il ponte 2013 n. 05 giugno

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AGRICOLTURA a cura di Graziano Ganzit

Rprgt: la sorveglianza del territorio (3° parte) te da soggetti autorizzati. In definitiva un ambiente vigilato, pulito, ben disciplinato è la premessa indispensabile per perseguire una economia basata sulla sostenibilità agricola e uno sviluppo turistico di qualità. Così, ho proposto, dovrebbe recitare l’art. 3.

“Rivalon di ponte” Jutizzo 19/5/2013 - Taniche piene, individui ignobili dalle zucche vuote!

Capita sempre più spesso di imbattersi in sacchetti di immondizie, quando va bene, gettati ai margini delle strade e provare un senso di disgusto per tanta inciviltà. Codroipo ha un alto livello di raccolta differenziata “porta a porta” ma qualcuno pensa sia meglio il getto ”fosso a fosso”. Si dice che la mamma degli stupidi sia sempre incinta e la conferma è che ispezionando il contenuto dei sacchetti c’è sempre la firma dell’incivile sotto forma di scontrini fiscali col numero della carta fedeltà, cartoline di saluti dalle ferie…e, questa è proprio successa a me, un estratto conto bancario!! Ma anche se li trovi al massimo c’è una multa di 50 euro. Troppo poco. Forse servirebbe più sorveglianza soprattutto quando dal sacchetto di rifiuti domestici si passa a scarichi di eternit, pesticidi agricoli (vedi foto) elettrodomestici, batterie fino ad un intero carico di copertoni agricoli, roba da trebbia, al Coseat. Come al solito ce la prendiamo coi Vigili Urbani non tenendo conto che hanno due braccia e due

occhi come noi. Il numero è quello che è e il servizio urbano e amministrativo li assorbe lasciando un territorio vastissimo senza quel controllo capillare ed oculare che realmente servirebbe. A questo punto con risorse limitate e il nostro ambiente offeso che si può fare? Ogni epoca porta in sé problemi che, se affrontati nel giusto modo di vedere, possono diventare opportunità di crescita professionale, culturale, sociale inaspettate. Se da un lato questo Rprgt può far immaginare la creazione di ulteriori problemi ad un assetto in pericolosa picchiata (crisi economica ed agricola, ridotte risorse pubbliche, costi per i cittadini, salute pubblica) con ottica diversa si può ragionevolmente vedere la soluzione nel coinvolgimento di soggetti motivati(cittadini volontari, agricoltori, cacciatori, pescatori, sportivi, studenti) mossi da un reale amore per la propria terra agire quali “aiutanti” della Vigilanza Urbana in modo che la stessa possa avere informazioni in tempo reale e documenta-

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giugno 2013

Art. 3 - I soggetti e la gestione del Servizio di Polizia Rurale Il Servizio di Polizia Rurale è diretto dal Servizio di Polizia Municipale nonché dagli Ufficiali e Agenti di Polizia Giudiziaria a norma dell’art. 57 del C.P.P. a) Il Servizio di Polizia Rurale può essere svolto da Agenti ecologici ausiliari volontari scelti tra i cittadini che ne fanno richiesta e nominati dal Sindaco. b) L’Amministrazione Comunale si fa carico di promuovere e divulgare il presente regolamento al fine di pubblicizzare le innovazioni, prevenire le infrazioni anche attraverso tutte le azioni e forme comunicative che si riterranno opportune Compito della politica è far suo questo strumento approvandolo e applicandolo facendo sì che i primi che lo adottano siano successivamente gli istruttori dei secondi. Ciò darà vita ad un circuito virtuoso che innescherà una “rivoluzione” molto positiva a costo zero. Va da sé che per raggiungere un traguardo così alto è necessario che il volontario sia, non solo motivato, ma anche adeguatamente istruito e formato in tutti gli aspetti, dal giuridico all’agronomico, del suo campo di intervento in modo da assolvere il proprio compito con armonia e dolcezza necessarie a rompere forme e comportamenti radicati nel tempo attraverso l’utilizzo paziente di una convincente cultura rispettosa della vita e dell’ambiente.


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