Ilgallo07 2018

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eccellenza in corsia

la pubblicazione

31 marzo/ 13 aprile 2018

Tricase: batte forte il cuore

Scoperta scientifica. Pubblicata sul Journal of American Heart Association: “Il movimento fisico protegge; i più pigri hanno un rischio quintuplicato di incorrere in aritmie cardiache; più ricoveri tra i sedentari”

“U

na mela la giorno toglie il medico di torno”, vecchio adagio dal sapore fatato della nonna, sembra possa essere sostituto con il nuovo motto: “Un passo (i) al giorno toglie il medico di torno”. è proprio così: svolgere una moderata attività fisica quotidiana aiuta a prevenire pericolose aritmie cardiache come la fibrillazione atriale. è questa l’importante scoperta scientifica emersa da una ricerca coordinata dal dottor Pietro Palmisano, cardiologo aritmologo dell’ospedale “Cardinale Panico” di Tricase, e diretta dal primario, dottor Michele Accogli, recentemente pubblicata sul Journal of American Heart Association, un’importante rivista medica a livello mondiale. Lo studio, durato oltre 2 anni, ha coinvolto 770 pazienti affetti da gravi patologie cardiache e portatori di defibrillatore cardiaco. Una tale scoperta, che accompagna sani principi a pazienti sani, ha solleticato la nostra curiosità e, armati di notes e paperino, ci siamo recati presso il nosocomio dove, fra un paziente, uno squillo ed una chiamata urgente, abbiamo avuto modo di chiacchierare con Accogli e Palmisano, ai quali abbiamo chiesto: Fate periodicamente pubblicazioni su riviste scientifiche? Dott. Accogli: vorrei fare una premessa chiarificatrice: questi eventi sono il frutto di un lavoro seminato negli anni; infatti, non è un caso se oggi si è arrivati a pubblicare su cotanta rivista scientifica. e non vale solo per il nostro reparto, ma per l’ospedale in senso globale, è un cambio storico che è avvenuto soprattutto nell’ultimo decennio. La lungimiranza della Di-

Che cosa comporta, al di là del rezione, che ha sempre spinto prestigio, ottenere questo verso un alto livello di pretipo di pubblicazioni così stazioni in tema di effiimportanti? cienza e qualità, ha di Dott. Accogli: il lavoro fatto registrato l’elepubblicato è parte di un vazione del profilo Questo risultato non insieme di pubblicaprofessionale. è la margherita che zioni già effettuate Come si arriva alla negli anni precedenti pubblicazione in nasce da sola nel su altre riviste internaquesto tipo di rivideserto, ma si inserisce zionali. Infatti, recente ste così importanti? in un contesto di motivo di soddisfazione Dott. Accogli: e’ il riattività scientifica per la nostra equipe è la sultato finale di un’attipubblicazione sul Journal of vità che si svolge continua Cardiovascular Medicine delle quotidianamente, l’ impeultime linee guida nazionali sulla gno profuso deve essere suffracorretta programmazione dei pacemaker, gato da oggettivi riscontri scientifici alla cui stesura il dott. Palmisano, primo che accompagnano l’attività assistenziale autore di uno dei due documenti che comalla ricerca clinica. pongono le linee guida, ha dato un contributo decisivo. Questo risultato non è la margherita che nasce da sola nel deserto, ma si inserisce in un contesto di attività scientifica di cui il dott. Palmisano ne è il primo coordinatore. Il reparto di cardiologia di Tricase si pone a livello regionale come il primo centro in termini di produzione scientifica a livello nazionale e internazionale, anche e forse più della stessa cardiologia universitaria di Bari. In che cosa consiste questo tipo di ricerca? Come si è svolta? Dott. Palmisano: la ricerca è uno studio multicentrico ed il frutto di una rete di collaborazioni che abbiamo creato con altri centri, prevalentemente del nord. Abbiamo unito le forze ma l’idea nasce qui, in questo ospedale, è questo il centro di Il dottor Michele Accogli, primario di gravità ed io sono l’ideatore ed il coordiCardiologia e il dr. Pietro Palmisano

Il reparto di

Il

primario di cardiologia, dott. Michele Accogli: “Il reparto è costituito da 14 medici cardiologi, me compreso. L’orgoglio del mio reparto è l’età decisamente giovanile rispetto alla media dei reparti di cardiologia italiani (che si aggira intorno ai 55 anni). Questo si inserisce nella strategia e nell’ottica di guardare in prospettiva, per cui ci sono un’attenta selezione dei colleghi che si rendono disponibili a venire a lavorare in questo reparto ed un’attenzione alla qualificazione professionale ed al dato anagrafico; oltre al fatto di dover sposare la “mission” di questo ospedale, fattore fondamentale. In aggiunta, oltre a tutta l’attività di arit-


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