generale del CAB

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APDI

Association pour la Promotion du Développement Intégral (Kindu – Congo RD) Per la nostra piccola associazione di Kindu, nel Congo, APDI (Associazione per la Promozione dello Sviluppo Integrale) l’associazione italiana Incontro fra i Popoli è: • nostra guida: ci ha messo in contatto permanente con l’Unione Europea e con numerose altre ONG congolesi e ci ha collegati al mondo esterno con internet; • nostro formatore: ci ha donato un corso online di piscicoltura, 6 animatori si sono formati; 2 di noi sono ora “grandi animatori” formati a Bukavu con il contributo del CAB e impegnati a rinforzare le nostre 25 OBC (organizzazioni rurali a base comunitaria); • nostro accompagnatore: con le sue visite presso la nostra sede e sul terreno, con i suoi consigli, con il confronto con le altre

ONG del territorio; ci ha dotati di una moto Yamaha e di una fotocopiatrice-stampante; • nostro partner: ci ha implicati in un grande progetto sostenuto dall’Unione Europea e ci ha inviato vari giovani italiani in visita da noi (Mirko, Martina, Giovanni, Lucia, Clémentine, Chiara, Andrea, Arsène, Lisa, Michele, Alberto); • nostro stimolo ci spinge a realizzare grandi sogni, a lasciare il livello di rana e raggiungere il livello di bue, lavorando di più e adattandoci agli standard internazionali delle ONG. Charles Owanga Masudi segretario generale di APDI

WHR

Women for Human Rights (Kathmandu - Nepal) Lily Thapa, fondatrice del WHR, si apprestava a spedire la sua testimonianza sul partenariato con Incontro fra i Popoli da inserire in questo volumetto, quando, il 25 aprile, un violento terremoto ha colpito il Nepal. Lei e la maggior parte degli operatori del WHR sono salvi e, dopo lo shock iniziale per la devastazione, hanno aperto le porte del 84

loro “Chhahari” (casa di accoglienza per donne vedove) a tutte le madri, bambini e persone che hanno urgente bisogno di riparo e cure mediche, dimostrandosi protagonisti di un Paese che vuole restare ‘forte’.


Tammounde - Speranza (Maroua – Cameroun) Non abbiamo la testimonianza di quest’associazione camerunese, partner storica di Incontro fra i Popoli. Il suo presidente, Adama Loungue Dairou (nella foto), mentre la redigeva, ci ha lasciato per la vita eterna. In sua memoria, e, ritenendo di interpretare il pensiero suo e degli altri soci di Tammounde, riportiamo la riflessione su Adama stesso e sull’ONG camerunese che presiedeva scritta dal presidente di Incontro fra i Popoli.

fratelli più poveri. Molti bambini del tuo paese, il Camerun, gioiscono di acqua potabile nelle loro scuole; molte donne hanno aumentato il loro reddito poiché sono divenute vere agricoltrici, allevatrici, commercianti; molte famiglie rurali, unite in «cooperative» hanno una vita migliore; l’intera città di Maroua ha beneficiato delle centinaia di artigiani formati. Tutto questo grazie all’armonizzazione della tua opera con la mia, grazie all’unione in partenariato «paritario» tra la tua ONG camerunese «Tammounde - Speranza» con la mia ONG italiana «Incontro fra i Popoli». Grazie infine a tutte le persone, specialmente giovani, che hanno creduto in te e in me, formando la nuova generazione delle nostre due ONG, capaci di continuare la tua opera e, pian piano, anche la mia. Mi dicesti un giorno: “Mi dà la forza di continuare la mia opera umanitaria, anche in mezzo alle enormi difficoltà, ciò che Allah ci ha detto attraverso Maometto: «Tra voi, nessuno è ‘credente’ se non desidera per suo fratello quello che desidera per se stesso»”.

Buon viaggio Adama, buon viaggio nella vita eterna, alla quale Dio ti ha chiamato prima di compiere 50 anni di vita terrena. Tu mi hai considerato un fratello maggiore, al quale ricorrere di fronte ad ogni tipo di difficoltà della vita. E tu sei stato per me un fratello minore, da incoraggiare per il pieno sviluppo delle tue belle potenzialità, soprattutto quando altre persone corrotte rischiavano di ridurti a ‘piccolo schiavo’, esecutore dei loro loschi interessi. Quanti lunghi viaggi fatti assieme nella polvere e il calore delle piste infinite nell’Estremo Nord Camerun e in Ciad, inseguendo un ideale comune tra me cristiano e te islamico: fare della nostra vita un dono ai

Leopoldo Rebellato presidente di Incontro fra i Popoli

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Testimonianze Educazione alla Cittadinanza Mondiale

Insegnanti Con i miei colleghi e i genitori, sostenuti da volontà, curiosità e impegno, abbiamo realizzato un progetto di interculturalità per diversi anni e, finito un ciclo scolastico, continuato con il successivo. Le iniziative con l’associazione “Incontro fra i Popoli” sono attività giocose e hanno permesso di comprendere lo scambio, la reciprocità, nuovi punti di vista. Ai nostri bambini Incontro fra i Popoli ha consegnato il “passaporto del cittadino del mondo”; loro lo hanno accolto con responsabilità.

