Arte moderna e contemporanea | Asta 26 novembre 2024

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ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA Milano, 26 novembre 2024

Avviso importante per gli acquirenti:

Tutti i lotti sono offerti in vendita “nello stato di fatto" e con il corredo di cui eventualmente dispongono (garanzie, certificati, perizie e autentiche). Il condition report è fornito per aiutare ad analizzare le condizioni del lotto, ma è comunque a solo scopo indicativo. Il condition report non è esaustivo in senso assoluto e potrebbe non riferire infatti tutti i possibili difetti, restauri, alterazioni o adattamenti poichè Il Ponte Casa D'Aste non è un laboratorio tecnico, nè un conservatore o un restauratore professionista. Il condition report è e rimane una dichiarazione di opinione puramente soggettiva, per quanto qualificata, del Ponte Casa D'Aste

Alcune immagini del lotto potrebbero non rispecchiare accuratamente le condizioni reali. In particolare, le immagini on line, potrebbero avere colori e sfumature differenti da quelle reali Per queste ragioni qualsiasi condition report non costituisce l'alternativa ad una consulenza professionale specializzata e di conseguenza IL PONTE CASA D'ASTE e gli esperti non possono essere ritenuti in alcun modo responsabili di tali informazioni. Si raccomanda pertanto ai potenziali acquirenti di ispezionare, o fare ispezionare ad un proprio consulente di fiducia, il lotto di interesse prima della vendita.

Arte moderna e contemporanea

La partecipazione all'asta potrà avvenire esclusivamente tramite offerte scritte, via telefono e via web

Martedì 26 novembre 2024 ore 15.00 - Lotti 1 - 134

ASTA 683

ESPOSIZIONE

PALAZZO CRIVELLI

Via Pontaccio 12, Milano

22, 23, 24 novembre 2024, ore 10/13 - 14/18

Palazzo Crivelli

Via Pontaccio, 12 Milano

Tel. +39 02 863141 - Fax +39 02 72022083

info@ponteonline.com www.ponteonline.com

CENTRALINO 02 863141 - 02986791

DIRETTORE GENERALE

Rossella Novarini Tel. 02 8631419 direzione.generale@ponteonline.com info@ponteonline.com

ASSISTENTI DI DIREZIONE

Francesca Conte Tel. 02 8631452 francesca.conte@ponteonline.com

Laura Pucci Tel. 02 8631404 laura.pucci@ponteonline.co

Arti Decorative

Del ’900 e Design

Stefano Andrea Poli Capo Dipartimento

Eleonora Erriu, Assistant Tel. 02 8631425 design@ponteonline.com

Disegni e Incisioni di Antichi Maestri

Bianca Parma, Junior Assistant Tel. 02 8631453

dipinti.antichi@ponteonline.com

AMMINISTRAZIONE

Fiammetta Saliu Tel. 02 8631414 amministrazione@ponteonline.com

Federica Matera Tel. 02 8631415 federica.matera@ponteonline.com

Lorena Massè Tel. 02 8631465 contabilita@ponteonline.com

Linzy Hu Tel. 02 8631482 linzy.hu@ponteonline.com

Luca Bortolussi Tel. 02 8631451 luca.bortolussi@ponteonline.com

Arte Moderna e Contemporanea

Freddy Battino Capo Dipartimento

Elena Pasqualini, Specialist Tel. 02 8631496 elena.pasqualini@ponteonline.com

Erica Risso, Specialist Tel. 028631497 erica.risso@ponteonline.com

Serena Marchi, Specialist Tel. 028631422 serena.marchi@ponteonline.com

Federica Sampietro, Assistant Tel. 028631410 federica.sampietro@ponteonline.com

LICENZE DI ESPORTAZIONE TRASPORTI ESTERI

Valeria Agosto Tel. 02 8631418 valeria.agosto@ponteonline.com

ASSISTENZA CLIENTI ESTERI Cristiana Gani Tel. 02 8631442 cristiana.gani@ponteonline.com

RITIRI ACQUISTI D’ASTA

Graziella Ferrara Tel. 02 8631424 graziella.ferrara@ponteonline.com magazzino.pontaccio@ponteonline.com

COMUNICAZIONE E MARKETING

Agnese Bonanno Tel. 02 8631464 agnese.bonanno@ponteonline.com

Elisabetta Rastelli Tel. 02 8631413 elisabetta.rastelli@ponteonline.com

Mirko Triglia Tel. 02 8631461 mirko.triglia@ponteonline.com

Claudia Cangioli Consulente

Daniele Amodio, Assistant Tel. 02 8631480

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Cosimo Di Lellis, Junior Assistant Tel. 02 8631441 automobilia@ponteonline.com

Vittorio Belloni Capo Dipartimento

Bianca Parma, Junior Assistant Tel. 02 8631453

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Raffaella Cipolla, Graphic designer Tel. 028631411 raffaella.cipolla@ponteonline.com

Dipinti e Sculture Del XIX e XX Secolo

Elia Gaetano Capo Dipartimento

Sofia Mattachini, Assistant Tel. 02 8631412

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Cristiana Gani Capo Dipartimento

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Alberto Coda Canati Capo Dipartimento

Cristiana Gani, Specialist Tel. 02 8631442

Cosimo Di Lellis, Junior Assistant Tel. 02 8631441

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Grafiche e Multipli Fotografia

Francesca Carabelli Specialist Tel. 02 8631488

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Dipinti antichi
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Filatelia
Arte orientale
Automobilia

RESPONSABILE

Véronique Pirovano

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Specialist Arredi Flavio Eusebio Tel. 02 8631489 flavio.eusebio@ponteonline.com

Gioielli

Luca Ghirondi

Capo Dipartimento

Eleonora Pecori Giraldi, Specialist Tel. 02 8631462

Carlotta Nicolosi, Assistant Tel. 02 8631420

Maria Boncompagni Ludovisi, Junior Specialist Tel. 02 8631475

Alberto Ferraris, Assistant Tel. 02 8631460

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Orologi da Polso e da Tasca

Luca Manzoli

Capo Dipartimento

Cosimo Di Lellis, Junior Specialist Tel. 02 8631441

orologi@ponteonline.com

AMMINISTRAZIONE

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RITIRO ACQUISTI

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CONSEGNA CONFERIMENTICOMMISSIONI ASTA

Véronique Pirovano Tel. 02 8631470

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Pendole, Strumenti Scientifici E Automi

Martino Lurani Cernuschi Capo Dipartimento

Tel. 02 8631480

arredi.antichi@ponteonline.com

MAGAZZINO Responsabile

Sara Biondi Tel. 02 8631473 sara.biondi@ponteonline.com

Referente per Torino e Piemonte

Carola Bianco Di San Secondo Tel. 011 541170 - 347 2331123

carola.sansecondo@ponteonline.com

Referente per Modena ed Emilia

Chiara Ferrari Tel. 373 8724888 chiara.ferrari@ponteonline.com

Development Advisor

Vittorio Preda vittorio.preda@ponteonline.com

Mobili, Sculture, Maioliche, Ceramiche e Argenti

Stefania Pandakovic Capo Dipartimento

Elena Claudi, Assistant Cataloguer Tel. 02 8631477

Elena Lo Castro, Assistant Cataloguer Tel. 02 8631474

libri.manoscritti@ponteonline.com

Valeria Agosto Capo Dipartimento Tel. 02 8631418, valeria.agosto@ponteonline.com

Marco Redaelli Capo Dipartimento Tel. 02 8631468, marco.redaelli@ponteonline.com

Samuele Mosca Capo Dipartimento Tel. 02 8631495, samuele.mosca@ponteonline.com

Daniele Amodio, Specialist Tel. 02 8631480 arredi.antichi@ponteonline.com

Strumenti Musicali

Tappeti e Tessuti

Jean Marc Leynet Esperto generale

Alexis Jacquemard Capo dipartimento Francia Matteo Melodia Capo dipartimento Italia

Alberto Coda Canati

Coordinatore dipartimento Italia Tel. 02 8631483 sport@ponteonline.com

Claudio Amighetti

Kim Hyeon Jeong

Martino Lurani Cernuschi

Capi Dipartimento

Tel. 02 8631480

strumenti.musicali@ponteonline.com

Giacomo Manoukian Capo Dipartimento

Daniele Amodio, Specialist Tel. 02 8631480

tappeti.tessuti@ponteonline.com

Loris Cristiano Zanirato Capo Dipartimento

Cristiana Gani, Specialist Tel. 02 8631442

Cosimo Di Lellis, Junior Assistant Tel. 02 8631441

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Enrico Incisa Capo Dipartimento

Cosimo Di Lellis, Junior Assistant Tel. 02 8631441

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Historica
Vini e Distillati Sport
Libri e Manoscritti

Cagnaccio di San Pietro

Opere provenienti da un'importante collezione privata

1

Cagnaccio di San Pietro

(Desenzano Del Garda 1897 - Venezia 1946)

"Le amiche" 1930 matita su carta da lucido cm 31x40,5

Firmato e datato 1930 in basso a destra

Provenienza

Famiglia dell'artista

Collezione privata, Milano

Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato da Giuliana Chiozzi, nipote di Cagnaccio di San Pietro

€ 1.500 - 2.500

2

Cagnaccio di San Pietro

(Desenzano Del Garda 1897Venezia 1946)

"La sorgente" 1936 matita su carta da lucido

cm 80x57,5

Firmato e datato IX-1936 in basso a destra

Provenienza Famiglia dell'artista Collezione privata, Milano

Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato da Giuliana Chiozzi, nipote di Cagnaccio di San Pietro

€ 2.500 - 3.500

Cagnaccio di San Pietro

(Desenzano Del Garda 1897 - Venezia 1946)

"Giovani in barca" 1918

olio su cartone su tavola cm 82x65

Provenienza

Famiglia dell'artista

Collezione privata, Milano

Esposizioni

"Cagnaccio di San Pietro" Galleria del Levante, Milano, 19 gennaio - 7 marzo 1971

Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato da Giuliana Chiozzi, nipote di Cagnaccio di San Pietro

€ 15.000 - 20.000

Maurice Denis - Sulla spiaggia, 1912

«Figlio di pescatori, passai la prima infanzia in un'isola dell'estuario di Venezia, S. Pietro: lingua di terra fra mare e laguna.»

«La natura mi ha attratto ancora da fanciullo, tanto che non avevo ancora sei anni quando cercai di avvicinarmi a essa col mezzo dei colori.»

«I miei volevano fare di me un pescatore, ma il mio spirito si ribellò e, a dieci anni, abbandonai l'isola entrando nel mondo con la sola ricchezza del mio spirito.»

«Ignorante e randagio, desideravo di conoscere tutto, ogni bene e ogni male mi passarono vicini. Mia scuola e mio maestro: la natura. E senza il più piccolo patrimonio, senza il più piccolo dono all'infuori di quello datomi dalla natura, imparai ogni cosa a mie spese.»

«Il male l'ho conosciuto così bene da scontarlo col rimorso; il bene col fortificarmi ed elevarmi nello spirito.»

«Non dirò a quali e quanti sacrifici e a quali e quante rinunzie m'abbia costretto la povertà, sono sincero dicendo che sono geloso e orgoglioso di questo mio passato.»

«L'uomo mi ha tante volte ingannato, ma l'uomo mi ha anche tanto insegnato e mi ha fatto trovare il bene.»

«Così la natura mi attrasse sempre più e sempre più diventai suo mistico adoratore»

Cagnaccio di San Pietro

Adolfo Wildt (Milano 1868 - 1931)

"Mater purissima o Maria" 1928 altorilievo in marmo di Carrara polito, con patinatura giallo ambrato e doratura nel nimbo cm 29,5x34,3x8

Firmato in basso a destra nello spessore dell'altorilievo

In basso a sinistra scritta autografa: NEL

80° COMPLEANNO ALL’ING. G.B.PIRELLI / IL GRUPPO AZIENDALE

FASCISTA – ESALTANDONE / L’OPERA CREATRICE - CON ANIMO / ITALIANAMENTE

RICONOSCENTE / ANNO VII - E. F. -

Provenienza

Senatore Giovanni Battista Pirelli

Eredi Giovanni Battista Pirelli

Collezione privata

Bibliografia

Inedito

Per una bibliografia generale dell’opera:

P. Mola "Wildt" Milano, F.M.Ricci editore, 1988, pp. 56, 152

P. Mola "Wildt. Il mestiere di scolpire"

Catalogo della mostra alla Galleria Gian Ferrari (Milano, ottobre-dicembre 1988), Milano, F.M. Ricci editore, pp. 28-29, ill.

P. Mola (a cura di) "Adolfo Wildt.1868-1931"

Catalogo della mostra (Venezia, Galleria di Ca’Pesaro, 8 dicembre 1989 – 4 marzo 1990), Milano 1988 p.169, n.20

P. Mola (a cura di) "Adolfo Wildt. 18681931. Ein Italienischer Bildhauer des Symbolismus" Catalogo della mostra (Mathildenhöhe, Darmstadt 25 marzo – 17 giugno 1990), Darmstadt 1990, pp.74-75, ill.

P. Mola (a cura di) "Wildt. L’anima e le forme" Catalogo della mostra (a cura di F.Mazzocca e P.Mola, Forlì, Musei di San Domenico, 28 gennaio – 17 giugno 2012), Milano, Silvana Editoriale, 2012, passim e in particolare pp.176-181, nn. 19a e 19b (scheda di O.Cucciniello), con bibliografia precedente e illustrazioni di altri esemplari. Sull’altorilievo Maria dà luce ai pargoli cristiani, di cui Mater Purissima è il particolare isolato della testa si veda: P. Mola, in "Museo Nazionale. 150 opere della Storia dell’Arte italiana" Milano 2019, pp.264-367, il testo è la riduzione di quello trasmesso a Radio 3 nel programma Museo Nazionale (a cura di Monica d’Onofrio)

P. Mola "Maria dà luce ai pargoli cristiani" 9 aprile 2016

P. Mola "Maria falce di luna e altri simboli di una grazia aliena" in “Il Foglio”, anno III, n.3, p.4 inserto “Il Foglio Arte”, 23 marzo 2022

Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato da Paola Mola

€ 40.000 - 60.000

Mater purissima è il particolare della testa della Vergine dal grande altorilievo Maria dà luce ai pargoli cristiani (Venezia, Ca’ Pesaro) esposto per la prima volta alla Biennale di Brera a Milano nel 1918. Secondo una poetica propria di molte sculture a partire dall’inizio del novecento, Wildt isola da un’opera intera, quasi in ritagli fotografici, particolari significativi ai quali attribuisce dignità piena di opere autonome (sul valore e significato dell’operazione anche in rapporto alla tecnica fotografica si veda P. Mola, Avatar e il Laocoonte in Wildt. L’anima e le forme,… 2012, cit., passim).

Dalla tavola Maria dà luce ai pargoli cristiani Wildt produce due altorilievi: questo, chiamato anche Maria, e il particolare dei Pargoli con la mano della Vergine, noto anche con il titolo La protezione dei bambini. Entrambe queste opere furono esposte per la prima volta alla Galleria Pesaro di Milano nel 1919 (cfr. Mostre individuali dei pittori Ambrogio Alciati, Giuseppe Biasi, Aroldo Bonzagni, Guido Cinotti e dello scultore Adolfo Wildt, catalogo della mostra, Galleria Pesaro, Milano, febbraio 1919, p. 20, n.200 (Maria) e n. 201 (La protezione dei bambini).

Per la grazia e la maestria stilistica quest’opera ebbe una grande fortuna di critica e di pubblico. Dopo la mostra alla Galleria Pesaro, un marmo fu esposto nel 1920 alla Mostra d’Arte Sacra di Venezia e un altro fu presentato a Parigi alla storica Esposizione Internazionale di Arti Decorative del 1925. Dell’opera sono noti alcuni esemplari in marmo con differenti patinature, in collezioni private; un bronzo fu donato da Wildt a Federico Balestra - amico di D’Annunzio e fondatore della casa editrice “L’Olivetana” - e un altro, già nella collezione degli eredi, è ora in collezione privata. Nelle pubbliche raccolte un esemplare in marmo su fondo in legno, è conservato al Museo di Studi Patrî di Gallarate, esemplare di particolare interesse filologico perché sulla lastra di fondo Wildt incide il titolo definitivo, Mater purissima.

Nel 1928 compiva ottant’anni Giovanni Battista Pirelli (1848- 1932), grande industriale della gomma, Senatore del Regno, tra i fondatori dell’Università Bocconi. Nel 1872 fonda a Milano la Pirelli & C. cresciuta negli anni lungo la via per Monza su un terreno che giunse a inglobare il Castello degli Arcimboldi,

gioiello quattrocentesco dell’architettura lombarda, dai milanesi da sempre chiamato “la Bicocca” e dal 1918 destinato ad ospitare l’asilo materno per i figli dei dipendenti, le scuole professionali della Pirelli “e altre istituzioni sorte a vantaggio educativo e ricreativo dei suoi impiegati e operai” (cfr. A. Annoni, La Bicocca degli Arcimboldi, Bestetti e Tumminelli, Milano 1922, p. 12). Data al 1922 il primo rapporto documentato di Wildt con Giovanni Battista Pirelli quando, nel cinquantenario di fondazione della ditta, fu collocata sotto i portici della Bicocca una grande preziosa targa “a ricordo perenne di coloro che appartennero alla nostra famiglia e caddero per la salvezza e la grandezza d’Italia” (Annoni, cit., p. 12). Non stupisce quindi che, nel 1928, per festeggiare l’importante genetliaco del grande patriarca i dipendenti della Pirelli si riunissero per rendergli omaggio con un’opera di Wildt, lo scultore che sapevano da lui prescelto anche per la targa. E’ la loro voce che ritroviamo nella dedica pur discretamente inscritta sotto la testa della Vergine. Per il grande industriale Wildt scolpì questo esemplare, di qualità magistrale e unico nella patinatura di un giallo inusitato, senza confronti con le finiture degli altri esemplari di patinatura lieve dal quasi bianco ai toni dall’avorio antico. Dell’opera non è da trascurare il valore storico quale documento, nei tardi anni Venti, della vasta adesione al fascismo tanto delle più alte classi dirigenti, come della classe impiegatizia e operaia. É inoltre qui da rilevare il successivo intervento postbellico di abrasione della stessa dedica con ripetute incisioni e graffiature: in minima scala è la storica damnatio memoriae che dopo il ’45 fu messa in atto, indistintamente sui due decenni del ventennio, su gran parte della cultura fascista.

Questo marmo, dove si esprime appieno il magistero poetico e formale di Wildt, è opera singolare, tra i rari esemplari conosciuti, per l’intensità cromatica della patinatura, quasi di carne e ambra, con lievi sfumature di inarrivabile perizia.

Adolfo Wildt

(Milano 1868 - 1931)

"Per la madre Iddio crea il più bel bambino" 1917

inchiostro di china su carta lucida

cm 20,8x27

Firmato, dedicato, titolato e datato 29-XI-17

Provenienza

Collezione Helénè Bozzi

Studio Paul Nicholls (ante 2000)

Collezione privata, Milano

Bibliografia

Inedito

Bibliografia di altri esemplari:

“L’Eroica”, a cura di Ettore Cozzani, 1920, nn.70-71-72, s.p. ma prima pagina, ill. (esemplare simile a questo, di sola linea ubicazione ignota)

"Wildt, album di tavole" Milano-Roma, Casa editrice d’Arte Bestetti e Tumminelli, 1926, tav.105 (esemplare su pergamena, ubicazione ignota)

"Sulla porta chiusa, poesie di Antonino Uccello, disegni di Adolfo Wildt" a cura di Vanni Scheiwiller, serie illustrata

“All’Insegna del pesce d’oro” Milano 1957, edito “per festeggiare la nascita di Eva Schubert il 12 maggio 1957”, tav. XVIII (esemplare Mia Schubert Scheiwiller ed eredi)

"Disegni di Adolfo Wildt" Catalogo della mostra alla Galleria dei Bibliofili, a cura di Giuliana Olcese e Vanni Scheiwiller (Milano 12 ottobre - 16 dicembre 1972), Milano, Edizioni Vanni Scheiwiller, 1972, n. 29 (ill. esemplare Mia Schubert Scheiwiller), p.164 n.39

P. Mola, a cura di "Adolfo Wildt.18681931" Catalogo della mostra alla Galleria d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro, Venezia, 8 dicembre - 4 marzo 1990, Milano, Edizioni Mondadori, 1989, p. 105 n.57 ill. (esemplare Mia Schubert Scheiwiller), p.178, n.57

Per una bibliografia sulla produzione grafica di Wildt e in particolare sul passaggio, intorno al 1913, dalla prima maniera (1892-1912) scura, tragica, di vario espressionismo, a un segno sottile, astratto, che definisce figure senza corpo, di femminea eleganza, spesso illuminate da dorature si veda:

P. Mola "Wildt. Sui disegni" in "Disegno italiano del XX secolo" (a cura di I. Zucca Alessandrinelli), Milano, Silvana editoriale, 2018, pp.34-49

Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato da Paola Mola

€ 5.000 - 7.000

Questo disegno nasce nel 1915. Il primo anno di guerra per l’Italia, il secondo per l’Europa. Nel 1912 era morto Franz Rose, il mecenate prussiano che dal 1896 aveva garantito a Wildt uno stipendio mensile, le relazioni con una colta committenza mitteleuropea e la partecipazione alle maggiori esposizioni tra Monaco, Berlino, Zurigo e Dresda. Nell’immediato anteguerra e fino al termine del conflitto Wildt era non solo isolato ma in stato di estrema povertà. Avendo rarissime commissioni di sculture si dedicò quasi esclusivamente al disegno. Dal 1913, con Il Peccato prende forma un nuovo stile. Abbandonato il segno forte, tragico, scuro, pittorico, della prima maniera, dal 1899, prende vita uno stile opposto, di pura linea, sottile, bidimensionale, di forme senza corpo, sovente impreziosito di dorature. Nell’iconografia prevale la Donna, l’infanzia, la Madre, il femminile. Nel 1915 Per la madre Iddio crea il più bel bambino è poesia compiuta di questo nuovo mondo d’alta calligrafia. L’opera ebbe due versioni, una di pura linea, lievissima, totalmente astratta: è il caso di questo esemplare e di quello pubblicato nel 1920 da Cozzani a piena pagina su “L’Eroica”. L’altra versione con dorature, e la zona scurita nei capelli delle tre madri: sono questi sia l’esemplare su carta lucida rimasto in famiglia (già collezione Mia Schubert Scheiwiller, ora eredi) che il disegno su pergamena pubblicato nel grande album Wildt, edito da Bestetti e Tumminelli nel 1926. Di ubicazione ignota non sappiamo se questa sia la medesima pergamena, questa pure attualmente di collocazione sconosciuta, nota agli studi per essere appartenuta a Guido Marangoni protagonista della cultura italiana d’inizio secolo, tra l’altro fondatore della Biennale di Arti Decorative a Monza (poi Triennale di Milano), sovrintendente ai Civici Musei di Milano, anima intellettuale della Società Umanitaria, critico d’arte e direttore della rivista “La Casa Bella”.

