Heos.it n. 618 venerdì 24 Luglio 2015

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RIVOLUZIONARIO

CNR E IPZS UNITI CONTRO

PROTOTIPO DI PANNELLO SOLARE

LA CONTRAFFAZIONE

Sviluppato un pannello solare termico che si avvale di nuovi polimeri, per fornire il riscaldamento e l’acqua calda alle case europee.

I

n Europa quasi il 40 % dell’utilizzo di energia è destinata al riscaldamento e all’acqua calda delle case. Gli attuali pannelli solari termici si basano su materiali costosi come il rame e l’alluminio, con la conseguenza di renderne impraticabile un uso molto diffuso. Attraverso il progetto POLYSOL, finanziato dall’UE, è stato sviluppato un pannello solare termico alternativo e più economico per le applicazioni di riscaldamento e acqua calda di uso domestico. I ricercatori hanno testato un’ampia varietà di polimeri, prima di fermarsi su un determinato materiale policarbonato. Hanno così creato un rivestimento a 5 strati che ha dimostrato un assorbimento termico del 95 % e un’emissione del 17 %, ben oltre le prestazioni dei pannelli solari attuali. Per il materiale del contenitore, i ricercatori hanno selezionato due polimeri che nei test si sono dimostrati capaci di trattenere il calore meglio rispetto alle plastiche tradizionali. POLYSOL ha anche creato i modelli di quattro sistemi termici solari teorici in tre luoghi diversi, per fornire parametri di riferimento per l’esecuzione di test sui prototipi di pannelli solari termici. Parallelamente, il team ha svolto un’analisi di mercato e una valutazione della proprietà intellettuale, per predisporsi alla commercializzazione del prodotto. Si prevede che i pannelli solari termici a basso costo POLYSOL rappresenteranno un notevole incentivo per i consumatori a investire nel riscaldamento solare. (Red) Vedi http://cordis.europa.eu/result/ rcn/149243_it.html

A

l via lo sviluppo di nuovi materiali, processi e metodi per la tutela del made in Italy grazie ad un accordo quadro siglato tra Il Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) e l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato. Come è noto la contraffazione è un fenomeno in forte espansione e incide, in un paese che punta all’eccellenza dei suoi prodotti come l’Italia, sia in maniera diretta sulle casse delle singole aziende, sia indirettamente e in termini di contributi non versati sul patrimonio dello Stato. Per fronteggiare questa tendenza e salvaguardare la salute e la sicurezza dei consumatori, Luigi Nicolais, presidente del Cnr e Paolo Aielli, amministratore delegato dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato (Ipzs), hanno firmato un accordo quadro, della durata di cinque anni, che prevede lo sviluppo di materiali, tecnologie e strumenti in grado di assicurare la certificazione del made in Italy. «Con questo accordo il Cnr contribuirà insieme ad Ipzs a sviluppare soluzioni originali per l’identificazione, la tracciatura e l’anticontraffazione dei materiali in numerosi settori merceologici e produttivi favorendo la tutela del made in Italy», afferma Nicolais. Aggiunge: «Attraverso l’uso integrato delle conoscenze e delle tecnologie sviluppate presso le nostre due strutture interverremo nei diversi momenti del ciclo produttivo ricorrendo a materiali intelligenti di nuova generazione appositamente progettati e realizzati, che consentiranno di realizzare prodotti sempre più avanzati, competitivi, sicuri e di valorizzarne l’originalità, la bellezza e la qualità caratteristiche distintive dello stile e della cultura italiana». Uno degli obiettivi dell’Ipzs è quello di ideare e realizzare soluzioni a elevato livello tecnologico volte a fornire gli strumenti sempre più efficaci per la tutela del “Marchio Italia”. Va in questa direzione, quindi, la partnership con il Cnr, che mira a rafforzare l’impegno dell’Istituto nell’attività di ricerca scientifica, settore capace di generare conoscenze e know-how indispensabili nella lotta alla contraffazione. «Questo Accordo si inscrive perfettamente nella mission dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, tra i cui compiti figura la promozione delle attività di ricerca e sviluppo di nuovi materiali e metodi al fine di assicurare un’idonea protezione dalla contraffazione e dalla falsificazione dei prodotti del made in Italy, salvaguardando, allo stesso tempo, la salute e la sicurezza del consumatore», spiega l’Ad Ipzs, Paolo Aielli per il quale «Il partner ideale non poteva che essere il Cnr» . (Red) Vedi www.cnr.it

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