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Edizione N. 46 Anno VIII

22 NOVEMBRE 2013

Inserto di informazione - economia - politica - cultura

Morti, feriti, migliaia di sfollati e devastazione ovunque

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Sardegna in ginocchio per la pioggia segue dalla prima pagina (...) In pochissimo tempo, dodici ore circa, sono caduti nella zona che va da Villagrande sino ad Arzachena ben 440 millimetri di pioggia contro i circa 1.000 che cadono in un anno. Secondo gli esperti con un tale quantitativo di acqua non c’è territorio che possa reggere. Un’alluvione che ha colto la gente di sorpresa ed impreparata. Eppure la Protezione Civile domenica scora era stata molto chiara nel suo bollettino meteo: «Forti precipitazioni sulla Sardegna con un'elevata criticità del rischio idrogeologico sui settori orientali e centro meridionali dell’isola». Una tipologia di criticità che, su una scala di tre valori, è al livello massimo" e che, tra i possibili effetti prevede anche la «possibilità di perdita di vite umane e possibili diffusi danni a persone». Purtroppo tutto si è avverato il peggiore dei modi. Il problema è che, dopo le condanne a causa del terremoto di L’Aquila e l’alluvione di Genova del 2011, tutti sottolineano ed enfatizzano lo stato di pericolosità e nessuno ci crede più. Come accade spesso anche a Catania dove, per evitare le furibonde polemiche degli anni scorsi, specie quando qualcuno a tragicamente perduto la vita, si emette subito un ordinanza sindacale che vieta la circolazione dei motorini. Che, in barba al paventato pericolo, continuano ad andare in giro per le strade come se nulla fosse. C’è da chiedersi, però, perché ogni volta il territorio

Ennio Flaiano

I due leader, nonostante gli attacchi, rimangono al posto di comando

Berlusconi e D’Alema: i padroni della politica italiana? Commenta sulla nostra bacheca di Facebook

L'alluvione di Giampilieri nel 2009

italiano deve crollare così tragicamente di fronte ai fenomeni metereologici per quanto essi siano violenti. Franco Gabrielli ha le idee chiare: «La prevenzione è fondamentale- spiega – ma anch’essa,, senza una adeguata pianificazione, è poca cos". Se non si fanno gli interventi di messa in sicurezza quando non piove, se non si puliscono argini e canali di scolo, se non si chiudono per tempo le strade, poi si contano le vittime. Ma tutto questo non basta. Serve un cambio di passo da parte dei cittadini. «Il loro atteggiamento è fondamentale – continua Gabrielli -, sono loro i primi attori di protezione civile. L'autoprotezione è il primo sistema di difesa. Se si impara quello, se si capisce che i comportamenti sono importanti, allora davvero possiamo sperare di cambiare».

Le alluvioni in Italia La storia delle alluvioni in Italia è purtroppo ricca di eventi e di morti. Le più gravi in assoluto sono state quelle in Sicilia nel 1903 con circa 300 morti (un uragano), a Salerno nel 1910 con 200 morti, nella Valle dell’Orba in provincia di Alessandria nel 1935 con 111 morti. Più recenti quelle in Piemonte del 4 settembre 1948 con 49 morti, in Calabria del 15 ottobre 1951 con 70 morti, quella famosa del Polesine dell’8 novembre 1951 con 84 morti, a Reggio Calabria il 21 ottobre 1953 con 51 morti e 100 dispersi, a Salerno il 24 e 25 ottobre 1954 con con 318 morti. Le più recenti (e più gravi come numero di vittime): 12 novembre 2012 4 novembre 2011 25 ottobre 2011 3 marzo 2011 1° ottobre 2009 22 ottobre 2008 6 e 23 novembre 2000 13/16 ottobre 2000 9 settembre 2000 5 maggio 1998 14 ottobre 1996 19 giugno 1996 13 marzo 1995 5 novembre 1994 estate 1987 7-8 ottobre 1977 7-8 ottobre 1970 2-3 novembre 1968 4 novembre 1966 4 novembre 1966

Pensiero stupendo «Diavolo, vado bene di qui per l'inferno? Sì, sempre storto».

Grosseto Genova Spezzino e Lunigiana Marche e Romagna Messina (Giampilieri) Cagliari Liguria (Riviera di Ponente) Piemonte Calabria (Soverato) Campania (Sarno) Crotone Versilia Acireale, Giarre, Riposto e Mascali Piemonte Valtellina Piemonte e Valle d'Aosta Genova Piemonte Triveneto Firenze

6 morti 6 morti 12 morti 5 morti 36 morti 5 morti 7 morti 23 morti e 11 dispersi 13 morti e 1 disperso 159 morti 6 morti 13 morti 11 morti e 7 dispersi 70 morti 53 morti 15 morti e 2 dispersi 44 morti 72 morti 38 morti 34 morti

“Se Sparta piange Atene non ride”, recitava un vecchio detto. Applicato alla politica attuale si può ben dire che se il “Pdl piange il Pd non ride”. Entrambi i partiti ormai vanno verso la scissione. Il Pdl l’ha già consumata domenica scora quando dalle sue ceneri è rinata Forza Italia ma anche il “Nuovo Centro Destra”. Il Pd la consumerà molto probabilmente doMassimo D'Alema e Silvio Berlusconi menica 8 dicembre quando si ai tempi della Bicamerale deciderà il nuovo segretario. Ma le similitudini tra i due partiti non finiscono qui, anche perchè go, e Matteo Renzi, il rottamatore, stanquesti concomitanti fatti dipendono di- no scombinando i piani dei due. Quelli rettamente dalla crisi di autorità dei due di Berlusconi di rimanere al potere anfino ad ora indiscussi relativi leader: cora per alcuni lustri e quelli di D’AleSilvio Berlusconi e Massimo D’Alema. ma di gestire per interposta persona (in Il Cavaliere, anche a causa della sua fondo faceva così anche Giovanni Giostoria e del suo carattere, è stato un “ca- litti). Riusciranno i due a mantenersi in po” molto marcato, invadente, chiasso- sella anche fuori dal Parlamento? Danso; D’Alema, invece, abituato alle sotti- do per scontato la decadenza di Berlugliezze della politica più politicante che sconi che sarà votata dal Senato il prosmai, all’abilità manovriera dei dirigenti simo mercoledì 27 novembre. Una ridel vecchio Pci, è stato più nascosto, sposta ardua perché se da un lato il sornione, sottotraccia. Entrambi, però, “nuovo” incalza, Berlusconi e D’Alema hanno dominato il loro schieramento: hanno ancora molte frecce nella loro fadecidendo, nominando, creando, di- retra, tanta esperienza e tantissima instruggendo. Un rapporto, tra i due, che telligenza. Una dote, la loro, amplificacoperto da un velo di doverosa e dovuta ta dal deserto mentale in cui sono sono ositilità, è invece sempre stato di dialo- mossi. Le primarie del Pd che si sono svolgo e spesso perfino di collaborazione. Tutto cominciò, o dovrebbe essere co- te nei giorni scorsi anche a Catania meminciato, la sera del cosiddetto “patto ritano un commento. Ha vinto Gianni della crostata”. Era la sera del 17 giu- Cuperlo, sponsorizzato da Massimo gno 1997 e Berlusconi, D’Alema e altri D’Alema, sconfiggendo per un’incollacommensali, riuniti a casa di Gianni tura Matteo Renzi. L’intreccio dei soLetta, mentre gustavano la famosa cro- stenitori dell’uno e dell’altro è stato costata, specialità della padrona di casa, sì complesso che nessuna anima del Pd stabilirono un accordo. A rivelarlo fu può sentirsi sconfitta o vincente. Anche Francesco Cossiga che, però, non ag- se una parte di quella che appoggia giunse altri dettagli. Tutto è rimasto av- Renzi teme ugualmente che una segrevolto nelle nebbie del dubbio, al di là teria del sindaco di Firenze possa portadelle tante indiscrezioni ed ipotesi che re ad un “accentramento” del Pd. Sul nel corso degli anni si sono fatte. Su fronte del centrodestra, anche a Catania cosa si accordarono quella notte Berlu- e provincia si sta facendo la conta su sconi e D’Alema? Sono passati 16 anni chi andrà con Alfano e chi rimarrà con e saperlo ormai conta poco, anche se Berlusconi. Anche qui sono in molti a forse quello che si discusse quella notte temere una deriva centrista. In entrampotrebbe avere influenzato la storia re- be le aree, invece, sono tanti ad auspicente d’Italia fino ad oggi. Il punto è carla con forza. Giovanni Iozzia che Angelino Alfano, il figliuol prodi-


