In cerca d'Europa

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In cerca d’Europa Breve guida alle nuove tecniche comunicative per una cittadinanza attiva Valentina Polci, Maura Romano, Maria Laura Tirabassi


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Provincia di Ascoli Piceno

Medaglia d’oro al Valore Militare per Attività Partigiana

Comune di Ascoli Piceno Medaglia d’oro al Valore Militare per Attività Partigiana

ufficio comunicazione unimc

PANTONE 7435 C cmyk 15 100 21 51

©2013 Consorzio Universitario Piceno | www.cup.ap.it | Ascoli Piceno ©2013 Capponi Editore | www.capponieditore.it ©2013 Testi: Valentina Polci, Maura Romano, Maria Laura Tirabassi

Curatori scientifici della ricerca desk Prof.ssa Barbara Pojaghi, Prof. Pierluigi Feliciati Università degli Studi di Macerata Dipartimento di Scienze Politiche della Comunicazione e l’Internazionalizzazione Traduzione Venusia Armillei

La presente pubblicazione è stata realizzata nell’ambito del progetto EuropAs. Passaporto digitale di Ascoli in Europa, sostenuto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della Gioventù e Unione delle Province Italiane (UPI) a valere sul bando Azioni ProvincEgiovani - 2012 1° edizione Dicembre 2013 ISBN: 978 88 97066 651 Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questa pubblicazione può essere riprodotta in ogni modo e forma e con ogni mezzo senza il consenso dell’Editore.


INDICE

In cerca d’Europa Breve guida alle nuove tecniche comunicative per una cittadinanza attiva Prefazione................................................................................... 9 1. Nuove tecnologie per l’Europa......................................................13 1.1 ICT for European citizens.................................................................................................13 1.2 Internet: l’“oracolo” dell’era digitale.................................................................................15 1.3 “I media siamo noi”.........................................................................................................17 1.4 Cittadini europei si diventa..............................................................................................19 1.5 Il caso EuropAs................................................................................................................21 2. Cittadinanza e partecipazione: benvenuti nel web..............................25 2.1 Sinergie sostenibili: il portale web al nostro servizio.......................................................25 2.2 Rivoluzione tv 2.0: le web tv in Italia................................................................................31 3. La ricerca..............................................................................37 3.1 Esempi significativi di portali e web tv: criteri e metodi di selezione nell’ottica di EuropAs......37 3.2 Dieci casi: schede di presentazione e analisi...................................................................38 3.2.1 Portali e siti web.....................................................................................................38 Scheda 1 Fe:male..................................................................................................38 Scheda 2 APRE......................................................................................................42 Scheda 3 Youth4media..........................................................................................45 Scheda 4 CCP Italy................................................................................................48 Scheda 5 On the Move..........................................................................................51 3.2.2 Web tv...................................................................................................................53 Scheda 1 EuroparlTV.............................................................................................53 Scheda 2 ENEA WebTV.........................................................................................56 Scheda 3 Ravenna WebTv.....................................................................................58 Scheda 4 Antenna Sud..........................................................................................60 Scheda 5 European Web-TV..................................................................................62 4. Best practices per il progetto EuropAs............................................65 4.1 La migliore piattaforma web: Europa Facile.....................................................................65 4..2 La migliore Web tv: B Students TV .................................................................................69 4.3 Considerazioni finali........................................................................................................72



Breve guida alle nuove tecniche comunicative per una cittadinanza attiva

Prefazione Il Consorzio Universitario Piceno, di concerto con il Dipartimento di Scienze Politiche della Comunicazione e l’Internazionalizzazione dell’Università degli Studi di Macerata e nell’ambito del progetto EuropAs_Passaporto digitale di Ascoli in Europa, ha promosso questo lavoro d’indagine sulle tecniche e tecnologie di comunicazione web in quanto utili al sostegno di una cittadinanza europea attiva. Tale strumento rappresenta un prodotto editoriale utile ad un’ampia gamma di fruitori che, partendo dalla volontà di approcciare le tematiche legate all’Europa, alle nuove tecnologie e a nuovi scenari comunitari, fornisce le necessarie informazioni per poter intercettare le nuove opportunità del panorama europeo e per muoversi consapevolmente nel contesto delle nuove frontiere programmatiche. Il lavoro inaugura la collana Piceno University Press, che raccoglierà pubblicazioni di carattere scientifico di interesse del territorio Piceno. La guida contiene i principi generali legati ad un utilizzo consapevole del Web nel settore specifico delle politiche europee ed è corredata da un’analisi di portali e Web TV di successo che, a partire dalle regole di base precedentemente individuate, veicolano informazioni con efficacia e qualità. Il lavoro culmina con la selezione di due specifiche best practices che, alla luce delle analisi effettuate nel corso dell’indagine, possono essere rispettivamente considerate la migliore piattaforma web e la migliore Web TV: Europa Facile e B Students TV. In cerca d’Europa. Breve guida alle nuove tecniche comunicative per una cittadinanza attiva si configura dunque come uno strumento utile per tutti coloro che intendano saperne di più sulle politiche e sulle programmazioni europee.

Il Presidente del Consorzio Universitario Piceno

Avv. Achille Buonfigli

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Secondo un recente rapporto Censis-Ucsi sulla Comunicazione, siamo entrati nell’era biomediatica. Ci stiamo evolvendo, tanto che il 63% degli italiani è sul Web. Tra i giovani, poi, la percentuale arriva al 90% e prosegue, costante, l’espansione dei social network tanto che a Facebook risultano iscritti oltre il 69% di quanti hanno accesso ad Internet, Youtube è al 61% il 15% usa Twitter. Il cittadino di domani, quindi, è sempre più 2.0 e la funzione di Internet maggiormente utilizzata nella vita quotidiana è la ricerca di informazioni su aziende, prodotti e servizi. Oggi la rete ha modificato i processi di informazione e azione politica e amministrativa. Infatti il Web, grazie alle nuove applicazioni e alla tecnologia del 2.0, ha dato al cittadino una possibilità in più di partecipare alla cosa pubblica personalmente, senza ricevere passivamente delle informazioni. E questo cittadino del domani prossimo futuro è sempre più proiettato verso l’Europa. Per questo abbiamo promosso, in partenariato con la Provincia di Ascoli Piceno e il Consorzio Universitario Piceno, il progetto EuropAs – Passaporto digitale di Ascoli in Europa, un progetto estremamente importante che va incontro alle tematiche attuali che vivono quotidianamente i nostri giovani. In questo senso, dalla sinergia Provincia-Comune-CUP, abbiamo ottenuto risultati importanti. Un altro tassello, verso un percorso formativo e informativo di crescita per la nostra gioventù.

Il Sindaco del Comune di Ascoli Piceno

Avv. Guido Castelli


Breve guida alle nuove tecniche comunicative per una cittadinanza attiva

Secondo l’ultimo rapporto dell’Unione Internazionale per le telecomunicazioni (Agenzia delle Nazioni Unite), quasi il 50% della popolazione mondiale è coperta da una rete 3G e, a fine 2013, ci saranno 6,8 miliardi di connessioni per cellulari mobili (pressoché pari agli abitanti del pianeta) e circa 2,7 miliardi di persone saranno collegate a Internet. Numeri in costante aumento che prospettano interessanti opportunità in termini di informazione, interazioni e nuova occupazione. In questo scenario è fondamentale che i giovani nel nostro Paese siano protagonisti delle nuove tecnologie digitali e di ciò che l’Unione europea offre, in questo ambito, ai propri cittadini. In tale prospettiva l’Amministrazione Provinciale, in partenariato con il Comune di Ascoli e il Consorzio Universitario Piceno, ha promosso con convinzione il progetto EuropAs, che ha permesso a giovani del territorio di beneficiare di un percorso formativo finalizzato alla creazione di profili specializzati nella comunicazione via web sulle tematiche europee. Un ulteriore tassello di tutte quelle progettualità che la Provincia di Ascoli Piceno, anche in sinergia con altri enti ed associazioni, ha messo in campo a vantaggio delle giovani generazioni e all’insegna di tre parole chiave: formazione, informazione e comunicazione. La presente guida rappresenta dunque un frutto importante del progetto EuropAs, ponendosi come strumento agile ed intuitivo per orientarsi nel panorama informativo del Web e per sviluppare un approccio più consapevole verso le nuove tecniche comunicative in direzione di una cittadinanza europea più attiva e dinamica.

Il Presidente della Provincia di Ascoli Piceno

Ing. Piero Celani

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1. Nuove tecnologie per l’europa 1.1 ICT for European citizens di Maura Romano In cerca d’Europa. Breve guida alle nuove tecniche comunicative per una cittadinanza attiva nasce nell’ambito di EuropAs_Passaporto digitale di Ascoli in Europa, progetto realizzato nella provincia di Ascoli Piceno che si configura come modello replicabile in altri contesti territoriali1. L’Unione della Province Italiane (UPI) ha sostenuto le attività progettuali in quanto pienamente rispondenti a due distinti fabbisogni emergenti2: sensibilizzare i giovani all’utilizzo consapevole delle ICT e potenziare la loro partecipazione attiva alla vita comunitaria attraverso l’acquisizione di una maggiore conoscenza delle politiche di programmazione europea e delle correlate opportunità di finanziamento nel settore specifico delle politiche giovanili. Da tutte le più recenti indagini e rapporti relativi alla percezione che gli italiani hanno dell’Unione Europea, come si vedrà nei paragrafi che seguono, emerge chiaramente che gran parte degli intervistati non si percepisce come “cittadino europeo”3. A complicare il quadro, dagli studi compiuti sul rapporto fra italiani e UE emerge che, in virtù del crescente flusso di informazioni sull’Europa, molti cittadini dichiarano di non cercare attivamente notizie sull’Unione Europea. Seppur sufficiente quantitativamente, l’informazione sulle politiche comunitarie (incentivo alla partecipazione attiva alla vita dell’Unione Europea) risulta peccare in qualità: la maggioranza degli intervistati (74%) ritiene che gli italiani non siano bene informati sull’attualità europea e sulle decisioni strategiche degli organi politici comunitari4. Dai sondaggi emerge inoltre che la mancanza di indicazioni e notizie omogenee, organiche e facilmente raggiungibili sia una delle maggiori cause di disinformazione e che le notizie che raggiungono i cittadini sono spesso complesse e permeate da un’ampia presenza di tecnicismi e dunque non pienamente comprensibili da un pubblico generico di non addetti ai lavori. Questa problematica è aggravata dalla carenza di cultura digitale e dall’insufficiente capacità di utilizzare gli strumenti ICT in tutta la loro potenzialità sia da parte di chi veicola l’informazione (fonte informativa) che da parte di chi la riceve (pubblico dei media digitali).

1 Il progetto è promosso dalla Provincia di Ascoli Piceno (www.provincia.ascolipiceno.it) in partenariato con il Comune di Ascoli Piceno (www.comune.ascolipiceno.it), il Consorzio Universitario Piceno (www.cup.ap.it) e tre associazioni del territorio Piceno (Fly Communication, Dimensione Ascoli e Ascoli da Vivere) 2 I fabbisogni emersi sono stati riscontrati attraverso l’analisi di scenario elaborata dal team di progettazione, come richiesto dal formulario di presentazione del progetto nell’ambito del bando Azione ProvincEgiovani 2012 (www.upi.it) Gli strumenti utilizzati per la raccolta dati sono stati un’ampia bibliografia di riferimento, siti internet istituzionali, dati statistici, dati di progetti precedentemente realizzati dagli enti partner 3 Sul rapporto tra cittadini italiani e Unione europea si vedano, in particolare, i dati del rapporto Standard Eurobarometer 77 - Spring 2012 e quelli dell’inserto Anno europeo dei cittadini 2013 n.75 - Euronote 2013 4 Dati tratti dal rapporto Eurobarometro standard 76- 2011

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Anche se come affermato in precedenza gli italiani oggi risultano “meno teledipendenti e più digitali”, lo sviluppo del settore ICT nel nostro paese è ancora in forte ritardo rispetto a quello di altri paesi europei e a tutte le economie occidentali avanzate5 e rilevante è la carenza di capitale umano con competenze tecnico specialistiche in grado di rispondere efficacemente alla domanda del mercato di professionalità legate al settore innovazione e nuove tecnologie6. Inoltre, si registrano un considerevole tasso di “ininculturazione digitale” e scarsa consapevolezza nell’utilizzo delle ICT, fattori che incidono negativamente sulla crescita del nostro paese e che contribuiscono ad alimentare il digital divide7. Una delle problematiche maggiori dell’utilizzo inconsapevole delle nuove tecnologie è che nell’era delle reti è sempre più difficile trovare ciò di cui si ha bisogno (complice l’overload informativo o sovraccarico cognitivo a cui siamo costantemente sottoposti in rete) ed è ancor più difficile avere la capacità di valutare l’autenticità delle fonti8 e la veridicità dei contenuti reperiti online, anche in tema di politiche europee per i giovani: l’autorevolezza e l’attendibilità di fonti e contenuti digitali sono diventate del tutto incerte. Il Web 2.0, la preconizzazione (e in parte attuazione) del Web 3.0 e la produzione di contenuti “dal basso” (quella che Tapscott definisce peer production9), hanno prodotto innumerevoli benefici al nostro modo di generare e condividere conoscenza10. Ma un fenomeno di tale portata non è esente da rischi. Primo fra tutti il processo di disintermediazione indotto dall’Internet di seconda generazione, che tende a minare l’ufficialità delle fonti e la legittimità di testate giornalistiche, editori, scrittori almeno come erano stati fino ad ora intesi: Bonaiuti a tal proposito sostiene che molti autori online restano anonimi o si nascondono dietro un nickname, rivendicando il diritto di essere letti e considerati credibili non in virtù dei loro titoli professionali o accademici ma soltanto per ciò che scrivono e per il fatto stesso che scrivono11. Ed altrettanto frequente è il caso di fruitori della rete che nell’era del tag perdono i punti di riferimento e cedono alla tentazione di “dare ascolto” alla prima notizia a cui accedono, al contenuto facile da reperire, senza preoccuparsi di valutarne la correttezza, senza verificare l’attendibilità delle fonti informative o di fare ricerche maggiormente approfondite. 5 Sullo sviluppo delle ICT in Italia si vedano i dati del Rapporto Assinform 2013 e quelli del Rapporto Annuale della Digital Agenda Scoreboard 6 Cfr. Il ruolo del capitale umano del settore ICT, rapporto realizzato dalla Fondazione Ugo Bordoni, 2011 7 La nascita del concetto di digital divide viene fatta convenzionalmente risalire al luglio del 1995, quando la U.S. National Telecommunications and Information Administration (NTIA) pubblicò il primo di 6 rapporti sulle disparità d’accesso alle telecomunicazioni in una serie intitolata Falling through the Net 8 Per approfondire il tema dell’autenticità delle fonti informative, si vedano i correlati studi di Semprini sulla legittimità discorsiva dell’enunciatore 9 Cfr. Tapscott D. – Williams A. D. (2007) 10 Sul tema della gestione della conoscenza attraverso l’ausilio delle ICT si sono occupati molti studiosi, anche a partire dalla teoria della “Spirale della conoscenza” elaborata da Nonaka, Takeuchi nel 1997. Si vedano, tra gli altri, Zuboff, Durker, Castells, Blackler, Wenger, De kerchove, Lèvy, Rifkin, Meyrowitz, Thompson, Rullani, Butera, Trentin, etc. 11 Cfr. Bonaiuti G. (a cura) (2006)


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1.2 Internet: l’“oracolo” dell’era digitale di Maura Romano Oggi la rete è uno dei principali canali informativi: interroghiamo i motori di ricerca come fossero dei motori di risposta. Il rapido ed esteso processo innovativo avvenuto ed in corso nel settore ICT ha modificato radicalmente le dinamiche della produzione, circolazione e fruizione dei contenuti digitali. In questo contesto saper reperire, selezionare, utilizzare, valutare la qualità dei digital content e riconoscere l’ufficialità della fonte informativa è un tema che riguarda tutti i navigatori ed in particolare i cosiddetti “nativi digitali”, ovvero coloro che non hanno mai conosciuto un mondo senza Internet e che ad oggi rappresentano ancora un target “giovane”. Molto frequentemente i contenuti sono da loro valutati affidandosi esclusivamente alla swarm intelligence12 (l’inconsapevole intelligenza degli sciami, la saggezza che emerge all’interno di una folla in modo “automagico” attraverso link reciproci o collegamenti con cui ci si cita vicendevolmente da blog in blog), al social bookmarking ed alle folksonomie. Sono molti ed indiscutibili i vantaggi della produzione dei contenuti “dal basso” e dello sharing che avviene ad esempio attraverso i social network (e a riconoscerlo non sono solo i tecno-ottimisti o quelli che Umberto Eco chiamerebbe “integrati”) ma il rischio di attribuire credibilità anche a contenuti errati o imprecisi è dietro l’angolo, soprattutto nel campo delle politiche europee e delle opportunità che l’UE mette a disposizione dei giovani: si genera un processo che nel tempo rischia di trasformare informazioni infondate in contenuti percepiti come autorevoli, qualora nessuno intervenga per modificarli. Come riuscire a cogliere le opportunità che la rete ci offre in termini circolazione dei contenuti ma attraverso un approccio critico e consapevole? Come usufruire dell’indiscusso valore dei contenuti generati dagli utenti ma valutandone la qualità e la veridicità? Come identificare le fonti che forniscono con maggiore puntualità ed efficienza informazioni sulle politiche comunitarie e sulle opportunità di finanziamento europee per le giovani generazioni? Sarebbe utile e necessario che le programmazioni scolastiche ed universitarie e le policy nazionali ed europee favorissero nuove forme di alfabetizzazione digitale per stimolare i giovani a sviluppare l’abilità di localizzare, valutare e usare le informazioni con efficacia: l’information literacy (termine inglese che l’UNESCO traduce con “alfabetizzazione sull’uso delle informazioni” per indicare la capacità di reperire documenti e fonti off-line e online, di valutarli e di usarli correttamente per propri fini) è dunque un fattore di crescita culturale soprattutto per chi, come i ragazzi della v-generation, si cimenta da sempre con un’informazione mediata dagli strumenti digitali e dalla rete. Alla base dell’alfabetismo informativo c’è infatti l’adozione di un comportamento appropriato e consapevole nella ricerca, nell’identificazione e nell’uso delle informazioni in base ai propri bisogni13.

12 Cfr. Meltieri F.(2009) 13 Cfr. Webber S., Johnston B., (2003)

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Allo stesso tempo, pena l’efficacia della comunicazione (soprattutto in tema di politiche europee), le fonti informative dovrebbero facilitare gli utenti nella loro ricerca e comprensione delle informazioni, sottoponendo la fase di erogazione dei contenuti ad un attento ed accurato processo di progettazione ed organizzazione degli stessi, elaborando precise strategie comunicative e dotandosi di strumenti web di qualità per trasmetterli. In merito a quest’ultimo punto, al fine di sfruttare al meglio le potenzialità della rete, le interfacce web dovrebbero essere ergonomiche e le piattaforme dovrebbero tener conto delle principali regole di usabilità14 ed accessibilità15, essere testate, veicolare contenuti realizzati nel rispetto delle tecniche di web writing16, gestire i digital content tenendo conto dei principi della netiquette e, più in generale, delle specificità del mezzo che comunica il messaggio. L’informazione veicolata risulterebbe pertanto maggiormente accessibile e decodificabile dai target di fruitori e l’efficacia della fonte informativa potenziata17. È proprio in questa direzione che si è sviluppato il progetto EuropAs, le cui attività hanno avuto come unico comun denominatore la ricerca contenuta nella presente pubblicazione: ogni azione di progetto ha preso forma a partire dall’analisi di casi d’eccellenza in tema di piattaforme e strumenti ICT presentate nel successivo capitolo 2, identificate come best practices nell’erogazione di contenuti di qualità in tema di politiche europee e opportunità di finanziamento per le giovani generazioni. Dalle schede di analisi di ciascuna buona pratica individuata, risulta evidente che la sensibilizzazione del pubblico del web sui temi legati all’Europa e alle opportunità per i giovani cittadini europei passa solo attraverso strumenti che sottendano precise e puntuali strategie di comunicazione e di interaction design ed un’accurata fase di progettazione, elementi imprescindibili per una comunicazione web di qualità.

14 Per approfondire il tema dell’usabilità dei siti internet si vedano le indicazioni di Jackob Nielsen, fondatore del Nielsen Norman Group (www.nngroup.com) guru dell’interaction design 15 Si vedano le raccomandazioni del W3C Consortium (www.w3.org), consorzio internazionale che detta linee guida (Authoring Tools Accessibility Guidelines) in materia di accessibilità dei siti internet. In Italia, le raccomandazioni del W3C sono state assorbite dalla Legge Stanca (Legge 4 del 9 gennaio 2004) 16 Per approfondire le tecniche di scrittura sul Web si veda il lavoro di Luisa Carrada contenuto nel testo Il mestiere di scrivere 17 Su questi temi si veda il progetto Minerva (www.minervaeurope.org), progetto finanziato dalla Commissione europea che unisce i Ministeri della Cultura di 25 paesi Membri. Il progetto ha come obiettivo quello di elaborare linee guida per innalzare la qualità dei siti web culturali pubblici. Tali linee guida costituiscono un importante riferimento anche per siti non culturali in quanto derivanti da un’approfondita analisi delle buone pratiche e dall’analisi delle aspettative dell’utente


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1.3 “I media siamo noi” di Valentina Polci Si celebra qui l’inizio dell’era biomediatica. Con questa definizione si apre il Decimo rapporto Censis18 sulla comunicazione del 2012, secondo il quale “i media siamo noi”. In altre parole, l’habitat mediatico nell’era digitale, che ha visto un notevole sviluppo di Internet e l’evoluzione della rete nella declinazione del web 2.0 insieme alla crescita esponenziale dei social network, alla miniaturizzazione dei dispositivi e alla proliferazione dei dispositivi mobili, ha condotto al primato dell’individuo. L’individuo si specchia nei media creati dall’individuo stesso: ne è produttore e contenuto. Il ritratto della società contemporanea è presto fatto. Siamo noi a costruirci i nostri palinsesti multimediali personali, plasmati sulle nostre esigenze e preferenze: possiamo mixare l’offerta delle emittenti di intrattenimento nazionali con i contenuti reperiti su Internet, grazie alla moltitudine di device che possediamo. Ma “i media siamo noi” anche dal punto di vista dell’oggetto stesso della comunicazione, perché realizziamo continuamente contenuti digitali che poi rendiamo disponibili in vari modi su Internet (si pensi alla fenomenologia dello sharing tramite Facebook, con cui foto, video, e quantità di dati personali impressionanti vengono immessi in rete). In questo senso, anche l’informazione può essere autoprodotta e autogestita (si pensi ad esempio a YouReporter): forum, blog, social network, siti web e Web TV di citizen journalism fanno oggi concorrenza alle produzioni commerciali. In termini di “dieta mediatica”, gli italiani di oggi risultano meno teledipendenti, più digitali, ma senza stampa. Quelli con diete aperte a Internet sono il 55,5% (dieci anni fa erano il 17,1%), mentre quelli con dieta basata soltanto su media audiovisivi, cioè tv e radio, sono il 25,2% (erano il 46,6%). La televisione ha un pubblico che coincide con la totalità della popolazione, il 98,3%, con aggiustamenti che dipendono dalle tv satellitari (+1,6%), dalla maggiore diffusione delle Web TV (+1,2%) e della mobile TV (+1,6%). Sono cambiati e aumentati i modi per guardare la TV. Un quarto degli italiani collegati a Internet ha l’abitudine di guardare i programmi dai siti web delle emittenti televisive e il 42% li cerca su YouTube per costruirsi palinsesti su misura. I dati sull’andamento dei consumi mediatici nel 2012 confermano che gli unici mezzi che riscuotono un successo crescente e incrementano la loro utenza sono quelli che integrano le funzioni dei vecchi media nell’ambiente di Internet, come gli smartphone (telefono e Web) e i tablet (schermo della tv, lettura di libri e giornali, pc, Web). 18 Per approfondimenti sulle ricerche relative al consumo dei media si vedano IAB Europe website, www.iabeurope.eu; CENSIS, www.censis.it; EJO – European Journalism Observatory, http://it.ejo.ch

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Agli europei Internet piace più di giornali e riviste Internet rappresenta il 20% del consumo totale di media in Europa, più di giornali (11%) e riviste (8%): è quanto emerge da una ricerca commissionata dalla European Interactive Advertising Association. La ricerca Pan-Europea Media Consumption Study, svolta dall’agenzia di ricerca leader Millward Brown, è stata progettata anche per misurare la percezione dei consumatori verso Internet e, di rimando, il ruolo del web all’interno del consumo dei media. Oltre la metà degli utenti ritiene che Internet sia il medium ideale nei momenti di forte impegno e vivacità intellettuale; il 61% lo considera utile per tenersi sempre aggiornati. Per metà degli utenti è la fonte preferita di informazioni; il 70% vede nel web il miglior alleato per trovare ciò che desiderano quando lo desiderano, per l’80% è il medium più efficiente dal punto di vista del tempo (80%). Un consumatore su tre arriva ad ammettere che si sentirebbe perduto senza. (fonte Repubblica.it)

La penetrazione di Internet ha guadagnato in un anno 9 punti percentuali, attestandosi al 62,1%. Il dato sale al 90,8% nel caso dei giovani, nelle persone diplomate e laureate (84,1%) e dei residenti nelle grandi città (74,4%). Sul versante dell’informazione, a fronte della riduzione del consumo dei quotidiani, si registra un 33,3% degli italiani che consulta portali web d’informazione generici che non fanno riferimento a testate giornalistiche: non è diminuito, dunque, il bisogno di informazione, ma sono cambiate le strade percorse per acquisire le informazioni. Da una ricerca sull’informazione locale online, condotta dalla Fondazione Rosselli – Istituto di Economia dei Media, e realizzata con il supporto dell’osservatorio Altratv.tv, emerge a livello internazionale un forte incremento del consumo di video online, a fronte di una riduzione di quello legato alla programmazione lineare. In tale contesto, l’Italia si colloca al sesto posto per consumi di video online a livello europeo.

