Su Patiu n. 25

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Aprile 2014

n. 25

UNA COMUNITA’ PASQUALE IN CAMMINO “Con la Pasqua di Cristo ha origine il nuovo popolo di Dio pellegrinante nella storia”

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a Pasqua, nell’Antico Testamento, è strettamente legata all’esperienza dell’Esodo e dell’Alleanza. Ogni anno il popolo di Israele celebra il memoriale degli eventi dell’Esodo secondo il comando del Signore: “Questo giorno sarà per voi un memoriale; lo celebrerete come festa del signore: di generazione in generazione, lo celebrerete come un rito perenne” (Es 12,14). Nel Nuovo Testamento la celebrazione della Pasqua assume un significato diverso e più profondo: la Pasqua antica trova compimento nella realtà della Pasqua di Cristo. Per Giovanni la nuova Pasqua nasce sul Calvario dove Gesù è immolato come agnello pasquale nell’ora in cui nel tempio si era soliti immolare gli agnelli per essere consumati nella cena pasquale. Paolo, nella prima lettera ai Corinzi, parla della Pasqua cristiana e fa una lettura cristologia della Pasqua biblicoebraica: “Cristo, nostro agnello pasquale, è stato immolato! Celebriamo dunque la festa non con il lievito vecchio, né con il lievito di malizia e di perversità, ma con azzimi di sincerità e di verità” (1Cor 5,7-8). Con la Pasqua di Cristo ha origine il nuovo popolo di Dio pellegrinante nella storia, testimone della continua presenza del Risorto. In questo periodo la nostra Chiesa diocesana e, in particolare, la nostra comunità parrocchiale sta vivendo l’esperienza di un cammino sinodale sotto lo stimolo del Documento Su Patiu - Aprile 2014 - n. 25

preparatorio del Piano Pastorale Diocesano predisposto dal Vescovo Mons. Mosè Marcia. Sono coinvolti in un lavoro di riflessione e di proposta i vari gruppi ecclesiali, il Consiglio Pastorale con le sue quattro commissioni, i vari gruppi coppie, singoli fedeli. Gli interrogativi e le proposte sollecitate dal Vescovo sono occasione di dibattito, di confronto,

di suggerimenti, per essere corresponsabili di un’azione pastorale e di una promozione umana a servizio di tutta la comunità. Al di là dei singoli quesiti, si respira la gioia di incontrarsi, di leggere insieme la realtà parrocchiale, di sentirsi parte attiva di una Chiesa che si riscopre, nel segno della Pasqua, popolo in cammino, desideroso di annunciare e di

testimoniare la gioia del Vangelo. In sintonia con il Sinodo straordinario dei Vescovi, le Linee Pastorali del Vescovo mettono al centro dell’attenzione la famiglia.« A ben riflettere, sacerdoti, catechisti, operatori di pastorale, responsabili di movimenti, abbiamo sempre a rapportarci con le famiglie, anzi con la famiglia, quella ben identificata famiglia di quel ragazzo, di quel bambino, di quel genitore. Ogni famiglia è una miniera di problemi a se stante e ognuna tende a vivere la propria situazione immaginandola unica e non condivisibile.“Ma per la comunità cristiana la famiglia è vita, è tessuto quotidiano, è cammino di generazioni che si trasmettono la fede insieme con l’amore e con i valori morali fondamentali, è solidarietà concreta, fatica, pazienza, e anche progetto, speranza, futuro. Tutto questo, che la comunità cristiana vive nella luce della fede, della speranza e della carità, non è mai tenuto per sé, ma diventa ogni giorno lievito nella pasta dell’intera società, per il suo maggior bene comune” (Lettera di Papa Francesco ai partecipanti della 47 Settimana sociale dei cattolici italiani)». Con l’auspicio di crescere ogni giorno di più come comunità, anche a nome di Don Andrea e di Don Puddu, auguro a tutti Buona Pasqua nella luce e nella pace di Cristo Risorto.

Don Giuseppe Mattana pag. 1


Cronaca di Vita Parrocchiale Avvenimenti vissuti nella nostra comunità dal mese di gennaio al mese di marzo 2014

- Il 1° gennaio viene celebrata la Giornata della Pace.

