QTI, Beat Kuert, Gaia

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Beat Kuert

Tascabili di fotografia nella Svizzera Italiana

01 Gaia


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Beat Kuert Gaia

Tascabili di fotografia nella Svizzera Italiana


00. Beat Kuert autoritratto



Ruhe.

Dann das Buch wieder im Gestell.

Ein Rahmen um das Bild. Sinnliche Linie. Ein Strand zwischen Meer und Erde. Verwischungen.

Einsamkeit. Und trotzdem: Leben.

Schrei ohne Echo, in der Zivilisation ohne Grenzen.

Kind.

Beginn eines neuen Lebens.

Rote Lippen. Sinnlichkeit, Sexualität, Instinkt, Überleben.

Mund, Schrei, sich ernähren.

Gaia, die Erde. Begründerin von Schönheit und Ungeheuerlichkeit.

Der Blick eines jeden löst sich auf in den Farben und in den unklaren Formen meiner Bilder.

Das Subjekt ist ein Vorwand: keine Abbildung der Vorlagen.

universales Bild. Universal ja, aber subjektiv.

Mit der Manipulation kreiere ich ein psychisches, archetypisches, träumerisches,

Ich mache sie unscharf: wie in Träumen.

Dann verschmutze ich sie. Schmutz ist Leben.

Das Bild kommt vom Inneren. Freiheit.

Das Digitale hat mich dem Bildnerischen geöffnet.

Ich erstarre sie, um sie dem unnachlässigen Fluss und Nachfluss der Zeit zu entreissen.

Ich verwende starke Bilder von Videos, im allgemeinen während meinen Performances gedreht.

Das Rot: Blut, Energie. Das Rot erregt mich!

Ich ziehe die Farbe dem Schwarzweiss vor – zu abstrakt. Farbe ist Leben.

Ich liebe die Bewegung. Ich mache Video. Bewegung ist Leben.

Hingabe.

In Anlehnung an ein kurzes Gespräch mit Beat Kuert von Adriano Heitmann


Libero adattamento di una breve conversazione con Beat Kuert di Adriano Heitmann Hingabe (devozione). Io amo il movimento. Faccio video. Il movimento è vita. Preferisco il colore al bianco/nero troppo astratto. Il colore è vita. Il rosso: sangue, energia. Il rosso mi galvanizza! Prendo immagini forti da video, generalmente girati nelle mie performance. Le immobilizzo per isolarle dall’inesauribile flusso e riflusso del tempo. Il digitale mi ha aperto al Bildnerisches (pittorico). L’immagine viene da dentro. Libertà. Poi le sporco. Lo sporco è vita. Le sfoco: come nei sogni. Con la manipolazione creo un’immagine psichica, archetipica, onirica, universale. Universale si, ma soggettiva. Il soggetto è un pretesto: keine Abbildung der Vorlagen (nessun documento del reale). Lo sguardo di ognuno si dissolve nei colori e nelle forme imprecise delle mie immagini. Gaia, la terra. Creatrice di bellezza e mostruosità. Bocca, urlo, alimentarsi. Labbra rosse. Sensualità, sessualità, istinto, sopravivenza. Inizio di una nuova vita. Bambino. Urlo senza eco, nella civiltà senza frontiere. Solitudine. Ma nonostante: vita. Una cornice attorno all’immagine. Linea sensibile. Una spiaggia tra mare e terra. Sconfinamenti. Poi rimettere il libro nello scaffale. Quiete.


Werke


Le opere


01. Once upon a time in my living room



02. Prima pagina



03. amore - fame - solo-me e te



04. Impronte



05. Ingertezze



06. Wait until dark



07. La donna del giorno dopo



08. His girl Friday



09. Solome



10. catch the thief



11. Crossfire I



12. Plates and more



13. Nostalgia



14. Whoman



15. After Taste



16. Awful Truth



17. Frames of a day



18. Annabel Lee



19. Legendary



20. Terra santa



21. Gangbang



22. Incolore



23. Il duello del secolo



24. Humus



25. Grave new world



26. A ind of heaven



27. Last call for spring



28. Mortal Goddess



29. Danger



30. Flesh



31. Volver



32. Remember when I lost my mind



33. Carpet of wild roses



34. Cria Cuervos



35. Martirio



36. sorryBabe



37. Xinmo



38. Sure of her Innocence



39. pedestrians



40. Costantinopoli



und “L’assassina (Die Mörderin)” (1990) sind.

Fiktionsfilme “Schilten” (1979), “Martha Dubronski” (1984/85), “Deshima” (1986)

(1991) und “Am Ende der Zeit” (1998); wohingegen seine wichtigsten

“Pi-errotische Beziehungen” (1982), “Il grande inquisitore (der grosse Inquisitor)”

Zu seinen Experimentalwerken gehören “Die Zeit ist böse” (1981),

die sich in den Bereichen Videokunst, Performances und Musik bewegt.

und Experimente mit Bildern ausgerichtet ist, dust & scratches, eine Gruppierung,

2005 gründet Kuert, wessen Forschung auf alle möglichen Manipulationen

gewidmet sind, so z.B. Jean Nouvel, Mario Botta oder Herzog & de Meuron.

Ab 1996 realisiert er Fernsehprogramme, welche berühmten Architekten

wirkt er an den Kulturrubriken des Fernsehens der Deutschen Schweiz mit.

seinen ersten Dokumentarfilm und im darauffolgenden Jahr

Im Jahre 1971, nach einem Aufenthalt in Lateinamerika, verwirklicht er

wird er Regisseur für die Turnus Filme Zürich.

1966 realisiert er seine ersten experimentellen Filme und 1968

Geboren 1946 in Zürich, lebt und arbeitet in Arzo (Tessin).

Beat Kuert

Biografie


Biografia

Beat Kuert Nato a Zurigo nel 1946, vive e lavora ad Arzo (Ticino). Nel 1966 realizza i suoi primi film sperimentali e nel 1968 è regista per la Turnus Film di Zurigo. Nel 1971, dopo un soggiorno in America Latina, realizza il suo primo documentario e l’anno successivo collabora alle rubriche culturali della Televisione della Svizzera tedesca. A partire dal 1996 realizza programmi televisivi dedicati a famosi architetti quali Jean Nouvel, Mario Botta, Herzog & de Meuron. Nel 2005 Kuert, la cui ricerca è incentrata sulle possibili manipolazioni e sperimentazioni sulle immagini, fonda il gruppo dust&scratches attivo nel campo della video arte, delle performances e della musica. Tra le sue opere sperimentali vi sono “Die Zeit ist böse” (1981), “Pi-errotische Beziehungen” (1982), “Il grande inquisitore” (1991) e “Am Ende der Zeit” (1998); mentre i suoi film di finzione più importanti sono “Schilten” (1979), “Martha Dubronski” (1984/85), “Deshima” (1986) e “L’assassina” (1990).



Beat Kuert – Artista elettronico

Bibliografia

di Enzo di Martino, dall’introduzione al Catalogo DONNA CARNIVORA, 2007 Beat Kuert – Destroyed Lines

di Ellen Pearlman, dall’introduzione del Catalogo DESTROYED LINES, 2008 Beat Kuert – Moving Earth di David Ben Kay, da cartella stampa della mostra Beat Kuert – Room without a view

da cartella stampa della mostra


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Informazioni sull’autore

Beat Kuert Dust & Scratches al Castello CH – 6864 Arzo – Svizzera +41 (0)91 646 76 09 beat@alcastello.tv www.beatkuert.com




Photographica FineArt Gallery Fotografia del XIX ° e del XX° secolo e fotografia contemporanea

Herbert List - Ascona, 1936

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