Fin dai primi anni della mia professione di insegnante ho avuto l’occasione di conoscere Incontro fra i Popoli e, grazie a colleghi che mi hanno preceduta, di vivere con i miei alunni le attività proposte dall’Associazione. Realizziamo ogni anno numerosi percorsi adeguati alle diverse età dei nostri alunni. ‘Il lungo cammino del cioccolato’ e ‘Storie saporite dal Sud del mondo’ sono i percorsi proposti alle classi prime, alle seconde invece ‘I diritti negati’, mentre alle terze è proposta l’intensa e coinvolgente attività del ‘Grande banchetto mondiale’. Nel corso del triennio la curiosità iniziale degli alunni si trasforma progressivamente in sensibilità e attenzione per le diverse aree della nostra terra, specialmente le più sofferenti. Questo contribuisce a farli crescere come cittadini responsabili.

Barbara Forin insegnante di scuola primaria

Chiara Maracci insegnante di scuola secondaria di primo grado

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Genitori Alla scuola media c’era la possibilità, per gli insegnanti, di proporre agli alunni e alle famiglie, all’interno del progetto scolastico ‘Educazione alla Mondialità’, dei gesti concreti di solidarietà ai più bisognosi. All’interno del Consiglio d’Istituto ci fu qualche perplessità per il giro di soldi che si sarebbe creato. Fu comunque data a noi genitori la possibilità di fare nostra la proposta e di supportarla attraverso i figli. Mio figlio e i suoi compagni hanno raccolto una somma che, attraverso Incontro fra i Popoli, è stata inviata in una scuola del Congo. È stata un’esperienza positiva, di confronto ed apertura ad una realtà lontana, diversa, vera e reale. E per me che l’ho proposta? Un dovere di genitore attento a creare ‘aperture’ nei figli. Marta Casonato

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Alunni Giocando con Incontro fra i Popoli, ho capito che è importante dare e non tanto ricevere, perché quando dai ti senti più felice. Maria Nikolic (11 anni)

L’esperienza proposta da Incontro fra i Popoli è stata istruttiva. Abbiamo “vissuto” quello che i poveri sono costretti a vivere ogni giorno. Abbiamo capito quanta ingiustizia viene riversata nelle società emarginate e come il profitto personale sopprima l’altruismo. Giulia e Stefano (13 anni)

Abbiamo partecipato al progetto dell’associazione “Incontro fra i Popoli”. Questa è un’espressione che si addice in modo particolare alla nostra classe, in cui ogni giorno realizziamo un incontro tra popoli: oltre ai ragazzi italiani, nella nostra classe ci sono ragazzi di origine africana, cinese, russa… Gli studenti della 2ª E dell’Istituto Professionale “Bernardi” di Padova


Testimonianze Sostegno a Distanza

Riceviamo con vero piacere notizie di Tumba Plamedie e, se in qualche modo fosse possibile, desideriamo ricambiare i saluti e portare a lui e a tutti i bambini e ragazzi del quartiere, un pensiero affettuoso. Ho la presunzione di pensare che il mio piccolo ma sincero affetto, che sovente mi porta a soffermare il pensiero sullo scorrere della sua vita, possa in qualche modo avvolgerlo e proteggerlo per portarlo verso la realizzazione dei suoi sogni. Concretamente il pensiero si trasforma nel sostegno a distanza che continueremo a versare. Vanda Volpato

Abbiamo deciso di donare metà del premio vinto al concorso “Raccogliamo miglia verdi” per l’acquisto di una brillatrice di riso per le donne in Congo. Gli alunni della 3ª D del XIV Istituto comprensivo “G. Galilei” plesso “Don Minzoni” - Padova

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Per festeggiare e dare un senso più profondo al Sacramento della mia Prima Comunione ho pensato a un gesto di solidarietà nei confronti di alcuni bambini africani miei coetanei. Io e la mia famiglia abbiamo pensato di donare la somma di denaro che avremmo destinato all’acquisto di bomboniere al Centre Béthanie di Uvira nel Congo. Riccardo Clemente

Sono stato contento di aver rinunciato alle bomboniere della mia Cresima, e, con i soldi corrispondenti, aver donato un sorriso in più ai bambini disabili del Centro Béthanie di Uvira in Congo. Riccardo


In occasione della nostra festa di Matrimonio, abbiamo scelto di condividere la gioia con altri giovani, per sognare assieme a loro un futuro migliore: attraverso Incontro fra i Popoli, abbiamo donato la somma di denaro che avremmo destinato all’acquisto di bomboniere a un’impresa di dieci sarti ex-ragazzi di strada seguiti dal PEDER di Bukavu in Congo.

