DICEMBRE 2015

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Gia’ fogli periodici web del mese di dicembre 2015

S a p e re Au d e ! MOVIMENTO ILLUMINISTA MILANESE EUROPEO


“il Caffè” nato sulle istanze dell’illuminismo si forma tramite la comunicazione orale nei caffè di Milano, come ribellione. Perché proprio a Milano? Milano, aveva quasi dimezzato la popolazione dopo la peste del 1630 e la Guerra dei Trent'anni, la città entrava nel settecento sotto il dominio degli Asburgo, che nel 1706 avevano soppiantato gli Spagnoli nel controllo della città, anche se solo nel 1713-1714 il dominio Austriaco venne riconosciuto. Una nuova scintilla culturale motivava la voglia di lottare dei Cittadini, in questo contesto un fermento popolare si formò al seguito delle tematiche evolute dell’illuminismo, diffuse e comunicate verbalmente nei Caffè questo affinché la gente potesse ascoltarle e discuterle. Parole semplici, trasparenti, comprensibili, elementari, superarono la comunicazione di propaganda sotto l'esclusivo controllo delle autorità al potere, divenne così tradizione orale. L ‘intellettualità milanese divenne così la riflessione dell’ illuminismo dell'Italia. Il Potere con l'aiuto della Chiesa cercò di mantenere il controllo sulla massa, ma sull'onda di idee come quelle di Voltaire, l’illuminismo iniziò ad occupare un posto nella memoria collettiva, indicando e superando le paure impostando così la strada per la tolleranza e la libertà. Il pensiero dei filosofi Francesi l’illuministi affascinò tutta l’Europa, ricordiamo Immanuel Kant che con la “Critica della ragion pura” segna la svolta nella storia della filosofia e l'inizio della filosofia moderna (Suo è il motto che divenuto la bandiera dell’’illuminismo “SAPERE AUDE!”), ma ricordiamo anche tantissimi altri Cittadini nella cultura, Spagnola. Tedesca, Russa, indirizzando la politica illuminata del Nord Europa e divenendo riferimento dalle Americhe, alla Cina e oltre in una continua progressione di condivisione libera. Nei successivi anni influì anche in paesi inizialmente restii come l’Inghilterra con nuove analisi e comprensione per le cose, indicando modelli di studio come quello dell’evoluzionismo di Darwin, impostazione analitica che si è progressivamente affermato nella comunità scientifica internazionale L’illuminismo riuscì a trovare in Milano, per la sua storia di contaminazioni culturali Europee l’incontro di nozioni diverse che contribuirono a plasmare il carattere e ad affinare le attitudini cognitive degli individui divenendo parte attiva in quella scintilla che ha cambiato la storia, oggi è ancora è osteggiata da oscurantismi basati su superstizioni e ignoranza. I Cittadini Milanesi si avviarono verso una cultura trasversale Europea, la città stimolata, nel consenso generale che l’illuminismo stava acquisendo coinvolse molte persone comuni e intellettuali tra i più noti, sposato con Teresa Blasco di origine spagnola-siciliano, Cesare Beccaria che scrisse il trattato “Dei delitti e delle pene”, punto di vista ufficiale dell'Illuminismo in campo giuridico e che con Alessandro Verri fondarono l'accademia la "Società di 'Pugni"; questo movimento lasciando spazio a tutti in collaborazione con i Cittadini pubblicò ” il Caffè” . il Caffè" così assunse un ruolo di punta all'interno della società lombarda, trattando i temi illuministici, come la lotta all'ignoranza, il libero ponderato commercio, I ‘avversione per l'autoritarismo economico, lo strapotere dei media, senza polemiche astratte o intransigenze ideologiche. Con il Fascismo l’illuminismo milanese venne represso e distrutto quale antitesi naturale, piccoli editori e attivisti antifascisti vennero esclusi dal sistema economico e inviati al confino. Il libero pensiero venne distrutto represso nascosto alla gente e ogni sua forma cancellata al fine di farlo dimenticare. Ma il Caffè è riuscito a vivere nel silenzio della obbligata accettazione. L’evoluzione illuminista conferma la conoscenza che se non lo si può cancellare, distruggere, sopprimere, l’illuminismo lo si può solo interdire bloccandone l’evoluzione attraverso il controllo sia culturale che economico delle persone, ma a costo di grandi sacrifici riesce a sopravvivere nello spirito della gente libera nel passa parola. La struttura del ”il Caffè” resterà con le stese tematiche come nei fogli periodici già pubblicati sul Web, del “il-caffe.info” e “azioneanziani.*”. dividendo anche un mensile, aperto, curioso, nella sua 'animosità delle discussioni che ancor oggi metaforicamente può essere descritto "come se si facesse a pugni”. L'animosità di contrasti di tipo ideologico metodologico, politico religioso e sociologico, politico, hanno sempre il fine di trovare un sistema capace di sostituire quello del violento dispotismo del Potere. “iI Caffè – SAPERE AUDE!” prosegue nella filosofia illuminista già trasmessa oralmente indicando libertà di pensiero continuando in quei valori che ci hanno fatto e ci aiuteranno ad evolvere verso un miglior futuro ben oltre la misera di illusioni e l’oscurantista della speranza. L’editore


Politica Editoriale

Informazioni editoriali. Testata: “il Caffe-Sapere Aude!,

INDICE pag.

Presenttazione storica

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Indice e politica editoriale

pag.7

Siamo arrivati alla fine del 2015 chiudere e fare un resoconto di quest’anno è dover ripensare ad un sistema politico che ha raggiunto il suo massimo di sfacciataggine d’indecenza nei confronti dei cittadini,

pag.4

pag. 10 pag. 11 pag.1 pag 14

Aiuto! Non respiro più!

NATALE 015

Perché questo governo Renzi deve "dovrebbe" dimettersi: L ’ I TA L I A

DIMISSIONI!

E I L G I O C O D E L L E T R E C A RT E .

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Appello per la campagna:  “PAGINE CONTRO LA TORTURA”

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Il tempo nuovo dei tumulti.

pag. 0 pag. 7

Lo spettacolo ha inizio: Entri il Papa e i suoi gregari!

Trasparenza, informazione, piano di marketing cittadino, analisi preventiva del budget, lotta alla corruzione, sussidiarietà. Questi i temi dimenticati nelle primarie PD ! Chissà come mai!

IL FUTURO DELL'ECONOMIA MONDIALE È UN'ECONOMIA DELLA CONOSCENZA: INTERNET NE SARÀ LA COLONNA PORTANTE. IMPEGNAMOCI AFFINCHÈ IL SAPERE SIA LIBERO INDIPENDENTE DA SUPESTIZIONI E INTERESSI DI PARTE.

www.il-caffe.info. E mail: info@il-caffe.info N° 9 uscite annuali – Mensile- Edito online. Non soggetto alla registrazione presso il ROC (registro degli operatori di comunicazione) come previsto dall’articolo 16 della legge 7 marzo 001, n. 6). “il Caffè–Sapere Aude” www.il-caffe.info, Non soggetto dagli obblighi di registrazione della testata presso il Tribunale (articolo 6 della legge 8 febbraio 1948, n. 47). “il Caffè-Sapere Aude!” www.il-caffe.info, non è soggetto agli obblighi di registrazione della testata presso il tribunale provinciale (Art. 5 della legge 8 febbraio 1948, n. 47) Non soggetto a sottostare all’articolo 1 della legge 5 agosto 1981, n. 416 sulla titolarità delle imprese editoriali e alla registrazione presso il ROC (l’iscrizione come condizione per l’inizio delle pubblicazioni), e ad essa non si applicano le disposizioni di cui alla delibera dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni n. 666/08/CONS del 6 novembre 008, e successive modificazioni. Siamo fonte indipendente per una leadership politica d’Internet, standard tecnologici, e lo sviluppo futuro. Più di tecnologia, semplicemente avanzando, Lavoriamo per garantire che Internet nello spirito illuminista continui a crescere ed evolvere come piattaforma per l'innovazione, lo sviluppo economico e il progresso sociale per persone in tutto il mondo.. Per il contenuto scritto siamo, se non diversamente specificato, sotto la licenza Creative Commons BY-NC-SA .0 . Le opinioni espresse in questi articoli sono proprie degli autori e non riflettono necessariamente l’opinione editoriale

Nel mese di ottobre 2015 con un accordo di reciproco soccorso, “ il Caffè” e il “movimento Utopia” nel segno dell’illuminismo si affratellano ufficialmente. Il caffè SAPERE AUDE! Si apre ancora una volta oltre alle mura della Città per continuare nel ruolo storico già riconosciuto

il Caffè dal 1764 opinione Illuminista -SAPERE AUDE! MOVIMENTO ILLUMINISTA MILANESE EUROPEO.

www.il-caffe.info

info@il-caffe.info finito da stampare il 9 novembre 015


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Aiuto non respiro più!

