SYMPOSIUM MOZART - DA PONTE

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SYMPOSIUM MOZART DA PONTE

ANNO 2011 - VIII EDIZIONE

JOHANN SEBASTIAN BACH

PASSIONE SEC. GIOVANNI BWV 245


Gemellaggio Verona-Salisburgo

Stadt Salzburg

CittĂ di Vittorio Veneto


Johann Sebastian Bach (Eisenach 1685 - Lipsia 1750)

PASSIONE SEC. GIOVANNI BWV 245

domenica 17 Aprile, ore 19.00 Kirche St. Andrä, Mirabellplatz Salisburgo lunedì 18 Aprile, ore 20.30 Chiesa di S. Fermo Maggiore Verona martedì 19 Aprile, ore 20.30 Teatro Lorenzo da Ponte Vittorio Veneto

Organizzazione

Associazione Reale Corte Armonica Caterina Cornaro Via Foresto Vecchio, 2 - 31011 ASOLO (TV) realecortearmonica@libero.it - www.realecortearmonica.it


Verona è lieta di rinsaldare, attraverso questa serata musicale, il rapporto di amicizia che da molti anni la unisce alla città di Salisburgo. Sono certo che anche in questa occasione la musica saprà trasmettere al pubblico presente quel messaggio universale in grado di accomunare popoli diversi, contribuendo ad avvicinare ancor più le nostre due città.

Sindaco di Verona Flavio Tosi


Die Stadt Salzburg grüßt die Stadt Verona und Herrn Bürgermeister Flavio Tosi, und die Stadt Vittorio Veneto und Herrn Bürgermeister Gianantonio Da Re sehr herzlich. Es freut mich, dass unser Salzburger Bachchor heute gemeinsam mit dem Orchestra da Camera Lorenzo da Ponte diesen Abend gestaltet. Einem Chor, der bereits bei den Salzburger Festspielen gesungen hat und Musik auf höchstem Niveau präsentiert. In diesem Sinne wünsch ich Ihnen ein wunderbares Konzert! Genießen Sie es! Il Sindaco della città di Salisburgo saluta la città di Verona ed il suo Sindaco Flavio Tosi, e la città di Vittorio Veneto ed il suo Sindaco Gianantonio Da Re molto cordialmente. Sono lieto che il Bach-Chor di Salisburgo, il coro della nostra città, collabori con l’Orchestra da Camera Lorenzo da Ponte, nel dar vita al concerto in programma questa sera. Grazie alla collaborazione del nostro coro, che anche nell’ambito del Festival di Salisburgo da sempre propone interpretazioni di altissimo livello artistico, auguro a tutti di poter assistere ad uno straordinario evento musicale. Gioitene tutti! Bürgermeister di Salisburgo Dr. Heinz Schaden


La Musica, con la sua diffusibilità nello spazio, la sua intrinseca permeabilità ai più diversi animi, e lo sperimentato veicolo del “Symposium Mozart-Da Ponte”. Così, essa ha finito col costituire, in modo ormai consolidato, un ponte ideale, un reciproco scambio di “visite di cortesia” tra la nostra Città e svariati centri musicali d’Europa. Salisburgo, davvero simile – per la sua posizione tra i monti, per la sua fluvialità, per la sua antichissima, episcopale, civiltà cristiana – a Vittorio Veneto è autentico, luminosissimo faro melodico. Manda per noi, al restituito Teatro “Da Ponte” e a rilevare amicizia ed alleanza culturale, uno straordinario ambasciatore: quel suo Bach-Chor, dalle formidabili voci, forte di una trentennale esperienza, che ha calcato i più importanti palcoscenici del mondo. Il dono? La stupenda “Passione secondo Giovanni”, una delle più alte espressioni del genio di Giovanni Sebastiano Bach: un autentico “monumento sonoro”, una delle più alte vette mai toccate dallo scibile umano. Filosofi ed artisti insigni hanno osservato come l?ascolto di questo musicista, oltre che un sublime piacere, sia anche uno dei più profondi approcci alla conoscenza di se stessi. La coralità in altre parole, è un percorso, altissimo, di affermazione di libertà. È quindi “pellegrinaggio” di fratellanza e bellezza, di qua di là delle Alpi, cui si debbono, gioiosamente spalancare le nostre strade, i nostri cuori, le nostre stesse case.

Il Sindaco Gianantonio Da Re

L’ Assessore alla Cultura Michele De Bertolis


La musica, come pure l’arte in generale, la mistica, sono canali di conoscenza che rivelano segreti dell’essere e dell’esistere impervi alla mera analisi scientifica, o alla conoscenza biologica. Essa è altresì un elemento indispensabile e caratterizzante di ogni società, libera l’immaginazione e il pensiero, e, come affermò il filosofo greco Platone “da un’anima all’universo”. È quindi un veicolo privilegiato di comunicazione con se stessi. Ogni evento che con qualità e intelligenza coniuga la promozione dell’arte in ogni sua più raffinata espressione con quella del territorio, - in questo caso celebrando un suo grande artista: Lorenzo Da Ponte - non può che avere grande pregio per il territorio stesso e per la Comunità. Il vittoriese Da Ponte, librettista di primo piano nel panorama del Teatro Musicale Europeo e della letteratura italiana, è fra personaggi più illustri della cultura veneta. ‘Librettista’ principale di Wolfgang Amadeus Mozart, ha senza dubbio contribuito al successo del compositore austriaco, pervadendo così la sua opera con lo spirito veneto. Da alcuni anni l’Associazione Reale Corte Armonica Caterina Cornaro organizza un evento lirico-sinfonico a carattere internazionale, il Symposium Mozart-Da Ponte giunto all’VIII edizione, in cui si toccano non a caso i luoghi più importanti del percorso formativo di entrambi i talenti. L’evento è ormai un appuntamento consolidato per i tanti appassioni del genere in Italia, in Austria e non solo. Per l’Amministrazione Provinciale è strategico promuovere azioni e interventi che offrono l’opportunità di far conoscere il nostro territorio e le tradizioni culturali e non solo che lo caratterizzano. Il sodalizio culturale che si va formando tra Salisburgo e Vittorio Veneto poterà allora nuova linfa, musicale e artistica, tra i due territori di Mozart e Da Ponte.

Presidente della Provincia di Treviso Leonardo Muraro


Prima Parte TRADIMENTO E ARRESTO 1. Coro: Herr, unser Herrscher 2a. Recitativo: (Evangelista, Jesus): Jesus ging mit seinen Jüngern über den Bach Kidron 2b. Coro: Jesum von Nazareth! 2c: Recitativo: (Evangelista, Jesus): Jesus spricht zu ihnen 2d. Coro: Jesum von Nazareth! 2e. Recitativo: (Evangelista, Jesus): Jesus antwortete 3. Corale: O große Lieb, o Lieb ohn’ alle Maße 4. Recitativo: (Evangelista, Jesus): Auf daß das Wort erfüllet würde 5. Corale: Dein Will gescheh, Herr Gott, zugleich 6. Recitativo: (Evangelista): Die Schar aber und der Oberhauptmann und die Diener der Jüden nahmen Jesum 7. Aria (Alto): Von den Stricken meiner Sünden mich zu entbinden RINNEGAMENTO 8. Recitativo: (Evangelista) Simon Petrus aber folgete Jesu nach 9. Aria (Soprano): Ich folge dir gleichfalls mit freudigen Schritten 10. Recitativo: (Evangelista, Ancilla, Petrus, Jesus, Servus): Derselbige Jünger war dem Hohenpriester bekannt 11. Corale: Wer hat dich so geschlagen 12a. Recitativo: (Evangelista): Und Hannas sandte ihn gebunden zu dem Hohenpriester Kaiphas 12b. Coro: Bist du nicht seiner Jünger einer? 12c. Recitativo: (Evangelista, Petrus, Servus): Er leugnete aber und sprach 13. Aria (Tenore): Ach, mein Sinn, wo willt du endlich hin 14. Corale: Petrus, der nicht denkt zurück Seconda Parte INTERROGATORIO E FLAGELLAZIONE 15. 16a. 16b. 16c. 16d. 16e. 17. 18a. 18b. 18c. 19. 20.

Corale: Christus, der uns selig macht Recitativo: (Evangelista, Pilatus): Da führeten sie Jesum von Kaiphas vor das Richthaus Coro: Wäre dieser nicht ein Übeltäter Recitativo: (Evangelista, Pilatus): Da sprach Pilatus zu ihnen Coro: Wir dürfen niemand töten Recitativo: (Evangelista, Pilatus, Jesus): Auf daß erfüllet würde das Wort Jesu Corale: Ach großer König, groß zu allen Zeiten Recitativo: (Evangelista, Pilatus, Jesus): Da sprach Pilatus zu ihm Coro: Nicht diesen, sondern Barrabam! Recitativo: (Evangelista): Barrabas aber war ein Mörder Arioso (Basso): Betrachte, mein Seel’, mit ängstlichem Vergnügen Aria (Tenore): Erwäge, wie sein blutgefärbter Rücken


CONDANNA E CROCIFISSIONE 21a. 21b. 21c. 21d. 21e. 21f. 21g. 22. 23a. 23b. 23c. 23d. 23e. 23f. 23g. 24. 25a. 25b. 25c. 26.

Recitativo: (Evangelista): Und die Kriegsknechte flochten eine Krone von Dornen Coro: Sei gegrüßer, lieber Jüdenkönig! Recitativo: (Evangelista, Pilatus): Und gaben ihm Backenstreiche Coro: Kreuzige, kreuzige! Recitativo: (Evangelista, Pilatus): Pilatus sprach zu ihnen Coro: Wir haben ein Gesetz Recitativo: (Evangelista, Pilatus, Jesus): Da Pilatus das Wort hörete Corale: Durch dein Gefängnis, Gottes Sohn Recitativo: (Evangelista): Die Jüden aber schrieen und sprachen Coro: Lässest du diesen los Recitativo: (Evangelista, Pilatus): Da Pilatus das Wort hörete Coro: Weg, weg mit dem Recitativo: (Evangelista): Spricht Pilatus zu ihnen Coro: Wir haben keinen König denn den Kaiser Recitativo: (Evangelista): Da überantwortete er ihn, da er gekreuziget würde Aria (Basso): Eilt ihr angefochtnen Seelen - (Coro) Wohin? Recitativo: (Evangelista): Allda kreuzigten sie ihn Coro: Schreibe nicht: der Jüden König Recitativo: (Evangelista, Pilatus): Pilatus antwortet Corale: In meines Herzens Grunde

MORTE DI GESÙ 27a. 27b. 27c. 28, 29. 30. 31. 32.

Recitativo: (Evangelista): Die Kriegsknechte aber, da sie Jesum gekreuziget hatten Coro: Lasset uns den nicht zerteilen Recitativo: (Evangelista, Jesus): Auf daß erfüllet würde die Schrift Corale: Er nahm alles wohl in acht Recitativo: (Evangelista, Jesus): Und von Stund an nahm Aria (Alto): Es it vollbracht! Recitativo: (Evangelista): Und neiget das Haput und verschied Aria (Basso) - Corale: Mein teurer Heiland, laß dich fragen - Jesu, der du warest tot

DEPOSIZIONE 33. 34. 35. 36. 37. 38. 39. 40.

