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edele ad una prassi consolidata da tem· po, anche il Sl dicembre dello scorso anno il Governo ci ha regalato una serie di Decreti fisca.li destinati a cambiare notevolmente la nostra vita di contribuenti Cercheremo qul di offrire ai lettori uno spunto per alcune riflessioni su un argomento di notevole im· portanza nella speranza di essere clùarifino al punto in cw ciò è possibile, quando si parla di Fìsco in Italia. Nuovi regimi contabili. L'ormai celebre «Visentinb> è andata In pensione per quanto disponeva in materia di co.ntabllità (forfettaria 1 ordinaria), ma in compenso ha lasciato in vigore tutte le mwte e le varie possibilità di flnire in galera (si ri· cordl che è sempre possibile un soggiorno In via Spalato se ci si dimentica di versare qual· ch.e tnigtiala di lire di ritenuta di acconto, stessa cosa se si versa in ritardo sia pure di un giorno). Dal1989 i regimi contabili previsti sono tre: forfettario: per chi realizza un volume di atrarl tino a36 milioni annw (limite abbassato, sembra, a 18 milioni); wnplijiC(JJI): per volumi di affari compresi tra 18 e 360 milioni annw; ordiTllJI'w: per volumi di affari superiori a 360 milioni annui. Va subito detto che sono possibili opZioni soltanto in avanti, cioè il forfettario può optare per l due regimi successivi ed il semplificato per il regime ordinario, ma .non viceversa. Funzionamento del regimi. L'attuale regime forfettario si differenzia notevolmente dal precedente, le percentuali or:,&r;;viste operano direttamente sul volume d' · individuando il reddito imponibile, cosi, ad esempio, per il forfettario commer· ciante al minuto è prevista ai fini Irpef una percentuale del 29%; per calcolare il reddito imponibile basta applicare la percentuale al volume di affari realizzato nell'anno e si ottiene il reddito tassabile, nessuna altra detrazione è ammessa a titolo di costo aziendale (sa· ranno sempre posslblll le detrazioni di oneri personali quali nor pagata, contributi Inps, fatture di medici, sotto questo aspetto non ci sono innovazioni, in questo senso). Per l'lva è previsto un meocanismo simile; il Bar verserà il62% dell'Iva incassata, l'arti· giano prestatore di servizi il 71% (oltre l'Iva pagata sulle fatture di acquisto, beninteso). Anche qui non sono ammesse detrazioni di sorta. n regime semplificato è la riesumazione del meccanismo previsto per le imprese minori fino all984, ma con tante aggiunte e complicazioni. Sostanzialmente gli obblighi contabili si riassumono nella tenuta dei registri Iva, e di qualche altro registro, ma tralasciamo gli aspetti contabili e cerchiamo nel breve spazio che resta, di tentare una risposta alla ovvia domanda: «A me, che ho un giro sotto i 360 milioni, conviene il regime semplificato o quello ordinario?». n nocciolo del problema è tutto qlÙ. Teniamo subito presente che per quanto ri· guarda la quantificazione del reddito tassabUe tra i due regimi non esistono differenze. In pratica con Uregime sem.Jlllficato e con quello ordinario si detraggono gll stessi costi, e si perviene, almeno per il momento, alle stesse lm· poste da pagare. Inoltre Uvantaggio di tenere una contabilità semplificata è innegabile per quanto riguarda una serie di motivi.. l'Impazzimento che richiede la prima nota, portare l'estratto conto della banca al commercialista che cosi viene a sapere tutti i fatti.nostri, stare a scrivere i prelievi del titolare ogni volta che s1 tocca una lira! Ma... ci sono delle complica· zl.oni. Le complicazioni si chiamano «percentuali di redditività» e <<percentuali di riscon-
Le novità fiscali e contabili 1989 tro». Sono, sembra, due temutissime armi In mano agli Organifinai12iariconie quali possono stravolgere le nostre sudate dichiarazioni deiredditi edell'Iva. Dico sembra perché per il momento sappiamo soltanto che cominceremo a conoscerle dal31marzo.in pol In sintesi 1 coefficientidi redditivitàdovrebberorettifica· re i Volumi di affari dichiaratiparametrando le dichiarazioni attraverso una serie di indici quali i metri quadri del negozio occupato, il numero dei dipendenti, IJ costo dell'energia elettrica, eccetera... n risultato porterebbe a concludere che ad esempio le nostre vendite non sono di cento milioni. ma ammontano a 180 milioni. Ma lo temo molto di.Ph1 i coefficienti di ri· scontro e l 'uso disinvolto che gli Uffici potrebbero farne. Essi servono a questo: su un volu· me di affari dichiarato di un certo importo (eventualmente ingrandito attraverso le lenti delle percentuali di redditività), tenuto conto anche di uno solo degli elementi previsti, tra· dotti in opportune percentuali, si accerta che U reddito tassabile non è quello dichiarato bensiil doppio, iltriplo, o... che Dio ce la mandi buona. Cosi, ad esempio, sembra che grosso modo gliUfficiFinanziarl potrebberofarci questo di· scorsetto: Lei ha dichiarato un volume di affa. rl di200milionied un utiledilSmllioni;appll· cando i «coefficienti dlriscontro», tenuto con· to della ubicazione del negozio, dell'area geo-
grafica, del numero degli addetti (dipendenti ejocollaboratorldlimpresafamlliare)edaltro ancora,ilSuoredditoimponibUevaretti.llcato in 40 milioni A questo punto, a parere dello scrivente, benpoco è possibile fare attraverso ricorsi alle CommissioniTributarie. I «fatidici coefficienti>> .non sono operanti nei confronti delle imprese a regime ordina· rio. Forse da questo diverso trattamento c'è chi potrà trovare motivo di scelta, ma non v! è dubbio che in questo momento, in qualunque modo si operi, si tratta di una scelta al buio. Pare certo che l'opzione, da esercitare entro il Slgennaio, sia stata rinviata al31 marzo, corre voce che anche la dichiarazione I va sari prorogata alla stessa data. Tassa sulla partita Iva. Va ricordato a tutti l possessori di partita l va che fra le novità di fine anno è stata istituita una tassa annuale sulla partita I va di lire 100.000 per le ditte individuali e di lire 250.00C per le societàdi fatto. n versamento va eseguito a mezzo di etc postale (bollettino G.U. 8003~ sul retro è da indicare la seguente causale d.. versamento: ctTassa partitalva anno 89, partita n. (indicare il n. di partita). Coloro che sono esonerati dalla presentazione della dichiarazione annuale Iva devono produrre entro lUi marzo l'attestazione di versamento direttamenteall'Ufficiooamezzoraccomandata.Ch: presentaladlchiarazioneannoteràgliestreliJI del versamentosulfrontespizl.o.
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