L’Italia ha trovato il sistema per ridurre le spese pensionistiche: più morti meno pensioni. Infatti il nostro “bel paese” ha il record del numero di morti premature rispetto alla normale aspettativa di vita per l'inquinamento dell'aria. La stima arriva dal rapporto dell'Agenzia europea dell'ambiente (Aea). Solo a Milano ogni anno ci sono circa 1000 decessi per inquinamento, poco male è solo la fascia bassa quella che


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generalmente non ha case in montagna e al mare, e trascorre il suo tempo sempre in città, bastonata costantemente da magistratura e avvocati i nuovi sciacalli della povera gente per poter avere case al mare e montagna! Un giro economico indecente che nessuno ha mai analizzato per convenienza.Politici e amministratori hanno tutti la seconda casa e pertanto loro si salvano insieme ad altri compagni di merenda.

68.000 morti ogni anno in Italia pertanto, nulla di grave, sono tutti identificabili tra le fasce basse. Amianto, inquinamento, degrado, le fasce fragili sono le più colpite, ma cosa possono fare?Quando reclamano come è avvenuto per l’abbuffata dei corrotti dell’expo si ritrovano a perder botte dalle forze dell’ordine e vedere chi è al potere sfilare in cortei protetti, con sindaci e ndrangheta insieme alla stupidità del popolo


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rintronato dal clero politico e media. Spiati, indagati, derubati, violentati, tutto con il sonnifero dei politici filoclericali , altro che alcune religioni siano la droga del popolo, sono gli assassini del popolo!

Bristol! Nessun commetto basta leggere il sito della Commissione Europea per le città verdi http://ec.europa.eu/environment/europeangreencapital/about-theaward/index.html. E mentre si soffoca il Maroni pensa a costruire la città della saltute a Sesto San Giovanni (milano)! Incredibile ma vero!

Siamo stanchi di una classe politica compromessa corrotta e bugiarda. Il popolo è sottoposto a violenze inaudite da parte di coloro che dovrebbero tutelarlo.

Purtroppo persone che avevano avuto la fiducia dei cittadini si non dimostrati opportunisti e bugiardi. Come per il sindaco di Milano Pisapia che ha sostenuto attraverso i media che milano è una delle città più verdi di Europa! Forse è un po confuso e crede di essere il sindaco di


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Siamo arrivati alla fine del 2015 chiudere e fare un resoconto di quest’anno è dover ripensare ad un sistema politico che ha raggiunto il suo massimo di sfacciataggine d’indecenza nei confronti dei cittadini,

certo non quelli al Potere, ma verso le fasce più fragili e poco avvezze all'inganno mediatico attualmente in corso. Statistiche comparate con dati di comodo appaiono sempre più favorevoli al Governo, mentre nella realtà se analizzate farebbero rabbrividire tutti. Manifestazioni come l’Expo, se comparate su cosa si sarebbe potuto fare e già si sapeva prima dell'allestimento, fanno capire quanto sia stato solo una strategia utile per racimolare voti di scambio. Come potremmo definire la vendita per €1 un Euro alla Caritas dei beni mobili usati per qualche mese ai 1500 delegati e ospiti, tra cui Mattarella, arredi di lusso usati durante l’expo se non un furto alla collettività che già non incassa tasse da queste organizzazioni? Invece per gli immobili attualmente sono già sul mercato i 97 appartamenti delle sette torri costruite villaggio per delegati Expo, per il quale si indica un quartiere da 1 -1 mila abitanti come totale un giro di 4000/4500 appartamenti che se li stimiamo minimo da 60.000 a 100.000 euro per ognuno fanno circa 450 milioni. Immaginatevi pure il proseguimento della corruzione, delle raccomandazioni, degli arricchimenti, che questa fetta di mercato offrirà, altro che corsie preferenziali per le forze dell’ordine! Inoltre l’immobiliare Euromilano incaricata dell'affare, dovrebbe costruire altri quattro palazzoni per l’housing sociale e l'imobiliare si è già mangiato 14 .500 metri quadri destinati all'edilizia libera. Poi vi è un centro commerciale da 65mila metri quadri che andrà in mano alle coop, il più grande di Milano. Nessuna trasparenza su Euromilano, che pare sia la società immobiliare a cui fanno capo i terreni adiacenti all'Expo e partecipata da Intesa Sanpaolo (4 %), Unipol (15%), cooperative ( 5%) e dalla Canova di Marco Brunelli (supermercati Finper, con il 17%). Con debiti che erano arrivati a 60 milioni ( 57 milioni banche, di cui 177 milioni in scadenza, e 10 milioni verso fornitori) a fronte di attivi per 95 milioni. Il 17 dicembre 015 la famiglia Cabassi vicina alla galassia del cattolicesimo ambrosiano entra con il 17,1% nella compagine societaria di Euromilano, acquistando di fatto la quota di Canova , società di Marco Brunelli.


8 Gli altri soci restano Intesa Sanpaolo con il 4 ,4%, Prospettive urbane ( 4,6%), che comprende cooperative di abitanti dell'area milanese, e Unipol con il restante 14,9 per cento. Un giro economico esagerato per cui il silenzio dei media già asseconda la mancata trasparenza e fa produrre l’incredibile super fantasmagorica riqualificazione della qualità di vita di Milano vedi opinione fantasiosa del Sole 4 Ore. Indignarsi è poco, in tutto questo mangiare, continuano gli fratti nelle case ALER inquinati dall'amianto al limite della decenza per il degrado di costruzioni programmate solo per favorire lavori di manutenzione. Proseguendo nel mantenimento di questa politica, nella logica dei poveri sempre più poveri e i ricchi sempre più ricchi, ci troviamo con un sistema legale che vive dei residui di miseria andando a sfruttare sino al limite gli sfortunati inquilini ALER con il falso obiettivo del piano per risanare i conti del'istituto attraverso il recupero della morosità, affitti e spese (per pulizie e riscaldamenti) non pagati. Anche un bambino sa fare due conti, e capire che quello che è stato sottratto dalle case dai vai dirigenti Pubblici è ben superiore a compensare il disavanzo. Non solo, se gli affitti avessero avuto un costo sopportabile non i debiti non sarebbero così elevati, invece hanno applicato affitti a sostegno della bolla immobiliare non proporzionati al reddito possibile tanto che i cittadini non sono riusciti a pagare. Diciamolo, poi come sarebbe possibile far fare la bella vita a magistrati e avvocati che si nutrono della sofferenza delle classi fragili e povere? Ricordiamo i milioni spesi da ALER in consulenze esterne, le società costruite a scatole cinesi per non far trasparenza. La truffa ha sempre avuto il capo espiatorio nelle persone che non hanno potuto nemmeno avere i soldi per vivere decentemente, poiché l’ALER è sempre stata gestita da forze politiche dell'entourage cattolico. Giusto che questi disgraziati peccatori morosi abbiano la loro Santa Croce! VERGOGNA! Milano è già per se una città con un costo di alimentazione e vita altissimi, gli stipendi sono stati commisurati ai contratti nazionali e non rapportati al costo della vita locale, le pensioni sono bloccate, mentre il costo della vita aumenta, si parla che i giovani andranno in pensione con poco, perché le vecchie generazioni sono andate in pensione con molto? Ricordiamo che i pensionati hanno preso il 75% del loro stipendio, il quale durate il periodo lavorativa veniva compensato con buoni mensa, con benefit e extra vari, necessari alle aziende per tenersi i lavoratori e non venir soffocati dalle tasse! In oltre, ricordiamo la truffa del passaggio dalla Lira all’euro, dove il valore immobiliare è raddoppiato, come sono raddoppiate le parcelle dei liberi professionisti e gli affitti ALER sono quasi raddoppiati!


