Il Reporter Q5 - Dicembre 2013

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Lettere

Dicembre 2013 | 21

Editoriale Fate sentire la vostra voce: inviate segnalazioni, problemi o proposte a redazione@ilreporter.it IL SEMAFORO DI VIA PIO FEDI E I CICLISTI SUI MARCIAPIEDI

Gentile Redazione, risiedo in via Pio Fedi - angolo via Canova - dove il transito è regolato da un semaforo. A proposito del quale riterrei utile, se possibile, che fosse autorizzata con freccia verde, la svolta a destra in via Pio Fedi, ai mezzi che sono fermi in attesa del verde in via Canova, diretti verso il ponte all’Indiano. Non solo per sveltire il traffico ma anche per diminuire l’inquinamento atmosferico locale. Mi sembrerebbe opportuno, inoltre, sempre se possibile, che il transito con il verde, ora in vigore contemporaneamente, per i pedoni che attraversano via Canova ed i mezzi che svoltano a sinistra nella medesima strada da via Pio Fedi e interagiscono obbligatoriamente con i predetti pedoni, sia eseguito in tempi diversi eliminando la contemporaneità. Per garantire più sicurezza ai pedoni ed in particolare a quelli più anziani. Ricordo che il semaforo in questione fu installato tanti anni fa dopo il verificarsi di ricorrenti incidenti anche mortali. Purtroppo anche con il semaforo attivo, si sono verificati scontri gravi gli ultimi due dei quali in data 11/03/2012 e 9/11/2013. Altro inconveniente non trascurabile, al fine della sicurezza stradale, mi sembra essere costituito dai sempre più numerosi ciclisti che circolano impassibili ed indisturbati sui marciapiedi cittadini, mettendo a rischio l’incolumità degli innocenti pedoni ma anche la propria quando rasentano i cancelli dei condominii dai quali possono fuoriuscire mezzi di trasporto. Sembrerebbe allo scrivente, in ultimo, anche necessario che il transito di cicli e pedoni, ora autorizzato in contemporaneità lungo lo stesso percorso dei giardini pubblici che costeggiano il fiume Arno parallelamente a via dell’Argin Grosso, fosse riservato esclusivamente ai pedoni, per le stesse finalità per le quali attualmente vige nei giardini pubblici di Villa Vogel. Ringrazio per l’attenzione, resto in attesa di un possibile e cortese cenno di risposta e porgo i miei cordiali saluti. Ivo Bagni

VIA VITTORIO EMANUELE, “PERICOLOSO ATTRAVERSARE LA STRADA DAVANTI ALLA SCUOLA”

Vorrei sottoporre alla Vostra attenzione la situazione di criticità per l’accesso alla nostra scuola: Istituto San Francesco, via Vittorio Emanuele 100. Ogni mattina attraversare le strisce pedonali all’altezza del cancello della scuola è un pericolo, visto come sfrecciano

le auto nel tratto di Via Vittorio Emanuele. Non c’è nessun presidio di Vigili né tantomeno rallentatori o cartelli di attenzione che indichino la presenza di una scuola (nido, infanzia e elementari). E’ possibile fare qualcosa??? Un vigile dalle 8:00 alle 8:30 che presidi le strisce pedonali? Chi dobbiamo sensibilizzare per questo problema? Già sono accaduti incidenti, ma come si dice in Italia: “finché non c’è il morto........”!!! E vogliamo che a morire siano dei bambini??????? Vi chiedo di aiutarci per evidenziare il problema e cercare una soluzione. Grazie per l’attenzione, Antonella Zanchi mamma di una bambina della San Francesco E noi la aiutiamo volentieri: pubblichiamo la sua lettera in modo da dare visibilità alla questione da lei evidenziata, così che chi di dovere possa affrontarla per trovare una soluzione. MF

VIA TADDEO ALDEROTTI, “PRESTO UNA RACCOLTA FIRME PER LA VIABILITÀ”