Education 2.0. I comportamenti e i consumi tecnologici dei giovani “Le giovani generazioni passano ormai da un mezzo all’altro secondo un modello d’uso attivo ed esplorativo: sono figli padroni dei nuovi media e consulenti tecnologici in famiglia”1. 1 Cfr. Veronica Mobilio, Questioni di digital divide, in educatioduepuntozero.it


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I giovani di oggi, spesso definiti “nativi digitali”, crescono in un complesso sistema di relazioni di cui i media e Internet sono parte integrante. I dati più recenti, diffusi dall’Annuario Statistico Italiano, rivelano una crescita nella quota di utilizzo sia del personal computer (dal 47,5 al 51,0%) che di Internet (dal 44,4 al 48,9%). Confrontando le abitudini di casa con quelle oltre confine emerge come il nostro paese sia indietro rispetto all’Europa: secondo l’Eurostat per esempio l’accesso a Internet da casa registra in Italia un tasso di penetrazione del 53%, rispetto a una media europea pari al 65%. Tuttavia una analisi comparata dei consumi mediali nelle diverse fasce d’età, mette in evidenza come i comportamenti tecnologici dei giovani italiani assomiglino molto a quelli dei coetanei europei. La fascia d’età nella quale si registra il maggiore utilizzo degli strumenti digitali è compresa tra i 15 e i 19 anni. Si tratta di un trend che coinvolge anche i più giovani (11-14 anni) e la fascia d’età immediatamente successiva (20-24 anni), per poi diminuire gradualmente. Anche se complessivamente la percentuale di giovani online in Italia è più bassa rispetto alla media americana ed europea la rete è entrata a far parte della vita quotidiana di tre quarti dei giovani italiani, modificando le loro abitudini tecnologiche, comunicative e culturali. (fonte educationduepuntozero.it) 1.4. Cittadini europei si diventa di Valentina Polci Quando si parla di comunicazione, non si può prescindere dalla funzione che essa assume nella costruzione dell’identità, collettiva e individuale. Applicando questo concetto ad un preciso ambito della realtà contemporanea, vale a dire quello che attiene all’essere cittadino europeo oggi, ecco che si apre un’altra finestra sul mondo del Web di notevole importanza. Una recente indagine di Eurobarometro – si legge nel Piano di comunicazione 2013 dell’Unione Europea – ha messo in evidenza che una significativa percentuale dei cittadini europei non solo non è informata sui propri diritti, ma neppure sa cosa significhi in verità essere cittadino europeo19. Nella Relazione del 2010 sulla cittadinanza dell’Unione (Eliminare gli ostacoli all’esercizio dei diritti dei cittadini dell’Unione), la Commissione europea descrive i principali ostacoli che i cittadini europei

19 Per consultare il testo integrale del Piano di comunicazione http://www.politicheeuropee.it/attivita/18415/piano-dicomunicazione-2013

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incontrano nell’esercizio dei propri diritti ed elenca 25 azioni per eliminarli. Tra queste ultime, assume particolare rilievo l’informazione che deve essere quanto più possibile diffusa sui diritti fondamentali di cui godono i cittadini europei, e in particolare quello di libera circolazione. Il 2013, inoltre, è l’Anno europeo dei cittadini, un anno quindi particolarmente importante soprattutto per l’Ufficio per la cittadinanza europea che ha, tra i propri compiti istituzionali, proprio la comunicazione e l’informazione ai cittadini dei diritti, delle politiche e dei programmi dell’Unione. Il 2013 è anche un anno strategico in vista dell’appuntamento fondamentale con le elezioni europee del 2014. “Garantire la massima partecipazione dei cittadini a questo incontro democratico è sicuramente necessario, ma è essenziale anche far crescere in loro la consapevolezza di essere europei, attraverso azioni mirate ed esempi pratici e concreti della vita di tutti i giorni, che possano dimostrare che l’Europa non impone solo sacrifici, ma offre tutta una serie di opportunità che possono essere colte grazie al fatto che oltre alla cittadinanza del paese in cui si nasce si acquisisce anche una cittadinanza europea”.

Gli obiettivi strategici indicati nell’“analisi dello scenario” del piano di comunicazione 2013 dell’Unione Europea sono: 1. Comunicare al grande pubblico il valore aggiunto di essere “cittadini europei” attraverso azioni finalizzate a: • promuovere la conoscenza delle Istituzioni europee e del loro funzionamento; • costruire nella cittadinanza, soprattutto tra i giovani, la consapevolezza di quelli che sono i diritti e i doveri derivanti dalla cittadinanza europea ed in particolare diffondere il principio dell’uguaglianza dei cittadini europei; • comunicare i diritti fondamentali, i diritti della cittadinanza, i diritti della libera circolazione delle persone, dei servizi, dei capitali e delle merci, i diritti elettorali, il diritto di petizione, il diritto di reclamo al Mediatore europeo, il diritto di iniziativa legislativa, il diritto di protezione consolare nei Paesi extra-Ue; • sensibilizzare le giovani generazioni verso le grandi tematiche europee, sottolineando che il concetto di cittadinanza, oltre all’aspetto giuridico, si declina nella dimensione politica, civile, economica, sociale e culturale; • valorizzare il ruolo centrale attribuito alla democrazia partecipativa e alla cittadinanza attiva; • supportare la partecipazione degli operatori privati nella comprensione delle politiche europee e degli strumenti a loro disposizione.


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2. Comunicare ed informare sulle opportunità di lavoro, di impresa, di studio e formazione offerte dall’Unione europea attraverso interventi che mirano a: • comunicare le azioni previste dalla strategia Europa 2020, dallo Small Business Act, dal Single Market Act II e dalle norme che da essi derivano, in collaborazione con le altre amministrazioni e gli enti locali, per comunicare il valore aggiunto europeo; • comunicare ed informare sulle politiche ed i programmi europei che supportano, sviluppano e favoriscono l’esercizio dei diritti della cittadinanza e la crescita economica del Paese; • informare sui programmi di studio, formazione e mobilità in Europa, al fine di stimolare la partecipazione dei giovani al processo di integrazione europea e favorire la mobilità; • garantire un supporto formativo ed un’assistenza tecnica agli operatori pubblici nell’applicazione del diritto comunitario al fine di promuovere lo sviluppo del processo di integrazione europea attraverso siti dedicati e strumenti web, per materie di competenza del Dipartimento; • sostenere l’informazione e la comunicazione da e verso le Amministrazioni pubbliche e gli Enti locali attraverso lo sviluppo e il sostegno alla più ampia diffusione della piattaforma IMI e del Punto nazionale di contatto. (fonte educationduepuntozero.it)

1.5 Il caso EuropAs di Maura Romano Proprio partendo da questi presupposti, e con lo scopo di sviluppare alcune potenzialità del Web messe a fuoco dall’Ue, nasce il progetto EuropAs_Passaporto digitale di Ascoli in Europa. Il progetto, nella sua articolazione complessiva, ha favorito l’acquisizione da parte dei giovani partecipanti, di una maggiore “cultura digitale” e di una più ampia “cultura europea”. Lo ha fatto attuando azioni e realizzando prodotti volti a trasferire ai beneficiari diretti e indiretti informazioni e competenze utili a migliorare la consapevolezza nell’utilizzo degli strumenti ICT ed a potenziare la conoscenza delle politiche europee rivolte ai giovani. Nello specifico, il progetto ha previsto la realizzazione di quattro distinte ma interrelate macro fasi: 1. fase della ricerca, che ha prodotto i contenuti di questa pubblicazione a partire da una mappatura delle migliori pratiche, nazionali ed internazionali, di siti, portali e Web TV aventi

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l’obiettivo di informare i cittadini sulle politiche e programmazioni europee, sui temi della cittadinanza europea attiva e sulle opportunità di finanziamento comunitarie. Partendo da una panoramica sui consumi dei media in Italia e in Europa, passando attraverso l’inquadramento e la definizione di concetti-prodotti come “portale web” e “Web TV”, sono stati selezionati e schedati dieci casi eccellenti (cinque portali e cinque Web TV), italiani e non, utili per un’ulteriore messa a fuoco di due best practices esistenti, particolarmente significative per la definizione e la progettazione di format digitali; 2. fase di formazione, volta a trasferire ai partecipanti (dai 19 ai 30 anni) competenze strategiche per un utilizzo consapevole delle ICT al fine di veicolare contenuti relativi alle politiche europee. Uno degli obiettivi del percorso formativo è stato dunque quello di incentivare la cittadinanza attiva dei giovani, la loro mobilità in Europa, di stimolare il loro senso di coesione sociale e di facilitarli nella loro ricerca di occupazione attraverso il trasferimento di competenze tecnico specialistiche altamente spendibili sul mercato del lavoro, quali quelle legate al settore delle nuove tecnologie della comunicazione. Nell’attuazione di questa fase, il presupposto di base è stata la consapevolezza che la promozione della cultura digitale non può che avvenire attraverso la formazione e non può che avvenire attraverso l’ausilio degli stessi media digitali. Più nel dettaglio, il percorso formativo è stato articolato in: a. road show20, finalizzati alla formazione di professionisti dell’informazione digitale (autori di contenuti per programmi di Web TV, siti di informazione, Web radio, etc.). Tra le tematiche affrontate una panoramica sulle teorie e sulle tecniche della comunicazione attraverso le ICT, l’information literacy, l’architettura e l’organizzazione delle informazioni digitali in rete con particolare attenzione ai criteri di usabilità ed accessibilità, riflessioni su creative commons, copyright e copyleft, editoria elettronica e web writing; b. incontri formativi21 finalizzati alla formazione di tecnici che opereranno nelle redazioni delle tv digitali (cameraman, registi, montatori, etc.). Tra le tematiche affrontate una panoramica sulle principali teorie e tecniche del linguaggio audiovisivo, sui linguaggi e stili di ripresa, sul piano di realizzazione di un progetto audiovisivo, sulle fasi più operative di pre-produzione, produzione e postproduzione; c. seminari22 finalizzati alla formazione di esperti in politiche europee, fundraiser ed europrogettisti. Tra le tematiche affrontate una panoramica sulle programmazioni europee nel settore della cultura, della formazione, della mobilità per i giovani (soprattutto in vista della strategia “Europa 2020”) e sulle principali tecniche di euro-progettazione. L’innovatività dell’approccio didattico è stata garantita dell’utilizzo di metodologie volte 20 I road show sono stati realizzati dall’Università di Macerata – Dipartimento di Scienze Politiche, della comunicazione e dell’internazionalizzazione (www.unimc.it) 21 Gli incontri formativi sono stati realizzati dalla Fondazione Libero Bizzarri (www.fondazionebizzarri.org) 22 I seminari sono stati realizzati dall’associazione Melting Pro. Laboratorio per la cultura (www.meltingpro.org)


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a favorire processi spontanei di progettazione partecipata attraverso strumenti mutuati da altri settori disciplinari ed applicati, in via del tutto sperimentale, nella progettazione culturale (come ad esempio l’Elevator pitch che aiuta il progettista a strutturare un discorso incisivo e convincente per la presentazione di un’idea di business, il Personas che aiuta a definire i target dei beneficiari delineando il profilo di un “utente archetipico”, l’Empathy map che facilita la proiezione empatica del progettista verso i potenziali desideri e fabbisogni dell’utente, la Network Mapping che facilita il processo di retizzazione e di reperimento di risorse utili allo sviluppo dei progetti e la Landscape mapping(risk) che aiuta ad individuare i possibili rischi da scongiurare); d. formazione non formale a distanza rivolta ad un’utenza ampia e generalizzata attraverso lo streaming delle lezioni svolte in presenza rese disponibili sul portale di progetto realizzato a partire dalle best practices individuate nella presente pubblicazione; 3. fase di realizzazione dei prodotti digitali, che si configurano come strategici per la diffusione di informazioni, notizie e opportunità che arrivano direttamente dalla Commissione europea. A tal proposito, il progetto ha promosso la realizzazione dei seguenti out-put digitali: a. format audiovisivo EuropAs news, che ha previsto la messa in onda sul canale 606 del digitale terrestre ETV Ascoli di sei puntate intitolate I giovani e l’Europa. I corsisti, in questa fase, hanno “indossato i panni” di registi, speaker, cameraman, montatori, giornalisti ed hanno raccolto testimonianze dirette e indirette sulle opportunità che l’Europa mette a disposizione per i giovani intervistando, ad esempio, loro colleghi che hanno beneficiato del progetto Erasmus, alcuni esperti di euro progettazione, etc. Le sei puntate pilota mandate in onda su tv digitale sono dunque il frutto delle nozioni teoriche apprese in aula e sperimentate nella pratica progettuale con risultati pienamente in linea con gli obiettivi di progetto (modello di formazione basato sulla metodologia del learning by doing); b. portale web www.europas-ap.eu (realizzato a partire dalle linee guida individuate nella presente pubblicazione), osservatorio online sulle politiche europee e strumento di diffusione di notizie sulle opportunità per i giovani ad esse correlate. Costantemente aggiornato con informazioni sulle priorità, sulle novità, sulle politiche e sulle programmazioni europee rivolte ai giovani, la mission del portale è quella di centralizzare e rendere agevolmente fruibili tali informazioni, spesso frammentate e disomogenee. All’interno del portale è presente una virtual community tematica che mira a stimolare il dibattito e lo scambio di informazioni tra i giovani, gli operatori del settore e gli stakeholders; c. il presente In cerca d’Europa. Breve guida alle nuove tecniche comunicative per una cittadinanza attiva (in formato e-book e cartaceo), che veicola i contenuti della ricerca incentrata sull’individuazione di buone pratiche di format audiovisivi, siti e programmi

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per media digitali nazionali ed europei che parlino di Europa e delle opportunità dell’essere cittadino europeo. È proprio dall’analisi delle best practices identificate che emergono le strategie e i modelli più adatti a veicolare un’informazione completa e di qualità; 4. fase di sensibilizzazione attuata al fine di favorire, anche tra i giovani in età scolare (dai 14 ai 19 anni), una maggiore partecipazione alla vita attiva comunitaria e una maggiore consapevolezza critica degli strumenti ICT. Questa fase ha appassionato i beneficiari attraverso un linguaggio immediato e coinvolgente, quello del teatro: sono stati realizzati tre spettacoli che, attraverso precise scelte registiche, tecniche e di sceneggiatura, hanno consentito la “messa in scena” delle tematiche oggetto del progetto con un ampio impatto sui pubblici di riferimento. Il progetto EuropAs, attraverso l’articolazione delle sue diverse attività e attraverso la composizione di un partenariato ampio e diversificato, ha consentito lo sviluppo di una rete stabile sul territorio tra soggetti pubblici e privati, in grado di assicurare la sostenibilità del progetto nel tempo.


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2. Cittadinanza e partecipazione: benvenuti nel Web 2.1. Sinergie sostenibili: il portale al nostro servizio di Maria Laura Tirabassi In un ambiente digitale in cui vengono generati ed aggiornati contenuti con maggiore facilità ed assiduità che in passato, ed in cui si dispone di molteplici dispositivi e – pertanto - di occasioni di accesso, emerge l’importanza del portale come strumento che possa offrire agli utenti del Web servizi di interazione più o meno complessi. Cosa differenzia un portale da un sito A differenza di un semplice sito web, che costituisce lo sportello virtuale di un’associazione, un’istituzione, un progetto, un ente o, più genericamente, di un soggetto che, attenendosi a criteri di fruibilità e di accessibilità, sceglie di utilizzare Internet come mezzo per veicolare i contenuti relativi allo svolgimento della propria attività, il portale dovrebbe facilitare l’accesso a differenti risorse digitali, e fidelizzare i propri utenti, mediante i seguenti meccanismi: • Motore di ricerca / Direttorio (o più comunemente Directory)

• Groupware e Collaborazione • Gestione della conoscenza • Gestione del contenuto • Gestione del flusso di lavoro (o più comunemente Work Flow) • Facilitazioni multicanale • Firma personale • Business intelligence e Integrazione delle applicazioni • Integrazione con la gestione dell’identità • Funzionalità infrastrutturali • (questi requisiti sono stati definiti all’interno dell’iniziativa Open Directory Project; vedi: http://it.wikipedia.org/wiki/Portale_web Rispetto al sito web, che è strutturato in maniera più semplice e non necessariamente offre opzioni di navigazione avanzata e strumenti di ricerca, il portale dovrebbe apportare un valore aggiunto dato dalla tipologia dei servizi erogati e dalla percezione che l’utenza ha di questi servizi e della loro qualità. Maggiore sarà la qualità dei servizi, maggiori saranno le possibilità di coinvolgere le diverse tipologie di utenza in un processo di fidelizzazione.

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Gli utenti del portale: al centro di ogni considerazione23 La tipologia di utenza dei portali può essere così differenziata: 1. specialistica 2. scolastica 3. di professionisti 4. generica A prescindere dal profilo di appartenenza, gli utenti di oggi sono in ogni caso accomunati dalla possibilità di connettersi da una varietà dei dispositivi, che rende ancora più delicata la questione della percezione della qualità. Infatti nella maggior parte dei casi chi fruisce di un contenuto in formato audio-video nel Web, ad esempio, percepisce un’interruzione della trasmissione non come un problema del proprio dispositivo, bensì come un problema di chi fornisce i contenuti a garantire una risoluzione ed una qualità di trasmissione ottimali.24 In secondo luogo, le raccolte di materiale audiovisivo sono volte a soddisfare diverse tipologie di utenti. Molto spesso, però, i portali non sono specificamente orientati verso un target ascrivibile ad un unico profilo di utenti ma, in molti casi, sono realizzati per un pubblico europeo o globale, spesso attraverso i Governi e la Commissione europea per propositi legati al patrimonio culturale, come nel caso di Europeana25. L’obiettivo dovrebbe essere, quindi, raggiungere e consentire l’accesso al più ampio numero di persone possibile. Per questo, oltre allo specifico linguaggio da utilizzare valutando le diverse tipologie di utenza a cui ci si rivolge, bisogna considerare anche il costo di traduzioni o sottotitoli di supporto al materiale audiovisivo che, in molti casi, va oltre le possibilità dei fornitori di contenuti: il supporto linguistico dovrebbe essere una questione essenziale di cui tener conto nel momento in cui si sviluppa la piattaforma. Nelle descrizioni potrebbero essere utilizzati degli standard che consentano di differenziare e, quindi, individuare ogni singolo elemento, benché non si conosca la lingua. Questo servizio dovrebbe affiancarsi agli altri, nell’ottica del rispetto dei requisiti dei casi d’uso e delle aspettative degli utenti e degli stakeholder, senza dimenticare che i portatori d’interesse saranno, al tempo stesso, fruitori e committenti. Attraverso le nuove tecnologie digitali, essi 23 Sul potenziale dei portali, sugli utenti ed i servizi delle applicazioni web, si veda il testo di Feliciati P., Natale M.T. (a cura di) (2009), disponibile in linea all’indirizzo http://www.minervaeurope.org/publications/handbookwebusers_it.htm 24 Per un approfondimento sul tema delle collezioni audiovisive on line, sulla loro gestione e sulle problematiche relative alla soddisfazione dell’utenza finale, si veda il capitolo di Andy O’Dwyer User Studies for Digital Libraries’ development: audiovisual collections nel testo di Dobreva M., O’Dwyer A. e Feliciati P. (a cura di) (2012) 25 Il portale è stato lanciato nel 2008 dal Presidente della Commissione europea ed attualmente garantisce l’accesso a oltre 19 milioni di oggetti digitali provenienti da biblioteche, archivi e musei europei, e da collezioni di materiale audiovisivo , grazie al contributo di 1.500 istituzioni culturali. URL: www.europeana.eu


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accedono a “luoghi virtuali” in cui discutere di argomenti d’interesse comune e condividere esperienze, oltre che contenuti. I contenuti del portale: da dove vengono Anche nel caso di una semplice pagina web, il contenuto contribuisce a determinare il valore che l’utente attribuisce allo spazio digitale in cui sta navigando. Nel caso dei portali, i contenuti vengono aggregati e provengono da fonti differenti. Il portale può fornire un collegamento a link esterni, i contenuti possono essere caricati dagli utenti registrati o raccolti tramite harvesting, inoltre la fonte dei contenuti può essere sia interna che esterna. Compito del portale, infatti, è indirizzare l’utente, indicando e selezionando i contenuti. Di solito si basa su contenuti collocati all’interno di altre applicazioni web, che possono essere selezionati dagli utenti attraverso uno speciale motore di ricerca. Lungi dall’essere una somma delle parti che lo compongono, il portale dovrebbe invece innescare una sinergia tra di esse ed essere orientato alla user satisfaction. Gli strumenti utili contro la sovraesposizione ai contenuti A fronte dell’evoluzione del Web emerge ancora più chiaramente, quindi, l’esigenza di un mezzo che consenta di raggruppare le fonti d’informazione, e filtrarle, considerando che con il Web 2.0 i contenuti vengono immediatamente pubblicati e subito indicizzati e classificati nei motori di ricerca. Molti utenti decidono di iscriversi alle newsletter (servizio offerto anche da un semplice sito web), con l’inconveniente, però, di esporre il proprio account di posta elettronica a minacce di sicurezza nonché alla ricezione di spam. Risulta essere di grande efficacia la funzione degli aggregatori dei feed26 o flussi di informazione. Questo tipo di tecnologia si rivela utile in diverse discipline, dal giornalismo alla ricerca accademica, dal marketing alla pubblicità così come nella comunicazione all’interno di gruppi di professionisti o nei sistemi di sharing nei social network o diverse community. I feed sono progettati per veicolare gli aggiornamenti dei contenuti pubblicati sul Web: si tratta spesso di RSS (di cui sono state sviluppate diverse versioni) e Atom. I cosiddetti desktop based sono tra gli aggregatori preferiti, grazie alla semplicità dell’interfaccia (nella maggior parte dei casi), e alla capacità di controllo da parte dell’utente; i mobile based presentano invece il vantaggio, ad esempio, di avere ovunque possibilità di accesso. L’accessibilità di un’applicazione web, e di conseguenza la sua qualità, deve infatti consentire all’utente di

26 Per un approfondimento sugli aggregatori di feed si veda il testo di Diharuna Isah Full Data Controlled Web-based Feed Aggregator su International Journal of Computer Science & Information Technology, Vol 4, No 3, June 2012, p. 71-84, disponibile in linea: http://airccse.org/journal/jcsit/0612csit07.pdf

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accedere alle informazioni e agli eventuali servizi interattivi indipendentemente dalla tecnologia che usa e dal contesto in cui opera.

Un Glossario sul Web 2.0: http://www.uniciber.it/index.php?id=357 (ultima consultazione: ottobre 2013)

Dal profilo dell’utente a quello per l’utente: il portale ai tempi del social Il World Wide Web ha attraversato e vive ancora uno stato di evoluzione: le trasformazioni legate al Web 2.0 espongono gli utenti ad una disponibilità di fonti di informazioni sempre più ampia. Si pensi ad esempio a Wikipedia, l’enciclopedia condivisa ed aggiornata dalla Web community. Il Web è sempre più dinamico ed interattivo, talmente ricco di contenuti da rendere difficile una selezione di ciò che si sta realmente cercando. Gli strumenti dei social network e l’interfaccia del Web 2.0 rappresentano un cambiamento significativo del modo in cui viene utilizzato Internet, e comportano un nuovo set di standard, servizi e, quindi, aspettative. A maggior ragione, perciò, l’utente di un portale dovrebbe poter disporre di servizi personalizzati in base al profilo di appartenenza, ed avere la possibilità non solo di accedere alle risorse ma di usarle per produrre e quindi pubblicare e/o scambiare contenuti, in conformità al Web partecipativo, tramite wiki, blog, bookmarking, social tagging: la ricerca nel dominio informativo sarà così più semplice. Dal Web di informazioni al Web di dati Un’ulteriore evoluzione del Web è rappresentata dal Web semantico, in cui i contenuti sono maggiormente strutturati che nel Web ipertestuale. Nel Web semantico i legami sono creati dalle macchine stesse, grazie ai predicati che esprimono i tipi di relazione tra i dati. Le ontologie del Web semantico consentono di fornire risposte a domande più articolate, creando relazioni tra i criteri di ricerca che si stanno utilizzando. In questo caso è raccomandabile uno specifico modello per lo scambio di dati, il Resource Description Framework, che consente di mescolare e condividere dati strutturati e semi strutturati per creare nuove applicazioni. Le nuove tendenze dell’innovazione tecnologica all’interno della società della conoscenza tendono quindi a realizzare il passaggio da un Web fatto di informazioni, ad uno fatto di dati. Ai fini dell’indicizzazione, è quindi ancora più importante il corredo di metadati, vale a dire dati che descrivono altri dati, affinché la macchina possa reperire l’informazione che si sta ricercando; è infatti solo associando ai file dei metadati descrittivi, che descrivono ed identificano le risorse informative, che sarà possibile risalire alle risorse digitali del Web. Esplicitando i collegamenti tra i dati, sarà inoltre possibile il loro riuso; è con la prospettiva di poter creare della nuova conoscenza collegando quanto viene pubblicato e reso disponibile nel


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Web, che viene adottata la tecnologia dei Linked Open Data che dovrebbero possedere i requisiti stabiliti da Tim Berners-Lee, l’inventore di Internet: • In quanto dati aperti, devono essere messi a disposizione in Rete con licenze aperte • Devono essere disponibili come dati strutturati leggibili dalle macchine, ad esempio è preferibile una tabella in formato Excel e non un’immagine scansionata • Preferire l’uso di formati non proprietari • Utilizzare gli standard indicati dal consorzio W3C, per identificare gli oggetti • Collegare i propri dati a quelli di altri attraverso dei link creando così un contesto • Per ulteriori approfondimenti, si rimanda all’articolo disponibile all’URL: http://www. w3.org/DesignIssues/LinkedData.html • Nel 2011 Berners-Lee ha introdotto questa scala di valutazione al fine di orientare l’utenza, e soprattutto i governi, nella creazione di Linked Open Data validi I linked data sono funzionali al Web semantico proprio grazie ai predicati che esprimono tipi di relazione mediante i quali si possono rappresentare ontologie e reti. In tal modo si va pienamente incontro al concetto del Web partecipativo, la cui ragion d’essere è l’utenza stessa, a cui vengono forniti gli strumenti per costruire il proprio spazio all’interno del Web. L’impatto del portale Il Web ha un proprio linguaggio comunicativo e nella progettazione si dovrebbe mirare soprattutto alla qualità, data dall’accessibilità dei contenuti e dalla loro usabilità, in termini di efficacia, efficienza, sicurezza e soddisfazione. Poiché un portale ha un modello organizzativo basato su molteplici paternità di contenuti ed una mission condivisa da più istituzioni, nella progettazione bisognerebbe tener conto dei seguenti aspetti: 1. Sono rispettati i diritti di proprietà intellettuale e privacy nei contenuti? 2. Costituisce una risorsa per una community specifica? 3. Consente di accedere a un database? 4. Le specifiche sezioni consentono solo l’accesso a link esterni o anche a diversi contenuti come pubblicazioni o materiali audiovisivi? 5. Qual è l’origine di questi contenuti? Esterna (link, harvesting), interna (caricati o entrambe)? 6. Si utilizzano strumenti del Web 2.0 per comunicare con l’utenza?

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7. La struttura e l’organizzazione riflettono l’attenzione alla comunicazione con il pubblico, il più possibile dinamica e interattiva? 8. Si utilizzano strumenti come questionari, interviste, sondaggi, per valutare le aspettative o le necessità della propria utenza?27 In Italia l’accessibilità dei siti web delle PA è regolamentata dalla legge 9 gennaio 2004, n. 4 (conosciuta come Legge Stanca) e successive modificazioni. Tale legge è volta a garantire a tutti cittadini, senza limitazione alcuna per gli utenti disabili, la fruizione delle informazioni e dei servizi erogati dai sistemi informatici della pubblica amministrazione. Le PA (e tutti i soggetti citati nell’art. 3 della suddetta legge) che forniscono informazioni o servizi su reti internet, intranet, extranet e su supporti informatici removibili che possono essere utilizzati anche in stazioni di lavoro non collegati ad una rete telematica, devono inoltre rispettare i nuovi requisiti di accessibilità pubblicati il 16 settembre 2013 nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana (GU Serie Generale n.217 del 16-9-2013).

27 Si veda, ad esempio: European Youth4Media Network, Survey: Journalist and Digital Technology. A survey on new skills and training needs (http://www.youth4media.eu/?p=4953, ultimo aggiornamento 30/01/2013). Il sondaggio è volto a migliorare la formazione di giornalisti e professionisti dei new media


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2.2 Rivoluzione TV 2.0: le Web TV in Italia di Valentina Polci Tra gli scenari che si prefigurano nella nuova era della comunicazione, quella dei media digitali e del confronto costante con il Web 2.0, uno tra i più significativi è quello di una prossima rivoluzione videocentrica: dicono le statistiche che nel 2014, infatti, il 90% del traffico online sarà incentrato sui video.Anche il giovane film maker indipendente – al pari di una multinazionale che vende musica, ad esempio – può contare sull’aiuto dei motori di ricerca per incontrare la sua fascia di pubblico tra gli utenti dei servizi audiovisivi online. La tv del domani è una tv attiva che ciascuno, in qualche modo, può cucirsi addosso, vedendola dal computer in camera da letto o in ufficio, in treno sullo smartphone e sull’iPad, o con gli amici su Facebook. I costi di hardware e software, infatti, si sono ridotti grazie alla produzione di massa e alla concorrenza, e questa sostenibilità economica consente appunto agli utenti di connettersi alla rete da diversi dispositivi e dai luoghi più disparati. Assistiamo, parallelamente alla diminuzione dei costi, alla diffusione nel mercato di nuove tecniche di visualizzazione dei contenuti audiovisivi e di nuovi strumenti. Anche nel campo delle emittenti web occorre tener conto, a livello tecnico, della moltitudine di dispositivi in possesso degli utenti: per raggiungere una diffusione ottimale si deve creare una versione apposita per smartphone o tablet.

