Nei quaderni miei ci sono sillabe disordinate, perdute, che poi riappaiono. Un po' di scarabocchi stropicciati che cercano luce e spazio, con la complicità delle canzoni. E dei disegni. Che in qualche forma ne sono lo specchio estemporaneo. Da quasi venti anni è così ogni giorno. Ed è così pure in questo piccolo libro di poemetti in bianco e nero.
- già, il titolo... Direi che rende affetto a una performance di Leo Bassi: mio amico sconosciuto, maschera generosa e magica, epifania di una risata.