CRONACA

II

Un incendio ha devastato il palazzo abbandonato acquistato dal Comune nel ’99 per 7 miliardi

In fiamme Palazzo Bernini

22 NOVEMBRE 2013 La decisione presa a causa del ricorso della Engineering

Da anni è lasciato nell’incuria e alla mercè di immigrati e drogati

Tributi, sospesa la Società Area

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Alla ricerca di una soluzione entro il 31 dicembre

artedì scorso un incendio ha ulteriormemte devastato il palazzo abbandonato di via Bernini, a pochi metri da piazza Michelangelo e dal viale Vittorio Veneto. Un pomeriggio di preoccupazione, trambusto e disagi, con le sirene dei pompieri che squarciavano l’aria, la puzza di bruciato che si sentiva intorno e le strade limitrofe bloccate. Alla fine, senza che si creassero ulteriori danni o pericoli, le fiamme sono state spente lasciando mucchi di spazzatura bruciata e quattro muri anneriti. Il palazzo, un tempo bello e curato, in una delle migliori zone di Catania, è diventato ancora più fatiscente. Sono anni, ormai, che si trova in uno stato di totale abbandono da anni, un tempo ospitava civili abitazioni, ufficio e negozi. Nel 1999 l’amministrazione guidata da Enzo Bianco (al suo secondo mandato con l’elezione diretta) decise di acquistare l’intero immobile per la cifra di 7 miliardi di lire con l’intenzione di collocarvi gli uffici tecnici del comune e la Direzione Lavori Pubblici. L’acquisto fu fatto ma, poiché nel contempo era cambiato il sindaco, il trasferimento degli uffici non fu fatto e in appena due anni andò in rovina. Sarebbe costato troppo al comune ristrutturarlo e quindi l’allora sindaco Umberto Scapagnini decise che sa-

Quattro autobotti dei Vigili del fuoco per spegnere l’incendio causato dai rifiuti

rebbe stato meglio venderlo. L’acquirente era il Cnr, per la somma di 11 milioni di euro. L’annuncio venne trionfalmente dato il 18 settembre 2001. Ma anche questa volta qualcosa andò storto e l’affare non si fece. Il Cnr andò da un’altra parte e l’edificio divenne sempre più fatiscente. Occupato dai centri sociali, poi da rom e poi ancora da numerosi immigrati è stato più volte sgombrato e altrettante volte le sue entrate sono state murate. Le aiuole, o meglio, i re-

sti delle aiule che si trovano davanti i vecchi portici scrostati ospitano, tra rifiuti ed erbacce, un cospicuo numero di siringhe. Adesso l’odore acre del fumo coprirà tutto per qualche giorno, il resto, tutto il degrado di un palazzo abbandonato, purtroppo, rischia di rimanere così ancora per molto. E non è l’unico a Catania se si pensa agli edifici che un tempo ospitavano le poste in viale Africa e il centro commerciale di Vulcania in via Roberto Giuffrida Castorina.

Natale, ecco le regole del commercio per strada Il comune di Catania, attraverso la Direzione "Attività Produttive", ha adottato i provvedimenti che disciplinano le concessioni di suolo pubblico per la vendita di stelle, alberi di natale e addobbi (settore non alimen-

tare) e per la vendita di dolciumi e dolci tipici locali (settore alimentare) in occasione delle festività natalizie 2013. Pertanto, i titolari di autorizzazione amministrativa per la vendita dei suddetti prodotti possono inoltrare

istanza in bollo direttamente al protocollo della direzione Attività produttive, in via Antonino di Sangiuliano 317, entro il 25 novembre per il settore alimentare (per quello non alimentare la scadenza era il 19 scorso). Gli

Un catanese presidente della federazione Othello Biagio Privitera, 55 anni, catanese, ma residente a Roma, ingegnere, dirigente di multinazionale da 30 anni, è il nuovo presidente della Federazione nazionale gioco Othello (FNGO). Appassionato di giochi da sempre, gioca a Othello dal 1979, Privitera è stato eletto nei giorni scorsi, insieme al nuovo Consiglio direttivo che resterà in carica fino l’ottobre del 2015. L'Othello è un gioco da tavolo per due giocatori. Dal 1977 vengono regolarmente organizzati i Campionati del mondo a cui partecipano oltre trenta nazioni e quasi cento giocatori. «Vogliamo allargare la base dei partecipanti e promuovere una sorta di censimento – ha dichiarato il neo presidente Privitera -, comin-

Biagio Privitera

ciando dalla riorganizzazione dei Comitati regionali. Othello è un gioco che può essere praticato con facilità anche tramite internet, ma intendiamo rilanciare i tornei tradizionali, con reali faccia-afaccia tra othellisti».

stampati delle istanze sono in distribuzione presso l’ufficio Area non mercatale della stessa direzione (il lunedì e il mercoledì dalle 9 alle 13 e il giovedì dalle 15 alle 17,30) o scaricabili dal sito www.comune.catania.it.

La Società Area riscossione tributi, almeno per il momento, non lavorerà per il comune di Catania. L'amministrazione guidata dal sindaco Enzo Bianco ha infatti sospeso in autotutela la concessione per l’accertamento dei tributi evasi. La motivazione che ha scatenato tale decisione risiede nel fatto che la Engineering tributi spa, la vecchia affidataria del servizio, ha fatto ricorso al Tribunale amministrativo chiedendo «l’annullamento dell’aggiudicazione», oltre che «la sospensione in via cautelativa di tutti i provvedimenti impugnati e di quelli consequenziali nelle more adottati». L'esternalizzazione del servizio, decisa dalla Giunta Stancanelli, aveva suscitato diverse critiche tra le quali quelle del Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti, Carlo Cittadino, che aveva dichiarato: «Una scelta della precedente amministrazione che

rappresenta una spesa inutile e un modo elegante per comunicare ai dipendenti che sono degli incapaci». Le cartelle di riscossione relative al 2088 erano già state sospese alcuni mesi fa. La situazione rischia di impedire l'arrivo di cospicue risorse economiche e quindi di creare alcuni inconventienti al comune come è anche precisato nella delibera di sospensione, dato che ssa potrebbe portare al «mancato rispetto degli obiettivi di entrata previsti nel piano di riequilibrio finanziario con grave nocumento economico per l’ente». Quindi per evitare una tale, difficile situazione, nella medesima delibera viene precisato che al Ragioniere Generale viene demandanto il compito «di esperire ogni procedura alternativa prevista dalla vigente normativa al fine di raggiungere entro il 31 dicembre l’obiettivo programmato».

Secondo incarico comunale per il Segretario Generale del Comune

Catania, Antonella Liotta diventa Direttore Generale è stata segretario generale e diretIl Segretario Generale del comutore generale della Provincia regione di Catania, Antonello Lettoa, ha nale di Caltanissetta. Nella sua carassunto anche le funzioni di Diretriera ha prestato la sua opera fin dal tore Generale. 1980 in vari Comuni siciliani e La Giunta presieduta dal sindaco d’oltre Stretto. È stata, tra l’altro, Enzo Bianco le ha attribuito anche segretario generale e direttore getali funzioni. La scelta, secondo nerale al Comune di Gela e comquando dichiarato dall'amministramissario straordinario antimafia al zione «consente una grande econoComune di Calatabiano dal 2000 mia di spesa visto che il compenso al 2002. È inoltre commissario come direttore generale è il più basstraordinario della Provincia regioso mai attribuito dal Comune di Canale di Catania tania e sarà di 40 mila euro, un terzo e commissario degli Ato 1, del precedente». Come segretario Enzo Bianco e Antonella Liotta Ato 2 e Ato 3 di Catania in attesa generale la Liotta aveva preso il posto del dottor Gaspare Nicotri, andato in pensione che dal prossimo 15 gennaio le Ssr (società per la regolamentazione del servizio di gestione rifiuti) il primo di novembre. Antonella Liotta, laureata in Scienze Politiche, entrino a regime.