Recitativo: (Evangelista): Und siehe da, der Vorhang im Tempel zerriß Arioso (Tenore): Mein Herz, indem die ganze Welt Aria (Soprano): Zerrieße, mein Herze Recitativo: (Evangelista): Die Juden aber, dieweil es der Rüsttag war Corale: O hilf, Christe, Gottes Sohon Recitativo: (Evangelista): Darnach bat Pilatum Joseph von Arimathia Coro: Ruht wohl, ihr heiligen Gebeine Corale: Ach Herr, laß dein lieb Engelein


Johann Sebastian Bach (Eisenach 1685 - Lipsia 1750)

PASSIONE SEC. GIOVANNI BWV 245

domenica 17 Aprile, ore 19.00 Kirche St. Andrä, Mirabellplatz Salisburgo lunedì 18 Aprile, ore 20.30 Chiesa di S. Fermo Maggiore Verona martedì 19 Aprile, ore 20.30 Teatro Lorenzo da Ponte Vittorio Veneto


Patrizia Cigna, Soprano Barbara HĂślzl, Contralto Michael Nowak, Tenore Klemens Sander, Basso Salzburgher Bach-Chor Orchestra da Camera Lorenzo da Ponte (su strumenti originali) Direttore, Alois GlaĂ&#x;ner


Johann Sebastian Bach PASSIONE SEC. GIOVANNI BWV245 Note storiche:


LA TRADIZIONE STORICO-RELIGIOSA DELLA PASSIONE Fin dal Medioevo la Chiesa ha sempre promosso il genere musicale delle Sacre Rappresentazioni e delle Passioni antiche. Lo scopo, similmente a quanto è accaduto per la pittura e la scultura, era quello di spiegare alla gente semplice, per lo più analfabeti, la storia sacra. Sovente però accadeva che il popolo vivesse l’impersonificazione dei diversi ruoli con tale eccitazione e partecipazione che si dice arrivasse a linciare gli interpreti di Pilato, Giuda, le guardie romane. Per questi e altri motivi il genere venne vietato. La Passione si attestò però nella Germania luterana dove, ricondotta a una più immediata ispirazione liturgica, assunse prima la struttura di un grande mottetto, e più tardi quella di un oratorio, in cui il testo evangelico, la Parola, divenne il perno centrale intorno al quale prese corpo il senso della Pietas religiosa.

A proposito della Passione Secondo San Giovanni di Bach Tra l’esibizione della Passione secondo San Giovanni di oggi e la primissima esibizione . dell’opera - che avvenne il 14 aprile del 1724, nel corso del vespro del Venerdì Santo, nella Chiesa di S. Nicola di Lipsia, sotto la direzione di Bach - sono trascorsi ormai 288 anni. Questa grande distanza si presta in un certo senso agli storici, affinché ci forniscano delle informazioni relative alla genesi dell’opera e alla situazione sociale della Lipsia di allora. E difatti, negli ultimi anni la ricerca bachiana ha elaborato in modo piuttosto accurato i fatti monografici relativi alla Passione secondo San Giovanni. Martin Geck li ha recentemente raccolti nella collana Meisterwerke der Musik (1991). Quando Bach assunse il ruolo del Cantor della scuola di S. Tommaso e di direttore musicale a Lipsia, egli poté - e dovette - cominciare sin da subito a realizzare il suo obiettivo di una «musica da chiesa regolata in onore di Dio», che egli aveva già individuato negli anni trascorsi a Mülhausen (1707/1708). Significava, concretamente, che per ogni domenica dell’anno liturgico doveva essere composta una cantata. In parte, Bach aveva raggiunto questo suo obiettivo già nel periodo di Weimar (1708-1717); quando arrivò a Lipsia, portava con se un’annata intera di cantate. Secondo la tradizione avrebbe poi composto cantate per altre quattro annate. Infatti, la grande maggioranza delle Cantate risale agli anni venti, in tutto si tratta di circa 300, di cui circa 200 ci sono pervenute. Rispetto a questa produzione immensa bisogna inoltre tenere presente che Bach non era soltanto un musicista da chiesa, che durante il periodo passato a Köthen (1717-23) aveva scritto praticamente soltanto musica secolare, e che non aveva avuto nessun’intenzione di lasciare Köthen, come conferma una lettera del 1730, prima che la prosperità dell’eccellente cappella della corte apparisse minacciata - il principe aveva appena sposato nelle seconde nozze una moglie evidentemente non musicale, una «amusa», secondo le parole di Bach... Anche a Lipsia - almeno negli ultimi anni - oltre alla musica sacra, Bach continuò a scrivere musica «secolare»; basti pensare ad esempio alla seconda parte del Clavicembalo ben temperato, alle Variazioni di Goldberg, oppure all’Offerta musicale e alla summa della sua composizione, l’Arte


della Fuga. Quando Bach cominciò a scrivere la sua prima Passione, la Passione secondo San Giovanni, il terreno per la composizione era già pronto. Bisogna, in questo contesto, ricordare la parentela che lega la Passione alla Cantata. Quest’ultima contiene, almeno come Cantata nuova sull’impronta dell’opera italiana - il recitativo, l’aria e il coro. Per le sue passioni, Bach si atteneva alla Passione detta oratoria. Questa ricopre una posizione mediana tra la Passione corale conservatrice, incentrata sulla recitazione del Vangelo, e l’Oratorio della Passione (che, almeno a Lipsia, era considerato troppo «secolare») che rinuncia ai testi biblici e ai canti da chiesa. Nelle passioni di Bach, il resoconto biblico (tratto dagli evangeli, ma anche da altre parti, tra cui il coro della «turba») e i corali da chiesa hanno tuttavia delle funzioni essenziali; garantiscono che una Passione possa essere impiegata nella liturgia, poiché rappresenta l’enunciazione della parola di Dio e il canto della comunità. Ma altrettanto significativo è l’ambito appena menzionato, che dimostra la parentela con la cantata da chiesa in una prospettiva formale: il verso libero, musicato negli ariosi, arie e frasi corali a sé stanti. Dopo che al predecessore d’ufficio di Bach, Johann Kuhnau (1660-1722), fu permesso di eseguire a S. Tommaso una Passione oratoria durante la funzione del Vespro del Venerdì Santo, le autorità ecclesiastiche concessero la stessa licenza regolarmente fino ai primi anni trenta. Dal 1724, questi Vespri del Venerdì Santo furono eseguiti alternativamente a S. Nicola e a S. Tommaso; la direzione musicale era in ogni caso affidata al Cantor di S. Tommaso. Le esecuzioni di Bach del Venerdì Santo si presentano come segue: 1724 Passione secondo San Giovanni, S. Nicola 1725 Passione secondo San Giovanni, S. Tommaso 1726 Passione secondo San Marco di Reinhard Keiser, S. Nicola 1727 Passione secondo San Matteo, prima esecuzione, S. Tommaso 1728 Passione secondo San Giovanni, S. Nicola 1729 Passione secondo San Matteo, S. Tommaso 1730 Passione secondo San Luca, BWV 246, che oggi è considerata un’opera collettiva della famiglia di J. S. Bach, S. Nicola 1731 Passione secondo San Marco, BWV 247 (libretto conservato intero, mentre - a parte pochissimi battute - è scomparsa la musica), S. Tommaso. In seguito, le esecuzioni delle Passioni diventano più rare; tra il 1736 e il 1749 sono registrate solo sporadicamente, e accanto alle opere di Bach, le apposite liste contengono musiche di altri maestri. Le ricerche sulle fonti hanno dimostrato che esistono quattro versioni della Passione secondo San Giovanni, tutte riscontrabili nel materiale manoscritto che Bach aveva prodotto per le rispettive esecuzioni. Tuttavia, è stata conservata soltanto una partitura completa. Bach la cominciò nel 1739, in vista di un’esecuzione già programmata che poi, in seguito ad un interdetto amministrativo, non ebbe luogo. Così Bach interruppe il lavoro dopo venti pagine, a metà del n. 10. La partitura è stata completata soltanto nel 1749, da un copiatore. È conservata nella Staatsbibliothek PreuBischer Kulturbesitz a Berlino. (...occorre aggiungere che esiste, accanto alla partitura, una trascrizione per le voci del 1749. L’esistenza di quattro versioni distinte della Passione secondo San Giovanni, si spiega con due tendenze: la prima è che Bach rivedeva le sue opere prima di ogni nuova esecuzione. Questi interventi non si limitavano soltanto a problemi legati alla rappresentazione, ma riguardavano


la sostanza stessa della Passione secondo San Giovanni. La seconda versione, quella del 1725, contiene le modifiche maggiori, anche se Bach le cancellerà più tardi, come dimostrano la terza e la quarta edizione (1728/32 e 1749). Sembra inoltre che, su pressioni dall’alto, Bach abbia cambiato alcuni passaggi teologicamente malvisti. Per l’esecuzione delle parti delle Passioni Bach dovette accontentarsi di pochissimi musicisti; sia per quanto riguarda i cantanti, sia per gli strumentisti. Il coro di Bach consisteva di quattro gruppi di dodici cantanti ciascuno. Ma tra questi, solo il primo era sufficientemente preparato per svolgere un compito tanto esigente quanto l’esecuzione di una Passione; al massimo, i dodici cantanti d’élite potevano essere leggermente potenziati da membri del secondo gruppo. Tra i ricercatori circola persino l’ipotesi che ognuna delle voci corali sia stata interpretata singolarmente (Joshua Rifkin). Per i solisti Bach, poteva disporre degli allievi e degli studenti della scuola di S. Tommaso. Oggi si presume che, per la parte strumentale, ci siano stati, al massimo, venti musicisti. La coppia di flauti si aggiunse solo più tardi; sembra che originariamente non ci fossero stati i mezzi finanziari necessari. Non costituivano invece alcun problema gli strumenti particolari, quali l’oboe da caccia, le viole d’amore, la viola da gamba e il liuto, perché erano suonati da musicisti che in ogni caso partecipavano. Il gruppo dei continui era ben fornito: organo, violoncello, violone e fagotto; ci sono molti indizi che, accanto all’organo, venisse utilizzato anche il cembalo (Bach aveva chiesto la riparazione del cembalo in vista della prima della Passione secondo San Giovanni). I capitoli 18 e 19 del Vangelo secondo San Giovanni formano la prima base del testo della Passione secondo San Giovanni, Bach, e il suo librettista anonimo ( forse si tratta di Picander che sarà librettista della Passione secondo San Matteo) aggiunsero poi in due occasioni dei passi (tagliati) del Vangelo secondo San Matteo, ossia: «E Pietro si ricordò della parola che Gesù gli aveva detto; e uscito fuori, pianse amaramente» (26,75) e «Ed ecco il velo del Tempio si squarciò in due dall’alto al basso» (27, 51-52). Entrambe le inserzioni servono a colpire l’ascoltare, o il fedele, soprattutto per la sua insistente messa in musica - il recitativo si solleva ad un arioso espressivo. Un secondo livello di testo comprende gli undici corali da chiesa, un terzo riguarda i brani madrigalistici in versi liberi. Si rifanno tutti a un celebre modello, la Passione di Brockes: nel 1711, Barthold Heinrich Brockes aveva pubblicato ad Amburgo il libretto di una Passione che aveva spinto più di un compositore a metterla in musica, tra cui Reinhard Keiser, Telemann, Haendel. L’articolazione della Passione secondo San Giovanni si presenta (secondo Martin Petzold) come segue: cinque «actus» si distribuiscono in due parti di lunghezza diversa, tra le quali si inserisce una predica, che si concludono entrambi con un corale da chiesa. Parte prima: Corale d’apertura n. 1 Actus I n. 2-5 (Gesù catturato) Actus II n. 6-14 (Gesù dal sommo Sacerdote) Parte seconda: Corale d’apertura n. 15 Actus III n. 16-25 (Gesù davanti a Pilato) Actus IV n. 27-37 (La Crocifissione)