- Il 3 marzo si svolge a Nuoro, presso la Parrocchia del S. Cuore, la seconda giornata di aggiornamento per tutti gli operatori di Pastorale. Tiene l’incontro Don Renato Butera, Docente di Giornalismo e Cinema alla Università Pontificia Salesiana di Roma, su: “Linguaggi giovanili negli old e new media”. - Il 5 marzo, con l’imposizione delle Ceneri, inizia il cammino quaresimale.

- Il 18 gennaio ha inizio il Corso di preparazione al matrimonio per le coppie che celebreranno il matrimonio nel corso dell’anno. - Il 21 gennaio, nel corso dell’Ottavario di Preghiera per l’Unità dei cristiani, il Vescovo Mons. Marcia presiede l’Eucaristia, concelebrata dai sacerdoti della Forania, con la partecipazione dei rappresentanti delle altre Parrocchie. - Il 25 e il 26 gennaio si svolgono le votazioni per l’elezione dei membri del nuovo Consiglio Pastorale Parrocchiale. - Il 29 gennaio si svolge a Nuoro, presso il salone delle Grazie, l’incontro di aggiornamento per i catechisti e gli operatori pastorali. L’incontro è tenuto da P. Teani, Preside della Facoltà Teologica, sulla

NOTIZIARIO della Parrocchia Sant’Ignazio di Loyola - OLIENA Direttore Responsabile: GIUSEPPE MATTANA Gruppo Redazione: DON ANDREA BIANCU ANTONELLO PULIGHEDDU PEPPINO NIEDDU FRANCO GARDU

Stampa: SERISTAMPA - OLIENA Aprile 2014 - n. 25 Iscrizione Reg. G. e P. N. del Trib. di Nuoro n. 03/2004 del 20 Ottobre 2004

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Esortazione Apostolica Evangelii gaudium. - Il 2 febbraio, Festa della Presentazione del Signore, si rinnova il Rito della Professione delle nuove prioresse. - Il 7 febbraio si svolge la prima riunione del nuovo Consiglio Pastorale Parrocchiale. Viene eletta Vice presidente la Dott.ssa Bastianina Salis e viene designato Segretario Mattia Sanna. - Il 9 febbraio si svolge l’annuale Giornata della Pace, organizzata dall’Azione Cattolica Parrocchiale. - Il 21 febbraio si svolge a Oliena l’incontro della Forania per esaminare le Linee del Progetto Pastorale Diocesano. - Il 23 febbraio si svolge a Nuoro l’Assemblea Diocesana dell’Azione Cattolica Italiana e a Posada la “Giornata del Pensiero” della zona Agesci

di Nuoro. - Il 28 febbraio si riunisce il Consiglio Pastorale Parrocchiale che designa Giorgio Carente come rappresentante della Forania “N.S. dei Martiri” al costituendo Consiglio Pastorale Diocesano. Vengono inoltre formate le Commissioni (Caritas, Liturgia, Famiglia, Giovani) che iniziano a lavorare sui quesiti delle Linee del Progetto Pastorale Diocesano.

- Il 7 marzo inizia il percorso della Via Crucis nei vari rioni: il 7 marzo nella zona Monte Mannu, il 14 marzo nella zona Predu Murta e Janna Vachile, il 21 marzo si sarebbe dovuta svolgere nella zona di Istei, ma a causa della pioggia si è svolta nella Chiesa Parrocchiale, il 28 marzo nella zona di Mussudorrai, il 4 aprile nella zona di Masiloghi e l’11 aprile nella zona di Su Carmene. - L’8 marzo si svolge a Oliena

INDIRIZZI e NUMERI TELEFONICI

Parrocchia Sant’Ignazio di Loyola Piazza Collegio, 7 - 08025 OLIENA (Nu) Tel. e Fax 0784.285655 Indirizzo e-mail: p.santignazio@tiscali.it

Don Mattana tel. 0784.285655 - 340.7661593 Don Puddu tel. 0784.288707 Don Andrea Biancu tel. 346.0212014 Per le vostre eventuali offerte: Conto Corrente Postale n. 13151071 intestato a: Parrocchia S. Ignazio di Loyola - Oliena

Avviso ai lettori: Ai sensi della legge D.Lgs 30.6.2003 n. 196 per la tutela dei dati personali, comunichiamo che gli indirizzi di quanti ricevono questo periodico fanno parte dell’archivio della Parrocchia S. Ignazio di Loyola in Oliena e sono utilizzati esclusivamente per l’invio del predetto periodico o di altre comunicazioni sulle nostre attività.

