Gli ultimi giorni della Serenissima in Istria - 2a parte

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li delle grandi famiglie patrizie mediante l’assegnazione di una podestaria minore, in modo che apprendano l’arte di ben governare51. Nella gran maggioranza dei casi il comportamento di questo rappresentate del potere centrale è corretto e rispettoso del ruolo e delle regole, tuttavia non mancano i casi in cui, vuoi per la ristrettezza retributiva, vuoi per le necessità familiari, vuoi per la rilassatezza dei costumi e per il desiderio di piaceri che, in special modo nel secolo vigente, la società gaudente e spensierata pratica, si siano verificati dei comportamenti non congruenti e che più di qualcuno di questi rettori si sia prestato a maneggi ed a pratiche poco corrette a danno della cittadinanza. D’altro canto è antico il detto istriano, cantando il quale viene salutato, alludendo alla sua ingordigia, il Podestà uscente alla fine del suo mandato: “Viva el Podestà novo perché el vecio gera un lovo”. In definitiva, considerato in termini moderni, si può dire che il Comune assomma in se, pur nella cornice legislativa veneta e con gli elementi di confusione dovuti ai tempi, tutti i poteri attribuiti ad un ente territoriale dotato di ampia autonomia, in parte anche legislativa e giurisdizionale, nell’ambito dei poteri originari facenti capo allo stato. Il Consiglio è titolare del potere legislativo ed esercita la funzione di indirizzo e controllo sul potere esecutivo, di cui è titolare il Podestà che lo esercita con l’ausilio della struttura formata dai vari organi amministrativi comunali, il potere giurisdizionale è anch’esso esercitato, almeno in prima istanza, dal Podestà con l’ausilio dei Giudici, i successivi gradi di giudizio che sono espletati a Capodistria e a Venezia costituiscono gli elementi di garanzia per un giusto processo.

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“Vi venivano inviati rappresentanti di solito molto giovani, accompagnati da qualche occhiuto funzionario esperto, che li consigliava ma anche ne scrutava le doti di governo riferendone riservatamente ai Dieci; numerose carriere politiche fortunate sono cominciate dalle rettorie istriane o da qualche sede minore della Terra Ferma”. I. Cacciavillani, Istria, in Stampa anastatica da Italia veneta Provincie d’Istria, Venezia 2003, p. 22


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