Actus V n. 38-40 (La Sepoltura) Nonostante la quantità di versi liberi, la Passione secondo San Giovanni rimane primariamente un’istoria della Passione. Bach dedicò una grande cura alla parte dell’evangelista, e ampliò il recitativo a tratti in maniera ariosa- per chiarezza. A parte le già menzionate inserzioni della Passione secondo San Matteo, bisognerebbe tuttavia ricordare ancora la frattura illustrativa di «... e lo flagellò» (n. 18c): all’estesa coloritura si contrappone la punteggiatura acuta della linea del basso. Proprio in rapporto a questo, la Passione secondo San Giovanni si distingue dalla Passione secondo San Matteo. In quest’ultima, Bach rinuncia completamente a simili illustrazioni testuali e sposta in un secondo piano la parte nel suo insieme, aumentando le parti di testo libero. Tale stato di cose permette di cogliere un’ulteriore differenza: Se la Passione secondo San Giovanni tende, in quanto istoria, all’epico, allora la Passione secondo San Matteo, tende invece al drammatico (struttura dialogale). Anche se l’aspetto dialogale (presente anche nella Passione di Brokes) emerge già nella Passione secondo San Giovanni, ad esempio nell’aria n. 24 «Sbrigatevi, voi anime ...» nella quale, sulla sollecitazione del basso: «scappate», il coro domanda: «dove», e il basso risponde: «sulla collina della croce»; ma esempi del genere si trovano solo sparsi nella prima Passione di Bach. Le differenze tra la Passione secondo San Giovanni e la più monumentale Passione secondo San Matteo non devono, tuttavia, essere (fra-)intese come criteri qualitativi. L’ascoltare si apra dunque all’insistente modo in cui Bach «racconta» la storia della Passione secondo San Giovanni, in cui fornisce un esempio persistente di un linguaggio sonoro (Klangrede) musicale

LA RETORICA ED I TEMI TEOLOGICI NELLA JOHANNES-PASSION La Passione secondo Giovanni è ricchissima di elementi retorici, tipici del linguaggio Bachiano: l’attenzione verso gli “affetti” del testo, la ricerca numerologico-simbolica, la forza drammatica. Nei recitativi dell’Evangelista, apparentemente statici e marmorei, è possibile cogliere una profonda flessibilità verso i valori semantici della parola ed i suoi significati teologici. La drammaticità degli interventi della turba, impersonificata dal coro, è possente e al tempo stesso inebriante, sia nei momenti contemplativi che in quelli più deliranti. Le arie, ben caratterizzate nella forma e genialmente differenziate nell’organico strumentale, si intersecano con la narrazione evangelica concedendo all’ascoltatore momenti di profonda meditazione. Con Bach termina il periodo storico nel corso del quale la musica faceva parte del Quadrivium, e finisce l’epoca in cui la musica era una delle scienze retoriche. Nelle opere del Kantor troviamo, forse per l’ultima volta, una musica che è espressione degli affetti e della spiritualità del compositore; una musica intrisa di pensieri, parole e gesti carichi di umanità. Tutto ciò ha un significato che va ben oltre la semplice grammatica musicale. È inutile ascoltare la musica di Bach prescindendo dalla componente più importante: la fede. Tenendo presente questi elementi l’analisi e l’ascolto stesso diventeranno un viaggio affascinante e sorprendente, alla scoperta della verità che vi è latente e del significato che ancor oggi, per ciascuno di noi, questa musica può avere. Mentre la Passione secondo Matteo è una meditazione sulla redenzione umana, la Johannes-


Passion celebra il tema del “Cristo vincitore sul male”, un tema che va oltre l’ortodossia luterana ed il Medioevo, fino ai Padri della Chiesa greci dei primi secoli cristiani. In questa composizione Bach trova nel “Christus Victor” il modo di riconoscere il potere del male, affermando però la sovranità e il trionfo ultimo di Dio in Cristo. Grande importanza è attribuita ai nemici di Cristo, non solo ai nemici della narrazione evangelica (la cui parte è svolta dal coro), ma a quelli tradizionali per l’immagine del “Christus Victor”: questo rende la Passione secondo Giovanni più “drammatica” rispetto alla Matthäus-Passion. La morte è un “tiranno” da cui dobbiamo essere liberati, la tomba è fonte di disperazione, il mondo terreno è una prigione in cui l’umanità è detenuta: con la sua morte Cristo apre all’uomo la porta del Paradiso e chiude quella dell’Inferno, e con la sua resurrezione vince la battaglia contro il male. L’esaltazione non è successiva all’umiliazione, ma si rende in essa manifesta. E la risurrezione, a differenza della Matthäus-Passion, è qui parte integrante della storia, poiché è attraverso il Venerdì Santo (giorno in cui la Passione veniva eseguita) e la Pasqua che il “Christus Victor” ha conseguito la sua vittoria.


Erster Teil

Parte Prima

TRADIMENTO E ARRESTO

TRADIMENTO E ARRESTO

1. CHOR Herr, unser Herrscher, dessen Ruhm in allen Landen herrlich ist! Zeig’ uns durch deine Passion, daßöü du, der wahre Gottessohn, zu aller Zeit, auch in der größten Niedrigkeit, verherrlicht worden bist.

1. CORO Signore, nostro padrone, la cui gloria impera su tutte le nazioni! Mostraci con la tua passione che tu, vero Figlio di Dio, in ogni tempo, anche nella più grande umiliazione, sei stato glorificato.

2a. Rezitativ (Johannes 18, 1-5) EVANGELIST Jesus ging mit seinen Jüngern über den Bach Kidron, da war ein Garten, darein ging Jesus und seine Jünger. Judas aber, der ihn verriet, wußte der Ort auch, denn Jesus versammlete sich oft daselbst mit seinen Jüngern. Da nun Judas zu sich hatte genommen die Schar, und der Hohenpriester und Pharisäer Diener, kommt er dahin mit Fackeln, Lampen und mit Waffen. Als nun Jesus wußte Alles, was ihm begegnen sollte, ging er hinaus und sprach zu ihnen:

2a. Recitativo (Giovanni 18, 1-5) EVANGELISTA Gesù uscì con i suoi discepoli oltre il torrente Cedron; lì c’era un orto, e vi entrarono Gesù e i suoi discepoli. Anche Giuda, che lo tradiva, conosceva quel luogo, perché spesso Gesù vi si era ritirato con i suoi discepoli. Giuda dunque, accolte le coorte e la schiera dei servi dei sommi sacerdoti e dei farisei, arriva là con torce, lanterne e armi. Gesù allora, sapendo tutto quello che gli doveva accadere, uscì e disse loro:

JESUS Wen suchet ihr?

GESÙ Chi cercate?

EVANGELIST Sie antworteten ihm:

EVANGELISTA Gli risposero:

2b. Chor (18, 5) Jesum von Nazareth!

2b. Coro (18, 5) Gesù di Nazareth!

2c. Rezitativ (18, 5-7) EVANGELIST Jesus spricht zu ihnen:

2c. Recitativo (18, 5-7) EVANGELISTA Gesù dice loro:

JESUS Ich bin’s.

GESÙ Sono io.

EVANGELIST Judas aber, der ihn verriet, stund auch

EVANGELISTA Era con loro anche Giuda, quello che lo


bei ihnen. Als nun Jesus zu ihnen sprach: Ich bin’s! wichen sie zurücke und fielen zu Boden. Da fragete er sie abermals:

tradiva. Come dunque egli ebbe detto loro: “Sono io!” Essi arretrarono e caddero a terra. Allora egli domandò loro di nuovo:

JESUS Wen suchet ihr?

GESÙ Chi cercate?

EVANGELIST Sie aber sprachen:

EVANGELISTA E quelli dissero:

2d Chor (18, 7) Jesum von Nazareth!

2d. Coro (18, 7) Gesù di Nazareth!

2e. Rezitativ (18, 8) EVANGELIST Jesus antwortete:

2e. Recitativo (18, 8) EVANGELISTA Rispose Gesù:

JESUS Ich hab’s euch gesagt, daß ich’s sei, suchet ihr denn mich, so lasset diese gehen!

GESÙ Vi ho detto che sono io; se dunque cercate me, lasciate che questi se ne vadano!

3. Choral O grosse Lieb’, o Lieb’ ohn’ alle Maße, die dich gebracht auf diese Marterstraße! Ich lebte mit der Welt in Lust und Freuden,und du mußt leiden!

3. Corale O grande amore, o amore senza misura, che t’ha portato su questa via di martirio! Io vivevo nel mondo fra gioie e piaceri, e tu devi soffrire!

4. Rezitativ (18, 9 -11) EVANGELIST Auf daß das Wort erfüllet würde, welches es sagte: Ich habe der Keine verloren, die du mir gegeben hast. Da hatte Simon Petrus ein Schwert, und zog es aus, und schlug nach des Hohenpriesters Knecht, und hieb ihm sein recht Ohr ab, und der Knecht hieß Malchus. Da sprach Jesus zu Petro:

4. Recitativo (18, 9-11) EVANGELISTA Affinchè si adempisse la parola che aveva detto: “Non ho perduto alcuno di quelli che mi hai dato”. Allora Simon Pietro, che aveva una spada, la sguainò, colpì il servo del sommo sacerdote e gli mozzò l’orecchio destro, e quel servo aveva nome Malco. E Gesù disse a Pietro:

JESUS Stecke dein Schwert in die Scheide; soll ich den Kelch nicht trinken, den mir mein Vater gegeben hat?

GESÙ Rimetti la spada nella guaina; non berrò dunque il calice che mi ha dato il padre mio?

5. Choral Dein Will’ gescheh’, Herr Gott, zugleich

5. Corale Sia fatta la tua volontà, Signore Iddio,


auf Erden wie im Himmelreich; gib uns Geduld in Leidenszeit, Gehorsamsein in Lieb’ und Leid, wehr’ und steur’ allem Fleisch und Blut, das wider deinen Willen tut.

cosìsulla terra come nel regno dei cieli; donaci pazienza nel tempo del dolore, obbedienza nell’amore e nella sofferenza, difendici e guidaci contro le debolezze della carne e del sangue, che operano contro la tua volontà.

6. Rezitativ (18, 12-14) EVANGELIST Die Schar aber und der Oberhauptmann, und die Diener der Jüden nahmen Jesum und bunden ihn, und führeten ihn auf’s erste zu Hannas, der war Caiphas Schwäher, welcher des Jahres Hohenpriester war. Es war aber Caiphas, der den Juden riet, es wäre gut, daß ein Mensch würde umbracht für das Volk.

6. Recitativo (18, 12-14) EVANGELISTA Allora la coorte; il tribuno e le guardie dei Giudei si impadronirono di Gesù e lo legarono, e lo condussero prima da Anna, che era suocero di Caifa, il quale era sommo sacerdote in quell’anno. Caifa era colui che aveva consigliato i Giudei ch’era ben fatto che un uomo solo morisse per il popolo.

7. Aria (Alto) Von den Stricken meiner Sünden Mich zu entbinden, Wird mein Heil gebunden. Mich von allen Lasterbeulen Völlig zu heilen, Lässt er sich verwunden.

7. Aria (contralto) Per liberarmi dai lacci dei miei peccati, il mio Salvatore viene incatenato. Per guarirmi compiutamente da tutti i bubboni dei miei vizi, egli si lascia percuotere. Da capo

RINNEGAMENTO

RINNEGAMENTO

8. Rezitativ (18, 15) EVANGELIST Simon Petrus aber folgete Jesu nach, und ein and’rer Jünger.

8. Recitativo (18, 15) EVANGELISTA Ma seguivano Gesù Simon Pietro e un altro discepolo.

9. Aria (Sopran) Ich folge dir gleichfalls mit freudigen Schritten, Und lasse dich nicht, Mein Leben, mein Licht. Befördre den Lauf, Und höre nicht auf, Selbst an mir zu ziechen, zu schieben, zu bitten.