Nel giorno del 50° anniversario del nostro Matrimonio, abbiamo scelto di condividere la nostra gioia offrendo qualcosa a chi è più nel bisogno: invece dei regali abbiamo chiesto agli invitati un’offerta per aiutare il Centre Béthanie di Uvira nel Congo, centro dedito ad accogliere, curare e seguire persone diversamente abili, soprattutto bambini.

Marina e Andrea

Armida e Franco

Grazie a quanti, privati, imprese, ditte, hanno dato un contributo in memoria di nostro figlio

Stefano Amadu,

per aiutare i bambini del Congo e della Bolivia e per la costruzione di pozzi in Camerun. Leopoldo e Maria

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Testimonianze Scambi culturali

In Romania ho vissuto una settimana di forte impatto emotivo e culturale, ho imparato a relazionarmi meglio specialmente con persone adulte e ho avuto modo di mettere alla prova le mie capacità. Viaggiare per il mondo a contatto con culture diverse ti permette di non sentirti più soltanto cittadino del tuo Paese, ma parte di una realtà più ampia, e ti aiuta a cambiare e aprire il tuo modo di ragionare e di agire.

Ho effettuato il mio stage universitario presso Tammounde a Maroua in Camerun: uno studio sulle piccole e medie imprese, uno studio che sarà di stimolo allo sviluppo del Paese. Mi sono confrontata con cultura e tradizioni diverse dalle mie. Ora mi sento cambiata e, tornata in Italia, sono entrata nel mondo di Incontro fra i Popoli e so che, restandoci, la mia trasformazione non può che continuare.

Vlad Teodorescu

Giorgia Barbieri

Dopo la fantastica esperienza in Romania, quando ho saputo della Settimana giovani in Umbria non ho esitato ad iscrivermi, perché sapevo che sarebbe stata un’esperienza forte per la mia vita… e avevo ragione! È stato un viaggio alla scoperta della meravigliosa Umbria, di San Francesco, ma soprattutto di me stessa! Elisabetta Stocco

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In parallelo all’elaborazione della tesi di Laurea Magistrale ho fatto uno stage presso Incontro fra i Popoli, nella sua sede a Cittadella. Sono stato coinvolto nella gestione del ‘Sostegno a Distanza’ e nell’implementazione di progetti nel Sud del mondo. Ho seguito anche varie attività di Educazione alla Cittadinanza-Mondialità nelle scuole. I rapporti umani e di lavoro sono stati caratterizzati da bontà, trasparenza, rispetto e onestà. Fra me e Incontro fra i Popoli c’è sempre stata reciproca disponibilità e flessibilità in relazione ai rispettivi bisogni e necessità. Sono certo dell’utilità di una simile esperienza per noi studenti in procinto di concludere il nostro percorso universitario e affacciarci al mondo del lavoro. È una grande occasione di arricchimento del curriculum e del bagaglio culturale e relazionale. Tra l’altro, le attività svolte mi hanno permesso di utilizzare ed arricchire le mie conoscenze del francese, dell’inglese e dell’informatica e di quanto studiato nei precedenti cinque anni universitari. Michele Guidolin

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I primi 25 anni‌ in sintesi

7

I valori in cui crediamo

23

Opere e realizzazioni 23

Cooperazione internazionale

56

Sostegno a Distanza

58

Scambi culturali Cultura, educazione, formazione

Struttura, persone, finanze

73

Testimonianze 73 87

Educazione alla Cittadinanza Mondiale

90 92

I Partner

Sostegno a Distanza Scambi culturali

60

64


Š Tutti i diritti riservati Incontro fra i Popoli. Vietata la riproduzione. Maggio 2015 Coordinamento editoriale: Leopoldo Rebellato Disegni: Camillo Cusinato Foto: archivio Incontro fra i Popoli Grafica e stampa: Bertato srl - Villa del Conte (PD) Questo volume è stato realizzato con il contributo di



“Al povero non manca l’intelligenza, ma solo l’opportunità”. È lo slogan che per venticinque anni ha accomunato soci e volontari di Incontro fra i Popoli, associazione di cooperazione e solidarietà internazionale costituita nel 1990 e fondata sul volontariato.

Questo libro è un’istantanea su Incontro fra i Popoli, sui suoi valori e sul suo bagaglio di opere e realizzazioni. Una guida verso le sfide dell’attualità e del futuro.


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