In un foglietto manoscritto autografo Wildt annota il significato del disegno: la prima madre tiene la bellezza, la seconda la fede, la terza l’amore, e “insieme formano l’episodio della vita” (cfr. Cat. Milano 1972, s.p., n.29, originale autografo nell’Archivio Wildt, Milano).

Il medesimo disegno fu utilizzato da Wildt nel 1922 in riproduzione a stampa su un cartoncino di partecipazione per la nascita, il 1° giugno, di Eletta Lazzari, in Arcisate, Greco milanese, via della Libertà. Dimostrazione ulteriore, se mai ne avessimo bisogno ancora, di come per Wildt l’arte fosse sempre in transito, senza soluzione di continuità, dal preziosismo aulico di una pergamena e oro alla quotidianità di un cartoncino d’invito per la nascita di una bimba in Greco milanese.

Questo disegno, di raffinata esecuzione, con titolo, firma e dedica autografe, è opera originale di Adolfo Wildt.

Fausto Melotti

(Rovereto 1901 - Milano 1986) "Senza titolo" 1930 circa tempera su cartone pressato cm 45x35

Provenienza Collezione privata

Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato

dall'Archivio Fausto Melotti, Milano, con il n. T 30 004

€ 10.000 - 15.000

Dopo che le avventure dei sogni li hanno portati lontano l'uno dall'altro, al mattino i familiari si salutano come gente che si ritrova dopo un viaggio.

Fausto Melotti

Arturo Martini , Giuditta e Oloferne, 1932 ca. Museo Kröller-Müller, Otterlo

Giacomo Balla

(Torino 1871 - Roma 1958)

"Villa Borghese dal balcone" 1907 circa olio su tela cm 100x121

Firmato in basso a destra

Provenienza

Collezione Gina Valeri Vivante, Roma

Collezione privata, Roma

Sotheby's Milano, 24 novembre 1998, lotto 200

Collezione privata, Milano

Esposizioni

"Giacomo Balla" Galleria Civica d'Arte Moderna, Torino, 4 aprile 1963, n. 37 in catalogo

"Giacomo Balla astrattista futurista"

Fondazione Magnani Rocca, Mamiano di Traversetolo, 12 settembre - 8 dicembre 2015, p. 46, n. 4 ill. in catalogo

"Balla. Villa Borghese" Museo Carlo Bilotti, Aranciera Villa Borghese, Roma, 29 novembre 2018 - 17 febbraio 2019

Bibliografia

T. Fiori, F. Bellonzi "Archivi del divisionismo" Roma, Officina Edizioni, 1968, Vol. II, tav. X.164, n. 1784, p. 362 ill. (Villa Borghese (o) Villa Borghese dal balcone (o) Paesaggio da Via Paisiello1904-07).

M. Fagiolo dell'Arco, Moderna Magia, in A.G. Bragaglia, "Fotodinamismo futurista", Torino, 1970, p. 46, n. 88

G. Lista "Balla" Modena, Ed. Galleria Fonte d'Abisso, 1982, p. 154, n. 167 ill.

€ 110.000 - 150.000

testo dalle girls

L’opera Villa Borghese dal balcone che presentiamo in catalogo appartiene ai primi anni romani di Giacomo Balla.

All’epoca, il pittore non ancora futurista, si era trasferito da Torino da pochi anni e dopo il matrimonio con Elisa Marcucci era andato a vivere, nell’estate del 1904, in un antico monastero in via Parioli, 6 (attuale via Paisiello).

In quel momento si trattava ancora di un quartiere periferico e dal balcone di casa l’artista poteva osservare la distesa verde di Villa Borghese, soggetto che divenne quasi un’ossessione per Balla e che, negli anni dal 1904 al 1910, riprodusse da svariate angolazioni, prospettive e lo ritrasse a tutte le ore.

Maurizio Fagiolo dell’Arco aveva intuito che, per l’artista, il tema di Villa Borghese e della natura ai margini della città era ciò che per Paul Cézanne era la montagna Sainte-Victoire.

L’artista, infatti, ai suoi esordi pittorici unì lo sguardo fotografico ereditato dal padre alla tecnica del divisionismo ottico, derivante dall’Impressionismo e dalla moda positivistica che a quel tempo andava per la maggiore. Il processo ideativo si spostava dall’osservazione dell’oggetto all’analisi percettiva: una descrizione sensibile alle rifrazioni della luce durante il giorno e alla mutevolezza atmosferica. Si tratta di uno dei primi temi sperimentali del pittore che in questo olio di grandi dimensioni possiamo apprezzare appieno: al taglio fotografico che accompagna l’occhio oltre il prato e la distesa verde verso la grande cupola di San Pietro in Vaticano, si unisce la pennellata frantumata che scompone i colori condensandoli e propagandoli, descrivendo la luce secondo le leggi dell'ottica geometrica.

Fortunato Depero

(Malosco 1892 - Rovereto 1960) "Rissa del 3000" 1925 circa matita su cartoncino cm 34,5x40

Firmato in basso a destra Al retro dichiarazione di autenticità di Rosetta ved. Depero "Rovereto 13.1.73"

Studio preparatorio per il grande dipinto del 1926 "La rissa (Discussione del 3000)" nella collezione del Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto Fondo Depero di Rovereto

Provenienza

Collezione privata

€ 5.000 - 7.000

Fortunato Depero

(Malosco 1892 - Rovereto 1960)

"Grandi marche, studio per manifesto" 1934

china e tempera su cartoncino cm 62x45

Firmato in basso a sinistra

Firmato e datato 16.4.935 - XIII sul cartone di chiusura

Provenienza

Galleria Studio 53, Rovereto

Arte Centro, Milano

Collezione privata, Milano

Esposizioni

"Depero futurista" Palazzo Bricaresio, 19 febbraio - 30 maggio 2004, n. 118 in catalogo

"Depero futurista. Grafica e pubblicità"

Maso Spilzi, Folgaria, 26 luglio - 31 agosto 2008, p. 78 in catalogo

"Depero 50" Studio 53 Arte, Rovereto, gennaio - marzo 2009, p. 56 in catalogo "A+B+C/F = Futurismo. Futurismo ad Alessandria" Palazzo del Monferrato, Alessandria, 14 giugno - 26 luglio 2009, p. 149 in catalogo

Bibliografia

M. Scudiero “Depero: L'uomo e l'artista” Rovereto, Egon, 2009, p. 504 ill.

€ 15.000 - 25.000

Ogni creazione pubblicitaria
DEVE, DEVE, DEVE, essere originale, inventata, rara, audace, cazzottatrice, sorprendente. Deve agganciare, fulminare magari il passante

distratto

o frettoloso, deve essere improvviso ed imprevisto.

FORTUNATO DEPERO

Gerardo Dottori

(Perugia 1884 - 1977)

"Sintesi di Padova" 1930

idromatita su carta intelata

cm 67,8x47,8

Firmato in basso a destra

Provenienza

Collezione privata

Bibliografia

"Emporium" Vol. XCV, n. 565, 1942, p. 40 ill.

Opera registrata presso l'Archivio delle opere di Gerardo Dottori, a cura di Massimo Duranti

€ 3.000 - 5.000

Estratto della rivista Emporium 1942

Gerardo Dottori

(Perugia 1884 - 1977)

"Umbria-aeropittura" 1955

olio su faesite

cm 50x52,5

Firmato in basso a destra

Etichetta con firma, titolo e tecnica autografi al retro

Provenienza

Collezione privata, Milano

Bibliografia

M. Duranti "Gerardo Dottori. Catalogo generale ragionato. Tomo Primo" Perugia, Edizione Fabbri

Editore, 2006, Tomo Secondo p. 565, n. 554-1858 ill.

€ 4.000 - 6.000

Copertina della prima mostra di Aeropittura, 1931

Giacomo Balla

Una raccolta di opere provenienti da un'importante collezione privata

lotti 12-21

L’abbellire l’utile di Giacomo Balla nella collezione di Giancarlo Molino Giacomo Balla è tra i pittori che si auto ritraggono più volte. Nato a Torino il 18 luglio 1871 (muore a Roma il 1° marzo 1958), rispecchiando il suo volto sulla tela, Balla realizza il suo primo autoritratto proprio appena arrivato a Roma nel 1895, e l’ultima sua opera è Autosorriso dipinta nel dicembre del 1953. Nel taccuino n.5 degli anni Dieci, leggiamo una autobiografia in parole: Balla futurista torinese \ altezza 1.60 anni 39 peso 67 chili \ temperamento sanguigno [cancellato] \ colorito [cancellato carnagione] rosea occhi cilestri \ barba ramata capelli castagni \ temperamento non \ si sa mai \ mangia e veste a modo suo \ conclusione prezzo al quadro 2000. La sua vita pittorica viene accompagnata dagli autoritratti: iniziata con una smorfia, si conclude affettuosamente con un ammiccamento. Sono più di 90 gli autoritratti catalogati: alcuni rimasti in Casa Balla ma altrettanti regalati agli amici, ai mecenati, ai critici che lo hanno aiutato durante la sua vita di pittore tra esposizioni e vendite di opere (spesso molte poche). L’Autoritratto della collezione Molino viene regalato da Balla all’amico giornalista, critico d’arte Guido Guida nel 1957. Il rapporto tra i due nasce nel 1930 con la recensione alla mostra la Mostra del pittore Balla alla Galleria del Dipinto, per proseguire con lo scritto del 1942 per la Mostra personale di Giacomo Balla alla Galleria d’Arte San Marco. Infine è del 1946 la presentazione alla mostra collettiva nella Galleria del Corso dove Balla è presente con quattro opere e il Guida scrive: “Questa mostra vuole essere l’inizio di una serie di collettive che valgono a dare la visione di quanto a Roma sì è prodotto e si produce dagli artisti vivi. Mostre, dunque, anti-polemiche, mostre che valgono a orientare il pubblico verso una considerazione più esatta dell’arte tradizionale nei confronti di quella che a torto o a ragione si vuole considerare rivoluzionaria”.

Durante la sua vita, si è sempre proposto la ricerca di una sintesi, ma vuole raggiungerla dopo innumerevoli analisi, scientificamente, da vero sperimentalista sviluppando la sua ricerca attraverso cicli: prima le vedute di Villa Borghese, poi lo studio dell’iride e del movimento organico prima meccanico dopo…Ora, attraverso molti studi particolari sul moto relativo, sul volo, approda alla “linea di velocità”: una forma sintetica che solo la mentalità del tutto “surreale” di Giacomo Balla può ritenere tale. Esatta e scientifica come la dimostrazione d’un manuale d’ingegneria, ma poetica come una frustata liberty, la “linea di velocità” diventerà nella sua opera una specie di personale marchio di fabbrica. La forma più importante del suo vocabolario, tanto è vero che arriverà a qualificarla base fondamentale delle mie forme pensiero. Dalle pagine dei taccuini, dove assistiamo all’incubazione della “linea”, alla sua definizione netta di “velocità astratta”, complicata dal vortice e dal rumore, viene coniugata con altri fattori quali lo spazio, il ritmo, il paesaggio, le forme-rumore, il cielo: tutti elementi prima analizzati singolarmente e poi compenetrati tra di loro. Nell’acquarello proveniente da Giancarlo Molino,

intitolato dalle “Signorine” Balla Velocità + paesaggio; Linea di velocità + paesaggio realizzato tra la fine del 1913 e l’inizio del 1914, oltre alla ricerca della Velocità terrestre – L’auto è passata presente nel cartone del Trittico della Velocità (recentemente da me ritrovato dietro un dipinto di Luce Balla in Casa Balla: dossier del 23 maggio 2023), Giacomo Balla inserisce al centro il movimento del vortice.

Nel dicembre del 1919 Gino Galli, elogiando il suo maestro Giacomo Balla sul giornale “Roma Futurista”, lo definisce come il primo che “in Italia ha pensato alla industrializzazione del futurismo all’arte nostra applicata, agli oggetti di uso comune”. E ancora, nel 1922, sulla rivista “La Rassegna dell’Arte e del Lavoro”, il fratello di Benedetta Marinetti – Alberto – scrive che Balla “ci ha dato e ci dà modelli originalissimi e geniali nuove lampade”. Anni dopo, l’amico e allievo Enrico Prampolini commenta: “Era una gioia dell’attivismo-creatore quella che si viveva nel clima esplosivo e saturo fermento vitale dello studio di Balla. C’era la gioia e il dramma della creazione, con la inquietudine sorpresa della rivelazione in atto ”. In questa atmosfera di rinascita, di abbellire l’utile, nata e sviluppatasi in seguito alla proclamazione di una Ricostruzione Futurista dell’Universo del 1915, già dentro la casa ai Parioli, così descritta da Francesco Cangiullo “magia caleidoscopica di colori aggressivi. Carte variopinte sgargianti che si riflettevano in lamine di stagnole, lampade fantastiche di carte veline gialla e verde, accese dal sole, studi futuristi di velocità astratte” nascono sia i paralumi che i sottobicchieri, le lampade e le scatole dipinte presenti nella collezione Molino. Questi due paralumi presentano infatti sul lato corto delle bruciature proprio perché, come ha spiegato Maurizio Calvesi nel 1976, “Balla probabilmente pensava che dovessero invecchiare alla bruciatura delle lampade, consumarsi alla luce; e sono comunque dei ‘fiori’ anche questi, corolle coniche di letterali ‘bulbi’; la carta non è particolarmente pregiata ne resistente, è cartoncino, questa cosa facile e divertente da ritagliare con la forbice, rapida da riempire con pochi guizzi dell’immaginazione, semplice da arrotolare e poi: oplà, pronto”.

Gli anni tra la fine del Primo Conflitto Mondiale e il 1925 sono anni intensi per l’attività decorativa di Giacomo Balla, con la conclusione della medaglia d’oro vinta all’Esposizione parigina del 1925. Già nel 1918, nella personale alla Casa d’Arte Bragaglia a Roma, insieme ai grandi dipinti dedicati all’intervento in guerra e a quelli dedicati alle forze di paesaggio, Balla è presente con lumi, ciotole, lanterne e lampada futurista. L’esperienza della pittura futurista che deve “essere sempre più una esplosione di colore” e in tal senso “non può non essere giocondissima, audace, aerea, elettricamente lavata di bucato, dinamica, violenta, interventista” (scrive Giacomo Balla nel Manifesto del colore, Roma 1918) viene ora trasferita in questi oggetti, dai paralumi ai sottobicchieri, dalle scatole in metallo dipinte

allo sgabello dai colori accessi. Alcuni di questi oggetti vengono esposti da ultimo da Maurizio Fagiolo (con la mia collaborazione) nella mostra Balla a sorpresa. Astrattismo dal vero, decor pittura, “realtà nuda e sana” 1919-1929 alla Galleria Fonte d’Abisso nel 2000 (p.48 n.32b scatola rettangolare, 1918 circa , n.32 c scatola tonda dipinta con il motivo dello studiolo rossa, 1929 circa; p.49 n.32 Lampada futurista , 1925 circa; p.50 n.32h sgabello con paesaggio 1925 circa). In catalogo, viene riportata la teorizzazione scritta da Balla: “Il parolibero Marinetti […] ci disse con entusiasmo: ‘L’arte, prima di noi, fu ricordo, rievocazione angosciosa di un Oggetto perduto (felicità, amore, paesaggio) perciò nostalgia, statica, dolore, lontananza. Col Futurismo, invece, l’arte diventa arte-azione, cioè volontà, ottimismo, aggressione, possesso, penetrazione, gioia, realtà brutale nell’arte, […] splendore geometrico delle forze, proiezione in avanti. Dunque l’arte diventa Presenza, nuovo Oggetto, nuova realtà creata cogli elementi astratti dell’universo. Le mani dell’artista passatista soffrivano per l’Oggetto perduto; le nostre mani spasimavano per un nuovo Oggetto da creare. Ecco perché il nuovo Oggetto appare miracolosamente fra le vostre” (dal manifesto Ricostruzione Futurista dell’Universo, Milano 11 marzo 1915, p.1)

Le opere qui presentate provengono dalla collezione di Giancarlo Molino. Nato a Caresana nel 1931, il Molino frequenta assiduamente Casa Balla in via Oslavia a Roma dove le figlie Luce ed Elica Balla, meglio conosciute come le Signorine, conservano e catalogano le infinite opere di Arte applicata realizzata dal padre durante gli anni Dieci quando l’abitazione ai Parioli era il centro del Futurismo Romano. E’ lo stesso Balla, in un brano autobiografico degli anni Venti, a rievocare la necessità anche economica del fare per vendere la sua Arte: Periodo mitragliettante, imprevisto, rischioso, ove le risorse più temerarie esplosero mettendo a dura prova l’inesauribile volontà della sua fede e molte sere, sconvolto […] allora, nella notte, come un buon operaio si metteva al lavoro e quelle mani delicate, abilissime, che avrebbero potuto con quattro pennellate eseguire un’opera passatista ricavandone migliaia di lire, preferivano impiastricciare colla, segare legni, tagliar carta e cartoni per ricostruire lampade, paralumi, paraventi, giocattoli e venderli l’indomani a poche lire. Dal 1965 al 1992, Giancarlo Molino ha due gallerie a Roma tra il Babuino e via Margutta dove espone tutta la sua collezione di Arte Applicata e di grandi capolavori di Giacomo Balla: basta ricordare la grande tela esposta alla I Quadriennale romana con il titolo Dinamismo futurista (sala XIII n.46), catalogata da Luce Balla al n. 840 Casa Balla, Roma ( Agenda n.840 “Forse!” 1930 olio su tela cm.165x240 firma e indirizzo in basso a destra, data in basso a sinistra. Venduto da Giancarlo Molino).

Dott.ssa Elena Gigli, Responsabile dell’Archivio Gigli per l’opera di G. Balla

Giacomo Balla

(Torino 1871 - Roma 1958)

"Autoritratto" 1947

olio su tavola

cm 10,7x9,2

Firmato in alto a sinistra

Al retro "Volto femminile" olio su tavola

Iscritto "Autoballa" , datato 1947 e dedicato "Per Guido Guida"

Provenienza

Guido Guida, Roma (dono di Balla, 1947)

Collezione G. Molino, Caresana (1995) Collezione Molino, Milano

Esposizioni

"Prima Mostra Collettiva di Pittori e Scultori Contemporanei", Galleria d'Arte

Corso Umberto 506, Roma (presentazione di G. Guida) 27 giugno - 12 luglio 1946, n. 8 (Autoritratto)

"L'Officina del Mago" Palazzo Cavour, Torino, 31 ottobre 2003 - 8 febbraio 2004, p. 81, n.15, ill. in catalogo

Bibliografia

R. Bossaglia "Giacomo Balla" Milano, Fonte d’Abisso Arte, 1994, p. 66 ill.

Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia firmato da Luce Balla

Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato da Elena Gigli, Roma, con il n. 2024/1154

€ 2.500 - 3.500

Giacomo Balla

(Torino 1871 - Roma 1958)

"Velocità + paesaggio; Linea di velocità + paesaggio" 1913-1914 acquarello su carta su cartoncino (retro del coperchio di una scatola di cioccolatini Perugina) cm 15x22

Firmato in basso a destra

Provenienza

Casa Balla, Roma

Collezione G. Molino, Caresana (1994) Collezione privata, Milano

Esposizioni

"Giacomo Balla" Fonte d'Abisso Arte, Milano, 25 ottobre - 17 dicembre 1994, p. 29, n.14 ill. in catalogo (Linea di velocità + paesaggio)

Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia firmato da Luce Balla (titolo scritto da Elica Balla)

Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato da Elena Gigli, Roma, con il n. 2024/1155

€ 5.000 - 7.000

Giacomo Balla si è sempre proposto la ricerca di una sintesi, ma vuole raggiungerla dopo innumerevoli analisi: scientificamente. Attraverso molti studi particolari (il moto relativo, il volo, le compenetrazioni della luce, il dinamismo), ecco un probabile approdo. Si tratta della "linea di velocità": una forma sintetica che solo la mentalità del tutto "surreale" di Giacomo Balla può ritenere tale. Esatta e scientifica come la dimostrazione d'un manuale d'ingegneria, ma poetica come una frustata liberty, la "linea di velocità" diventerà nella sua opera una specie di personale marchio di fabbrica. La forma più importante del suo vocabolario, tanto è vero che arriverà a qualificarla base fondamentale delle mie forme pensiero. Nel momento in cui Balla studia la velocità astratta, non ci troviamo soltanto di fronte all'emozione per il mistero moderno della Velocità, ma anche al tentativo del pittore sperimentalista di verificare e trasmetterci la struttura segreta del movimento, lo scheletro ingegneresco del dinamismo. Nelle pagine dei taccuini, assistiamo all'incubazione della "linea", alla sua definizione netta: nel taccuino n.5 troviamo un esempio completo, mentre sono ben 55 studi della "velocità astratta", complicati dal vortice e dal rumore, sono nel taccuino n.3. Come sempre, Balla alterna il dinamismo e la stasi, il soggettivo e l'oggettivo, il pensare e l’esistere. La gloriosa sigla della "linea di velocità" si misura così con l'ambiente di sempre, con lo spazio terreno e infine con i misteri del cielo sia fisico che metafisico. In un primo gruppo di opere estrae quella linea, tesa e compressa come una molla, dal confronto con l’automobile in corsa, movimentando la ricerca con le linee simboliche del rumore per verificare l'idea

della creazione di forme veloci. Alla fine di questo ciclo sperimentale, la "linea di velocità" viene coniugata con altri fattori quali lo spazio, il ritmo, il paesaggio, le forme-rumore, il cielo: tutti elementi prima analizzati singolarmente e poi compenetrati tra di loro. In un secondo gruppo di opere, viene alla ribalta la linea come Sintesi di Velocità. La ricerca diviene più complessa con la verifica degli effetti di un fondo nero, con l’espediente di una rete applicata alla tavola per indicare come il dinamismo infranga le forme chiuse dello spazio, e con altri motivi a scopo sperimentale. Poi arriviamo alla vera e propria velocità astratta. Essa si materializza in un gruppo di opere di altissima qualità, eseguite con le tecniche più varie: dal disegno all’acquerello, dal pastello al carboncino all’olio, e viene poi inserita in composizioni che comprendono anche fattori spaziali e ritmici, il paesaggio, le forme-rumore, il cielo…

Questo acquerello su carta, intitolato dalle "Signorine" Balla Velocità + paesaggio; Linea di velocità + paesaggio viene realizzato dal Maestro tra al fine del 1913 e l’inizio del 1914: oltre alla ricerca della Velocità terrestre - L'auto è passata presente nel cartone del Trittico della Velocità (recentemente da me ritrovato dietro un dipinto di Luce Balla in Casa Balla: dossier del 23 maggio 2023), Giacomo Balla inserisce al centro il movimento del vortice. Proveniente da Casa Balla, realizzato su un leggero foglio di carta incollato sul retro del coperchio di una scatola di cioccolatini Perugina, viene esposto da Giancarlo Molino nella mostra monografica Giacomo Balla organizzata dalla Galleria Fonte d’Abisso a Milano 1994.