9. Aria (soprano) Anch’io ti seguo con gioiosi passi, e non ti abbandono, mia vita, mia luce. Affretta il corso, e non cessare mai di trascinarmi, sospingermi, sollecitarmi. Da capo

10. Rezitativ (18, 15-23)

10. Recitativo (18, 15-23)


EVANGELIST Derselbige Jünger war dem Hohenpriester bekannt, und ging mit Jesu hinein in des Hohenpriesters Palast. Petrus aber stund draussen vor der Tür. Da ging der andere Jünger, der dem Hohenpriester bekannt war, hinaus, und redete mit der Türhüterin und führete Petrum hinein. Da sprach die Magd, die Türhüterin, zu Petro:

EVANGELISTA Ora, questo discepolo era noto al sommo sacerdote, ed entrò con Gesù nel palazzo del questi. Pietro invece stava davanti alla porta. Uscì dunque l’altro discepolo noto al sommo sacerdote, parlò alla portinaia e fece entrare Pietro. Disse dunque a Pietro la serva portinaia:

MAGD Bist du nicht dieses Menschen Jünger einer?

SERVA Sei forse anche tu dei discepoli di quest’uomo?

EVANGELIST Er sprach:

EVANGELISTA Egli rispose:

PETRUS Ich bin’s nicht!

PIETRO Non lo sono!

EVANGELIST Es stunden aber die Knechte und Diener und hatten ein Kohlfeu’r gemacht, (denn es war kalt,) und wärmeten sich. Petrus aber stund bei ihnen, und wärmete sich. Aber der Hohenpriester fragte Jesum um seine Jünger und um seine Lehre. Jesus antwortete ihm:

EVANGELISTA Ora, i servi e le guardie, avendo fatto della brace (poichè era freddo), stavano a scaldarsi. E anche Pietro stava con loro a scaldarsi. Il sommo sacerdote dunque interrogò Gesù intorno ai suoi discepoli e alla sua dottrina. Gesù gli rispose:

JESUS Ich habe frei, öffentlich geredet vor der Welt. Ich habe allezeit gelehret in der Schule, und in dem Tempel, da alle Juden zusammen kommen, und habe nichts im Verborg’nen geredt. Was fragest du mich darum? Frage die darum, die gehöret haben, was ich zu ihnen geredet habe; sieche, dieselbigen wissen, was ich gesaget habe!

GESÙ Io ho parlato apertamente al mondo. Ho sempre insegnato nella sinagoga, e nel tempio dove tutti i Giudei si radunano, e nulla ho detto di nascosto. Perchè interroghi me? Interroga quelli che hanno udito che cosa ho detto loro; ecco, essi sanno che cosa ho detto!

EVANGELIST Als er aber solches redete, gab der Diener einer, die dabei stunden, Jesu einen Backenstreich, und sprach:

EVANGELISTA Ma avendo egli detto queste cose, uno dei servi presenti diede uno schiaffo a Gesù, dicendo:


DIENER Solltest du dem Hohenpriester also antworten?

SERVO Così rispondi al pontefice?

EVANGELIST Jesus aber antwortet’:

EVANGELISTA Gesù allora rispose:

JESUS Hab, ich übel geredt, so beweise es, dass es böse sei, hab’ ich aber recht geredt, was schlägest du mich?

GESÙ Se ho parlato male, testimonia del male, ma se ho parlato bene, perchè mi percuoti?

11. Choral Wer hat dich so geschlagen, Mein Heil, und dich mit Plagen So übel zugericht’? Du bist ja nicht ein Sünder, Wie wir und unsre Kinder, Von Missetaten weisst du nicht. Ich, ich und meine Sünden, Die sich wie Körnlein finden Des Sandes an dem Meer, Die haben dir erreget Das Elend, das dich schläget Und das betrübte Marterheer.

11. Corale Chi t’ha così percosso, mio Salvatore, e con ferite t’ha sì crudelmente tormentato? Tu non sei un peccatore, come noi e i nostri figli, mondo sei dalle nostre colpe. Io, io e i miei peccati, numerosi quanto i granelli di sabbia lungo la riva del mare, abbiamo scatenato contro di te la disgrazia che ti colpisce, e la trista messe di tormenti.

12a. Rezitativ (18, 24-25) EVANGELIST Und Hannas sandte ihn gebunden zu dem Hohenpriester Caiphas. Simon Petrus stund und wärmete sich, da sprachen sie zu ihm:

12a. Recitativo (18, 24-25) EVANGELISTA Anna lo mandò allora legato dal sommo sacerdote Caifa. Simon Pietro stava scaldandosi; gli dissero dunque:

12b. Chor (18, 25) Bist du nicht seiner Jünger einer?

12b. Coro (18, 25) Sei forse anche tu uno dei suoi discepoli?

12c. Rezitativ (18, 25-27) EVANGELIST Er leugnete aber und sprach:

12c. Recitativo (18, 25-27) EVANGELISTA Egli negò e disse:

PETRUS Ich bin’s nicht!

PIETRO Non lo sono!

EVANGELIST Spricht des Hohenpriesters Knecht einer, ein Gefreund’ter des, dem Petrus das Ohr

EVANGELISTA Ma uno dei servi del sommo sacerdote, che era parente di quello a cui Pietro aveva


abgehauen hatte:

mozzato l’orecchio, dice:

DIENER Sahe ich dich nicht im Garten bei ihm?

SERVO Non ti ho visto nell’orto con lui?

EVANGELIST Da verleugnete Petrus abermal, und alsobald krähete der Hahn.

EVANGELISTA Pietro allora negò ancora una volta, e subito un gallo cantò.

(Matthäus 26, 75) Da gedachte Petrus an die Worte Jesu, und ging hinaus und weinete bitterlich.

(Matteo 26, 75) Pietro si ricordò delle parole di Gesù e, uscito fuori, pianse amaramente.

13. Aria (Tenor) Ach, mein Sinn, Wo willst du endlich hin, Wo soll ich mich erquicken? Bleib’ ich hier, Oder wünsch’ ich mir Berg Und Hügel auf den Rücken? Bei der Welt ist gar kein Rat, Und im Herzen Stehn die Schmerzen Meiner Missetat, Weil der Knecht den Herrn verleugnet hat.

13. Aria (tenore) Ah, mente mia, dove andrai alla fine? dove troverò conforto? Qui resto, o devo rifugiarmi fra monti e colline? Nel mondo non v’è consiglio, e nel cuor stanno i dolori del mio misfatto, poichè il servo ha rinnegato il Signore.

14. Choral Petrus, der nicht denkt zurück, Seinen Gott verneinet, Der doch auf ein’n ernsten Blick Bitterlichen weinet: Jesu, blicke mich auch an, Wenn ich nicht will büßen; Wenn ich Böses hab’ getan, Rühre mein Gewissen.

14. Corale Pietro, dimentico del passato, rinnega il suo Dio, ma a un suo sguardo severo piange amaramente: Gesù, volgi anche a me un tuo sguardo se non mi pentirò; se ho fatto del male, tocca la mia coscienza.

Zweiter Teil

Seconda Parte

INTERROGATORIO E FLAGELLAZIONE

INTERROGATORIO E FLAGELLAZIONE

15. Choral Christus, der uns selig macht, Kein Bös’s hat begangen, Der ward für uns in der Nacht

15. Corale Cristo, che ci fa beati, non ha commesso alcun male; per noi, venne catturato nella notte, come


Als ein Dieb gefangen, Geführt vor gottlose Leut’ Und fälschlich verklaget, Verlacht, verhöhnt und verspeit, Wie denn die Schrift saget.

un ladro, trascinato davanti a gente senza Dio e accusato falsamente, deriso, beffato e sputacchiato, come dice la Scrittura.

16a. Rezitativ (Johannes 18, 28-30) EVANGELIST Da führeten sie Jesum von Caiphas vor da Richthaus, und es war frühe. Und sie gingen nicht in das Richthaus, auf daß sie nicht unrein würden, sondern Ostern essen möchten. Da ging Pilatus zu ihnen hinaus, und sprach:

16a. Recitativo (Giovanni 18, 28-30) EVANGELISTA Intanto condussero Gesù da Caifa davanti al pretorio, ed era mattina. Ed essi non entrarono nel pretorio per non contaminarsi e poter mangiare la pasqua. Pilato uscì dunque fuori da loro, e disse:

PILATUS Was bringet ihr für Klage wider diesen Menschen?

PILATO Quale accusa portate voi contro quest’uomo?

EVANGELIST Sie antworteten und sprachen zu ihm:

EVANGELISTA Gli risposero dicendo:

16b. Chor (18, 30) Wäre dieser nicht ein Übeltäter, wir hätten dir ihn nicht überantwortet.

16b. Coro (18, 30) Se costui non fosse un malfattore, non te lo avremmo consegnato.

16c. Rezitativ (18, 31) EVANGELIST So nehmet ihr ihn hin und richtet ihn nach eurem Gesetze!

16c. Recitativo (18, 31) EVANGELISTA Prendetelo voi e guidicatelo secondo la vostra legge!

EVANGELIST Da sprachen die Juden zu ihm:

EVANGELISTA Gli dissero allora i Giudei:

16d. Chor (18, 31) Wir dürfen niemand töten.

16d. Coro (18, 31) A noi non è lecito uccidere alcuno.

16e. Rezitativ (18, 32-36) EVANGELIST Auf daß erfüllet würde das Wort Jesu, welches er sagte, da er deutete, welches Todes er sterben würde. Da ging Pilatus wieder hinein in das Richthaus, und rief Jesum, und sprach zu ihm:

16e. Recitativo (18, 32-36) EVANGELISTA Onde fosse adempiuta la parola che Gesù aveva proferito alludendo alla specie di morte di cui doveva morire. Pilato entrò dunque ancora nel pretorio, e chiamò Gesù, e gli disse:


PILATUS Bist du der Juden König?

PILATO Tu sei il re dei Giudei?

EVANGELIST Jesus antwortete:

EVANGELISTA Rispose Gesù:

JESUS Redest du das von dir selbst, oder haben’s dir Andere von mir gesagt?

GESÙ Dici questo da te stesso, o altri te l’han detto di me?

EVANGELIST Pilatus antwortete:

EVANGELISTA Rispose Pilato:

PILATUS Bich ich ein Jude? Dein Volk und die Hohenpriester haben dich mir überantwortet; was hast du getan?

PILATO Sono io forse giudeo? La tua gente e i pontefici ti hanno consegnato a me; che cosa hai fatto?

EVANGELIST Jesus antwortete:

EVANGELISTA Rispose Gesù:

JESUS Mein Reich ist nicht von dieser Welt; wäre mein Reich von dieser Welt, meine Diener würden darob kämpfen, daß ich den Juden nicht überantwortet würde! Aber, nun ist mein Reich nicht von dannen.

GESÙ Il mio regno non è di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servi avrebbero cobattuto perché io non fossi consegnato ai Giudei! Ma il mio regno non è di qui.

17. Choral Ach, großer König, groß zu allen Zeiten, Wie kann ich g’nugsam diese Treu’ ausbreiten? Kein’s Menschen Herze mag indes ausdenken, Was dir zu schenken. Ich kann’s mit meinen Sinnen nicht erreichen, Womit doch dein Erbarmen zu vergleichen. Wie kann ich dir denn deine Liebestaten Im Werk erstatten?