CRONACA

22 NOVEMBRE 2013

III

In Sicilia il 72% delle camere rimane vuota. Il comparto chiede legalità e un testo unico sul turismo

Turismo, situazione disastrosa L’allarme di Federalberghi

Donne in sciopero lunedì 25 novembre

L

a situazione del turismo siciliano in generale e catanese in particolare è disastrosa. La percentuale dei posti letto che rimangono vuoti è arrivata al 72%. Una media terrificante. Il dato è stato reso noto nel corso dell’assemblea di Federalberghi che si è tenuta nei giorni scorsi alla quale hanno partecipato il presidente regionale di categoria Nico Torrisi, l’assessore regionale al Turismo Michela Stancheris e tantissimi operatori del settore. In pratica, solo il 28% dei posti disponibili viene normalmente occupato a fronte di circa l’80% delle isole Baleari in Spagna, o delle Canarie che sono al 45% ma anche della Sardegna che registra solo il 33% ma ospita normalmente turisti abbastanza facoltosi. Il presidente Torrisi ha lanciato un vero e proprio grido dall’allarme. «La situazione è molto delicata - ha detto - e va affrontata in modo urgente e deciso, dotandosi di strumenti efficaci e, soprattutto, mettendo regole certe e facendole rispettare». Regole, secondo Torrisi, che devono essere rispettate innanzitutto dall’extra alberghiero, come i residence e i B&B, che, sorti a centinaia negli ultimi anni «spesso, sia a livello fisico che di prezzi applicati, sono praticamente alberghi, senza gli oneri delle strutture alberghiere. Si faccia una battaglia reale contro gli abusivi a cominciare dagli albergatori». Una situazione che torni alla

Il Teatro Greco di Taormina con l'Etna sullo sfondo

normalità eviterebbe lo spropositato aumento del 600% dei canoni per coloro che hanno strutture con servizi sul demanio marittimo. Oltre all’appello alla correttezza e alla legalità, gli albergatori hanno chiesto alla Regione il potenziamento delle infrastrutture, in particolare di quelle aeroportuali. Altrimenti sarebbe vano l’obiettivo di destagionalizzare il turismo dell’isola. Chiesta anche con forza una seria programma come,

“Giornata mondiale contro la violenza di genere”

ad esempio, un testo unico sul turismo. L’assessore Stancheris, dal canto suo, ha risposto che è al lavoro per riorganizzare l’intero comparto cosciente di come «il turismo sia fondamentale come volano di sviluppo economico». Anche se ha poi sottolineato che nei suoi poteri c’è solo la possibilità di promuovere l’offerta turistica dell’isola perché per qualsiasi altro tipo di intervento le competenze sono suddivise tra diversi assessorati.

Catania - Lunedì prossimo, 25 novembre, si terrà anche a Catania la manifestazione nazionale dello “Sciopero delle donne” per celebrare la “Giornata mondiale contro la violenza di genere”. Si comincerà al mattino con un presidio al tribunale di Catania, proseguirà nel pomeriggio in piazza Stesicoro dove dalle 16 alle 18 tutte le associazioni aderenti creeranno dei momenti di sensibilizzazione e informazione sulla violenza di genere. Chi vorrà aderire alla manifestazione potrà farlo con modalità diverse: indossare la maglietta con la scritta “Sciopero non basta”, astenersi di lavorare per quindici minuti, aderire a cortei cittadini, e coloro che invece rimangono a casa potranno sventolare dal balcone qualcosa di rosso. Il colore della manifestazione è infatti il rosso. perché è il colore dell'energia, spiegano le organizzatrici «di chi non abbassa la testa, di chi grida forte il proprio dissenso». «Chiediamo alle nostre amiche, sorelle, colleghe, conoscenti - aggiungono le organizzatrici -, chiediamo a tutte di esporre un drappo o una stoffa rossa. Non costa nulla e possiamo farlo tutte».

Sono tornati al lavoro 354 ex dipendenti. Gli altri 500 godranno di un diritto di prelazione per cinque anni

Dopo l’era Aligrup aperti sei punti Coop Zagare e Ginestre produrranno pane e dolci artigianali per tutta la provincia Il 14 novembre è stata la volta delle Zagare e di altri due supermercati in provincia di Catania, uno a San Giovanni La Punta, in via Fisichelli, e l’altro a Zafferana Etnea, in via Nipitelli; il giorno dopo, venerdì, quello di Modica e ieri, giovedì 21 novembre, è toccato alle Ginestre di Tremestieri Etneo e ad altri due punti vendita nella provincia etnea e in quella di Ragusa. Con queste inaugurazioni sono così tornati al lavoro 354 ex dipendenti Aligrup: 204 alle Zagare, 90 alle Ginestre, 23 a Bronte, 20 a San Giovanni La Punta, 9 a Modica e 8 a Zafferana. A questi vanno sommate altre 50 unità che si occuperanno della logistica oltre a tutte quelle dell’indotto. Esclusi dalla trattativa rimangono circa 500 persone anche se con un diritto di prelazione per le eventuali assunzioni che verranno effettuate nei prossimi cinque anni. Non solo per le strutture già inaugurate ma “anche per i punti vendita ancora da

collocare e di cui abbiamo un elenco amministrativo interno - afferma il commissario liquidatore Francesco Fiscella - e abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti gli operatori del settore per occuparli”. Ci sono speranze per tutti? “Per tutti gli addetti ai punti vendita ci sono buone speranze, per gli amministrativi che rappresentano un quinto del totale purtroppo molto meno”. Così Coop ha rafforzato notevolmente al sua rete in Sicilia dove è presente con sette ipermercati e altri 18 punti vendita. «Il nuovo impegno del gruppo in Sicilia - ha dichiarato Tiziana Primori, presidente Supercoop Sicilia e vicepresidente Ipercoop Sicilia è un’ulteriore dimostrazione di quanto Coop, prima realtà in Italia nella distribuzione con oltre 7 milioni e 900 mila soci e vendite di 13 miliardi di euro, abbia l’Isola nel cuore non solo per gli investimenti

diretti, ma anche per i rapporti instaurati e ormai consolidati con i produttori locali: già ora sono quasi 300 le imprese fornitrici, soprattutto nel settore ortofrutta e agroalimentare, che grazie a Coop hanno avuto l'opportunità di generare un fatturato di oltre 300 milioni di euro. Quaranta sono quelle che realizzano prodotti a marchio Coop, sottoposti a rigidi controlli per rispondere agli elevati standard richiesti dall'azienda e approvati dai consumatori. Dodici tra queste sono diventate alfieri dell'eccellenza gastronomica siciliana, entrando a far parte dell’esclusiva linea “FiorFiore” che valorizza le specialità tipiche del territorio». Eccellenze che nei due centri Ginestre e Zagare si stanno specializzando nella produzione di pane artigianale nel primo e in dolci siciliani nel secondo. A confermarlo è Lucio Rossetto, amministratore delegato di IperCoop Sicilia che ha sottolineato la difficoltà di trovare

L'inaugurazione delle Zagare

un panettiere che avesse tutte le caratteristiche previste dalla filiera di qualità (che impongono ad esempio l’analisi dell’acqua e persino uno scanner a raggi x all’uscita del forno) per produrre un pane fresco senza la necessità di ricorrere ai precotti o al fermo lievitazione. L’artigiano che ha superato tutti i requisiti è catanese ma a quanto affermato da Rossetto c’è spazio anche per altri. Se il pane sarà firmato Ginestre i dolci rigorosamente siciliani saran-

no prodotti da personale interno Coop e poi distribuiti in tutto il territorio catanese. Ma le chicche non mancano e se ancora il progetto è in divenire, stanno studiando il modo di esportare i dolci tipici siciliani in tutta Italia con particolare riguardo ai freschissimi che hanno bisogno di accortezze maggiori non solo per rispettare gli standard di qualità ma anche per essere gustati ovunque. Monica Adorno


ATTUALITÀ

IV

Le case sono distribuite in sei regioni, compresa la Sicilia

Inail, all’asta 71 unità immobiliari

L

'Inail mette all'asta n.71 unità immobiliari, già di proprietà della Scip, libere ed occupate, per le quali a suo tempo non è stato esercitato il diritto di opzione da parte degli inquilini. Queste unità fanno parte del patrimonio che, al momento dell’entrata in vigore dell’art.43 bis della legge 27 febbraio 2009, n.14, è risultato invenduto e quindi ritornato di proprietà degli Enti previdenziali, con obbligo di vendita nel rispetto delle procedure utilizzate nel periodo delle cartolarizzazioni.

