la minato, quella atmosferica, comporta delle limitazioni per quanto l’azione di compattazione dei materiali; con l’impiego dell’autoclave viceversa, è possibile intensificare tale azione, portando la pressione a valori molto elevati all’interno dell’autoclave. Una pressione maggiore garantisce una minima presenza di vuoti tra le lamine e un rapporto fibra matrice più elevato, e quindi, consente al laminato di raggiungere più elevate prestazioni. Questo tipo di lavorazione viene privilegiato quando si deve realizzare un numero limitato di pezzi aventi caratteristiche meccaniche molto spinte e dimensioni non eccessive, o quando gli stampi prevedono dei contorni complessi. Non è invece indicata per produzioni di grande serie e per pezzi di notevoli dimensioni, soprattutto a causa della durata elevata del processo. La formatura in autoclave rappresenta dunque una delle tecnologie più avanzate per la formazione di componenti complessi in composito in settori tecnologicamente avanzati come quello aerospaziale e aeronautico e delle applicazioni sportive. Tra i vantaggi conseguenti di questa tecnologia si ricorda:
• il bassissimo grado di porosità nel
laminato, dovuto alla pressione applicata compresa tra gli 8 e i 14 bar; • bassi livelli di scorrimento delle lamine le una sulle altre, dovuti alla uniforme distribuzione della pressione sul laminato. Infatti ad alte temperature, prima della polimerizzazione, si ha una notevole diminuzione del valore di viscosità e una non uniforme distribuzione della pressione potrebbe provocare uno scorrimento delle lamine e
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quindi un difetto di compattazione. Ottima finitura superficiale sulla faccia rivolta verso lo stampo; • Valore abbastanza costante dello spessore del laminato, dovuto alla distribuzione uniforme della pressione su di esso. Riportiamo di seguito le descrizioni dei componenti, materiali e accessori necessari ad utilizzare la tecnologia di formatura in autoclave.
Rinforzi I materiali di rinforzo vengono combinati con i sistemi di resina in una varietà di formati per creare laminati strutturali. I tipi più comuni di rinforzo per la lavorazione del sacco a vuoto sono tessuti di vario tipo. In commercio ne esistono tante varietà, ognuna caratterizzata da particolari valori dei parametri che la definiscono, tra questi ricordiamo spessore, grammatura, composizione ( numero di fili costituenti l’ordito e la trama), titolo (peso per unità di lunghezza del filato espresso in Tex= g/10³m), l’armatura e il carico di rottura.
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e resine utilizzate nella tecnologia in autoclave sono principalmente di tipo epossidico. Ciò è dovuto al fatto che questa tecnologia è adottata per produrre laminati a elevate prestazioni, e si utilizzano quindi resine più costose di tipo epox che esibiscono le migliori caratteristiche tra i termoindurenti.