9 Strumentalmente la stampa usa solo bastoni per i poveretti che non sono riusciti a pagare gli affitti, manipolando indecentemente l'opinione pubblica, per sostenere la magistratura che continua a sfrattare la povera gente. Queste persone sono opportuniste delle disgrazie altrui e dovrebbero subire quanto hanno subito i meno fortunati di loro, provare ad svegliarsi le mattine senza i soldi per mangiare, impazzire per il dolore di non riuscire a guadagnare nemmeno un centesimo, provare la sofferenza dei meno fortunati dei più fragili. Si vergognino! La Stampa Italiana blocca quasi ogni notizia non gradita al Governo e L'Europa deve intervenire per fermare aiuti di Stato da parte del Governo a Banche e Aziende, gli aiuti di Stato lobby ed amici sono stato da sempre un voto di scambio eppure il Governo spudoratamente nega! Cosa aspettarci da un paese dove l'abusivo Presidente Renzi accusa l'Europa di fare burocrazia, mentre ben si sa che tutte le amministrazioni Italiane sono pervase da una burocrazia solo predisposta a creare ostacoli e barriere architettoniche informatiche per impedire all'accessibilità, alla trasparenza, necessarie alla Democrazia e richieste dai cittadini! Cosa aspettarci da un ministro degli Interni che nel nome del buonismo non controlla l’entrata in Europa di potenziali terroristi! Cosa aspettarci di una ministra delle riforme che n on pensa al divario tecnologico e non attua riforme contenenti dei sistemi evoluti moderno! Questo è un trio dannoso, un terzetto che mente. e in Italia il giornalismo è al servizio e mentre in Europa gruppo di 9 giornalisti europei hanno presentato denunce con Corte di giustizia dell'Unione europea, chiedendo l'accesso ai documenti che mostreranno come i membri del Parlamento europeo (MEP) hanno speso le loro indennità.chiedendo le copie dei documenti che mostrano dettagli per le spese di viaggio, le spese di alloggio, spese d'ufficio, e assistenti spese per gli ultimi quattro anni dei deputati. Immaginatevi cosa avrebbero fatto in Italia! Un Sistema politica comunicazione che rappresenta il Dramma nel Dramma e per cui non ci sono alternative, il che fa riflettere su sistema Italia! Purtroppo questo ingiusto sistema è una produzione del Clero Italiano che dal dopoguerra ha gestito con la complicità della destra americana la dipendenza stessa del nostro paese. Buon anno...

foto by:Indipent


NATALE 2015

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Inutile non considerare il Natale, inoltre quest'anno dopo 458 anni risulta coincidente alla data in cui viene indicata la nascita di Maometto, è una festa dedicata ai bambini e alla speranza, un mix di fattori coinvolgenti tanto da dedicare la nostra ’attenzione verso una antica importante organizzazione segreta che traffica in tutti i segreti del mondo - tra cui, le speranze. Il consumismo cavalca questa voglia di acquisti natalizi, ignaro parassita della speranza, strumento che fa aprire, non solo i cuori fragili, ma soprattutto i portafogli facendoci attingere sin all'ultimo risparmio. Un incendio di paglia che lascerà solo l’irrinunciabile speranza satura di quella ignoranza inconsapevole, indotta, nella purezza sfruttata di un bambino già predisposto alla schiavitù della speranza. Tutti speriamo in un avvenimento fortunato e imprevisto o fortemente desiderato che inaspettatamente risolva situazioni difficili, problematiche, pericolose. Un fatalismo che quando si concretizza ci fa pensare: “ ecco un filo, pensava, un filo che la provvidenza mi mette nelle mani (Manzoni)”. Già, la provvidenza e il destino nella ricerca della felicità hanno una certa somiglianza un fatalismo univoco, questo non coinvolge solo le religioni cristiane coinvolge anche altre religioni presenti o scomparse su questa terra. Meister von San Vitale in Ravenna.jpgMa gli uomini non sono solo greggi guidate da organizzazioni che trafficano nelle speranze, la nostra umana capacità di analisi la troviamo sin da Epicuro ( 00-400 a.C.) il quale sfida la nozione stoica della provvidenza e si concentra sulla ricerca di una felicità e di una saggezza che designa la tranquillità dell'anima derivanti da moderazione e l'armonia di esistenza. Il ataraxie, il principio della felicità, tranquillità dell'anima. Un materialismo, un atomistico, un disegno di un universo discontinuo, composto di materia e di vuoto. che non riconosce la provvidenza e ha bisogno di adattarsi in posizione. Questo in contrasto con gli stoici

per il pensiero e le emozioni distruttive che risultato di errori di giudizio, uno stile di vita, dove la migliore indicazione per un individuo non è quello che una persona ha detto, ma come persona che si comporta, "la virtù è sufficiente per la felicità". Pensiero che riusci a sopravvivere fino alla chiusura di tutte le scuole di filosofia pagana in AD 5 9 per ordine dell'imperatore Giustiniano I, che li percepì come in contrasto con la fede cristiana. L’assoluta verità è l’ ipotesi in cui ognuno di noi crede..., ma i diversi Credi non possono esistere se non sono supportati dalla assoluta convinzione della esattezza del loro fedi, pertanto nessuna religione potrebbe sopravvivere se non supportata dall' integralismo. Ogni religione ha nel proprio vertice l’integralismo altrimenti non potrebbe sopravvivere, essere integralisti e essere razzisti non nell'aspetto ma nel pensiero. Ipotesi contrarie o credi diversi potrebbero convivere, come razze e colori diversi nella unica certezza della biodiversità naturale, ma il crescere di uno vale la perdita dell’altro in questo sistema ammalato. 015 era stato designato da parte della sessantottesima sessione della Assemblea Generale delle Nazioni Unite, come Anno Internazionale della Luce e della Anno Internazionale dei suoli il risultato è sconfortante. Auguriamoci un 016 pieno di “Felicità.! Per la vigilia di Natale un natale di grandi speranze come non rileggere il Cantico di Natale di Charles Dickens? https://youtu.be/sHjqw91vsUQ


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Perché questo governo Renzi deve "dovrebbe" dimettersi:

La ripresa è purtroppo solo un piccolo frutto instabile, riforme non fatte e non previste riguardanti essenzialmente il futuro del nostro paese, frenano ogni possibile ripresa su basata sulla concorrenza trasparente, bloccata da continui opportunisti al potere, che pur sapendo prioritarie alcune riforme, nulla fanno se non perdere tempo. Riforme da fare immeditatmente: 1. Digitalizzazione dell'intera filiera produttiva, e commerciale.

2. Nella struttura dello Stato per formare dei dipartimenti che sovrintendano l'architettura di interi sistemi, compresi i processi di burocratici amministrativi e infrastruttura IT, predisposte al superamento di barriere che impediscano l'ascesso pubblico.

3. Semplificazione per rendere accessibile, secondo il modello culturale nazionale imposto al popolo, il superamento del digiital divide in tutte le sue variabili, rendere economicamente accessibile e stimolante l'uso degli strumenti informatici, sopratutto considerando il livello d'istruzione generale.delle grandi fasce sociali assorbite dall'audience passivo imposto, spostando la tassa per favorire la RAI e dedicarla a strutture predisposte allo sviluppo sociale partecipativo.

Questi primi tre punti potrebbero risolvere problemi persistenti quali corruzione, raccomandazioni, mafia, ecc., fornendo quella trasparenza necessaria per un effettivo rilancio.

Confrontando Il nostro paese, con gli altri 7 partner europei, si scopre che siamo ancora quartultimi nella classifica dei maggiori utilizzatori di internet. Buona parte delle commesse pubbliche avviene senza usare strumenti informatici, questo si riflette non solo nella scarsa trasparenza, ma anche in un aumento dei costi visto che la concorrenza, quando non si usano le tecnologie, risulta molto inferiore. Le reti NGN in Italia coprono circa il 40% mentre in Inghilterra superano il 90%! Divario esagerato! Gli italiani che usano Internet sono cica il 0% facile imputare alla non conoscenza, bisogna capire, il perché è degli interessi dei media TV per mantenere le quota di pubblicità, della burocrazia Kafkiana informatizzata, che complica i programmi per rendere inaccessibile l’uso, la complicazione al posto della semplificazione! Dramma Casa: 008 in tutta Italia si sono elevati drammaticamente tutti gli indici di abusivismo edilizio, in particolare nel Mezzogiorno tanto che in Molise, Campania, Calabria e Sicilia tra il 01 e il 014 il numero delle opere edili costruite illegalmente arriva a una percentuale compresa tra il 45% e il 60% di quelli autorizzati. Non solo il degrado del territorio lo si può vedere dai rilevamenti per vedere l’amianto, dov’è la fibra killer. Per vedere mancanze eclatanti, basta verificare di persona, specie in quelle aree interessate dall'edilizia sociale o pubblica che ne aveva fatto un uso smisurato! Purtroppo la Magistratura e una parte della Classe legale tratta tratta il problema casa locazioni come fonte di guadagno per l'attività inerente a fratti , locazioni, ecc. Questo deve cessare affinché non si possa continuare a speculare sulle disgrazie altrui. (segue)