Per soddisfare le esigenze di trasparenza e legittimità dell’azione amministrativa dell’Inail, le vendite dell’intero patrimonio retrocesso sono gestite, salvo il caso di alienazioni dirette a favore di inquilini aventi diritto di opzione sugli immobili in vendita, tramite procedure basate sul meccanismo dell’asta pubblica. A tal fine è stata stipulata un’apposita convenzione con il Consiglio Nazionale del Notariato, nell’ambito della quale l’Istituto ha deciso di aderire al progetto “Aste Telematiche” fi-

nalizzato a realizzare una nuova modalità di vendita basata sull’utilizzo di una piattaforma informatica. L’accordo prospettato prevede che il Consiglio Nazionale del Notariato, si faccia carico di gestire ogni aspetto delle procedure d’asta fino alla pubblicazione degli avvisi di vendita sulla stampa locale e nazionale e della stipula degli atti di compravendita. Le aste relative all’avviso sono programmate per il periodo compreso tra il 25 novembre ed il 13 dicembre 2013. Gli immobili sono distribuiti in sei regioni, compresa la Sicilia. Maggiori informazioni si potranno avere collegandosi con il siti Internet di Inail (www.inail.it) e Notariato (www.notariato.it).

22 NOVEMBRE 2013

Uno strumento elettronico dinamico, unico a livello internazionale

È nata la Banca Dati ufficiale dei Farmaci Da alcuni giorni è fruibile online per tutti la prima Banca Dati ufficiale dei Farmaci in Italia, uno strumento elettronico dinamico, unico a livello internazionale, validato dall’Aifa e dall’Ema, da cui è possibile ottenere informazioni e documenti aggiornati relativi ai medicinali autorizzati nel nostro Paese. Lo ha annunciato il direttore Generale dell’Aifa, Luca Pani, in occasione della presentazione della Banca Dati Farmaci dell’Aifa, che si è tenuta a Roma. Per collegarsi si dovrà digitare: https://farmaci.agenziafarmaco.gov.it. «La navigazione della Banca Dati è

Google ha ammesso che raccontare una delle città più belle al mondo è stata un’impresa

Anche Venezia è su Google Street View Il servizio di Google Strett View, lanciato il 25 maggio 2007, fornisce viste panoramiche a 360° in orizzontale e a 290º in verticale lungo le strade, dando la possibilità agli utenti di visualizzare parti di varie città del mondo. In questi anni ha fotografo innumerevoli luoghi in altrettante numerose nazioni, ed da circa una settimana ha portato a compimento un progetto abbastanza complicato, mettere in rete la città più romantica di sempre, Venezia. La stessa Google ha ammesso che raccontare una delle città più belle al mondo è stata un’impresa alquanto ardua, ma alla fine ci è riuscita mandando in giro tra le strette strade veneziane, un trekker munito dell’apposita telecamera (la Dodeca 2360) il quale è dovuto salire

anche su una gondola per poter realizzare una prospettiva dai canali. In pratica gli operatori di Google hanno percorso Venezia per intero, 430 km a piedi e 185 km in barca, scovando anche i luoghi più nascosti come la Sinagoga del primo Ghetto Ebraico, il Ponte del Diavolo nell’isola di Torcello o ancora il luogo dove è stato ideato il carattere corsivo da parte del tipografo Manuzio. Inoltre Google ha realizzato anche un minisito per dare la possibilità ai visitatori di confrontare la Venezia di oggi con i dipinti di Carpaccio e Cesare Vercellio raffiguranti gli stessi luoghi oppure per immergersi nei luoghi storici più suggestivi tramite una mappa datata 1838. Antonino Navarria

La Commissione Europea ha dato la sua approvazione

Le compagnie aeree potranno installare le reti 3G e LTE suoi propri velivoli Finalmente la tanta attesa approvazione è arrivata, infatti, da circa una settimana la Commissione Europea ha dato il suo via libera per poter dare la possibilità alle compagnie aeree di installare le reti 3G e LTE sui propri aerei di linea. Quindi in un prossimo futuro i dispositivi tablet e smartphone potranno essere adoperati durante tutte le fasi di un volo, comprese il decollo e l’atterraggio. Però la stessa Commissione Europea ha precisato che le normative attualmente in vigore non danno il diritto ad un utilizzo indiscriminato di smartphone o tablet su tutti i voli euro-

pei, ma sarà compito delle singole compagnie aeree quello di offrire un servizio ad hoc per la connessione dati cellulare. Ma comunque il dispositivo dovrà essere impostato sempre in modalità aereo durante le delicate fasi di atter-

raggio e decollo. Quindi le ferree normative più che ai singoli utenti riguardano le stesse compagnie aeree, le quali si possono dotare di un servizio internet da offrire ai propri clienti durante l’intera durata del volo, tramite, il pagamento di una tariffa extra. Inoltre l’EASA (European Aviaton Safety Agency) a fine mese provvederà a pubblicare una sorta di vademecum, in cui inserirà le linee guida della nuova normativa, in modo tale da specificare i casi in cui si potranno utilizzare le tecnologie 3G e 4G e le relative limitazioni. A.N.

semplice e intuitiva – ha proseguito il Direttore –. Al momento contiene oltre 16.000 documenti (Fogli Illustrativi e Riassunti delle Caratteristiche del Prodotto) e informazioni su oltre 66.400 confezioni autorizzate. Si tratta di uno strumento prezioso, se consideriamo che, solo nel 2012, le modifiche ai Fogli illustrativi e ai Riassunti delle Caratteristiche del Prodotto sono state 5.000: è evidente che sarà un grande vantaggio – per il cittadino, per il medico prescrittore, per il farmacista – avere l’opportunità di verificare in tempo reale se i fogli illustrativi dei farmaci già acquistati o distribuiti nel frattempo siano stati aggiornati. Era un obiettivo fondamentale per l’Aifa, nell’ottica della trasparenza, valore fondante dell’Agenzia e principale baluardo contro ogni forma di corruzione. Siamo lieti quindi di poter mettere finalmente a disposizione dei cittadini e dei professionisti della salute uno strumento che sarà utilissimo per garantire una maggiore sicurezza nella prescrizione e nell’uso dei farmaci». La nuova Banca Dati dei Farmaci si affianca quindi ad altri preziosi strumenti che dovranno rendere più trasparente, fruibile e tempestivo lo scambio di informazioni tra tutti gli attor della salute. Un aspetto che è stato ribadito dal Ministro della Salute On. Beatrice Lorenzin, che ha affidato a un messaggio scritto le sue considerazioni: «All’Agenzia Italiana del Farmaco va riconosciuto il merito di aver fatto della Trasparenza uno dei pilastri della sua attività istituzionale – scrive il Ministro Lorenzin – ma anche di aver posto in essere, specie negli ultimi due anni, una serie di iniziative concrete per convertire un principio fondante in prassi istituzionale In questo quadro, la nascita della Banca Dati del Farmaco rappresenta un ulteriore passo nella direzione già segnata».


ATTUALITÀ

22 NOVEMBRE 2013

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'Aci ha presentato la lista dei modelli storici, annunciata alla Fiera di Auto e Moto d’Epoca di Padova e già consegnata all’Ania per fornire alle compagnie di assicurazione, ai fini della circolazione, uno strumento utile a muoversi con uniformità, chiarezza ed efficacia nel settore dell’automobilismo d’epoca. Ai fini della conservazione, invece, sarà poi opportuno individuare i modelli ultraventennali che possano godere dell’esenzione dalla tassa di possesso, anche in attesa di acquisire valore storico. Non tutti i veicoli vecchi sono storici: solo quelli che testimoniano lo sviluppo automobilistico nel corso degli anni, in termini di tecnologia, design, eleganza e prestazioni sportive, possono fregiarsi del titolo di “auto d’epoca”, meritando così a pieno titolo le tutele riconosciute dalla legge.