Web TV o contenitore? Una definizione fluida La Web Television, detta Web TV, è il servizio di televisione fruita attraverso il Web. Si presenta come un medium di consultazione, interattivo, di relazione, erogatore di servizi, ed è uno straordinario strumento di web marketing e comunicazione on line, che utilizza sia la potenzialità di internet sia l’impatto comunicativo della televisione. La tecnologia alla base della Web TV è lo streaming. Tecnologicamente si distingue dall’IPTV (Internet Protocol Television) in quanto questa è realizzata con meccanismi di trasmissione che ne garantiscono la qualità di servizio a favore dell’utente, mentre la web tv è realizzata attraverso una comunicazione best-effort con l’utente. Ben marcata, anche se forse poco rispettata o conosciuta, è la differenza tra Web TV/IPTV e contenitori video. Troppo spesso, infatti, la denominazione Web TV viene impropriamente utilizzata per descrivere l’inserimento di video all’interno di un sito: in questi casi si deve invece parlare di contenitori, semplici data base di prodotti video. Elemento chiave che distingue Web TV e IPTV dai contenitori è anche il palinsesto, che prevede la visione di format, programmi, episodi di fiction, tg in data e ora predeterminate. (fonte Albagest srl)

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Anche in Italia, come registrano i numeri dell’Open Society Foundation, si sta assistendo a una fuga, lenta ma graduale, dal piccolo schermo verso nuovi schermi, con la fruizione di video sul Web attraverso social network e piattaforme di videosharing come YouTube e Vimeo, e attraverso i device mobili: la ricerca annuale Netizen relativa al 2012 mappa 642 Web TV lungo tutto lo Stivale, oltre 30 media universitari e 815 media locali28. In questo contesto continuano a moltiplicarsi Web TV, testate online e community in rete. E se nel 2010 la Web TV ha fatto il suo exploit, nel 2011 ha cominciato a fare business.

Web TV italiane in numeri Sul territorio nazionale si contano ad oggi quasi 1.500 piattaforme attive per quasi 10 mila operatori (tra diretti e indotto), e un fatturato di oltre 10 milioni di euro. Tra le regioni più avanzate si distinguono Lazio, Lombardia, Emila Romagna e Puglia. Gli attori in gioco operano anche sul terreno dei social network: viralizzano i contenuti su Facebook l’82% delle antenne, su Twitter il 46%, su Foursquare il 37%. I canali prediligono YouTube nel 72% dei casi (a seguire Vimeo nell’11%). La rete si apre anche alle applicazioni per smartphone e tablet: lo fa il 40% dei canali (per il 14% delle web tv i download superano le mille unità). La fotografia di Netizen 2012 dice anche che le Web TV, oggi, sono molto più strutturate di cinque o sei anni fa: le apparecchiature sono professionali nel 69% dei casi, i portali sono aggiornati per il 53% (solo nel 2010 questa percentuale era del 39%). Fonte: Netizen 2012 http://www.altratv.tv/netizen-2013

La televisione che si vede attraverso un sito Internet rompe gli schemi di produzione e fruizione della TV classica, aprendo nuovo spazi per l’informazione, l’intrattenimento, la cultura. La realtà a disposizione del pubblico è sempre più globale: include soggetti, tematiche e modalità di espressione sempre più ampie ed eterogenee. Persiste la necessità di comunicare e comunicarsi, anche in modo espressivo, ma si cerca di far diventare questo settore un mercato fondato su microtarget e nicchie verticali.

28 La ricerca è stata condotta da Altratv.tv, primo osservatorio sulle Web TV italiane e sui media locali posizionati in rete che raccoglie ricercatori italiani ed esteri, fondato a Bologna nel 2004 da Giampaolo Colletti su ispirazione di Carlo Freccero


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Crescono le Web TV fatte dai cittadini, le Web TV “dal basso”, vale a dire quelle in cui attori indipendenti propongono contenuti multimediali territoriali o tematici: la Web TV, in Italia, è da sempre anche sinonimo di cittadinanza attiva, di citizen journalism. E così le micro Web TV, sfruttando valori come la prossimità e la pubblica utilità, cercano di colmare un vuoto informativo, attraverso l’aggiornamento costante, il dialogo con la comunità e la serialità. Ogni canale racconta una realtà “piccola” e particolare, come quella ormai entrata negli annali della pur breve storia delle Web TV, ovvero teletorre19.com di Bologna, prima TV di condominio (autofinanziata), fondata da Gabriele Grandi, pensionato, un giorno del 2001: con una telecamera fissata su un davanzale del suo condominio raccontava la situazione del traffico sulla tangenziale. Dall’infotraffico alle ricette di cucina, fatte girare tra condòmini, il passo è stato breve. E ora fra gli abitanti dei condomini di via Casini, a Bologna, si dialoga così. Ma esistono Web TV delle mamme, quelle tutta musica, quelle dedicate al cinema, all’arte, al design, o alle diverse confessioni religiose (come sabaoth.tv degli evangelici pentecostali, in Lombardia, finanziata dai fedeli), e ancora quelle degli immigrati, quelle sportive e culturali di ogni genere. La formula di micro citizen journalism che più funziona in Italia è quella che vede dietro le telecamere, più che giornalisti (che pure ci sono), due categorie anagrafiche e sociali ben definite: giovani ipertecnologici e pensionati volenterosi. Un fenomeno paragonabile a quello delle “radio libere” degli anni Settanta, un nuovo spazio di espressione inizialmente gestito dall’iniziativa privata ma che, grazie ai bassi costi iniziali, offre opportunità anche a giornalisti e professionisti dell’informazione. Sull’esempio dei campus americani, inoltre, sono nate anche in Italia le Web TV universitarie. Le “antenne” italiane parlano di ciò che avviene nei territori o si rivolgono a comunità specifiche, ad alto potenziale valoriale: propongono cultura (57%), sport (36%), turismo (34%), politica (31%), cronaca (26%), web series (8%). Ma la sfida per la Web TV è anche e soprattutto questa: essere in grado di creare una propria sostenibilità, e le aree di miglioramento restano quelle legate alla metrica, cioè alla misurazione, essenziale per potersi proporre da un punto di vista commerciale a investitori e partner. Nel 12% dei casi le Web TV attingono a finanziamenti legati alla pubblica amministrazione (l’anno scorso erano il 19%) e nel 40% hanno rapporti con piccole e medie imprese. La parte del leone, però, è ancora fatta da donazioni o da risorse degli ideatori (56%). “Nel 2011 e ancor più nel 2012 le micro Web TV italiane hanno iniziato a fare sul serio – segnala Colletti di Altratv – diventando, in molti casi, vere e proprie start up”. Prova ne è il fatto che fino a poco fa i finanziamenti disponibili arrivavano prevalentemente dalle pubbliche amministrazioni, mentre ora i rapporti commerciali con le aziende private (soprattutto quelle piccole imprese che sono legate al territorio) sono saliti vertiginosamente, fino all’80%.

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Il 24% delle aziende commissiona la produzione di video direttamente alle Web TV, e il 32% produce pubblicità con pre-roll o banner. Chi sta dietro la telecamera fa ancora, in gran parte, attività non retribuita, ma una Web TV su cinque ha un parco collaboratori che va da 6 a 10 persone, in buona parte retribuiti. Le Web TV stanno dunque sfruttando i benefici del digitale, non ultimo l’abbattimento dei costi, dialogando sempre meglio con i propri interlocutori. Ma crescono anche le realtà digitali che operano per le piccole e medie imprese o per la pubblica amministrazione o per le organizzazioni di categoria. Professionalizzazione e logica di servizio sono ora le chiavi di crescita per il futuro di centinaia di canali accesi sul Web.

La Pubblica Amministrazione che si “vede” online L’idea è nata nel 2001 durante il Forum PA che si tiene annualmente a Roma1 e l’anno dopo il progetto era già visibile con tanto di Tg. Nella Pubblica Amministrazione la Web TV è una realtà fin dal 2002, da quando cioè è nata la testata TelePa che manda in onda telegiornali e approfondimenti settimanali con miniredazioni sparse per le regioni d’Italia. Insomma, il fenomeno è poco conosciuto ai più, ma la Web TV nella pubblica amministrazione è un settore della comunicazione ben consolidato e praticato. Al punto che il Formez (il Centro servizi, assistenza, studi e formazione per l’ammodernamento delle PA del Ministero per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione) fa un monitoraggio del settore ogni sei mesi e dal 2003 pubblica una guida annuale. La legge di riferimento che ha permesso di mettere in pratica l’uso delle nuove tecnologie web e televisive nella pubblica amministrazione è quella del 7 giugno 2000 n.150, che prevede per le pubbliche amministrazioni un apposito ufficio stampa, con responsabili iscritti all’Ordine dei Giornalisti, con la possibilità di un dialogo diretto con i cittadini, anche senza la mediazione delle strutture tradizionali e mette i sistemi audiovisivi e quelli telematici sullo stesso piano della stampa tradizionale. Un servizio di trasmissione in diretta di tutti i lavori parlamentari, ad esempio, è messo a disposizione sia dalla Camera dei Deputati sia dal Senato. 1 Il Forum PA è un meeting annuale che si configura come il punto di riferimento per la discussione sull’innovazione e la modernizzazione del sistema pubblico italiano (www.portal.forumpa.it)


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In conclusione, per aprire una Web TV, sono necessari: • un Pc o un Mac con almeno 2 GB di Ram • una telecamera, ovviamente meglio se digitale semiprofessionale • l’attrezzatura per il montaggio e la licenza (da 400 a 1000 euro versione full) • un dominio Internet, altrimenti la televisione non è sul Web. • la distribuzione del prodotto su una piattaforma (va bene anche Youtube o Ustream altrimenti bisogna affittare bande ad hoc)

Note tecniche La tecnologia alla base di Web TV e IPTV è lo streaming, dove il termine streaming identifica un flusso di dati audio/video trasmessi da una sorgente ad una destinazione (flusso unicast) o da una sorgente a più destinazioni (flusso multicast). I flussi video vengono trasmessi tramite una rete telematica (Internet). Caratteristica fondamentale della Web TV e della IPTV è il fatto che i pacchetti di dati trasferiti (flusso video) vengono riprodotti tramite un Player (PC, SmartPhone, tablet) man mano che arrivano a destinazione. Entrambe, inoltre, necessitano di un server di streaming che eroghi i contenuti in diretta, poiché sia che si tratti di VOD (video on demand) sia che si tratti di una diretta (Live), i contenuti vengono erogati dal server di streaming sempre in TP e non in downloading. (fonte Albagest srl) Fatti i dovuti conti, oggi, con meno di 5mila euro si può far partire una Web TV di tutto rispetto.

Cosa dice la legge Sarà il mercato o la politica a regolamentare il settore delle Web TV? Quando nel 2010 si è visto che il fenomeno era diventato capillare, l’Agcom, l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, ha iniziato la sua politica di interventi. L’Autorità ha circoscritto il campo di applicazione del regolamento solo ai professionisti che sono effettivamente provvisti di capacità competitiva, cioè ai soggetti che hanno una

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soglia minima di ricavi annui derivanti da attività tipicamente radiotelevisive (pubblicità, televendite, sponsorizzazioni, contratti e convenzioni con soggetti pubblici e privati, provvidenze pubbliche e da offerte televisive a pagamento) superiore a 100mila euro: dunque non serve l’autorizzazione (costo 500 euro) per le micro Web TV, se i palinsesti prevedono una durata inferiore a 24 ore settimanali, se i servizi audiovisivi sono a circuito chiuso per gruppi chiusi di utenti o in luoghi aperti al pubblico. È necessaria, e obbligatoria, invece, l’autorizzazione nel caso in cui si supera i 200mila euro di ricavi all’anno e chi apre la Web TV ha natura giuridica di società di capitali o di persone, società cooperative, fondazioni, associazioni riconosciute e non riconosciute, persone fisiche con oggetto sociale relativo all’esercizio dell’attività radiotelevisiva, editoriale o comunque attinente a informazione e spettacolo. La durata dell’autorizzazione è di 12 anni, rinnovabile (30 giorni prima della scadenza) per periodi di uguale durata. In caso di cessione, il venditore deve fare formale comunicazione di rinuncia all’autorizzazione a favore dell’acquirente.


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3. La ricerca 3.1. Esempi significativi di portali e Web TV: criteri e metodi di selezione nell’ottica di EuropAs di Maria Laura Tirabassi La scelta delle piattaforme web e delle Web TV da proporre in questa sezione è avvenuta sia in considerazione di una serie di risultati programmati in base agli obiettivi del progetto EuropAs che di risultati imprevisti. In ogni caso abbiamo tenuto presente che, in fase di progettazione di un servizio online, sia esso un portale o una Web TV, è importante non trascurare la presenza di uno spazio in cui poter interagire con l’utente, e monitorarne le esigenze e le valutazioni attraverso sondaggi e/o questionari. L’evoluzione del Web consente infatti, come si è visto, l’utilizzo di strumenti funzionali alle proprie attività, ad esempio i blog, che presentano tra l’altro il vantaggio di avere costi minimi di gestione. Inoltre, scegliere di affiancare al proprio canale di comunicazione nel Web l’accesso a pagine o account su diversi social – come YouTube, Facebook, Twitter e Linkedin – garantisce di raggiungere un’utenza sempre più vasta in maniera semplice e versatile. Nella selezione delle piattaforme è stato dato maggior rilievo a quelle con una dimensione europea, supportate dall’azione congiunta di soggetti provenienti da diverse nazioni e/o che beneficiano del sostegno di finanziamenti europei, che cercano di realizzare una risorsa web moderna, collaborando con i propri utenti nella creazione di contenuti e community legati a specifici progetti, supportandoli con diversi materiali e con le informazioni necessarie su novità, eventi, punti di contatto e progetti. Si tratta di portali “internazionali” e di siti web che fungono da “capolista” in termini di servizi offerti e di funzioni di ricerca. Le Web TV proposte sono state scelte non solo in quanto canali di broadcasting su tematiche europee, ma anche per la completezza del loro palinsesto, l’assegnazione di premi internazionali all’emittente e, vale la pena di sottolinearlo, per la loro sostenibilità sia in termini di competenze tecniche che di risorse economiche. Le schede descrittive sono state impostate sulla base dell’uso pubblico che viene fatto dei siti e portali web e delle emittenti online proposte negli esempi. Vengono pertanto date delle informazioni generali sul profilo del sito web o della Web TV, come la URL, le lingue usate e i soggetti che supportano e realizzano la piattaforma. Nella descrizione sono stati indicati la mission, le principali attività, gli obiettivi, gli argomenti affrontati, l’ambito e il target di riferimento. Vengono poi descritti gli strumenti e le funzionalità, ad esempio i mezzi scelti per interagire con gli utenti, lo scambio di informazioni, il buon uso dei mezzi del social networking ed i vantaggi che la fidelizzazione comporta. I punti critici evidenziati in conclusione delle schede riguardano il compimento della mission, l’affidabilità, data ad esempio dall’effettiva riconoscibilità di valori culturali in armonia con l’idea

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di cittadinanza attiva europea, la semplicità della navigazione e la coerenza nell’architettura della piattaforma, nonché dell’apertura agli strumenti del Web 2.0. 3.2 Dieci casi: schede di presentazione e analisi 3.2.1 Portali e siti web di Maria Laura Tirabassi Scheda 1. Fe:male Fe:male è una piattaforma che funge da social network per le aspiranti donne in carriera europee, favorendone la condivisione di competenze ed esperienze ed accompagnandole nella formazione, anche grazie al supporto della Commissione europea nell’ambito del Lifelong Learning Programme29. Il progetto rientra nelle attività in favore dell’imprenditoria femminile in Europa che sono state presentate nel corso dell’evento Women Entrepeneurs – Five Pillars to Growth (Bruxelles, 19-21 febbraio 2013).

29 Si veda anche, per un’altra interessante ed accurata recensione della piattaforma: Flavio Fabbri, Femaleproject. eu, «Key4biz.it» [online], 5 settembre 2012. Disponibile all’URL: <http://www.key4biz.it/Analisi_e_Dati/RecenSiti/2012/09/FemaleProject_Femaleprojecteu_Viteco_JO_Commissione_Europea_Lifelong_Learning_Programme_ Social_Network_Donne.html>


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1. PROFILO DELLA PIATTAFORMA • NOME DEL SITO WEB: Fe:male – Female Entrepeneurs: Mentoring and Lifelong Learning Across Europe • URL: www.femaleproject.eu • PAESE D’ORIGINE: la piattaforma è stata sviluppata dall’azienda italiana Viteco, in collaborazione con le altre associazioni partner, con sede in Inghilterra, Olanda, Malta e Cipro • LINGUA/E: Inglese. La sezione About us, con informazioni sulla mission ed il progetto Fe:male, è disponibile anche in italiano, greco e olandese. Gli articoli della sezione News che presentano eventi promozionali del progetto o casi di successo relativi a una nazione sono nella lingua del paese di provenienza (es: Malta) • ORGANIZZAZIONE A CUI FA CAPO: Il progetto è stato lanciato e viene sostenuto dal Lifelong Learning Programme e viene gestito da un consorzio di cinque organizzazioni che lavorano nel campo della formazione, con particolare attenzione al sostegno dell’imprenditoria femminile e specializzate nell’uso di nuove tecnologie 2. DESCRIZIONE • MISSION: il progetto vuole sostenere le aspirazioni imprenditoriali delle donne europee, soprattutto di chi si trova da molto tempo in stato di disoccupazione, delle madri single, delle donne appartenenti a minoranze etniche e delle over 50. A tale scopo, il progetto vuole mettere in contatto donne che hanno già avuto esperienze di successo con le aspiranti imprenditrici, affinché possano essere d’ispirazione e incoraggiamento, e fornire il know-how necessario. • OBIETTIVI: sostenere le donne nell’inserimento nel mondo degli affari, favorendone la formazione professionale e personale; dare alle aspiranti imprenditrici una rete di sostegno formata da altre donne, che possono dare consigli pratici e informazioni sugli strumenti necessari ad avviare la propria attività, usando nuove tecnologie – come l’e-learning – che consentono di condividere opinioni e idee di business anche da casa propria. • ATTIVITÀ PRINCIPALI: il sito svolge le sua attività attraverso cinque canali principali: Membership, in cui vengono presentati i servizi forniti a chi si iscrive alla piattaforma; Enterprise Academy in cui, nella sezione mentoring circles™ si danno informazioni sulle attività dei gruppi di mentoring e l’opzione per cercare quelle che si svolgono nel proprio paese; Connect in Europe che presenta l’elenco delle donne in affari con cui è possibile connettersi registrandosi; Events in cui vengono presentati gli eventi e le opportunità di formazione a livello nazionale ed europeo; News che presenta i contenuti della newsletter in inglese ed articoli.

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• AMBITO E ARGOMENTI: le attività lavorative, i progetti, l’acquisizione di competenze in un ambiente ad alto tasso di cultura digitale, le aspirazioni imprenditoriali e le esperienze di successo delle donne europee e potenzialmente di tutto il mondo. • ORIGINE DEI CONTENUTI: redazionale e prevalentemente interna, contenuti caricati dall’utenza registrata. 3. GLI STRUMENTI/FACILITIES DEL SITO WEB • TIPOLOGIA DEGLI STRUMENTI: RSS, FAQ sul network; le pagine delle news e degli eventi sono condivisibili attraverso il social sharing. La maggior parte degli strumenti messi a disposizione del sito web dipendono dalla registrazione, ad esempio trovare contatti, accedere a materiale divulgativo, mandare messaggi. Particolarmente interessante è il servizio SkillsSwap che consente di ricevere competenze in un settore d’interesse in cambio delle proprie (ad esempio: dedicare un’ora a un esperto di web design e ricevere in cambio un’ora di competenza in quel settore). • ACILITIES: Registrarsi alla piattaforma ed entrare a far parte del network Fe:male è gratuito in quanto il servizio è offerto dalla Commissione europea. Successivamente, il progetto sarà sostenuto economicamente da qualsiasi contributo esterno. Diventando membri si ha diritto all’accesso alla gamma di strumenti pratici del sito web, a consigli e informazioni, ed è possibile connettersi con le altre imprenditrici in Europa. Si riceveranno inoltre informazioni sulle opportunità di formazione e networking per donne in affari nel proprio paese e si riceveranno sconti per la partecipazione ad eventi organizzati dai soggetti partner del progetto Fe:male (variano da paese e paese). 4. ANALISI • COMPIMENTO DELLA MISSION: finora oltre 200 donne si sono registrate alla piattaforma, per scambiarsi consigli e informazioni, e imparare a gestire il proprio tempo e il proprio business attraverso corsi e conferenze on line, favorendo così il raggiungimento della mission del progetto. • VALORI CULTURALI: si fondano sulla consapevolezza della difficoltà delle donne ad emergere in un mondo imprenditoriale a maggioranza maschile, e della necessità della formazione e del confronto con il contesto europeo. • NAVIGAZIONE: la struttura del sito è presentata con chiarezza e le pagine sono ricche di materiali. • AFFIDABILITÀ: data, oltre che dal riconoscimento di cui godono i soggetti partner, dal supporto della Commissione europea.


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• UTILIZZO DI STRUMENTI CHE FACILITANO LA COMUNICAZIONE: connessione alle pagine Facebook, Linkedin e al canale YouTube dell’APRE; questionari online per la valutazione degli utenti. Da segnalare è il video We have the tech we have no excuse caricato su YouTube (all’URL http:// www.youtube.com/watch?v=N7EuTm9lMrY), e condiviso anche nella pagina Facebook del progetto, che presenta ed illustra una varietà di progetti europei e relativi siti web che hanno lo scopo di supportare le donne nelle ICT e nell’imprenditoria, tra cui, ovviamente, anche Fe:male.

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Scheda 2. APRE Il sito web dell’Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea è una risorsa preziosa per chi opera all’interno di aziende, università e centri di ricerca per orientarsi sui programmi dell’Unione Europea nel campo della ricerca e dello sviluppo tecnologico.

1. PROFILO DELLA PIATTAFORMA • Nome del sito web: APRE, Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea • URL: www.apre.it • Paese d’origine: Italia • Lingua/e: Italiano/inglese • organizzazione a cui fa capo: APRE è un ente privato di ricerca non profit sostenuto da oltre cento soci sostenitori e ordinari provenienti da università e organizzazioni private e


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pubbliche del mondo della ricerca, dell’industria e della finanza. Il sito web facilita la fornitura di servizi di informazione, assistenza e formazione 2. DESCRIZIONE • Mission: il sito web agevola il compimento della missione istituzionale dell’ente di sostenere la partecipazione italiana ai programmi di ricerca internazionale promossi dalla Commissione europea. • Obiettivi: identificare la potenzialità delle proposte di ricerca, vagliando le opportunità di finanziamento; reperire le collaborazioni e, in alcuni casi, coordinare le interazioni tra partner; offrire un sostegno tecnico ai soggetti istituzionali coinvolti nella costruzione dello Spazio Europeo della Ricerca; favorire la promozione della mobilità ed il dialogo tra scienza e società, e gli scambi di informazione sulle politiche all’apertura dei programmi nazionali. • Attività principali: fornisce informazione, assistenza e formazione sulle dinamiche di partecipazione al Programma Quadro di Ricerca e Sviluppo Tecnologico dell’Unione Europea, il più importante strumento di finanziamento alla ricerca scientifica del mondo (lo stanziamento per il VII Programma Quadro 2007-2013 è stato di quasi 53 miliardi di euro). • ambito e argomenti: la Ricerca Europea, i Punti di Contatto Nazionali (PCN), occasioni di partenariato, bandi, varie opportunità di finanziamento. • ORIGINE DEI CONTENUTI: sia redazionale che esterna (ad esempio link a pagine web istituzionali). 3. GLI STRUMENTI/FACILITIES DEL SITO WEB • Tipologia degli strumenti: test eleggibilità Principal Investigator per progetti ERC (Consiglio Europeo della Ricerca); questionario online per la valutazione dei servizi APRE e del sito web da parte degli utenti. • Facilities: effettuando il login e registrandosi al database è possibile essere aggiornati sulle opportunità di finanziamento della Commissione europea; per i soci APRE è possibile accedere, dalla pagina iniziale, alla Intranet. 4. ANALISI • COMPIMENTO DELLA MISSION: la mission può dirsi ampiamente soddisfatta. • Valori culturali: importanza data al continuo aggiornamento ed adeguamento alla domanda d’informazione, al fine di erogare servizi qualificati provenienti da diversi soggetti.

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• Navigazione: privo di una grafica ridondante e forte di una chiarezza di navigazione nella struttura; metanavigazione agevolata dalle briciole di pane30 • Affidabilità: il radicamento dell’ente nel mondo della ricerca, e la sua esperienza decennale articolata sul territorio aumentano il valore dei servizi erogati dalla piattaforma. • Utilizzo di strumenti che facilitano la comunicazione: connessione a Facebook, Linkedin e al canale YouTube dell’APRE; i questionari online per la valutazione degli utenti.

30 Si tratta di uno strumento che aiuta l’utente a visualizzare le tappe della sua navigazione all’interno di un sito ed appare solitamente sotto la testata della pagina web


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Scheda 3. Youth4Media Youth4Media è una piattaforma multimediale per avvicinare giovani e aspiranti professionisti dei media agli strumenti delle ICT. Si è aggiudicato due premi International Citizen Media Award nel 2011 e nel 2012. La giuria ha conferito premi nelle categorie video, audio, Internet (per il 2011). In particolare, nella categoria Internet, sono stati valutati la pagina iniziale, il blog ed il portale. Questo premio è rivolto a produzioni non commerciali, in merito a tematiche locali, regionali, globali e sociali. Il progetto è supportato dalla Commissione europea all’interno del programma Gioventù in Azione.

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1. PROFILO DELLA PIATTAFORMA • Nome del sito web: European Youth4Media Network • URL: www.youth4media.eu • Paese d’origine: Germania / Polonia • Lingua/e: inglese, sia nei contenuti testuali che nei video (nel caso si usufruisca del servizio offerto dalla piattaforma per promuovere/registrare/diffondere una propria conferenza, vengono inclusi sottotitoli in inglese o in polacco al materiale audiovisivo) • organizzazione a cui fa capo: è il portale di un’associazione di quaranta organizzazioni di ventisei paesi diversi che lavorano nel campo dei community media. I membri del network sono Eurodesk e centri della rete Europe Direct, e offrono importanti informazioni in merito al programma Gioventù in Azione e altri programmi europei 2. DESCRIZIONE • Mission: i membri del portale condividono appieno l’impegno di sostenere e promuovere la creazione e lo sviluppo dei community media in Europa attraverso conferenze, azioni dirette in comunità locali ed istituendo a livello europeo network per giovani professionisti dei media digitali. • Obiettivi/target di riferimento: fornire ai giovani le competenze e gli strumenti per essere al tempo stesso produttori ed utenti (producer+user = “produser”) nell’ambito dei mezzi di comunicazione digitale. • Attività principali: le attività sono portate avanti sia localmente che a livello europeo, e riguardano principalmente: l’educazione politica e ai mezzi di comunicazione, web broadcasting; i giovani delle istituzioni partner promuovono il dialogo politico ed interculturale attraverso l’uso dei mezzi audiovisivi. • ambito e argomenti: i giovani hanno la possibilità di affrontare temi politici, culturali e sociali in dibattiti pubblici con politici ed esperti. • ORIGINE DEI CONTENUTI: prevalentemente interna e redazionale (ad esempio i contenuti audiovisivi realizzati dai giovani coinvolti nel progetto) 3. GLI STRUMENTI/FACILITIES DEL SITO WEB • Tipologia degli strumenti: diffusione di materiali multimediali come pubblicazioni (ad esempio il manuale Media Trainer), on demand broadcasts, live streaming, prodotti audiovisivi veicolati dall’emittente Europeanweb.tv. • Facilities: questionari, sondaggi, social sharing, RSS.


