il ponte 2006 n. 07 settembre

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UOMINI FATTI IDEE Prime conquiste per la “scuelute” di Sot la Nape Dopo un periodo di intensa preparazione, finalmente la scuelute di Sot la Nape ha dato alla luce i suoi primi frutti, con la recitazione dell’opera teatrale “Fruts di Lavorêt” di Paolo Bortolussi, appositamente prodotta per bambini dai 6 ai 10 anni. I ragazzi che hanno aderito all’iniziativa promossa dalla compagnia filodrammatica di Roveredo di Varmo sono stati numerosi e, grazie al loro interesse, all’impegno degli organizzatori e alla fiducia dei genitori, la prima rappresentazione tenutasi il 22 luglio presso la Chiesa vecchia di Roveredo è stata molto apprezzata, seguita da un vero e proprio piccolo successo il 29 luglio, in occasione dei festeggiamenti dell’asilo di Varmo. In quest’ultima occasione l’originalissimo impianto scenografico, studiato ed ideato da Rita Del Zotto per gli spettacoli d’interno, è stato sostituito dal prato e dai tigli del cortile della scuola, rendendo ancora più suggestiva e realistica la recita dei bambini. La natura, infatti, è essenziale in quest’operetta, essendo il perno attorno al quale ruota lo stile di vita di due diverse bande di ragazzini: da un lato, i compagni di Pieri, bimbo vivace ed amante degli animali; dall’altro, la “clape” dei chiassosissimi giocatori di calcio, assieme alle aspiranti modelle e veline, bambine sofisticate e succubi dei programmi trasmessi dall’imperioso “scubulot”. Dal confronto fra queste due diverse mentalità è emerso come il progresso, la tecnologia, la modernità abbiano

influito sul pensiero e sul modo di operare dei giovani, ma soprattutto, è stato possibile riscoprire antiche usanze, credenze e modi di dire ormai in disuso e quasi dimenticati, assieme a curiosità e particolarissime informazioni sul mondo naturale, come gli aneddoti sulla picjose, il gri, il tarabus… Come hanno ricordato anche i consiglieri regionali Claudio Violino e Stefano Teghil, presenti alla prima dello spettacolo, l’iniziativa del gruppo Sot la Nape di formare un gruppo di piccoli artisti è del tutto singolare, inoltre, è di fondamentale importanza per il mantenimento e la conservazione delle tradizioni locali e della lingua friulana: non a caso, proprio il testo dell’opera è stato pubblicato grazie alla legge L.R. 15/1996, con il contributo finanziario della provincia di Udine. Non meno rilevante è stato l’apporto edificante del progetto, che ha permesso a ragazzi di età e paesi diversi di conoscersi e lavorare serenamente assieme, rinunciando per qualche ora a

settimana a videogiochi, televisore, computer, per dedicarsi appassionatamente alla pura recitazione e rappresentazione di sentimenti ed emozioni. Dopo una piccola pausa estiva, le piccole leve di Sot la Nape saranno pronte per nuove performance, in cui sapranno sicuramente conquistarsi gli applausi e i sorrisi del pubblico, come già appurato nei precedenti spettacoli. La buona riuscita di quest’attività non sarebbe stata possibile senza l’iniziativa di Paolo Bortolussi, autore e regista dell’opera; l’operosità dello staff dei tecnici della compagnia (Gianni Turcato, Elio Liut, Mario Tonasso, Brunute Del Zotto, Gianni Versolato); l’attenzione del presidente, Graziano Bernardis; i consigli del maestro Sandro Morasutti; il supporto musicale di Fabrizio Fabris; la disponibilità dei genitori; ma, soprattutto, l’attenzione e passione degli attori: Michele Bazzichetto e Nicole, Gianluca Bernardis, Rudi Bettin, Mattia Del Negro, Aurora Fogolini, Andrea Gazzetta, Claudia Gregato e Giulia, Francesca Liut, Lorenzo Miotto, Eleonora Moratto, Samantha Sebastianis, Davide Versolato, Domenico Zamburlini, Emanuele Zoccolan. A tutti loro, un grazie particolare per aver permesso agli spettatori di ritrovare la semplicità, serenità e spontaneità di un tempo, in un mondo sempre più dominato da dinamismo, impazienza ed apatia. Serena Fogolini


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