V

L’elenco stilato dall’Aci prevede 340 modelli con almeno 20 anni di anzianità

Ecco le “nuove” auto storiche Ci sono pure l’Arna, l’Alfasud e persino la Duna «Il mondo dei veicoli d’epoca rischiava di perdere identità - ha dichiarato il presidente dell’Automobile Club d’Italia, Angelo Sticchi Damiani - e conseguentemente ogni vantaggio e tutela. Con il nostro intervento sotto il marchio di Aci Storico accendiamo una nuova luce a beneficio dei collezionisti, delle assicurazioni e di tutti gli interlocutori pubblici e privati del settore». L’elenco stilato dalla Commissione Registro Storico dell’Aci prevede al momento 340 modelli con almeno 20 anni di anzianità, ai quali vanno poi aggiunti tutti i veicoli con più di 40 anni di età. A queste vetture le as-

Fiat Duna

L'Alfa Romeo Arna

sicurazioni continueranno a riconoscere ogni beneficio, indipendentemente dall’adesione a un club. Per Aci è infatti assurdo che lo Stato abbia finora delegato a un organismo privato compiti di defiscalizzazione sui veicoli senza fissare alcuna tariffa per l’erogazione del servizio a tutela degli utenti, obbligando peraltro gli automobilisti a tesserarsi a un’associazione per vedere riconosciuti i propri diritti. Aci Storico non è e non vuole essere lo strumento senza il quale non si può accedere alle facilitazioni di legge, bensì lo spazio dove i possessori di auto d’epoca possono condividere la propria passione, mettere in si-

nergia le singole conoscenze e valorizzare le proprie competenze, divertendosi insieme. Ecco alcuni dei modelli storici individuati dall'Aci. Tra le Alfa Romeo spiccano l'Alfa Sud e la Arnia; del-

l'Autobianchi ci sono la 500, la Giardinetta e la Bianchina; ci sono la Citroen 2 Cavalli, tutte le Daf, la Chevrolet Camaro e Corvette. Tra le tante Fiat ci sono la 124, la 127, la 128, la 130, la 131, la 500, la 850, la Campagnola, la Croma, la Uno e perfino la Ritmo e persino la Duna. C'è la Ford Capri e pure la Ford Escort oltre alla Mustang. Nell'elenco con mancano Lada, Simca, Niva e ci sono pure le Renault 4 e 5. Ovviamente ci sono Audi, Ferrari, Lamborghini. Lancia, Jaguar, Maserati Mercedes, Pininfarina, Pontiac, Porsche e Volkswagen con il testa il mitico Maggiolino.

L'Alfasud

FERMO AMMINISTRATIVO La giurisprudenza è orientata affinché ogni bene possa essere aggredito per quota superiore al 50%

La riscossione nella comunione legale Concludiamo il nostro excursus sulla riscossione dei tributi soffermandoci sulla comunione legale stante che, come spiegano i giuristi, “la famiglia intesa quale cellula di base della nostra società è ritenuta meritevole di particolare tutela anche a livello costituzionale, dove l’articolo 29 la definisce società naturale fondata sul matrimonio. Gli interessi della famiglia trovano così particolare tutela e tra questi anche alcuni interessi economici”. Ci limitiamo a poche raccomandazioni, di seguito elencate in forma di appunti, rivolte al coniuge non obbligato quindi necessarie nel caso in cui il debito è contratto da uno solo. Oneri del creditore: la Su-

prema Corte ha fatto ricadere sul creditore l’onere di provare che non vi sono altri beni, all’infuori di quelli della comunione, aggredibili o ‘capienti’ l’entità del credito. Quota della comunione aggredibile: la giurisprudenza è orientata affinché ogni bene, o l’unico bene, della comunione non possa essere aggredito per quota superiore al 50%. Questa regola risponde al fine di tutelare l’interesse della famiglia. Importanza della notifica: per procedere ad aggredire il bene ‘indiviso in comunione’, “il creditore deve dare avviso al comproprietario non obbligato dell’avvenuto pignoramento e invitarlo a comparire dinanzi al giudice per esami-

nare la questione della separabilità della quota”. La Suprema Corte ha rilevato che “tutta l’attività svolta in assenza di tale avviso è nulla e va rinnovata anche l’attività giudiziale

attraverso l’integrazione del contraddittorio nel giudizio di opposizione all’esecuzione eventualmente instaurato dal coniuge obbligato. La mancanza dell’avviso non incide sulla

validità del pignoramento, ma solo sulla legittimità delle scelte successive”. Fondo patrimoniale ovvero, cosa sorvegliare se avete destinato soltanto determinati beni a soddisfare i bisogni della famiglia? In caso di ‘fallimento’, se è stato costituito nei due anni antecedenti esso risulta inefficace e in questo caso anche i beni inclusi in tale patrimonio saranno presi in considerazione nella “massa attiva”. Il fondo patrimoniale è opponibile a terzi solo in presenza della cosiddetta “doppia formalità”, vale a dire che il fondo risulta annotato a margine dell’atto di matrimonio presso i registri dello stato civile e sia trascritto sull’immobile. Flora Bonaccorso


SPETTACOLO

“Io mai niente con nessuno avevo fatto” regala un’ora di emozioni profonde

La profonda siciliniatudine di Joele Anastasi

U

no spettacolo teatrale può trasmetterti tanto, ma può non trasmettere alcunché. Può farti riflettere, divertire, commuovere, lasciarti indifferente, proiettarti in una dimensione fantastica e distante…! Ma tutto questo, solitamente, ha l’effetto temporale di poche ore, giusto la durata dello spettacolo stesso e, forse, un po’ oltre. “Io mai niente con nessuno avevo fatto”, scritto e diretto da Joele Anastasi, lascia tanto di sé dentro lo spettatore e, dopo l’impatto iniziale, continua a farlo riflettere, analizzare ed emozionare ancora per molto. Nato come monologo e già vincitore di importanti e significativi riconoscimenti teatrali, il testo della pièce viene adattato dallo stesso autore per una messa in scena a tre: con lui Enrico Sortino e Federica Carruba Toscano. Da qui, nasce anche la compagnia “Vucciria teatro”. Una cassapanca sul fondo; un attento gioco di luci, ora dall’alto ed ora frontale, che sottolinea ciascun momento, l’intenzione e l’intensità dell’interpretazione; tre ottimi attori. L’essenziale che si trasforma in “tutto” e che ti fa vivere per circa un’ora gli scenari reali di una Sicilia degli anni ’80. Il ruolo femminile, Rosaria, cugina di Giovanni, è di una splendida Federica Carruba Toscano, attrice dalle grandi capacità artistiche, in grado di evidenziare in maniera eccellente gli stati d’animo apparentemente contrastanti e abile nel trasmettere

la voglia di riscatto del personaggio per una condizione sociale relegata all’antica e quotidiana miseria familiare, anche attraverso il linguaggio del proprio corpo. Giovanni è il personaggio centrale della storia, un quasi ingenuo, un puro, un apparentemente debole e indifeso, ma pronto a difendere con forza i suoi ideali e le persone a lui care, il suo amore per Giuseppe. Ce lo descrive il suo interprete, Joele Anastasi: «Giovanni incarna la purezza, è spregiudicatamente puro. Credo che questo sia il punto di contatto attraverso il quale lo spettatore sviluppi un certo senso di affezione nei suoi confronti, tanto da volerlo, quasi, proteggere. Giovanni, in realtà, non è fragile e non ha bisogno di essere protetto. Anzi, ritengo che, rispetto agli altri personaggi, sia più forte. È un essere umano che rimane fuori dalle infrastrutture, che rimane fuori dalle maschere. Nel costruire questo personaggio, da autore prima e da attore dopo, non ho lavorato pensando principalmente al Giovanni omosessuale e tutte le caratterizzazioni sono arrivate dopo, fondando tutto sulla sua purezza, l’ingenuità ed il candore. Per lui, al centro di tutto, c’è l’amore. L’amore per Giuseppe, l’uomo che per primo gli ha fatto conoscere questo meraviglioso sentimento e con il quale, per la prima volta, anche se in maniera rude, ha avuto un contatto fisico. In quell’atto, Giovanni ha visto uno slancio d’amore. Credo di poter dire che, in quest’opera, i personaggi non siano solo tre, ma che ce ne sia un quarto: il destino, il “destino ineluttabile e avverso” contro cui Rosaria e Giuseppe cercano di lottare. Giovanni, invece, lo affronta quasi “saltellando”». Ma chi è Giuseppe? «Fondamentalmente è un debole ci dice Enrico Sortino - ed è un