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4. ANALISI • COMPIMENTO DELLA MISSION: è agevolato grazie ai corsi di formazione e dando risalto ai prodotti audiovisivi realizzati da un team di giovani reporter provenienti da diverse Web TV in tutta Europa, nonché ai premi e agli eventi in programmazione. • VALORI CULTURALI: si fondano sull’importanza data alla formazione dei giovani sui new media e le ICT. • Navigazione: i punti di riferimento sono ben definiti, anche grazie alla grafica della home page; è possibile effettuare una meta navigazione grazie al motore di ricerca interno alla piattaforma e navigazioni secondarie relative a specifici progetti, con contenuti testuali ed immagini condivisibili attraverso i social; le briciole di pane consentono comunque di non perdersi nella navigazione. • Utilizzo di strumenti che facilitano la comunicazione: newsletter, social sharing, blog che danno la parola sia ai partecipanti che a chi si occupa della formazione; i contenuti delle pagine web sono condivisibili nei social; sondaggi che fungono sia da strumento per il sito web nella scelta delle azioni da compiere, che per gli utenti che partecipano ed informano il sito web che la loro opinione influenzerà le future azioni del sito (ad esempio quello di Gennaio 2013 sull’uso delle tecnologie digitali da parte dei giornalisti).

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Scheda 4. CCP Italy CCP Italy è il punto di contatto ufficiale italiano per il programma Cultura 2007-201331, ottimo esempio di sito “capolista” in termini di servizi offerti e funzioni di ricerca che vanno oltre la semplice presentazione di informazioni.

1. Profilo della piattaforma • Nome del sito web: Cultural Contact Point Italy • URL: www.ccpitaly.beniculturali.it • Paese d’origine: Italia • Lingua/e: Italiano/inglese 31 Leila Nista, Il Cultural Contact Point CCP Italy: ruolo e attività, disponibile all’URL: http://www.ufficiostudi.beniculturali.it/mibac/export/UfficioStudi/sito-UfficioStudi/Contenuti/Archivio-Newsletter/Archivio/2011/Newsletter-6/ visualizza_asset.html_125. Ultimo aggiornamento 31-05-2011


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• organizzazione a cui fa capo: Istituito in seno al Ministero dei Beni e le Attività Culturali e del Turismo 2. Descrizione: • Mission: come Agenzia Nazionale per il programma Cultura 2007-2013, adottato dalla Commissione e dal Consiglio dell’Unione Europea a sostegno di programmi permanenti di attività culturali a carattere transnazionale, il Cultural Contact Point (CCP Italy) è responsabile della promozione e diffusione del Programma in ambito nazionale. • Obiettivi: in linea con gli obiettivi prioritari dell’Agenda Europea. • Attività principali: il CCP Italy garantisce l’accesso al programma Cultura, si occupa di offrire concreta assistenza ai possibili beneficiari e promotori di progetti nazionali incoraggiando le iniziative culturali italiane in ambito comunitario e promuovendo la partecipazione di organizzazioni di settore e/o di istituzioni pubbliche locali ad attività di cooperazione, anche al fine di rafforzare la dimensione internazionale della politica culturale italiana. • ambito e argomenti: la guida al programma Cultura, i bandi più recentemente pubblicati, gli eventi e le news in merito, la documentazione ed i link utili, i progetti selezionati e l’opportunità di finanziamenti alternativi, con video ed esempi dei progetti finanziati (i video, in lingue differenti, sono descritti e sottotitolati in inglese). • ORIGINE DEI CONTENUTI: sia redazionale che esterna, prevalentemente attraverso l’accesso a pagine ufficiali e istituzionali. 3. GLI STRUMENTI/FACILITIES DEL SITO WEB • Tipologia degli strumenti: documenti e pubblicazioni da scaricare, studi sulle best practices sul programma Cultura, newsletter; link esterno alla pagina YouTube del CCP Italy; motore di ricerca nel sito; social sharing (Facebook, Twitter, Linkedin), pagina Facebook. • Facilities: MY CCP è il servizio che consente di creare un proprio account, attraverso cui è possibile avere un accesso più veloce all’help desk del CCP Italy, richiedere assistenza mail tramite l’Area Ticket, storicizzare lo scambio di informazioni con il CCP Italy, cercare un partner per il proprio progetto, e registrare il proprio profilo ed i propri progetti nel database per la ricerca dei partner. 4. ANALISI • COMPIMENTO DELLA MISSION: è agevolato dal servizio offerto per facilitare la ricerca di partner nel settore culturale.

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• VALORI CULTURALI: si fondano su una piena ricezione dell’idea di cittadinanza attiva europea. •

NAVIGAZIONE: la struttura, sia di navigazione che logica, consente subito agli utenti di individuare la sezione più adatta alla propria ricerca; viene inoltre messa in evidenza, sia nella testata che nella parte inferiore della home page, la funzione relativa alla creazione di un proprio account, con immediato riferimento ai servizi offerti.

• AFFIDABILITÀ: la gestione da parte del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo contribuisce a garantire la pertinenza, l’integrità e l’aggiornamento dei contenuti presentati e dei servizi offerti. • Utilizzo di strumenti che facilitano la comunicazione: oltre alla pagina Facebook, dalla piattaforma è possibile accedere alle modalità di prenotazione di un colloquio individuale presso i punti di contatto.


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Scheda 5. On the Move On The Move è un portale dedicato agli artisti giovani o comunque emergenti, che hanno, attraverso la piattaforma, la possibilità di ricevere e condividere informazioni su scambi culturali all’estero di durata variabile e sulle iniziative in campo artistico in diversi paesi. Il portale è supportato dalla Commissione europea all’interno del programma Cultura.

1. PROFILO DELLA PIATTAFORMA • Nome del sito web: On the move – Cultural Mobility Information Network • URL http://on-the-move.org/ • Paese d’origine: Belgio, ma attualmente sono coinvolti nel portale oltre venti paesi EU e non • Lingua/e: inglese, ma sono disponibili documenti utili in traduzione, ad es. il Dossier sulla mobilità culturale per principianti, scaricabile, oltre che in inglese, sia in italiano che in francese (Gennaio 2013) • organizzazione a cui fa capo: è una rete di trentacinque organizzazioni, diverse per natura e per mission, che uniscono forze e condividono conoscenze per sostenere la mobilità di artisti ed operatori culturali attraverso la coordinazione delle informazioni su politiche di tutela ed attività congiunte 2. DESCRIZIONE • Mission: organizzare, coordinare ed incrementare un servizio d’informazione sulla mobilità in ambito culturale che sia trasparente, accurato ed user friendly, che provenga da un numero di risorse sempre in crescita e raggiunga un pubblico in espansione. La mission è inoltre

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quella di promuovere un concetto di mobilità che sia rispettoso degli standard sociali e della protezione dell’ambiente, e che promuova la diversità ed il dialogo interculturale. • Obiettivi: per il periodo 2011-2013 sono state individuate tre aree di azione principali: l’informazione – facilitare, coordinare e migliorare la diffusione di informazioni sulla mobilità in Europa e non solo; tutela – difendere e promuovere un concetto di mobilità che sia progressivo, responsabile e sostenibile dal punto di vista sociale ed ambientale; networking – costruire ed incrementare la capacità dei membri di districarsi nel campo della mobilità attraverso scambi e formazione. •

Attività principali: informazione e attività di promozione.

• ambito e argomenti: mobilità sostenibile, borse, tasse e problemi col visto, bandi, formazione, opportunità di lavoro. • ORIGINE DEI CONTENUTI: prevalentemente interna e caricata dai membri del portale. 3. GLI STRUMENTI/FACILITIES DEL SITO WEB • Tipologia degli strumenti: newsletter (inglese, spagnolo, francese), motore di ricerca nel sito, tag cloud, documentazione relativa a progetti e finanziamenti. • Facilities: iscrivendosi alla newsletter o dalla pagina Facebook del portale è possibile essere aggiornati sulle notizie ed i contenuti veicolati, con un adeguato supporto linguistico. 4. ANALISI • COMPIMENTO DELLA MISSION: è agevolato dall’utilizzo del linguaggio e dai social media appropriati per la community a cui il portale si rivolge. • Valori culturali: fondati sul supporto della cooperazione internazionale nel campo della mobilità, con particolare attenzione alla sostenibilità degli scambi culturali. • Navigazione: la navigazione principale è ben in vista, ed è possibile una metanavigazione all’interno del portale grazie al motore di ricerca interno. • Affidabilità: garantita soprattutto dal supporto della Commissione europea ai soggetti coinvolti nella gestione del portale. • Utilizzo di strumenti che facilitano la comunicazione: è possibile inviare, una volta lette le politiche editoriali, notizie d’interesse per gli utenti del portale, che potranno poi essere consultate attraverso una ricerca nell’archivio o filtrando per argomento/area territoriale; si può essere aggiornati sia attraverso la newsletter mensile che quotidianamente attraverso la pagina Facebook; utilizzo di social media widget.


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3.2.2 Web TV di Valentina Polci Scheda 1. EuroparlTV Questa Web TV è stata scelta prevalentemente per l’attinenza dei contenuti con il progetto EuropAs, ma può essere un valido esempio anche dal punto di vista della completezza, soprattutto in riferimento ai diversi canali studiati per target differenti. EuroparlTV, inoltre, mostra tutte le possibilità di trasmissione in streaming offerte dalla televisione via Web: la diretta (Live), con una sua programmazione; la soluzione video on demand; il palinsesto dinamico. Si tratta di una Web TV nel suo aspetto e nella sua forma molto istituzionale, e forse per questo non troppo attraente per un pubblico giovane, ma per quanto riguarda i contenuti sicuramente molto efficace e chiara. Orientarsi in EuroparlTV, che, va ricordato, è una Web TV inserita nel sito ufficiale del Parlamento europeo, è abbastanza facile, anche se non sempre sufficientemente “intuitivo”. Molto utili, comunque, le suddivisioni per canali, argomenti, o fra dirette e on demand. Note di valore sono l’autorevolezza e la pulizia dei servizi, nel contenuto e nella forma.

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1. PROFILO DELLA WEB TV • NOME: EuroparltTV • URL: http://www.europarltv.europa.eu/it/home.aspx • PAESE D’ORIGINE: Bruxelles; EuroparlTV è la televisione ufficiale su Internet del Parlamento europeo • LINGUA/E: la maggior parte dei contenuti è disponibile con i sottotitoli o con la voce fuori campo nelle ventitré lingue ufficiali dell’Unione Europea • ORGANIZZAZIONE O ENTE A CUI FA CAPO: Parlamento Europeo 2. DESCRIZIONE • MISSION: soddisfare il diritto di tutti i cittadini di conoscere e comprendere quanto sta accadendo nell’istituzione che hanno eletto in quanto la rete è destinata a contribuire alla democratizzazione dell’Unione europea e allo sviluppo di uno spazio pubblico europeo. • OBIETTIVI: informare i cittadini dell’UE sulle attività del Parlamento e illustrare in che modo i suoi membri determinano l’evoluzione della situazione politica e adottano atti legislativi che influenzano la vita quotidiana di ciascun cittadino in Europa; rafforzare l’interattività tra Parlamento e cittadini europei. • TARGET DI RIFERIMENTO: EuroparlTV si rivolge, attraverso i suoi diversi canali, a differenti target. La sezione L’attualità del Parlamento è il cuore informativo della Web TV e si rivolge ad un pubblico adulto e sensibile alle notizie provenienti dalle sedi istituzionali dell’UE. Il canale L’Europa dei giovani è invece dedicato alle nuove generazioni che in questa sezione trovano servizi in cui un piccolo robot spiega e presenta le politiche europee sui temi più disparati. Alla scoperta del Parlamento, infine, si rivolge ad un target più specialistico attraverso approfondimenti su storia, gruppi politici, membri del Parlamento, istituzione e “senso” dell’Europa. • AMBITO E ARGOMENTI: questa Web TV si occupa di diffondere l’operato del Parlamento europeo, e lo fa attraverso sei grandi aree tematiche: crisi finanziaria, economica e sociale; partenariato euromediterraneo; diritti dei consumatori; diritti delle donne; energia nucleare; immigrazione. • STRUMENTI: EuroparlTV offre la possibilità di seguire in diretta le sessioni parlamentari e le riunioni delle commissioni, oltre che programmi quotidiani di informazione. Inoltre, comprende un vasto archivio di contenuti, video educativi e dibattiti, consultabili attraverso VOD (Video on Demand). È disponibile la programmazione settimanale della Web TV, suddivisa anche per eventi in diretta e on demand. Oltre alla notizia in primo piano, aggiornata quotidianamente, la Web TV offre anche una selezione dei video più visti e di quelli più


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recenti. La Web TV ha una sua newsletter. Lasciando il proprio indirizzo si può ricevere via mail il bollettino della sessione della seduta parlamentare. • ORIGINE DEI CONTENUTI: il contenuto è prodotto da Mostra, un’agenzia di comunicazione che ha sede a Bruxelles. La parte tecnica (sito web, hosting, riprese) è curato da un’impresa di comunicazione e diffusione televisiva che ha sede a Plymouth, la Twofour. 3. ANALISI • MISSION: può dirsi compiuta. • EFFICACIA RISPETTO AL TARGET: nonostante la versatilità dei linguaggi, che variano a seconda delle sezioni, EuroparlTV paga il prezzo della veste istituzionale, risultando poco attraente per i più giovani. • TIPOLOGIA DEI CONTENUTI: diretta (Live), video on demand (VOD), palinsesto dinamico. • USABILITA’: efficace e chiara, sufficientemente comprensibile, risulta di facile fruizione in tutte le sue parti.

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Scheda 2. ENEA WebTV Enea WebTV è una Web TV della pubblica amministrazione vivace, autorevole, completa. Molto chiara, facile e veloce nella fruizione, è scevra dal “grigiore” e dalla rigidità dei canali istituzionali tradizionali. Apprezzabile la trascrizione dei testi dei servizi video, che facilitano la comprensione dei contenuti. Nel 2009 Enea News ha ricevuto il primo premio per la categoria “notiziario istituzionale” nel corso della V edizione del concorso La P.A. che si vede durante il COM.PA (Salone della Comunicazione Pubblica) di Milano. Nella motivazione del premio assegnato alla testata giornalistica è stato dato risalto alla notevole qualità tecnica dei servizi e al percorso di crescita di questa testata.


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1. PROFILO DELLA WEB TV • NOME: ENEA WebTv • URL: http://webtv.sede.enea.it • PAESE D’ORIGINE: Italia • LINGUA/E: italiano, ma sono presenti anche alcuni servizi in inglese • ORGANIZZAZIONE O ENTE A CUI FA CAPO: ENEA, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo 2. DESCRIZIONE • MISSION: La mission di ENEA WebTV è sensibilizzare i cittadini sui temi legati alle nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo • OBIETTIVI: promuovere e diffondere l’attività di ENEA e le politiche dell’Italia nei temi di interesse. • TARGET DI RIFERIMENTO: eminentemente amministrazioni, professionisti e operatori del settore, anche se ENEA, nella home del suo sito, indica diversi target (cittadini, ricercatori, giornalisti, scuola, imprese e operatori, amministrazioni). • AMBITO E ARGOMENTI: sono indicati nei sedici canali (più quello in inglese), in cui vengono suddivisi i diversi video - ambiente, clima, biotecnologie, energia, rinnovabili e idrogeno, risparmio energetico, nucleare, ricerca, tecnologie, sismica e edilizia, beni culturali, divulgazione, formazione, vita dell’agenzia, filmati storici, Enea News. • STRUMENTI: questa Web TV, oltre una vastissima offerta VOD. La sezione live risulta in questo momento (novembre 2013) inattiva, propone anche una sezione Enea in onda, che riproduce i servizi dei tg informativi in cui si è parlato dell’Agenzia, un Archivio Enea News e una sezione riservata ai comunicati stampa. Associato ad ogni filmato ci sono la trascrizione del contenuto, un sondaggio sul livello di soddisfazione dell’utente e i filmati legati allo stesso canale. • ORIGINE DEI CONTENUTI: vari dipartimenti Enea, tranne la sezione Filmati storici. 3. ANALISI • MISSION: soddisfatta pienamente. • EFFICACIA RISPETTO AL TARGET: ENEA WebTV risponde in modo esaustivo e chiaro a ogni richiesta proveniente da ogni tipo di target previsto. • TIPOLOGIA DEI CONTENUTI: video on demand. La sezione live, seppur prevista, risulta inattiva. • USABILITA’: efficace, chiaro, comprensibile, con alto grado di soddisfazione per l’utente, molto semplice per quanto riguarda la fruizione.

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Scheda 3. Ravenna WebTv Ravenna WebTv è una tv molto immediata e intuitiva. In particolare, coinvolge l’utente quasi in un processo di giornalismo partecipativo. Ha un impatto visivo molto piacevole ed è molto facile muoversi al suo interno.Tra le Web TV, è fra quelle di media sostenibilità (occorrono uno staff, una redazione e una telecamera). Eccellente a livello di grafica.


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1. PROFILO DELLA WEB TV • NOME: Ravenna WebTV • URL: www.ravennawebtv.it • PAESE D’ORIGINE: Italia – Ravenna • LINGUA/LINGUE: italiano • ORGANIZZAZIONE/ENTE A CUI FA RIFERIMENTO: Sviluppomedia Soc.Coop. a.r.l. 2. DESCRIZIONE • MISSION: informare i cittadini di Ravenna e provincia, creare scambio di opinioni con gli utenti per una cittadinanza partecipata. • OBIETTIVI: soddisfare esigenze informative in tutti gli ambiti propri di una testata locale. • TARGET DI RIFERIMENTO: Ravenna WebTv si rivolge ai cittadini territorialmente interessati alle news di riferimento. • AMBITO E ARGOMENTI: cronaca, cultura, economia, scuola, sport, turismo, sociale, rubriche. A ciascun argomento è dedicata un’apposita sezione. Interessante anche la parte riservata a Faenza WebTv. • STRUMENTI: Ravenna WebTv non offre una programmazione Live ma soltanto contenuti VOD originali, aggiornati quotidianamente, oltre a servizi e programmi vari. Tra questi anche un interessante elenco di rubriche, fra cui compare I vostri corti e Il tuo filmato, che rafforzano il legame con il pubblico di riferimento. Dispone di sezioni di video In primo piano, Recenti, I più visti ma soprattutto di spazi appositi per sondaggi, commenti, condivisioni sui social network. • ORIGINE DEI CONTENUTI: contenuti autoprodotti da redazione di professionisti dell’informazione. 3. ANALISI • MISSION: raggiunta, sebbene la formula “pura” della Web TV, ovvero la sola presenza di videonotizie, renda fisiologicamente più selettivi i contenuti. • EFFICACIA RISPETTO AL TARGET: ottima, perché i servizi audiovisivi raggiungono un target “universale”. • TIPOLOGIA DEI CONTENUTI: no Live, solo VOD. • USABILITA’: molto comprensibile, Ravenna WebTv non richiede alcuno sforzo nella fruizione. Eccellente quanto a chiarezza.

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Scheda 4. Antenna Sud Antenna Sud è stata vincitrice dei Teletopi 2012 (gli Oscar delle Web TV) per la capacità di reinventarsi sugli strumenti digitali, con una programmazione online in streaming e con contenuti VOD originali rispetto alla programmazione televisiva e aggiornati quotidianamente. La Web TV è stata inoltre premiata per la sapienza di saper diversificare le professionalità, coniugare le nuove esigenze della rete con le competenze dell’informazione locale. E’ completa e chiara, molto facile per quel che riguarda la fruizione dei suoi contenuti. E’ una Web TV che mette in evidenza anche la possibilità di sostenibilità da parte di un canale comunicativo come questo: vi sono spazi pubblicitari, banner, e sezioni dedicate ai partner e agli sponsor. Antenna Sud, tra le Web TV, è tra quelle a carattere imprenditoriale: necessita di una redazione di professionisti e di strumenti professionali.


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1. PROFILO DELLA WEB TV • Nome: Antenna Sud • Url: www.antennasud.com • Paese d’origine: Italia – Bari • Lingua/e: italiano • Organizzazione/ente a cui fa capo: Antennasud Edivision Spa 2. DESCRIZIONE • Mission: Antenna Sud sostiene la circolazione di idee, emozioni e informazioni alimentando la crescita di nuove pratiche di apprendimento e relazione. • Obiettivi: incrementare produzioni di qualità, in una costante esplorazione delle possibilità di interazione con i telespettatori, in una crescente attenzione verso le più diverse forme artistiche, espressive e comunicative, con l’obiettivo di proporsi come uno dei riferimenti culturali, non solo del suo territorio di vocazione, Puglia e regioni limitrofe, ma dell’intero bacino del Mediterraneo. • Target di riferimento: Antenna Sud si rivolge ai cittadini territorialmente interessati alle news di riferimento. • Ambito e argomenti: Antenna Sud si occupa di cronaca, politica, cultura, attualità, ambiente e sport. Di notevole interesse Salam Aleikum Magazine, il primo tg in lingua araba in onda su una tv territoriale italiana. • Strumenti: Antenna Sud offre una programmazione Live con un suo palinsesto settimanale e insieme contenuti VOD originali, con servizi speciali e programmi vari. Tra questi anche un approfondimento quotidiano a cura della redazione giornalistica. Dispone di una sezione di video “in evidenza” e di una sezione news in tempo reale. E’ possibile collegarsi anche a Radioantennasud in streaming. Ora è anche sul digitale terrestre. • ORIGINE DEI CONTENUTI: contenuti autoprodotti da redazione di professionisti dell’informazione. 3. ANALISI • MISSION: mission e obiettivi sono ampiamente soddisfatti. • EFFICACIA RISPETTO AL TARGET: ottima. • TIPOLOGIA DEI CONTENUTI: diretta (Live), video on demand (VOD). • USABILITA’: efficace e chiara, comprensibile, di facile fruizione in tutte le sue parti, completa.

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Scheda 5. European Web-TV European Web-TV è una piattaforma per produzioni video non commerciali, il cui motto è “Community Media Europe”. Questo significa che questa Web TV è fatta da cittadini e community sparsi nei diversi Paesi europei: è aperta a tutti i broadcaster, locali o nazionali, e ha lo scopo di sensibilizzare la coscienza dei cittadini europei, attraverso dibattiti che aprano a differenti punti di vista e opinioni sui maggiori problemi sociali. Ad oggi contribuiscono a European Web-TV i giovani di Polonia, Germania, Ucraina, Bielorussia, Romania, Inghilterra e Turchia. Significativa, in questo caso, è l’idea di creare una piattaforma per Web TV, che svolga funzioni di diffusione e promozione dei valori e delle potenzialità legate all’Europa, e che, soprattutto, sia aperta a chiunque voglia partecipare e proporsi in modo attivo per lo sviluppo di una coscienza e di un’identità comuni.


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1. PROFILO DELLA WEB TV • NOME: European Web-TV • TITOLO: Community Media Europe • URL: www.europeanweb.tv • PAESE D’ORIGINE: Lublino – Polonia • LINGUA/E: inglese, ma ciascuno può inserire produzione nella propria lingua. Le migliori produzioni vengono tradotte in inglese • ORGANIZZAZIONE O ENTE A CUI FA CAPO: European Web-TV. Tutti i diritti riservati 2. DESCRIZIONE • MISSION: la mission di European Web-TV è promuovere solidarietà, tolleranza e cooperazione. • OBIETTIVI: mira a sensibilizzare la coscienza dei cittadini europei proponendo dibattiti su importanti obiettivi europei, presentando i diversi punti di vista sui problemi sociali e le differenti opinioni dei cittadini provenienti dai diversi Paesi. • TARGET DI RIFERIMENTO: European Web-TV si rivolge principalmente ai giovani (e infatti è collegato, ad esempio, a Youth4Media – European Network Association e Youth in Action Tv). • AMBITO E ARGOMENTI: attualità, giovani, economia, media, education, arte. • STRUMENTI: European Web-TV offre la possibilità di imparare a creare prodotti audiovisivi attraverso un’apposita sezione, un corso di videogiornalismo (Lifelong Learning Programme). Inoltre, comprende un vasto archivio di contenuti, video educativi e dibattiti, consultabili attraverso VOD sessione della seduta parlamentare. • ORIGINE DEI CONTENUTI: principalmente creati da giovani di Polonia, Germania, Ucraina, Bielorussia, Romania, Inghilterra e Turchia. Ognuno può avere la propria Web TV e condividere in streaming le proprie produzioni. 3. ANALISI • MISSION: ambiziosa e, probabilmente, in parte raggiunta. • EFFICACIA RISPETTO AL TARGET: European Web-TV sicuramente ha il pregio di parlare la lingua di moltissimi giovani cittadini europei, non soltanto in senso letterale, in quanto costruita con produzioni dei giovani per i giovani. • TIPOLOGIA DEI CONTENUTI: video on demand (VOD). • USABILITA’: sufficientemente comprensibile, risulta di facile fruizione in tutte le sue parti. Tuttavia, la complessità dell’idea alla base della piattaforma rende “indistinte” le varie

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produzioni, che sono presentate in un elenco che non specifica il contenuto di ogni singola Web TV. Più chiara la sezione che si suddivide nelle macroaree Attualità, Youth channel, Economia, Media education, Art&media channel).


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4. Best practices per il progetto EuropAs 4.1. La migliore piattaforma web: Europa Facile di Maria Laura Tirabassi Il portale Europa Facile è un esempio pregevole dell’attenzione rivolta da parte di una pubblica amministrazione alle esigenze di trasparenza ed informazione dei cittadini nel contesto delle politiche e dei finanziamenti comunitari32; il portale è inoltre il canale d’accesso principale al sito Spazio Twinning, sezione dedicata ai gemellaggi amministrativi, raggiungibile anche direttamente all’indirizzo www.europafacile.net/twinning.

32 La qualità del sito ed il valore dei suoi servizi informativi in merito alle politiche comunitarie sono ben evidenziati nell’articolo EuropaFacile.net, «Key4biz.it» [online], 4 aprile 2006, disponibile all’URL <http://www.key4biz.it/ Analisi_e_Dati/RecenSiti/2006/04/EuropaFacilenet.html>. Si rimanda a questo contributo, ed ovviamente ai contenuti del sito Europa Facile, come fonte per la descrizione e la valutazione del portale

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1. PROFILO DELLA PIATTAFORMA • Nome del sito web: Europa Facile • URL: www.europafacile.net • Paese d’origine: Italia • Lingua/e: italiano • organizzazione a cui fa capo: Ervet – Valorizzazione Economica del Territorio SpA, per conto della Regione Emilia Romagna. La riproduzione dei documenti pubblicati sul sito Europa Facile è autorizzata solo con indicazione della fonte e, se specificato, dell’autore ai sensi di legge. Qualora sia richiesta un’autorizzazione preliminare per la riproduzione o l’impiego di informazioni testuali e multimediali, tale autorizzazione annulla e sostituisce quella generale di cui sopra, indicando esplicitamente ogni eventuale restrizione 2. DESCRIZIONE • Mission: Europa Facile intende essere uno strumento informativo sulle politiche e i programmi comunitari, sui documenti di lavoro delle Istituzioni comunitarie, sui bandi di gara e i relativi formulari per la presentazione di progetti, sugli appuntamenti di rilevanza internazionale e sui referenti dei programmi europei. Il sito mette inoltre a disposizione esempi di progetti già finanziati con i contributi dell’UE ed i riferimenti di partner con cui è possibile avviare progetti di collaborazione. • Obiettivi/target di riferimento: si rivolge a tutti i soggetti pubblici e privati, autonomie locali, centri di servizio, e in particolare alle associazioni ed enti interessati ad interagire nel processo di integrazione europea e a beneficiare della vasta gamma di opportunità comunitarie. • Attività principali: Europa Facile, a cui si accede gratuitamente previa registrazione, viene aggiornato quotidianamente e offre a tutti gli iscritti informazioni rielaborate e sintetizzate che facilitano la comprensione dell’iter di elaborazione degli atti relativi alle politiche europee e delle modalità di accesso alle opportunità di finanziamento comunitari; viene inoltre offerto un supporto per l’accreditamento presso reti di interlocutori. Le informazioni si possono reperire mediante sistemi di ricerca guidati. • ambito e argomenti: news relative alle istituzioni comunitarie, politiche, bandi, modalità di accesso ai finanziamenti comunitari, appuntamenti internazionali, opportunità di partenariato nell’avviamento di progetti comuni, seminari e convegni. • ORIGINE DEI CONTENUTI: sia redazionale che esterna, come bandi o link a news ed eventi di rilievo.