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Cronaca di Vita Parrocchiale Sono Stati Battezzati in Cristo Mattia Cabboi Antonio Salvatore Lippi Marta ghisu Antonietta Fadda Giuseppe Furru Ilaria Cucca Anna Daisy Flore Rachele Sale Giorgia Salis Rachele Malune Sono ritornati alla casa del Padre Maria Rimedia Porcu Anna Maria Catte Raimonda Deiana Antonio Nicolò Salis Mariantonia Salis Sebastiano Fele Salvatorina Solinas Antonio Gabbas Francesco Canudu Pietro Ticca Salvatore Ticca Tiziana Gabbas Francesco Corbeddu Andreana Corrias Pietro Maria Boi Luigi Fadda Pietro Corbeddu Giovanni Manca Pietro Salis Tonino Medde Giuseppe Maccarrone Giacomo Sanna Salvatore Mula Graziano Maisola

Nel numero precedente, per un disguido, sono stati omessi i nomi dei defunti: Giovanni Pessei e Maria Marras. Ce ne scusiamo con i familiari. Su Patiu - Aprile 2014 - n. 25

Parrocchia Sant’Ignazio di Loyola - Oliena Consiglio Pastorale Parrocchiale (2014 – 2018) Membri di Diritto: Don Giuseppe Mattana Don Andrea Biancu Don Tomaso Puddu Membri eletti: Pasqua Rosa Corrias Pasquina Congiu Tonina Carai Antonello Puligheddu Mattia Sanna Angioletta Catte Pasquina Boi Bastianina Salis Concetta Anzos Laura Satta Antonio Massaiu Felicina Cabboi Francesca Boi Guglielmo Puligheddu Giovanni Lippi Giorgio Carente Tore Turudda Franca Massaiu Camillo Cammillucci Paola Serra Membri nominati dal Parroco: Immacolata Piga Francesco Palimodde Pietro Boi Gianfranco Mereu Oliena, 27 gennaio 2014 Si sono uniti in matrimonio Nel numero precedente, per un disguido, sono stati omessi i nomi degli sposi Franco Piras e Gianclaudia Piga Ce ne scusiamo vivamente.

l’incontro dei Cursillos, con la celebrazione dell’Eucaristia presieduta da Don Giovanni Maria Chessa. - Il 10 marzo si svolge la Celebrazione penitenziale di inizio Quaresima con la presenza dei vari sacerdoti della Forania per le Confessioni. Ha inizio anche la Novena in preparazione alla Festa di S. Giuseppe. - Il 15 e il 16 marzo i giovani dell’AC e dell’AGESCI partecipano, a Dorgali, alle varie iniziative per ricordare i cento anni dalla nascita della Beata Maria Gabriella Sagheddu. Il 17 marzo, giorno della nascita, il Vescovo presiede la Celebrazione Eucaristica, concelebrata dai sacerdoti della Diocesi. - Il 19 marzo, Festa di S. Giuseppe, con la Processione e la S. Messa. - Il 20 marzo i sacerdoti iniziano la benedizione delle famiglie. - Il 24 marzo si riunisce il Consiglio Pastorale Parrocchiale per fare il punto sui lavori delle Commissioni in ordine alle risposte da dare ai quesiti delle Linee del Progetto Pastorale Diocesano. - Il 30 marzo il Comitato di S. Giovanni organizza la questua nel paese. pag. 3