1 Costatazioni sullo squallore politico/Banche Il 16 /1 / 15 il Dott. Renzi ha esposto un suo pensiero in parlamento, con fare imperioso , urlando "che non accetta lezioni sulla trasparenza da nessuno, questo rivolgendosi all'opposizione". Una ridicola “sparata” che lo fa vedere inaffidabile. Dal parlamento ci si rivolge a tutto il popolo, non è affare o ripicca di potere tra partiti! . La trasparenza è un continuo progress di lavori al fine di assicurarne l’effettiva accessibilità e profondità di analisi. Dare una risposta del genere indica di aver perso o di non aver mai avuto la conoscenza dei bisogni del popolo e ritenere la politica solo dominio. Per quanto riguarda ancora le banche altro fatto disgustoso: riteniamo opportuno deplorare che il Presidente del Consiglio cerchi di far intuire alla gente che le colpe sono dell’Europa e il ministro Padoan sostenga brevemente durante un interpellanza parlamentare che l’Europa agisce nell’’interesse dei cittadini. Dire tutto o far capire tutto e il contrario di tutto è vecchia logica Clericale al fine di avere sempre ragione. Fondo di risoluzione, ovvero l’ accordo sottobanco Renzi / Boschi. Intuibile ma indimostrabile visto la mancanza di strutture. dei dipartimenti che sovraintendano alla architettura dei sitemi che permettano la trasparenza. Chi ha truffato dovrebbe pagare..., per questo motivo diverse procure hanno già aperto molti fascicoli con numerose ipotesi di reato a carico degli ex-vertici delle banche, il previsto intervento del Dott. Cantone peggiora la situazione poiché come già si è visto per l'Expo 015 non provvede nemmeno a formare queste architetture di sistema rendendole pubbliche e trasparenti. Il dott. Cantone è la notte il buio il sonno. E' Stato stanziato un fondo con 100 milioni di euro per rimborsare parte dei risparmiatori sul quale però la vigilanza

di Bruxelles ha già espresso logici dubbi visto che saranno sempre i Cittadini a pagarlo. L’importo è inferiore ai soldi che sono stati ”cucinati” per il salvataggio delle quattro banche. E chi decide chi avrà il rimborso? Non si sa. Già perchè mentre le banche hanno già incassato il via libera per la deduzione ai fini Irap del 100% degli interessi passivi e il passo indietro sul taglio dell’IRES, i risparmiatori dovranno aspettare chissà quanto per sapere se hanno o meno diritto al rimborso, pertanto non solo paghiamo con le nostre tasse questo importo ma per il omento se lo cuccano le Banche e non i Cittadini truffati, il che fa riflettere sulla perversione del sistema Politico. Da addetto alla vendita nella “bancarella” del mercato del “suo” paese il Dott. Renzi ha informato che il sistema bancario italiano è più solido di quello tedesco , è l’ennesima menzogna ’Italia è ampiamente sotto la media europea per tutti e 4 gli indici considerati ed è molto distante dai dati della Germania dati attendibili lo dimostrano, vedi: Quali cittadini siamo profondamente delusi e scoraggiati n.d.r.: Legge sull'Oblio: Alcune foto che ritraevano La Ministra Boschi mentre parlava con il dott.Cantone sono state cancellate da Internet. Nulla di male se i due si conoscono e parlano direttamente. Ma perché farle scomparire? forse per i sorrisi?, gli sguardi? Inutile dire che la censura in questo paese esiste. “Già per evitare basse insinuazioni!”. Sapere Aude


DIMISSIONI! 1

In questi giorni abbiamo esposto delle opinioni critiche sulla vicenda della 4 banche. Queste critiche hanno subito gravi attacchi indiretti da parte di benpensanti giornalisti, direttori di'importanti testate e conduttori di mass media d’opinione, prodighi nel loro giustificare i coinvolti e indicare con ambi esercizi di retorica come negativo e inutile la critica sulle famose 4 banche Banche e la responsabilità il presunto e personale conflitto di interessi nell'azione intrapresa dal governo Renzi/Bosco per il salvataggio delle banche (Cariferrara, Carichieti e Banca Marche oltre a Banca Etruria). La nostra opinione ha assunto un ruolo provocatorio critico, che pur superficiale ha tracciato la potenziale malversazione, l’interesse personale, la potenziale truffa, e il probabile voto di scambio/raccomandazioni, e il contrasto d’interesse. Per questa squallida vicenda è inutile pensare a una commissione d’inchiesta, ben sappiamo quanto queste commissioni siano deficienti, ricordandoci come esempio la Commissione incaricata della comparazione dei costi degli stessi politici e per i quali una commissione ad hoc ha sentenziato “l’impossibilità” (Incredibile ma vero!). Ora non resta che una magistratura nel suo eterno sonnecchiare verso i potenti e cosi che ritroviamo sul registro degli indagati della procura di Arezzo i vertici della Banca Etruria per conflitto d’interesse fatture false re truffe degli amministratori. Ma anche se avessimo la magistratura più onesta del mondo, furbescamente gli avrebbero impedito di fare chiarezza, poiché manca la trasparenza. Impossibile ottenere trasparenza, anche in questo caso, mancando nella struttura dello Stato dei dipartimenti che sovrintendano l'architettura di interi sistemi, compresi i processi di business/banche e infrastruttura IT. Questi strumenti sono necessari affinché si possa stabilire una trasparenza accessibile, immediata e definire i processi abilitati per la tecnologia, favorire attraverso l’accesso della magistratura o delle commissioni d’inchiesta le informazioni generali. Questo è il modo con cui le aziende possono mantenere un ambito riservato alla strategia ma nel caso di un bisogno di analisi per gravi motivi, far accedere alla trasparenza. Insomma il Ministro Boschi ministro per le riforme, ignora o fa finta d’ignorare alcune riforme importantissime, travestendosi da rottamartice del vecchio ma in effetti oggi rappresenta la continuità e conservazione. Anche per questo se ne deve andare. L’Italia, almeno una parte progressista aveva creduto nel rinnovamento indicato da Renzi. Purtroppo ancor oggi oltre alla propaganda e ad una ripresa non dovuta al Suo Governo basta analizzarla per comprendere molte cose riguardanti la strategia commerciale di molti paesi extra europei. L’informatizzazione della struttura Pubblica al posto che semplificare avviene nella logica burocratica, nel più si complicano le cose meglio è per il potere tanto peggio per il popolo. Possiamo solo deprecare questo Stato/governo che mentre si gonfia e auto-assolve, abusa sempre più del popolo, madri con figli minori vengono sfrattati, le categorie più fragili vengono perseguitate da tasse e multe gli organi di polizia usano la forza picchiano e uccidono i Cittadini, ma lasciano entrare in Europa potenziali terroristi.

VERGOGNA!


L’Italia e il gioco delle tre carte. dei media di massa in netto calo e sotto le aspettative per l'ascolto dello storicamente lucroso giubileo. Un momento che vede il risveglio di alcune media, forse destati dell’allontanamento della

la quarta rivoluzione industriale. che con la digitalizzazione dell'intera filiera produttiva, produrrà un vero e proprio cambio dei modelli di riferimento. Non bisogna essere dei geni per comprender, che Big data, advanced analytics, realtà aumentata e stampa D sono il futuro. Tutti noi ci poniamo sempre con maggiore forza interrogativi per questa accelerazione della trasformazione digitale. Quale e come sarà l'impatto di questa rivoluzione sull'intera catena dei valori tradizionali e sopratutto, quali opportunità per gli attori della filiera industriale e quale trasparenza sarà necessaria per sconfiggere corrugente dalla solita propaganda di Stato. zione e lobby parassite. Questioni, che oltre i vari trattati, coinAbbiamo dovuto ascoltare il Mattarella volgeranno elementi di trasparenza necontro la corruzione e le varie mafie, cessari alla corretta competizione come al solito privo di contenuti, un di- commerciale. scorso nel quale dimentica di indicare la soluzione "Trasparenza", un agget- Purtroppo come ben ormai si è capito e tivo che gli procura un curioso mal di provato senza alcun ombra di dubbio, testa. salvo l’estrema negazione dei fatti da Un monologo sul futuro nel quale “ di- parte di invasati o coinvolti, la traspamentica”, che dopo il vapore, l'elettricità renza è l’unica soluzione, salvo obblie l'elettronica, le cosiddette “tecnologie gare un popolo ad essere idiota e dirompenti” ora stanno per alimentare schiavo.