Elena Gigli

14

Giacomo Balla (Torino 1871 - Roma 1958)

"Paralume con forma Feu d'Artifice" 1917 circa tempera su carta sagomata cm 16x34,5

Provenienza

Casa Balla, Roma

Galleria G. Molino, Roma

Collezione Molino, Caresana

Collezione Molino, Milano

Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato da Luce Balla

Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato da Elena Gigli, Roma, con il n. 2024/1167

€ 4.000 - 6.000

15

Giacomo Balla (Torino 1871 - Roma 1958)

"Paralume con le fiamme dell'Inferno" 1916 circa tempera su carta sagomata cm 11x18,5

Provenienza

Casa Balla, Roma

Galleria G. Molino, Roma

Collezione Molino, Caresana

Collezione Molino, Milano

Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato da Luce Balla

Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato da Elena Gigli, Roma, con il n. 2024/1166

€ 2.000 - 3.000

Giacomo Balla

(Torino 1871 - Roma 1958)

"Segnaposto" anni '20

olio su tavola

h cm 21 lato 7,8x7,8

Provenienza

Casa Balla, Roma

Galleria G. Molino, Roma

Collezione Molino, Caresana

Collezione Molino, Milano

Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato da Luce Balla

L'opera è stata visionata dal vivo dalla dott.ssa Elena Gigli, la quale ne ha confermato l'autenticità

€ 2.000 - 3.000

Retro del presente lotto

17

Giacomo Balla

(Torino 1871 - Roma 1958)

"Sottobicchiere" anni '20

olio su tavola cm 7x7

Provenienza

Casa Balla, Roma

Galleria G. Molino, Roma

Collezione Molino, Caresana

Collezione Molino, Milano

Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato da Luce Balla

L'opera è stata visionata dal vivo dalla dott.ssa Elena Gigli, la quale ne ha confermato l'autenticità

€ 1.500 - 2.500

Retro del presente lotto

18

Giacomo Balla (Torino 1871 - Roma 1958)

"Scatola tonda" 1929-1930

metallo dipinto

diam. cm 8,2

Provenienza

Casa Balla, Roma

Galleria G. Molino, Roma

Collezione Molino, Caresana

Collezione Molino, Milano

Esposizioni

"Balla a sorpresa. Astrattismo dal vero,

decor pittura, "realtà nuda e sana" 19191929", Fonte d'Abisso Arte Milano, 14 novembre 2000 - 30 gennaio 2001, p. 48, n. 32 c ill. a colori in catalogo

Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato da Luce Balla

L'opera è stata visionata dal vivo dalla dott.ssa Elena Gigli, la quale ne ha confermato l'autenticità

€ 500 - 700

19

Giacomo Balla

(Torino 1871 - Roma 1958)

"Scatola rettangolare" anni '20

metallo dipinto

cm 11x23,8x10,8

Provenienza

Casa Balla, Roma

Galleria G. Molino, Roma

Collezione Molino, Caresana

Collezione Molino, Milano

Esposizioni

"Balla a sorpresa. Astrattismo dal vero,

decor pittura, "realtà nuda e sana" 19191929", Fonte d'Abisso Arte Milano, 14 novembre 2000 - 30 gennaio 2001, p. 48, n. 32 b ill. a colori in catalogo

Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato da Luce Balla

L'opera è stata visionata dal vivo dalla dott.ssa Elena Gigli, la quale ne ha confermato l'autenticità

€ 1.500 - 2.500

Giacomo Balla

(Torino 1871 - Roma 1958)

"Sgabello con paesaggio" 1925 circa legno colorato a incastro h cm 18 diam. cm 31

Provenienza

Casa Balla, Roma

Galleria G. Molino, Roma

Collezione Molino, Caresana

Collezione Molino, Milano

Esposizioni

"Balla a sorpresa. Astrattismo dal vero, decor pittura, "realtà nuda e sana" 1919-1929", Fonte d'Abisso Arte, Milano, 14 novembre 2000 - 30 gennaio 2001, p. 50, n. 32 i ill. a colori in catalogo

Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato da Luce Balla

L'opera è stata visionata dal vivo dalla dott.ssa Elena Gigli, la quale ne ha confermato l'autenticità

€ 2.000 - 3.000

21

Giacomo Balla

(Torino 1871 - Roma 1958)

"Lampada futurista" 1925 circa cartoncino e carta velina dipinti, base in legno 38x20x11

Provenienza

Casa Balla, Roma

Galleria G. Molino, Roma

Collezione Molino, Caresana

Collezione Molino, Milano

Esposizioni

"Balla a sorpresa. Astrattismo dal vero, decor pittura, "realtà nuda e sana" 1919-1929", Fonte d'Abisso Arte, Milano, 14 novembre 2000 - 30 gennaio 2001, p. 49, n. 32 f ill. a colori in catalogo

Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato da Luce Balla

L'opera è stata visionata dal vivo dalla dott.ssa Elena Gigli, la quale ne ha confermato l'autenticità

€ 1.500 - 2.500

Fillia, un capolavoro ritrovato

Fillia

(Revello 1904 - Torino 1936) "L'annunciazione" 1932 olio su tela cm 124x100

Firmato in basso a destra Firmato, titolato e datato 1932 sull'etichetta al retro

Provenienza

Sellina Colombo-Fillia Galleria Narciso, Torino Collezione privata

Esposizioni

"Salon d'Automne de Lyon 1935 XXIXe Année" Lione, 5 ottobre - novembre 1935 "20. Esposizione Biennale Internazionale d'arte" Venezia, 1936, p. 185, n. 53

"Fillia e il Manifesto dell'Arte Sacra Futurista" Galleria Narciso, Torino, 11 novembre 2000 - 20 gennaio 2001, n. 11 in catalogo

Bibliografia

“Stile futurista”, n. 13/14 (novembre 1935 - XIV), p. 24 ill.

S. Evangelisti "Fillia e l'avanguardia futurista negli anni del fascismo" Milano, Mondadori-Daverio, 1986, p. 274 n. 166 ill.

E. Crispolti “Fillia” Milano, Mazzotta, 1988, p. 53 cit.

€ 20.000 - 30.000

"L’estrema modernità di questo dipinto, autentica eccellenza dell’aeropittura e dell’arte sacra futurista, risiede nella sua sofisticata polisemia. Al di là della “patina” liturgica, l’opera è frutto di una mistica laica individuale che tende verso un progetto utopistico di completa rigenerazione della società, possibile solo grazie alla forza rivelatrice dell’arte e della cultura"

Enrico Barbieri

(Fig. 1) Pagina interna n. 24 della

rivista "Stile Futurista 13-14"

La teorizzazione dell’arte sacra futurista, sancita come tale dall’omonimo manifesto del ‘31, è una delle tante intuizioni di Fillìa, inquieto vice-segretario generale del movimento marinettiano. Il suo raggio d’azione è notoriamente a trecentosessanta gradi, pronto a cogliere qualsiasi opportunità di collocare il Futurismo entro contesti dove possa esserci uno sbocco di mercato o un sicuro ritorno d’immagine. Può vedersi sotto quest’angolazione anche il caso dell’arte sacra futurista, di cui Fillìa certamente intuiva il potenziale strategico. Ma derubricarla a brillante operazione di marketing istantaneo per stimolare nuove committenze sarebbe un errore. Il movente principale fu artistico, e si riconnette alla ricerca di alcune personalità cardine della nascente aeropittura che, già a partire dagli anni ’20, avevano coltivato una vena mistica nel Futurismo, in un contesto di generalizzato ritorno all’ordine (anche spirituale, oltre che politico e sociale). Lo stesso Fillìa, in piena fase meccanica, aveva fissato l’equivalenza tra “sensualità futurista” e “religione della macchina”. E teorizzato altresì un ruolo quasi divinatorio dell’arte, che doveva raffigurare gli “idoli meccanici” per iniziare l’uomo ai misteri della “vita veloce”. Tuttavia, a quest’altezza cronologica, l’affermazione di una sacralità dell’arte poteva al massimo avere un significato allegorico; un sistematico intervento nel campo dell’arte liturgica cristiana era inimmaginabile, anche a causa del tradizionale anticlericalismo futurista. Eppure, all’inizio degli anni ‘30, i tempi sono maturi per una svolta decisiva anche in questo senso, nel contesto di un’avanguardia che si voleva sempre più “ecumenica” e diffusa, oltre che normalizzata politicamente. Fillìa dipinge la prima opera religiosa nel ’31, sperimentando una cauta ma efficace risemantizzazione dell’idealismo cosmico. La positiva ricezione di questa variante scatena in lui una riflessione sulle effettive potenzialità comunicative dell’ultima grande novità futurista – l’aeropittura, appunto – le cui prime manifestazioni ufficiali risalgono anch’esse a questo frenetico inizio del ‘31; e che sembra innestarsi naturalmente in un quadro di “coincidenze” e relazioni di respiro europeo, come ad esempio le decorazioni di Severini in alcune chiese svizzere. Buoni feedback arrivarono anche da Emilio Zanzi, giornalista interessato al problema del rinnovamento estetico dell’arte sacra,

(Fig. 2) Copertina della rivista "Stile Futurista 13-14"

che a maggio ’31 incoragGio' la partecipazione ufficiale del Futurismo alla grande rassegna internazionale di Padova, dove si esponevano oltre duemila opere d’arte religiosa di varie tendenze. Poche settimane dopo, seguì la pubblicazione del Manifesto dell’arte sacra futurista, sottoscritto da Marinetti ma redatto in stretta collaborazione con Fillìa (che, in seguito, vi aggiunse la sua firma). Da questo momento in avanti, il tema divenne oggetto di approfondito dibattito all’interno del movimento. La maggior parte delle mostre futuriste ordinate da Fillìa tra il ’32 e il ’35 prevedevano una sezione tematica ben segregata, dedicata alle opere d’arte sacra, che spesso integravano la sezione di aeropittura mainstream (e non a caso i relativi manifesti furono spesso ripubblicati insieme).

Uno schema analogo fu proposto anche al Salon d’Automne di Lione del ’35, ultima tappa di un importante tour espositivo in terra francese dove questa incantevole Annunciazione fu presentata per la prima volta, prima di prendere parte alla XX° Biennale di Venezia del ’36. Il suo pedigree è impreziosito anche dalla pubblicazione su Stile Futurista (Fig. 1,2), organo ufficiale dell’ortodossia marinettiana che aveva il compito di propagandare le migliori realizzazioni del movimento. La tela, in effetti, colpisce per larghezza d’impianto, rigore compositivo e trasparenza atmosferica. La prima grande licenza iconografica, in deroga al dettato dei vangeli canonici, è l’eliminazione dalla scena dell’arcangelo Gabriele. Al centro della composizione c’è la Vergine, che riconosciamo solo grazie all’aureola d’oro (unica concessione ad un’iconografia tradizionale). La sua presenza è effimera: sembra quasi evocata dalla forza di preghiere millenarie. Altrettanto intangibile è l’Annunciazione, che Fillìa immagina come una misteriosa eclissi blu, che rappresenta l’ombra di Dio. Cielo e paesaggio ne sono ricoperti e oscurati; i contorni della Vergine no. Il suo spirito, attraversato da un’impercettibile scarica elettrica, accoglie docilmente il volere del Signore

e brilla di luce rinnovata. Con grande sensibilità metafisica, Fillìa si sforza di cogliere il momento decisivo, per certi versi anche drammatico, in cui la Vergine per metà è ancora umana (parte chiara) e per metà già investita dal Verbo (parte blu). Il concepimento è simboleggiato da una vistosa pioggia di stelle bianche, due delle quali hanno già varcato (o stanno per varcare) i suoi confini psichici, ispirandole l’idea di futura maternità. La scena è ambientata in uno straordinario paesaggio futurista, improntato a un brutale sintetismo. Il miracolo avviene sulla sommità di un monte sacro, le cui pendici sono realizzate adattando l’iconica conchiglia di Léger a una differente funzione semantica, e che a prima vista ci sembra circondato da uno specchio d’acqua. Ma è solo un’illusione ottica, che Fillìa ci svela lasciando aperto uno stretto ma essenziale varco azzurro di collegamento con il cielo; una volta intuito ciò – che in realtà è tutto sospeso in un vuoto atemporale – si ha la netta sensazione che il monte galleggi nello spazio, attratto dal magnetismo dell’Annunciazione. Lo sfondo è animato da due distinte apparizioni simultanee: a destra della Vergine, sul lato non ancora trasfigurato dal Verbo, un paesaggio primordiale, completamente disabitato e dominato dalle leggi della natura (personificata dalle rocce squadrate e dall’albero stilizzato); sul lato già investito dalla luce divina, invece, un’imponente chiesa razionalista (forse una citazione della cappella di Loutrier realizzata da Alberto Sartoris), simbolo dell’affermazione spirituale di un’umanità operosa, nonché esempio mirabile di nuova architettura. Possiamo allora concludere che l’estrema modernità di questo dipinto, autentica eccellenza dell’aeropittura e dell’arte sacra futurista, risiede nella sua sofisticata polisemia. Al di là della “patina” liturgica, l’opera è frutto di una mistica laica individuale che tende verso un progetto utopistico di completa rigenerazione della società, possibile solo grazie alla forza rivelatrice dell’arte e della cultura. L’Annunciazione del titolo, tra le righe, sembra proprio alludere all’avvento della nuova civiltà meccanica nel cui ambito, come eroicamente profetizzato da Fillìa nel ‘31, “sorgerà, nel prossimo domani, una collettiva felicità”.

Enrico Barbieri

Alexander Archipenko

(Kiev 1887 - New York 1964)

"Still Life with Carafe" 1918 gouache e collage su carta cm 48,4x32

Firmato e datato 1918 in basso a destra

Provenienza

Galerie Erker, St. Gallen

Galleria Blu, Milano

Collezione privata, Milano

Esposizioni

"Alexander Archipenko" Ente Premi Roma, 1963, n. 12 ill. in catalogo

Opera accompagnata da certificato di autenticità rilasciato da The Archipenko Foundation, Bearsville, New York, in data 22-10-2024, registrata con il n. #848

L'opera sarà inclusa nel Catalog Raisonné

€ 25.000 - 35.000

Tradizionalmente si credeva che la scultura iniziasse dove il materiale toccava lo spazio. Pertanto, lo spazio veniva inteso come una sorta di cornice attorno alla massa. (…) Ignorando questa tradizione, sperimentai utilizzando l'idea opposta e conclusi che la scultura può iniziare dove lo spazio è circondato dalla materia.

Alexander Archipenko

Questa dichiarazione di Alexander Archipenko si riferisce alla sua ricerca continua volta a ridefinire la scultura, un'impresa che lo portò a manipolare spazio e materiale per trascendere l'idea di forma come necessariamente solida. Egli cercò soluzioni innovative per la scultura in generale, reintroducendo il colore, utilizzando frammentazione, riflessione e spazio immateriale, e giocando con forme concave e convesse. Archipenko non adottò mai l'astrazione pura, ma scelse invece la figura femminile come veicolo artistico privilegiato. Considerava le sue esplorazioni non solo formali, ma come indagini filosofiche e psicologiche sugli elementi della creatività.

Alexander Archipenko

24

Filippo de Pisis

(Ferrara 1896 - Milano 1956) "Natura morta con bottiglia e mela" 1925

olio su cartone

cm 52,5x37,5

Firmato in basso al centro

Provenienza

Collezione privata

Bibliografia

Raimondi, 1950, tav. 16

G. Briganti "De Pisis - Catalogo Generale. Tomo Primo. Opere 1908 -1938" Milano, Electa, 1991, p. 79, n. 1925 43

Opera registrata presso l'Associazione per Filippo de Pisis, Milano, con il n. 06070

€ 8.000 - 12.000

25

Giorgio de Chirico

(Volos 1888 - Roma 1978)

"Natura morta" seconda metà anni '50

olio su tela

cm 20x30

Firmato in basso a destra

Provenienza

Collezione Emilio Santillo, Roma

Collezione privata, Perugia

Bibliografia

P. Picozza, E. Pontiggia "Giorgio de Chirico. Catalogo generale Vol. 5/2023 Imola, Maretti editore, 2023, p. 236, n. 2126 ill.

€ 10.000 - 15.000

Giorgio de Chirico

(Volos 1888 - Roma 1978)

"Guerrieri di ritorno da Troia" 1936 circa

tempera su carta applicata su cartoncino

cm 22,5x33,5 Firmato in basso a destra

Provenienza

Collezione privata, Milano

Esposizioni

"I fratelli de Chirico Giorgio e Alberto Savinio" Palazzo Salmatoris, Cherasco, 9 ottobre - 19 dicembre 2005

Bibliografia

Fondazione Giorgio e Isa de Chirico

"Giorgio de Chirico. Catalogo GeneraleOpere dal 1912 al 1976. Volume 1/2014" Imola, Maretti Editore, 2014, p. 149, n. 136 ill. a colori

Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato da Claudio Bruni Sakraischik, in data 25 marzo 1985

€ 5.000 - 7.000

Alberto Savinio

(Atene 1891 - Roma 1952)

"Senza titolo (Centauri in una stanza)" 1930 matita su carta

cm 25,5x31,5

Firmato e dedicato "Al mio carissimo

Giorgio con affetto suo Alberto Savinio" in basso

Provenienza

Collezione Giorgio Castelfranco, Roma

Collezione Gabriella Targetti Russoli, Milano

Collezione Raffaele Carrieri

Collezione privata, Milano

Collezione privata, Torino

Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato da Ruggero Savinio, Roma, in data 15-07-2014

€ 15.000 - 25.000

"Pensiamo ai centauri, ai tritoni, agli egipani. La mia esperienza personale mi ha rivelato gli uomini poltrona. Pensiamo all’uomo bestia e all'uomo angelo. Pensiamo all'uomo macchina, che la civiltà metallurgica ha creato e ora sta recando a perfezione. Non c’è forma creata dalla vita nei suoi infiniti modi, che noi possiamo chiamare con diritto assurda o mostruosa. Nessuna linea segna la fine della norma e l’ingresso nell’anormale."

Alberto Savinio

Giorgio de Chirico

(Volos 1888 - Roma 1978)

"Filosofo e dioscuri in riva al mare" 1936 circa

tempera su carta applicata su cartoncino

cm 22,5x33

Firmato in basso a destra

Provenienza

Collezione privata, Milano

Esposizioni

"I fratelli de Chirico Giorgio e Alberto Savinio" Palazzo Salmatoris, Cherasco, 9 ottobre - 19 dicembre 2004

Bibliografia

Fondazione Giorgio e Isa de Chirico

"Giorgio de Chirico. Catalogo GeneraleOpere dal 1912 al 1976. Volume 1/2014" Imola, Maretti Editore, 2014, p. 149, n. 135 ill. a colori

Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato da Claudio Bruni Sakraischik, in data 25 marzo 1985

€ 5.000 - 7.000

Giorgio de Chirico

(Volos 1888 - Roma 1978)

"Efebo con cavallo" seconda metà anni Cinquanta olio su tela cm 50x40

Firmato in basso a sinistra Firmato e titolato al retro

Provenienza

Collezione privata, Pavia

Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dalla

Fondazione Giorgio e Isa de Chirico, Roma, con il n. 124/10/24 OT

€ 18.000 - 25.000

Carlo Carrà

(Quargnento 1881 - Milano 1966) "Il ponte" 1955

olio su tela

cm 40x50

Firmato e datato 955 in basso a destra

Provenienza

Collezione U. Romagnoli, Milano

Galleria Vittorio E. Barbaroux, Milano

Collezione privata, Milano

Esposizioni

La Biennale de Venice. Exposition d’Art italien moderne a Stockholm et dans le nord de l’Europe

Stockholm, La Biennale de Venice. Exposition d’Art italien moderne a Stockholm et dans le nord de l’Europe

Sala personale alla III Mostra Nazionale dell'Associazione Artisti d'Italia, Palazzo Reale, Milano, autunno 1955inverno 1956

Bibliografia

M. Carrà "Carrà. Tutta l'opera pittorica. Volume I 1900-1930" Milano, Edizioni dell'Annunciata, 1967, p. 175, n. 1/55 ill. a colori

€ 20.000 - 30.000

31

Maurice Utrillo

(Parigi 1883 - Dax 1955)

"Eglise de Touchay (Cher)" 1938 circa olio su cartone pressato cm 31x43

Firmato in basso a destra

Provenienza

Collezione M. Ménard, Parigi

Cliché Cauvin, Parigi

Collezione privata, Milano

Bibliografia

P.Petrides "L'oeuvre complet de Maurice Utrillo" Parigi, 1969, n. 1906 ill. (con titolazione errata "Eglise de Couchey")

€ 18.000 - 25.000

32

Bernard Buffet

(Parigi 1928 - Tourtur 1999)

"Plage et phare" 1969

olio su isorel

cm 22x27

Firmato in alto a sinistra

Provenienza

Collezione Bruno Giraldi, Livorno (sigla al retro e numero di inventario 917)

San Giorgio Galleria d'Arte, Portofino

Collezione privata

Esposizioni

"Bernard Buffet" Galleria Giraldi, Livorno, maggio 1969

Opera registrata presso la Galerie

Maurice Garnier - Fonds de Dotation

Bernard Buffet, Parigi

€ 10.000 - 20.000

Marie Laurencin

(Parigi 1883 - 1956)

"Femme à la colombe" 1933 olio su tela cm 33x24

Firmato e datato 1933 in alto a sinistra

Provenienza

Galerie Daniel Malingue, Parigi Collezione privata, Milano

Esposizioni

"Marie Laurencin" Galerie Daniel Malingue, Parigi, 25 aprile - 21 giugno 1986, ill. a colori in catalogo

Bibliografia

D. Marchesseau "Marie Laurencin 18831956. Catalogue Raisonné de l'Oeuvre Peint" Tokyo, Editions du Musée Marie Laurencin, 1986, p. 245, n. 560 ill.

