il cinofilo magazine 1

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Show fu un grande successo d’immagine. Sul catalogo di questa esposizione era stampato lo Standard della razza. Le esposizioni organizzate dal Bulldog Club, che nel frattempo avendo incorporato altri club minori che si occupavano della razza era stato chiamato Bulldog Club Incorporated, risono susseguite, a parte qualche rarissima occasione dovuta a eventi eccezionali, fino ai giorni nostri, e il Bulldog Club inglese rimane il punto di riferimento per tutto ciò che riguarda la razza.

Il carattere Subito dopo la proibizione dei combattimenti, il Bulldog non godeva di una bella fama per quanto riguarda il carattere e l’intelligenza, e sono giunti fino a noi scritti nei quali gli autori ripetono l’idea che l’opinione pubblica aveva della razza: “In generale il suo attacco è silenzioso ma feroce, la potenza e la robustezza dei denti e delle mascelle gli permettono di mantenere la presa contro qualsiasi avversario, cosicché risulta pericolosissimo tanto per il malintenzionato quanto per il più innocuo visitatore”. E ancora nel 1864, nel brano d’apertura del primo Standard l’autore scriveva: “se è tenuto alla catena o poco educato dal padrone, diventa sempre meno socievole e meno docile, e se eccitato e fatto infuriare può diventare molto pericoloso”. Gli allevatori inglesi sono riusciti a eliminare dal carattere del Bulldog la ferocia incontrollabile conservando il carattere coraggioso, la resistenza al dolore e l’impeto nell’attacco che si scatena però solo se è assolutamente necessario. Per comprendere pienamente il carattere di un Bulldog non bisogna scordare che gli esemplari di oggi sono pur sempre i discendenti dei cani che per secoli hanno dovuto combattere con avversari grossi e pericolosi come l’orso, il toro e perfino il leone, e per questo hanno sviluppato peculiarità che l’allevamento dell’ultimo secolo ha reso dormienti ma non ha cancellato. In un contrasto quasi inverosimile con il suo aspetto che a prima vista potrebbe apparire arcigno e feroce, il Bulldog è invece dolcissimo ed estremamente affettuoso. L’intelligenza è molto sviluppata e ogni soggetto della razza è capace di apprendere con estrema facilità qualsiasi cosa gli venga insegnata; tanto che non sono pochi gli esemplari che hanno ottenuto e ottengono ottimi piazzamenti nelle prove di Obedience e - qualcuno potrebbe non crederci - anche di Agility. Cosa diversa è pretendere che un Bulldog ripeta passivamente gli esercizi facilmente appresi, poiché la spiccata individualità di questi cani, unita a una testardaggine che ha pochi eguali tra le razze canine lo rendono refrattario all’ubbidienza senza che questa sia ben motivata. In fondo si tratta pur sempre di cani che, come abbiamo detto, fino alla metà dell’Ottocento dovevano affrontare in sanguinosi e pericolosissimi scontri avversari anche molto più grossi di loro come i tori o gli orsi; e per fare questo dovevano essere assolutamente decisi e ignorare ordini umani e i consigli della prudenza. La straordinaria bontà d’animo fa di questi cani degli straordinari compagni della famiglia e, in special modo, dei bambini, tanto che in Inghilterra la razza è chiamata “the Nurse Dog”, ossia “il cane balia”. Tra i pregi del carattere può essere indicata l’assoluta affidabilità verso chiunque. Il Bulldog ama le persone della famiglia: sia quelle con le quali convive sia quelle che capitano frequentemente od occasionalmente in casa. Con tutti è amichevole e giocherellone, riservando però il suo caratteristico scodinzolio che fa ondeggiare tutto il posteriore in scala crescente di ancheggiamento a chi più gli è simpatico o verso il quale è maggiormente coinvolto affettivamente. Con gli estranei inoffensivi è cordiale e amichevole, forse un po’ curioso nell’annusarli e seguirli, ma non si dimostrerà mai ostile o aggressivo. 40


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