15 Chiaro esempio è l’affare (Renzi/Bosco) dei quattro Istituti di credito con il decreto legge che salva CariFerrara, Banca Marche, Popolare dell’Etruria e CariChieti “salvati” dal Governo anche graz i e all'azzeramento dei titoli in mano a 115.000 tra azionisti e obbligazionisti subordinati, ridotti alla miseria Non vi è alcun dubbio che questa manovra è stata gestita da professionisti del settore, capaci di prevedere la manovra già all'origine nelle sue conseguenze! Una caso che ha costituito il problema e vede oltre a suicidi e la disperazione delle fasce di persone più fragili, il ricorso ad aiuti di Stato. Questi aiuti, che pagheremo sempre noi, sono l’inganno di Stato che perpetua nella sua arroganza, negando. Per la rinforna, che vedrà il sistema Banche rimborsare viene trascurato di comunicare che questi aiuti saranno detratti o scalati dalle tasse degli Istituti di credito che risarciranno gli sfortunati clienti truffati. Pertanto cambia la forma ma nulla cambia, i soldi, i nostri soldi, li mette anticipa lo Stato il quale dovrebbe fare gli interessi di tutto il Popolo e non di Lobby ecclesiastiche./politiche parassite. Una situazione vergognosa, (noi ovvero lo Stato) pur pagando stipendi da fa-

vola ad onanismi pubblici, inclusa l’arma della Finanza non sapremo mai in quali tasche sono finiti i soldi rubati. I soldi che fine hanno fatto? Perché è questo il punto, i soldi non

spariscono, qualcuno ha perso e qualcuno ha guadagnato, e il guadagno è stato fatto con l’ ingannando. Già ma il clero con le sue raccomandazioni e pressioni politiche e la perversa ragione del partito “Democratico (?)”(Teocratico) da cui discende la struttura delle varie banche, cerca di manipolare l’informazione imputando al’Europa la mancanza di valori e considerazione per i poveretti truffati! Incredibile ma gioco facile dato che nessun media Italiano ha messo in trasparenza l’influenza e il coinvolgimento parassita-ecclesiastico.


16 Il massimo poi lo si è visto con il buonismo opportunista Renzi il quale so-

stiene che ha fatto il tutto per salvare i posti dii lavoro, si certo il lavoro clientelare del voto di scambio! Questi soldi mal tolti devono ritornare, altro che farli pagare a noi! Esistono patrimoni personali che possono essere colpiti. (Ricordiamo ai Politici che in Inghilterra esistono assicurazioni che tutelano in caso di errore politico, già ma solo in caso di errore politico non di truffa a carico dei cittadini!)

quante persone tra gli immigranti sono scomparsi, violentati, uccisi, schiavizzati? Impossibile non vedere questi politici parassiti del popolo, non solo costosi visto gli stipendi e il lucro derivante dalle loro posizioni politiche, ma anche estremamente pericolosi per la nostra sicurezza e per la democrazia.

Per molto meno, in paesi democratici seri, non come l’Italia teocratica indiretta, tutti se ne sarebbero già andati a casa, o almeno quelli con un briciolo di dignità, incluso il Mattarella compromesso con il Clero sorge spontaneo il dubbio se sia fedele al Papà o all'Italia e all'Europa! Purtroppo non esiste opposizione in Italia, ne 5 stelle ne il Berlusconi, oltre a far finta di brontolare discretamente, non fanno nulla, il compromesso è la re-

Già quello che anche dice anche l’Europa con parole più diplomatiche.

L’inganno non finisce qui, nel segno del buonismo tanto di moda in questo periodo, vi è un altra indecenza morale che riguarda la mancata schedatura degli immigrati come invece aveva chiesto l’Europa. Il ministro Alfano, non ha tutelato la nostra sicurezza, pertanto dovrebbe dimettersi poiché ha potenzialmente aiutato ad entrare in Italia dei terroristi, i quali possono essersi forniti di nuove identità e colpire in qualsiasi parte del mondo! Non solo, come già avevamo scritto

gola. Cliccare qui per ascoltare quello che ne pensava sul compromesso il Gaber, già solo canzonette! https://www.youtube.com/watch?v=HsfCskH60aw&feature=youtu.be Questo è un governo è da allontanare immediatamente prima che oltre ad essere estremamente pericolo non faccia altro male!.


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Nuova strategia di marketing del Comune di Milano:

Milano è una delle citta più verdi d’Europa! Parola di Pisapia!

L’Expo è stato un successo! Parola di Pisapia

La qualità della vita a Milano è tra le migliori al mondo! Parola di Pisapia.

Non inmporta se è vero o no i tappeti bisogna venderli e farli pagare cari anche se logori e malsani! Parola di Renzi

Tanto i coglioni sono gli italiani Parola di Berlusconi.


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Appello per la campagna:

“PAGINE CONTR

Circa il divieto di ricevere dall'esterno libri e stampe d’ogni genere nelle sezioni 41bis “Nel tempo le istituzioni hanno allevato funzionari che ritengono naturale questo sistema di barbarie. Quando si eleva il meccanismo della mostrificazione a ’normale’ strumento di repressione, la tortura di varia natura diventa burocrazia quotidiana”. (Da una lettera di un detenuto rinchiuso nel nuovo carcere di Massama, Oristano, giugno 015). Da alcuni mesi chi è sottoposto al regime previsto dall’art. 41bis dell’ordinamento penitenziario (o.p.) non può più ricevere libri, né qualsiasi altra forma di stampa, attraverso la corrispondenza e i colloqui sia con parenti sia con avvocati: i libri e la stampa in genere si possono solo acquistare tramite autorizzazione dell’amministrazione. È un’ulteriore censura, una potenziale forma di ricatto, in aggiunta alle restrizioni sul numero di libri che è consentito tenere in cella: solo tre. Nel novembre 011 una circolare del DAP (Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria: il dipartimento del ministero della Giustizia preposto al governo delle carceri italiane) impose questa restrizione, ma fu bloccata da reclami di alcuni prigionieri e prigioniere accolti nelle ordinanze di alcuni giudici di sorveglianza. I ricorsi opposti da almeno tre pubblici ministeri contro queste ordinanze furono confermati in Cassazione. Infine una sentenza della suprema Corte del 16 ottobre 014 ha dato ragione al DAP, rendendo così definitiva questa nuova odiosa restrizione. Il regime di 41bis è il punto più rigido della scala del trattamento differenziato che regola il sistema carcerario italiano. Adottato trent’anni fa come provvedimento temporaneo, di carattere emergenziale, si è via via stabilizzato e inasprito. In questa condizione detentiva ci sono oggi ben oltre 700 prigionieri e prigioniere, fra i quali una compagna e due compagni rivoluzionari, trasferiti in queste sezioni da dieci anni. Il 41bis è attualmente in vigore in 1 sezioni all’interno di carceri sparse in tutt’Italia: Cuneo, Novara, Parma, Opera-Milano, Tolmezzo-Udine, Ascoli Piceno, Viterbo, Secondigliano-Napoli, Terni, Spoleto, L’Aquila, Rebibbia-Roma, Bancali-Sassari (entrata in funzione all’inizio di luglio 015). Il 41bis prevede: – isolamento per ore al giorno (soltanto nell’ora d’aria è possibile incontrare altri/e prigionieri/e, comunque al massimo tre, e solo con questi è possibile parlare); – colloquio con i soli familiari diretti (un’ora al mese) che impedisce per mezzo di vetri, telecamere e citofoni ogni contatto diretto; – esclusione a priori dall’accesso ai “benefici”; – utilizzo dei Gruppi Operativi Mobili (GOM), il gruppo speciale della polizia penitenziaria, tristemente conosciuto per i pestaggi nelle carceri e per i massacri compiuti a Genova nel 001; – “processo in videoconferenza”: l’imputato/a detenuto/a segue il processo da solo/a in una cella attrezzata del carcere, tramite un collegamento video gestito a discrezione da giudici, pm, forze dell’ordine, quindi privato/a della possibilità di essere in aula; – la censura-restringimento nella consegna di posta, stampe, libri. Questa tortura quotidiana è finalizzata a strappare una “collaborazione”, cioè a costringere, chi la subisce, alla delazione. Nessun fine, quindi, legato alla sicurezza quanto piuttosto all’annientamento dell’identità e personalità. Ciò è ancora una volta dimostrato attraverso l’applicazione di quest’ultima ennesima restrizione, visto che leggere e scrivere rappresenta da sempre l’unica forma di resistenza alla deprivazione sensoriale a cui sono quotidianamente sottoposti tutti e tutte le detenute. Le leggi e le norme di natura emergenziale, col passare del tempo, si estendono cosicché ogni restrizione adottata nelle sezioni a 41bis prima o poi, con nomi e forme diverse, penetra nelle sezioni dell’Alta Sicurezza e in quelle “comuni”, contro chi osa alzare la testa. Lo dimostra la generalizzazione di norme “trattamentali” eccezionali, quali per esempio: l’uso massiccio dell’isolamento punitivo disposto dall’art. 14-bis o.p. (*), che può essere prorogato anche per parecchi mesi consecutivi, in “celle lisce” e spesso isolate

all’interno dell’istituto; o la “collaborazione” poter accedere a un minimo di possibilità oppure la censura (di fatto) della corrispon o vestiti che è possibile tenere in cella. Una società che sottostà al ricatto della pe zazioni ed allarmismi, si rende consenzien dei libri è solo l’ultimo, più recente tassello bile e l’obbiettivo verso cui indirizzare le p 00164 Roma;centralino: 06 665911; Ufficio trattamento.dap@giustizia.it telefono: 06 telefonate, email, cartoline…e chi più ne quanto hanno messo in pratica! È altresì importante promuovere una cam tutte e tutti coloro che operano nel mondo