€ 25.000 - 35.000

34

Giorgio de Chirico

(Volos 1888 - Roma 1978)

"Due cavalli in un paese" 1954

olio su tela

cm 30x40

Firmato e dedicato in basso a sinistra

Provenienza

Collezione Emilio Santillo, Roma

Collezione privata, Perugia

Bibliografia

P. Picozza, E. Pontiggia "Giorgio de Chirico. Catalogo generale Vol. 4/2018 (1913-1975)" Imola, Maretti editore, 2023, p. 325, n. 1663 ill.

€ 20.000 - 30.000

35

Giorgio de Chirico

(Volos 1888 - Roma 1978)

"Ruderi del Palazzo dei Casari" 1957

olio su tela cm 30x40

Firmato in basso a sinistra

Provenienza

Collezione Emilio Santillo, Roma

Collezione privata, Perugia

Bibliografia

P. Picozza, E. Pontiggia "Giorgio de Chirico. Catalogo generale Vol. 4/2018 (1913-1975)" Imola, Maretti editore, 2023, p 354, n.1695

€ 20.000 - 30.000

Maurice Utrillo

(Parigi 1883 - Dax 1955)

"Consulat d'Auvergne à Montmartre" tempera e tecnica mista su cartoncino cm 47,5x62,6

Firmato e titolato in basso

Provenienza

Collezione privata

Opera autenticata da Jean Fabris e Gilbert Petrides, Parigi, in data 1904-1991, come da conferma di Hélène Bruneau, Association Maurice Utrillo

€ 18.000 - 20.000

Centro di Montmartre, 1950

Nuova oggettività

Simbolismo Espressionismo

Opere provenienti da un'importante collezione privata

Volker Bohringer

(Esslingen 1912 - Stoccarda 1961)

"Al cafè" 1934-35

tempera su carta cm 47x36

Siglato in basso a destra

Provenienza

Collezione privata, Milano

Esposizioni

"Volker Bohringer" Galleria del Levante, Milano, febbraio - marzo 1974, ill. a colori sulla copertina del catalogo

"Disegno politico e satirico" Galleria

Comunale d'Arte Moderna, Forte dei

Marmi, agosto - settembre 1974, ill. in catalogo

"Nuova oggettività" Compagnia del Disegno, Milano, 19 gennaio - 2 aprile 2005, p. 105, ill. a colori in catalogo

€ 8.000 - 12.000

Franz Radziwill

(Strohausen 1895 - Dangast 1983)

"Natura morta / Stilleben mit Ziegenschädel" 1930

olio su tavola

cm 35x25

Siglato in basso a destra

Provenienza

Galleria del Levante, Milano - Monaco

Collezione privata, Milano

Esposizioni

"Franz Radziwill" Staatliche Kunsthalle, Berlino, 23 novembre 1981 - 3 gennaio 1982; Landesmuseum, Oldenburg, 15 gennaio 1982 - 15 febbraio 1982, Kunstverein, Hannover, 21 febbraio 1982 - 12 aprile 1982

"Nuova oggettività" Compagnia del Disegno, Milano, 19 gennaio - 2 aprile 2005, p. 74, ill. a colori in catalogo

€ 6.000 - 8.000

Franz Radziwill

(Strohausen 1895 - Dangast 1983)

"Natura morta con sedie / Stilleben mit Stählen" 1924

acquerello e tecnica mista su carta

cm 37,4x49,5

Firmato e datato 1924 in basso a destra

Provenienza

Galleria del Levante, Milano - Monaco

Collezione privata, Milano

Esposizioni

"Franz Radziwill" Staatliche Kunsthalle,

Berlino, 23 novembre 1981 - 3 gennaio 1982; Landesmuseum, Oldenburg, 15 gennaio 1982 - 15.febbraio 1982, Kunstverein, Hannover, 21 febbraio 1982 - 12 aprile 1982

"Nuova oggettività" Compagnia del Disegno, Milano, 19 gennaio - 2 aprile 2005, p. 71, ill. a colori in catalogo

"Caravaggio, Courbet, Giacometti, Bacon. Testori e la grande pittura europea. Miseria e splendore della carne" MAR Museo d'Arte della città di Ravenna, 12 febbraio - 17 giugno 2012, p. 211 ill. a colori in catalogo

€ 3.000 - 5.000

Volker Bohringer

(Esslingen 1912 - Stoccarda 1961)

"In attesa presso il lampione" tempera su carta

cm 62,5x33

Siglato in basso a destra

Provenienza

Collezione privata, Milano

Esposizioni

"Volker Bohringer" Galleria del Levante, Milano, febbraio - marzo 1974, ill. in catalogo

"Disegno politico e satirico" Galleria

Comunale d'Arte Moderna, Forte dei Marmi, agosto - settembre 1974, ill. in catalogo

"Nuova oggettività" Compagnia del Disegno, Milano, 19 gennaio - 2 aprile 2005, p. 104, ill. a colori in catalogo

€ 10.000 - 15.000

41

Alberto Martini (Oderzo 1876 - Milano 1954) "Andromeda" 1919

pastelli su tavola

cm 27,5x18

Firmato e datato 19 in basso a sinistra

Provenienza Collezione privata, Milano

€ 2.000 - 3.000

42

Otto Dix

(Untermhaus 1891 - Singen 1969)

"Mädchenporträt" 1932 tecnica mista su carta cm 59,5x42

Siglato e datato 1932 al centro verso destra

Provenienza

Universitätsbuchhandlung Bouvier, Bonn, 1947, n. 4 (?)

Compagnia del Disegno, Milano

Collezione privata, Milano

Esposizioni

"Omaggio a Giovanni Testori Atelier

dei disegni del Novecento" Studio Centenari, Piacenza, 7 novembre - 23 dicembre 2001

"Nuova oggettività" Compagnia del Disegno, Milano, 19 gennaio - 2 aprile 2005, p. 33, ill. in catalogo

"Caravaggio, Courbet, Giacometti, Bacon.

Testori e la grande pittura europea. Miseria e splendore della carne" MAR Museo d'Arte della città di Ravenna, 12 febbraio - 17 giugno 2012, p. 203 ill. a colori in catalogo

Opera registrata presso l'Otto Dix database con il n. Nsk 12.3.20

€ 2.500 - 3.500

Carl Grossberg

(Elberfeld 1894 - Laon 1940)

"Sala di tintura / Färberei" 1939 gouache su carta cm 50x40

Firmato e datato 39 in basso a destra

Provenienza

Galleria del Levante, Milano - Monaco Collezione privata, Milano

Esposizioni

"Il realismo in Germania" Pullman dell'arte, Milano, 1971-72, ill. in catalogo "Il Realismo in Germania" Rotonda di Via Besana, Milano, dicembre 1971gennaio 1972, ill. in catalogo "Europa Due tra sogno e impegno" Pinacoteca Comunale, Loggetta Lombardesca, Ravenna, 26 luglio - 15 settembre 1973, "Réalismes en allemagne 1919 - 1933" Musée d'art et d'industrie, Saint-Etienne, 15 febbraio - 28 marzo 1974, Musées d'art et d'histoire, Chambéry, 4 aprile - 6 maggio 1974, p. 97, fig. 69 ill. in catalogo "Nuova oggettività" Compagnia del Disegno, Milano, 19 gennaio - 2 aprile 2005, p. 13, ill. in catalogo

€ 6.000 - 8.000

Negli anni Sessanta, con l’avvento della Pop Art, l’opera di Grossberg viene riscoperta, emergendo dal periodo di oblio in cui era caduta. Grossberg, figura lungimirante per i suoi tempi, aveva saputo cogliere l’importanza dello sviluppo tecnologico, pur essendo tale tema ancora poco esplorato nell’arte, che restava in gran parte legata a un'introspezione espressionista. Esponente della Nuova Oggettività, Grossberg si distingue per il suo impegno a catturare l’attualità, ma, a differenza di altri artisti del movimento come Schlichter, Dix e Hubbuch, che rappresentano la vita sociale, Grossberg si dedica alla rappresentazione di macchine, strutture industriali e architetture razionali. Nelle sue tele, il “ferro” e la “nuova bellezza” delle tecnologie moderne assumono un ruolo centrale, divenendo soggetti attraverso cui esplora l’estetica delle infrastrutture contemporanee e celebra la potenza visiva dell’industria. Questa scelta conferisce al suo lavoro una qualità visionaria che anticipa in qualche modo i temi che la Pop Art svilupperà, collegando l’arte al mondo della produzione e dell’innovazione tecnica.

44

Otto Dix

(Untermhaus 1891 - Singen 1969)

"Drei Akte (Modelle)" 1923

china su carta cm 62x49

Firmato e datato 1923 in basso a destra

Provenienza

Collezione Bertonati (1973-74 e 1977)

Collezione privata, Milano

Esposizioni

Berlin 1963a

"Nuova oggettività" Compagnia del Disegno, Milano, 19 gennaio - 2 aprile 2005, p. 38, ill. in catalogo

Bibliografia

Barton, VI.C.76.; Karcher 1992, Abb. S. 1; Löffler 1989, Abb. S. 35; Karcher 1988, Abb. S. 1; Löffler 1960, S. 30;

Opera registrata presso l'Otto Dix database con il n. EDV 8.2.15

€ 3.000 - 5.000

45

George Grosz (Berlino 1893 - 1959) "Female Nude" 1939

acquarello su carta

cm 58,8x40

Firmato in basso a destra

Numerato a matita 680

Timbro George Grosz Estate n. 1-65-5 al retro

Provenienza

Studio dell'artista, Douglaston, Long Island (NY), 1939

Collezione privata

Collezione privata, Milano

Opera accompagnata da certificato di autenticità rilasciato da Ralph Jentsch, Berlino, in data 2/11/2024

Opera di prossima pubblicazione sul Catalogue Raisonné of works on paper by George Grosz, a cura di Ralph Jentsch

€ 3.000 - 5.000

Karl Plattner

(Malles Venosta 1919 - Milano 1986) "Il matriarcato" 1969

tempera su carta su tavola cm 44x58

Firmato e datato 1969 in basso a destra

Provenienza

Galleria d'Arte 32, Milano

Collezione privata, Milano

Opera accompagnata da certificato di autenticità rilasciato da Karl Plattner Archivio, Bolzano, con il n. KPA-69-050

€ 2.500 - 3.500

Wifredo Lam

(Sagua La Grande 1902 - Parigi 1982)

"Senza titolo" (1971)

tecnica mista su carta

cm 39,5x29,8

Firmato e dedicato in basso a destra

Provenienza

Collezione privata, Milano

Parere verbale di autenticità rilasciato da Eskil Lam

€ 3.000 - 5.000

Pablo Picasso

(Malaga 1881 - Mougins 1973)

"Vase deux anses hautes (A.R. 141)" 1952

ceramica dipinta, parzialmente smaltata

37x22x14

Timbro "Madoura Plein Feu"

Provenienza

Galleria del Naviglio, Milano Collezione privata

Bibliografia

A. R. 141

€ 20.000 - 30.000

Pablo Picasso conosce Carlo Cardazzo e Milena Milani nel 1949, anno in cui il gallerista presenta un’esposizione di sue litografie presso la Galleria del Cavallino a Venezia. Da questo primo contatto diretto nascerà un rapporto alimentato da altre mostre nel 1951 sempre nella città lagunare e, a cavallo tra il 1951 e 1952, alla Galleria del Naviglio di Milano dove vengono presentati i lavori in ceramica dell’artista spagnolo.

49

Pablo Picasso

(Malaga 1881 - Mougins 1973)

"Cavalier et cheval" 1952 ceramica parzialmente smaltata e dipinta h cm 22

Numerata 180/300, inscritto

Edition Picasso Madoura, marchi

Edition Picasso e Madoura

Provenienza

Collezione privata, Milano

Bibliografia

A. R. 138

€ 6.000 - 8.000

Ennio Morlotti

(Lecco 1910 - Milano 1992) "Paesaggio - Adda" 1957

olio su tela cm 50x65

Firmato e datato 57 in basso a destra Firmato al retro

Provenienza

Opera donata direttamente dall'artista alla famiglia dell'attuale proprietario

Esposizioni

"Ennio Morlotti a Imbersago. Un pittore e una comunità tra gli anni '50 e gli anni '60" Fondazione

Corrente, Milano, 24 settembre15 novembre 2013, n. 8 ill. a colori in catalogo

Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato

dall'Associazione Archivio Opere

Ennio Morlotti, Milano, con il n. 2303

€ 18.000 - 25.000

Siamo nel 1951. Il maestro Ennio Morlotti scopre il paesello di Imbersago e se ne innamora: Giovanni Ghislandi e Giorgio Seveso, rispettivamente il sindaco del paese e un critico d'arte - curatore del Premio Morlotti -, lo definiscono "un incontro segnante e un amore vero, costante appassionato".

Ecco come Morlotti stesso si racconta: "Nel '51 mi imbattei casualmente nel paesaggio incantevole di Imbersago... e quel fascino mi sedusse talmente che mi insediai lì, e lì cominciai daccapo a dipingere 'dal vero'... lo penso che a Imbersago comincia la mia storia: meglio la conoscenza di una mia storia".

E fu così che, mentre nascevano "I grandi Adda" che impressero "un segno indelebile nella storia della nostra pittura" (Giovanni Ghislandi e Giorgio Seveso), il maestro Ennio viveva la sua quotidianità semplice e cordiale, fatta di convivialità ed amicizie sincere.

Abitò per alcuni anni in Via Adda al numero 5, in una camera al piano superiore del bar "Il Terrazzo", a cui pagava una regolare pigione. Ed era proprio in quel cortile che, quasi ogni giorno, dopo aver assaporato un buon pranzetto in allegra compagnia, Morlotti trascorreva ore serene con gli amici del posto: Ettore Vercelloni, un negoziante ben conosciuto e coraggioso imprenditore nel settore alimentare, che abitava proprio in via Adda al 5; poi c'era il dirimpettaio Guido Riva, il falegname del paese, che si avvaleva della propria abilità per incorniciare con profonda dedizione i quadri dell'amico.

I tre compagni, insieme ad una quarta persona che, di volta in volta, si univa al gruppo, trascorrevano spesso lunghe ore pomeridiane impegnati - con tutta serietà - nelle sfide più avvincenti al gioco delle carte: sempre e solo

scopone scientifico! Le due coppie si immergevano nel gioco in religioso silenzio, e nessuno riuscì mai a capire come, dopo solo tre o quattro mosse, ciascuno potesse indovinare con assoluta certezza quali carte passavano per le mani degli altri... Piano piano si formava un capannello tutt'intorno, dove nessuno osava proferire parola, per non violare la gravità della situazione. Ed era solo verso la fine, quando l'esito diventava sempre più palese, che i quattro contendenti si abbandonavano allo scambio veemente di commenti eccitati e vibranti, che potevano anche apparire offensivi se non fossero compresi in quel contesto di amicizia allo stato puro. E così anche il pubblico finalmente poteva tirare il fiato e partecipare a quell'appassionato finale che, in realtà, non aveva né vinti né vincitori.

É bello ricordare che il maestro Morlotti usava esprimere la propria gratitudine regalando - con umile generosità - le proprie opere a chi, in qualche modo, gli aveva reso un servizio. E fu così che, quando il maestro espresse il desiderio di acquistare un terreno in quel paesaggio ricolmo di profumo e di colori, il nonno Ettore gli indicò un pezzo di terra in "Cereina", una sorta di 'terrazza' che si apriva al respiro di un panorama ammaliante, di proprietà della sorella Angelina. Ennio ne rimase subito affascinato e lo acquistò, non senza ricompensare generosamente l'amico con questa bellissima tela, dai colori vividi ed intensi, che ancora oggi ci emozionano e ci seducono.

Ecco come Ennio Morlotti interpretava il fiume Adda, il suo paesaggio, la luce di quell'atmosfera, il profumo di quel respiro, il sapore di quella vita quieta ed operosa, tutt'uno con la bellezza.

Ricordo della famiglia Vercelloni

Renato Birolli

(Verona 1905 - Milano 1959)

"Incendio nelle Cinque Terre"

1956

olio su tela

cm 60,5x50

Firmato e datato 56 in basso a destra

Firmato e datato 1956 al retro

Provenienza

Galleria dell'Annunciata, Milano

Galleria Gian Ferrari, Milano Collezione privata

Esposizioni

"Renato Birolli 1931-1958" Palazzo della Gran Guardia, Verona, 20 luglio-31 agosto 1964, p. 94, n. 80 ill. in catalogo

Bibliografia

R. Modesti "Pittura italiana contemporanea" Milano, Vallardi, 1964

M. Valsecchi "Renato Birolli" Milano, Edizioni del Milione, 1966, p. XV, n. 22 ill. a colori AA.VV. "Renato Birolli" Milano, Feltrinelli, 1978, p. 299 n. 1956.5 (685) ill.

Opera registrata presso l'Associazione per il patrocinio, lo studio e la promozione della figura dell'opera di Renato Birolli, Milano, con il n. 1956-10

€ 10.000 - 15.000

"Da tre giorni galoppano grandi incendi su questi monti arsi, da Monterosso a Riomaggiore. La notte è piena di vulcani ciclopici e il giorno di immense fumate mitiche. In questo momento 2000 soldati tagliano i boschi per 'salvaguardare' il Santuario di Riomaggiore. Le case dei contadini sono già andate, perché non contengono altro che le cose terrene, le nostre miserie. Le cinque terre pullulano di Parnasi fumanti."

Lettera di Renato Birolli a Guglielmo Achille Cavellini, 23 agosto 1955.

Renato Birolli al lavoro, 1954

Serge Poliakoff

(Mosca 1906 - Parigi 1969)

"Composition V au cercle" 1955

olio su tela cm 65x46

Firmato in basso a destra

Firmato al retro

Etichetta al retro "Serge Poliakoff 51 - Rue de Seine Paris - Composition Abstraite n. V"

Provenienza

Collezione Alessandrini - Calmes, Milano

Esposizioni

"Serge Poliakoff" Galleria del Naviglio, Milano, 13 - 22 aprile 1957, catalogo a cura di G. Marchiori, p. 60, n. 5 in catalogo

Bibliografia

A. Poliakoff "Serge Poliakoff Catalogue Raisonné. Vol. II 1955 - 1958" Monaco, Galerie Francais, p. 97, n. 55-80 ill.

Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato da Alexis Poliakoff, in data 19-11-1990, timbro a secco "Catalogue Raisonné de Serge Poliakoff Ed. Melki, Parigi

€ 50.000 - 70.000

Leoncillo Leonardi

(Spoleto 1915 - Roma 1968) "Composition V au cercle" refrattario e olio con base in metallo cm 28x14x3 (con la base h cm 39)

Provenienza

Collezione privata, Bologna

Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dal prof. Enrico Mascelloni in data 21-01-2024

€ 10.000 - 15.000

Leoncillo Leonardi, nei suoi lavori figurativi, rivela un'affinità con le sculture in ceramica di Lucio Fontana, condividendo una tensione espressiva e un uso innovativo della materia. Tuttavia, nel suo percorso informale, Leoncillo adotta solchi e incisioni sulla superficie, che ricordano i tagli di Fontana pur distaccandosi concettualmente: i suoi solchi evocano un'indagine più profonda, legata a inquietudini e pulsioni inconsce. Accanto all'influenza di Fontana, Leoncillo fa chiaramente riferimento ad Alberto Burri, specialmente nell'uso della materia come "pittura" e nell'introduzione di elementi come cuciture e lacerazioni, attraverso cui trasmette la sofferenza e la fragilità umana. La sua scultura apre una finestra su un universo interiore tormentato e sempre in evoluzione, dove la forma è costantemente soggetta a trasformazione, e la materia diventa un mezzo per esplorare le infinite possibilità di espressione. In questo contesto, Leoncillo costruisce un linguaggio scultoreo unico, sospeso tra forza e vulnerabilità.

Alberto Burri, Sacco e Oro, 1956
Sacco, plastica, acrilico, vinavil, oro su cellotex, cm 52,5x39,5
Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri, Città di Castello Foto di A. Sarteanesi, Città di Castello

Giuseppe Santomaso

(Venezia 1907 - 1990)

"Angolo di città" 1989

olio e tecnica mista su tela cm 100x81

Firmato in basso a destra Firmato al retro

Provenienza

Galleria Tega, Milano

Collezione privata

Esposizioni

"Giuseppe Santomaso. Bilder 1986 - 1989"

Galerie Aras, Saulgau, 1996, p. 32 ill. in catalogo

Bibliografia

N. Stringa, L. Poletto, E. Prete "Santomaso. Catalogo Ragionato. Volume secondo" Torino, Umberto Allemandi, 2017, p. 248, n. 1191 ill.

Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia firmato dall'artista

Opera registrata presso l'Archivio Giuseppe

Santomaso a cura della Galleria Blu, Milano, con il n. SOT/542

€ 15.000 - 20.000

Giuseppe Santomaso tra le sue opere. © Courtesy Archivio Solari.

55

Emilio Scanavino

(Genova 1922 - Milano 1986) "Momento o il grande viso"

1959 olio su tela cm 81x65

Firmato e datato 1959 in basso a destra

Firmato, titolato e datato luglio 1959 al retro

Provenienza

Galleria Blu, Milano

Zwemmer Gallery, Londra Galleria L'Elefante Arte Contemporanea, Treviso Collezione privata, Milano

Bibliografia

G. Scanavino, C. Pirovano "Scanavino. Catalogo Generale. Volume primo" Milano, Electa, 2000, p. 140, n. 1959 3 ill. (capovolto)

€ 5.000 - 7.000

56

Alfredo Chighine (Milano 1914 - Pisa 1974) "Notturno" 1956-1957

olio su tela cm 81x65

Firmato e datato 56-12 in basso a destra

Titolato e datato 1-1957 al retro

Provenienza

Galleria del Milione, Milano

Galleria Italiana Arte, Busto Arsizio Collezione privata, Milano

Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dall'Archivio e Catalogo Ragionato delle opere di Alfredo Chighine, Milano, con il n. 149

€ 5.000 - 7.000

Alfredo Chighine

(Milano 1914 - Pisa 1974)

"Ritmi su fondo grigio" 1956

olio su tela

cm 146x95

Firmato e datato 1956 in basso a destra

Firmato, titolato e datato 6-1956 al retro

Provenienza

Collezione Alessandrini - Calmes, Milano

Esposizioni

Museo del Cile

Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dall'Archivio e Catalogo Ragionato delle

Opere di Alfredo Chighine, Milano

€ 12.000 - 15.000

Giovani allora, oltre Chighine, erano Ajmone, Bergolli, Peverelli, Francese, Dova, Crippa, sembrava lavorassero in équipe. E fu proprio per la mostra del Milione che il nostro tirò fuori appieno il suo pedale basso dei grigi e dei rosa, in cui aveva convogliato e nascosto tutta la sua nostalgia e malinconia di muri e cieli lombardi. Dalle spremute di colore all’uso della spatola si avverte tutta la vicinanza alla poetica di Nicholas de Stael, come tagliati con l’accetta sono pure i suoi rettangoli dipinti con rigore compositivo e una ricerca di vibrazione luminosa delle paste materiche di grande bellezza (Tramonto a mare, 1959).