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La pace soffia forte

Papa Francesco ci invita alla fraternità che vince la globalizzazione e l’indifferenza

uest’anno papa Francesco, con il messaggio della 47ª Giornata della Pace, ci invita alla fraternità. Nel mondo di oggi non può mancare il bene prezioso della fraternità, che vince il diffondersi della globalizzazione dell’indifferenza. Infatti la cultura del benessere fa perdere il senso della responsabilità e della relazione fraterna. Attenta a questo monito, anche quest’anno l’Azione Cattolica ha dedicato un’intera Giornata alla riflessione sulla Pace. Per ogni bambino e ragazzo è stata un’occasione per osservare il proprio territorio e riflettere sulla necessità di rispettare l’ambiente circostante, gli spazi comuni compresi quelli ricreativi, imparando a leggere i segnali con cui una comunità manifesta il proprio stato di salute, promuovendo così il senso di appartenenza di ciascuno. Perciò, armati di macchina fotografica, i nostri ragazzi, aiutatati anche dai bambini scout, che hanno accolto il nostro invito e sono stati preziosi, hanno documentato i siti di maggiore degrado e abbandono del nostro paese, in particolar modo gli spazi usufruibili dai bambini e dalle famiglie. Tutto ciò, per ognuno di noi deve essere un’occasione per rifiutare il volto dell’indifferenza e per comprendere l’importanza delle regole condivise, senza le quali nessuno può sentirsi a proprio

agio. Insomma un impegno a rispettarle per primi, in modo da poter assicurare il benessere di tutti, trasmettendo e condividendo, anche in questo modo, quella grande Gioia che ogni giorno si rinnova. Durante la giornata della Pace, i ragazzi si sono fatti portavoce di questo messaggio e hanno vissuto attraverso il gioco e la partecipazione alla festa, la bellezza dell’impegno condiviso per la costruzione del bene comune. Lo slogan del mese della Pace dell’Azione Cattolica Italiana è: “la pace soffia forte”, nell’attuare il messaggio del papa, vuole richiamare i bambini e i ragazzi, e non solo gli adulti, ad essere portatori di pace nella loro vita, attraverso i piccoli gesti, le parole e la costanza dei propri comportamenti. La pace ha le caratteristiche del vento, invisibile, in costante movimento, impetuosa e allo stesso tempo silenziosa, capace di arrivare ovunque. Vento, che noi abbiamo voluto simbolicamente rappresentare con

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Incontro Diocesano dei Giovani

A Dorgali per celebrare il centenario della nascita della Beata Maria Gabriella Sagheddu

er celebrare il centenario della nascita della Beata Maria Gabriella Sagheddu la comunità di Dorgali ha organizzato un Incontro Diocesano dei Giovani nei giorni 15 e 16 marzo. Abbiamo accolto con entusiasmo questo invito, decidendo di aderire e partecipare, come Gruppo ACG Oliena, a una due giorni intensissima, sia per le attività organizzate, sia per gli spunti di meditazione che ha fornito. Raduno a Santa Maria e partenza. Arrivo a Dorgali e lì la prima sorpresa: siamo stati accolti calorosamente! Infatti gli amici di Dorgali sono stati estremamente ospitali, in più abbiamo avuto la fortuna di incontrare tutti gli amici degli altri gruppi della diocesi con cui periodicamente organizziamo delle attività: una bella rimpatriata che è servita a cementare ancor di più il legame instaurato in passato. Una sistemazione abbastanza spartana, coi bagagli buttati frettolosamente sotto una scala, e si incomincia subito con il programma. Visita al convento e incontro con le suore di clausura. È stato un ritrovo che ci ha molto coinvolto sul piano emotivo, infatti alcune delle “sorelle”, da dietro la grata che le separa dal mondo, hanno dato delle testimonianze di fede, raccontando la propria esperienza e come è nata la loro vocazione. Piccolo break per la cena e si riparte. Fiaccolata per le vie del paese. È stata una esperienza molto particolare: una marea di gente e un silenzio quasi irreale! Le varie tappe sono state percorse in un’intensa preghiera che ha accomunato tutti i giovani e che ha raggiunto il culmine nei pressi della casa di Antonello Mereu, il giovane operaio di Dorgali morto in un incidente sul lavoro presso una cava di marmo qualche giorno prima. Proprio per questo motivo e per rispetto alle famiglie travolte dal tragico lutto, gli organizzatori hanno deciso di non fare festa, come era previsto dal programma, ma ci

