il ponte 2011 n. 07 settembre

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BENESSERE Benessere significa rimanere in movimento Michela e Fabrizio della Bioprofumeria Volo di Fiori di Codroipo si sono incontrati con Nicola Valentinis, dottore in fisioterapia, per un piacevole pomeriggio all’insegna della “cultura del benessere”. Da questo incontro sono emerse alcune considerazioni sull’importanza del benessere come principio per uno stile di vita migliore. “Siamo ciò che pensiamo, siamo ciò che mangiamo, siamo ciò che facciamo”. Prendendo per buono questo assunto di cui è conseguenza la massima latina “Mens sana in corpore sano” sarà facile ammettere che uno stile di vita “sano” sia pressoché indispensabile per godere di buona salute, infatti, il benessere globale della persona aiuta a vivere più serenamente, in quanto psiche e corpo si influenzano vicendevolmente. Capita spesso negli studi degli specialisti in riabilitazione, di ricevere pazienti affetti dalle più svariate sindromi dolorose, accompagnati da prescrizioni che consigliano nell’ordine: antiinfiammatori, ciclo di fisioterapia, calo ponderale-rinforzo muscolare, attività motoria. I primi due punti sono quasi sempre rispettati, meno ligi al dovere ci si dimostra verso il calo ponderale-rinforzo muscolare e la conseguente attività motoria che dovrebbero invece costituire l’asse portante del consiglio specialistico. Per quanto negli ultimi anni sia andando via via aumentando il numero di quanti si infilano tuta e scarpe da ginnastica, è ancora diffusa la tentazione di accontentarsi di analgesia e fisioterapia antalgica con l’indubbio appagante vantaggio di liberarsi dal dolore nel breve termine ma

lasciando intatte le condizioni che di tale sintomo sono alla base. Tra queste condizioni scatenanti, il sovraccarico articolare, con la conseguente usura delle strutture di ammortizzazione (cartilagini, dischi e menischi) è certamente tra le più diffuse. Tale sovraccarico può essere determinato sia dall’effettiva presenza di chili di troppo sia da tono muscolare carente in soggetti normopeso. Ecco che quindi, risolta la sindrome dolorosa, adottare una serie di misure adatte a prevenirla è quantomeno opportuno. Scegliere quale attività motoria praticare è un passo importante e l’elemento guida di cui tener conto è il piacere e l’attrazione che un determinato Sport esercita su di noi; il piacere è infatti un potente motivatore di fronte alle comprensibili difficoltà dell’inizio! Per chi parte da zero, una semplice passeggiata di 30 minuti alla velocità di 4 km/h (il passo di chi porta a spasso un cane non troppo pigro) può fornire notevole beneficio a: metabolismo, circolazione, respirazione, allo stato dell’umore, alla digestione, alla qualità del sonno e ultimo ma più importante nell’ottica di chi scrive, all’apparato locomotore. Tale apparato

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è costituito da tessuto contrattile composto da: muscoli, tendini e dal tessuto legamentoso; sono proprio i legamenti a rivestire un ruolo chiave, lungi infatti dall’essere semplicemente delle cinghie tese da un osso all’altro per tendersi a stabilizzare l’articolazione, essi hanno in realtà una seconda non meno importante funzione: la propiocettività. Con questo termine si intende la capacità di una struttura di ricevere stimoli dall’esterno integrandoli e condizionare quindi la risposta motoria dei tessuti contrattili. In altre parole se il muscolo è il motore e il tendine è la cinghia di trasmissione il legamento è il pilota! Inutile quindi concepire un allenamento mirato al solo potenziamento muscolare trascurando il legamento: sarebbe come affidare una Ferrari nelle mani di un bambino. Opportuno invece capire come allenare i legamenti aumentando la loro quantità di propiocettori. Al fine di migliorare questa funzione immaginiamo di dover imparare a guidare sul bagnato, aumentiamo nella nostra attività i fattori che inducono disequilibrio stimolando la nostra capacità di controllo su tali situazioni. Per quanto possa apparire banale una passeggiata, purché di almeno 30 minuti, assolutamente continuativi, ha influssi positivi anche in quest’ottica. Una rieducazione propiocettiva specifica su ogni distretto (colonna vertebrale, spalle, anche, ginocchia e caviglie) viene solitamente appresa durante le sedute col fisioterapista e apporta il pieno beneficio purché proseguita a domicilio in autonomia. All’inizio ed alla fine di tale attività si rivelano molto utili delle tecniche di allungamento muscolare precedute da massaggi stimolanti con olio vegetale con alcune gocce di olio essenziale dalle capacità rinfrescanti, stimolanti o rilassanti (per esempio arnica, menta, ginepro o lavanda) a seconda del caso specifico. Per quanto tempo dovrò farla? è una domanda tipica. Qualcuno chiederebbe ad un dentista “ per quanto tempo ancora dovrò lavarmi i denti?” Nicola Valentinis Dottore in Fisioterapia


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