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RO LA TORTURA”

” (di fatto) quale condizione essenziale per à “trattamentali” (socialità, scuola, lavoro); ndenza e la limitazione del numero di libri

erenne emergenza, alimentata da banaliznte alle vessazioni e torture di cui il blocco o. Individuiamo nel Dap il diretto responsaproteste: D.A.P. – Largo Luigi Daga n. – o detenuti alta sicurezza mail:dg.detenutie665911fax: 0666156475. Tartassiamoli di e ha, più ne metta! Chiediamogli conto di

mpagna di sensibilizzazione e iniziativa di o della cultura: librerie, case editrici, di ap-

passionati/e della lettura, scrittori e scrittrici, viaggiatori tra le pagine, ecc., volta al ritiro del vessatorio divieto di ricevere libri. In particolare, al fine di fare pressione sulle autorità competenti ed estendere la solidarietà, invitiamo tutte le realtà a spedire cataloghi, libri, riviste, ecc, presso le biblioteche delle carceri in cui sono presenti le sezioni a 41bis (per gli indirizzi delle carceri clicca qui) e ai detenuti e alle detenute che di volta in volta ne faranno richiesta. Informazioni utili allo sviluppo della campagna si trovano in rete a questo indirizzo: http:/paginecontrolatortura.noblogs.org/. Il blog servirà da strumento di aggiornamento, coordinamento e documentazione. Chiunque aderirà alla campagna, per esempio con la spedizione di libri, ma anche con iniziative autonome, sarà bene che lo comunichi al seguente indirizzo di posta elettronica, cosicché sarà più semplice avere il polso della situazione su ciò che si sta, o meno, muovendo: paginecontrolatortura@inventati.org Un’esperienza simile fu fatta nel 005, quando l’allora ministro della Giustizia Roberto Castelli limitò il numero di libri tenibili in cella, nella sezione a “Elevato Indice di Vigilanza” (equivalente all’attuale “Alta Sicurezza ”) del carcere di Biella. Grazie alla campagna “Un libro in più di Castelli” si sviluppò un’intensa attività che interessò numerose città italiane, basata sulla raccolta e la spedizione di libri nel carcere piemontese, che sfociò in una partecipata manifestazione sotto le sue mura. La limitazione dei libri fu infine ritirata. Quest’appello vuole essere diretto e ampio, tanto quanto reclama la libertà, la lotta per viverla, nemica di ogni forma di prevaricazione e sfruttamento. Il carcere non è la soluzione, ma parte del problema. Sommergiamo di libri le carceri, evitiamo che si metta in catene la cultura! AGOSTO 015 – CAMPAGNA “PAGINE CONTRO LA TORTURA” (*) Art.14-bis Regime di sorveglianza particolare. Possono essere sottoposti a regime di sorveglianza particolare per un periodo non superiore a sei mesi, prorogabile anche più volte in misura non superiore ogni volta a tre mesi, i condannati, gli internati e gli imputati: a) che con i loro comportamenti compromettono la sicurezza ovvero turbano l’ordine negli istituti; b) che con la violenza o minaccia impediscono le attività degli altri detenuti o internati; c) che nella vita penitenziaria si avvalgono dello stato di soggezione degli altri detenuti nei loro confronti. … Art.14-quater Contenuti del regime di sorveglianza particolare Il regime di sorveglianza particolare comporta le restrizioni strettamente necessarie per il mantenimento dell’ordine e della sicurezza, all’esercizio dei diritti dei detenuti e degli internati e alle regole di trattamento previste dall’ordinamento penitenziario. L’amministrazione penitenziaria può adottare il visto di controllo sulla corrispondenza, previa autorizzazione motivata dell’autorità giudiziaria competente. Le restrizioni di cui ai commi precedenti sono motivatamente stabilite nel provvedimento che dispone il regime di sorveglianza particolare. In ogni caso le restrizioni non possono riguardare: l’igiene e le esigenze della salute; il vitto; il vestiario ed il corredo; il possesso, l’acquisto e la ricezione di generi ed oggetti permessi dal regolamento interno, nei limiti in cui ciò non comporta pericolo per la sicurezza; la lettura di libri e periodici; le pratiche di culto; l’uso di apparecchi radio del tipo consentito; la permanenza all’aperto per almeno due ore al giorno salvo quanto disposto dall’articolo 10; i colloqui con i difensori, nonché quelli con il coniuge, il convivente, i figli, i genitori, i fratelli. (Non cita mai la “misura” dell’isolamento, che invece è la prima ad essere impiegata e la più grave.)


Lo spettacolo ha inizio: Entri il Papa e i suoi gregari!

Come tutti gli anni proponiamo una sintesi intuitiva del 016. Un analisi sulle situazione attuale che riflette il potenziale futuro legato dagli attuali sistemi. La questione morale oggi è di rilevanza globale e definirà molto del nostro futuro. Ormai è scontato che la burocrazia sta’ premendo il sopravvento sui sis t e m i , complicandoli a tal punto di rendili così confusi che in alcuni casi sono inaccessibili, questo con il chiaro intento di mantenere tesa quella catena Kafkiana legata che obbliga tutti noi, e così imporci il dover affrontare costi inattesi per poter risolvere il problema Costi che se anche di piccola entità in economia di scala estremamente lucrosi. Lo stile furbone, a supporto delle inutili complicazioni, lo abbiamo notato dal Preside Jean-Claude Juncker, non tanto per gli interrogativi sui suoi intrallazzi politico fiscali, ormai dimenticati come consuetudine dai media, ma sulla sua presa di posizione contro la semplificazione delle cose. Questa logica complica la vita di chi deve lavorare e impegnarsi per sopravvivere, impegni che ci occupano il tempo della nostra vita. Inoltre, se si è inseriti in un contesto medio, non si hanno ne i mezzi economici per comprendere e partecipare, estromettendo una fascia rilevante della popolazione dalle questioni politiche, e strategicamente indirizzando la partecipazione popolare su altre questioni di secondo ordine. Un

0 gioco facile di potere nello stile filo burocratico. Prendiamo il personaggio come è, ovvero un grande opportunista, la quale filosofia ben la possiamo comprendere poiché nelle questioni come l’inquinamento, il terrorismo, lo sfruttamento egli adolescenti, le ingiustizie sociale nel loro insieme non vi è alcuna volontà effettiva per risolverle. Se si riflette bene ,solo una parola potrebbe risolvere tutte queste questioni ed è “TRASPARENZA”, ma i potenti come Lui restano ben lungi dal indicarla e tacciono. Il modello Junker è il modello Democratici Cristiani, possiamo analizzare quanto ha esposto durante la visita in Italia in campagna elettorale:” il popolo taccia a tutto ci pensiamo noi”. Un pensiero più adatto ad una monarchia assoluta che ad un paese democratico. Ma l'europa ha altri scheletri nell'armadio e uno di questi è sempre di più una magistratura dormiente e disattenta. Basta pensare quanto espresso dalla Corte di giustizia europea che ha imposto per i motori di ricerca di mettere a disposizione degli utenti una sezione dove poter richiedere la rimozione di link contenenti informazioni personali. Risultato, è stato lo scontato beneficio esclusivo di politici e degli imbonitori e truffatori, i quali ne hanno cancellato in larga scala al fine di far dimenticare le proprie malefatte, Non solo, questa sentenza ha innescando una reazione di altri furbi “interessati” che hanno immagazzinato nei propri archivi digitali le malefatte e ne fanno l’uso personale che meglio credono. Anche noi nei nostri archivi abbiamo foto com prometeccellenze che in passato di (segue)