17. Corale Ah, re possente, grande in ogni tempo, come posso far conoscere a sufficienza questa tua fedeltà? Nessun cuore umano può presumere d’offrirti cosa degna di te. Non posso comprendere con i miei sensi come uguagliare la tua pietà. Come posso con le mie azioni restituirti i tuoi benefici?

18. Rezitativ (18, 37-40) EVANGELIST Da sprach Pilatus zu ihm:

18a. Recitativo (18, 37-40) EVANGELISTA Gli disse allora Pilato:


PILATUS So bist dennoch ein König?

PILATO Dunque, sei tu re?

EVANGELIST Jesus antwortete:

EVANGELISTA Rispose Gesù:

JESUS Du sagst’s ich bin ein König. Ich bin dazu geboren und in die Welt kommen, dass ich die Wahrheit zeugen soll. Wer aus der Wahrheit ist, der höret meine Stimme.

GESÙ Tu dici bene che sono re. Io per questo sono nato e per questo sono venuto al mondo, per render testimonianza alla verità. Chiunque è dalla parte della verità ascolta la mia voce.

EVANGELIST Spricht Pilatus zu ihm:

EVANGELISTA Gli dice Pilato:

PILATUS Was ist Wahrheit?

PILATO Che cosa è la verità?

EVANGELIST Und da er das gesaget, ging er wieder hinaus zu den Juden, und spricht zu ihnen:

EVANGELISTA E detto questo, uscì di nuovo dai Giudei, e dice loro:

PILATUS Ich finde keine Schuld an ihm. Ihr habt aber eine Gewohnheit, dass ich euch Einen losgebe; wollt ihr nun, dass ich euch der Juden König losgebe?

PILATO Io non trovo in lui alcuna colpa. Ora, è consuetudine che io vi liberi uno nella pasqua; volete dunque che vi liberi il re dei Giudei?

EVANGELIST Da schrieen sie wieder allesamt und sprachen:

EVANGELISTA Allora gridarono di nuovo dicendo:

18b. Chor (18, 40) Nicht diesen, sondern Barrabam!

18b. Coro (18, 40) Non costui, ma Barabba!

18c. Rezitativ (18, 40; 19, 1) EVANGELIST Barabbas aber was ein Mörder. Da nahm Pilatus Jesum und geißelte ihn.

18c. Recitativo (18, 40; 19, 1) EVANGELISTA E Barabba era un assassino. Pilato dunque prese Gesù e lo fece flagellare.

19. Arioso (Bass) Betrachte, meine Seel’, mit ängstlichem Vergnügen, Mit bitt’rer Lust und hart beklemmt von

19. Arioso (basso) Considera, anima mia, con gioia ansiosa, con amaro piaere e cuore oppresso


Herzen, Dein höchstes Gut in Jesu Schmerzen, Wie dir aus Dornen, so ihn stechen, Die Himmelsschlüsselblume blühen; Du Kannst viel süße Frucht von seiner Wermut brechen, Drum sieh’ ohn’ Unterlaß auf ihn.

il tuo bene supremo nelle sofferenze di Gesù, come dalle spine che lo trafiggono fioriscono per te le primule del cielo; tu puoi cogliere tanti dolci frutti dalla sua amarezza,perciò non cessare di rivolgere a Lui lo sguardo

20. Aria (Tenor) Erwäge, wie sein blutgefärbter Rücken In allen Stücken Dem Himmel gleiche geht. Daran, nachdem die Wasserwogen Von unsrer Sündflut sich verzogen, Der allerschönste Regenbogen Als Gottes Gnadenzeichen steht.

20. Aria (tenore) Osserva come la Sua schiena arrossata di sangue è in ogni parte simile al cielo! Là, dopo che i flutti del nostro diluvio di peccati si son ritirati, appare il più splendido degli arcobaleni come segno della Grazia Divina! Da capo

CONDANNA E CROCIFISSIONE

CONDANNA E CROCIFISSIONE

21a. Rezitativ (19, 2-3) EVANGELIST Und die Kriegsknechte flochten eine Krone von Dornen, und setzten sie auf sein Haupt, und legten ihm ein Purpurkleid an, und sprachen:

21a. Recitativo (19, 2-22) EVANGELISTA E i soldati, intrecciata una corona di spine, gliela posero sul capo, e lo vestirono di un mantello di porpora, e lo schernivano dicendo:

21b. Chor (19, 3) Sei gegrüsset, lieber Judenkönig!

21b. Coro (19, 3) Salve, o caro re dei Giudei!

21c. Rezitativ (19, 3-6) EVANGELIST Und gaben ihm Backenstreiche. Da ging Pilatus wieder heraus und sprach zu ihnen:

21c. Recitativo (19, 3-6) EVANGELISTA E gli davano delle percosse. Pilato intanto uscì ancora fuori e disse loro:

PILATUS Sehet, ich führe ihn heraus zu euch, daß ihr erkennet, daß ich keine Schuld an ihm finde.

PILATO Ecco, ve lo conduco fuori affinchè sappiate che non trovo in lui alcuna colpa.

EVANGELIST Also ging Jesus heraus, und trug eine

EVANGELISTA Gesù uscì dunque fuori, e portava la


Dornenkrone und Purpurkleid. Und er sprach zu ihnen:

corona di spine e il mantello di porpora. E [Pilato] disse loro:

PILATUS Sehet, welch ein Mensch!

PILATO Ecco l’uomo!

EVANGELIST Da ihn die Hohenpriester und die Diener sahen, schrieen sie und sprachen:

EVANGELISTA Quando dunque lo videro, i sommi sacerdoti e i servi urlarono dicendo:

21d. Chor (19, 6) Kreuzige, kreuzige!

21d. Coro (19, 6) Crocifiggi, crocifiggi!

21e. Rezitativ (19, 6-7) EVANGELIST Pilatus sprach zu ihnen:

21e. Recitativo (19, 6-7) EVANGELISTA Disse loro Pilato:

PILATUS Nehmet ihr ihn hin und kreuziget ihn; denn ich finde keine Schuld an ihm!

PILATO Prendetelo voi e crocifiggetelo, chè io non trovo in lui alcuna colpa.

EVANGELIST Die Jüden antworteten ihm:

EVANGELISTA Gli risposero i Giudei:

21f. Chor (19, 7) Wir haben ein Gesetz, und nach dem Gesetz soll er sterben, denn er hat sich selbst zu Gottes Sohn gemacht.

21f. Coro (19, 7) Noi abbiamo una legge, e secondo la legge egli deve morire, perchè si è fatto Figlio di Dio.

21g. Rezitativ (19, 8-12) EVANGELIST Da Pilatus das Wort hörete, fürchtet’ er sich noch mehr, und ging wieder hinein in das Richthaus, und sprach zu Jesu:

21g. Recitativo (19, 8-12) EVANGELISTA Quando dunque Pilato udì queste parole, si impaurì di più, entrò ancora nel pretorio, e disse a Gesù:

PILATUS Von wannen bist du?

PILATO Tu, di dove sei?

EVANGELIST Aber Jesus gab ihm keine Antwort. Da sprach Pilatus zu ihm:

EVANGELISTA Gesù però non gli diede risposta. Gli disse dunque Pilato:

PILATUS Redest du nicht mit mir? Weißest du nicht, daß ich Macht habe, dich zu kreuzigen, und Macht habe, dich loszugeben?

PILATO Non mi parli? Non sai che ho il potere di liberarti e il potere di crocifiggerti?


EVANGELIST Jesus antwortete:

EVANGELISTA Rispose Gesù:

JESUS Du hättest keine Macht über mich, wenn sie dir nicht wäre von oben herab gegeben; darum, der mich dir überantwortet hat, der hat’s größ’re Sünde.

GESÙ Non avresti nessun potere su di me, se non ti fosse stato dato dall’alto; per questo ha una colpa più grande che mi ha consegnato a te.

EVANGELIST Von dem trachtete Pilatus, wie er ihn losließe.

EVANGELISTA Da allora Pilato cercava di liberarlo.

22. Choral Durch dein Gefängnis, Gottes Sohn, Ist uns die Freiheit kommen; Dein Kerker ist der Gnadenthron, Die Freistatt aller Frommen; Denn gingst du nicht die Knechtschaft ein, Müßt’ unsre Knechtschaft ewig sein.

22. Corale Dalla tua prigione, Figlio di Dio, è venuta a noi la libertà; il tuo carcere è il trono della grazia, il rifugio di ogni devoto, chè se tu non avessi conosciuto la schiavitù, eterna sarebbe rimasta la nostra.

23a. Rezitativ (19, 12) EVANGELIST Die Juden aber schrieen und sprachen:

23a. Recitativo (19, 12) EVANGELISTA Ma i Giudei gridavano dicendo:

23b. Chor (19, 12) Lässest du diesen los, so bist du des Kaisers Freund nicht, denn wer sich zum Könige machet, der ist wider den Kaiser.

23b. Coro (19, 12) Se liberi costui, non sei amico dell’imperatore, chè chiunque si fa re è contro l’imperatore.

23c. Rezitativ (19, 13-15) EVANGELIST Da Pilatus das Wort hörete, führete er Jesum heraus, und setzte sich auf den Richtstuhl, an der Stätte, die da heißet: Hochpflaster, auf hebräisch aber: Gabbatha. Es war aber der Rüsttag in Ostern, um die sechste Stunde, und er spricht zu den Jüden:

23c. Recitativo (19, 13-15) EVANGELISTA Udite dunque queste parole, Pilato condusse fuori Gesù e si assise in tribunale nel luogo detto Litostrato, in ebraico Gabbatha. Era la vigilia della pasqua, era quasi l’ora sesta, ed egli dice ai Giudei:

PILATUS Sehet, das ist euer König!

PILATO Ecco il vostro re!

EVANGELIST Sie schrieen aber:

EVANGELISTA Quelli allora gridarono:


23d. Chor (19 ,15) Weg, weg mit dem, kreuzige, ihn!

23d. Coro (19, 15) Basta, basta, crocifiggilo!

23e. Rezitativ (19, 15) EVANGELIST Sprach Pilatus zu ihnen:

23e. Recitativo (19, 15) EVANGELISTA Disse loro Pilato:

PILATUS Soll ich euren König kreuzigen?

PILATO Devo crocifiggere il vostro re?

EVANGELIST Die Hohenpriester antworteten:

EVANGELISTA Risposero i sommi sacerdoti:

23f. Chor (19, 15) Wir haben keinen König, denn den Kaiser.

23f. Coro (19, 15) Non abbiamo altro re che l’imperatore.

23g. Rezitativ (19, 16-17) EVANGELIST Da überantwortete er hin, daß er gekreuziget würde. Sie nahmen aber Jesum und führeten ihn hin. Und er trug sein Kreuz und ging hinaus zur Stätte, die da heisset: Schädelstätt’, welche heißet auf hebräisch: Golgatha!

23g. Recitativo (19, 16-17) EVANGELISTA Allora lo consegnò loro, affinchè fosse crocifisso. Presero quindi Gesù, il quale, portando la croce da se stesso, arrivò al luogo detto del Cranio, in ebraico Golgota!

24. Aria (Bass) mit Chor Eilt, ihr angefocht’nen Seelen, Geht aus euren Marterhöhlen, Eilt - Wohin? - nach Golgatha! Nehmet an des Glaubens Flügel, Flieht - Wohin? - zum Kreuzeshügel, Eure Wohlfahrt blüht allda. 25a. Rezitativ (19, 18-21) EVANGELIST Allda kreuzigten sie ihn, und mit ihm zween andere, zu beiden Seiten, Jesum aber mitten inne.Pilatus aber schrieb eine Überschrift, und satzte sie auf das Kreuz, und war geschrieben: “Jesus von Nazareth, der Juden König!” Überschrift, lasen viel Jüden, denn die Stätte war nahe bei der Stadt, da Jesus gekreuziget ist. Und es war geschrieben auf hebräische, griechische und lateinische Sprache.