hanno chiesto di continuare l’incontro mantenendo immutato il clima di preghiera e di meditazione interiore che si era venuto a creare. Rientro presso l’oratorio e preparazione del “posto letto”, freddo e duro pavimento e sacco a pelo! Iniziano così delle piccole contese per scegliere il posto migliore, quello vicino alla stufa e soprattutto per tenerla accesa tutta la notte o meno. Tuttavia gli screzi non durano a lungo: infatti tra gas e corrente elettrica si è bloccata erogazione di energia e siamo stati tutta la notte “belli freschi” e al buio!!! Dopo un “lungo sonno ristoratore”, la colazione: finalmente qualcosa di caldo e corroborante! Poi l’incontro nel salone parrocchiale per una condivisione sulle attività dei vari gruppi, ove ciascuno ha portato la propria testimonianza e descritto la “strada” che ognuno, secondo il proprio carisma e il proprio metodo, percorre nella fede. Il mattino ci riserva anche una piacevole sorpresa: siamo molti di più. Infatti si

sono uniti a noi anche altri che non erano stati a Dorgali durante la notte. Ritroviamo anche il Gruppo scout Agesci di Oliena così, una volta tanto, abbiamo l’opportunità di essere in comunione! Una breve proiezione sulla vita della Beata Maria Gabriella Sagheddu ci ha permesso di comprendere i momenti chiave del percorso vocazionale di questa umile ragazza di paese e ci ha introdotto alla celebrazione della Santa Messa presieduta da S.E. Mons. Marcìa che ripetendo le parole del Vangelo “Signore è bello stare qui!” ci ha invitato a mantenere saldo l’entusiasmo, a conservare intatto il clima di preghiera che siamo riusciti a creare in questo raduno e a continuare sull’esempio della Beata Maria Gabriella il nostro cammino di fede. Ci ritroviamo tutti nell’oratorio per il pranzo: ancora una volta abbiamo la possibilità di apprezzare l’ospitalità dei dorgalesi: c’è di tutto, non ci fanno mancare niente e sono veramente pieni di attenzioni nei confronti di tutti. Finalmente un po’ di pausa, abbiamo la possibilità di godere di una splendida giornata di sole presso il cortile dell’oratorio; c’è chi gioca, chi chiacchiera, ma c’è anche chi sonnecchia per cercare di recuperare un po’. Ovviamente non glielo permettiamo e iniziamo a parlare del più e del meno, anzi di cose molto serie, quasi una riunione improvvisata! Un bel confronto tra giovanissimi e animatori. Sarà il clima, sarà il contesto, ma pare che qui certe barriere siano state abbattute, speriamo di tornare a casa mantenendo intatto questo spirito e questa energia. Ringraziamo tutti gli amici di Dorgali che con grande impegno si sono prodigati per la riuscita di questo raduno e che ci hanno permesso di vivere questa bellissima esperienza.

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La Caritas Parrocchiale ricorda tre suoi fedeli collaboratori

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Giuseppe Palimodde, Francesca Boi e Antonio Garippa (Tonoccio)

a Caritas parrocchiale di Oliena, vuole ricordare tre suoi indimenticabili collaboratori che nel passato hanno dato un contributo determinante e indispensabile per l’attività assistenziale della caritas stessa.: GIUSEPPE PALIMODDE; FRANCESCA BOI. Sin dal primo giorno della sua costituzione, hanno abbracciato con slancio ed entusiasmo l’attività di volontariato a favore delle persone meno fortunate E’ veramente difficile dimenticare l’apporto che queste persone hanno donato alla Caritas parrocchiale, poiché il loro senso di dedizione e l’amore per le persone bisognose, sono stati la linfa che li ha resi instancabili testimoni della carità cristiana. Giuseppe, aveva mantenuto intatte tutte le caratteristiche recepite durante la sua lunga attività svolta nell’arma dei carabinieri, da cui traeva la serietà e la forza per non arrendersi di fronte a qualsiasi ostacolo o contrarietà; e nella Caritas parrocchiale rappresentava la certezza, l’onore di una persona irreprensibile, sempre pronto e disponibile; Quando la malattia gli aveva diminuito le forze, egli non voleva arrendersi e continuava imperterrito a dare il suo contributo per lenire le sofferenze altrui. Francesca, detta Ciccia, era la moglie di Giuseppe, una donna dal sorriso sempre sulle labbra, segno distintivo di una fede profonda dalla quale attingeva la forza per essere sempre a disposizione di chi aveva bisogno delle sue attenzioni e con il marito, formava una coppia esemplare dalla quale trarre insegnamento. Sono certo che chiunque abbia avuto con-