Gentile redazione, questa è la seconda volta che vi scrivo perché la gente ha letto la mia lettera da voi pubblicata........ Fermandomi per la strada mi hanno detto “hai fatto bene. Bravo Salvatore questa prima era una strada sicura perché era piena di negozi, si potevano far uscire i nostri figli sotto casa senza paura”. Ora invece sta diventando piano piano una strada con pochissime attività commerciali. Sappiamo bene che una strada senza negozi automaticamente diventa pericolosa. È per questo che vi chiedo di far sapere a tutti i lettori di Reporter che faremo al più presto per il bene del quartiere una raccolta firme dove si chiederà di rivedere la viabilità della nostra amatissima e mi permetto invidiatissima via Taddeo Alderotti. Caro Direttore, vorrei che questo arrivasse a chi di competenza...... perché aiutando i commercianti a non buttare giù i bandoni si renderebbero le nostre vie più belle e sicure. Grazie, Salvatore

PARCHEGGI E MULTE IN ZONA STADIO

Buonasera, vorrei far constatare come i residenti dello Stadio subiscano (anche più volte a settimana) i disagi del-

le manifestazioni fiorentine (sportive e non: partite e concerti, quest’anno anche il ciclismo). Purtroppo ho la (s)fortuna di abitare nel viale dei Mille, nel tratto interessato dal blocco del traffico. Ieri sera (serata di Fiorentina-Napoli) ho tentato di spostare la mia autovettura dal Viale dei Mille (interessato dalla pulizia strade) ma senza successo. Per fortuna ho ritrovato il posticino che avevo appena lasciato sul Viale e lì ho dovuto riparcheggiare, mio malgrado. Per scrupolo (inutile, col senno del poi) ho intervistato uno dei vigili all’incrocio con via Marconi sulla “ragionevolezza” della pattuglia per le multe ai residenti. Mi ha tranquillizzato sull’uso del “buon senso” da parte delle pattuglie nelle sere delle partite nonostante la permanenza del divieto per la pulizia notturna, avvisandomi comunque del rischio multa. Stamani la multa l’ho trovata, è legittima e la pagherò. Nulla quaestio. Permettetemi solo qualche osservazione: 1) tutto il Viale dei Mille è quotidianamente occupato da macchine in doppia fila che spesso bloccano le auto nei parcheggi a lisca ed intralciano il traffico. Multe? Zero; 2) i parcheggi per i residenti sono occupati da non residenti e quelli liberi sono occupati senza ticket. Multe? Zero; 3) negli ultimi mesi ho notato che in pochi ci siamo preoccupati di rimuovere l’auto dal viale (dei Mille) per la pulizia strade anche in giorni tranquilli (senza partite o altro). Multe? Quasi mai (un paio di volte al massimo). Non mi resta che complimentarmi per la linea seguita. Del resto Firenze è in Italia: le regole si applicano a piacimento e il “buon senso” è un concetto poco conosciuto. Buon lavoro a tutti, Serena Baldi... da viale dei Mille

GATTO SMARRITO A CAMPO DI MARTE

I primi di luglio si è smarrito in via Michele Amari, zona Campo di Marte, un gatto maschio di due anni, castrato, pelo corto, colore arancione chiaro. Al momento della scomparsa aveva il collarino ma potrebbe averlo perso. Non conosce il territorio e potrebbe essersi allontanato anche molto. Carattere molto timido. Ricompensa al ritrovamento anche nel caso in cui chi l’ha trovato volesse tenerlo. Chi ha notizie può chiamare il numero 320.2617719.

IL FUTURO DEL CIMITERO DELLA MISERICORDIA

IL REPORTER RISPONDE

Cari amici, avrei voluto scrivervi fino dal momento in cui è apparso il primo articolo sui cimiteri di Firenze. Decenni fa, quando il cimitero della Misericordia era considerato ancora un cimitero e veniva aperto al pubblico il 2 novembre, vi andammo, mio padre ed io, a cercare la tomba dell’abate Giambattista Giuliani, e la trovammo, anzi la trovammo addirittura con il suo busto. Naturalmente mio padre fotografò tutto. L’abate Giuliani era uno studioso di Dante, c’è anche una Divina Commedia commentata da lui, ma fu definito “Il dantista dimenticato”: dimenticato da vivo ed ora anche da morto! So molte cose che lo riguardano, perché era molto amico del mio bisnonno, Cammillo Vitelli. Sarebbe bello che il cimitero venisse trasformato in giardino: sarebbe una maniera di far rivivere coloro che sono stati seppelliti lì. Un saluto cordiale da chi vi legge sempre con piacere,