24. Aria (basso) - Coro Affrettatevi, anime combattute, uscite dagli antri del vostro martirio, affrettatevi - Dove? - verso il Golgota! Rivestitevi l’ali della fede, volate - Dove? - verso la collina della croce, là fiorisce la vostra felicia. 25a. Recitativo (19, 18-21) EVANGELISTA Lì lo crocifissero insieme ad altri due, uno di qua, uno di là, e in mezzo Gesù. Pilato scrisse anche un cartello, e lo pose sulla croce, e vi era scritto: Gesù di Nazareth, re dei Giudei! Questo cartello lo lessero molti Giudei, perchè il luogo dove fu crocifisso Gesù era vicino alla città, e lo scritto era in ebraico, greco e latino. Dissero dunque a Pilato i pontefici dei Giudei:


Da sprachen die Hohenpriester der Jüden zu Pilato: 25b. Chor (19, 21) Schreibe nicht: der Juden König, sondern daß er gesaget habe: Ich bin der Jüden König!

25b. Coro ( 19, 21) Non scrivere: Re dei Giudei, ma che egli ha detto: Io sono rei dei Giudei!

25c. Rezitativ (19, 22) EVANGELIST Pilatus antwortet:

25c. Recitativo (19, 22) EVANGELISTA Pilato rispose:

PILATUS Was ich geschrieben habe, das habe ich geschrieben.

PILATO Quel che ho scritto ho scritto!

26. Choral In meines Herzens Grunde, Dein Nam’ und Kreuz allein Funkelt all Zeit und Stunde, Drauf kann ich fröhlich sein. Erschein’ mir in dem Bilde Zu Trost in meiner Not, Wie du, Herr Christ, so milde Dich hast geblut’ zu Tod.

26. Corale Nel fondo del mio cuore, solo il tuo nome e la croce risplendono ognora e sempre, e me ne posso rallegrare. Appari alla mia vista, consola la mia disgrazia: tu, Cristo Signore, sì dolcemente fino alla morte hai sanguinato.

MORTE DI GESÙ

MORTE DI GESÙ

27a. Rezitativ (19, 23-24) EVANGELIST Die Kriegsknechte aber, da sie Jesum gekreuziget hatten, nahmen seine Kleider, und machten vier Teile, einem jeglichen Kriegesknechte sein Teil, dazu auch den Rock. Der Rock aber war ungenähet, von oben an gewürket durch und durch. Da sprachen sie untereinander:

27a. Recitativo (19, 23-24) EVANGELISTA I soldati intanto, quando ebbero crocifisso Gesù, presero le sue vesti, e ne fecero quattro parti, una per ciascun soldato, e restava la tunica. Ora, la tunica non era cucita, ma tessuta tutta d’un pezzo da cima a fondo. Dissero dnque gli uni agli altri:

27b. Chor (19, 24) Lasset uns den nicht zerteilen, sondern darum losen, wess er sein soll.

27b. Coro (19, 24) Non la tagliamo, ma sorteggiamo a chi essa debba toccare.

27c. Rezitativ (19, 24-27) EVANGELIST Auf daß erfüllet würde die Schrift, die da saget: Sie haben meine Kleider unter

27c. Recitativo (19, 24-27) EVANGELISTA Onde si adempisse la Scrittura, che dice: Si divisero le mie vesti fra loro e sorteg-


sich geteilet, und haben über meinen Rock das Loos geworfen. Solches taten die Kriegesknechte. Es stund aber bei dem Kreuze Jesu seine Mutter und seiner Mutter Schwester, Maria, Cleophas Weib, und Maria Magdalena. Da nun Jesus seine Mutter sahe und den Jünger dabei stehen, den er lieb hatte, spricht er zu seiner Mutter:

giarono la mia tunica. I soldati infatti fecero così. Stavano presso la croce di Gesù sua madre e la sorella di sua madre, Maria, moglie di Cleofa, e Maria Maddalena. Allora Gesù, veduta la madre e lì presente il discepolo che egli amava, dice alla madre:

JESUS Weib! siehe, das ist dein Sohn!

GESÙ Donna! Ecco tuo figlio!

EVANGELIST Darnach spricht er zu dem Jünger:

EVANGELISTA Dice poi al discepolo:

JESUS Siehe, das ist deine Mutter!

GESÙ Ecco tua madre!

28. Choral Er nahm Alles wohl in Acht In der letzten Stunde, Seine Mutter noch bedacht’, Setzt’ ihr ein’n Vormunde. O Mensch, mache Richtigkeit, Gott und Menschen liebe, Stirb darauf ohm’ alles Leid, Und dich nicht betrübe!

28. Corale Di tutto si prese cura nell’ultima ora, pensò anche alla madre, le diede un sostegno. O uomo, pratica la giustizia, ama Dio e gli uomini, poi muori senza rimpianti, e non affliggerti!

29. Rezitativ (19, 27-30) EVANGELIST Und von Stund’ an nahm sie der Jünger zu sich. Darnach, als Jesus wusste, dass schon alles vollbracht war, dass die Schrift erfüllet würde, spricht er:

29. Recitativo (19, 27-30) EVANGELISTA E da quel momento, il discepolo la tenne presso di sè. Dopo di ciò, sapendo Gesù che ormai tutto era compiuto, onde si adempisse la Scrittura, disse:

JESUS Mich dürstet!

GESÙ Ho sete!

EVANGELIST Da stund ein Gefäße voll Essigs. Sie fülleten aber einen Schwamm mit Essig, und legten ihn um einen Isoppen, und hielten es ihm dar zum Munde. Da nun Jesus den Essig genommen hatte, sprach er:

EVANGELISTA C’era lì un vaso pieno di aceto. Gli portarono alla bocca una spugna piena di aceto, avvolta intorno a dell’issopo. Quando Gesù ebbe preso l’aceto, disse:


GESÙ Tutto è compiuto!

JESUS Es ist vollbracht!

30. Aria (contralto) Tutto è compiuto! O consolazione delle anime afflitte, nella notte di lutto conto gli attimi dell’ultima ora. L’eroe di Giuda combatte con possanza, e conclude la battaglia. Tutto è compiuto!

30. Aria (Alto) Es ist vollbracht! O Trust für die gekränkten Seelen, Die Trauernacht Läßt mich die letzte Stunde zählen. Der Held aus Juda siegt mit Macht, Und schliesst den Kampf. Es ist vollbracht!

31. Recitativo (19, 30) EVANGELISTA E chinato il capo, rese lo spirito.

31. Rezitativ (19, 30) EVANGELIST Und neigte das Haupt und verschied.

32. Aria (basso) - Corale Mio amato Salvatore, ti voglio chiedere: ora che sei inchiodato alla croce, e hai detto: Tutto è compiuto! son io libero dalla morte? Posso, per il tuo supplizio e la tua morte, ereditare il regno dei cieli? è redento tutto il mondo? Per il dolore, nulla puoi dire, ma chini la testa e in silenzio dici: Sì!

32. Aria (Bass) mit Chor Mein teurer Heiland, lass dich fragen: Da du nunmehr an’s Kreuz geschlagen, Und selbst gesaget: Es ist vollbracht! Bin ich vom Sterben freigemacht? Kann ich durch deine Pein und Sterben Das Himmelreich ererben? Ist aller Welt Erlösung da? Du kannst vor Schmerzen zwar nichts sagen, Doch neigest du das Haupt Und sprichst stillschweigend: Ja!

Corale

Chor

Gesù, tu ch’eri morto, e vivi ora in eterno, negli estremi affanni della morte non mi rivolgo ad altri che a te che m’hai redento. O mio amato Signore! dammi solo ciò ch’hai guadagnato, null’altro più io bramo.

Jesu, der du warest tot, Lebest nun ohn’ Ende, In der letzten Todesnot Nirgend nich hinwende Als zu dir, der mich versühnt. O mein trauter Herre! Gib mir nur, was du verdient, Mehr ich nicht begehre!

DEPOSIZIONE

DEPOSIZIONE

33. Recitativo (Matteo 27, 51-52) EVANGELISTA Ed ecco, il velo del tempio si scisse in due parti dall’alto al basso.

33. Rezitativ (Matthäus 27, 51-52) EVANGELIST Und siehe da der Vorhang im Tempel zerriß in zwei Stück von oben an bis


unten aus. Und die Erde erbetete, und die Felsen zerrissen, und die Gräber täten sich auf, und stunden auf viele Leiber der Heiligen!

E la terra fu scossa, e le rocce si spaccarono, e i sepolcri si aprirono, e risuscitarono molti corpi di santi!

34. Arioso (Tenor) Mein Herz! indem die ganze Welt Bei Jesu Leiden gleichfalls leidet, Die Sonne sich in Trauer kleidet, Der Vorhang reisst, der Fels zerfällt, Die Erde bebt, die Gräber spalten, Weil sie den Schöpfer sehn erkalten: Was willst du deines Ortes tun?

34. Arioso (tenore) Mio cuore! mentre tutto il mondo soffre delle sofferenze di Gesù, il sole si riveste di lutto, si squarcia il velo, si sbriciola la roccia; la terra trema, le tombe s’aprono, chè vedono spegnersi il Creatore: e tu, a tua volta, che farai?

35. Aria (Sopran) Zerfließe, mein Herze, in Fluten der Zähren, Dem Höchsten zu Ehren. Erzähle der Welt und dem Himmel die Not, Dein Jesus ist tot.

35. Aria (soprano) Effonditi, mio cuore, in fiotti di lacrime, in onore dell’Altissimo. Racconta alla terra e al cielo la tua pena: il tuo Gesù è morto! Da capo

36. Rezitativ (Johannes 19, 31-37) EVANGELIST Die Jüden aber, dieweil es der Rüsstag war, daß nicht die Leichname am Kreuze blieben den Sabbath über, (denn desselbigen Sabbathtags war sehr groß,) baten sie Pilatum, dass ihre Beine gebrochen und sie abgenommen würden. Da kamen die Kriegsknechte und brachen dem ersten die Beine und dem andern, der mit ihm gekreuziget war. Als sie aber zu Jesu kamen, da sie sahen, daß er schon gestorben war, brachen sie ihm die Beine nicht; sondern der Kriegsknechte einer eröffnete seine Seite mit einem Speer und alsobald ging Blut und Wasser heraus. Und der das gesehen hat, der hat es bezeuget und sein Zeugnis ist wahr und derselbige weiß, daß er die Wahrheit saget, auf daß ihr glaubet. Denn solches ist geschehen, auf daß die Schrift erfüllet würde: Ihr sollet ihm kein Bein zerbrechen. Und abermals spricht eine andere Schrift: “Sie werden sehen, in welchen sie gestochen

36. Recitativo (Giovanni 19, 31-37) EVANGELISTA Ora i Giudei, poichè era vigilia, affinchè i corpi non rimanessero sulla croce di sabato (chè era grande quel giorno di sabato), chiesero a Pilato che fossero loro spezzate le gambe e fossero tolti via. Vennero dunque i soldati e spezzarono le gambe del primo e dell’altro che era crocifisso insieme a lui. Venuti poi a Gesù, vedendolo già morto, non gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati gli trafisse il petto con la lancia, e subito ne uscì sangue e acqua. E chi ha veduto ha testimoniato, e vera è la sua testimonianza, e quegli sa che dice il vero, onde anche voi crediate. Questo avvenne, infatti, onde si adempisse la Scrittura: Non sarà spezzato alcun osso di lui. E ancora un’altra Scrittura dice: Guarderanno a colui che hanno trafitto.


haben”. 37. Choral O hilf, Christe, Gottes Sohn, Durch dein bitt’res Leiden, Daß wir, dir stets untertan, All Untugend meiden; Deinen Tod und sein’ Ursach’ Fuchtbarlich bedenken, Dafür, wie wohl arm und schwach, Die Dankopfer schenken.