1 Papi e politici, erano state liberamente pubblicate sul web ma ora cancellate. Cosa succederà se verranno ripubblicate? Qualche intelligente magistrato come ci punirà? Una sentenza che ha aperto una vergognosa censura alla quale nessuno si sta opponendo! (immaginatevi quanti scheletri ci sono negli armadi dei potenti!). Sono scomparse foto e notizie quelle dei potenti sino al piccolo imbonitore. Oggi come oggi. sono scomparse le foto del Papa Wojtyla a braccetto di alcuni dittatori sud Americani assassini sponsorizzati , o del attuale papa in situazioni poco convenienti. Siti Blog oscurati e attaccati da Hacker integralisti al servizio del Vaticano. Se qualcuno ha ancora dei dubbi sul coinvolgimento e la propensione verso le dittature del Vaticano, suggeriamo la lettura di un blog della nuova resistenza molto buono e indulgente " I giorni e le notti" http://www.igiornielenotti.it/?p= 9011 pubblicato da Giulia De Baudi. Il Vaticano prosegue verso una politica tesa alla sottomissione dell'umanita con l'attuale Papa che possiamo ritrovalo nel libro di Horacio Verbitsky giornalista d'inchiesta Argentino "L'isola del silenzio" dove si denunciano i fatti con un ampia esposizione che riguarda anche le complicità della Chiesa nei confronti della dittatura Videla., storie silenziate con l'uso dei mass media di massa che alzando il proprio volume non ci fanno ascoltare che la sola voce del Potere. Bergoglio arrivò “secondo” nel Conclave del 005. Nel 006, Don Vitaliano scriveva un pezzo dal titolo Il lato oscuro del Cardinal Bergoglio, citando proprio il libro di Verbitsky: «Il cardinale Jorge Mario Bergoglio, arcivescovo di Buenos Aires, presidente dei vescovi argentini, nonché tra i più

votati, un anno fa, nel conclave Vaticano che ha scelto il successore di Giovanni Paolo II, è accusato di collusione con la dittatura argentina che sterminò novemila persone. Le prove del ruolo giocato da Bergoglio a partire dal 4 marzo 1976, sono racchiuse nel libro

L’isola del Silenzio. Il ruolo della Chiesa nella dittatura argentina, del giornalista argentino Horacio Verbitsky, che da anni studia e indaga sul periodo più tragico del Paese sudamericano, lavorando sulla ricostruzione degli eventi attraverso ricerche serie e attente», ma oltre gli scritti tutto il mondo sapeva quanto stava accadendo ma il " buon Papa" nulla sapeva!


Stiamo affrontato sfide scientifiche che ci pongono davanti a quesiti universali e ci ritroviamo accompagnati da religioni, che se anche nella buona fede possiamo accettarle, sono strutturate per l’esclusiva proiezione di interessi economici, in una sorta del continuo predicar bene e razzolar male. Questo non vuol dire che Dio, Allah, o come lo si voglia chiamare, non esista, se non esistesse dovremmo inventarlo, solo che Dio se la deve proprio passar male per avere rappresentati su questa terra così poco attenti al dolore degli esseri umani. Un esempio ne è l’incoerenza dello Stato Vaticano uno stato di Monarchia assoluta il cui Re è il Papa al quale tutti e rammentiamo tutti ma proprio tutti incluso politici, corrotti, ecc., devono dare assoluta obbedienza. Ora questo Papa, “il buon Francesco” nessuno può criticarlo, pena, almeno in Italia esaltata dal buonismo, l’immediata esclusione sociale e crocefissione simbolica; con il suo spudorato buonismo tenta di chiuderci la bocca, però nei fatti resta il Capo assoluto del Vaticano. La domanda che ci poniamo è oltre a predicare “il bene” il Vaticano come si comporta con le proprie leggi? Questo è importante perché se il Monarca di uno Stato, ovvero il Papa, pre-

dica il bene anche leggi dello Stato che governa dovrebbero rispecchiare ed essere quale esempio di questo” bene”. Purtroppo, se vediamo le leggi Vaticane che più coinvolgono il dolore dell’umanità, nulla appare come esempio positivo, specie sulla Trasparenza quale mezzo per combattere Guerre, sfruttamento, violenza e schiavitù e dare una vita più equa alla gente. Eppure basterebbe poco per legiferare in modo semplice per impedire lo sfruttamento degli adolescenti nel lavoro, leggi per indicare i livelli necessari di

trasparenza affinché il terrorismo il fanatismo, l'ingiustizia sociale, il male non vengano foraggiati. Leggi che obblighino a mettere in trasparenza le filiere produttive e distributive, rendere trasparenti i percorsi di produzione al fine di tutelare i meno fortunati, almeno dare il buon esempio!.


A Sesto San Giovanni la Città della Salute di Renzo Piano Assegnato l’appalto per i lavori della Città della Salute a Sesto San Giovanni alle porte di Milano nell’area dell’ex Falck. L’importo è di 450 milioni di euro.

RESPIRA SANO ENTRA A FAR PARTE DELL’INTRALLAZZO POLITICO POTRAI ACQUSITARE LA TUA SECONDA O TERZA CASA IN MONTAGNA! FATTI FURBO PIU’ INQUINI PIU’ GUADAGNI!


Il tempo nuovo dei tumulti. Recensione di Sandro Mezzadra del libro «Spogliateci tutti ignudi. I quaranta giorni che sconvolsero Firenze»

Drammi storici.

Pubblicata la piéce teatrale dedicata alla rivolta dei Ciompi «Spogliateci tutti ignudi. I quaranta giorni che sconvolsero Firenze» di Jeremy Lester. Un testo godibile sul passato che proietta la sua attualità sul presente.

È giugno a Parigi, corre l’anno 1848. La famiglia Tocqueville è a tavola, in una casa signorile della rive gauche. Tuona il cannone sull’altra riva della Senna, la canaglia operaia sarà infine sconfitta e massacrata. Ma il terrore serpeggia in casa Tocqueville, tanto forte è l’impressione destata dall’insurrezione arma ta proletaria. A una giovane cameriera, che arriva proprio dal Faubourg Saint-An toine, uno degli epicentri della rivolta, sfugge un sorriso. Sarà licenziata immediatamente, ma quel sorriso – lo ha ricordato anni fa Toni Negri, discutendo Spettri di Marx di Jacques Derrida – rimane una splendida incarnazione dello spettro del comunismo che avrebbe a lungo turbato i sonni della borghesia. È bello immaginare che ci sia stato un antefatto di questa scena, molti secoli prima. È ancora estate, sta finendo il mese di agosto. Siamo a Firenze, e l’annoè il 1 78. La casa, altrettanto signorile, è quella di Vieri di Cambio de’ Medici, il banchiere e finanziere con cui cominciò realmente «l’inversione di tendenza della fortuna della famiglia Medici», da qualche tempo declinante. Vieri di Cambio parla con il suo giovane e lontano cugino, Giovanni di Bicci de’ Medici, che ha individuato come suo erede e continuatore. Gli spiega che «grazie alla nostra invenzione dei contratti di cambio, il denaro ora circola invisibilmente». Ha di fronte una mappa del mondo conosciuto allora, la fissa regolarmente: di lì a non molto i Medici e i banchieri fiorentini domineranno quel mondo, con il potere «invisibile» del loro denaro. Il sorriso dell’oppressa Ma la città è in subbuglio, da mesi i Ciompi, cardatori, pettinatori e tessitori della lana, re-

4 clamano potere, lo affermano e lo praticano nelle strade di Firenze. Giovanni capisce in fretta le ambizioni del cugino, ma gli fa presente la minaccia immediata dell’insurrezione (che esploderà il giorno dopo, e sarà repressa nel sangue). Vieri appare preoccupato, i Ciompi, dice, «rappresentano una severa minaccia e dobbiamo prendere quella minaccia molto, molto seriamente». L’espressione del volto di Vieri esprime paura «al prospetto di una vittoria dei Ciompi». Nella stanza c’è anche Stanka, una giovane serva/schiava slava comprata recentemente («una pratica che risale al 1 0»). Se l’avesse guardata, Vieri «avrebbe notato la vaga ombra di un sorriso sulla sua faccia, alla vista del padrone così spaventato dai lavoratori oppressi». La scena è tratta da un libro, davvero bello e prezioso, di Jeremy Lester, storico inglese che vive tra Bologna e Parigi, autore di molti studi in particolare su Russia e America Latina. Si intitola Spogliateci tutti ignudi. I quaranta giorni che sconvolsero Firenze, e perciò il mondo, nel 1 78 (Pendragon, pp. 171, 14euro). È una pièce teatrale, e dunque diciamo subito che il sorriso di Stanka èfrutto della fantasia di Lester: ma non è meno potente l’immagine, esemplare della fitta tela di rimandi alla storia successiva che l’autore intesse con maestria. Arrivando fino al nostro presente, se è vero che la repressione della rivolta dei Ciompi è un momento chiave nell’avvio di un potente processo di finanziarizzazione alle origini del capitalismo moderno. Che può essere fatto risuonare con quanto avviene oggi, soprattutto in un’opera di finzione, in un «dramma storico» («il capitale finanziario ha la capacità di essere avventuroso. Vuole incessantemente esplorare nuove opportunità, nuove imprese», dice Vieri: «in verità si può perfino coniare un nuovo termine – capitale avventuroso o magari venturoso»). Le storie di Machiavelli Spogliateci tutti ignudi: non vi sbigottisca «quell’antichità del sangue» che inobili ci rimproverano, perché «tutti gli uomini avendo avuto un medesimo principio sono ugualmente antichi, e dalla natura sono stati fatti a un modo». Spogliateci tutti ignudi, dunque: e «voi ci vedrete simili, … perché solo la povertà e le ricchezze ci disagguagliano». E ancora: «e della coscienza noi non dobbiamo tenere conto, perché dove è, come è in noi, la paura della fame e del (segue)