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3. GLI STRUMENTI/FACILITIES DEL SITO WEB • Tipologia degli strumenti: la newsletter mensile Eurolettera sulle tematiche europee realizzata in collaborazione con la Regione Emilia Romagna ed inviata gratuitamente ai membri del sito; link esterni a siti in cui è coinvolta la Regione Emilia Romagna; spazio per i link utili presente in ogni sezione (es. eventi, news); documenti su supporto informatico raggruppati in quattro categorie (documenti istituzionali, documenti per i progetti, pubblicazioni UE, legislazione); nella homepage del portale è presente il link al sito Spazio Twinning, che presenta una sottosezione di navigazione istituzionale ed una sottosezione di navigazione tematica. • Facilities per i membri: registrandosi al sito è possibile accedere alla newsletter ed accedere ai contenuti. Le informazioni si possono reperire mediante sistemi di ricerca guidati (es. ricerca per parole-chiave, macro tematiche, su menu a ricerca semplice o avanzata) o mediante una ricerca libera è possibile accedere alle sezioni: UE online (dedicata ai siti più importanti sull’Unione Europea); Progetti (i progetti di successo realizzati in Emilia Romagna); Ricerca partner (il database per ricercare i partner europei). Anche non registrandosi è possibile accedere al glossario: in questa sezione sono raccolti i termini e gli acronimi di uso più frequente nel lessico comunitario, descritti in modo sintetico per facilitare la comprensione dei programmi e delle politiche comunitarie. Considerazioni sulla scelta Il portale Europa Facile è stato scelto come buona pratica soprattutto in quanto si tratta di un servizio interattivo di assistenza e di informazione sulle politiche europee che viene offerto da un ente pubblico, vale a dire la Regione Emilia Romagna, in maniera gratuita. Ulteriore punto a favore del portale, considerando l’aspetto tecnico, è dato dall’elevata raggiungibilità delle informazioni presentate e dei contenuti delle singole pagine da parte dei motori di ricerca. L’architettura del sito è chiara e l’interfaccia grafica è di semplice utilizzo, senza esasperazione degli elementi grafici. È stato preso in considerazione anche il criterio dell’accessibilità della piattaforma da parte dei soggetti disabili, garantito dal rispetto delle norme internazionali del W3C (World Wide Web Consortium). I loghi presenti nella testata del sito web consentono, già dal primo impatto visivo, di identificare il carattere tematico e la mission condivisa dagli attori coinvolti nella realizzazione della piattaforma; questo favorisce un’effettiva riconoscibilità da parte degli utenti, che possono direttamente collegarsi ai siti web dei soggetti partner. La piattaforma, benché sia stata concepita soprattutto per un’utenza specifica - in cui si collocano, ad esempio, associazioni che operano in ambito comunitario – presenta il vantaggio di essere

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di semplice consultazione e quindi fruibile anche per un target diverso, ed è perciò una risorsa importante per tutti coloro che desiderano documentarsi sulle programmazioni più recenti dell’Unione Europea. Non a caso in fondo alle pagine dei canali di accesso tematici si rimanda al Glossario, strumento utile soprattutto per i non addetti ai lavori. La funzionalità del portale è amplificata in quanto nella fase di registrazione, necessaria per poter usufruire in maniera completa dei servizi e degli strumenti, è richiesta la compilazione di determinati campi che consentiranno una profilazione dell’utente, per incontrarne appieno le esigenze. La scelta è stata motivata anche dalla pertinenza, dall’integrità e dall’aggiornamento dei contenuti: la parte redazionale è infatti coordinata da professionisti ed esperti di finanziamenti europei, formazione e assistenza tecnica su progetti europei, sia a livello progettuale che gestionale. Si riscontra inoltre un buon equilibrio nel modello organizzativo, dato dall’azione congiunta dell’istituzione coinvolta e dei gestori del portale. I database, le opzioni avanzate di ricerca tra i bandi e i link esterni ai siti d’interesse per ogni sezione favoriscono l’acquisizione, da parte degli utenti, degli strumenti per muoversi con maggiore sicurezza nel contesto delle progettualità e dei programmi europei. La sezione Spazio Twinning è altrettanto chiara nella guida alla consultazione del sito, partendo dalla definizione dei gemellaggi amministrativi per arrivare ai link utili sui temi della cooperazione e fornendo l’accesso alla documentazione necessaria. Infine, Europa Facile è stato scelto anche per l’uso efficace che viene fatto della pagina ufficiale su Facebook: essa rappresenta a tutti gli effetti un canale di comunicazione funzionale al portale, tramite costanti aggiornamenti, sfruttando la versatilità, l’immediatezza dei post e la popolarità del social per raggiungere il popolo del Web.


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4.2 La migliore Web TV: B Students TV di Valentina Polci B Students TV si distingue per l’immediatezza di messaggi e la capacità di creare empatia con il proprio pubblico. Innovativa l’area online creata per produrre e distribuire contenuto audiovisivo prodotto dagli studenti. Questa Web TV non dispone di una sezione Live (solo VOD) ma si caratterizza per una forte vivacità, nei contenuti e nell’usabilità. E’ una Web TV giovane e complessa, ma ordinata e chiara. Orientarsi al suo interno è facile nonostante la ricchezza dei contenuti. Punta molto sul colore, sulle identità e i volti sia di chi è produttore dei contenti sia di chi ne è in qualche modo oggetto/protagonista. Giocosa ma in grado di affrontare anche argomenti impegnati, è un ottimo esempio di cosa si può realizzare con costi contenuti, non rinunciando alla qualità del servizio. Vincitrice Teletopi 2012 come miglior Web TV universitaria.

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1. PROFILO DELLA WEB TV • Nome: B Students TV • Titolo: Switch on your mind • Url: www.bstudentstv.it • Paese d’origine: Italia – Milano • Lingua/e: italiano • Organizzazione/ente a cui fa capo: Università Bocconi di Milano 2. DESCRIZIONE • Mission: rafforzare l’identità della comunità bocconiana e, allo stesso tempo, formare gli studenti alla comunicazione audiovisuale nelle sue più diverse declinazioni. • Obiettivi: B Students TV è un canale multimediale creato dagli studenti dell’Università Bocconi per dare spazio a produzioni e contenuti audiovisuali prodotti dagli studenti o da chiunque sia interessato, con l’intento di offrire informazioni e aiuto per vivere al meglio l’esperienza universitaria, ma anche per sviluppare attitudini giornalistiche e tecnico/ artistiche, nonché di marketing. • Target di riferimento: B Students TV si rivolge prevalentemente agli studenti universitari della Bocconi e, più in generale, a chi quel mondo vive ricoprendo qualunque ruolo. • Ambito e argomenti: B Students TV è attualmente suddivisa in 3 redazioni (Intrattenimento, Giornalismo e Lifestyle). Le produzioni sono molto varie e vanno dai lungometraggi alle news sull’università ai programmi più disparati e originali, divisi anch’essi in Entertainment, Journalism e Academic. • Strumenti: B Students TV offre tutti gli strumenti e i canali della comunicazione Web 2.0. Dal canale YouTube al blog alle pagine sui principali social network. Invita a scrivere una mail alle redazioni per proposte e idee innovative, fornisce una selezione di video più interessanti, aggiornata quotidianamente. Interessante la galleria fotografica relativa ai collaboratori e ai membri della redazione. • Origine dei contenuti: il contenuto è prodotto dagli studenti della Bocconi, suddivisi nelle tre redazioni Intrattenimento, Giornalismo e Academic. 3. ANALISI • MISSION: ampiamente soddisfatta.


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• EFFICACIA RISPETTO AL TARGET: molto efficace, perché il target di riferimento è lo stesso a cui appartengono i produttori dei contenuti. Condivisione dei valori culturali e dei modi e modelli del comunicare rendono la comunicazione “felice”, cioè riuscita. • TIPOLOGIA DEI CONTENUTI: no sezione Live, solo VOD. • USABILITA’: molto efficace ed efficiente, soprattutto se si considerano gli strumenti a disposizione, sia sotto l’aspetto tecnico che delle professionalità (non professionalità, considerato che trattasi di studenti che cambiano nel tempo). Soddisfa appieno le esigenze del pubblico. Considerazioni sulla scelta B Students TV è stata selezionata come best practice per diversi suoi elementi caratterizzanti: dal suo mettere al centro i giovani, sia considerati nel contesto della vita universitaria che per le loro attitudini professionali, al basso grado di sostenibilità, sia economica che per quanto riguarda le risorse umane, passando per la varietà dei contenuti e l’estrema attualità degli strumenti del Web 2.0 messi in campo (accanto alla testata compaiono le immagini di tre televisioni accese rispettivamente su YouTube, Facebook – dove B Students Tv ha una fan page - e Twitter). Non esiste, per questa Web TV, una redazione di professionisti, ma soltanto le capacità e le attitudini degli studenti dell’Università Bocconi di volta in volta coinvolti nel progetto. Non esiste una sezione Live, che graverebbe sul bilancio in termini di sostenibilità, ma la Web TV è aggiornata quotidianamente. Molti e ricchissimi i contenuti offerti, che non si limitano alle notizie accademiche e istituzionali. Tutt’altro. La maggior parte delle produzioni seguono l’estro e gli interessi dei giovani produttori dei contenuti, che condividono lo stesso universo valoriale, culturale e sociale del target di riferimento: per questo la comunicazione assume, potenzialmente, il suo più alto grado di “felicità”, in un processo comunicativo circolare, dove il feedback (espresso attraverso il blog, i social network, la casella di posta elettronica) è motore essenziale. Attraverso una gallery fotografica, uno spazio dedicato allo staff (anche questo corredato di foto), e un digital contest sul tema Tratti distintivi della comunità bocconiana (Short stories, tra micrometraggi e digital photo), questa Web TV presenta in modo forte il suo tratto “partecipativo”, capace di creare empatia con il proprio pubblico. L’architettura della Web TV è semplice, così come colorata ma non ridondante appare la grafica. B Students TV è accattivante, moderna, coinvolgente, capace di veicolare ogni tipo di informazione in modo efficace, soprattutto se rivolta a un pubblico giovane.

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4.3. Considerazioni finali di Maria Laura Tirabassi Il decennio dopo il Duemila è stato teatro dell’evoluzione del Web, tuttora in cambiamento, e della diffusione dei dispositivi che consentono l’accesso ad Internet e della crescita esponenziale degli utenti. Il popolo del Web è cambiato di pari passo, dimenticandosi in fretta delle pagine statiche ed adattandosi ad un contesto più dinamico, diventando sempre più consapevole del proprio ruolo attivo nella produzione e condivisione di contenuti, affrancandosi da quello di passivo consumatore. È cambiata la cosiddetta “ecologia cognitiva della società”, società di cui fanno parte i nativi digitali, coinvolti fin dall’inizio della loro formazione in processi educativi in cui non si può prescindere dall’uso quotidiano e consapevole degli strumenti informatici. La scarsa familiarità con questi strumenti, così come le carenze tecnologiche – non poter disporre di una connessione a banda larga o di un personal computer, ad esempio – e un’insufficiente alfabetizzazione informatica costituiscono un divario detto appunto digital divide. Si tratta di una disuguaglianza non solo culturale ma anche sociale, che mal si concilia con le direttive e la volontà dei decisori politici a livello europeo. Già nel 2000 infatti, l’Unione Europea aveva fissato tra i suoi obiettivi, attraverso il Trattato di Lisbona, quello di una crescita economica sostenibile, con nuovi e migliori posti di lavoro e una maggiore coesione sociale. L’obiettivo è stato in parte disatteso a causa delle situazione occupazionale in Europa ma, nonostante l’attuale congiuntura economica, la domanda di professionisti delle ICT è in aumento. È del 25 gennaio 2013 l’appello della Commissione europea a Davos: “La carenza di competenze nel digitale è in aumento, come le code ai nostri uffici di collocamento. Per colmare questa carenza abbiamo bisogno di un’azione concertata tra governi e imprese. Il settore delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC) è la nuova spina dorsale dell’economia europea: insieme possiamo evitare di perdere una generazione in Europa al traino. Aspetto quindi dalle imprese impegni concreti e a tutti farò al stessa richiesta. La Commissione farà la sua parte, ma non possiamo giocare da soli: imprese, parti sociali, responsabili dell’istruzione, a livello nazionale ma anche regionale, devono impegnarsi con noi”. Neelie Kroes, Vicepresidente della Commissione europea (l’intero comunicato stampa è disponibile in linea: europa.eu/rapid/press-release_IP-1352_it.htm) Nella società della conoscenza, la crescita e le possibilità di occupazione degli individui dipendono sia dalla sensibilizzazione dei portatori d’interesse e dalla creazione di un ambiente di occupazione favorevole, che dal miglioramento della formazione. Non a caso all’interno del Lifelong Learning


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Programme (LLP) – il programma della Commissione europea per l’apprendimento permanente per cui sono stati stanziati 7 miliardi per il periodo 2007-2013 – le competenze nelle ICT rientrano nelle attività chiave, insieme ai temi della cooperazione ed innovazione, e l’apprendimento delle lingue. È anche per questo che esponenti delle arti, delle filosofia, dell’economia, dell’istruzione e dello sport, si sono espressi pubblicamente, scrivendo ai capi di Stato e al governo dell’Unione Europea, nel novembre 2012, in favore del programma Erasmus, uno dei programmi settoriali LLP, dichiarando: “I nostri giovani lo meritano. Il nostro futuro dipende da questo”. Il testo integrale della lettera, in inglese, è consultabile in linea: http://ec.europa.eu/ education/erasmus/doc/erasmusletter_en.pdf I firmatari auspicavano non solo il mantenimento del programma per tutto il 2013 ma anche l’effettivo stanziamento di fondi per il nuovo Erasmus per tutti, previsto per il periodo 2014-2020. In un momento in cui un giovane su cinque in Europa è senza lavoro, è prioritario sia investire nell’istruzione e nella formazione che poter acquisire le conoscenze e la versatilità necessaria a muoversi nel contesto europeo e globale, senza dimenticare il ruolo determinante rivestito a tale scopo dalla consapevolezza dei mezzi digitali a propria disposizione e delle ICT. Rispetto ai temi dell’Agenda Digitale (http://ec.europa.eu/digital-agenda/) l’Italia appare indietro, tanto che professionisti e studiosi nel settore delle ICT manifestano l’esigenza di “misure a supporto dell’alfabetizzazione digitale, che riguardano, per esempio, gli incentivi per i programmi di formazione volti ad aumentare le competenze sul digitale di manager, imprenditori e funzionari pubblici italiani, azioni per spingere la penetrazione di Internet nelle famiglie.” ( Alessandro Perego e Andrea Rangone, L’Agenda Digitale ignorata dai partiti - Il Sole 24 Ore – L’articolo del 21 gennaio 2013 è disponibile in linea: http://24o. it/csVBa) Siamo, in Italia, più consumatori che produttori di contenuti. Ciò nonostante, tra le piattaforme scelte e le best practices proposte rientrano buoni esempi di casi in cui, anche nel nostro Paese, si progettano e realizzano servizi digitali, utilizzando i mezzi di comunicazione e le tecnologie non solo come fruitori. Il confronto con differenti prodotti – sia di soggetti istituzionali che creati grazie a iniziative “dal basso” – e il contatto con le prassi eccellenti, fanno parte dell’apprendimento continuo. Come utenti del Web, ma prima di tutto come cittadini, è infatti auspicabile incontrare meno barriere possibili – dal divario digitale alla scarsa conoscenza delle politiche europee passando per la carenza di finanziamenti – ai fini di una formazione che consenta di trarre vantaggio, in maniera concreta, dalle opportunità offerte dal progresso tecnologico e dall’impulso dato dalle istituzioni europee.

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Bibliografia di riferimento Andreucci G. (2012), YouTube. Video online e web tv, Edizioni FAG, Milano Bellino F. (2010), Per un’etica della comunicazione, Mondadori, Milano Bonaiuti G. (a cura) (2006), E-Learning 2.0. Il futuro dell’apprendimento in rete tra formale e informale, Erikson, Torino Carrada L. (2013), Il mestiere di scrivere, Apogeo Education, Milano Castells M. (2002), La nascita della società in rete. L’età dell’informazione, vol.I, Università Bocconi Editore, Milano Colletti G. (2010), tv fai-da-WEB, storie di micro web Tv, edizioni Il Sole 24 ore, Milano Colletti G., Materia A. (2012), Social Tv. Guida alla nuova Tv nell’era di Facebook e Twitter, edizioni Il Sole 24 Ore, Milano Corradini E., (2011), POMUI. The web Portal of Italian University Museums, in “University museums and collections Journal”, vol. 4, p. 77-84 De Francesco G. (a cura) (2006), Linee guida tecniche per i programma di creazione di contenuti culturali digitali. Edizione italiana 2.0, Minerva Europe, Roma De Kerckhove D. (1993), Brainframe. Mente, tecnologia, mercato, Baskerville, Bologna Dobreva M., O’Dwyer A., Feliciati P. (a cura di), (2012), User studies for digital library development, Facet Publishing, London Durker P.F. (1993) La Società Post-Capitalista, Sperling and Kupfer, Milano Eco U. (1964), Apocalittici e integrati. Comunicazioni di massa e teorie della cultura di massa, Tascabili Bompiani, Milano, 2000 Feliciati P., Natale M.T. (a cura) (2009), Manuale per l’interazione con gli utenti del Web culturale, Minerva Europe, Roma Filippi F. (a cura) (2005), Manuale per la qualità dei siti web pubblici culturali, Minerva Europe, Roma Guerrini M., Possemato T., (2012), Linked Data: un nuovo alfabeto del web semantico, in Biblioteche Oggi, vol. 30, n. 3 p. 7-15 Lèvy P. (1996), L’intelligenza collettiva: per un’antologia del cyberspazio, Feltrinelli, Milano Meltieri F.,(2009), Il grande inganno del Web 2.0, Editori Laterza, Roma-Bari Meyrowitz J. (1995), Oltre il senso del luogo. L’impatto dei media elettronici sul comportamento sociale, Baskerville, Bologna Nielsen J., Loranger H. (2006), Web Usability. L’usabilità che conta, Apogeo, Milano Nonaka I., Takeuchi H. (1997), The knowledge creating company. Creare le dinamiche dell’innovazione, Guerini e associati, Milano


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Perego A., Rangone A., L’Agenda Digitale ignorata dai partiti, in ”Il Sole 24 Ore”, 21 gennaio 2013 Rifkin J. (2001), L’era dell’accesso. La rivoluzione della new economy, Oscar Mondadori, Milano Rullani E. (2004), Economia della conoscenza: creatività e valore nel capitalismo delle reti, Carrocci, Roma Semprini A. (a cura) (2003), Lo sguardo sociosemiotico, Franco Angeli, Milano Serafini D. (1999), La Televisione via Internet: una nuova frontiera, Edizione Lupetti, Bologna Tapscott D. – Williams A. D. (2007), Wikinomics. La collaborazione di massa che sta cambiando il mondo, Rizzoli-Etas, Milano Thompson John B. (1998), Mezzi di comunicazione e modernità. Una teoria sociale dei media, Il Mulino, Bologna Trentin G. (2004), Apprendimento in rete e condivisione delle conoscenze: ruolo, dinamiche e tecnologie delle comunità professionali online, Franco Angeli, Milano Webber S., Johnston B., (2003) Information literacy in the United Kingdom: a critical review in Basili C., (Ed) Information literacy in Europe: a first insight into the state of the art of information literacy in European Union, Roma Consiglio Nazionale delle Ricerche (Note di Bibliografica e di Documentazione Scientifica; LXVI) Zuboff S. (1991), L’organizzazione interattiva. Nell’era della macchina intelligente, IPSOA Scuola d’Impresa

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Sitografia di riferimento www.airccse.org www.agenziagiovani.it www.altratv.tv www.antennasud.com www.apre.it www.ariadne.ac.uk www.audiweb.it www.bibliotecheoggi.it www.bstudentstv.it www.ccpitaly.beniculturali.it www.censis.it www.comune.ascolipiceno.it www.cordis.europa.eu www.cup.ap.it www.eacea.ec.europa.eu www.ec.europa.eu www.europa.eu www.europafacile.net www.europeana.eu www.europeanweb.tv www.europas-ap.eu www.europarltv.europa.eu/it www.educationduepuntozero.it www.femaleproject.eu www.fondazionebizzarri.org www.key4biz.it www.iabeurope.eu www.ilsole24ore.com www.it.ejo.ch www.minervaeurope.org www.meltingpro.org


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www.nngroup.com www.on-the-move.org www.politicheeuropee.it www.portal.forumpa.it www.programmallp.it www.provincia.ascolipiceno.it www.ravennawebtv.it www.repubblica.it www.ufficiostudi.beniculturali.it www.unimc.it www.uniciber.it www.upi.it www.webtv.sede.enea.it www.wikipedia.org www.w3.org www.youth4media.eu www.youtube.com

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In search of Europe A brief guide to new communication techniques for an active citizenship Valentina Polci, Maura Romano, Maria Laura Tirabassi

Piceno University Press


Logo UNIMC / nero, rosso unimc, nero 80%

Provincia di Ascoli Piceno

Medaglia d’oro al Valore Militare per Attività Partigiana

Comune di Ascoli Piceno Medaglia d’oro al Valore Militare per Attività Partigiana

ufficio comunicazione unimc

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©2013 Consorzio Universitario Piceno | www.cup.ap.it | Ascoli Piceno ©2013 Capponi Editore | www.capponieditore.it ©2013 Text: Valentina Polci, Maura Romano, Maria Laura Tirabassi

Editors of the desk research Prof.ssa Barbara Pojaghi, Prof. Pierluigi Feliciati Università degli Studi di Macerata Department of Political Science, Communication and Internationalization Translation Venusia Armillei

This publication has been produced as part of the project Europas. Digital Passport of Ascoli Piceno in Europe, supported by the Presidency of the Council of Ministers - Department of Youth and the Union of Italian Provinces (UPI) within AzioniProvincEgiovani – 2012. 1° edition December 2013 ISBN: 978 88 97066 651 All rights reserved. No part of this publication may be reproduced in any manner or form or by any means without the consent of the publisher.


TABLE OF CONTENTS

In search of Europe A brief guide to new communication techniques for an active citizenship Preface......................................................................................85 1. New technologies for Europe.......................................................89 1.1 ICT for European citizens.................................................................................................89 1.2 Internet: the “oracle” of the digital era..............................................................................91 1.3 “We are the media”..........................................................................................................92 1.4 Becoming European citizens............................................................................................95 1.5 The case EuropAs............................................................................................................97 2. Citizenship and participation: welcome to the Web........................... 101 2.1 Sustainable synergies: the portal at our service.............................................................101 2.2 TV revolution 2.0: the Web TV in Italy............................................................................106 3. The Research........................................................................ 113 3.1 Significant examples of web portals and Web TVs: selection methods and criteria according to EuropAs..................................................................................113 3.2 Ten cases: description and analysis sheets....................................................................114 3.2.1 Web portals and websites.....................................................................................114 Sheet 1 Fe:male...................................................................................................114 Sheet 2 APRE......................................................................................................117 Sheet 3 Youth4media...........................................................................................120 Sheet 4 CCP Italy................................................................................................123 Sheet 5 On the Move...........................................................................................126 3.2.2 Web tv.................................................................................................................128 Sheet 1 EuroparlTV..............................................................................................128 Sheet 2 ENEA WebTV..........................................................................................131 Sheet 3 Ravenna WebTv......................................................................................133 Sheet 4 Antenna Sud...........................................................................................135 Sheet 5 European Web-TV...................................................................................137 4 Best practices for the project EuropAs........................................... 139 4.1 The best web platform: Europa Facile............................................................................139 4..2 The best Web tv: B Students TV ....................................................................................143 4.3 Final considerations......................................................................................................145



A brief guide to new communication techniques for an active citizenship

Preface The Consortium of Piceno Universities (CUP) in cooperation with the University of Macerata - Department of Political Science, Communication and Internationalization - within the project EuropAs_Digital Passaport of Ascoli Piceno in Europe, has promoted this research on web communication techniques to support an active European citizenship. This editorial product can be useful to a wide range of users; it aims at examining the issues related to Europe, to new technologies and to new Community scenarios. Its aim is also providing the readers with necessary information both to take the new opportunities that the European scene offers and to consciously orientate themselves in the context of the new programmatic frontiers. This work opens the book series of the Piceno University Press, which intends to collect scientific publications relevant for the Piceno territory. The guide contains the general principles related to the responsible use of the Web in the specific field of European policies. It is accompanied by an analysis of successful portals and Web TVs. Being based on previously identified rules, they effectively convey high-quality information. The work culminates with the selection of two specific best practices, Europa Facile and B Students TV. In the light of the analysis carried out during the research, they can be respectively considered the best Web platform and the best Web TV. In search of Europe. A brief guide to new communication techniques for an active citizenship is certainly a useful tool for anyone wishing to learn more about European policies and programmes.

The President of the Consortium of Piceno Universities

Mr. Achille Buonfigli

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According to a recent report by Censis - Ucsi on communication, we have entered the biomedia era. We are evolving, so that 63% of Italians are on the Web. Among young people the percentage rises to 90% and the expansion of social networks constantly goes on; in fact, over 69% of those who have access to the Internet are registered on Facebook, 61% on Youtube and 15% on Twitter. The citizen of tomorrow is increasingly “2.0� and in everyday life the Internet is mostly used to search for information about companies, products and services. Today the network has changed the process of information and political and administrative action. In fact, thanks to the new applications and the 2.0 technology, the Web has given citizens one more chance to personally participate in public affairs, instead of passively receiving information. And these citizens of the near future are increasingly Europe-oriented. For this reason, in partnership with the Province of Ascoli Piceno and the Consortium of Piceno Universities, we have promoted Europas_ Digital Passport of Ascoli Piceno in Europe, a very important project that concerns the current issues that our young people live every day. In this sense, we have obtained important results from the Province- Municipality-CUP synergy. This represents a further step in the path of training and information growth for our youth.

The Mayor of the Municipality of Ascoli Piceno Mr. Guido Castelli


A brief guide to new communication techniques for an active citizenship

According to the latest report by the International Union for Telecommunication (UN), almost 50% of the world’s population is covered by a 3G network, and by the end of 2013, there will be 6.8 billion mobile phone connections (approximately like the inhabitants of the planet) and about 2.7 billion people will be connected to the Internet. These figures are steadily increasing and they predict interesting opportunities in terms of information, interactions, and new jobs. In this scenario, it is fundamental that young people in our country are the protagonists of new digital technologies and of what the EU offers, in this context, to its citizens. In this perspective, the Provincial Administration, in partnership with the Municipality of Ascoli Piceno and the Consortium of Universities, has firmly promoted Europas. This project has allowed young people of the local territory to benefit from a training programme aimed at the creation of specialized profiles in web-based communication on European issues. Europas has been based on three keywords, training, information and communication, and it has represented another important project among all those that the Province of Ascoli Piceno, in synergy with other authorities and associations, has supported for the benefit of the younger generations. This guide is, therefore, an important result of the project Europas. It is a handy and intuitive tool to find the way in the current information Web scene and to develop a more conscious approach to new communication techniques in the direction of a more active and dynamic European citizenship.