37. Corale Per la tua amara sofferenza, fà, Cristo, Figlio di Dio, che, a te sempre sottomessi, evitiamo ogni vizio; che con frutto meditiamo la tua morte e la sua causa, e che perciò, pur poveri e deboli, ti rendiamo sacrifici di grazie.

38. Rezitativ (19, 38-42) EVANGELIST Darnach bat Pilatum Joseph von Arimathia, der ein Jünger Jesu war, (doch heimlich aus Furcht vor den Juden,) daß er möchte abnehmen den Leichnam Jesu. Und Pilatus erlaubete es Derowegen kam er und nahm den Leichnam Jesu herab. Es kam aber auch Nicodemus, der vormals in der Nacht zu Jesu kommen war, und brachte Myrrhen und Aloen untereinander, bei hundert Pfunden. Da nahmen sie den Leichnam Jesu, und bunden ihn in leinen Tücher mit Spezerein, wie die Juden pfegen zu begraben. Es war aber an der Stätte, da er gekreuziget ward, ein Garten, und im Garten ein neu Grab, in welches niemand je gelegen war. Daselbst hin legten sie Jesum, um des Rüsttags willen der Jüden, dieweil das Grab nahe war.

38. Recitativo (19, 38-42) EVANGELISTA Dopo questi fatti Giuseppe d’Arimatea, che era discepolo di Gesù (ma in segreto, per timore dei Giudei), chiese a Pilato di togliere il corpo di Gesù. E Pilato lo permise. Venne dunque e tolse il corpo di lui. Venne poi anche Nicodemo, che era andato la prima volta da Gesù di notte, portando una mistura di mirra e di aloe, di circa cento libbre. Presero dunque il corpo di Gesù e lo avvolsero in bende di lino con gli aromi, come è costume dei Giudei di seppellire. Ora, nel luogo dove fu crocifisso vi era un orto, e nell’orto un sepolcro nuovo, nel quale ancora nessuno era stato posto. Lì dunque, a causa della vigilia dei Giudei, poichè il sepolcro era vicino, posero Gesù.

39. Chor Ruht wohl ihr heiligen Gebeine, Die ich nun wener nicht beweine, Und bringt auch nich zur Ruh’. Das Grab, so euch bestimmet ist, Und ferner keine Not umschließt, Macht mir den Himmel auf, Und schliesst die Hölle zu.

39. Coro Riposate in pace, o sante ossa, ch’io ora più non piango, e portate anche me alla pace. La tomba, a voi destinata, che non rinserra più dolore, mi apre il cielo e chiude l’inferno.

40. Choral Ach Herr, laß dein lieb’ Engelein Am letzten End’ die Seele mein

40. Corale Ah, Signore, fà che i tuoi angioletti all’ultim’ora portino la mia anima


In Abrahams Schoß tragen; Den Leib in sein’m Schlafkämmerlein Gar sanft, ohn’ ein’ge Qual und Pein, Ruhn bis am Jüngsten Tage! Alsdenn vom Tod erwecke mich, Daß meine Augen sehen dich In aller Freud’, o Gottes Sohn, Mein Heiland und Genadenthron! Herr Jesu Christ, erhöre mich, Ich will dich preisen ewiglich! S. D. G.

nel seno d’Abramo; che il corpo nella sua cameretta, ben dolcemente, senza pena nè tormento, riposi fino all’ultimo giorno! Allora svegliami da morte, sì che i miei occhi ti contemplino che infinita gioia, o Figlio di Dio, mio Salvatore, trono di grazia! Signore Gesù Cristo, ascoltami, ti voglio lodare in eterno! S. D. G.


Johann Sebastian Bach PASSIONE SEC. GIOVANNI BWV245 Interpreti:


Patrizia Cigna Soprano Allieva di Jolanda Meneguzzer,si diploma al Conservatorio “Luigi Cherubini di Firenze” nel 1995 con il massimo dei voti, lode e menzione di merito sotto la guida di Maria Grazia Germani. Vincitrice di numerosi Concorsi Internazionali quali Tito Schipa (Lecce) ‘94, William Walton e Rocca delle Macìe ‘95. Debutta nel 1993 al Teatro Verdi di Pisa nell’opera breve Il piccolo spazzacamino di Britten e da allora interpreta ruoli protagonistici quali Die Königin der Nacht (Die Zauberflöte), Despina (Così fan tutte), Susanna (Nozze di Figaro), Servilia (Clemenza di Tito), Ilia (Idomeneo), Lucia di Lammermoor, Don Pasquale, Adina (Elisir d’amore), Musetta (La Bohème), Gilda (Rigoletto), Zerbinetta Ariadne (auf Naxos versione 1912), Oscar (Un ballo in maschera), Micaela (Carmen), Rosina (Barbiere di Siviglia), Amenaide (Tancredi), Violetta (Traviata) in teatri come: Verdi di Trieste, Malibran di Venezia, Comunale di Bologna, Comunale di Firenze, Comunale di Ferrara, Valli di Reggio Emilia, Festival di Torre del Lago, Festival Arena di Verona, Regio di Torino, Piccinni di Bari per la stagione del Petruzzelli, Festival Avenches (Svizzera), Tour Reisopera (Olanda); Wexford Festival Opera (Irlanda), Seoul, Municipal di San Paolo (Brasile), Alicante (Spagna) Kaunas (Lithuania). Ha al suo attivo numerose incisioni di opere inedite registrando tra l’altro per: Bongiovanni “La Romanziera e l’uomo nero” e “Il Paria” di Donizetti, “Il Filosofo di Campagna” e “Il Mondo della Luna” di Galuppi, “I Virtuosi ambulanti” di Fioravanti, Cantate profane di Paisiello per soprano ed orchestra, Messa di Gloria e Messa di Bellini, in DVD Il Re di U. Giordano; Tactus musiche di Ippolito Ghezzi con la Cappella musicale di S. Giacomo Maggiore di Bologna; Marco Polo Naxos L’Etoile du Nord di Meyerbeer con Juan Diego Florez; Kikko Music Requiem di Cimarosa e una selezione dell’opera Die Brautwahl di F. Busoni; Naxos “La Cenerentola” di Rossini con Joyce Di Donato; Hardy Video “La Dirindina” di D. Scarlatti; Decca “Nabucco” con Leo Nucci e Guleghina. Ha collaborato inoltre con direttori di fama internazionale quali Daniele Gatti, Gary Bertini, Lü Jia, Vladimir Jurowsky, Evelino Pidò, Carlo Rizzi, Paolo Olmi, Ton Koopman, Alberto Zedda, Roberto Zarpellon, Piero Bellugi, Umberto Benedetti Michelangeli, Daniel Oren, Zubin Mehta e con registi quali Ian Judge,Irina Brook, Stefano Vizioli, Lorenzo Mariani, Denis Krief, Michele Placido, Pier Luigi Pizzi.


Barbara Hölzl Contralto Nasce a Bad Tölz, e studia al “Richard Strauss-Konservatorium” di Monaco con Helmut Banzhaf, e alla “Hochschule für Musik und darstellende Kunst in Wien”. Approfondisce successivamente lo studip con Hans Hotter, James King e Joseph Metternich. E’ stata finalista al Concorso Internazionale di Canto “Hertogenbosch”, e vincitrice al Concorso Internazionale Liederistico “Robert Schumann” Zwickau, ricevendo altresì il “Würdigungspreis” della Repubblica austriaca. La sua versatilità gli ha permette di essere stata interprete in innumerevoli produzioni operistiche che vanno dalla produzione rinascimentale fino all’avanguardia, collaborando con direttori quali Rudolf Barshai, René Clemencic, Vladimir Fedosejev, Rafael Frühbeck de Burgos, Nikolaus Harnoncourt, Martin Haselböck, Sigiswald Kuijken, Sir Neville Marriner, Michel Plasson, Helmuth Rilling, Dennis Russell Davis, Wolfgang Sawallisch, Peter Schreier, Bruno Weil e Christoph Coin. E’ stata ospite nelle principali città della musica europee, accompagnata dalle migliori orchestre quali Wiener Philharmonikern, Wiener Symphonikern, Camerata Salzburg, Klangforum Wien, Symphonieorchester della Radio di Baviera, Concentus Musicus Wien, Academy of St. Martin in the Fields, Tschaikowsky Symphonieorchester, Oslo Philharmonic Orchestra, Orquesta Sinfónica de RTVE di Madrid, Prager Philharmonic Orchestra, Bamberger Symphonikern e tante altre esibendosi sotto la direzione di Nikolaus Harnoncourt alla Wiener Musikverein, al Festival di Lucerna, a Metz in occasione delle celebrazioni per il bicentenario della morte di Joseph Haydn, Wiener Konzerthaus, nell’Oratorio “Elias” di Mendelssohn alla Tonhalle di Zurigo e con l’Orchestra da camera di Losanna, e protagonista in tanti altri grandi progetti fra i quali: “Wesendoncklieder” di Wagner, “Golgotha” di Frank Martins, Requeim di Giusepper Verdi, etc. Ha registrato CD per diverse case discografiche (fra le quali Sony, Gramola/Wien), ed ha effettuato innumerevoli trasmissioni televisive e radiofoniche.


Michael Nowak Tenore Nasce a Innsbruck, e inizia la sua attività solistica presso i Wiener Sängerknaben. Continua la sua preparazione al Brucknerkonservatorium di Linz con la Prof.ssa Mag. Gerald Trabesingeralla e si laurea col massimo dei voti e la lode alla Musikhochschule in Wien sotto la guida di Kurt Equiluz. Nel 1991 risulta finalista al concorso Internazionale “Mozart-Gesangswettbewerb” e nel 1992 Premiato al concorso Internationale di Bodensee. Inizia quindi a collaborare stabilmente con diversi teatri quali Staatstheaters Karlsruhe, Niedersächsischen Staatstheaters Hannover; numerosissime esibizioni lo hanno visto impegnato all’Opera di Francoforte („David“ Meistersinger), Opera di Kassel („Sänger“ Rosenkavalier), Stadttheater di Koblenz („Camille de Rosilion“ Die lustige Witwe), all’ Opera di Helsinki (Johannespassion con Peter Schreier), Stadttheater di Berna in „Die Entführung aus dem Serail“, „Die lustige Witwe“ a Dresda, „Salome“ (Narraboth) a Bregenz, „Actus tragicus“ (in forma scenica), „Les Troyens“, „Idomeneo“, „Tristan und Isolde“, „Figaro“ allo Staatstheater di Stuccarda. Il suo repertorio operistico abbraccia il primo barocco (Poppea), Mozart (Tamino, Belmonte), Rossini (Barbiere, Cenerentola), Donizetti (Don Pasquale), Puccini, Wagner, Strauss etc. Il suo repertorio spazia dall’ambito cameristico-liederistico e comprende fra l’altro le Passioni di Bach, Händel, Requiem e Messen di Mozart, Haydn, Mendelssohn, Schubert, Dvorak, Bruckner, Beethoven (9. Sinfonie eseguita a Norimberga, Wiesbaden etc., Missa Solemnis a Karlsruhe, Christus am Oelberg in Monaco), fino al Requiem di Verdi, eseguito a Norimberga e a Berna. Regolarmente presente in diversi Festival quali Internationales Brucknerfest Linz (Wiener Festwochen, Donaufestwochen, Wiener Osterklangfestival, Ludwigsburger Festspiele, internationale Händelfestspiele in Halle, Barockfestival Brixen, Carinthischer Sommer, Internationales Musikfestival La Coruna, Internatione Festspiele Edinburgh e diversi altri. Ha collaborato con direttori quali Wolfgang Gönnenwein, Helmut Rilling, Baron Enoch zu Guttenberg, Fabio Luisi, Bernhard Klee, Peter Schreier, Russell Davis, Manfred Honek nelle più rinomate sale da concerto quali Wiener Musikverein, Wiener Konzerthaus, Wiener Stephansdom (mit Wiener Philharmonikern), Herkulessaal e Gasteig München, Kölner Philharmonie, Alte Oper Frankfurt. La sua attività comprende inoltre diverse registrazioni CD, come pure per radio e TV di stato.