ragazzo che ha avuto un’infanzia vuota e priva della presenza del padre, così come per gli altri due. Mentre Giovanni e Rosaria un padre non lo hanno avuto mai, lui lo ha avuto fino ai cinque anni, quando cioè il genitore uccide il fratello (zio di Giuseppe, nda) e viene arrestato. Tutto questo segna Giuseppe che, successivamente, reagisce al gesto di violenza del cugino Carmelo (figlio dello zio, nda) con la stessa violenza del padre. Nonostante questo, però, è un debole. Giuseppe nasconde la propria omosessualità, si nasconde dietro la figura dell’etero, del maschio attivo che in realtà non è. Fondamentalmente è una persona molto umana e sensibile, ma al tempo stesso è un codardo, una maschera, uno che non vuole mostrare la sua vera identità. L’unico momento in cui cederà, sarà quando prenderà coscienza della propria malattia e gli crolleranno tutte le certezze. È per questo motivo che, nello studio del personaggio, non ho pensato ad una fine. Ho voluto lasciarlo aperto. Lo immagino mentre si accascia davanti casa di Giovanni e si addormenta. E l’indomani mattina…? Non lo so, non ci ho pensato. Ho consentito al personaggio di vivere ciò che in quel momento viveva». Vittorio Costa

22 NOVEMBRE 2013

Da non perdere

VI

Operetta... che passione! Oggi, alle 20, nel Piccolo teatro di Paternò, in via Monastero n. 2, si svolgerà lo spettacolo “Operetta... che passione!”. Il pubblico potrà assistere al repertorio tratto dalle più note operette e dai classici indimenticabili: Tu che m’hai preso il cor, Tace il labbro, O cincillà, Fox della luna, Non ti scordar di me, Romanza della Vilja, È scabroso le donne studiar, Frou Frou del tabarin, e altre ancora. Eseguiranno: Angela Curiale e Graziella Reina (soprani), Salvo Fresta e Alfio Marletta Valori (tenori), Salvatore Coniglio (pianoforte).

"Date da mangiare ai pesci" a Catania Oggi, alle 20,30, nella libreria Vicolo Stretto in via Santa Filomena n. 38 a Catania, si terrà la presentazione del nuovo libro di Salvo Cavallaro, "Date da mangiare ai pesci", edito da Carthago. Le letture dei brani saranno a cura dell'attore (e regista) Andrea Lapi.

Trilogia di donne al Teatro Valentino Domani alle 21,10 e domenica alle 18,30, al Teatro Valentino, in via S. Nicolò al Borgo n. 73 a Catania, andrà in scena “Trilogia di donne”. Protagonista di questi tre atti unici di autori che rappresentano il meglio della letteratura e del teatro Siciliano è la donna e la sua condizione nella famiglia e nella società. Tema molto sentito dagli scrittori, anche se le storie e le condizioni sono diverse. Giulia nella “Morsa”, scoperta in flagrante, scacciata e privata dei figli si uccise. Valeria in “Canicola”, si vendica tradendo il marito col suo miglior amico che odia e di cui è gelosa. Mariangela in “Caccia al lupo”, in una storia popolare, campagnola, in cui incombe un’atmosfera da giallo, accusa l’amato Ballamà e lo fa uccidere per salvarsi dalla vendetta dell’amico. Lo spettacolo andrà in replica sabato 30 novembre alle 21,10 e domenica 1° dicembre alle 18,30.

Gli straordinari funambolismi vocali della minuta ma potente artista partenopea

Meg: una voce ormai storica Una voce ormai storica che da quasi un ventennio calca i palchi di tutta Italia, che mette insieme tradizione e avanguardia, melodia e sperimentazione, impegno sociale e ricerca estetica e molto molto altro. Stiamo parlando di Maria Di Donna, meglio conosciuta come Meg, giunta finalmente a Catania, dopo molti anni di assenza, con il Meg Club Tour, sabato 2 Novembre al Ma. Ad accoglierla una vasta e calorosa platea, alquanto eterogenea e trasversale, pronta ad acclamare gli straordinari funambolismi vocali della minuta ma potente artista partenopea. Affiancata dai suoi ottimi e versatili musicisti, capaci di passare con disinvoltura da sintetizzatori e drum machine a strumenti più canonici come basso, violino e batteria, la virtuosa cantautrice ha riper-

corso insieme al pubblico le tappe fondamentali del suo florido percorso solista con vari estratti dai due riuscitissimi album in studio, l'omonimo “Meg”e il successivo “Psychodelice”, pervasi da sonorità elettroniche, ora eteree ora danzerecce, e fedelmente riprodotte dal vivo in un'atmosfera futuribile e cibernetica, accentuata dalle luci blu neon che costellavano il palco dando un tocco psichedelico. Fino ad arrivare agli ultimi successi, come “Promemoria”, “Il confine tra te e me” o la personalissima rilettura di “Estate” di Bruno Martino, singoli che anticipano l'uscita dell'atteso terzo lavoro in studio, previsto per i primi mesi del 2014. Senza mai dimenticare lo storico esordio con i 99 Posse, celebrato con l'esecuzione di due brani particolarmente cari ai vec-

Sopra: Maria Di Donna in un momento della sua esibizione; in alto Joele Anastasi in un momento dello spettacolo andato in scena al Centro Zo

chi fan come “Sfumature” e “Quello che”, personalizzati e sapientemente rivisitati per l'occasione con nuove sonorità a metà tra electro, techno e dubstep. Un'ennesima conferma dunque per l'indiscusso talento di Meg, capace di scaldare, con una

presenza carismatica, la duttilità di una timbrica potente e del tutto originale, un vasto pubblico partecipe e coinvolto, tra cori urlati a squarciagola e danze frenetiche sui pezzi dal taglio marcatamente dance. Marco Salanitri


SPETTACOLO

22 NOVEMBRE 2013

Rinverdire i fasti del passato è come prendere una boccata d’ossigeno

L’opera di Aristofane diretta da Guido Turrisi

Revival Tartan

I

n una fase storica in cui la crisi monopolizza tutti i settori, non tralasciando nulla, soffermarsi e guardare indietro diventa quasi un toccasana. Rinverdire i fasti del passato è come prendere una boccata d’ossigeno. Lo hanno capito i produttori cinematografici hollywoodiani che da qualche tempo si sono intestarditi a produrre remake di vecchi film. Ma lo hanno capito anche gli stilisti di moda che già da qualche anno preferiscono, nel cercare nuovi spunti