The President of the Province of Ascoli Piceno

Mr. Piero Celani

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1. New Technologies for Europe 1.1 ICT for European citizens by Maura Romano A brief guide to new communication techniques for an active citizenship is part of a project called EuropAs_Digital Passport of Ascoli Piceno in Europe, which was realized in the Province of Ascoli Piceno and represents a valuable example that could be replied in other territories1. The Union of Italian Provinces (UPI, Unione della Province Italiane) has supported the project activities, which perfectly met two different emerging needs2: making young people aware of a conscious use of ICT and reinforce their active participation in EU Community life through the acquisition of a deeper knowledge of EU programming policies and related financing opportunities, particularly in the youth policies sector. According to the latest surveys and reports about Italian people’s perception of the European Union, the majority of the people do not feel as “European citizens” (as described in the following paragraphs)3. To further complicate the scenario, the studies on the relationship between Italians and EU show that, in the light of the growing information flow about Europe, many citizens do not actively seek for news about the EU itself. Therefore, even if the information quantity about EU policies (which is an incentive to active participation in the life of EU Community) seems to be sufficient, the quality is poor. The large majority (74%) of the people interviewed believe that Italians are not well informed on both the European current events and the strategic decisions of EU political authorities4. Moreover, according to the surveys, the lack of indication and homogeneous, clearly organized and easily reachable news is one of the major causes of misinformation. The news the citizens is informed about is often complicated and full of technicalities. Consequently, it cannot be completely understood by a generic target audience of non-insiders. The fact that both those who spread information (the information source) and those who receive it (digital media target audience) are insufficiently able to use ICT tools, together with the lack of a digital culture, makes the situation even worse. 1 The project has been supported by the Province of Ascoli Piceno (www.provincia.ascolipiceno.it) together with the City Council of Ascoli Piceno (www.comune.ascolipiceno.it), the Consortium of Piceno Universities (www.cup.ap.it) and three associations of Piceno territory (Fly Communication, Dimensione Ascoli e Ascoli da Vivere). 2 These needs arose after the scenario analysis carried out by the project planning team, as requested in the presentation form, within the project Azione ProvincEgiovani 2012 (www.upi.it). The tools used to collect the data were: a large bibliography, institutional websites, statistical data and data referring to projects previously carried out by other Italian partner authorities. 3 About the relationship between Italian citizens and European Union please refer to the data included in the report Standard Eurobarometer 77 - Spring 2012 and those contained in the annex European Year of Citizens n.75 Euronote 2013 4 Data found in the report Eurobarometer standard 76- 201.

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Although Italians - as previously mentioned - are nowadays “less dependent on television and much more digital-oriented”, the development of the ICT sector in our country is lagging behind other European countries and behind western economies.5 Human capital provided with technical and specialized skills, which are needed to meet the demand for specific expertise in the sectors of innovation and new technologies, is lacking6. In addition to this, an extended rate of digital illiteracy and an inadequacy in the use of ICT not only negatively affect the growth of our country but also contribute to nourish the digital divide7. In the era of the networks, one of the major issues related to the unaware use of new technologies seems to be the growing difficulty in finding the information needed (also because we are continuously exposed to information or cognitive overload). As a consequence, being able to evaluate the authenticity of sources8 and the reliability of online contents is even more intricate. Even in the filed of the European youth policies the authoritativeness and the reliability of sources and digital contents have become increasingly uncertain. The Web 2.0, the prediction (and, in part, the realization) of the Web 3.0 and the production of contents “from below” (Tapscott names it as peer production9) have produced countless benefits to the way we produce and share knowledge10. However, such a widespread phenomenon entails some risks. First of all, the process of disintermediation that the second-generation Internet has brought about tends to weaken the authoritativeness of sources and the legitimacy of newspapers, publishers, writers as we have intended them until now. Bonaiuti states that many of the online authors keep their name anonymous or use nicknames, claiming their right to be “read” and perceived as reliable, not in virtue of their academic or professional achievements, but only for what they write and for the fact that they do write11. In the era of tags, a number of Internet users frequently lose their reference points and give in to the temptation of listening to the very first news they come across or to an easily reachable

5 On the ICT development in Italy see data in the Assinform Report 2013 and those in the Annual Report Digital Agenda Scoreboard. 6 Cf. Il ruolo del capitale umano del settore ICT, a report realized by the Ugo Bordoni Foundation, 2011 7 The digital divide concept conventionally dates from July 1995, when the U.S. National Telecommunications and Information Administration (NTIA) published the first of six reports on the discrepancy in telecommunication access in a series called Falling through the Net. 8 For a deeper analysis on the information sources authenticity see also Sempirini’s findings on the speaker’s discursive legitimacy. 9 Cf. Tapscott D. – Williams A. D. (2007). 10 Many authors were interested in the topic of the use of ICT in knowledge management, also starting from Nonaka and Takeuchi’s theory of the Spiral of knowledge, in 1997. See also, Zuboff, Durker, Castells, Blackler, Wenger, De kerchove, Lèvy, Rifkin, Meyrowitz, Thompson, Rullani, Butera, Trentin, etc. 11 Cf. Bonaiuti G. (edit.) (2006)


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content, without worrying about evaluating its accuracy, without verifying the reliability of the sources and without doing any further and deeper investigations. 1.2 Internet: the “oracle” of the digital era by Maura Romano Nowadays the Internet is one of the main information channels: we question search engines as if they were answers engines. The ongoing fast and extensive innovation process in the ICT sector has radically changed the dynamics of production, circulation and fruition of digital contents. Knowing how to find, select, use and evaluate the quality of digital content and recognizing the authoritativeness of the information source concerns every net-surfer, particularly the so-called “digital natives” or those who have never known the world without the Internet and nowadays still represent a “young” target. Their evaluation of contents is frequently based on swarm intelligence12 (the unaware intelligence of swarms, the wisdom that emerges from the crowd in a sort of “auto-magical” way, through reciprocal links or quotations from one blog to another), on social bookmarking and on folksonomies. The numerous and indisputable advantages of the content production “from below”, together with the sharing through social networks, for example, are widely recognized, not only by techno-optimists but also by the people Umberto Eco would call “integrated”. However, the risk of conferring reliability also to mistaken or inaccurate contents is just around the corner, especially for what is related to the EU policies and to the opportunities the EU offers to young people. This can inject a process that, over the years, risks of turning unfounded information into authoritative contents, in case no-one intervenes to modify it. How can we take the opportunities offered by the Net in terms of content circulation having a critical and aware approach? How can we benefit from the undisputed value of user-generated contents while evaluating their quality and their truthfulness? How can we identify the sources that give us the most punctual and effective information on EU policies and its related financing opportunities for young generations? It would be useful and necessary that academic and school programming, jointly with domestic and EU policies, supported new forms of digital literacy, in order to stimulate young people to develop their abilities to localize, evaluate and use information properly: information literacy (the term used by UNESCO to describe the ability to trace, evaluate and use properly documents and both off and online sources) is a key factor for cultural growth, especially for the v-generation that has always dealt with an information mediated by digital tools and by the Net itself. Information literacy is based on the adoption of an appropriate and aware behavior when researching, identifying and using the information according to one’s needs.13 12 Cf. Meltieri F. (2009) 13 Cf. Webber S., Johnston B., (2003)

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At the same time, the information sources should facilitate users in their research and comprehension of the information; otherwise the communication (especially in the EU policies sector) will be less effective. The phase of content supply should be carried out through a scrupulous and accurate organization and planning process helped by precise communication strategies with the support of high-quality web tools for content transmission. In order to make the best use of the network potential, web-interfaces should be ergonomic and platforms should comply with the main principles of usability14 and accessibility15. They should be tested, they should convey the contents according to the web writing techniques16 and manage the digital contents according to the netiquette principles and, more generally, to the peculiarities of the means that conveys the message. The information spread would thus result more accessible and easy to decode for the target users and the information source effectiveness would also be reinforced.17 The project EuropAs has followed this direction. Its activities were based on the research contained in this publication: every single action in the project took shape from a deep analysis of the best practices among web platforms and ICT tools (chapter 2). The best practices were identified by evaluating the supply of high-quality contents about EU policies and financing opportunities for young generations. By reading the analysis sheets of every single best practice identified, it is clear that the web audience’s awareness on EU-related issues and opportunities for young European citizens depends on the use of tools for punctual and effective communication strategies, interaction design and an accurate planning phase. These are essential elements for a high-quality web communication. 1.3 “We are the media” by Valentina Polci Here we celebrate the beginning of the biomedia era. In 2012, this definition opened the 10th Report on Communication of the Italian Social Investments Center (CENSIS)18, according to 14 For a deeper analysis of web usability see also Jackob Nielsen, founder of the Nielsen Norman Group (www. nngroup.com), an Interaction Design guru. 15 Please see the recommendations of the international W3C Consortium (www.w3.org), which is responsible for the Authoring Tools Accessibility Guidelines. In Italy, the W3C guidelines were absorbed by Legge Stanca (Stanca Law), act number 4, 9 January 2004. 16 For a deeper analysis of the web writing techniques see also Luisa Carrada’s work: “Il mestiere di scrivere” 17 To know more about these topics, see also the Minerva project (www.minervaeurope.org) financed by the European Commission. It involves EU Ministries of Culture of twenty-five member states. The aim of the project is to elaborate guidelines to increase the quality of public cultural websites. These guidelines are considered as an important reference point also for non-cultural websites, being based on good practices and deep analysis of the user’s expectations. 18 To know more about research on media consumption please refer to IAB Europe website, www.iabeurope.eu;

CENSIS, www.censis.it; EJO – European Journalism Observatory, http://it.ejo.ch.


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which “we are the media”. In other words, in the digital era, the “media habitat” has witnessed a notable development of the Internet. The evolution of the network into Web 2.0, together with the exponential growth of social networks, the miniaturization of devices and the proliferation of mobile devices, have led to the supremacy of the individual. The individual is reflected in the media created by him: he is both producer and content. The contemporary society’s portrait is thus sketched. We are the creators of our own multimedia show-schedules, we model them according to our own needs and preferences: thanks to the multitude of devices we own, we can mix domestic entertainment broadcasting offer with contents available on the Internet. “We are the media” also from the perspective of the communication object itself. We continuously produce digital contents that we make available in a variety of ways on the Internet (consider, for example, the phenomenon of sharing contents through Facebook, where we upload a huge amount of photos, videos and online data). In this sense, the information can be self-produced and self-managed too (for example, with YouReporter): forums, blogs, social networks, websites and citizen journalism Web TVs have become competitors of commercial productions. With reference to the “media diet”, Italian people nowadays are less dependent on TV, more digital-oriented but poorly press-oriented. 55.5% adopt the Internet diet (ten years ago they were 17.1%), while 25.2% are based on an audiovisual diet (television and radio; they used to be 46.6%). Television’s audience represents the totality of the population: 98.3%, with adjustments according to: satellite TVs (+1.6%), Web TVs (+1.2%) and mobile TV (+1.6%). The ways of watching TV have increased and changed. A quarter of Italians with Internet access usually watch programs on websites of broadcasting agencies and 42% search for them on You Tube in order to create their own tailored show-schedules. Data on the trend analysis of media consumption in 2012 confirm that the only increasingly successful means are those who integrate the old media functions with the Internet, such as Smartphones (telephone and web) and tablets (TV screens, books and newspapers, laptops, web).

Europeans prefer the Internet to newspapers and magazines According to a research commissioned by the European Interactive Advertising Association, the Internet represents 20% of the total media consumption in Europe, more than newspapers (11%) and magazines (8%). The pan-European research called Media Consumption Study, carried out by the leader research agency Millward Brown, was planned to measure consumers’ perception of the Internet and the role the Web plays in media consumption. More than half of users believe

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that the Internet is the ideal medium in moments of strong commitment or intellectual vivacity. 61% consider it to be useful to keep themselves always updated. Half of users think it is the best source of information. 70% sees the Web as the best ally to find what they want when they want. 80% judge it as the most effective medium in terms of time. One consumer out of three admits that he would feel lost without it. Source: Repubblica.it Internet penetration has gained 9 percentage points in one year, reaching 62.1%. It raises up to 90.8% for young people, 84.1% for educated people (secondary school and university) and up to 74.4% for people living in big cities. Despite the decrease in newspaper consumption, 33.3% of Italians consult the generic web portals not linked to any newspaper: the need for information has not decreased but the ways to get it have changed. According to a research on online local information carried out by the Rosselli Foundation – Institute of Media Economics - with the support of AltraTV.TV observatory, at an international level, there is a strong increase of online video consumption and a reduction of the consumption related to the regular show- schedule. Italy is ranked 6th for online video consumption in Europe.

Education 2.0. Behaviors and technological consumes of young people “Young generations jump from a medium to another according to an active and explorative model of use: they are the sons and the owners of the new media as well as the technology consultants of their families”1. Nowadays young people, often called “digital natives”, grow up in a complex system of relations where the media and the Internet play a central role. The latest data, spread by the Italian Statistical Yearbook, reveal an increase in the rate of utilization of both personal computers (from 47.5 to 51.0%) and the Internet (from 44.4 to 48.9%). If we compare our domestic habits to those over-the-border, it emerges that our country lags behind Western Europe. According to Eurostat, for example, the Internet access in 1 Cf. Veronica Mobilio, Questioni di digital divide, in educatioduepuntozero.it


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Italy records a penetration rate by 53% while the European average is 65%. However, a compared analysis of media consumption in different age groups has highlighted how the technology behaviors of Italian people are similar to those of their European peers. The group aged 15-19 years-old records a fairly major use of digital tools. This trend also involves younger (aged 11-14) and older people (aged 20-24). It then gradually decreases. Even if the percentage of young net-surfers in Italy is lower than the one in the USA or EU, the Internet has become an integral part of the daily life of three quarters of Italian young people, modifying their technology, communication and cultural habits. (Source: educationduepuntozero.it) 1.4. Becoming European Citizens by Valentina Polci When talking about communication you cannot exclude its decisive role in shaping both the individual and the collective identity. When we apply this concept to a specific issue of contemporary life, such as being a European citizen nowadays, we open an important door into the contemporary world of the Web. One of the latest researches carried out by the Eurobarometer Interactive Search System, which can be found in the 2013 EU Communication Plan, has showed that a significant percentage of European citizens are not informed about their rights or about what being a European citizen really means19. In the 2010 Report on EU citizenship (Dismantling the obstacles to EU citizens’ rights) the European Commission described the main obstacles European citizens have to face when trying to exercise their rights and lists twenty-five ways to overcome them. The importance of the information was particularly highlighted. Information on the awareness of the fundamental rights deriving from the EU citizenship - particularly the one related to freedom of movement within Europe - should be as widespread as possible. Moreover, 2013 has been the European Year of Citizens, a crucial year, especially for the Office for European Citizenship, whose main institutional aim is to inform and communicate rights and EU policies and programmes to the citizens. 2013 is also considered as a strategic year since the election for the European Parliament will be held in 2014.

19 To consult the integral text of the EU Communication Plan, please see:

www.politicheeuropee.it/attivita/18415/piano-di-comunicazione-2013

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“Granting citizens’ widest participation to this democratic meeting is surely necessary, but it is even more essential to make them raise the awareness of what being European means, through specific actions and practical and concrete examples from daily life, which show that living in Europe does not mean just making sacrifices, but also taking several benefits, thanks to the fact that people are not only citizens of their own country but they also acquire a European citizenship”.

The strategic objectives in the Scenario Analysis contained in the 2013 EU Communication Plan are: 1. To inform the general public about the added value of being “European citizens” through actions aimed at: • promoting the knowledge of European institutions and how they operate; • helping citizens, especially the youngest ones, to be aware of rights and duties that derive from being European citizens and, more importantly, spreading the principle of equality among them; • informing about the fundamental rights related to EU citizenship, about freedom of movement of people and services, capitals and goods, about voting rights, rights to petition and to claim to the European Ombudsman, the right of initiative and the right to consular protection in extra-European countries; • making the new generations aware of the most important European issues, underlining that citizenship is not simply a legal right but a wider concept related to politics, society, economy and culture; • highlighting the central role of participatory democracy and active citizenship; • supporting the participation of private sector operators in getting familiar with European policies and the tools they have at disposal. 2. To communicate and inform about opportunities offered by EU related to employment, enterprise, education and study through the following actions: • describing, with the help of local authorities and administrations, the Europe 2020 strategy plan, the Small Business Act, the Single Market Act II and related regulation; • informing about the European policies and programmes that support, improve and promote both the exercise of citizenship rights and the country’s economic growth; • informing about study, education and mobility programmes in Europe in order to encourage young people’s participation in integration and mobility processes;


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• providing public sector operators with educational and technical support on EU law, in order to promote the development of the integration process in Europe through specific websites and online tools; • supporting information and communication from and to Public Administrations and local authorities by improving the diffusion of Internal Market Information (IMI) platform and Punto nazionale di contatto (National point of contact), the Italian authority created to implement the guidelines for multinational enterprises. 1.5 The case EuropAs by Maura Romano EuropAs_Digital Passport of Ascoli Piceno in Europe was conceived starting from the abovementioned observations and aims at developing some of the Web potentialities the EU has put into focus. The overall project has helped young people acquire a broader “digital culture” and a wider “European culture”, through actions and products aimed at transferring to its direct and indirect beneficiaries information and competencies - useful to ameliorate the awareness in the use of ICT tools - and at strengthening their knowledge about the EU policies for young people. More specifically, the project was realized through four different but interrelated macro-phases: 1. The Research. It was the starting point for the production of this publication’s contents. The first step was mapping domestic and international best practices, sites, portals and Web TVs interested in informing citizens about EU policies and programmes, about EU active citizenship and EU financing opportunities. An overview on Italian and European media consumption was then carried out, together with a definition of concepts-products like “web portal” and “Web TV”. Finally, ten Italian and non-Italian best case stories (five web portals and five Web TVs) were identified and catalogued. This was useful for a further focalization on two existing best practices that are particularly interesting for defining and planning digital formats. 2. The Training: the aim of this phase was to provide the participants (19-30 years-old) with the strategic competencies for a conscious use of ICT tools in order to convey contents about EU policies. The objectives of the educational training course were incentivizing youth active citizenship and mobility in Europe, encouraging young people’s social cohesion and helping them find a job by giving them technical and specialist skills spendable on the labor market such as those related to the new communication technologies. This phase was based on the idea that digital culture can be promoted only through training and the use of digital media and it was divided into four stages:

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a. road shows20, aimed at creating experts in digital media information (authors of Web TV content, news websites, web radios and so on). Among the analyzed issues there were: communication theories and techniques, ICT, information literacy, online digital information’s architecture and organization. Particular attention was paid to web usability and accessibility and also to aspects like creative commons, copyright and copyleft, electronic publishing and web writing; b. Training meetings21, aimed at creating technicians working in digital TVs’ editorial staff (cameramen, directors, movie editors, etcetera). Among the aspects analyzed there were: a general overview on the main audiovisual language theories and techniques, shooting styles and languages, production planning of audiovisual materials, preproduction, production and post-production phases; c. Seminars22, aimed at training the participants in becoming experts in European policies, fundraising and Europroject Management. The seminars focused on EU culture, training and mobility programmes for young people (in view of the Europe 2020 strategy) and on the main Europroject Management techniques. The teaching approach was original: the use of methods and tools coming from other fields and experimentally applied within the cultural project process favored spontaneous processes of participatory planning. Here some examples: Elevator pitch helped project managers make engaging and incisive speeches when presenting their business idea; Personas helped define the beneficiaries target group by describing the profile of “archetype user”; Empathy map helped project managers get an insight into the users’ desires and needs; Network mapping facilitated networking activities and helped find useful resources for the project implementation; Landscape mapping (risk) helped identifying and avoiding risks; d. Non-formal long-distance training for a more general and wider users group. The lessons were made available on the project’s web portal via streaming. The portal was realized following the best practices’ examples identified in this publication. 3. Realization of digital products. Digital production can be considered as a strategic means for spreading information, news and opportunities from the European Commission. For this purpose, the project promoted the realization of the following digital outputs: a. EuropAs news TV format. It broadcast six episodes titled Young people and Europe on Channel 606 of the Italian digital TV ETV Ascoli. The participants acted as directors, speakers, cameramen, editors and journalists. They collected direct or indirect stories about the opportunities Europe offers to young people, interviewing, for example, some 20 The road shows were realized by the University of Macerata – Faculty of Political Science, Communication and Internationalization (www.unimc.it) 21 The training meetings were realized bythe Libero Bizzarri Foundation (www.fondazionebizzarri.org) 22 The seminars were realized by the association Melting Pro. Laboratorio per la cultura (www.meltingpro.org)


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of their colleagues who had benefited from the Erasmus programme or some expert Europroject Managers. The six pilot episodes ensue from both theoretical notions learnt in class and from project practice. The results were perfectly in line with the objectives of the project (training based on the learning by doing methodology); b. The web portal (www.europas-eu.eu). It was realized following the guidelines identified in this publication. It is an online observatory on European policies and a means for spreading news on related opportunities for young people. The constantly updated portal contains information on the European policies, priorities, news, programmes and opportunities for young people. Its mission is to make this often fragmentary and partial information easily reachable. Its virtual community stimulates the discussion and the information exchange among young people, operators of this sector and stakeholders; c. In search of Europe: a brief guide to new communication techniques for an active citizenship (soft and hard copy) conveys the contents of the research focused on the individuation of the best practices among TV formats, websites and programs for domestic and European digital media, which concern Europe and the opportunities deriving from being a EU citizen. The most effective strategies and models to communicate complete and high-quality information were defined through the analysis of the best practices identified; 4. Awareness-raising, aimed at promoting a wider involvement in the European active life and a deeper critical awareness of ICT tools, even among young school students (aged 14-19). The use of an immediate and engaging language, such as that of the theatre, fascinated the beneficiaries. Three performances were realized and put on, taking specific choices about direction, techniques, scripts and the issues the project focused on. This had a deep impact on the target audience. The project EuropAs, through its different activities and the creation of wider and diversified partnerships, enabled the development of a strong cooperation between public and private subjects, thus ensuring the sustainability of the project itself over the future years.

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2. Citizenship and participation: welcome to the Web 2.1 Sustainable Synergies: a portal at our service by Maria Laura Tirabassi In a digital environment where contents are generated and updated more easily and constantly than in the past, and where there are multiple devices and access opportunities, the importance of the portal - as a tool that can provide web users with more or less complex interaction services - stands out. What differentiates a portal from a website Unlike a simple website (the virtual branch of an association, an institution, a project, an authority or, more generally, people who, according to the criteria of usability and accessibility, choose to use the Internet as a means to convey the content related to their business) the portal should facilitate the access to different digital resources, and promote users’ loyalty, through the following mechanisms: • Search engine/directory • Groupware and Collaboration • Knowledge management • Content Management • Work Flow Management • Multichannel Facilities • Personal Signature • Business Intelligence and Application Integration • Integration with Identity Management • Infrastructural Functionality • (These requirements have been defined within the initiative • called Open Directory Project. Please, refer to: www.dmoz.org) Compared to a website, which is structured in a more simple way and does not necessarily offer options of advanced browsing and search tools, a portal should provide an added value given by the services provided and by the perception that users have of them and their quality. The higher the quality, the greater the possibilities of involving different types of users in a process of users’ retention.

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The users of a portal: the center of each consideration23 The users of a portal can be divided into the following types: 1. specialized 2. scholastic 3. professional 4. generic Regardless of what profile they belong to, today users share the ability to connect through a variety of devices, which makes the issue of quality perception even more delicate. In fact, in most cases, those using a content in audio-video format on the Web, for example, perceive a transmission break not as a problem of their device, but rather as the inability of the content providers to ensure optimal transmission and resolution quality24. Secondly, the collections of audiovisual material aim at meeting the needs of different types of users. However, very often portals are not specifically oriented to a single profile of users but, in many cases, are realized for a European or global audience, often through Governments and the European Commission, for purposes related to cultural heritage, as in the case of Europeana25. The aim should be, therefore, achieving and enabling access to the widest number of people. For this reason, in addition to the specific language to be used after evaluating the different types of addressed users, also the cost of supporting translations and subtitles to audiovisual material should be considered. In fact, it often goes beyond the possibilities of content providers. Language support should be a key issue to be taken into account when developing the platform. Even when the language is unknown, standards to enable the users to differentiate and identify each element could be used for descriptions. This service should be joining the others, in order to comply with the requirements of the use cases and the expectations of users and the stakeholders, without forgetting that stakeholders will be, at the same time, users and clients. Through the new digital technologies, they have access to “virtual places”, where they can discuss issues of common interest and share experiences and contents.

23 For information on the potential of the portals, users and web application services, see: MINERVA EC Working Group Quality, Accessibility, Usability (edit.) (2008), Handbook on cultural web user interaction, Minerva EC Project. Available at http://www.minervaeurope.org/publications/Handbookwebuserinteraction.pdf 24 To know more about online audiovisual collections, their management and problems connected to users’ satisfaction, please refer to Andy O’Dwyer’s chapter User Studies for Digital Libraries’ development: audiovisual collections in Dobreva M., O’Dwyer A. e Feliciati P. (edit) (2012) 25 The portal was launched in 2008 by the President of the European Commission and currently guarantees access to more than 19 million digital objects from libraries, archives, museums and collections of audiovisual material, thanks to the contribution of 1,500 cultural institutions (www.europeana.eu)


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The contents of a portal: where they originate Even for a simple web page, the content contributes to determine the value that users attribute to the digital space where they are browsing. In portals, contents are combined and come from different sources. A portal can provide external links; contents can be downloaded by registered users or collected through harvesting. The source of the contents can be either internal or external. The aim of a portal, in fact, is to direct the user, by indicating and selecting the contents. It is usually based on contents placed within other web applications, which can be selected by users through a special search engine. Far from being a sum of its parts, a portal should, instead, trigger a synergy between them and should be oriented to user satisfaction. Useful tools against overexposure to content Considering the Web evolution and the fact that with Web 2.0 contents are immediately published, indexed and classified in search engines, a means that gathers and filters information sources is clearly needed. Many users choose to subscribe to newsletters (a service powered even by a simple website), with the drawback, however, to expose their email accounts to security threats and to the reception of spam. Feed aggregators26 or information flows are highly effective. This kind of technology seems to be useful in various disciplines: journalism, academic research, marketing, advertising, as well as in communication, within groups of professionals or sharing systems in social networks or other communities. Feeds are designed to convey content updates published on the Web, mostly through RSS (in its different versions) and Atom. The so-called desktop based aggregators are among the favorites, thanks to a simple interface (in most cases) and to the users’ control possibility. The mobile based aggregators, instead, have the advantage to guarantee access anywhere. The accessibility of a web application, and consequently its quality, should, in fact, enable users to access information and any interactive services, regardless of the technology used and the context where it operates. From the profile of the user to the profile for the user: portals in the time of social networks The World Wide Web has been going through a state of evolution: the transformations related

A glossary on Web 2.0 available in Italian at: www.uniciber.it/index.php?id=357 (last visit: October 2013)

26 To know more about feed aggregators see Haruna Isah, Full Data Controlled Web-based Feed Aggregator, International Journal of Computer Science & Information Technology, Vol. 4, N. 3, June 2012, pp. 71-84. Available online at: www.airccse.org/journal/jcsit/0612csit07.pdf

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to the Web 2.0 provide users with an increasingly broader availability of information sources. Consider, for example, Wikipedia, an encyclopedia shared and updated by the web community. The Web is more and more dynamic and interactive, so content-rich that it is difficult to select what you are really searching. Social networks tools and Web 2.0 interface represent a significant change in the way the Internet is used and involve a new set of standards, services and also expectations. A fortiori, the users of a portal should be able to use services tailored to their profile and should have the possibility not only to access the resources but also to use them to produce and then publish and/or exchange contents, in accordance with the rules of the participatory web, through wikis, blogs, bookmarking, social tagging. Searching for the information domain will, then, be easier. From information web to data web A further evolution is represented by the semantic web, where the contents are more structured than in the hypertextual web. In the semantic Web links are created by the “machines”, thanks to phrases that express different types of relationships among data. Thanks to the semantic web ontologies, more complex questions can be answered, by creating relationships among the search criteria that are being used. In this case, a specific model for data exchange is recommended: the Resource Description Framework. Thanks to it, structured and semi -structured data can be mixed and shared to create new applications. The new trends of technological innovation within the knowledge-based society tend to realize a transition from a Web made of ​​ information to one made of data. For indexation, a collection of metadata – data that describe other data- is very important. The machine can find the information that is being searched for. In fact, only by associating files with descriptive metadata, which describe and identify information resources, web digital resources can be traced back. By explicating the links among data, they can be also re-used. With a view to creating new knowledge by connecting what is published and available on the Web, the technology of Linked Open Data is adopted. Data should meet the requirements set by Tim Berners -Lee, the inventor of the Internet: • Since they are OPEN DATA, they must be made ​​available on the Net with open licenses; • They must be available as machine-readable structured data; for example, a table in Excel format is preferable to a scanned image; • The use of non-proprietary formats is preferable; • The use of standards established by the W3C Consortium to identify objects is highly recommended;


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• Your data must be connected with others’ data through links, thus creating a context. (please refer to the article available at: www.w3.org/DesignIssues/LinkedData.html. • In 2011 Berners-Lee introduced this rating scale in order to guide users, and especially Governments, in the creation of valid Linked Open Data) Linked data are adequate for the semantic web thanks to phrases that express types of relationships through which ontologies and networks can be represented. This fully represents the concept of participatory web, whose raison d’être is the audience itself. People are provided with the tools to build their own space within the Web. The impact of a portal The Web has its own communication language and the main object of its design should be the quality, given by content accessibility and usability, in terms of effectiveness, efficiency, safety and satisfaction. As a portal has an organizational model based on multiple content authorships and a mission shared by several institutions, in its design the following aspects should be taken into account: 1. Are content intellectual property rights and privacy respected? 2. Is it a resource for a specific community? 3. Does it enable users to access a database? 4. Do the specific sections only enable access to external links or also to different contents such as publications or audiovisual materials? 5. What is the origin of contents? External (links, harvesting), internal (uploaded) or both? 6. Are Web 2.0 tools used to communicate with users? 7. Do the structure and the organization reflect the attention to a dynamic and interactive communication with the public? 8. Are tools such as questionnaires, interviews, surveys used to assess users’ expectations or needs?27 Interestingly, in Italy, the accessibility of PA’s websites is regulated by the Law n. 4 of 9 January 2004 (known as the Law Stanca) and subsequent amendments. Such a law is intended to ensure

27 See, for example: European Youth4Media Network, Survey: Journalist and Digital Technology. A survey on new skills and training needs (www.youth4media.eu/?p=4953, last update: 30/01/2013). The survey is aimed at improving the training of new media journalists and professionals.

