Commenti su Toninato Ottimo pane, brioches gustosissime e ambiente davvero carino. Rosanna Olivo San Canzian d’Isonzo Buona qualità! Alessandro Morlacco Cervignano del Friuli Nuovo locale: molto bello, pasticceria favolosa!!! Magda Bernazza Ruda Commento su In Antartide Molto gentile il titolare. Commento su Rismondo Disponibilità e gentilezza delle dottoresse. Commento su Belle et Beau Gentilissimo il personale. Francesco Loprete Trieste I miei più vivi complimenti per l’intervista a Joe Bastianich: molto sincera e molto genuina. Serena Lucigrai Cordovado Da Miniussi segnalo gli ottimi prodotti e la gentilezza delle commesse, come anche per il titolare di In Antartide e il personale della farmacia Rismondo. Fulvia Cechini Trieste Commento su El Tabachin de le Mule Fornitissimo, personale molto simpatico, prezzi super convenienti. Commento su Bar Universo Moderno, fornitissimo, allegro. Magda Bernazza Ruda Da sempre Agraria Verzegnassi è il punto di riferimento per bombole e gas; segnalo inoltre la gentilezza e la disponibilità riscontrate alla farmacia Alla Madonna della Salute. Francisco Mininel Turriaco
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Intervista a Maura Toninato,titolare del panificio-pasticceria Toninato a Monfalcone Il suo, a Monfalcone, è un nome storico della panificazione: ci racconta la storia di questo forno? «È attivo dal 1957, quando fu rilevato dai miei genitori. Io, in realtà, per molto tempo non mi sono mai occupata di quest’attività: dopo il liceo classico a Gorizia, ho studiato medicina e poi sono partita per l’Africa. Ho vissuto in Uganda per tanti anni assieme a mio marito: abbiamo fatto volontariato medico con l’organizzazione Medici con l’Africa-CUAMM, un’esperienza che mi ha cambiato la Toninato con la figlia vita. Poi, negli anni Ottanta, Maura Angela Borghesi una prima svolta: mio padre si ammalò e così tornai dall’Africa. Mi ammalai anch’io, ma guarimmo entrambi e così ripartii immediatamente per l’Uganda. Nel ‘90, mio padre morì e mi trovai a un bivio: chiudere l’attività di famiglia o proseguire? Decidemmo di proseguire: mia madre prese le redini del negozio mentre io, nel ‘92, tornai nuovamente dall’Uganda, per ritornarvi nel ’94 dopo una prima risistemazione del negozio. Ma alla fine degli anni Novanta decisi di portare avanti la tradizione di questo forno: di nuovo a Monfalcone, quindi!». Lavorare in un panificio, però, comporta delle scelte di vita rigorose… «È vero: in dodici anni ho fatto in totale sette giorni di ferie. È stata dura, tanto che nel 2010 ho chiuso i battenti per un anno e mezzo. Ma alla fine ha prevalso la passione... e nel 2013 ho riaperto l’attività, con l’aggiunta della caffetteria e un miglioramento sul versante della pasticceria». Una scelta vincente, a giudicare dai risultati! «Riceviamo spesso gratificazioni da parte dei clienti: è una bella soddisfazione». E qual è il segreto di questo successo? «Noi usiamo solo prodotti controllati: facciamo tutto a mano. La farina? Usiamo tipologie di grande qualità, fra cui quella macinata a pietra. Usiamo il lievito madre per il pane e stiamo tentando di usarlo anche per le brioches: è la nostra prossima sfida! Laddove usiamo e i casi sono ben pochi - il lievito di birra, esso non supera mai l’1,8% del prodotto. Puntiamo tutto sulla lievitazione naturale, che prevede tempi lunghi: niente additivi, nessun prodotto per migliorare l’aspetto o la resa. E nel pane mettiamo poco sale, per renderlo più salutare. Lavoriamo solamente per questo punto vendita: non riforniamo ristoranti o altri esercizi. Ogni cosa, qui dentro, è pensata per le persone che ci vengono a trovare, come se dovessimo mangiarla noi». Perché ha scelto iMagazine per la sua comunicazione? «Perché lo conoscevo da un po’ di tempo: l’avevo letto e mi era piaciuto subito, a ‘pelle’. Una simpatia immediata». Le ha aderito all’iniziativa degli iMoney: qual è il riscontro? «È un incentivo a venire qui: qualcuno è diventato cliente anche grazie ai buoni valore. Il riscontro è davvero positivo!»