Il Pontino Aprilia n. 3 - 1/15 Febbraio 2014

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Perchè Acqualatina non accetta il confronto? 4 IL PONTINO APRILIA

Cronaca di Aprilia

Sia il Comitato di difesa dell’acqua pubblica che il Partito Democratico dichiarano numeri e procedure diverse dal gestore

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E’ ancora guerra durissima tra Acqualatina ed il comitato in difesa dell’acqua pubblica guidato da Alberto De Monaco. Ancora una volta lo scontro frontale è sui numeri, sui dati che riguardano la situazione economica e finanziaria del gestore del servizio idrico. E, anche in questo caso, la bocciatura da parte del comitato acqua pubblica è arrivata puntuale. Le critiche però non sono piaciute ai dirigenti di Acqualatina che già avevano fatto sapere che “ad Aprilia, un gruppo di utenti, viene istigato dallo stesso comitato ad un atteggiamento incivile ed illegale”. Una accusa pesantissima che ha fatto seguito la durissima risposta del comitato acqua pubblica che ha rigettato al mittente tutte le insinuazioni. “Ormai è diventato tipico di Acqualatina tacciarci di ignoranza e falsità. Chi non ha argomenti di merito convincenti – afferma Alberto De Monaco - e non accetta un confronto equo e pubblico preferisce offendere. I numeri che abbiamo divulgato sono assolutamente veri e riscontrabili nei bilanci di gestione e negli atti dell’Ato4, la cui analisi è oggetto di conoscenza consolidata. D’altronde è da più anni che proprio chi certifica i bilanci del gestore parla di rilevanti incertezze che possono far sorgere significativi dubbi sulla continuità aziendale della società”. Insomma, secondo il portavoce, la mossa della società che gestisce il servizio idrico è solo un atto per intimorire il comitato e le azioni messe in campo in questi anni. “L’accusa d’istigazione all’illegalità e inciviltà ci preoccupa perché sembra un’intimidazione a mezzo stampa rivolta a noi per farci desistere. La verità è che sia il comitato che i cittadini con la loro resistenza civica e la capacità di agire in autonomia e senza tutele o sottomissioni politiche danno fastidio ai manovratori e ai manovrati”. Una battaglia, quella in difesa dell’acqua pubblica, che ha portato i suoi frutti secondo il comitato. Ed è per questo che De Monaco spiega che non c’è nessuna volontà di indietreggiare nonostante le pressioni di Acqualatina. “Senza agire nell’ombra – spiega Alberto De Monaco e con le nostre forze abbiamo ottenuto continue vittorie nei tribunali a beneficio di tutti. Questo preoccupa molto Acqualatina e l’entourage politico di protezione. Basti pensare che solo per le illegittime cartelle esattoriali impugnate dai cittadini di Aprilia il gestore è stato finora

Alberto De Monaco

condannato a riconoscere oltre 330 mila euro per spese legali”. Ma le critiche del comitato acqua pubblica investono anche lo stesso capitale di Acqualatina. Idrolatina srl, il socio privato di Acqualatina, avrebbe ridotto il 26 giugno scorso il suo capitale sociale a circa sei milioni e novecentomila euro. “Eppure nella stessa data – attacca De Monaco – il capitale sociale di Acqualatina risulta essere di 23 milioni e 661 mila euro circa, di cui il cinquantuno per cento appartenente ai comuni dell’Ato4 (circa dodici milioni) ed il quarantanove per cento ad Idrolatina srl (circa 11 milioni e 594 mila euro). Le carte però parlano chiaro e dicono ben altro. Idrolatina nel 2013 a seguito di continue perdite accumulate fino al 2012 ha ridotto il suo capitale sociale iniziale di 13 milioni fino a 6 milioni e 900 mila euro, tant’è che ha dovuto modificare il suo statuto. Come è possibile quindi che Acqualatina risulta essere una mista (51% pubblica e 49% privata) quando il privato ha diminuito la sua partecipazione di circa il sessanta per cento, ossia di quasi cin-