5 carcere, non può né debbe quella dello inferno capere». A dare il titolo al libro è il famo so discorso del Ciompo tratto dalle Istorie fiorentine di Machiavelli, formidabile manifesto della lotta di classe proletaria agli albori del capitalismo, pur inserito all’interno di una ricostruzione della rivolta che celebra piuttosto colui che infine la represse, Michele di Lando. Il libro di Lester non è solo bello e godibilissimo alla lettura. È anche davvero prezioso. Alla pièce teatrale, su cui subito tornerò, seguono scrupolosi e utilissimi apparati critici: una cronologia degli eventi (dall’inizio dei tumulti il 18 giugno alle condanne a morte, all’ergastolo e all’esilio comminate il 0 settembre: ma molti dei condannati a morte, ci informa Lester, «riusciranno a scappare nelle settimane successive»), una mappa dell’insurrezione di luglio, cenni biografici sui capi più importanti dei Ciompi, un albero genealogico della famiglia De’ Medici sapientemente commentato e un’antologia che documenta le diverseprospettive storiografiche sul «tumulto». Colpisce l’estratto di un breve articolo della giovane Simone Weil: nell’istituzione di un organo di autogoverno dei Ciompi, a Santa Maria Novella, Weil vede nel 19 4 la realizzazione archetipica della forma del «soviet», l’istituzione da parte di un «proletariato appena formato» del dualismo di potere, «il fenomeno essenziale delle grandi insurrezioni operaie». È il monologo di un giullare, prestato a Lester da Dario Fo, ad aprire l’azioneteatrale. È festa nelle strade di Firenze, la rivolta, il potere finalmente esercitato dai Ciompi ha cambiato la città, ha cambiato la vita. Lasciamo al loro destino i vincitori, Vieri di Cambio e il cugino Giovanni. Questi sono i giorni di Lapo e Fiammetta, il Ciompo e la Ciompa. Nella loro casa, nel quartiere Camaldoli, si svolge la prima scena. L’ambiente domestico è umile, ma la vita è cambiata. Lapo ha ascoltato il giullare raccontare delle disgrazie che sono capitate a lui e alla moglie e di come «intendesse combattere l’ingiustizia sociale». E pensa agli ultimi anni a Firenze, «ancora carestie e fame, ancora pestilenze ed epidemie, insieme a povertà, sfruttamento, tagli ai salari e tasse più alte per pagare le guerre» dei Signori. Ma poi venne giugno, l’inizio dei tumulti, palazzi dei magnati della Repubblica in fiamme, l’odiato sceriffo ser Nuto («un torturatore e un macellaio», ma anche «un codardo») finalmente

giustiziato, l’assalto alla prigione delle Stinche e la liberazione dei prigionieri. E benedetto sia giugno: «questi sono stati i due mesi più felici della mia vita», dice dolcemente Fiammetta a Lapo. Il divenire della mutazione L’azione si snoda tra luglio e agosto, fino all’ultima resistenza del 1, sulle barricate in via Magalotti, dove cadono insieme Lapo e Fiammetta. Lo aveva detto, Fiammetta: «non avremo futuro, se perdiamo questa lotta». E aveva aggiunto: «sì, la paura c’è. Ma nello stesso tempo si raggiunge un punto oltre la paura». Lapo aveva chiosato: la rivolta, la stessa violenza finalmente esercitata dai poveri, la festa «ha cambiato me, ha cambiato noi. Semplicemente non c’è ritorno a ciò che eravamo prima che la rivolta incominciasse. Penso che preferirei morire piuttosto che tornare indietro». «Come sarebbe bello se potessimo abolire il tempo»: e vivere nel «tempo dei tumulti», nel formidabile presente in cui si svolgono le scene nella casa di Lapo e Fiammetta. Tempo dei tumulti, tempo della potenza, tempo di una mutazione antropologica che Lester mette in scena con sapienza, combinando echi dolciniani e anticipazioni comunarde, eresie religiose e frammenti di un comunismo a venire. Accettando il rischio dell’anacronismo (a partire dallo stesso personaggio di Fiammetta, come dice esplicitamente), ma giocando sullo scarto tra quanto è «storicamente accurato» e quanto è «puramente e solamente ‘simbolico’» (T. Griffiths), su quello scarto che apre in fondo il campo del «dramma storico». I Ciompi, quel 1 agosto del 1 78, «possono essere stati sconfitti ma non certamente vinti», come scrive José Saramago in un poscritto incluso da Lester nel libro. A notte, misteriosamente, suonano ancora a martello le campane della periferia fiorentina, che avevano chiamato all’insurrezione nelle settimane precedenti. Ed è di nuovo il panico tra i Signori. Non succederà nulla. Ma, dice ancora Saramago, «come tutti i suoni che riecheggiano, gli echi si estendevano in lungo e in largo». È bello pensare, con Saramago e con Lester, che quegli echi non abbiano smesso di risuonare. Lasciamo dunque un’ultima volta la parola a Fiammetta, la Ciompa: «forse falliremo, sono sicura che le cose per cui stiamo lottando accadranno a dispetto della nostra sconfitta. Altri porteranno avanti la lotta». (fonte neurogene)


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Trasparenza, informazione, piano di marketing cittadino, analisi preven tiva del budget, lotta alla corruzione, sussidiarietà. Questi i temi dimenti cati nelle primarie PD ! Chissà come mai!

Chiudiamo un anno con I paradossi di Milano, città indicata dal Sole 4 ore tra le prime per qualità della vita si trova nelle altre classifiche tra le ultime. La disorganizzazione del sistema logistico, la mancata capacita di strutturare l’accesso in area C in modo che si adatta alle effettive capacità inquinanti di ogni soggetto, l’allargamento stesso dell’area, il controllo dei riscaldamenti e delle altre fonti inquinanti, la mancata applicazione di nuove tecnologie per organizzare i flussi di traffico, la complice disattenzione per i posteggi in divieto di sosta in aree centrali al fine di favorire ristoranti e commercianti disattenti al benessere generale, automobilisti indifferenti ai divieti messi a tutela della salute poiché ricchi e pertanto indifferenti alle multe, auto inquinanti e furgoni ancor più inquinanti, mezzi di trasporto pubblici cari, biciclette pesanti e mal funzionanti, car sherign non immediato complicato e caro, mezzi usati per la manutenzione pubblica inquinanti, mancanza di studi approfonditi e obbiettivi sugli inquinati incluso l’amianto che

prosegue con le sue morti. http://ec.europa.eu/eurostat/documents/3217494/6856423/KS-05-14-073-ENN/742aee45-4085-4dac-9e2e-9ed7e9501f23 EUROSTAT anno 015

Una situazione confusa per la quale quando si supera le soglie della morte imposta ai cittadini vede i soliti politici fannulloni e approfittatori dire che necessito


7 interventi organizzati nel tempo e non a spot, mentre quando il vento pulisce l’aria locale per spostare su altre vittime l’inquinamento tacciono e dimenticano. Questa è la strategia di marketing cittadino con la quale i nuovi papabili snidaci si presentano alla Città. L’importante è sfruttare e sin che si è al potere guadagnare vedi EXPO e ora suo proseguimento. Non importa se cittadini virtuosi hanno fatto sacrifici per cambiare l’auto Maroni indica un futuro buono sconto per le auto inquinanti, un vero affare per le aziende automobilistiche e per far credere che stiamo uscendo dalla crisi, vedremo come strutturerà quest’altro inciuci.

respira bene, respira sano vieni a Milano!

Piosapia ci aveva fatto sperare che avrebbe cambiato Milano, l’unica speranza che ci lascia è quella di non crepare. Un fallimento che verrà nascosto come lo è per l’insuccesso dell’EXPO sostenuta dalla corruzione, dalla ndrangheta, dai raccomandati e dalla gente sciocca. Indubbiamente a Milano il valore dei cittadini è inferiore al valore dei soldi, questa è la qualità della vita! Ma chi se ne frega continuiamo a mentire altrimenti il valore immobiliare scende e magari arriva allo stesso livello di Berlino, che si sa, confronto Milano è una città inferiore e malsana, dove la qualità della vita,la partecipazione dei cittadini e il livello economico generale è notevolmente più scadente. hd in questa verdissima cittta di milano! VEFOGNAA!

Trasparenza, informazione, piano di marketing cittadino, analisi preventiva del budget, lotta alla corruzione, sussidiarietà. Questi i temi dimenticati nelle primarie PD ! Chissà come mai!


MILANO una delle città più verdi d’Europa!


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