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tatti con la Caritas parrocchiale di Oliena negli anni che vanno dalla sua costituzione (marzo del 2008) in poi, ricorderanno con piacere questa coppia di sposi la cui vocazione era di essere sempre pronti ad aiutare chi aveva bisogno di aiuto.

consigliato: di stare a riposo. Un giorno ci siamo trovati da soli e mi ha confidato la paura che la sua malattia potesse impedirgli di continuare questo servizio, poiché aveva l’impressione che gli facesse più bene delle medicine. Sono tre collaboratori che intendiamo iscrivere nell’albo degli indelebili ricordi, affinché non siano dimenticati da quanti nel futuro svolgeranno servizio di volontariato nella caritas parrocchiale di Oliena. Personalmente conserverò il loro ricordo, nel profondo del cuore, affinché possa ricordarli anche nelle mie quotidiane preghiere.

La terza persona che la Caritas parrocchiale vuole ricordare con piacere è ANTONIO GARIPPA detto TONOCCIO, il quale incoraggiato dalla moglie Tonina, addetta alla distribuzione di viveri a domicilio, ha accettato di collaborare con lei. L’iniziale imbarazzo è stato vinto dalla gioia di rendersi utile agli altri. Tutte le volte che la caritas lo chiamava per svolgere opera assistenziale, egli dimenticava ciò che i medici gli avevano

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Il direttore Camillo Cammillucci

Resoconto attività anno 2013

a Caritas parrocchiale di Oliena, durante l’anno 2013, malgrado tutte le difficoltà relative alla continua e progressiva diminuzione di generi alimentari provenienti dal Banco alimentare, ha raccolto e distribuito alle famiglie bisognose della nostra comunità circa 170 quintali di generi di prima necessità. La mensa, che svolge servizio per 6 giorni la settimana, ha servito a tavola circa 3800 pasti caldi e distribuito direttamente a domicilio pasti a persone sole e malate nei tempi e nelle occasioni che si sono presentate durante l’anno. Per questo specifico servizio e per un certo periodo dell’anno, abbiamo chiesto ed ottenuto la collaborazione

di volontari dell’ASO che giornalmente hanno svolto questo importante servizio. Anche quest’anno, come negli anni precedenti, abbiamo organizzato l’ormai famoso “CESTO DELLA SOLIDARIETA’” dal quale abbiamo ricavato, malgrado la crisi in atto, un risultato discreto che ci ha permesso di confezionare un pacco natalizio più consistente da distribuire alle famiglie bisognose. La Caritas parrocchiale ringrazia quanti hanno contribuito al conseguimento dei risultati sopra esposti, nella assoluta certezza che soprattutto nel prossimo futuro non verremo abbandonati e con noi non verranno dimenticati neppure coloro che la sfortuna ha reso bisognosi

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INSERTO A “SU PATIU” PARROCCHIALE a cura di don Andrea Biancu