Nelle foto la collezione Versace AI 2013-2014

creativi, guardare al passato. Una deriva nostalgica che indistintamente ha colpito proprio tutti: dai nomi affermati della moda agli outsider. Nella moda, in particolare, ritorna nuovamente alla ribalta il tartan: il quadrettato scozzese che non tramonta mai. Pare che il ritorno prepotente al tartan sia dovuto alla mostra: “Punk: chaos to couture”, messa in scena al Metropolitan Museum di New York lo scorso aprile. In realtà, ad aver indotto i più importanti stilisti di moda a riutilizzare il tessuto tartan nelle loro collezioni sono state le parole di Anna Wintour, direttore di Vogue Usa, durante la conferenza stampa di presentazione della mostra che si è tenuta a settembre dello scorso anno. Quindi nel ritorno del tartan nelle vetrine c’è certamente lo zampino di Anna Wintour. Quelli che un tempo erano considerati gli emblemi di appartenenza dei Clan scozzesi

oggi sono nuovamente i segni distintivi delle nuove collezioni moda. Il quadrettato scozzese si trova in quasi tutte le collezioni autunno-inverno 20132014. Da Moschino a Versace, da Cèline a Jil Sander passando per Givenchy. Una vera e propria invasione di quadretti che non ha risparmiato nemmeno gli accessori. Dagli orologi alle scarpe, passando per cappelli e occhiali da sole. Guardando alcune collezioni come quella autunno-inverno 2013-2014 di Versace ad esempio, la prima cosa che risalta è il riaffiorare di elementi cari alla tradizione punk: borchie, latex. Pelle e soprattutto le stampe tartan. Un piacevole ritorno per un tessuto dalla storia antica che rivive in questa stagione fredda una nuova giovinezza e da un tocco di colore con le sue sfumature al grigiore della stagione invernale. Così quello che nell’era punk e in piena epoca grunge era considerato un simbolo di

Utopia e comicità nel “Pluto” degli Stravaganti

appartenenza e ribellione oggi diventa il segno distintivo della generazione 2.0, quella per intenderci dei social network. Patrick Battipaglia

Un tuffo a piene mani nella “terra del mandulinu” con uno straordinario Massimo Venturiello

Prosa e musica per un viaggio e un omaggio alla terra di Sicilia Un tuffo a piene mani nella Sicilia d'altri tempi con ricordi e melodie che riportano alla mente un passato dal sapore nostalgico. «Terra di corbezzoli, datteri, melograni, arance e fichi d'India... ed ancora terra di miti e di leggende, - da Castore a Polluce -, e dalle mille dominazioni, saraceni, normanni, greci...» questa è la Sicilia che in ogni dove trasuda storia e cultura... «Sicilia bedda, Sicilia mia!». A dar voce a questi pensieri racchiusi in uno spettacolo misto tra prosa, versi e melodie Barberia: barba, capiddi e mandulinu uno straordinario Massimo Venturiello, “u varveri” (il barbiere), che lo scorso giovedì 14 novembre ha debuttato al Teatro Vitaliano Brancati di Catania accompagnato sul palco dalle musiche dal vivo della Compagnia Popolare Favarese (Pasquale Augello, Peppe Calabrese, Nino Nobile, Maurizio Piscopo e Mimmo Pontillo). Strumenti vari dal “sapore” antico: mandolino, chitarra classica, fisarmonica, tamburello, xilofono e all’occasione il marranzano che hanno fatto da colonna sonora a un racconto

Massimo Venturiello

di vita, ricreando la magica atmosfera di un’isola dalle molteplici facce e dalle tante tradizioni. Davvero bravi i cinque musicisti che hanno, non soltanto, sostenuto il protagonista nel suo peregrinare virtuale da una cosmopolita Nuova York ad una ostile ma pur sempre unica terra di Trinacria, ma hanno persino condotto gli spettatori, compiaciuti, in un viaggio musicale attraverso la più vera tradi-

VII

zione siciliana. Da un'idea di Gianni Clementi, con la regia curata dallo stesso Venturiello, lo spettacolo è riuscito a coinvolgere il pubblico compattando il tutto in un unico atto in poco più di un'ora e un quarto. Il protagonista dall'interno del suo regno, la tipica bottega del barbiere, è riuscito a raccontare la propria storia personale, alternando monologhi dal forte piglio riflessivo a pensieri frutto delle tante esperienze di vita dura e sacrificata, con immancabili considerazioni su questa terra ricca di odori e sapori unici dalla quale difficilmente si ci può allontanare. Da Salina alla bella Erice che tocca le nuvole, passando per Segesta e Selinunte fino ad arrivare al fiume di lava dell'Etna, una carrellata di luoghi simbolo che racchiudono solo il meglio della nostra sicilianità. Insomma un omaggio in prosa, versi e melodie per una Sicilia che ieri come oggi resta terra difficile ma speciale. Lo spettacolo andrà in replica fino al primo dicembre. Miriam Romeo

Una commedia senza tempo da una cruda realtà contemporanea. Eppure “Pluto”, commedia portata in scena per la prima volta ad Atene nel lontano 388 avanti Cristo dal più grande commediografo greco, Aristofane, non è altro che una lamentela sulle disparità sociali in cui gli onesti sono sempre i più poveri mentre i disonesti sono i ceti ricchi. Storia apparentemente vissuta e rivissuta, ma è la verve e la passione della compagnia teatrale de “Gli StraVaganti” che ne rende unica l'interpretazione. A ricalcare il palco al centro culturale Zo di Catania domenica 17 novembre in due repliche è un Pluto revisionato e adattato in un geniale stile comico che con maestria il regista Guido Turrisi ha dato vita lasciando sempre uno spazio di riflessione dietro ogni sorriso o un’apparente risata. Professionali e esilaranti i sei attori che si sono suddivisi il grande palco, ponendosi tutti in prima linea e facendo della propria parte una rappresentazione di grande protagonista. Da Antonio Caruso nelle veste dell’astuto padrone Cremilo, seguito da Adriano Aiello, fedele ma brontolone servo Carione, Giuseppe Bisicchia nel tanto desiderato Pluto dio delle ricchezze, ai tre attori dai vari personaggi: Massimo Giustolisi in Blessidemo, Giusto e il Giovane, Nadia Trovato nei panni della temuta Povertà, moglie di Cremilo e nella vecchia, ed infine Valerio Santi con le gesta del Sacerdote Esclapio, Lestofante e Ermete. A rendere perfetto lo spettacolo hanno collaborato Piero Lo Monaco e Mario Platania per la scenografia, Rosy Bellomia per la cura e realizzazione dei costumi mentre Rosario Rugolo per il supporto audio, Luigi Galatioto e Segolene Le Contellec per luci e fonico. Uno spettacolo sempre attuale con tanti forse troppi segnali a un'attualità in cui serve un po' riderci su. Una fine che sarebbe pure un desiderio ma che già troppo presente nel mondo delle utopie di Aristofane. Forse è proprio questo il messaggio che il grande drammaturgo vuole trasmettere in cui ogni opera vive del tempo in cui i desideri si avverano in un mondo di irrealtà in cui l'eroe comico trasforma i sogni in realtà e l'impossibile si realizza. Santy Basile

Nella foto un momento dello spettacolo Pluto di Aristofane


SPORT

VIII

22 NOVEMBRE 2013

Il “mental coach” rossoazzurro ha portato una ventata entusiasmo

Una piazza storica del calcio siciliano ritrova grande entusiasmo

Gigi De Canio: 4 punti in 4 partite

Giarre spettacolare È di nuovo in testa

E intanto fioccano i commenti sulla vicenda Wanda Nara

Q

uattro partite, quattro punti: è questo il bilancio di Gigi De Canio da un mese alla guida della panchina del Catania. Il “mental coach” rossoazzurro, come lui stesso ama definirsi, ha portato entusiasmo e una ventata di novità tra gli atleti etnei che hanno comunque provato a reagire all’inizio traumatico del campionato. Il risultato è stato quello di ottenere un pari con l’ostico Sassuolo, una convincente vittoria contro l’Udinese con un ritrovato Maxi Lopez e due sconfitte contro le corazzate Napoli e Juventus, dove comunque si è intravisto un netto miglioramento sul piano del gioco. «Abbiamo mostrato segnali convincenti contro l’Udinese. Ho anche visto le potenzialità che possono venir fuori da una rosa al completo. Ho parlato molto di questo con i giocatori. La cosa più semplice da fare sarebbe quella di piangersi addosso in un momento di difficoltà, invece dobbiamo riuscire a evidenziare anche i momenti positivi per migliorare l’autostima. Abbiamo preso consapevolezza delle difficoltà, dimostrando sempre un atteggiamento positivo, come abbiamo fatto vedere anche contro Juventus e Napoli». Sarà emergenza anche contro il Torino, domenica prossima alle 15:00, mancheranno Bellusci, Plasil, Barrientos e Bergessio, tuttavia qualche buona notizia arriva dall’infermeria rossazzurra. Spolli ha ripreso regolarmente gli alienamenti, così come Peruzzi che per la prima volta dal suo arrivo a Catania farà parte della lista dei convocati proprio nel match contro i granata, potrebbero farcela anche Monzon e Cabalceta, se ne saprà qualcosa solo alla vigilia del match. «Peruzzi è un giocatore sulla via del recupero, non ancora nella condizione ottimale - ha spiegato Gigi De Canio -. È un ragazzo molto attento, desideroso di

Wanda Nara

Gigi De Canio

recuperare il tempo perduto. Ha tanta voglia di migliorare. Stiamo lavorando per perfezionare la condizione degli infortunati, per evitare che incorrano in spiacevoli ricadute. Il mio pensiero è rivolto al recupero totale: non voglio rischiare, preferisco aspettare una settimana in più che perderli nuovamente in seguito». A fissare gli obiettivi del girone di andata ci pensa Tiberio Guarente, mediano rossazzurro arrivato in estate dal Siviglia: «per raggiungere il giro di boa con un pizzico di serenità in più è necessario ottenere 11 punti nelle prossime 7 partite per aprire così il girone di ritorno con 20 punti», ha dichiarato Guarente, tanti quanti ne servirebbero per mettere al sicuro un pezzo di salvezza.