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all citizens- without limitation for users with disabilities- the use of the information and services provided by information systems of Public Administration. Public Administrations (and all the subjects mentioned in Art. 3 of the Law) that provide information and services on internet networks, intranets, extranets and removable computer storage media usable in workstations not connected to a computer network, must also comply with the new accessibility requirements published on 16th September 2013 in the Official Gazette of the Italian Republic (O.G. General Series 217 of 16/09/2013). 2.2 TV Revolution 2.0: the Web TV in Italy by Valentina Polci Among the scenarios that are envisaged in the new era of communication, featured by digital media and Web 2.0, one of the most significant is a forthcoming video-centric revolution: statistics say that in 2014, 90% of online traffic volume will focus on videos. Even a young independent film maker or a multinational company that sells music can count on the help of search engines to meet their segment of public among the users of online audiovisual services. The TV of tomorrow is an active TV that everyone, in some way, can tailor to suit their needs, watching it on the computer in their bedroom or in their office, on the train using Smartphones and iPad, or with their friends on Facebook. The costs of hardwares and softwares, in fact, have been reduced, thanks to mass production and competition. This economic sustainability allows users to connect to the network with different devices and from a variety of locations. Along with the cost abatement, we are witnessing the spread in the market of new tools and of new techniques of audiovisual content visualization. Also in the field of web broadcasters, the multitude of devices owned by users should be taken into account: in order to achieve an optimal dissemination, a special version for Smartphones or tablets must be created.

Web TV or container? A fluent definition The Web television, also called Web TV, is the television service available on the Web. It is an interactive, relational medium of consultation, a service provider, an extraordinary tool for web marketing and online communication, which uses both the potential of the Internet and the communication impact of television.


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The technology behind the Web TV is the streaming. From a technological point of view, it differs from IPTV (Internet Protocol Television) as the latter is realized with transmission mechanisms that guarantee its service quality to users, while the Web TV is realized through a best-effort type of communication with the user. The difference between Web TV/IPTV and video containers is significant, although perhaps it is not respected or known. In fact, the presence of videos on websites is too often improperly classified as Web TV. In these cases, on the contrary, the correct definition should be “containers”, simple databases of video products. The key element that distinguishes Web TVs and IPTVs from containers is also the schedule, which enables you to watch formats, Programmes, fiction episodes and the news on predetermined days and times. (source: Albagest Ltd) As the figures of the Open Society Foundation show, also in Italy, slowly but gradually, the small screen is being left for the new screens and the use of videos on the Web through social networks and video-sharing platforms, like YouTube and Vimeo, and through mobile devices: the annual Netizen research for 2012 maps 642 Web TVs all over Italy, over 30 university media and 815 local media.28 Web TVs, online media and net communities keep multiplying. In 2010, Web TVs boomed; in 2011, they started becoming a big business.

Italian Web TVs: some figures All over Italy there are now nearly 1,500 active platforms and 10,000 operators (direct and related industries), and a turnover of over 10 million euro. Among the most advanced regions there are Lazio, Lombardy, Emilia Romagna and Puglia. The actors involved are also active on social networks: 82% of antennas viralize their content on Facebook, 46% on Twitter, 37% on Foursquare. 72% of channels prefer

28 The research was carried out by AltraTV.TV, the first observatory on Italian Web TVs and local media in the network. It gathers Italian and foreign researchers and it was founded in Bologna in 2004 by Giampaolo

Colletti on the basis of Carlo Freccero’s ideas.

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YouTube (followed by Vimeo, 11%). 40% of channels are also open to the Net through applications for Smartphones and tablets (for 14% of Web TVs the downloads exceed 1,000 units). Netizen 2012 also showed that today Web TVs are much more structured than five or six years ago: in 69% of cases devices are professional; in 53% of cases portals are updated (only 39% in 2010). Source: Netizen 2012 (www.altratv.tv/netizen-2013) The television that you can see on a website breaks the mould of production and use of the classic TV, opening up new spaces for information, entertainment and culture. The reality the public has at disposal is increasingly global: it includes subjects, topics and more and more expansive and diverse modes of expression. Also the need to communicate expressively keeps growing, but there is an attempt to make this sector become a market based on microtargets and vertical niches. Web TVs created ​​by citizens (“from below”) are growing. Independent actors offer multimedia territorial or thematic content: the Web TV in Italy has always been synonymous with active citizenship and of citizen journalism. Micro- Web TVs, through values ​​such as proximity and public benefit, try to fill the information gap, with continuous updating, dialogue with the community and seriality. Each channel tells something about a “small” and special reality. For example, Teletorre19.com in Bologna has now entered the annals of Web TVs’ brief history. It has been the first condominium TV (self-financed), founded by Gabriele Grandi, a retiree, one day in 2001. With a camera fixed on a windowsill o f his condomin i um, he described the traffic situation on the freeway. From info-traffic to recipes, passed around among co-owners, the step was short. And now, among the inhabitants of the condominiums in Via Casini, Bologna, this is the way they dialogue. But there are Web TVs dedicated to mothers, to music, cinema, art, design, or different religions (such as Sabaoth.TV, an Evangelical Pentecostal Church TV, in Lombardy, funded by the observant people themselves), and even to immigrants, sport and cultural activities of all kinds. The micro citizen journalism formula that most works in Italy is the one where, not journalists (not only, at least), but two well-defined social and demographic categories are behind the cameras: hyper-technological young people and willing retirees. This phenomenon is similar to the “free radios” of the Seventies: a new space for expression, initially managed by the private sector, which, thanks to low initial costs, offers many opportunities also to journalists and information


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professionals. Moreover, following the example of American campuses, university Web TVs were born in Italy too. Italian “antennas” talk about what happens in local territories or address specific communities, with high value potential: they offer culture (57%), sport (36%), tourism (34%), politics (31%), news (26%), web series (8%). Web TVs are particularly challenged: they should be able to create their own sustainability. Improvement could concern the area of measurement, which is essential to be appealing, from a business perspective, to investors and partners. In 12% of cases, Web TVs draw on funding related to Public Administration (19% last year) and in 40% of cases they are linked to small and medium-sized enterprises. The main role, however, is still played by donations or creators’ resources (56%). “In 2011 and even more so in 2012 – says Colletti on AltraTV- Italian micro-Web TVs started to become something relevant, turning, in many cases, into real start-ups. In fact, until recently, funding has come mainly from Public Administrations, while now commercial relationships with private companies (especially local small businesses) have rocketed up to 80%. 24% of companies commission video production directly to Web TVs. 32% produce advertisement with pre-roll or banners. Those behind the camera still do mostly unpaid work, but in one Web TV out of five there are six to ten paid employees. Web TVs are taking advantage of the benefits of digital technology, not least the reduction of costs, dialoguing better and better with its stakeholders. But also digital realities, which work for small and medium-sized enterprises, Public Administration or trade association, are growing. Professionalization and service logic are now the keys to growth for the future of hundreds of channels on the Web.

The Public Administration you can “see” online The idea was born in 2001 during the Forum PA1. The following year the project was already visible, included the news. In Public Administration the Web TV has existed since 2002, since TelePa was born (TelePa weekly broadcasts news and insights with minieditorial staffs scattered through the Italian regions). The phenomenon is little known to most people, but the Web TV in Public Administration is a well-established and practiced 1 An annual exhibition held in Rome, which represents the reference point for the discussion on innovation and modernization of Italian public system, www.portal.forumpa.it

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field of communication. To the extent that Formez (a Studies and Services Center to which the Ministry for Public Administration and Simplification contributes) monitors this sector every six months and has been publishing an annual guide since 2003. The applicable legislation that rules the use of new web and television technologies in Public Administration is n.150, 7 June 2000. It has set a Public Administrations’ special press office, with members of the Order of Journalists and the possibility of a direct dialogue with citizens, even without the mediation of traditional structures. It has equalized audiovisual and telematic systems to traditional press. For example, a service of live broadcasting of all parliamentary proceedings - both from the Chamber of Deputies and the Senate - is available. In conclusion, here is what is required to open a Web TV: • a PC or a Mac with at least 2 GB of Ram • a camera, of course better if digital and semi-professional • the installation equipment and the license (from 400 to 1,000 euro full version) • an Internet domain, otherwise the television will not be on the Web • the distribution of the product on a platform (Youtube or Ustream, for example, otherwise bands ad hoc shall be rented) On balance, today, a remarkable Web TV can be started with less than 5,000 euro.

Technical Notes The technology Web TV and IPTV are based on is the streaming, where the term streaming refers to a stream of audio/video data transmitted from a source to one destination (unicast stream) or from a source to multiple destinations (multicast stream). Video streams are transmitted via telematic network (Internet). The main feature of Web TVs and IPTVs is that the packets of transmitted data (video stream) are reproduced by a Player (PC, Smartphone, Tablet) as they arrive at destination. Both of them also require a streaming server that delivers live content; in fact, whether it is a VOD (video on demand) or a Live broadcasting, the contents are delivered from the streaming server always via TP and not by downloading. (source: Albagest Ltd)


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What the law establishes Will the market or the politics regulate the Web TV sector? When in 2010 it was clear that the phenomenon had become widespread, Agcom, the Communications Regulatory Authority in Italy, started a policy of active measures. The Authority has limited the scope of the regulation only to professionals with real competitive ability, that is, those whose minimum annual revenue exceeds 100,000 euro. This revenue shall derive from typical broadcasting activities (advertising, teleshopping, sponsorships, contracts and agreements with public and private parties, public provisions and pay-TV offers). Permission (500 euro) is not required for micro-Web TVs, in case of a less-than-24 hours p/w schedule or if the audiovisual services are closed circuit for closed user groups or in places open to the public. The authorization is, however, necessary and obligatory, when the annual revenue exceeds 200,000 euro and when the legal nature of those starting a Web TV is: corporation or partnership, cooperative, foundation, recognized (with full patrimonial autonomy) and non-recognized association, natural person with company purpose relating to radio and TV broadcasting, to editorial activities or to information and entertainment. The authorization is valid for 12 years; it is renewable (30 days before the expiration date) for periods of equal duration. In case of transfer, sellers must formally communicate their waiver of authorization in favor of the purchasers.

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3. The Research 3.1 Significant examples of portals and Web TVs: selection methods and criteria according to EuropAs by Maria Laura Tirabassi The choice of web platforms and Web TVs to be proposed in this section was taken considering a series of planned results, which were based on the objectives of the project Europas, and unexpected results. At the design stage of an online service, be it a portal or a Web TV, it is important not to forget a space for interaction with users and for monitoring their needs and feedback through surveys and/ or questionnaires. As previously mentioned, the evolution of the Web has enabled the use of useful tools for activities such as blogs, for example, which have, in particular, the advantage of having minimal management costs. Moreover, choosing to support a communication channel with access to the web pages or accounts on different social networks - such as YouTube, Facebook, Twitter and Linkedin - guarantees to reach more and more consumers in a simple and eclectic way. While selecting the platforms, more prominence has been given to those featured by a European dimension, supported by the joint action of subjects from different countries and/or benefiting from European funds, which try to create a modern web resource, cooperating with their users to create contents and communities that are related to specific projects. Here users are supported with different materials and the necessary information about news, events, points of contact and projects. These are “international” portals and websites that act as “leaders” in terms of services offered and search functions. These Web TVs were selected not only because they are broadcasting channels on European issues, but also for their comprehensive schedule, for the international awards assigned to their issuers and especially for their sustainability, both in terms of technical skills and economic resources. The description sheets were set on the basis of the public use of websites, portals and online broadcasters. They give general information about the profile of the website or the Web TV, such as URL, languages, subjects that support and realize the platform. Missions, main activities, objectives, topics covered, scope and target audience were also indicated in the description. Finally, tools and features - the means chosen to interact with users, the exchange information, the proper use of the means of social networking and the benefits that fidelization entails - were described. The critical points highlighted at the end of every sheet relate to the fulfillment of the mission, to the ease of browsing, to the consistency in platform architecture, to the readiness to the use of web 2.0 tools, to the reliability- given, for example, by the real recognition of cultural values ​​in harmony with the idea of active ​​ European citizenship.

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3.2 Ten cases: description and analysis sheets 3.2.1 Portals and websites by Maria Laura Tirabassi Sheet 1. Fe:male Fe:male is a platform that acts as a social network for aspiring European career women, promoting expertise and experience sharing and guiding them through their training, also thanks to the support of the European Commission within the Lifelong Learning Programme29. The project is part of activities in support of female entrepreneurship in Europe, which were presented during the event Women Entrepreneurs - Five Pillars for Growth (Brussels, 19-21 February 2013).

1. PLATFORM PROFILE • WEBSITE NAME: Fe:male - Female Entrepreneurs: Mentoring and Lifelong Learning Across Europe 29 For another interesting and accurate review of the platform, see also: Flavio Fabbri, Femaleproject.eu, «Key4biz. it» [online], 5 September 2012. Available at URL: <www.key4biz.it/Analisi_e_Dati/RecenSiti/2012/09/FemaleProject_ Femaleprojecteu_Viteco_JO_Commissione_Europea_Lifelong_Learning_Programme_Social_Network_Donne.html>


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• URL: www.femaleproject.eu • COUNTRY OF ORIGIN: the platform was developed by the Italian company Viteco, in collaboration with other partner associations, based in England, the Netherlands, Malta and Cyprus • LANGUAGE/S: English. The section About us, with information about the mission and the project Fe:male is also available in Italian, Greek and Dutch. The articles in the News section containing promotional events of the project or success stories related to a specific nation are in the language of the country of origin (e.g. Malta) • ORGANIZATION IT DEPENDS ON: the project has been launched and supported by the Lifelong Learning Programme. It is managed by a consortium of five organizations working in the field of education, particularly focused on supporting women entrepreneurs and specialized in the use of new technologies 2. DESCRIPTION • MISSION: the project aims at supporting the entrepreneurial aspirations of European women, especially those who have been unemployed for a long time, single mothers, women belonging to ethnic minorities and women over 50. For that purpose, the project wants to bring together aspiring entrepreneurs and women with previous successful experiences, so that they can represent an inspiration and encouragement and can provide the necessary know-how. • OBJECTIVES: to support women in entering the business world, encouraging their professional and personal training; to give to aspiring entrepreneurs a supportive network formed by other women who can give practical advice and information about the necessary tools to start a business, by using new technologies - such as e-learning – through which they can share opinions and business ideas even from their home. • MAIN ACTIVITIES: the site works through five main channels: Membership, where those who register to the platform can find the services provided; Enterprise Academy, and, in particular, the section mentoring circles ™ with information about the activities of mentoring groups and the option to look for those that take place in a specific country; Connect in Europe, with a list of business women you can connect with, after registering; Events, where national and European events and training opportunities are presented; News, with newsletter contents in English and articles. • SCOPE AND TOPICS: work activities, projects, skill learning in an environment featured by high digital literacy, entrepreneurial aspirations and successful experiences of women from Europe or possibly from all over the world.

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• ORIGIN OF THE CONTENT: editorial and mainly internal; the contents are uploaded by registered users. 3. WEBSITE TOOLS / FACILITIES • TYPES OF TOOLS: RSS, FAQ on the network. The pages about news and events can be shared through social sharing. The most of the website tools are available after registration, for example, finding contacts, accessing to promotional material, sending messages. The service SkillsSwap is particularly interesting because it enables you to “receive” competences in a particular area of interest in exchange for yours (for example, you dedicate one hour to a web design expert and in return you receive one hour of competence in that field). • FACILITIES: registering to the platform and becoming part of the network Fe:male is free because the service is offered by the European Commission. At a later stage, the project will be financially supported by any external contribution. On becoming a member you are entitled to access to the range of the website’s practical tools, to advice and information, and you can connect with other women entrepreneurs in Europe. You will also receive information on training opportunities and networking for women in business in your country and you will receive discounts to participate in events organized by the Fe:male project partners (they vary from country to country). 4. ANALYSIS • FULFILLMENT OF THE MISSION: so far, more than two hundred women have registered to the platform, to exchange advice and information and to learn how to manage their time and business through online courses and conferences, thus supporting the achievement of the project mission. • CULTURAL VALUES: they are based on the awareness that it is difficult for women to succeed in a male-dominated business world and that women need to train and relate with the European context. • BROWSING: the structure of the site is clear and the pages are rich of materials. • RELIABILITY: it is given both by the importance of the partners involved and by the support from the European Commission. • USE OF TOOLS THAT FACILITATE COMMUNICATION: official pages are on the main social networks: Facebook, Linkedin, YouTube and Twitter. Noteworthy is the video named We have the tech we have no excuse (www.youtube.com/watch?v=N7EuTm9lMrY) on YouTube and on the Facebook page of the project. This illustrates a variety of European projects and related websites - obviously including Fe:male - which are created to support women in ICT and in business.


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Sheet 2. APRE The website of the Agency for the Promotion of European Research is a valuable resource for those who work within companies, universities and research centers when choosing among the EU Programmes on research and technological development.

1. PLATFORM PROFILE • WEBSITE NAME: APRE, Agency for the Promotion of European Research • URL: www.apre.it • COUNTRY OF ORIGIN: Italy • LANGUAGE/S: Italian/English • ORGANIZATION IT DEPENDS ON: APRE is a private non-profit research organization supported by over one hundred supporting and ordinary members from universities and

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private and public organizations in the world of research, industry and finance. The website facilitates the provision of information, assistance and training 2. DESCRIPTION • MISSION: the website facilitates the fulfillment of the institutional mission of the authority, which is supporting Italian participation in international research Programmes promoted by the European Commission. • OBJECTIVES: to identify the potential of proposals for research, evaluating funding opportunities; to find collaborations and, in some cases, to coordinate the interactions among partners; to provide technical support to institutions involved in the construction of the European Research Area; to promote mobility and the dialogue between science and society as well as the information exchange on policies of openness to national Programmes. • MAIN ACTIVITIES: it provides information, assistance and training on the dynamics of participation in the Framework Programme for Research and Technological Development of the European Union, the most important financing tool for scientific research in the world (for the Seventh Framework Programme 2007-2013 almost 53 billion euro were allocated). • SCOPE AND TOPICS: the European Research, the National Contact Points (NCPs), partnership opportunities, calls for proposals, various funding opportunities. • ORIGIN OF THE CONTENT: both editorial and external (e.g. links to institutional web pages). 3. WEBSITE TOOLS / FACILITIES • TYPES OF TOOLS: Principal Investigator eligibility test for ERC (European Research Council) projects; online questionnaire for users’ evaluation of APRE services and website. • FACILITIES: by logging in and registering to the database you can be updated on European Commission funding opportunities; APRE’s members can access Intranet from the home page. 4. ANALYSIS • FULFILLMENT OF THE MISSION: the mission is completely fulfilled. • CULTURAL VALUES: in order to provide qualified services from different subjects, regular updating and adjustment to the information request were considered fundamental. • BROWSING: no redundant graphics; clear browsing structure; meta-surfing facilitated by bread crumbs30. 30 It is a tool that helps users visualize the steps of their browsing inside a website and usually appears under the page header.


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• RELIABILITY: authority’s long experience in the territory and in the world of research increased the value of the services provided by the platform. • USE OF TOOLS THAT FACILITATE COMMUNICATION: connection to Facebook and Linkedin pages and to APRE’s YouTube channel; online questionnaires for users’ evaluation.

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Sheet 3. Youth4Media Youth4Media is a multimedia platform that brings young people and aspiring media professionals closer to ICT tools. It was awarded with two International Citizen Media Awards in 2011 and 2012. The jury awarded according to different categories: video, audio and Internet (in 2011). In particular, as for the category Internet, home page, blog and portal were evaluated. This award is given to non-commercial productions and it concerns local, regional, global and social issues. The project Youth4Media is supported by the European Commission within the Programme Youth in Action.


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1. PLATFORM PROFILE • WEBSITE NAME: European Network Youth4Media • URL: www.youth4media.eu • COUNTRY OF ORIGIN: Germany / Poland • LANGUAGE/S: English, both for textual and video contents (in case you use service offered by the platform to promote / record / broadcast your own conference; English or Polish subtitles are included in the audiovisual materials) • ORGANIZATION IT DEPENDS ON: it is the portal of an association of forty organizations from twenty-six different countries working in the field of community media. The members of the network are Eurodesks and the centers of Europe Direct net. They provide important information about the Programme Youth in Action and other European Programmes 2. DESCRIPTION • MISSION: the members of the portal fully share the commitment to support and promote the creation and development of community media in Europe through conferences and actions targeted at local communities and by establishing Europe-wide networks for digital media young professionals. • OBJECTIVES/TARGET: to provide young people with skills and tools so that they can be both producers and users (producer + user = “produser”) in the field of digital media. • MAIN ACTIVITIES: the activities are carried out both locally and at a European level. They mainly concern political and media education and web broadcasting. Young people from partner institutions promote political and intercultural dialogue through audiovisual media. • SCOPE AND TOPICS: young people have the opportunity to publicly debate on political, cultural and social issues with politicians and experts. • ORIGIN OF CONTENTS: mostly internal and editorial (e.g. audiovisual contents produced by young people involved in the project) 3. WEBSITE TOOLS/FACILITIES • TYPES OF TOOLS: dissemination of multimedia materials such as publications (e.g. the handbook Media Trainer), on-demand broadcasts, live streaming, audiovisual products conveyed by the station Europeanweb.tv. • FACILITIES: questionnaires, surveys, social sharing, RSS.

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4. ANALYSIS • FULFILLMENT OF THE MISSION: it is facilitated by training courses, by the promotion of audiovisual products realized ​​by a team of young reporters from different Web TVs across Europe, by rewards and upcoming events. • CULTURAL VALUES: they are based on the importance of training young people on new media and ICT. • BROWSING: reference points are well defined, also thanks to the home page graphics; meta-surfing is available thanks to the platform internal search engine; secondary browsing for specific projects, with textual content and images, which can be shared through social networks, is also available; the bread crumbs prevent users from “getting lost” while browsing. • USE OF TOOLS THAT FACILITATE COMMUNICATION: newsletters, social sharing, blogs enable both the participants and those who are in charge of training to express themselves. Web pages contents can be shared on social networks; the surveys are a useful tool both for the website - to choose the actions that must be taken - and for users - who participate and inform the website that their opinion will affect its future actions (e.g. the survey in January 2013 on journalists’ use of digital technologies).


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Sheet 4. CCP Italy CCP Italy is the official Italian contact point for the programme Culture 2007-201331. It is an excellent example of “top team” website in terms of services offered and search functions that go beyond the mere presentation of information.

1. PLATFORM PROFILE • WEBSITE NAME: Cultural Contact Point Italy • URL: www.ccpitaly.beniculturali.it • COUNTRY OF ORIGIN: Italy • LANGUAGE/S: Italian/English 31 Leila Nista, Il Cultural Contact Point CCP Italy: ruolo e attività, available at URL: www.beniculturali.it/mibac/export/ UfficioStudi/sito-UfficioStudi/Contenuti/Archivio-Newsletter/Archivio/2011/Newsletter-6/visualizza_asset.html_125, last updating: 31/05/2011.

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• ORGANIZATION IT DEPENDS ON: the Ministry of Cultural Heritage and Activities and Tourism 2. DESCRIPTION • MISSION: as the National Agency for the programme Culture 2007-2013, adopted by the Commission and the Council of the European Union to support permanent programmes of transnational cultural activities, the Cultural Contact Point (CCP Italy) is responsible for the promotion and dissemination of the programme throughout the nation. • OBJECTIVES: In line with the priority objectives of the European Agenda. • MAIN ACTIVITIES: CCP Italy guarantees the access to the programme Culture, it offers concrete assistance to potential beneficiaries and to promoters of national projects, encouraging Italian cultural initiatives within the EU sphere and promoting the involvement of specific organizations and/or public local institutions in cooperation activities, also in order to strengthen the international dimension of the Italian cultural policy. SCOPE AND TOPICS: the programme Culture guide, the most recently published calls for proposals, related events and news, documentation and useful links, selected projects and the opportunities for alternative funding, with videos and examples of funded projects (the videos, in different languages, are described and subtitled in English). • ORIGIN OF CONTENTS: both editorial and external, mainly through access to official and institutional pages. 3. WEBSITE TOOLS / FACILITIES • TYPES OF TOOLS: downloadable documents and publications, studies on best practices on the programme Culture, newsletter, external link to CCP Italy’s YouTube page; site search engine, social sharing (Facebook, Twitter, LinkedIn), Facebook page. • FACILITIES: MY CCP is a service through which you can create your own account and access more quickly CCP Italy help desk. You can also ask for email assistance through the Ticket Area, file the information exchange with CCP Italy for future use, search a partner for your project, register your profile and projects in the database for the research of partners. 4. ANALYSIS • FULFILLMENT OF THE MISSION: it is facilitated by the service offered to help the research of partners in the cultural sector. • CULTURAL VALUES: they are based on the idea of ​​an active European citizenship. BROWSING: the structure enables users locate immediately the most suitable section for their research; both at the top and at the bottom of the home page, the function for the creation of an account is highlighted, with immediate reference to the services offered.


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• RELIABILITY: the Ministry of Cultural Heritage and Activities and Tourism ensures relevance, integrity and updating of content and services. • USE OF TOOLS THAT FACILITATE COMMUNICATION: in addition to the Facebook page, from the platform you can access the service to book a private interview at the contact points.