Klemens Sander Basso Dopo esser stato un “Sängerknabe” a St. Florian il basso austriaco Klemens Sander, si è trasferito a Vienna dove a studiato canto con Helena Lazarska, Robert Holl, David Lutz. In seguito si è perfezionato con Gundula Janowitz, Dagmar Pecková, Hartmut Höll e Thomas Hampson. Già durante gli studi debutta alla Volksoper di Vienna (The Pirates of Penzance); successivamente stato è stato ingaggiato dal Teatro di Karlsruhe e dalla Volksoper di Vienna; i primi ruoli sono stati Papageno (Die Zauberflöte) al Grand Theatre Luxembourg diretto da Christopher Moulds, Die Gezeichneten sotto la direzione di Kent Nagano al Festival di Salisburgo, Don Giovanni in Mozart, Escamillo nella Carmen di Bizet all’Opernfestspielen Klosterneuburg, Seikyo in Tan Dun’s Tea al Teatro Carlo Felice Genova e alla Neuen Oper Wien, come pure Conte Almaviva (Le Nozze di Figaro) alla Nationaloper di Vilnius. La sua attività concertistica lo ha portato attraverso tutta i paesi europei, Giappone e USA. Di rilievo l’esecuzione del Requiem di Fauré sotto la direzione di Georges Prêtre con i Berliner Philharmonie, come pure diretto da Fabrice Bollon al Gewandhaus di Lipsia, e Ein deutsches Requiem di Brahms con Concerto Köln alla Laeiszhalle di Amburgo, c-moll-Messe di Mozart diretto da Jeremie Rhorer al Salzburger Festspielen, Messias, e Judas Maccabäus di Händel e Matthäuspassion di Bach al Wiener Konzerthaus, e Johannespassion di Bach diretto da von Kwamé Ryan con Orchestre National de L’Aquitaine Bordeaux, Golgotha di Franck Martin alla Stefaniensaal di Graz e Carmina burana di Orff a Tokio, Taipeh e Madrid. Ha altresì collaborato con direttori quali Helmuth Rilling, Franz Welser-Möst, Leopold Hager, Martin Haselböck Andreas Spering, e Christian Arming. Considerevole è anche l’attività in ambito Liederistico; vincitore di diversi concorsi internazionali, ha tenuto diversi concerti: Salzburger Osterfestspielen, per la BBC Cardiff, allo Schleswig Holstein Musik Festival e al Kammermusikfest Lockenhaus, come pure Recitals alla Schubertsaal del Wiener Konzerthauses e alla Gläsernen Saal del Musikvereins di Vienna. In collaborazione col pianista Justus Zeyen ha dato un ciclo di concreti al Mozarteum di Salisburgo e al Centre des Arts Pluriel in Lussemburgo.


Salzburgher Bach-Chor Dopo esser stato un “Sängerknabe” AIl Bach-Chor di Salisburgo è stato fondato dal suo primo direttore Howard Arman nel 1983, e subito si è imposto all’attenzione internazionale per l’alta qualità delle sue interpretazioni. Dal 2003 è diretto dal maestro Alois Glaßner. Da oltre 25 anni è un punto di riferimento importante per la vita culturale salisburghese collaborando regolarmente, fra l’altro, con diverse orchestre e direttori nell’ambito dei festival salisburghesi (Festspiele, Internationale Mozartwoche). Il coro è altresì presente in importantissimi Festival in Germania, Italia, Francia, Grecia, Romania, Olanda e Spagna. Il repertorio comprende composizioni che vanno dal Rinascimento e, attraversando tutta la produzione più rilevante di Bach, Haendel, Haydn, Mozart, Schubert, Brahms, Mendelssohn, Berlioz, Ravel, Milhaud, Honegger, Webern, giunge fino agli autori contemporanei (A. Pärt: Johannespassion), con escursioni anche in ambito jazzistico.Il coro ha collaborato con l’Orchestra dei Wiener Philharmonikern diretti da Sir Charles Mackerras e Leopold Hager, la Mozarteumorchester sotto la guida di Ivor Bolton, Marc Minkowski e Yannick Nézét-Séguin come pure la Camerata Salzburg diretti da Sir Roger Norrington e Marc Minkowski con i „Musiciens du Louvre“. Il coro ha altresì collaborato nell’ambito lirico. Completano il quadro dell’attività internazionale, registrazioni per radio e TV di stato, CD e DVD.


Orchestra da Camera Lorenzo da Ponte Su strumenti originali L’Orchestra da camera Lorenzo Da Ponte raggruppa alcuni dei migliori musicisti dell’area mitteleuropea, provenienti dal Concentus Musicus Wien, dai Wiener Philharmoniker, Berliner Philharmoniker, dal Teatro dell’Opera di Zurigo, dalla Filarmonica della Scala, dall’Orchestra Mozart, dalla Chamber Orchestra of Europe, dall’Orchestra Sinfonica di Budapest e da altre tra le migliori formazioni europee. Il gruppo, che ha sede ad Asolo, prende il nome da Lorenzo Da Ponte (fino a quattordici anni Emanuele Conegliano), geniale librettista la cui fama è indissolubilmente legata a quella di Wolfgang Amadeus Mozart. Eredi dello spirito di questa importante figura del teatro musicale europeo, che tanto ha contribuito allo sviluppo della cultura e dell’opera italiana nel mondo, i componenti dell’orchestra si prefiggono di coltivare e proseguire il rapporto privilegiato tra la cultura e la musica italiana e l’Europa, attraverso esecuzioni al tempo stesso fedeli al modello originale e all’avanguardia nel panorama internazionale. L’Orchestra è specializzata nel repertorio barocco e classico, e si trova perfettamente a suo agio sia con strumenti originali che con strumenti moderni. Al progetto dell’Orchestra Lorenzo da Ponte hanno aderito solisti di fama internazionale come T. Christian, B. Canino, V. Mullova, A. Mitterhofer, F. Biondi, S. Accardo, A. Janiczeck, M. Quarta, R. Clemencic, A. Brandhofer, G. Hosszu Legocky, M. Somenzi, A. Lonquich, K. Bezuidenhout, etc. VIOLINI I/II: Ágnes Kertész, Erzsébet Rácz, Ildikó Lang, Molnár Zsófia, David Mazzacan, Piroska Vitárius, Hadházy Ildikó, Eszter Draskóczy, Roberta Zarpellon; VIOLE: Balázs Tóth, Szilvia Némethy, Margherita Orlandi; VIOLONCELLO: Tieppo Simone; VIOLONE e VIOLA DA GAMBA: Paolo Zuccheri; CONTRBBASSO: Mauro Zavagno; FLAUTO TRAVERSIERE I/ II: Luigi Lupo, Alberto Crivelletto; OBOE I/II: Michele Antonello, Arrigo Pietrobon; FAGOTTO: Andrea Bressan; LIUTO; Pietro Posser; ORGANO: Alfred Halbartschlager.


Alois Glaßner Direttore Alois Glaßner inizia la sua formazione musicale durante il Ginnasio musicali presso il monastero di Melk, e successivamente alla “Universität (già Hochschule) für Musik und darstellende Kunst” di Vienna alle facoltà di Kirchenmusik, Organo, Direzioend’Orchestra, Composizione e Canto, e proseguendo la preparazione in direzione di Coro con Eric Ericson a Stoccolma e Londra. Agli studi musicali affianca l’attività di direttore del Coro Hugo Distler da lui stesso fondato nel 1987. Dal 1993 è stato direttore della musica alla Wiener Augustinerkirche. Nel 2003 diventa direttore del Bach-Chor di Salisburgo che, sotto la sua direzione, diventa un partner fisso del Festival di Salisburgo, della Settimana Mozart e del Festival di Pentecoste, collaborando così con orchestre quali Wiener Philharmonikern, Mozarteumorchester Salzburg, Camerata Salzburg e celeberrimi direttori quali Riccardo Muti, Sir Roger Norrington, Ivor Bolton, Marc Minkowski, Leopold Hager, Gerd Albrecht e altri. Già dal 1991 Alois Glaßner è docente alla Universität für Musik und darstellende Kunst in Wien. Dal 2004 è preside e docente di direzione presso l’Anton Bruckner Institut. Tiene altresì corsi in diverse parti del mondo. In qualità di direttore recentemente Alois Glaßner ha lavorato con „Ensemble Glassic“, Orchestra Sinfonica della Wiener Volksoper, Mozarteumorchester e Camerata Salzburg. Ulteriori informazioni su: www.salzburgerbachchor.at - www.wiener-chorschule.at - www.viennahorns.at -www.mdw.ac.at/iab/start.htmI


venerdì 13 maggio, ore 20.30 Teatro Lorenzo da Ponte Vittorio Veneto C. DEBUSSY Prélude à l’après-midi d’un faune M.MUSSORGSKI Una notte sul Monte Calvo F. LISZT “Totentanz” (Danza Macabra) M. RAVEL Bolero Orchestra Sinfonica del Conservatorio “A. Steffani” - Castelfranco Veneto Pianoforte, Irene Russo Direttore, Roberto Zarpellon

Organizzazione

Associazione Reale Corte Armonica Caterina Cornaro Via Foresto Vecchio, 2 - 31011 ASOLO (TV) realecortearmonica@libero.it - www.realecortearmonica.it



www.permasteelisagroup.com

Il Gruppo Permasteelisa opera a livello mondiale nel settore della progettazione, produzione ed installazione di involucri architettonici, facciate continue per grandi edifici e sistemi di interni, collocandosi in posizione di assoluta leadership nel mercato globale di riferimento. La nostra missione è progettare e realizzare opere architettoniche all’avanguardia e innovative al fianco dei grandi nomi dell’architettura contemporanea, applicando soluzioni di elevato contenuto tecnologico. Permasteelisa S.p.A. | Headquarters | Viale E. Mattei 21/23 | 31029 Vittorio Veneto, Treviso www.permasteelisagroup.com


SYMPOSIUM MOZART DA PONTE

ANNO 2011 - VIII EDIZIONE Ideazione, progettazione e realizzazione: Associazione Reale Corte Armonica Caterina Cornaro Via Foresto Vecchio, 2 - 31011 ASOLO (TV) Ufficio Produzione, Nicoletta Barra Organizzazione, Andrea Casagrande Grafica, LAB’OUR Tipografia, Tipse Vittorio Veneto Immagine di Copertina, Caravaggio, “Flagellazione di Cristo” (1608) olio su tela

Informazioni: Associazione Reale Corte Armonica M. 34881232670 realecortearmonica@libero.it www.realecortearmonica.it

ideazione grafica: www.collettivolabour.com

Direzione Artistica, Roberto Zarpellon Si ringrazia Famiglia Benito Fabbri


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