Gossip made in Sicily, parte seconda Continuano i rumors sulla separazione tra Wanda Nara e Maxi Lopez.

Mentre l’attaccante argentino preferisce non commentare il suo divorzio dalla bella showgirl, pensando solo al campo e ai suoi tre bambini, la prorompente diva argentina è rientrata in patria e tra un’ospitata e l’altra sulle riviste specializzate in gossip, racconta tutti i retroscena della fine della sua love story dopo 6 anni di amore e passione. A Buenos Aires, Wanda Nara si è confessata in tv e sui giornali mettendo ulteriore pepe a quella che sembra a tutti gli effetti una telenovela. «Ci sono cose che non si possono perdonare - ha dichiarato la modella Maxi mi trattava come una regina, ma mi ha trascurata. Negli ultimi tre mesi non abbiamo avuto più rapporti sessuali». Tuttavia l’argentina sembra pronta a seppellire l’ascia di guerra sulla questione alimenti: «Non voglio litigare sui soldi - ha aggiunto parlando ad una rivista argentina -. Lui sa quanto mi merito». Mentre impazza ancora la notizia secondo la quale Mauro Icardi, attaccante dell’Inter ex compagno di squadra di Maxi alla Sampdoria, sarebbe la causa della separazione, il centravanti del Catania ha deciso di affidare a Sky Sport una sua dichiarazione sulla vicenda, preferendo concentrarsi su altro. «Non commento, non ho nulla da rispondere e non devo rispondere a nessuno - ha dichiarato al network sportivo il numero dieci etneo - Io, da padre, in questo momento ho solo da pensare alla serenità dei miei figli, che sono la cosa più importante che c’è. Loro sono la mia priorità. Il resto per me non conta». Antonietta Licciardello

L’entusiasmo è alle stelle per una squadra che non molla mai. I numeri parlano, del resto, chiaro: nono risultato utile consecutivo, frutto di otto vittorie, un pareggio e l’imbattibilità in campionato. Il Giarre Calcio continua davvero a sbalordire. Con la perentoria vittoria contro l’Atletico Catania, 3-0, L'allenatore del Giarre la formazione gialloblu è Maurizio Romeo tornata in testa alla classifica nel campionato di Promozione. Una piazza storica del calcio siciliano ritrova grande entusiasmo e rispolvera vecchi sogni. Maurizio Romeo è il tecnico della squadra dei record che in casa non sbaglia un colpo con 14 vittorie in 15 gare interne nell’arco delle ultime due stagioni. «Contro l’Atletico Catania - afferma il tecnico rossazzurro - abbiamo cominciato davvero bene. È stata una prova senza sbavature. Sono felice del primato raggiunto con una partita disputata in meno, un vantaggio da conservare sino alla fine». La squadra fa festa con il bomber Daniel Aleo, al nono sigillo stagionale, Massimo Sottile, che non è andato in gol ma è capace di saltare l’uomo con una facilità spettacolare, ed Eugenio Lu Vito, autore di un gol ma anche di un assist. Con questi tre il Giarre può davvero fare mirabilie. Ma quel che fa di questa squadra un comparto eccezionale è la compattezza e la qualità di ogni reparto. In difesa, l’ex Primavera Patanè è un baluardo davanti alla difesa protetta da Nicotra che sta acquistando ormai quel fattore di garanzia insita nei grandi portieri. A centrocampo, poi, l’arrivo di Saro Patti è stata la ciliegina sulla torta supportato nella linea mediana dal motorino Davide Messina. Tutti (Villani, Licciardello, Ferrone, La Spina tra i più attivi) stanno contribuendo al primato. Purtroppo l’indifferenza delle istituzioni comincia a pesare visto che al campo di calcio manca la manutenzione necessaria per rendere quello che era un gioiellino vent’anni fa, oggi uno spazio accogliente per una squadra che ha voglia e fa sognare. Nunzio Currenti

F1 – Domenica 24 novembre l’ultima prova del mondiale 2013 in Brasile

L’“Ottava” di Vettel in Texas Stati Uniti, Texas, circuito di Austin. È qui che Sebastian Vettel ha messo le basi per raggiungere Beethoven in Brasile con la creazione della “sua nona”. Che Vettel fosse diventato un “cannibale” ormai si era capito. Pole, giro veloce e vittoria sono ormai le sue mire abituali; infatti non ascolta neppure le indicazioni (ordini) del muretto che lo invita ripetutamente a preservare gli pneumatici tanto da effettuare al penultimo giro quello più veloce della gara. Webber ha avuto la sua ormai consueta disastrosa partenza perdendo la seconda posizione sia nei confronti di Grosjean che di Hamilton. Stavolta anche Alonso ha perso

una posizione allo start facendosi superare da Perez, posizione poi faticosamente riconquistata e migliorata. La gara, nonostante il bel circuito, che somiglia più ad una pista di Slalom speciale a causa delle sue continue curve sinistra-destra, (fanno girare la testa agli spettatori, figuriamoci ai piloti a quasi 300 km orari), è stata abbastanza noiosa vitalizzata solo da alcuni sorpassi dovuti al Drs ed al Kers. La vera battaglia l’ha disputata la Mercedes per conservare il suo secondo posto in classifica costruttori davanti alla Ferrari che rischia anche la terza posizione. Infatti Grosjean che ha guidato da veterano conquistando un ottimo secondo posto alla partenza e non

mollandolo più, ha dato una bella “scozzata” alla classifica portando a soli 18 punti il distacco dalla Ferrari. Distacco che sarebbe stato molto inferiore se Kovalainen (sostituto di Raikkonen in Lotus) non avesse dovuto effettuare un lungo pit stop per un problema tecnico. Anche la Mercedes (348 punti) avrebbe potuto aumentare ancor di più il vantaggio sulla Ferrari (333 punti) se Rosberg non fosse incappato in una giornata NO che lo ha relegato al nono posto. Grande giornata per Bottas (Williams), futuro compagno di squadra di Massa, che ha conquistato un inaspettato ottavo posto. Negli ultimi giri c’è stata la sensazione che siano arrivati ordini

dalle case costruttrici e precisamente da Renault e Ferrari. Hanno frenato Webber (Red Bull con motore Renault) che stava per “sverniciare” Grosjen e imposto lo stop ad Hulkenberg (Sauber con motore Ferrari) per non impensierire Alonso che aveva fatto l’impossibile per portare “La Rossa Pallida” in una posizione che limitasse i danni in classifica team. Alonso (227 punti) che con l’abbandono delle due ultime gare da parte di Raikkonen (in Ferrari dal 2014) ha virtualmente conservato il secondo posto in classifica piloti alle spalle del lontanissimo Vettel (372 punti), quasi 150 punti (equivalenti a sei vittorie) di svantaggio. Domenica prossima 24 novembre in Brasile, ultima prova del mondiale 2013, ci aspettiamo la “nona” di Sebastian e vedrete che sarà un’ottima esecuzione. In diretta sulla Rai. (N.P.)


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