Non sono i verdi marci e terrosi di Morlotti: nei dipinti di Chighine si coglie una certa solarità, una certa primitiva corrente, un gomitolo di segni, "una cosa che sta tra il cespuglio intricato del sottobosco e l’agitazione caotica della coscienza, di legni seccati nell’aria, di grate arrugginite, e, dietro, una luce tra pomeridiana e morale, lento tramonto o segnale di libertà".

Nicola Loizzo

Emilio Scanavino

(Genova 1922 - Milano 1986) "Fluorescenza (Momento)" 1961

olio su tela cm 116x89

Firmato e datato 1961 in basso a destra Firmato, titolato, dedicato e datato 1961 al retro

Provenienza

Galleria del Naviglio, Milano

Collezione privata, Savona

Collezione privata, Milano

Bibliografia

G. Scanavino, C. Pirovano "Scanavino. Catalogo Generale. Volume primo" Milano, Electa, 2000, p. 192, n. 1961 41 ill.

Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dall'Associazione "Amici dell'Archivio

Emilio Scanavino", Bergamo - Milano

€ 8.000 - 12.000

Da quando ho cominciato a dipingere è stato un po’ come cercare di conoscere il mistero delle cose, il perché mi si rivelavano e il perché rimanevo emozionato. […] quando questo mistero coincideva con me stesso, in quel momento io trovavo le ragioni del mio gesto . . . La necessità della pittura è qui il desiderio di essere se stessa nella propria differenza: essere sempre quel segno senza dover ripetere lo stesso segno

Emilio Scanavino

Ennio Morlotti

(Lecco 1910 - Milano 1992)

"Vegetazione" 1956

olio su tela

cm 70x60

Firmato e datato 56 in basso a destra

Firmato e datato 56 al retro

Provenienza

Collezione Antonio Stellatelli, Monza

Montrasio Arte, Monza e Milano

Collezione privata

Esposizioni

" 'Corrente', il movimento di arte e cultura di opposizione 1930 - 1945"

Palazzo Reale, Milano, 25 gennaio - 28 aprile 1985, p. 238, tav. 1, ill. in catalogo

"Dieci artisti di 'Corrente' " Il Girasole, Lacchiarella, 1 - 22 marzo 1987, p. 57 in catalogo

"Artisti di Corrente 1930/1990. Arnaldo

Badodi, Renato Birolli, Luigi Broggini, Bruno Cassinari, Piero Gauli, Renato Guttuso, Giuseppe Migneco, Ennio

Morlotti..." Museo delle Arti, Palazzo

Bandera, Busto Arsizio, 16 novembre 1991 - 12 gennaio 1992; Gallerie Civiche, Palazzo dei Diamanti, Ferrara, 19 gennaio - 1 marzo 1992, p. 105 ill. in catalogo

"Corrente e oltre: opere dalla collezione Stellatelli 1930 - 1990" Museo della Permanente, Milano, 16 ottobre - 15 novembre 1998, p. 164, ill. in catalogo

Bibliografia

M. Pizziolo "Premio MorlottiImbersago" Comune di Imbersago, 1996, ill. a colori in copertina

G. Bruno, P.G. Castagnoli, D. Biasin

"Ennio Morlotti. Catalogo ragionato dei dipinti, tomo primo" Milano, Skira, 2000, p. 179, n. 388 ill., p. 188 ill. a colori

€ 15.000 - 25.000

Emilio Vedova

(Venezia 1919 - 2006)

"Oltre '86" 1986

olio, tecnica mista e collage su carta intelata

cm 101x72,5

Firmato e datato 86 in basso a destra

Timbro dell'artista al retro

Provenienza

Collezione privata, Milano

Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato

dall'Archivio Emilio Vedova, Venezia, con il n. 253, in data 13-04-1995 e firmato dall'artista

€ 18.000 - 25.000

Agenore Fabbri

(Pistoia 1911 - Savona 1998)

"Personaggio IX" 1951

bronzo dipinto cm 48,5x34x14

Firmato e datato 1951

sulla base

Provenienza

Collezione privata

Esposizioni

"Agenore Fabbri" Galleria Arte Borgogna, Milano, maggio 1968, ill. in catalogo (datato 1963)

"IlI Exposición Internacional del Pequeno

Bronce Escultores Europeos" Museo Espanol de Arte Contemporaneo, Madrid, 1970, n. 122 ill. in catalogo

"Panorama de la escultura italiana contemporánea - Bronces" Museo Nacional de Bellas Artes, Buenos Aires, 1971, n. 31 in catalogo

"Scultori Italiani Contemporanei" Museo

all'Aperto, Hakone, 1972, n. 32 in catalogo

"Escultura Italiana ContemporáneaBronces" Museo de Arte Moderno, Ciudad de Mexico, 1972, ill. in catalogo

"Agenore Fabbri. Il grido della materia"

Pinacoteca Civica, Palazzo Gavotti, Savona, 16 aprile - 3 luglio 2011, ill. a colori in catalogo (datato 1962)

Bibliografia

"Enciclopedia L'Arte Moderna" Milano, Fratelli Fabbri Editori, 1967. vol. XIII, fascicolo n. 116, p. 289 ill.

F. Russoli "Aspetti della scultura del dopoguerra in Europa in: Esperienza degli anni Sessanta - In America in Europa"

Milano, Fratelli Fabbri Editori, 1977, p. 23

E. Steingräber "Agenore Fabbri - Plastik und Malerei" Monaco, Hirmer Verlag, 1988, p. 280 ill. (datato 1963)

V. W. Feierabend "Agenore Fabbri. Catalogo ragionato. Scultura" Milano, Silvana Editoriale, n. S 63-09 ill. (datato 1963)

€ 4.000 - 6.000

Renato Birolli

(Verona 1905 - Milano 1959) "Collina marchigiana" 1954

olio su tela cm 177x94

Firmato e datato al retro

Provenienza

Collezione privata, Milano

Esposizioni

"Arte in Lombardia. Gli anni della ricostruzione: 1945 - 1956" Villa Mazzotti, Chiari (BS), 19 settembre - 1 novembre 2010

"Renato Birolli. Necropoli e paesaggio adriatico" Galleria d'arte Moderna e Contemporanea, Museo San Francesco, San Marino, 13 marzo - 30 giugno 2010, p. 75 ill. in catalogo

Bibliografia

AA.VV. "Renato Birolli" Milano, Feltrinelli, 1978, p. 288, n. 1954.28 (617) ill. (pubblicata orizzontale)

Opera registrata presso l’Archivio

Renato Birolli, Milano, con il n. 1954-37

€ 18.000 - 22.000

“I colori si riassumono simbolicamente nella poesia dei verdi, che vanno sempre al di là delle allusioni alla foglia, al prato, all’onda marina, al ramarro”

Giuseppe Marchiori, 1954

Renato Birolli durante il suo primo soggiorno estivo nelle Marche, 1950

[...] Marchiori da par suo interpreta non descrivendo i quadri («rinuncio a descrivere dei quadri... ben sapendo che le parole non daranno mai l'equivalente preciso di un tono»); ma piuttosto battendo il tasto sul fatto che quei "paesaggi" con colline, vigne, rovi, canali, non sono che pretesti per illustrare il proprio paesaggio.

Che è interiore: Birolli cioè, tende a fissare un nocciolo lirico come assolutamente perentorio partendo da una suggestione; nocciolo che poi si allarga fino a invadere una molteplicità di luoghi e, nelle intenzioni dell'artista, a sconfinare nella vita fino a rendere indistinto il confine fra quadro e realtà.

Il sostrato profondo di questi quadri era riconducibile al colore verde:

«I verdi sono il "mistero", nelle reazioni con le meravigliose apparenze del mare, degli alberi, delle foglie, dei prati, delle rocce, delle montagne».

Ma attenzione, raccomandava il critico, benché sia anche possibile individuare qualche tratto realistico, qualche particolare, non è un verde naturale, né genericamente "il verde", ma quello frutto dell'unicità dell'artista-Birolli:

«Si può ben dire: verde, ma non sarà mai verde, che comprende una storia infinita di verdi, il colore 'inventato' da Birolli, in quanto è il colore dominante della sua visione pittorica [...]».

Sileno Salvagnini - “La pittura che si fa vita, minuto per minuto”

Carlo Mattioli

(Modena 1911 - Parma 1994) "Paesaggio" 1987

olio su tela

cm 160x130

Firmato, titolato e datato 1987 al retro

Provenienza

Studio dell'artista

Collezione privata

Opera registrata presso la Fondazione Carlo Mattioli, Parma, con il n. 7772

€ 20.000 - 30.000

La pittura di Carlo Mattioli è caratterizzata da una tessitura complessa e stratificata, dove ogni pennellata si fonde e si distanzia dalle altre in un gioco di equilibri delicati. La sua superficie, pur essendo costituita da una miriade di tocchi sottili, assume una solidità corposa, quasi scultorea, che resiste alla volatilità e all'effimero, consolidandosi in un insieme compatto e tangibile. La tonalità finale, frutto di questa danza minuziosa e quasi orchestrale, emerge a distanza come un’entità viva e mutevole, capace di rivelare sempre nuove sfumature a seconda della luce e della prospettiva. In questo processo di costruzione e fusione, la sua pittura invita lo spettatore a un’osservazione ravvicinata e paziente, dove la superficie rivela la sua vera profondità attraverso il susseguirsi dei tocchi di colore. Mattioli compone, dunque, un'opera che respira e vive di molteplici livelli, dove la tonalità giusta è il risultato di una ricerca rigorosa e di una continua modulazione, capace di evocare una bellezza autentica e immanente, oltre la mera apparenza.

Fausto Melotti

(Rovereto 1901 - Milano 1986) "Cartoccio" 1950 circa terracotta smaltata policroma cm 22x34x34

Firmato sotto la base con i sette punti

Provenienza

Collezione privata

Esposizioni

"Fausto Melotti. L'opera in ceramica" Mart, Rovereto, 30 maggio14 settembre 2003

Bibliografia

A. Commellato, M. Melotti "Fausto Melotti. L'opera in ceramica" Milano, Skira, 2003, pp. 322, 323 n. 15 ill. a colori a piena pagina

€ 20.000 - 30.000

Lucio Fontana

(Rosario 1899 - Comabbio 1968)

"Concetto spaziale" 1959

penna a sfera e buchi su carta stagnola argento cm 11,8x9,5

Firmato e datato 59 in basso al centro Da C. Laszlo "La Lune en Rodage 1"

Basilea, Editions Panderma, 1960

Provenienza

Collezione privata

Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato

dalla Fondazione Lucio Fontana, Milano, con il n. 3315/3

€ 5.000 - 7.000

66

Toti Scialoja

(Roma 1914 - Roma 1998)

"Verde e nero Issoire" 1963 olio, collage, tecnica mista e vinavil su cartoncino cm 51x62

Firmato, titolato e datato gennaio 1963 al retro

Provenienza Collezione privata

Opera in corso di archiviazione presso Fondazione Toti Scialoja, Roma

€ 2.000 - 3.000

67 Luigi Veronesi (Milano 1908 - 1998)

"Concreto N.11" 1960 olio su tela cm 80x120

Firmato e datato 60 in basso a sinistra

Provenienza

Collezione 3M Italia S.p.A, Milano

Sotheby's Milano, 24 novembre 2010, lotto 148

Collezione privata, Bergamo

Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dal Comitato Luigi Veronesi, Milano, con il n. 1960/28 del 2010 a cura del prof. Luciano Caramel L'opera verrà inclusa nel Catalogo Generale di Luigi Veronesi di prossima pubblicazione

€ 10.000 - 12.000

William Congdon

(Providence 1912 - Milano 1998) "Estate 5" 1981

olio su pannello cm 60x90

Firmato, titolato e datato VII - 81 al retro

Provenienza Collezione privata, Bergamo

Bibliografia

P. Mangini "William Congdon: atlante dell’opera in Lombardia 1979-1998" Milano, Jaca Book Edizioni, 2003, p. 49 ill. a colori

Opera registrata presso The William G. Congdon Foundation, Buccinasco, con il n. 532.50

€ 7.000 - 9.000

Renato Birolli

(Verona 1905 - Milano 1959)

"Teleferica nella cava" 1953

olio su tela cm 110x85

Firmato e datato 53 in basso a destra Firmato, titolato (Teleferica sulla cava) e datato al retro

Provenienza

Collezione privata, Milano

Esposizioni

"Renato Birolli 1943 - 1958" Gruppo Gualdo, Sesto Fiorentino, Casa del Mantegna, Mantova, 4 novembre 2001 - 6 gennaio 2002, ill. a colori in catalogo

Bibliografia

AA.VV. "Renato Birolli" Milano, Feltrinelli, 1978, p.276, n. 1953.5 (554) ill.

Opera registrata presso l’Archivio Renato Birolli, Milano, con il n. 1953-35

€ 8.000 - 12.000

Renato Birolli nell’inverno del 1953

trascorre i mesi invernali tra le Alpi

Apuane e studiando le cave di marmo, elemento particolarmente affascinante di questi luoghi.

Ritrae i minatori, gli attrezzi, i carrelli, le pulegge con il suo linguaggio tipico: da i tratti potenti di nero, ai marroni, ai verdi scuri per arrivare ai grigi e i bianchi del marmo.

Gio' Pomodoro

(Orciano Di Pesaro 1930 - Milano 2002)

"Sole produttore comune raccolto" 1973 bronzo cm 66,5x55

Firmato, datato 73 e numerato 3/3 e timbro fonderia

Provenienza

Collezione Fimbrux SA, Bruxelles (acquistata direttamente dall'artista nel 1974)

Collezione privata, Vaduz (acquisita dal precedente proprietario nel 2006)

Esposizioni

"Gio’ Pomodoro. Sculture dal 1958 al 1974" Pinacoteca Loggetta Lombardesca, Ravenna, 28 giugno – 31 agosto 1974, p. 74 in catalogo

"Contemporary Italian Sculpture" City Museum & Art Gallery, Hong Kong, 28 giugno - 31 luglio 1974

"Gio' Pomodoro. Sculptures" Galerie Farber, Bruxelles, 28 ottobre - 11 dicembre 1974, n.p., ill. in catalogo

"Italienische Plastik der Gegenwart" Alten Museum, Berlino, 30 gennaio - 16 febbraio 1975, p. 39 in catalogo

"Scultori italiani contemporanei" Villa Malpensata, Lugano, 7 marzo - 27 aprile 1975

"Scultori italiani contemporanei"

Pinacoteca Nazionale, Atene, 3 luglio - 15 settembre 1975, pp. 54, 100 in catalogo

"Gio' Pomodoro. Sculture, disegni, opere grafiche 1954-1984" Palazzo Lanfranchi, Pisa, 20 giugno - 30 agosto 1984, p. 62 in catalogo

"Gio' Pomodoro. La Figlia del Sole. Un percorso espositivo per Forte dei Marmi" Fortino e giardino Pomodoro, Forte dei Marmi, 19 giugno - 27 luglio 2004, p. 49 in catalogo

Bibliografia

M. Meneguzzo "Gio' Pomodoro. Catalogo generale" Cinisello Balsamo, Silvana Editoriale, 2023, p. 164, n. 1973 42 ill.

Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dall'Archivio Gio' Pomodoro, con il n. 01005M

*Lotto in temporanea importazione doganale. Soggetto ad un ulteriore IVA del 10% sul valore di aggiudicazione per i residenti U.E.

€ 6.000 - 8.000

Tancredi

(Feltre 1927 - Roma 1964)

"Primavera" 1962

collage e tecnica mista su tela cm 160x136

Provenienza

Galleria dell'Ariete, Milano

Collezione privata, Roma

Esposizioni

XII mostra Nazionale di Pittura

“Golfo della Spezia”, 1963, n. 73

€ 25.000 - 35.000

“Credo che la pittura sia appena nata, che la materia-colore sia, oggi, più che mai nuova, che abbia delle possibilità immense di rivelazione nella sua natura stessa, infinitamente malleabile e meravigliosa.”

Tancredi

Lucio Fontana

(Rosario 1899 - Comabbio 1968) "Concetto spaziale" 1964-65 buchi, strappi e graffito su carta assorbente

cm 46x58

Firmato in basso a destra

Provenienza

Collezione Ugo Duse, Ferrara

Collezione Gabriele Corbo, Ferrara

Collezione privata, Milano

Bibliografia

L.M. Barbero "Lucio Fontana. Catalogo ragionato delle opere su carta. Tomo III" Milano, Skira, 2013, p. 901, n. 64-65 DSP 131 ill.

€ 20.000 - 30.000

Sam Francis

(San Mateo 1923Santa Monica 1994)

"Bright Ring Drawing (Untitled)" 1963

gouache su carta cm 69,8x103,6

Firmato e datato al retro 1963 Los Angeles

Timbro Estate of Sam Francis e numerazione SF63-083 al retro

Provenienza

Artist's Estate (fino al 1994)

Collezione Stuart Hodosh e Cindy Tietze-Hodosh, Malibu (2000)

Collezione privata, Roma

Esposizioni

"Sam Francis: Werke 1962 - 1966" Galerie Kornfeld und Klipstein, Berna, 24 settembre - 29 ottobre 1966, n. 33 ill in catalogo

"Sam Francis" Galerie Pudelko, Bonn, 12 febbraio - 30 aprile 1993

Opera registrata presso la Sam Francis Foundation, Glendale, California e pubblicata sul Sam Francis Online Catalogue Raisonné Project, Francis Archive SF63-083

€ 10.000 - 20.000

Arnaldo Pomodoro

(Morciano Di Romagna 1926) "Untitled" 1976

argento (ottone argentato, base acciaio cromato)

cm 20x14x15

Firmato, datato 1976 e numerato 1/6 6 esemplari + 3 prove d'artista

Provenienza

Collezione privata, Milano

Esposizioni

"Arnaldo Pomodoro. Small Works"

Marlborough Gallery, New York, 31 ottobre - 2 dicembre 2000

Bibliografia

F. Gualdoni "Arnaldo Pomodoro. Catalogo ragionato della scultura" Milano, Skira editore, 2007, p. 594, n. 600 ill.

Opera accompagnata da certificato di autenticità firmato dall'artista

Opera registrata presso l'Archivio della Fondazione Arnaldo Pomodoro, Milano, con il AP 375 e pubblicata sul Catalogue Raisonné online di Arnaldo Pomodoro con il n. 600

€ 9.000 - 12.000

Carla Accardi

(Trapani 1924 - Roma 2014) "Violascuro" 1988

vinilico su tela cm 25x45

Firmato e datato 88 in alto a sinistra

Firmato e datato 1988 al retro

Provenienza

Collezione Mazzocchi, Parma

Collezione privata, Milano

Bibliografia

G. Celant "Carla Accardi" Milano, Edizioni Charta, 1999, p. 424, n. 1988 44 ill.

Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dall'artista in data 4-09-1989, con il n. 09/89

€ 10.000 - 15.000

Pablo Atchugarry

(Montevideo 1954)

"Senza titolo" 2016

marmo bianco di Carrara

cm 94,5x25,5x12,5

Firmato

Provenienza

Collezione privata, Asti

Bibliografia

C. Pirovano "Atchugarry. Catalogo generale della scultura, volume terzo 2013 - 2018" Milano, Mondadori Electa, 2012, p. 247, n. 2016-94 ill.

€ 38.000 - 45.000

"Le mie opere potrebbero essere viste come astratte, rappresentano l'essenza dell'essere umano, per questo non sono chiuse, lo sguardo passa attraverso la scultura per vedere ciò che c'è oltre la materia".

Sono opere allungate, verticali, che usano tutte le sfumature del marmo.

Avevo scritto che il marmo ha una voce sottile e delicata, però se noi siamo attenti e abbiamo la pazienza di ascoltarla, essa ci racconta diversi segreti che potrebbero essere dei suggerimenti su come lavorarlo, o fino dove poter arrivare e quali sono i suoi limiti... Quindi in questa lettura, uno ha il compito veramente di ascoltare, per sapere che parte di superficie sceglierà, se veramente potrà togliere o lasciare, prima di poterlo fare concretamente.

Quindi questi segreti significano entrare veramente nell'interiorità della materia ed è allora, che si respira, quasi all'unisono, con il ritmo segnato dal marmo. Quindi questo è un universo".

Victor Vasarely (Pecs 1906 - Parigi 1997)

"LATORCA - 44" concepito nel 1952 e eseguito nel 1973 acrilico su tela cm 111x102

Firmato, titolato e datato 1952 (HH) al retro

Provenienza

Collezione privata, Milano

L'autenticità dell'opera è stata confermata da Pierre Vasarely, titolare dei diritti morali sull'opera di Victor Vasarely e presidente della Fondation Vasarely, e registrata presso gli archivi conv il n. 143.