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Sheet 5. On the Move On the Move is a portal dedicated to young or emerging artists. Through the platform, they can receive and share information on cultural exchanges abroad of variable duration and artistic initiatives in many countries. The portal is supported by the European Commission within the programme Culture.

1. PLATFORM PROFILE • WEBSITE NAME: On the Move - Cultural Mobility Information Network • URL: www.on-the-move.org • COUNTRY OF ORIGIN: Belgium, but over twenty EU and non-EU countries are currently involved • LANGUAGE/S: English, but some useful documents, (e.g. The Dossier on cultural mobility for beginners, downloadable) are also available in Italian and French (January 2013) • ORGANIZATION IT DEPENDS ON: it is a network of thirty-five organizations, different by nature and mission. They join forces and share knowledge to support the mobility of artists and cultural operators, through the coordination of information on advocacy and joint activities 2. DESCRIPTION • MISSION: to organize, coordinate and increase a transparent, accurate and user friendly information service on cultural mobility, originating from always increasing resources and reaching an expanding audience. The mission also consists in promoting a concept of


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mobility that is respectful of social standards and environmental protection and that promotes diversity and intercultural dialogue. • OBJECTIVES: for the period 2011-2013 three areas of action were identified. The first one information - to facilitate, coordinate and improve the dissemination of information on mobility in Europe and beyond; the second one is advocacy - to defend and promote a concept of socially and environmentally progressive, responsible and sustainable mobility; the third one is networking – to build and increase members’ ability to orient themselves in the field of mobility through exchanges and training. • MAIN ACTIVITIES: information and promotion. • SCOPE AND TOPICS: sustainable mobility, grants, taxes and problems related to visa, calls for proposal, training and job opportunities. • ORIGIN OF CONTENTS: mostly internal and uploaded by the members of the portal. 3. WEBSITE TOOLS/ FACILITIES • TYPEPS OF TOOLS: newsletter (English, Spanish, French), website search engine, tag cloud, projects and funding documentation. • FACILITIES: by subscribing to the newsletter or to the Facebook page of the portal you can be updated on the news and the contents, with an adequate language support. 4. ANALYSIS • FULFILLMENT OF THE MISSION: it is facilitated by the use of language and social media that are appropriate for the community the portal addresses. • CULTURAL VALUES: they are based on the support of international cooperation in the field of mobility, with particular attention to the sustainability of cultural exchanges. • BROWSING: The main browsing is easily visible, and a meta-surfing is possible within the portal, thanks to the internal search engine. • RELIABILITY: it is guaranteed mainly by the European Commission’s support to those involved in the portal management. • USE OF TOOLS THAT FACILITATE COMMUNICATION: after reading the editorial policies, you can send interesting news for the portal users, which can be accessed by a search in the archive or by filtering by topic/territorial area. You can be updated either monthly, thanks to the newsletter, or daily, through the Facebook page. Social media widgets are also used.

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3.2.2 The Web TV (by Valentina Polci) Sheet 1. EuroparlTV This Web TV was chosen primarily because the content is relevant with the project Europas, but also because it can be a valid example for its completeness, especially in reference to the different channels studied for specific targets. EuroparlTV boasts all the possibilities of streaming broadcasting offered by the Web television: live broadcast, with its own programs, video-on-demand, dynamic show schedule. It appears as a very institutional Web TV, and perhaps that is the reason why it is not too appealing to a young audience, but its contents are certainly very effective and clear. Exploring EuroparlTV - which is included in the official website of the European Parliament - is quite easy, although not always sufficiently “intuitive”. However, the breakdown by channels, topics, direct and on-demand broadcast, is very useful. Services authority and precision, both in content and in form, are highly valuable.

1. WEB TV PROFILE • NAME: EuroparlTV • URL: www.europarlTV.europa.eu/it/home.aspx


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• COUNTRY OF ORIGIN: Brussels; EuroparlTV is the official television of the European Parliament on the Internet • LANGUAGE/S: the most of the contents is available with subtitles or voice-overs in the EU twenty-three official languages • ORGANIZATION IT DEPENDS ON: European Parliament 2. DESCRIPTION • MISSION: to fulfill the right of all citizens to know and understand what is happening in the institution they have elected. The network, in fact, is intended to contribute to the democratization of the European Union and the development of a European public space. • OBJECTIVES: to inform EU citizens about the activities of the Parliament and illustrate how its members determine the evolution of the political situation and adopt legislative acts that affect the daily life of every citizen in Europe; to strengthen the interaction between Parliament and European citizens. • TARGET: through its various channels, EuroparlTV addresses different targets. Parliament News represents the information heart of this Web TV and addresses an adult audience interested in news from the EU institutional offices. The channel Young Parliament, on the contrary, is dedicated to the new generations. In this section, they can find services where a small robot explains and shows EU policies on the most diverse issues. Finally, Discover Parliament addresses a more specialized target audience with insights on history, political groups, members of Parliament, the institution Europe and its meaning. • SCOPE AND TOPICS: this Web TV shows the work of the European Parliament through six main topic areas: financial, economic and social crisis; Euro-Mediterranean partnership; consumers’ rights; women’s rights; nuclear energy; immigration. • TOOLS: EuroparlTV offers the possibility to watch live parliamentary sessions and committee meetings, as well as daily news. It also includes an extensive archive of contents, educational videos and debates, accessible through VOD (video on demand). A weekly programming, divided in live and on-demand events, is also available. In addition to the headline daily updated news, the Web TV also offers a selection of most viewed and recent videos. The Web TV has its own newsletter. By leaving your email address you will receive the bulletin of the parliamentary session. • ORIGIN OF CONTENTS: the content is produced by Mostra, a communications agency based in Brussels. Twofour, a communication and TV broadcasting company based in Plymouth is in charge of the technical part (website, hosting, shooting).

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3. ANALYSIS • MISSION: fulfilled. • EFFECTIVENESS FOR THE TARGET: despite the versatility of languages, which vary from section to section, EuroparlTV pays the price for having an institutional form, appearing unattractive for younger people. • TYPE OF CONTENTS: Live, video on demand, dynamic show schedule. • USABILITY: it is effective and clear, sufficiently understandable, easy to use in all its parts.


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Sheet 2. ENEA WebTV Enea WebTV is a Public Administration Web TV. It is lively, renowned, and complete. It is very clear, easy and quick to use, devoid of that typical “greyness” and stiffness that feature traditional institutional channels. Video services transcript, which facilitates content understanding, is highly appreciable. In 2009, Enea News was awarded with the first prize in the category Institutional News at the 5th edition of the competition The PA you see in occasion of the exhibition COM.PA (European Exhibition of Public Communication) in Milan. The main reasons for being awarded were technical quality of services and improvement.

1. WEB TV PROFILE • NAME: ENEA WebTV • URL: webTV.sede.enea.it

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• COUNTRY OF ORIGIN: Italy • LANGUAGE/S: Italian, but there are also some services in English • ORGANIZATION IT DEPENDS ON: ENEA, Italian National Agency for New Technologies, Energy and Development 2. DESCRIPTION • MISSION: to raise awareness among citizens on issues related to new technologies, energy and development. • OBJECTIVES: to promote and disseminate information on ENEA activities and Italian policies about interesting issues. • TARGET: mainly administrations, professionals and sector operators, although ENEA, in its website homepage, indicates various targets (citizens, researchers, journalists, schools, businesses and operators, administrations). • SCOPE AND TOPICS: they are indicated in sixteen channels (plus the one in English) which different videos are divided into: environment, climate, biotechnology, renewable and hydrogen energy, energy saving, nuclear energy, research, technology, seismology and construction, cultural heritage, publishing, training, agency’s development, historical videos, news. • TOOLS: in this Web TV, beside an extremely wide range of VOD. The live section is at the moment (November 2013) inactive- there are also: a section called Enea in onda (Enea on air), where you can find all the news services talking about the agency; Archivio Enea News (Enea News Archive) and a special section for press releases. For each film there is a transcript of the content, a survey on the level of user satisfaction and films related to the same channel. • ORIGIN OF CONTENTS: Enea’s various departments, except for the section Film Storici (Historical Films). 3. ANALYSIS • MISSION: fully satisfied. • EFFECTIVENESS FOR THE TARGET: ENEA WebTV exhaustively and clearly satisfies every request from every kind of expected target. • TYPE OF CONTENTS: video on demand. Although the live section has been planned, it is still inactive. • USABILITY: effective, clear, understandable, and very easy to use. Users are highly satisfied.


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Sheet 3. Ravenna WebTV Ravenna is a very immediate and intuitive Web TV. In particular, it involves the user in a sort of participatory journalism. It has a very pleasant visual impact and is very easy to explore. It is one of the medium sustainability TVs (a team, a newsroom and a camera). Excellent graphics.

1. WEB TV PROFILE • NAME: Ravenna WebTV • URL: www.ravennawebTV.it • COUNTRY OF ORIGIN: Italy – Ravenna • LANGUAGE/S: Italian • ORGANIZATION IT DEPENDS ON: Sviluppomedia Limited Liability Cooperative Society

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2. DESCRIPTION • MISSION: to inform the citizens of Ravenna and its province, to create an exchange of views with the users for a participatory citizenship. • OBJECTIVES: to meet the need of information in all sectors of a local newspaper. • TARGET: Ravenna WebTV addresses citizens interested in the local news. • SCOPE AND TOPICS: news, culture, business, school, sport, tourism, social, columns. A special section is dedicated to each topic. The space dedicated to Faenza WebTV is also interesting. • TOOLS: Ravenna WebTV does not offer live programming but only original VOD daily updated contents, as well as various services and programs. Among these, there is also an interesting list of columns, including I vostri corti (Your short films) and Il tuo filmato (Your film), which strengthen the bond with the target audience. It has sections of video such as In primo piano (Close-up), Recenti (Recent), I più visti (Most Viewed) and, above all, dedicated spaces for surveys, comments, sharing on social networks. • ORIGIN OF CONTENTS: the content is self-produced by an editorial staff of information professionals. 3. ANALYSIS • MISSION: fulfilled, although the “pure” Web TV system, consisting of mere video news, naturally produces more selected contents. • EFFECTIVENESS FOR THE TARGET: excellent, because audiovisual services reach a “universal” target. • TYPE OF CONTENTS: no Live, VOD only. • USABILITY: it is very understandable. It does not require any effort to be used and it is extremely clear.


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Sheet 4. Antenna Sud In 2012, it was awarded with Teletopi (Oscars for Web TVs) for its ability to reinvent itself, for its streaming programming and daily updated VOD content, which is more original compared to television programming, for the ability of diversifying competence and combining the new needs of the network with the skills of local news. It is complete and clear; its contents are very easy to use. It is an example of sustainability for this kind of communication channel: there are advertising spaces, banners and sections dedicated to partners and sponsors. Antenna Sud has an entrepreneurial nature: it works thanks to an editorial staff of professional operators and tools.

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1. WEB TV PROFILE • NAME: Antenna Sud • URL: www.antennasud.com • COUNTRY OF ORIGIN: Italy – Bari • LANGUAGE/S: Italian • ORGANIZATION IT DEPENDS ON: Antennasud Edivision joint-stock Company 2. DESCRIPTION • MISSION: Antenna Sud supports the circulation of ideas, emotions and information, fueling the growth of new learning and relation practices. • OBJECTIVES: to increase quality productions, with a constant exploration of the possibilities of interaction with the viewers, an increasing attention to the most diverse forms of art, expression and communication, with the aim of becoming a cultural reference, not only in its territory - Puglia and neighboring regions- but in the entire Mediterranean basin. • TARGET: Antenna Sud addresses citizens interested in local news. • SCOPE AND TOPICS: news, politics, culture, current events, environment and sports. Noteworthy Salam Aleikum Magazine, the first Arabic-language news broadcast on a local Italian TV. • TOOLS: Antenna Sud offers a live programming, a weekly show schedule and original VOD content, with special services and various programs. Among them, there is a daily discussion program edited by the editorial staff. It has a section for “highlight” videos and one for realtime news. You can also connect to Radioantennasud in streaming. It is now also on Digital Terrestrial Television. • ORIGIN OF CONTENTS: the content is self-produced by an editorial staff of professionals of information. 3. ANALYSIS • MISSION: mission and objectives are largely fulfilled. • EFFECTIVENESS FOR TARGET: excellent. • TYPES OF CONTENTS: Live, video on demand. • USABILITY: effective and clear, understandable, easy to use in all its parts, complete.


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Sheet 5. European Web-TV European Web-TV is a platform for non-commercial video productions. Its motto is “Community Media Europe”. It is realized by citizens and communities scattered in different European countries; it is open to every local or national broadcaster and aims at raising the awareness of European citizens, through debates that collect different points of view and opinions on the main social problems. To date, young people from Poland, Germany, Ukraine, Belarus, Romania, England and Turkey contribute to European Web-TV. Noteworthy is the idea of ​​creating a Web TV platform that spreads and promotes European values​​ and potential and, above all, is open to anyone who wants to participate and actively offer their contribution for the development of a common consciousness and identity.

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WEB TV PROFILE NAME: European Web-TV TITLE: Community Media Europe URL: www.europeanweb.tv COUNTRY OF ORIGIN: Poland – Lublin LANGUAGE/S: English, but everyone can enter content in their own language. The best ones are translated into English • ORGANIZATION OR AUTHORITY IT DEPENDS ON: European Web-TV. All rights reserved 2. DESCRIPTION • MISSION: to promote solidarity, tolerance and cooperation. • OBJECTIVES: it aims at raising the awareness of European citizens by proposing debates on important European objectives and presenting different points of view on social issues and opinions of citizens from different countries. • TARGET: European Web-TV mainly addresses young people (it is, for example, connected to Youth4Media - European network association and Youth in Action TV). • SCOPE AND TOPICS: current events, youth, economics, media education, art. • TOOLS: European Web-TV offers the chance to learn how to create audiovisual products through a special section, a video journalism course (Lifelong Learning Programme). It also includes an extensive archive of contents, educational videos and debates, accessible through VODs of parliamentary sessions. • ORIGIN OF CONTENTS: mainly created by young people from Poland, Germany, Ukraine, Belarus, Romania, England and Turkey. Everyone can have their own Web TV and share their productions via streaming. 3. ANALYSIS • MISSION: ambitious and partly fulfilled. • EFFECTIVENESS FOR THE TARGET: European Web-TV definitely has the advantage of speaking the language of many young European citizens, not only in the literal sense. In fact, it has been built with the productions of young people for young people. • TYPE OF CONTENTS: video on demand. • USABILITY: sufficiently understandable, easy to use in all its parts. Nevertheless, the complexity of the idea behind the platform makes the various productions “indistinct”. They are presented in a list that does not specify the content of each Web TV. The section that is divided into macro areas (Current events, Youth channel, Economics, Media Education, Art and Media channel) - is clearer.


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4. Best practices for the project Europas 4.1. The best web platform: Europa Facile by Maria Laura Tirabassi The portal Europa Facile is a fine example of the attention paid by the Public Administration to the citizens’ need for transparency and information in the context of EU policies and funding32. The portal represents also the main access to Spazio Twinning, a site dedicated to administrative twinning, also available at: www.europafacile.net/twinning.

32  The quality of the site and the value of its information services in relation to EU policies are well reflected in the article EuropaFacile.net, “Key4biz.it” [online], April 4, 2006, available at URL: <http://www. key4biz.it/Analisi_e_Dati/RecenSiti/2006/04/EuropaFacilenet.html>. Please refer to this contribution, and, of course, to the content of the website Europa Facile, for the description and the

evaluation of the portal.

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1. PLATFORM PROFILE • WEBSITE NAME: Europa Facile • URL www.europafacile.net • COUNTRY OF ORIGIN: Italy • LANGUAGE/S: Italian • ORGANIZATION IT DEPENDS ON: Ervet – Valorizzazione Economica del Territorio SpA (Economic Enhancement of the Territory joint-stock Company), on behalf of the Region Emilia Romagna. The reproduction of documents published on Europa Facile website is authorized only if the source and the author are specified, in accordance with law. Where prior authorization for the reproduction or the use of textual and multimedia information is required, such authorization cancels the abovementioned general one, clearly stating any restrictions on use 2. DESCRIPTION • MISSION: Europa Facile intends to be a source of information on EU policies and programmes, on working documents of EU institutions, on calls for proposals and related forms for projects submission, on the main international events and on the representatives of European programmes. The site also provides examples of projects already financed by EU contributions and references of partners collaborative projects can be started with. • OBJECTIVES/TARGET GROUP: it addresses all public and private entities, local governments, service centers, and, in particular, associations and organizations interested in interacting in the European integration process and in benefitting from the wide range of opportunities of EU Community. • MAIN ACTIVITIES: Europa Facile, which can be accessed for free upon registration, is daily updated and provides members with re-edited and synthesized information to facilitate the understanding of the process of drawing up of documents relating to European policies and to access methods to opportunities of Community funding. The interlocutors network also offers support for accreditation. Information can be found through guided search systems. • SCOPE AND TOPICS: news concerning EU institutions, policies, calls for proposals, access methods to EU funding, international events, opportunities for partnership to start joint projects, seminars and conferences. • ORIGIN OF CONTENTS: both editorial and external, such as calls for proposals or links to news and important events.


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3. WEBSITE TOOLS/FACILITIES • TYPES OF TOOLS: Eurolettera (Euroletter), a monthly newsletter on European issues realized in collaboration with the Region Emilia Romagna and sent free to the website members; external links to websites where the Region Emilia Romagna is involved; a space for useful links in each section (e.g. events, news); digital documents grouped into four categories (institutional documents, documents for projects, EU publications, legislation); a link - in the portal homepage - to the website Spazio Twinning, with an institutional browsing sub-section and a thematic browsing subsection. • FACILITIES for members: by registering to the website they can access the newsletter and the contents. Information can be found through guided search systems (e.g. keyword research, macro topics, simple or advanced search). Alternatively, through free search, you can access the sections: EU online - dedicated to the most important sites of the European Union; Progetti (Projects) -successful projects implemented in Emilia Romagna; Ricerca Partner (Search for partners) -a database to search for European partners. Even without registering, you can access the glossary. This section contains most frequently used terms and acronyms in the Community vocabulary, described in a brief way to facilitate the understanding of EU programmes and policies. Considerations about the choice The portal Europa Facile has been chosen as a good practice especially because it is an interactive assistance and information service on European policies, which is offered for free by a public authority, namely the Region Emilia Romagna. From a technical point of view, another point in favor of the portal is the high accessibility, thanks to search engines, of provided information and contents of single pages. The architecture of the website is clear and the graphical interface is easy to use, without exaggerated graphic elements. The criterion of accessibility of the platform by individuals with disabilities was also taken into account. Accessibility is guaranteed by the respect of international rules of W3C (World Wide Web Consortium). The logos on the website header immediately help you identify the main topic and the mission shared by the actors involved in the realization of the platform. This enables you to recognize them and directly connect to the websites of partner organizations. Although being designed especially for specific users - for example, associations that operate within the EU - the platform has the advantage of being simple to consult and therefore of being used also by a different target. It represents, for this reason, an important resource for those who wish to research on the latest programmes of the European Union. That is why a reference to the

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glossary - useful especially for non-experts - is at the bottom of the pages of thematic access channels. The functionality of the portal is amplified; in fact, when registering - operation required to use all the services and the tools - users are asked to fill in certain fields that will enable their profiling, in order to fully meet their needs. The choice was also motivated by relevance, integrity and updating of content: the editorial part is, in fact, coordinated by professionals and experts of European funding, of design and management of training and technical assistance on European projects. In addition, we can observe a good balance in the organizational model, given by the joint action of the institution involved and the managers of the portal. Databases, advanced search options to find calls for proposals and links to interesting external sites for each section promote users’ acquisition of tools to handle more autonomously projects and European programmes. Also the section Spazio Twinning offers a clear guidance for the consultation of the site - from the definition of administrative twinning to useful links on the issues of cooperation - and provides access to the necessary documentation. Finally, Europa Facile was also chosen for the effective use that is made of its official Facebook page: it really represents a useful communication channel for the portal – thanks to constant updates - and it takes advantage of the versatility and immediacy of the posts and of the popularity of social networks to reach the people of the Web.


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4.2 The best Web TV: B Students TV by Valentina Polci B Students TV stands out for the immediacy of messages and the ability to create empathy with its audience. The idea of an online area created to distribute audiovisual content produced by students is very innovative. This Web TV does not have a Live section (VOD only), but is featured by a strong vivacity, both in content and usability. It is young and complex, but also orderly and clear. Despite being very rich in contents, it is easy to explore. It focuses especially on colors, on faces and identities of both those who produce contents and those who are, in some way, their object/protagonist. Even though it appears as “playful�, it also handles demanding issues. It is an excellent example of what can be achieved maintaining low costs, not sacrificing the quality of service. It was warded with Teletopi in 2012 for being the best university Web TV.

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1. WEB TV PROFILE • NAME: B Students TV • TITLE: Switch on your mind • URL: www.bstudentsTV.it • COUNTRY OF ORIGIN: Italy – Milan • LANGUAGE/S: Italian • ORGANIZATION/ AUTHORITY IT DEPENDS ON: Bocconi University in Milan 2. DESCRIPTION • MISSION: to strengthen the identity of Bocconi community and, at the same time, to train students in audiovisual communication in its various forms. • OBJECTIVES: B Students TV is a multimedia channel created by students of Bocconi University to give space to productions and audiovisual content created by students or anyone interested, in order to provide information and support, to better enjoy the experience of university, but also to develop journalistic, technical/artistic and marketing skills. • TARGET GROUP: B Students TV mainly addresses students of Bocconi University and, more generally, those who belong to that world, regardless of their role. • SCOPE AND TOPICS: B Students TV is currently divided into three newsrooms (Entertainment, Lifestyle and Journalism). The productions are very diverse and range from full-length films to news about the University, to the most varied and original programs (also divided in Entertainment, Journalism and Academic). • TOOLS: B Students TV offers all the tools and Web 2.0 communication channels: from YouTube to the blog, to the pages of the main social networks. It encourages users to write an email with proposals and innovative ideas to the editors; it provides a daily updated selection of the most interesting videos. The photo gallery of employees and members of the editorial staff is also interesting. • ORIGIN OF CONTENTS: the content is produced by the students of Bocconi University, divided into three main newsrooms: Entertainment, Journalism and Academic. 3. ANALYSIS • MISSION: largely fulfilled. • EFFECTIVENESS FOR THE TARGET: very effective, because target audience and content producers belong to the same group. Sharing cultural values, patterns ​​and ways of communicating make communication “happy”, successful.


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• TYPE OF CONTENTS: no live section, only VOD. • USABILITY: very effective and efficient, especially if we consider the tools at disposal, the technical aspect and the professional skills (or better non-professional skills, given that the Web TV is realized by students that change over time). It fully meets the needs of the public. Considerations about the choice B Students TV was selected as best practice for several connotative elements: from the mail role played by the young people (considered both in the context of university life and for their professional attitudes) to its low cost (both with regard to economy and human resources), as well as for the variety of contents and the extreme modernity of Web 2.0 tools (next to the headline there are images of three televisions turned on respectively on YouTube, Facebook - where B Students TV has a fan page - and Twitter). There is no editorial staff of professionals, but only the skills and attitudes of students of Bocconi University that, time after time, are involved in the project. There is no live section, which would burden the budget in terms of sustainability, but the content is daily updated. The content offered is various and broad and is not limited to academic and institutional news. Far from it. Most of the productions follow the inspiration and the interests of young content producers who share the same universe of values, culture and society of the target audience. For this reason, communication potentially reaches its highest level of “happiness” in a circular communication process, where the feedback (expressed through blogs, social networks, and emails) is the main driving force. Through a photo gallery, a space dedicated to the staff (also provided with photos), and a digital contest on the topic Tratti distintivi della comunità bocconiana (Distinctive characteristics of Bocconi community: short stories, micro-short films and digital photos), this Web TV shows its strong participatory aspect and it is able to create empathy with its audience. The architecture is simple; the graphics is colorful but not redundant. B Students TV is attractive, modern, engaging. It effectively conveys all kinds of information, especially to the young audience. 4.3. Final considerations (by Maria Laura Tirabassi) The 2000s has witnessed the evolution of the Web, which is still changing, as well as the spread of devices that enable us to access the Internet and the exponential growth of users. The people of the Web have changed at the same pace, quickly forgetting static pages and adapting to a more dynamic environment, becoming more aware of their active role in content production

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and sharing, freeing themselves from being passive consumers. The so-called “cognitive ecology of the society” has changed. It now includes users “digital natives”, users who have been involved, since the beginning of their training, in educational processes where daily and aware use of computer tools are strictly necessary. Inadequate familiarity with these tools, as well as technological lacks (not having a broadband connection or a personal computer, for example), as well as insufficient computer literacy create a gap called digital divide. It is a cultural and social inequality not in line with the directives and the decisions of policy-makers at European level. As early as 2000, in fact, through the Treaty of Lisbon, the European Union had set as its objectives, a sustainable economic growth, with more and better jobs and a greater social cohesion. The goal has been only partly fulfilled because of the employment situation in Europe. Despite the current economic situation, the demand for ICT professionals is still increasing. This is the appeal of the European Commission in Davos (25 January 2013): “The digital skills gap is growing, like our unemployment queues. We need joint action between governments and companies to bridge that gap. The ICT sector is the new backbone of Europe’s economy, and together we can prevent a lost generation and an uncompetitive Europe. So I am expecting concrete pledges by companies, everyone I meet will be getting the same request. The Commission will do its bit but we can’t do it alone – companies, social partners and education players – including at national and regional level – have to stand with us.” Neelie Kroes, European Commission Vice President (the entire press release is available online at: http://europa.eu/rapid/press-release_IP-13-52_en.htm)

In the society of knowledge, growth and employment opportunities of individuals depend on both the awareness of the stakeholders and the creation of a favorable employment environment as well as on training enhancement. That is why, within the Lifelong Learning Programme (a European Commission Programme for which 7 billion euro were allocated for the period 2007-2013) improving ICT skills is considered as a key activity, together with other issues like cooperation,


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innovation and languages learning. This is also the reason why representatives of art, philosophy, economics, education and sport have publicly expressed their opinion about it: they wrote to the heads of States and Governments of the European Union, in November 2012, in favor of the programme Erasmus, one of the LLP sectorial programmes, declaring that: “Our young people deserve it. Our future depends on it.”

The full text of the letter, in English, is available online at:

http://ec.europa.eu/education/erasmus/doc/erasmusletter_en.pdf

The signatories hoped not only that the programme would be maintained till the end of 2013, but also that the funds for the new Erasmus for all (planned for the period 2014-2020) would be allocated. In a time when one out of five young people is unemployed in Europe, the priorities are both investing in education and training and acquiring the knowledge and versatility to orient oneself in the European and global context. Fundamental is also the awareness of having digital media and ICT at disposal. As for the Digital Agenda’s issues (http://ec.europa.eu/digital-agenda/), Italy lags behind, insomuch as ICT professionals and scholars perceive the need of “measures in support of digital literacy, such as incentives for training programmes aimed at increasing the digital skills of managers, entrepreneurs and Italian public officials, or actions to push Internet penetration in households.” (Alessandro Perego and Andrea Rangone, L’Agenda digitale ignorata dai partiti - Il Sole 24 Ore – Article of 21/01/2013, available online at: http://24o.it/csVBa) In Italy there are more content consumers than content producers. Nonetheless, among the platforms chosen and the best practices proposed, there are good Italian examples of design and implementation of digital services, where means of communication and information technologies have been used both by producers and users. The comparison with different products - both by institutional actors and by initiatives “from below” - and the contact with the best practices, are part of the lifelong learning. As web users, but first and foremost as citizens, it is indeed desirable to come across as fewer barriers as possible (digital gap, poor knowledge of European policies, lack of funding). The training should enable them to concretely take advantage of the opportunities offered by the technological progress and by the impulse given by the European institutions.

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Finito di stampare nel mese di Dicembre 2013 per conto di Capponi Editore



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