Cara Augusta, sono diversi, in effetti, i luoghi “nascosti” di Firenze che conservano storie. E uno di questi è proprio l’ex cimitero della Misericordia, attualmente in cerca di un futuro. Più volte, nei mesi scorsi, abbiamo affrontato la questione sul nostro giornale, parlando di questo spazio, cui ai più capita forse di passare davanti senza farci nemmeno caso, e della sua possibile riqualificazione. Si tratterebbe di riaprire un’area per cui, in passato, erano state avanzate diverse ipotesi, di restituire alla città un altro posto “dimenticato”. Fra le idee per il suo futuro c’era anche quella di trasformare l’ex cimitero in un “giardino della memoria”: idea gradita a molti, in attesa che magari possa diventare realtà. Ma sono anche tanti altri, come detto, i luoghi cittadini che, per le vicissitudini più varie, hanno visto un giorno chiudere le loro porte: alcuni ultimamente sono stati riscoperti, magari in vesti diverse da quelle in cui erano nati, altri sono invece ancora in attesa. Luoghi che sicuramente meriterebbero di tornare a nuova vita, per incrementare ulteriormente il patrimonio

Augusta Ficalbi

dalla prima Perché, se da una parte abbiamo voluto riassumere in ventuno lettere fatti e luoghi protagonisti di questi dodici mesi, in un insolito “alfabeto” che, dalla A alla Z, ripercorre quello che è stato fatto e quello che ancora resta da fare, dall’altra ci siamo voluti invece concentrare sugli “altri” gesti, più o meno eclatanti, e sugli “altri” personaggi, più o meno conosciuti, che a modo loro hanno contribuito a caratterizzare il 2013 ormai ai titoli di coda. Così, abbiamo messo insieme un po’ di storie, eventi e volti, un po’ di vicende che magari non sono riuscite a conquistarsi la visibilità che avrebbero meritato e un po’ di esempi di come, con il proprio impegno, piccolo o grande, nei più svariati settori, sia stato possibile per molte persone mettere la propria firma sulla storia dell’anno che sta volgendo al termine. Senza la pretesa di essere stati esaustivi, ma con la volontà di portare alla luce alcuni esempi di chi è riuscito con il proprio lavoro, le proprie “imprese” o semplicemente con tanta buona volontà, a lasciare un segno in questo 2013 fiorentino. Esempi di chi si è impegnato per dare una mano alla città e ai suoi abitanti. Ed è proprio da qua, da questi gesti, che può essere utile ripartire in vista del nuovo anno. Gesti da seguire e da cui prendere spunto, nel nome di un futuro migliore per Firenze. Guardare indietro per andare avanti, insomma. Intanto, però, prima di tuffarsi nel 2014, l’augurio è quello di riuscire a “sfruttare” le festività ormai alle porte per tirare il fiato. Per fermarsi un attimo e ripartire poi ricaricati nel nuovo anno. Quando tanti altri fiorentini potranno lasciare il segno. Questa, almeno, è la speranza: ma si sa, se c’è un periodo giusto per lasciarsi andare a sogni e buoni propositi, è proprio questo. E allora buone feste a tutti. MATTEO FRANCINI

di bellezze e storia che Firenze può già ampiamente vantare. Luoghi magari legati a particolari ricordi per chi ha più primavere sulle spalle, e che invece potrebbero rappresentare belle scoperte per i più giovani. Insomma, i tesori custoditi dalla nostra città non sono soltanto quelli ammirati e fotografati ogni giorno da migliaia di turisti. Ce ne sono anche altri più nascosti, che sarebbe un peccato dimenticare. Per questo la ringraziamo per la sua testimonianza e invitiamo tutti i nostri lettori a raccontarci quali sono i luoghi che vorrebbero veder rivivere. Perché Firenze possa conservare, più intatto possibile, tutto il suo passato. MATTEO FRANCINI m.francini@ilreporter.it


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