L'opera sarà inclusa nel Catalogue Raisonné de l'Oeuvre Peint de Victor Vasarely, a cura della Fondation Vasarely, Aix-en-Provence

€ 20.000 - 30.000

78

Gio' Pomodoro

(Orciano Di Pesaro 1930 - Milano 2002)

"Quadrato (II Stato)" 1969

bronzo lucido

cm 31x38,5x8

Siglato, datato 69 e numerato 3/3

Provenienza

Collezione privata, Milano

Esposizioni

"Gio' Pomodoro. La Figlia del Sole. Un percorso espositivo per Forte dei Marmi" Fortino e Giardino Pomodoro, Forte dei

Marmi, 19 giugno - 27 luglio 2004, p. 34 in catalogo

Bibliografia

M. Meneguzzo "Gio' Pomodoro. Catalogo Generale" Cinisello Balsamo, Silvana Editoriale, 2023, p. 148, n. 31 ill.

Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dall'Archivio Gio' Pomodoro, con il n. 00923M

€ 5.000 - 7.000

Agostino Bonalumi (Vimercate 1935 - Desio 2013) "Nero" 1980

tela estroflessa e tempera vinilica

cm 49x49

Firmato e datato 80 al retro

Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dall'Archivio Bonalumi, Milano, con il n. 80-050

€ 6.000 - 8.000

Provenienza Collezione privata

Victor Vasarely

(Pecs 1906 - Parigi 1997)

"CHELLE" 1949-53

olio su cartoncino applicato su tavola

cm 44x35

Firmato in basso al centro

Firmato, titolato e datato 1949-53 al retro

Provenienza

Galleria Lorenzelli, Milano

Collezione privata, Milano

Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato da Pierre Vasarely, presidente della Fondation Vasarely, Aix-en-Provence

L'opera verrà inclusa nel Catalogue Raisonné de Victor Vasarely di prossima pubblicazione, a cura della Fondation Vasarely, Aix-en-Provence

€ 15.000 - 25.000

81

Bruno Munari (Milano 1907 - 1998)

"Negativo-positivo" 1954

olio su tavola

cm 28,8x28,8

Firmato, titolato e datato 1954 al retro

Provenienza

Galleria Apollinaire, Milano

Collezione privata, Milano

€ 8.000 - 12.000

Gio' Pomodoro

(Orciano Di Pesaro 1930 - Milano 2002) "Sole" 1974

bronzo lucidato (pezzo unico)

cm 50x48,5x10

Firmato, datatao 74 e numerato 1/3

Provenienza

Collezione privata, Pavia

Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia firmato dall'artista

€ 6.000 - 8.000

Carmengloria Morales (Santiago Del Cile 1942)

"Dittico M-80-2/5-1" 1980

acrilico e grafite su tela, tela grezza

dittico 140x140 ciascuno

Firmato, titolato e datato 80 al retro

Provenienza

Galleria d'arte Borgogna, Milano

Collezione privata, Milano

€ 6.000 - 8.000

Agostino Bonalumi

(Vimercate 1935 - Desio 2013) "Blu" 2000

tela estroflessa e tempera vinilica cm 190x360

Provenienza

Collezione privata

Esposizioni

"Accademia Nazionale di San Luca Premio Presidente della Repubblica 2001 Agostino Bonalumi" Accademia Nazionale di San Luca, Roma, 2002, p. 43 in catalogo

Bibliografia

"Agostino Bonalumi. Sensorialità e astrazione" Milano, Galleria Blu, 2002, p. 46

"Agostino Bonalumi opere scelte dal 1960 ad oggi" Studio A S - Arte Contemporanea, Milano, 2003, p. 55

"Agostino Bonalumi" Institut Mathildenhohe, Darmstadt, 2003, pp. 208-281

R. Barilli, L. Durante "Agostino Bonalumi. Premio "Artista dell'anno 2006", Palazzo Crepadona, Belluno, Vecchio Municipio, Cortina D'Ampezzo, Milano, Mazzotta, 2006, pp. 72-73

F. Bonalumi, M. Meneguzzo "Agostino Bonalumi. Catalogo Ragionato - Tomo II" Milano, Skira, 2015, p. 675, n. 1563 ill.

€ 35.000 - 50.000

Fausto Melotti

(Rovereto 1901 - Milano 1986) "Vaso" 1955 circa ceramica policroma smaltata

cm 72x18,3x14

Firmato con i sette punti sotto la base

Provenienza

Collezione privata, Milano

Opere registrata presso la Fondazione

Fausto Melotti, Milano, con il n. VA 600

€ 25.000 - 35.000

Lucio Fontana

(Rosario 1899 - Comabbio 1968)

"Concetto spaziale, Attese" 1966 idropittura su tela, azzurro cm 47x38

Firmato, titolato e inscritto "oggi è giovedì e domani venerdì" al retro

Provenienza

Collezione Garibaldo Marussi, Trieste

Ivi acquistato dall'attuale proprietario nel 1973

Collezione privata, Milano

Bibliografia

"L'uomo e lo spazio. Lo spazialismo. Humour graphic" Trieste, Palazzo Costanzi, 8 - 31 luglio 1967, ill. a colori in copertina e sul manifesto "Le Arti", n. 7-8, luglio - agosto 1967, ill a colori in copertina "Omaggio allo spazialismo. L'uomo e lo spazio. Humour graphic" Milano, Galleria d'Arte Moderna, 16 - 30 novembre 1967, ill. a colori in copertina

E. Crispolti "Lucio Fontana: Catalogue raisonné des peintures, sculptures et environnements spatiaux" Vol. II, Brussels, 1974, pp. 184, 185, ill.

E. Crispolti "Fontana: Catalogo Generale", Vol. II, Milano 1986, p. 645 ill.

E. Crispolti "Lucio Fontana. Catalogo ragionato di sculture, dipinti, ambientazioni - tomo II" Milano, Skira, p. 840, n. 66 T 83 ill.

Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dalla Fondazione Lucio Fontana, Milano, con il n. 1465/5

€ 300.000 - 500.000

Retro del presente lotto

Fontana trasforma la tela da semplice supporto bidimensionale in una porta che conduce verso un'altra dimensione, sfidando la percezione convenzionale dello spazio e introducendo l'idea di uno spazio infinito all'interno dell'arte. Il gesto di Fontana non è solo un atto fisico ma anche un simbolo concettuale. Tagliando la tela, l'artista rompe con la tradizione pittorica e la limitazione della superficie, creando un'opera che si estende oltre il piano pittorico per esplorare una dimensione ulteriore. Ogni taglio è un'esplosione di energia, un segno di rottura che introduce l'idea di uno spazio non definito, di un universo che esiste oltre i confini della materia. "Concetto Spaziale, Attese" non è solo un'opera d'arte ma anche un manifesto di una nuova era, quella dell'era spaziale, in cui la scoperta e l'esplorazione dell'universo sono diventate una metafora della ricerca artistica e intellettuale. Fontana ha anticipato l'idea che l'arte non debba più limitarsi alla rappresentazione della realtà visibile, ma possa avventurarsi in territori inesplorati, dove le leggi dello spazio e del tempo vengono rielaborate. Attraverso i suoi tagli, Fontana non ci offre semplicemente un'immagine da contemplare, ma ci propone un'esperienza, una sorta di viaggio mentale. Ci spinge a riflettere sul concetto stesso di spazio come qualcosa di fluido, indefinito, capace di espandersi oltre le nostre aspettative e la nostra comprensione. È un invito a vedere oltre, a non fermarsi mai alla superficie delle cose, ma a cercare sempre cosa c'è al di là, in quel misterioso "altrove" che ci affascina e ci sfugge. Fontana, con "Concetto Spaziale, Attese", ha inventato un nuovo linguaggio artistico che non si limita a ciò che è visibile, ma esplora l'invisibile e l'intuitivo. L'opera diventa così un dialogo aperto con lo spettatore, un modo per condividere non solo la visione di un mondo oltre la tela, ma anche la possibilità di immaginare nuove realtà e nuove forme di espressione.

Abbandoniamo la pratica delle forme di arte conosciuta e abbordiamo lo sviluppo di un’arte basata sull’unità del tempo e dello spazio… Concepiamo l’arte come una somma di elementi fisici, colore, suono, movimento, tempo, spazio, concependo un’unità fisico-psichica, colore l’elemento dello spazio, suono l’elemento del tempo, e il movimento che si sviluppa nel tempo e nello spazio. Sono le forme fondamentali dell’arte spaziale.

Lucio Fontana

Fausto Melotti

(Rovereto 1901 - Milano 1986)

"Coro" 1976

rame e ottone

cm 56x20x28

Edizione in 20 esemplari

Provenienza

Collezione privata, Milano

Esposizioni

"Arp e Melotti - Poesia come gioco" Galleria

Narciso, Torino, 4 dicembre 1986 - 10 gennaio 1987

"Fausto Melotti" Galleria Il Punto Sette, Busto Arsizio, aprile - maggio 1988

"Omaggio a Fausto Melotti. Acquarelli, disegni, sculture e ceramiche" Il Segno, Roma, 11 febbraio - 15 marzo 2002, n. 5 ill. in catalogo

"Una Collezione Internazionale di Piccole

Sculture del Secondo Novecento" Castello Scaligero, Malcesine, 11 giugno - 15 settembre 2005

"Fausto Melotti" Galleria Monica De Cardenas, Zuoz, 8 dicembre 2018 - 23 febbraio 2019 (altri esemplari)

Bibliografia

S. Casciani "L'arte nel cuore della luce" in "Abitare", Milano, n. 357, dicembre 1996, pp. 96-97 ill. a colori

F. Gualdoni "Melotti. Una mostra" San Polo, Edizioni la Scaletta, 1998, p. 8 ill.

G. Chierici "Fausto Melotti/Disegni & Ceramiche. Opere dal 1952 al 1985. Matite, Acquerelli, Tempere, Bassorilievi,

Ceramiche, Gessi, Multipli, Acqueforti" San Polo, Edizioni La Scaletta, 1998, p. 8, ill.

A. Citterio "Villa nel comense" in "Casa d", Milano, a. I, n. 1, aprile 2001, pp. 70, 72 ill. a colori

G. Simongini "Un ingegnere col cuore d'artista" in "Il Tempo", Roma, 1 marzo 2002, p. 32 ill.

L.-V. Masini "Una collezione internazionale di piccole sculture del secondo Novecento" Prato, Gli Ori, 2005, p. 55 ill. a colori

G. Chierici "Fausto Melotti/Disegni e Ceramiche. Opere dal 1927 al 1985. Matite, Tempere, Ceramiche, Gessi e Terrecotte" San Polo, Edizioni La Scaletta, 2009, p. 7 ill.

G. Celant "Melotti. Catalogo Generale. Tomo secondo. Sculture 1973-1986" Milano, Electa, 1996, p. 454 n.1976 48 ill. (altri esemplari)

€ 10.000 - 15.000

"I fondamenti dell'armonia e del contrappunto si trovano nella geometria ... L'architettura dei greci, la pittura di Piero della Francesca, la musica di Bach, l'architettura razionale sono arti esatte. La forma mentis dei loro creatori è una forma mentis matematica"

"L'arte è stato d'animo angelico, geometrico"

Fausto Melotti

Mimmo Paladino (Paduli 1948)

"Senza titolo" 1988 olio su cartone

cm 103,5x72

Firmato e datato 1988 al retro

Provenienza

Raffaelli Studio d'Arte, Trento Collezione privata, Roma

Bibliografia

R. D'Andria e G. Dorfles "Mimmo Paladino al Museo Materiali Minimi di Paestum" Edizioni MMMAC, 2007, fig. 20 ill. a colori

Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato da Emilio Mazzoli, Modena, in data 7-7-1993

Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotocolor firmato dall'artista

€ 12.000 - 16.000

Rainer Fetting

(Wilhelmshaven 1949)

"Hudson river" 1984

olio su tela

cm 214x274,5

Firmato, titolato e datato 84 al retro

Provenienza

Galerie Daniel Templon, Parigi

Compagnia del Disegno, MIlano

Collezione privata, Milano

Esposizioni

"Rainer Fetting. Scultore - pittore" Rocca

Malatestiana, Cesena, 15 giugno - 6 ottobre 1991, ill. a colori in catalogo

Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia firmato dall'artista

€ 30.000 - 40.000

Carmelo Cappello

(Ragusa 1912 - Milano 1996)

"Modulazione lineare verticalizzata" 1986 bronzo cm h 218

(con base h cm 263)

Firmato, datato e numerato 1/5

Provenienza

Collezione privata

Esposizioni

"Carmelo Cappello" Spazio Temporaneo, Milano, 1987, cat. a cura di Luciano Caramel ill. (interno e copertina)

"Carmelo Cappello. Sculture" Antico oratorio della Passione, Milano, 1988, ill. in catalogo

Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dall'Archivio Carmelo Cappello, Milano, e firmato dall'artista, in data 9-6-90, con il n. B86-053

€ 6.000 - 8.000

Le spinte centripete, che attirano l'attenzione verso il centro, e quelle centrifughe, che guidano lo sguardo all'esterno, sono il fulcro della composizione di quest'opera.

Questa alternanza crea una dinamica visiva che conferisce alle opere un movimento costante, come se la forma stessa pulsasse di energia.

È in questo equilibrio tra attrazione e dispersione che l’opera trova la sua armonia, trasformando la struttura in un organismo fluido e vibrante. Ogni elemento diventa parte di un tutto, in cui il ritmo interno e le tensioni opposte generano una presenza visiva potente, capace di evocare una sensazione di spazialità continua e viva.

Karel Appel

(Amsterdam 1921 - Zurigo 2006)

"Vol Oiseaux (Flying Bird)" 1958

gouache, acquarello e pastelli su carta intelata cm 50x64

Firmato e datato 58 in basso a sinistra

Provenienza

Arthur Tooth and Son Ltd., Londra

William Weston Gallery, Londra

Christie's Londra, 28 giugno 1983, lotto 428

The Goodman Gallery, Johannesburg

Collezione Privata, acquistato nel maggio 1984

Christie's Londra, 5 febbraio 2004, lotto 146

Christie's Londra, 24 giugno 2005, lotto 163

Christie's Amsterdam, sale 20th/21st century, 25 novembre 2021, lotto 136

Collezione privata, Milano

€ 10.000 - 15.000

Valerio Adami (Bologna 1935)

"Auto-Suggestione" 1964 olio, smalto e tecnica mista su tela cm 100x128

Firmato e datato 3.64 in basso a sinistra Firmato, titolato e datato 2.1964 al retro

Provenienza

Studio Marconi, Milano Collezione privata, Roma

Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dall'artista in data 27-12-1987

Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dall'Archivio Valerio Adami, con il n. IT 133T

€ 25.000 - 35.000

Andy Warhol 1963, Orange Car Crash (5 Deaths 11 Times in Orange) (Orange Disaster) © Courtesy Warhol Foundation

Dipingere oggi è realizzare un racconto: comunicare la nostra vita quotidiana, dai fatti che vediamo con i nostri occhi intorno a noi, a quelli che ci vengono raccontati; dalla comunicazione di massa: i giornali, le immagini alla televisione, alle notizie della guerra, della fame, dei disordini; testimoniare l'esperienza di questa realtà, al di là di ogni concezione vaga, di ogni "psicologismo pittorico", di ogni posizione misticheggiante e confusa, così al di là di quadri prodotti da stati vicini alla nevrosi, da eccitazioni sensuali, da ostentazione di potenza; dobbiamo cercare metodi per stabilire un ordine.

Valerio Adami
Valerio Adami con il fratello Giancarlo Romani Adami. Courtesy Archivio Valerio Adami

Enrico Baj

(Milano 1924 - Vergiate 2003)

"Monti e ghiacciai erano entrati nella stanza bleu" 1958

olio, collage stoffa su tela cm 116x89

Firmato in basso al centro

Firmato e titolato al retro

Provenienza

Collezione Covelli, Milano

Collezione privata, Milano

Bibliografia

E. Crispolti "Catalogo Generale dell'opera di Enrico Baj" Torino, Bolaffi, 1973, p. 68, n. 436 ill.

€ 12.000 - 16.000

Arnaldo Pomodoro

(Morciano Di Romagna 1926) "Rilievo" 1961 bronzo cm 62x83x15

Firmato, datato 61 e iscritto p.a. in basso a destra 2 esemplari + 1 prova d'artista

Provenienza

Collezione privata, Milano

Esposizioni

Museo Mangini Bonomi, Milano (un altro esemplare)

Bibliografia

F. Gualdoni "Arnaldo Pomodoro. Catalogo ragionato della scultura" Milano, Skira editore, 2007, p. 468, n. 266 ill.

Opera registrata presso l'archivio della Fondazione Arnaldo Pomodoro, Milano, con il n.AP 164a e pubblicata sul Catalogue Raisonné online di Arnaldo Pomodoro con il n. 266

€ 24.000 - 30.000

Vladimir Velickovic

(Belgrado 1935 - Spalato 2019)

"Grande Tête" 1970

olio e tecnica mista su tela cm 198x146

Firmato, titolato e datato 1970 al retro

Provenienza

Galleria d'Arte Vinciana, Milano

Collezione Mario Munari, Bologna Collezione privata, Reggio Emilia

Esposizioni

"Velickovic" ARC - Musée d'Art Moderne de la Ville de Paris, febbraio - marzo 1970

"Velickovic" Galleria d'arte Vinciana, Milano, 30 gennaio - 19 febbraio 1971, ill. in catalogo

"Velickovic" Galleria d'arte San Michele, Brescia, 20 febbraio - 4 marzo 1971, ill. in catalogo

"Zeitgenössische Jugoslawische Kunst"Forum, Leverkusen. 22 maggio - 31 maggio 1971

Bibliografia

A. Velter "Velickovic, l'épouvante et le vent" Montpellier, Fata Morgana, 1987

€ 12.000 - 18.000

Il lavoro di Velickovic, sviluppatosi a partire dagli anni ’70, rappresenta un’esplorazione cupa e penetrante della condizione umana, che ha attratto l’attenzione internazionale grazie alla sua potente combinazione di espressionismo, surrealismo e dettaglio anatomico. Come parte della "Nuova Figurazione", al pari di Francis Bacon e Lucian Freud, Velickovic ha dato forma a una rappresentazione cruda e angosciante della realtà, mettendo a nudo temi di sofferenza e isolamento.

Le atrocità delle guerre jugoslave degli anni ’90 hanno rafforzato la sua riflessione artistica, spingendolo a incorporare nelle sue opere figure solitarie, animali feriti e scenari desolati. Questi elementi producono nello spettatore un senso di disagio e introspezione, invitandolo a confrontarsi con la vulnerabilità dell’esistenza. L’arte di Velickovic, intrisa di tensione e cupo realismo, non si limita a raccontare una realtà, ma sonda, con uno sguardo implacabile, le profondità più fragili e dolorose della condizione umana.

"Il bagno turco" 1971 serigrafia su acciaio cm 70x100

Firmato e numerato 144/150 al retro

Provenienza Collezione privata, Roma

€ 6.000 - 8.000

Luigi Ontani (Vergato 1943)

"Ganesa e l'asceta della seta"

olio su tavola

diam. cm 55

Firmato e titolato al retro

Provenienza

Galleria dell'Oca, Roma Collezione privata, Milano

€ 12.000 - 18.000

del presente lotto

Retro

Gianfranco Baruchello

(Livorno 1924 - Roma 2023)

"Archeologia delle cosmogonie settimanali" 1971

smalto e china su alluminio cm 39,5x39,3

Firmato, titolato e datato 1971 sull'etichetta al retro

Provenienza

Collezione Arturo Schwarz, Milano

Galleria La Bertesca, Genova

Esposizioni "Baruchello" Galleria La Bertesca, Genova, 21 novembre - 10 dicembre 1972

Opera accompagnata da certificato di autenticità rilasciato dalla Fondazione Baruchello, Roma, con il numero 151127155510

€ 5.000 - 7.000

Giorgio Griffa (Torino 1936) "Obliquo" 1971 acrilico su tela

cm 60,5x90

Firmato e datato 71 al retro

Provenienza

Galleria Fumagalli, Bergamo

Collezione privata, Trento

Bibliografia

K. Wolbert, L. M. Barbero, M. Meneguzzo "Giorgio Griffa" Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo e Galleria Fumagalli, Bergamo, p. 141 ill.

Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dall'Archivio Giorgio Griffa, Torino, con il n. 71-007 e firmato dall'artista

€ 6.000 - 8.000

Keith Haring con Paolo de Grandis nella casa veneziana del critico.
Keith Haring con il figlio di Paolo de Grandis, Leonardo.

Keith Haring

Opere provenienti dalla collezione del critico Paolo De Grandis

lotti 100-101

100 Keith Haring (Reading 1958 - New York 1990) "Senza titolo" 1984 pennarello su carta cm 33,3x48

Firmato e datato 84 a destra

Provenienza Opera donata direttamente dall'artista a Paolo De Grandis, Venezia Collezione privata, Venezia

€ 10.000 - 15.000

101

Keith Haring

(Reading 1958 - New York 1990)

"Senza titolo" 1984

pennarello su carta

cm 70x50

Firmato e datato 84 in basso al centro

Provenienza

Opera donata direttamente dall'artista a Paolo De Grandis, Venezia

Collezione privata, Venezia

€ 10.000 - 15.000

Valerio Adami

(Bologna 1935)

"Studio per disegno di un paesaggio" 1974

acrilico su tela cm 92x73

Firmato, titolato e datato 11.12.74 - 14.12.74 al retro

Provenienza

Galleria d'Arte Il Quadrifoglio, Torino

Asta Finarte n. 774, Milano, 1990

Collezione privata, Pordenone

Collezione privata

L'opera è stata esaminata ed è in corso di archiviazione presso l'Archivio Valerio Adami

€ 20.000 - 30.000

...il movimento, in pittura è quello che compie la linea...

...l'io della pittura è il disegno...

...la linea si muove ma il suo scopo è immobile...

...gli infiniti sentimenti del gesto in una figura dipinta come l'infinta emozione di una frase musicale...

...é inutile far correre la mano dietro i movimenti dell'occhio...

103

Man Ray

(Philadelphia 1890 - Parigi 1976)

"Ballet français" 1956-1971

bronzo dipinto su base in plexiglas

h cm 82 (base inclusa)

Eseguita nel 1971

Edizione di 10 + prove d'artista

Edita da Galleria Schwarz, Milano, dall'opera originale del 1956

Provenienza

Galleria Schwarz, Milano

Collezione privata

Bibliografia

A. Schwarz "Man Ray 60 anni di libertà" Milano, Galleria Schwarz, 1971, p. 77, ill. a colori (un altro esemplare)

A. Schwarz "Man Ray. Il rigore dell' immaginazione" Milano, Feltrinelli, 1977, p. 221, n. 353 ill. (un altro esemplare)

JH. Martin, R. Krauss, B. Hermann "Man Ray: Objets de mon affection, sculptures et objets, Catalogue raisonné" Parigi, 1983, p. 154, n. 122

Andrew Strauss and Timothy Baum del Man Ray Expertise Committee hanno confermato l'autenticità dell'opera ed è registrata con il n. 00442-O-2024. L'opera sarà inclusa nel Catalogue of Objects & Sculpture of Man Ray, in preparazione

€ 10.000 - 20.000

Aldo Mondino

(Torino 1938 - 2005)

"Tappeti stesi" 1985-87 olio su eraclite cm 155x100

Firmato e datato 87 in basso a destra

Firmato e datato 1985 al retro

Provenienza

Franz Paludetto, Castello di Rivara

Collezione privata, Milano

Esposizioni

"Mondino and friends: Aldo Mondino, Roberto Coda Zabetta, Federico Guida, Davide Nido" Galleria Poleschi, Milano, 30 ottobre 2008 - 21 febbraio 2009, p. 26 ill. a colori in catalogo

Bibliografia

"Aldo Mondino. Catalogo generale delle opere vol. 1" Torino, Allemandi Editore, 2017, p. 681, n. 3 ill. a colori

Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dall'archivio Aldo Mondino, Milano, con il n. 20090302130257

€ 15.000 - 25.000

105

Valerio Adami

(Bologna 1935)

"Studio per Edipo" anni '90

acrilico su tela

cm 73x54

Firmato e titolato al retro

Provenienza Collezione privata

L'opera è stata esaminata ed è in corso di archiviazione presso l'Archivio Valerio Adami

€ 10.000 - 15.000

106

Emilio Tadini

(Milano 1927 - Milano 2002)

"Da Matisse" 1979

acrilico su tela

cm 114x146,5

Firmato, titolato e datato 1979 al retro

Provenienza

Studio Marconi, Milano

Galleria Torbandena, Trieste

Collezione Scamperle, Roma (1978) Studio Marconi, Milano (2011) Collezione privata, Milano

Opera accompagnata da certificato di autenticità rilasciato dall'Archivio Emilio Tadini, Milano con il n. T 2024-13

€ 6.000 - 8.000

107

Julian Opie (Londra 1958)

"At the studio with Mirjam 1" 2011 serigrafia su pannello in legno smaltato cm 81x83

Firmato al retro

Provenienza

Galleria Bonomo, Roma Collezione privata, Bologna

Opera pubblicata sul sito dell'artista: https://www.julianopie.com/ painting/2011/studio-mirjam-1

€ 10.000 - 15.000

Aldo Mondino

(Torino 1938 - 2005) "Bilancia" 1965-72 olio e collage su tela cm 110x140

Firmato in basso al centro Firmato, datato 1965-72 e dedicato al retro

Provenienza

Collezione privata

Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dall'artista

Opera registrata presso l'Archivio

Aldo Mondino, Milano, con il n. 20051205151930

€ 8.000 - 12.000

109

Enrico Baj

(Milano 1924 - Vergiate 2003)

"Petit personnage" 1959

olio, collage, ovatta, passamaneria, vetri su stoffa cm 34,5x44,5

Firmato in basso a destra

Provenienza

André Pieyre de Mandiargues, Parigi

Collezione privata, Milano

Bibliografia

E. Crispolti "Catalogo Generale dell'opera di Enrico Baj"

Torino, Bolaffi, 1973, p. 107, n. 662 ill.