Gabriele Marziali

que milioni di euro? Tutto ciò conferma i nostri sospetti sulla falsa ripubblicizzazione del servizio idrico proposto dall’ex presidente della Provincia Armando Cusani. I conti non tornano perché stando cosi le cose Acqualatina risulterebbe essere composta al 63,61 per cento da parte pubblica e al 36,39 per cento da parte privata, per cui decadrebbe la principale condizione necessaria per l’affidamento della gestione del servizio idrico. E’ per questo che Cusani vuole trasformare la società in Spa tutta pubblica mentre i privati vogliono andare via?”. Anche il Partito democratico si scaglia contro Acqualatina. Dopo l’infinita querelle tra il gestore del servizio idrico e il comitato in difesa dell’acqua pubblica guidato da Alberto De Monaco, impegnati in queste settimane in una vera e propria guerra di numeri, anche il Pd entra a gamba tesa nella questione. “Oltre alla pagina aperta e non ancora chiarita dell’acquisto da parte dei Comuni delle quote del socio privato pronto ad abbandonare la compagine sociale di Acqualatina - di-

ANNO XXV - N° 3 - 7/21 FEBBRAIO 2014

chiarano Gabriele Marziali segretario cittadino, Tiziano Anderlini e Marco Sacchetti coordinatori dei due circoli democratici - all’ordine del giorno altre questioni fondamentali per il futuro gestore del servizio idrico e per gli utenti della nostra città da troppo chiamati a subire disservizi e vessazioni. Novità più importante per la società Acqualatina è l’obbligo introdotto con la legge 221/2012 che prevede la verifica della conformità dell’affidamento del servizio alla normativa comunitaria, verifica deve avvenire entro il 31 dicembre 2013 con apposita relazione da pubblicare sul sito dell’Autorità d’Ambito. Tema quella della conformità estremamente complesso in quanto forti sono i dubbi circa la rispondenza ai requisiti del “gara a doppio oggetto” che deve essere rispettato in tema di società miste come il caso di Acqualatina”. Ovviamente anche la questione delle tariffe non può sfuggire ad una severa quanta attenta analisi. “Rappresenta – continuano gli esponenti del partito democratico – un altra forte novità per gli utenti apriliani, in quanto ancora oggi non è stato dato seguito al parere del Consiglio di Stato del 23 gennaio 2013, numero 267 che

dichiarando la non applicabilità del Dm 1° agosto 1996 in quanto incompatibile con la volontà referendaria ha dichiarati illegittimi tutti i piani tariffari approvati dopo il 2011 che continuavano a prevedere la remunerazione del capitale investito nella misura del sette per cento, così come avvenuto nella nostra città per effetto delle delibere approvate dalla conferenza dei sindaci dopo il referendum del giugno 2011. Infine, le novità introdotte con il collegato ambiente in discussione in questi giorni che introduce per la prima volta la Tariffa Sociale a sostegno delle fasce più deboli e soprattutto vieta quella bruttissima prassi che per anni è stata attuata dal nostro gestore distacco del servizio nei confronti degli utenti morosi. Infatti, il testo in corso di approvazione introduce una norma che impedirà ai gestori di adottare questa misura nei confronti degli utenti. Di fronte a questi molteplici aspetti, il Partito Democratico di Aprilia continuerà la sua battaglia per la difesa del bene comune acqua e di tutela degli utenti troppo spesso criminalizzati per il solo intento di voler difendere un bene essenziale per vivere”. Alessandro Piazzolla

L’Amministrazione Comunale ha confermato i progetti a sostegno di adulti in condizione di fragilità sociale ed economica attraverso i diversi servizi comunali e distrettuali, al fine di garantire la salute ed il benessere sociale. Ciò anche attraverso il coinvolgimento attivo del volontariato, garantendo in tal modo una rete di contatto attiva, dinamica ed integrata nei servizi socio-assistenziali territoriali. Per questo motivo, l’Amministrazione con Deliberazione di Giunta n. 20 del 28 gennaio 2014 ha stanziato la somma di 12 mila euro per continuare per l’anno solare a sostenere i servizi di trasporto per terapie ed interventi socio-sanitari presso i centri sociali per la terza età comunali a cura della sezione locale della Croce Rossa Italiana. Il Sindaco Antonio Terra

e l’Assessore ai Servizi Sociali Eva Torselli hanno espresso un giudizio positivo rispetto alla conferma dei progetti in essere, considerando che i soggetti interessati ai servizi in argomento risultano in aumento in relazione all’attuale crisi economica generale che ha coinvolto in particolare la comunità anziana. Inoltre, il servizio di trasporto per terapie e quello socio-sanitario all’interno dei centri di aggregazione per la terza età si sono rilevati particolarmente utili a far fronte sia al basso potere di acquisto delle pensioni di anzianità e invalidità, sia alla gestione delle patologie più comuni della fascia d’età più anziana, che difficilmente consentono di effettuare continui spostamenti. Comune di Aprilia

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