ABBIAMO MANGIATO A…
LOSTALLO: RISTORANTE GROVEN
Carole Rosa (servizio), Alan Rosa (comproprietario e chef di cucina) e Natalia Marghitola (apprendista cuoca).
testo Luigi Bosia - foto Rémy Steinegger
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i è successo molto raramente, in questa rubrica che compie ormai undici anni (oltre 120 articoli!), di uscire dal cantone, anzi, mi sembra di non averlo mai fatto. Questa volta però il ristorante meritava il viaggio che, infine, non è stato molto lungo. Sono andato infatti, in Mesolcina, restando quindi nella Svizzera Italiana. Valle meridionale del cantone Grigioni è percorsa dalla Moesa. Aperta verso sud, è a due passi autostradali da Bellinzona. Appunto a 200 metri dall’uscita autostradale di Lostallo abbiamo trovato l’albergo dei Rosa, costruito dalla nonna di Alan che, due anni or sono, ha lasciato il San Matteo di Cagiallo per raggiungere il padre che abbisognava di un colpo di mano in cucina. A quei tempi la Michelin prevedeva di assegnargli la stella, mentre la GaultMillau del 2004 l’aveva nominato “sorpresa dell’anno” per il Ticino. Alan Rosa, classe 1975, è mesolcinese. La sua carriera ed esperienza è di quelle che emozionano e rassicurano. Con tanto di
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ILLUSTRAZIONE TICINESE 08-07
diploma federale (1994) e attestato professionale federale di cuoco della gastronomia (23 luglio 2001) e, ovviamente, il certificato della scuola ticinese degli esercenti. Ha svolto l’apprendistato al Palace di St. Moritz, seguendo i corsi estivi a Tenero, poi ha fatto pratica presso grandi chef come Horst Petermann e Bernard Ravet. Da non dimenticare l’attestato di maestro di tirocinio. Tutte premesse di capacità cui si aggiunge la qualità dei prodotti impiegati. Un livello gastronomico di tutto rispetto. La sua cucina è inventiva e gustosa, soprattutto gustosa. Le proposte sono stagionali e tematiche. I menu sono di alta qualità, a prezzi conseguenti. A mezzogiorno propone però un menu di Fr. 35.-. Dopo un breve periodo invernale a San Bernardino, dalla primavera 2006 Alan Rosa è dunque giunto a Lostallo dove la GaultMillau gli ha attribuito 13/20 lodando la combinazione di cucina nostrana con quella “gourmet”. Un articolo sulla Schweizer Illustrierte (7 maggio) valorizza i suoi “involtini ai