€ 6.000 - 8.000

110

Enrico Baj

(Milano 1924 - Vergiate 2003)

"Miniatura idraulica" 2003

collage su cartone telato cm 50x35

Firmato al retro

Provenienza

Collezione privata, Trento

Esposizioni

"Enrico Baj. Mécanique & Hydraulique"

Marlborough, Monaco, 4 dicembre 2003 - 23 gennaio 2004, n. 13 ill. a colori in catalogo

Bibliografia

F. Altmann "Enrico Baj mécanique et hydraulique" Var matin, Tolone, 28 dicembre 2003, ill. a colori

F. Altmann "Enrico Baj mécanique et hydraulique" Nice matin dimanche, Nizza, 28 dicembre 2003, ill. a colori

E. Crispolti "Catalogo generale delle opere di Enrico Baj: dal 1996 al 2003" Pontedera, Bandecchi & Vivaldi, 2004, p. 187, n. 3302 ill.

€ 5.000 - 7.000

Alexander Calder

(Lawton 1898 - New York 1976) "Mobile" 1974

gouache e inchiostro su carta cm 79x59

Firmato e datato 74 in basso a destra

Provenienza

Galerie Maeght, Parigi

Galleria Nuovo Sagittario, Milano (1974)

Collezione privata, Milano

Bibliografia

M. Bruzeau "Calder à Saché" Parigi, Éditions Cercle d’Art, 1975, p. 63, n. 111 ill. a colori

Opera registrata negli archivi della Calder Foundation, New York, con il n. A01461

€ 25.000 - 30.000

112

Aldo Mondino

(Torino 1938 - 2005)

"Strip - strap" 1966-72 acrilico su tela, spago e palloncino in plastica cm 120x120x23

Firmato e datato 66/72 al retro

Provenienza

Collezione privata, Brescia

Esposizioni

"Aldo Mondino. Sessantasettanta."

Kanalidarte, Brescia, 23 giugno28 ottobre 2016, p. 91 ill. in catalogo

Opera registrata presso l'Archivio Aldo Mondino, Milano, con il n. 20051202171605

€ 12.000 - 18.000

Salvo

(Leonforte 1947 - Torino 2015) "Primavera" 2008-2014

olio su tela

cm 50x50

Firmato e titolato al retro

Provenienza

Collezione privata, Napoli

Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia firmato dall'artista

Opera accompagnata da certificato di autenticità rilasciato dall'Archivio Salvo, Torino, con il n. S2008/14-1

€ 20.000 - 30.000

(Torino 1942 - Torino 2023)

"Mele verdi e bungavillea" 1995 poliuretano espanso cm 100x100

Firmato, titolato, dedicato e datato 1995 al retro

Provenienza

Opera acquisita direttamente dall'artista dall'attuale proprietario

Collezione privata

Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia firmato dall'artista in data 16-06-1995

€ 8.000 - 12.000

115

Mario Ceroli (Castel Frentano 1938) "Interno Tempio" 1983 assemblaggio di tavole in legno di pino di Russia dipinto cm 154x160x10

Provenienza Collezione privata, Roma

Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dall'Archivio Mario Ceroli, Roma, con il n. 66/24 e firmato dall'artista

€ 15.000 - 25.000

Veduta della mostra, Mario Ceroli, giugno - settembre 2022, Tornabuoni Art Parigi, Courtesy Tornabuoni Art

116

Giulio Paolini (Genova 1940)

"Studio per cariatide" 1979 collage su carta cm 35x99,5

Provenienza

Collezione privata, Milano

Bibliografia

"Giulio Paolini" catalogo della mostra Stedelijk Museum, Amsterdam 1980, ill. a colori. in copertina

Opera registrata presso gli archivi della Fondazione Giulio e Anna Paolini, e pubblicata sul Catalogo ragionato online delle opere su carta con il numero GPC-0562

€ 8.000 - 12.000

Alighiero Boetti

(Torino 1940 - Roma 1994)

"Senza titolo (Quindici perditempo...)" 1980 collage e tecnica mista su carta cm 61x50

Firmato, dedicato e datato aprile 1980

Provenienza

Collezione Molino, Milano

Collezione privata, Milano

Bibliografia

Archivio Alighiero Boetti "Alighiero Boetti. Catalogo Generale. Tomo Terzo / 2a" Milano, Electa, 2022, p. 80, n. 1582 ill. a colori

Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dall'Archivio Alighiero Boetti, Roma, con il n. 580

€ 8.000 - 12.000

ALIGHIERO E BOETTI NEGLI ULTIMI GIORNI DEL MARZO DEL BISESTILE OTTANTA ALLE QUATTRO DELLA NOTTE RIGETTATO PER SATURAZIONE DA AMS E ANCHE F. ANCH'IO SONO SATURO E ASTRONOMO QUINDICI PERDITEMPO NEL QUALE HO SATURATO AL NON PIU' SOPPORTABILE SIA ANMARIE CHE FRANCESCA. SONO DIVENTATO

INVISIBILE E ME LO SENTO. E' GIUNTA L'ANSIA E DEBBO REALIZZARE ANTICHI E NUOVI PROGETTI - ALLARGARE LO SPAZIO IN CUI

OPERO, OVVERO GALLERIA D'ARTE MODERNA E COLLEZIONISMO PRIVATO E TROVARE COLLOCAZIONE AD ALCUNE DELLE IMMAGINI DA ME VISUALIZZATE E PASSARE DALL'UNO AL DIECI AL CENTOMILA, EVITANDO LE [ TRUFFE] DEL 100 E DEL MILLE. ABBANDONATO E NON VOLUTO - GUARDO TUTTO CON NUOVA MERAVIGLIA FRA POCO VERRANNO AL MONDO

PISCINE, SCIMMIE DANZANTI, COSE PACK, MUSICA E COLPI DI CAMPANE. AEB

Pier Paolo Calzolari (Bologna 1943)

"Senza titolo (Studio)" fine anni '80 - inizio anni '90 sale e piombo su tavola cm 66x29x3,5 Firmato al retro

Provenienza

Collezione privata, Bologna

Opera accompagnata da certificato di autenticità rilasciato dalla Fondazione Calzolari, Fossombrone, con il n. A-CAL-0-121

€ 40.000 - 60.000

I materiali e gli oggetti che impiegava dal 1967 – come fuoco, ghiaccio, piombo, stagno, feltro, sale e tabacco – si animano nei suoi assemblaggi, caricandosi di significati simbolici ed evocativi. Diventano protagonisti vibranti di un universo essenziale e autentico, più reale della realtà che viviamo, ma immerso in un profondo silenzio.

119

Giulio Paolini (Genova 1940)

"Aria (Teatro delle visioni)" 1984 matita e collage su cartoncino cm 82x65

Firmato, titolato e datato 1984 al retro

Provenienza

Galleria Studio g7, Bologna Collezione privata

Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia firmato dall'artista in data 14-02-2017

Opera registrata presso gli archivi della Fondazione Giulio e Anna Paolini, e pubblicata sul Catalogo ragionato online delle opere su carta con il numero GPC-0640

€ 8.000 - 12.000

Fabio Mauri

(Roma 1926 - 2009)

"Zweimal Warheits Kriterium" 1972 tela su telaio aggettante, lettere trasferibili, vernice su alluminio cm 71x43x6

Provenienza

Collezione privata, Roma

Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dallo Studio Fabio Mauri, Roma, con il n. 14/2024

€ 25.000 - 35.000

Mauri aveva iniziato a usare la scrittura gotica tedesca nel 1971, credendo fermamente che il tedesco, la lingua di Lutero, Kant, Goethe, Hegel, Nietzsche, Marx, Engels, Freud, Planck, Einstein fosse la madre della cultura europea: il tedesco, come egli ebbe a scrivere in un suo saggio, comprende “il pensiero profondo di una lingua e di una passione razionale.”

Nel 1957 Mauri realizza lo Schermo. L’oggetto indica chiaramente la televisione e il cinematografo, segni della nostra società multimediale. Con gli schermi Mauri supera qualsiasi confessione ideologica. A differenza dell’industria dell’immagine, si mostra lo schermo vuoto, bianco (1957-1960), volto a rappresentare il luogo di ogni possibile proiezione, in cui non si estingue la scritta “The end”. Lo schermo è visto come una forma tangibile della memoria e della coscienza, e attraverso le proiezioni se ne individua il modo comune di leggere la realtà: ogni proiezione comporta una trama individuale, una coscienza non completa del reale, l’adozione di nuovi elementi del mondo. È la memoria a precedere la percettività, quindi l’uomo che guarda, proietta sulla realtà e modifica l’immagine interiore con il confronto con la realtà. Dalla rappresentazione uomo-mondo / schermo-proiettore nasce la comprensione del destino individuale, e dei suoi interlocutori o contraddittori temporali, la politica, la cultura, il caso... Quella di Mauri è un’operazione inversa all’invasivo mercato visivo del nuovo millennio, anche in questo densa di significato. Un’analisi ossessiva e senz’altro meticolosa, verificata dall’esperienza. Perché la storia è stata questa storia, si domanda Mauri. Perché, si chiede incessantemente Mauri, e restituisce dalle sue indagini razionali le ragioni molteplici dell’agire personale, individuando le altre componenti della vita, gli eventi comuni di un’epoca; la guerra, la fame, la morte, l’ideologia, la salvezza quasi casuale, la conclusione incerta, e la composizione di un significato, riguardato a distanza ravvicinata. Dora Aceto

Lawrence Carroll

(Melburne 1954 - Colonia 2019)

"Senza titolo" 2005

olio e graffette su tela su struttura in legno sagomata

cm 69x50x13,5

Firmato e datato 2005 al retro

Provenienza

Galleria Fumagalli, Bergamo

Collezione privata, Bologna

Esposizioni

"L'Arte come amante, da una collezione privata contemporanea" Casa del Mantegna, Mantova, 23 settembre - 30 dicembre 2007, p. 101 ill. in catalogo

€ 6.000 - 8.000

Carroll recupera e reinterpreta oggetti e materiali che appartengono al nostro vissuto quotidiano. Tele piegate o arrotolate, pezzi di legno, vecchie scarpe, sono riproposte dall’artista in un diverso contesto spaziale e trasposte nel tempo astratto dell’opera.

Pur rispettando la memoria degli oggetti, lasciando visibili le tracce della loro storia, l’artista vi interviene in modo personale: sovrappone lentamente strati di pittura – oli e acrilici ricercati fra i toni caldi del bianco, con rari sprazzi di colore – li riveste di una nuova pelle di cera o lascia trasparire fra gli strati sottili di colore e vernici la trama originaria della materia.

Nel reciproco passaggio fra la vita e l’arte Carroll lascia sugli oggetti un segno di sé, del suo sguardo, e realizza opere nelle quali ogni spettatore è capace di ritrovarsi.

122

Piero Gilardi

(Torino 1942 - Torino 2023)

"Anguria e cocomeri" 1989 poliuretano espanso diam. cm 100 Firmato, titolato e datato 1989 al retro

Provenienza Collezione privata, Firenze

Opera accompagnata da certificato di autenticità rilasciato dalla Fondazione Piero Gilardi, Torino

€ 8.000 - 12.000

"J'ai signé les plantes" 1964

acrilico su legno

cm 50x50x15

Firmato e titolato in basso a destra

Firmato al retro

€ 5.000 - 7.000

123
Ben Vautier (Napoli 1935)

Alighiero Boetti

(Torino 1940 - Roma 1994) "Per nuovi desideri" 1977 ricamo su tessuto cm 29,7x29,7

Firmato e numerato 27/45 al retro

Provenienza

Galleria dell'Ariete, Milano Collezione privata, Bergamo

Bibliografia

J. C. Ammann "Alighiero Boetti. Catalogo Generale. Tomo secondo" Milano, Electa, 2012, p. 280-281, n. 938 (ill. un altro ricamo)

Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dall’Archivio Alighiero Boetti, Roma, con il n. 10516

Nel 1977 con la frase "Per nuovi desideri", AB realizza, oltre ai piccoli ricami singoli, un'edizione per la Galleria L'Ariete. I quarantacinque esemplari, "multipli-singoli" come gli altri e dunque differenti l'uno dall'altro, sono numerati e firmati da AB.

€ 20.000 - 30.000

125

Mario Schifano

(Homs 1934 - Roma 1998) "Inventario" 1973-1974 smalto su tela emulsionata cm 115x160

Firmato al retro

Esposizioni

"Mario Schifano. Paesaggi pop" Castello di San Giorgio, Lerici, 10 giugno - 1 ottobre 2006, p. 79 in catalogo

Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dall'Archivio Mario Schifano, Roma, con il n. 01091080705

€ 10.000 - 15.000

Franco Angeli (Roma 1935 - 1988)

"Senza titolo" 1959-60 tecnica mista, calze di nylon su tela con velatino cm 110x84,5

Provenienza

Collezione privata, Milano

Opera accompagnata da certificato di autenticità rilasciato dall'Archivio Franco Angeli, Roma, con il n. P-091221/1882

€ 10.000 - 15.000

"Franco allora faceva dei quadri neri (ne fece poi di bianchi e di verdi e di rossi) che erano così concepiti: sulla tela bianca tesa intorno al telaio attaccava nelle calze di nylon aperte che diventavano come delle vele che poi dipingeva schizzando colori e segni. Il tutto veniva coperto da un velatino, o nero o verde o rosso, che sensibilizzava con poco altro colore intensificandolo in alcuni punti. Di sacchetti di calze era pieno: tutte le ragazze (e le ragazze sono forse l’unica cosa che non gli è mai mancata) gliene regalavano, felici di lasciare un pezzo di loro stesse in un’opera d’arte. La stanza, oltre ai quadri appoggiati al muro, dei quali ne potevi vedere uno alla volta con grande difficoltà, aveva uno sgabello e una cucitrice. Credo che allora si facesse da solo anche i telai.... Allora l’unica conoscenza di Franco era quella della vita: antica e saggia ed estremamente generosa. Questo è quello che di Franco io mi ricordo: i primi anni della sua vita d’artista. "

© Archivio Laureati Briganti

127

Mario Schifano

(Homs 1934 - Roma 1998)

"Per esempio" 1988

smalto e acrilico su tela cm 100x200

Firmato e dedicato al retro

Provenienza

Mario Schifano, Roma

Collezione privata, Roma (acquistato alla fine degli anni '80)

Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dall'Archivio Mario Schifano, Roma, con il n. 01512090509

€ 12.000 - 18.000

128

Luigi Ontani (Vergato 1943)

"Paia, GhettAbbottonato" 1995 ceramica policroma e oro zecchino

18x27x10 ciascuna

Monogramma dell'artista

Timbro Ceramica Gatti, Faenza, sotto ciascuna base

Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia firmato dall'artista in data 16-09-2023

* Lotto proveniente da impresa, l'IVA verrà esposta in fattura

€ 6.000 - 8.000

Alighiero Boetti lotti 129-130

129

Alighiero Boetti

(Torino 1940 - Roma 1994)

"Bugs Bunny" 1991

tecnica mista e collage su carta

cm 101,5x73,8

Provenienza

Collezione privata, Milano

Esposizioni

“Alighiero Boetti. 1965-1992. Synchronizität als ein Prinzip akausaler Zusammenhänge”

Bonner Kunstverein, Bonn, 28 settembre - 22 novembre 1992; Westfälischer Kunstverein, Münster, 4 dicembre 1992 - 24 gennaio 1993; Kunstmuseum, Lucerna, 12 febbraio - 14 aprile 1993

Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dall'Archivio Alighiero Boetti, Roma, con il n. 4418

€ 15.000 - 20.000

130

Alighiero Boetti

(Torino 1940 - Roma 1994)

"Bugs Bunny" 1991

tecnica mista e collage su carta

cm 101,5x73,8

Firmato in basso a sinistra

Provenienza

Collezione privata, Milano

Esposizioni

“Alighiero Boetti. 1965-1992.

Synchronizität als ein Prinzip akausaler Zusammenhänge”

Bonner Kunstverein, Bonn, 28 settembre - 22 novembre 1992; Westfälischer Kunstverein, Münster, 4 dicembre 1992 - 24 gennaio 1993; Kunstmuseum, Lucerna, 12 febbraio - 14 aprile 1993

Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dall'Archivio Alighiero Boetti, Roma, con il n. 1491

€ 15.000 - 20.000

Salvo

(Leonforte 1947 - Torino 2015) "Una sera" 1995 olio su tela cm 60x50

Firmato e titolato al retro

Provenienza

Collezione privata, Torino

Opera accompagnata da certificato di autenticità rilasciato dall'Archivio Salvo, Torino, con il n. S1995-11

€ 20.000 - 30.000

Sergio Lombardo (Roma 1939)

"Kennedy" 1963 smalto su tela cm 100x130

Firmato e datato 1963 in basso a destra Firmato, datato 1963 e titolato al retro

Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dall'Archivio Sergio Lombardo con il n. GR19630002

€ 50.000 - 70.000

LaserieGestitipicirappresentauna rilessionesuivoltinotidellapolitica trasformatidaimedia inicone;l'artistalireinterpreta riducendoliasemplicisilhouette, lasciandoemergerepochitratti distintivi.Laresadelle igure,pur essendoasettica,evitaunafreddezza meccanicagrazieall’evidente interventomanuale,conpennellate visibilichesuggerisconolapresenza vivadell’artista.Èunospazioumano, pensatoperessereattraversatoe interpretato,nonsoloosservato adistanza.L’assenzadidettaglinon ostacolailriconoscimentoistantaneo di igureiconichecomeJohnF. KennedyoMaoTseTung,perché anchequestariduzioneall'essenziale, paradossalmente,intensiicalaloro presenza.C’èqualcosadimisterioso cheemergepropriograziealla sottrazione:lasilhouette,privadi dettagli,diventaunasortadi contenitorevuoto,apertoa interpretazionisoggettiveea proiezionipersonali.

133

Alighiero Boetti

(Torino 1940 - Roma 1994) "Udire tra le parole" 1977

ricamo su tela cm 29x29

Firmato al retro

Provenienza

Collezione privata, Milano

Bibliografia

J.- C. Ammann "Alighiero Boetti. Catalogo generale - Tomo secondo" Milano, Electa, 2012, p. 281, n. 939

Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dall'Archivio Alighiero Boetti, Roma, con il n. 5701

€ 35.000 - 45.000

Mario Schifano

(Homs 1934 - Roma 1998) "Senza titolo" 1971 smalto su tela cm 140x240

Firmato in centro

Provenienza

Galleria Giuli, Lecco Collezione privata, Milano

Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dall’Archivio

Mario Schifano, Roma, con il n. 02885150520

€ 20.000 - 30.000

Accardi, Carla

Adami, Valerio

Angeli, Franco

Appel, Karel

Archipenko, Alexander

Atchugarry, Pablo

Baj, Enrico

Balla, Giacomo

Baruchello, Gianfranco

Birolli, Renato

Boetti, Alighiero

Bohringer, Volker

Bonalumi, Agostino

Buffet, Bernard

Cagnaccio di San Pietro

Calder, Alexander

Calzolari, Pier Paolo

Cappello, Carmelo

Carrà, Carlo

Carroll, Lawrence

Ceroli, Mario

Chighine, Alfredo

Congdon, William De Chirico, Giorgio

Depero, Fortunato

De Pisis, Filippo

Dix, Otto

Dottori, Gerardo

Fabbri, Agenore

Fetting, Rainer

Fillia

Fontana, Lucio

Francis, Sam

Gilardi, Piero

Griffa, Giorgio

Grossberg, Carl

Grosz, George

Haring, Keith

Lam, Wifredo

Laurencin, Marie

Leoncillo Leonardi

Lombardo, Sergio Man Ray

Martini, Alberto

Mattioli, Carlo

Mauri, Fabio

Melotti, Fausto

Mondino, Aldo

Morales, Carmengloria

Morlotti, Ennio

Munari, Bruno

Ontani, Luigi

Opie, Julian

Paladino, Mimmo

Paolini, Giulio

Picasso, Pablo

Pistoletto, Michelangelo

Plattner, Karl

Poliakoff, Serge

Pomodoro, Arnaldo

Pomodoro, Gio'

Radziwll, Franz

Salvo

Santomaso, Giuseppe

Savinio, Alberto

Scanavino, Emilio

Schifano, Mario

Scialoja, Toti

Tadini, Emilio

Tancredi

Utrillo, Maurice

Vasarely, Victor

Vautier, Ben

Vedova, Emilio

Velickovic, Vladimir

Veronesi, Luigi

Wildt, Adolfo

BIBLIOGRAFIA E NOTE DI RIFERIMENTO

3

Estratto da " Cagnaccio di San Pietro Ediz. Illustrata", Dario Biagi, Gaffi Editore, 2013.

4

Testo Paola Mola per Wildt

Copyright 2024 Paola Mola, tutti i diritti riservati. Nessuna parte di questo testo può essere riprodotta o trasmessa in tutto o in parte in qualsiasi forma o con qualsiasi mezzo elettronico meccanico o altro senza l’autorizzazione scritta dell’autore.

