Antimafie di Roma e Provincia N. 13 - gennaio 2011

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n° antiusura: 800.86.28.61

Un numero verde contro l’usura

Incontro-dibattito a Frascati il prossimo 1 febbraio, 20.30

Gherardo Colombo, “quale giustizia?”

La giustizia è uno dei temi al centro del dibattito politico attuale: alcuni ritengono che sia necessaria una riforma del sistema giudiziario; altri, invece, preferiscono difendere la Costituzione, ritenuta una delle migliori del mondo, ma spesso Un numero verde contro l’usura a sonon ancora attuata. Gherardo Colombo, stegno di famiglie e imprese. A pregià magistrato di “Mani pulite”, rappresentarlo lo scorso 11 gennaio presso la senta una delle figure più autorevoli sede della Regione Lazio la Presidente nella storia del diritto italiano e presenRenata Polverini e l’Assessore alla Siterà il suo libro “Sulle regole” a Frascati curezza, Giuseppe Cangemi. il prossimo martedì 1 febbraio. L’inizia“Con il numero verde regionale tiva, promossa dall’associazione cultu800.86.28.61, e una e-mail dedicata, La Presidente della Regione rale “Alternativ@mente”, e dal titolo antiusura@regione.lazio.it, si vuole forLazio, Renata Polverini “Quale giustizia?”, si terrà presso le Scunire supporto informativo e aiuto ai citderie Aldobrandini (Piazza Marconi) tadini del Lazio che vivono situazioni euro nel prossimo biennio nella lotta alle ore 20.30. Dopo l’intervento del di disagio economico o che sono po- all’usura e oggi presentiamo due dott. Colombo, seguirà un dibattito metenziali vittime del reato d’usura”. azioni concrete - ha spiegato la Presi- diato da Enrico Del Vescovo. Operatori specializzati risponderanno dente Polverini -. Nel Lazio le province a partire dal 17 gennaio dal lunedì al di Latina e Frosinone sono le più colvenerdì, dalle 9 alle 18, esclusi i giorni pite dal fenomeno, ma anche a Roma festivi. L’iniziativa sarà sostenuta da bisogna tenere alta l'attenzione. La una forte campagna di comunicazione campagna verrà realizzata anche gra- alle Questure e le Prefetture. Da qui a e sensibilizzazione che nella prima zie al recupero di risorse che non erano qualche mese avremo un prospetto più parte dell’anno sarà rivolta alle im- state impegnate dalla precedente am- chiaro di quella che è la situazione del prese con lo slogan ‘Chiuso per usura’ e ministrazione e rischiavano di andare fenomeno dell'usura nella Regione e nella seconda alle famiglie con il mes- perse”. quelle che sono le richieste dei cittadini saggio ‘L’usura divora’. L'assessore Cangemi ha sottolineato che rimangono vittime del fenomeno”. “La Regione investirà 11 milioni di che “i dati raccolti verranno inoltrati Andrea Rasetti

In memoria di Rocco Chinnici, un magistrato in direzione ostinata e contraria

In occasione del 27mo anniversario dell’omicidio di Rocco Chinnici (che inaugurò la stagione delle stragi di mafia) la Fondazione che porta il nome del magistrato palermitano sta promuovendo nel Belice (ma speriamo che presto raggiunga anche altre parti d’Italia) una mostra itinerante per non dimenticare. Nell’attentato del 29 luglio 1983 un’autobomba piazzata in via Pipitone Federico a Palermo, oltre a Chinnici causò anche la morte di due carabinieri della scorta e del portiere dello stabile dove abitava il Consigliere Istruttore del Tribunale di Palermo. La “Mostra alla memoria” è stata pensata come un vero e proprio percorso temporale in

di DANIELA DI ROSA

cui, come in una macchina del tempo, si riesce ad avvertire il clima di quegli anni e lo spessore morale di un magistrato come Rocco Chinnici, deciso a non abbassare lo sguardo e la coscienza di magistrato di fronte

alla mafia. I pensieri di Chinnici accompagnano i visitatori che riescono così a seguire le tappe della sua vita, guidati anche dalle testimonianze di colleghi e familiari. Verrebbe da dire che questa mostra descrive nel modo migliore una domanda ricorrente: “come si diventa eroi?”. Alla fine ci si accorge che eroi si diventa non per volontà ma semplicemente perché i valori che si hanno non si è disposti a svenderli per niente e per nessuno. Sono dei macigni, delle rocce che resistono a tutto e a ogni spinta contraria. Vengono in mente le parole di un album di De Andrè, “In direzione ostinata e contraria”. Ecco, Rocco Chinnici è stato ostinato nel perseguire l’organizzazione criminale più forte del mondo, ed è stato contrario quando la politica rallentava la sua azione anti-mafia. Rocco Chinnici

il Segno

di ROMA e PROVINCIA

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il Segno

VII RETE di GIORNALISTI e SCRITTORI ANTIMAFIE

deve essere d’esempio soprattutto per i giovani, verso i quali Chinnici nutriva una grande speranza. Scriveva il magistrato: «La mia fiducia è nelle nuove generazioni. Nel fatto che i giovani, credenti, non credenti, della sinistra, democratici, di nessuna militanza politica, si ribellano, respingono il potere della mafia. Questa è la grande speranza che sta germogliando».


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