5

Testo Paola Mola per Wildt

Copyright 2024 Paola Mola, tutti i diritti riservati. Nessuna parte di questo testo può essere riprodotta o trasmessa in tutto o in parte in qualsiasi forma o con qualsiasi mezzo elettronico meccanico o altro senza l’autorizzazione scritta dell’autore.

27 Alberto Savinio (1947) , in Scritti dispersi, Adelphi, Milano 2004, p. 586

51

Citazione R. Birolli

Cavellini, G. A. Uomo Pittore. La cronaca di un'amicizia attraverso le pagine di diario di Achille Cavellini e le lettere a lui inviate dal pittore Renato Birolli (1947-1959), Edizioni della Conchiglia, Milano, 1960, p. 67.

62

Catalogo Vallecchi della mostra "Birolli 1953-54. Dipinti, storie di terra e di mare", Firenze, 2002 curata da L.M.Barbero, Sileno Salvagnini

92

Estratto da "Possibilità di relazione, Galleria L’Attico, Roma, maggio 1960" Courtesy Archivio Valerio Adami.

126

Luisa Laureati in " Vernissage - Il fotogiornale dell'arte", Dicembre 1988.

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(A) 因不能亲自前来拍卖现场,故为以下拍卖品填写下列最高出价(书面竞投)

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Il Modulo deve essere inviato a Il Ponte almeno entro 24 ore prima l’inizio dell’asta: via fax al numero +39 02.72022083 oppure in formato pdf via email all’indirizzo info@ponteonline.com (ovvero all’indirizzo email dipartimentale di riferimento).

Qualora il partecipante all’asta intenda formulare una o più offerte scritte in qualità di rappresentante di una terza persona è pregato di allegare al presente modulo una delega sottoscritta dal rappresentato unitamente a copia del documento di identità e del codice fiscale del rappresentato; nell’ipotesi in cui il rappresentato sia una società, la delega deve essere sottoscritta dal legale rappresentante o da un procuratore dotato di potere di firma, la cui carta di identità e codice fiscale dovranno essere allegati alla procura. In ogni caso, Il Ponte - Casa d’Aste s.r.l. si riserva la facoltà di impedire la partecipazione all’asta al rappresentante quando, a suo insindacabile giudizio, non ritenga dimostrato il potere di rappresentanza.

In caso di aggiudicazione del lotto, l’acquirente dovrà corrispondere a Il Ponte Casa d’Aste s.r.l. il prezzo di aggiudicazione del lotto, vale a dire il prezzo a cui il lotto viene aggiudicato in asta dal banditore, oltre alle commissioni di acquisto pari al 28% (IVA Inclusa , per le aste di Arte moderna e contemporanea, Grafiche e Multipli,Arti decorative del ‘900 e Design ) oppure al 26% (IVA inclusa, per le aste tutti gli altri Dipartimenti ad eccezione dei sopra citati) del prezzo di aggiudicazione, oltre ogni eventuale ulteriore importo previsto dalle Condizioni Generali di Vendita.

签名 日期

In relazione ad offerte scritte, non vengono accettate offerte “al meglio” o “salvo visione”; oppure con importi illimitati o prive di importo. Le offerte sono accettate solo se arrotondate alla decina. Il Ponte darà esecuzione solo ad offerte che siano pari o superiori indicativamente all’80% della stima minima indicata in catalogo e riferita al lotto per il quale l’offerta è presentata. Il Ponte - Casa d’Aste s.r.l., nel dare luogo ai rilanci per conto del partecipante, terrà conto sia del prezzo di riserva, sia delle altre offerte, in modo da cercare di ottenere l’aggiudicazione del lotto oggetto della proposta scritta al prezzo di aggiudicazione più basso. Il Ponte - Casa d’Aste s.r.l. non è responsabile di eventuali errori nella compilazione del presente modulo. Prima di inviare il modulo è necessario verificare che la descrizione del lotto ivi indicata corrisponda al bene che si intende acquistare; in particolare, è necessario verificare che vi sia corrispondenza tra numero di catalogo d’asta del bene e descrizione del lotto. In caso di discrepanza tra numero di lotto e descrizione, Il Ponte - Casa d’Aste s.r.l. formulerà l’offerta con esclusivo riferimento al primo.

该表格应在拍卖会的24小时前提交给Il Ponte拍卖有限公司:可传真至 +39 02.72022083 或以PDF

形式发邮件至linzy.hu@ponteonline.com 倘若拍卖会参加者以第三人的名义参加 竞投,须另附上被代理者签署的委托书以及他本人的身份证或护照复印件和绿卡号;倘若被代理者为法人,代理委托书则须由法定代表人或拥有签字权利的公司代理人签署,并附上相 应的身份证或护照复印件和绿卡号。如果Il Ponte拍卖有限公司认为代理权没有被充分体现,有权拒绝代理人参与竞投。

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Accetto e approvo specificatamente, anche ai sensi dell’art. 1341 e 1342 c.c., le seguenti clausole delle Condizioni Generali di Vendita pubblicate sul catalogo d’asta de Il Ponte: 1.3 (esclusione di responsabilità per errori o omissioni); 1.7 (esclusione di responsabilità per atti o omissioni); 1.8 (esclusione di responsabilità per vizi); 1.9 (limitazione di responsabilità); 2.8 (referenze bancarie e deposito); 5.5 e 5.6 (esonero responsabilità offerte telefoniche); 7.3 (termine essenziale, clausola risolutiva espressa, penale); 8.3 (conseguenze del mancato ritiro del lotto); 9.1 (passaggio del rischio); 9.2 (limitazioni al risarcimento del danno); 9.3 (limitazione di responsabilità); 10.1 (conseguenze nel caso di una contraffazione); 10.3 (limitazioni al rimborso nel caso di contraffazione); 11.1 (esonero responsabilità in materia di esportazione e dichiarazione di interesse culturale); 11.3 (esonero responsabilità per pratiche di libera circolazione e/o esportazione); 11.4 (validità dell’aggiudicazione); 13.1 (esonero responsabilità in materia di specie protette); 16 (legge e foro); II-4 (esonero responsabilità offerte online).

Ai sensi e per gli effetti dell’art. 13 del G.D.P.R., Regolamento UE 679/16, il sottoscritto interessato dichiara di aver ricevuto adeguata informativa in merito ai dati forniti che risultano necessari ed indispensabili al fine della corretta esecuzione dell’intesa contrattuale, del loro trattamento, della sua durata, delle indicazioni del Titolare, dell’eventuale Responsabile del Trattamento, del D.P.O., nonché delle modalità concrete di esercizio dei diritti che mi sono riconosciuti dalla normativa in discorso. Dichiaro altresì di avere piena conoscenza della pubblicazione dell’informativa in discorso sul sito http://www.ponteonline.com/ , nella sezione G.D.P.R.

如果拍品成交,买家必须向Il Ponte 拍卖有限公司支付拍品的成交价,即拍卖师在拍卖中确定的成交价格,另加买方佣金:28%(含增值税,适用于现代与当代艺术、版画与复制品、20世纪 装饰艺术与设计拍卖)或26%(含增值税,适用于除上述部门外的所有其他部门拍卖)。此外,还需支付《拍卖规则及事项》中规定的任何其他费用。 对于书面出价,不接受“尽可能高的出价” “视情况而定”的出价,或没有金额限制的出价,或没有具体金额的出价。出价必须四舍五入至十位数。Il Ponte只接受等于或高于图册中拍品最低 估价大约80%的出价。Il Ponte 拍卖有限公司在为参与者加价时,将考虑保留价和其他出价,以尽量以最低的成交价获得书面出价的拍品。 Il Ponte拍卖有限公司对于本表格填写中的任何错误不承担责任。在提交表格之前,有必要核实表格中所列的拍品描述与拟购买的物品是否 致;特别是需要确认拍品的拍卖图册编号 与拍品描述相符。如果拍品编号与描述存在不 致的情况,Il Ponte 拍卖有限公司将仅根据拍品编号来提出报价。 根据民法第1341条和1342条,本人同意并接受Il Ponte拍卖有限公司拍卖图册上的拍卖规则及事项:1.3(错误和遗漏免责);1.7(行为和遗漏免责);1.8(瑕疵免责);1.9(责任 范围);2.8(银行证明和保证金);5.5和5.6(电话竞投免责);7.3(付款期限,取消交易权,损失赔偿);8.3(不提取拍卖品的后果);9.1(风险转移);9.2(损坏赔偿限 制);9.3(责任限制);10.1(仿品后果);10.3(仿品赔偿限制);11.1(文物出口及限制免责);11.3(自由流通证和/或出口许可证免责);11.4(成交有效性);13.1(受保 护物种免责);16(法庭和法律);II-4(在线出价免责)。

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Ai fini e per gli effetti del trattamento dei dati personali per la ulteriore finalità d’inoltro d’ iniziative pubblicitarie e/o informative, mediante mail o mezzi equivalenti, relative esclusivamente alle aste e/o iniziative organizzate da Il Ponte

□ acconsento □ non acconsento coscientemente il Titolare al trattamento in discorso.

autorizzo non autorizzo

根据《通用数据保护条例》(G.D.P.R.),欧盟法规679/16第13条的规定,本人(数据主体)声明已收到有关所提供数据的充分信息,这些数据对于正确履行合同协议是必要和不可或 缺的。声明内容包括数据的处理、期限、数据控制方的指示、可能的数据处理负责人、数据保护官(D.P.O.),以及行使我根据相关法规享有的权利的具体方式。此外,我还声明已充 分知悉相关隐私声明已发布在网站http://www.ponteonline.com/的G.D.P.R.部分。

□ acconsento □ non acconsento coscientemente il Titolare al trattamento in discorso.

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CRIVELLI Via Pontaccio, 12, 20121 Milano info@ponteonline.com www.ponteonline.com 16882 C.C.I.A.A. Como 193199

本人 □ 同意 □ 不同意 IL PONTE - CASA D’ASTE S R L PALAZZO CRIVELLI Via Pontaccio, 12 20121 Milano Tel +39 02 86 31 41 Fax +39 02 72 02 20 83

IL PONTE - CASA D’ASTE S.R.L. PALAZZO CRIVELLI Via Pontaccio, 12, 20121 Milano

Il Ponte - Casa d’Aste S.r.l. Via Giacomo Medici del Vascello 8, 20138 Milano

IL PONTE - CASA D’ASTE S.R.L. PALAZZO CRIVELLI Via Pontaccio, 12, 20121 Milano Tel. +39 02 86 31 41 Fax +39 02 72 02 20 83 info@ponteonline.com www.ponteonline.com C.F., P. IVA 01481220133 Trib. di Milano 16882 C.C.I.A.A. Como 193199

Tel. +39 02 86 31 41 Fax +39 02 72 02 20 83 info@ponteonline.com www.ponteonline.com C.F., P. IVA 01481220133 Trib. di Milano 16882 C.C.I.A.A. Como 193199

Tel. +39 02 86 31 472 Fax +39 02 36 63 30 96 vascello@ponteonline.com www.ponteonline.com C.F., P. IVA 01481220133 C.C.I.A.A. Milano REA 1167476

Asta n.
Asta n.

书面和电话竞投表格

FORM FOR BIDS SUBMITTED IN WRITING AND BY TELEPHONE

MODULO OFFERTE SCRITTE E TELEFONICHE

本人

I, the undersigned,

Io sottoscritto/a

Name

名 姓

居住地址

Nome Cognome

Io sottoscritto/a

电话

出生地

手机

Nome Cognome

电子邮箱

Residente a Cap Via Telefono Fax Cell. E-mail

Via E-mail il

出生日期 年 月 日 (请提供身份证或者护照正反面复印件)

Codice fiscale Nato a il

Identity card/Passport n.

Residente a Cap Via Telefono Fax Cell. E-mail

Codice fiscale Nato a il

of

本人声明已阅读并无条件及无保留接受从Il Ponte拍卖有限公司收到的以及公布在 年 月 日 - 拍卖会编号 图册上 的拍卖规则及事项,同时还声明(选 )

(A) 因不能亲自前来拍卖现场,故为以下拍卖品填写下列最高出价(书面竞投)

by signing this form, I hereby declare that I have read and that I accept unconditionally and unreservedly the Terms and Conditions of Sale received from Il Ponte Casa d’Aste (by signing this form the undersigned acknowledges receipt of the aforementioned Terms and Conditions of Sale) and published in the auction catalogue of Il Ponte – Casa d’Aste s.r.l. and related to auction no. __________ to be held on___________, and I request (mark the relevant option)

(A) to place the following maximum bids for the purchase of the lots listed below, as I am unable to be present at the auction

OFFERTA MASSIMA

LOTTO N. DESCRIZIONE

(B) 请求Il Ponte拍卖有限公司在该拍卖会举行时联系本人 – 电话号码见上 –参与以下填写的拍卖品的竞投,同时本人声明已了解并 愿意自此以书面竞投方式保证下述每件拍卖品的起拍价,且已被告知起拍价的数额。如若以任何原因(包括技术因素)Il Ponte拍卖有限 公司无法电话联系本人,Il Ponte拍卖有限公司有权替本人出价至起拍价或出价至本人填写的最高出价。我了解并同意最低估价少于100 欧元的拍卖品将无法采用电话竞投方式。我了解并同意Il Ponte拍卖有限公司记录电话通话内容(电话竞投)。

(B) I wish to be contacted by Il Ponte Casa d’Aste at the numbers I have provided above - at the moment in which the lots described hereunder will be offered for sale - so that I may participate with one or more telephone bids for which I am hereby placing a written bid for the starting price of which I have been informed. Should Il Ponte for any reason, including technical difficulties, be unable to contact me on the telephone it is understood that Il Ponte will have the faculty to consider my bid as a written bid and therefore confirm on my behalf the aforementioned starting price or if specified, up to the amount equal to the maximum offer indicated in the specific column. I acknowledge and agree to make telephone bids only for lots for which the minimum estimate indicated in the catalogue is greater than or equal to € 100.00. I acknowledge and agree that the telephone call will be recorded by Il Ponte - Casa d’Aste Srl.

拍品编号 描述 最高出价(若选项 B -电话竞投-必须保证起拍价-不 可拍卖时取消竞价)

LOTTO N. DESCRIZIONE

OFFERTA MASSIMA

Firma Data

The Form must be sent to Il Ponte at least 24 hours before the auction starts - by fax to +39 02.72022083 or by sending an email in pdf format to info@ponteonline.com (or to the email address of the relevant department).

Firma Data

签名 日期

If a bidder wishes to submit one or more bids in writing as the representative of a third party, he must present a proxy signed by the principal with an attached copy of the principal’s identity document and tax code; if the principal is a company, the proxy must be signed by the legal representative thereof or by an agent with signing authority, whose identity document and tax code must be attached to the proxy. In any case, Il Ponte - Casa d’Aste Srl has the right to prevent the representative from participating in the auction when, at its sole discretion, it deems that the power of representation has not sufficiently been demonstrated. If the lot is awarded, the buyer must pay Il Ponte - Casa d’Aste s.r.l. the hammer price of the lot, i.e. the price at which the lot is awarded at auction by the auctioneer, in addition to the buyer’s premium equal to 28% (V.A.T. included for auctions of modern and contemporary art, graphics and multiples,decorative arts of the 20th century and design ) or 26% (VAT included, for all the other Departments except the above mentioned) of the hammer price, in addition to any further amount provided for by the General Conditions of Sale. No written bids will be accepted for an unspecified or unlimited amount for a given lot, nor bids subject “to inspection” as an attached condition, nor bids for unlimited amounts, nor bids without a specified amount. Bids are accepted only in amounts rounded to the nearest ten. Il Ponte - Casa d’Aste Srl will give effect only to bids equal to or greater than approximately 80% of the minimum estimate indicated in the catalogue for the lot being sold. Il Ponte - Casa d’Aste Srl, in allowing participants to raise bids, will take into account both the Reserve Price and the other bids, so as to attempt to award the lot for which a written bid was submitted at the lowest possible Hammer Price.

Il Ponte - Casa d’Aste Srl is not responsible for any errors made in filling out this form. Before sending the Form to Il Ponte, it is necessary to verify that the lot description indicated therein corresponds to the object desired for purchase; in particular, it is necessary to verify that the auction catalogue number and the lot description correspond. In the case of discrepancy between lot number and lot description, Il Ponte - Casa d’Aste Srl will make the bid by referring exclusively to the lot number.

ENCLOSED: COPY OF AN IDENTITY DOCUMENT OR PASSPORT Signature Signature

该表格应在拍卖会的24小时前提交给Il Ponte拍卖有限公司:可传真至 +39 02.72022083,或以PDF形式发邮件至linzy.hu@ponteonline.com 倘若拍卖会参加者以第三人的名义参加 竞投,须另附上被代理者签署的委托书以及他本人的身份证或护照复印件和绿卡号;倘若被代理者为法人,代理委托书则须由法定代表人或拥有签字权利的公司代理人签署,并附上相 应的身份证或护照复印件和绿卡号。如果Il Ponte拍卖有限公司认为代理权没有被充分体现,有权拒绝代理人参与竞投。 如果拍品成交,买家必须向Il Ponte 拍卖有限公司支付拍品的成交价,即拍卖师在拍卖中确定的成交价格,另加买方佣金:28%(含增值税,适用于现代与当代艺术、版画与复制品、20世纪 装饰艺术与设计拍卖)或26%(含增值税,适用于除上述部门外的所有其他部门拍卖)。此外,还需支付《拍卖规则及事项》中规定的任何其他费用。 对于书面出价,不接受“尽可能高的出价” 、 “视情况而定”的出价,或没有金额限制的出价,或没有具体金额的出价。出价必须四舍五入至十位数。Il Ponte只接受等于或高于图册中拍品最低 估价大约80%的出价。Il Ponte 拍卖有限公司在为参与者加价时,将考虑保留价和其他出价,以尽量以最低的成交价获得书面出价的拍品。 Il Ponte拍卖有限公司对于本表格填写中的任何错误不承担责任。在提交表格之前,有必要核实表格中所列的拍品描述与拟购买的物品是否 致;特别是需要确认拍品的拍卖图册编号 与拍品描述相符。如果拍品编号与描述存在不 致的情况,Il Ponte 拍卖有限公司将仅根据拍品编号来提出报价。

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I specifically accept and approve, also pursuant to Articles 1341 and 1342 of the Italian Civil Code, the following clauses of the General Terms Conditions of Sale published in the auction catalogue of Il Ponte: 1.3 (exclusion of liability for errors or omissions); 1.7(exclusion of liability for acts or omissions); 1.8 (exclusion of liability for faults or defects) 1.9 (limitation of liability); 2.8(bank references and deposit); 5.5and 5.6(exclusion of liability for bids submitted by telephone); 7.3 ) imperative time limit, immediate termination clause, penalty); 8.3 (consequences of failure to collect the lot); 9.1 (transfer of risk); 9.2 (limits to damage compensation); 9.3 (limitation of liability); 10.1 (consequences in the case of a counterfeit); 10.3 (limits to refunds in the case of counterfeiting); 11.1(exclusion of liability for matters related to export and declaration of cultural interest); 11.3(exclusion of liability for free circulation related procedures and documents); 11.4 (validity of the adjudication); 13.1(exclusion of liability for protected species related matters); 16 (Jurisdiction and applicable law); II-4(exclusion of liability for online offers).

Pursuant to and for the effects of art. 13 of the G.D.P.R., EU Regulation 679/16, the undersigned declares that he/she has received adequate information regarding the data provided that is necessary and indispensable for the correct execution of the contractual agreement, its duration, the handling of the data, the indications of Il Ponte, where applicable the manager of the handling, of the D.P.O., as well as of the concrete modalities allowing me to exercise my rights as specified by the law in question. I also declare to have full knowledge of the information note specified and printed ,on the website http://www.ponteonline.com/, in the section G.D.P.R.

根据民法第1341条和1342条,本人同意并接受Il Ponte拍卖有限公司拍卖图册上的拍卖规则及事项:1.3(错误和遗漏免责);1.7(行为和遗漏免责);1.8(瑕疵免责);1.9(责任 范围);2.8(银行证明和保证金);5.5和5.6(电话竞投免责);7.3(付款期限,取消交易权,损失赔偿);8.3(不提取拍卖品的后果);9.1(风险转移);9.2(损坏赔偿限 制);9.3(责任限制);10.1(仿品后果);10.3(仿品赔偿限制);11.1(文物出口及限制免责);11.3(自由流通证和/或出口许可证免责);11.4(成交有效性);13.1(受保 护物种免责);16(法庭和法律);II-4(在线出价免责)。

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I consent

For the purposes and effects of the processing of personal data for the further purpose of sending advertising and / or information initiatives, by email or equivalent means, related exclusively to auctions and / or initiatives organized by Il Ponte

I don’t consent

□ acconsento □ non acconsento coscientemente il Titolare al trattamento in discorso.

根据《通用数据保护条例》(G.D.P.R.),欧盟法规679/16第13条的规定,本人(数据主体)声明已收到有关所提供数据的充分信息,这些数据对于正确履行合同协议是必要和不可或 缺的。声明内容包括数据的处理、期限、数据控制方的指示、可能的数据处理负责人、数据保护官(D.P.O.),以及行使我根据相关法规享有的权利的具体方式。此外,我还声明已充 分知悉相关隐私声明已发布在网站http://www.ponteonline.com/的G.D.P.R.部分。

In my full conscience to the processing of the data

签名 日期

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本人

CRIVELLI Via Pontaccio, 12, 20121 Milano info@ponteonline.com www.ponteonline.com 16882 C.C.I.A.A. Como 193199

□ 同意 □ 不同意

Firma Data

IL PONTE - CASA D’ASTE S.R.L. PALAZZO CRIVELLI Via Pontaccio, 12, 20121 Milano Tel. +39 02 86 31 41 Fax +39 02 72 02 20 83 info@ponteonline.com www.ponteonline.com C.F., P. IVA 01481220133 Trib. di Milano 16882 C.C.I.A.A. Como 193199

n. Il Ponte - Casa d’Aste S.r.l. Via Giacomo Medici del Vascello 8, 20138 Milano Tel. +39 02 86 31 472 Fax +39 02 36 63 30 96 vascello@ponteonline.com www.ponteonline.com C.F., P. IVA 01481220133 C.C.I.A.A. Milano REA 1167476

Asta n.
Asta
Asta n.

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Il Ponte Casa d'aste S.r.l. nonostante le ricerche effettuate non è stato in grado di rintracciare alcuni degli aventi diritto delle immagini riprodotte. Si dichiara, pertanto, disponibile ad assolvere ai suoi obblighi.

Fotografie di Pietro Scapin, Nicola Colia, Maria Teresa Furnari. Progetto grafico Raffaella Cipolla.

Per informazioni ed assistenza si prega di contattare

Luca Bortolussi +39 02 86 31451

Federica Matera +39 02 8631415

asta.live@ponteonline.com

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