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Avvenimenti Culturali

Breve viaggio attraverso la dislessia

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Garantire il successo formativo ai bambini dislessici è oggi un traguardo possibile

l 15 Marzo alle ore 15.30, nell’Auditorium della Scuola Media si è svolta una giornata di sensibilizzazione sul tema della dislessia promossa da un gruppo di genitori con la collaborazione dell’Amministrazione comunale e dell’Istituto Comprensivo Mario Massaiu. All’incontro, coordinato dalla Dirigente scolastica Caterina Bacchitta, ha partecipato la dott.ssa Luisa Molinas neuropsichiatra infantile, direttore sanitario del CEEV (Centro multispecialistico per l’età evolutiva) e la coordinatrice regionale dell’ AID (Associazione italiana dislessia) Antonietta Giau. Negli ultimi anni l’interesse e l’attenzione verso il tema della dislessia sono notevolmente aumentati. Ciò nonostante resistono ancora vecchi pregiudizi che andrebbero finalmente eliminati. I bambini dislessici, infatti, vengono spesso considerati come svogliati, pigri o, addirittura, poco intelligenti. Si pensa alla dislessia come a una forma di disabilità mentre in verità si tratta solo di un modo differente di pensare, di percepire le cose. Insomma, di dislessia non se ne parla mai abbastanza. In questo contesto è percio particolarmente apprezzabile l’iniziativa di un piccolo gruppo di genitori che ha organizzato questo incontro informativo, durante il quale la dott.ssa Molinas, stuzzicando continuamente l’intervento del pubblico, ha illustrato le caratteristiche di alcuni disturbi dell’apprendimento. La dislessia si manifesta quando un bambino ha difficoltà a sviluppare la capacità di identificare in modo automatico la parola scritta. La difficoltà specifica della scrittura (disortografia) riguarda la capacità di scrivere in modo automatico le parole

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e si evidenzia con la frequenza di errori ortografici. La discalculia, invece si manifesta con la difficoltà di automazione di semplici calcoli e delle tabelline. Per definire un bambino come dislessico non basta il riscontro di difficoltà scolastiche che possono essere riconducibili ad altre motivazioni, ma è necessario effettuare prove diagnostiche specifiche presso le strutture sanitarie apposite. Una volta riscontrate le difficoltà e, a maggior ragione, una volta diagnosticato il disturbo, è necessario che si attivi una rete di collaborazione tra famiglia, scuola e servizi sanitari in modo da favorire la riduzione delle conseguenze del disturbo e promuovere lo sviluppo delle potenzialità del bambino. La famiglia deve prendere coscienza del problema ( non sempre questo avviene anzi, a volte c’è proprio il rifiuto di riconoscerlo) e in questo deve essere aiutata e sostenuta. La scuola ha il compito di sviluppare il potenziale del

bambino con strategie didattiche adeguate alle sue esigenze, deve predisporre percorsi personalizzati, usando gli strumenti compensativi e dispensativi che mettono l’alunno dislessico sullo stesso piano dei compagni. Garantire il successo formativo anche ai bambini dislessici è oggi un traguardo possibile. Lo dimostrano tanti esempi di “buone prassi” in cui sono state sperimentate sinergie efficaci fra famiglia, scuola e servizi sanitari che hanno condotto a risultati positivi. La presenza numerosa di genitori, insegnanti e operatori di varie agenzie educative all’incontro è indicativa del fatto che esiste già una certa sensibilità verso il tema della dislessia, le buone intenzioni non mancano. Certo il percorso è lungo e faticoso per tutti, per i genitori, per gli insegnanti e per gli stessi ragazzi, tuttavia la strada è già stata tracciata.

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La Pro-Loco di Oliena e la sua attività A settembre cesserà il mandato e il Direttivo stila un bilancio di questi quattro anni

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on la presentazione del Bilancio di Previsione per l’anno 2014, la Pro Loco ha presentato ai Soci tesserati il programma per il 2014. E’ un anno che vede anche decadere l’attuale Direttivo: a settembre, infatti, cesserà il mandato ricevuto dai Soci nel 2010, e il Direttivo sta stilando un bilancio anche per tutto il quadriennio trascorso. In tale contesto è d’obbligo ringraziare quanti hanno contribuito con opere e sostentamento alla realizzazione di quanto è stato fatto, in particolare l’Assessorato al Turismo, l’ Avv. Martino Salis, l’Assessore Luigi Crisponi e altri, per il supporto anche economico costantemente offertoci. Nel suo mandato quadriennale la Pro Loco di Oliena ha voluto valorizzare quella che è la realtà produttiva del nostro paese, una realtà che merita il massimo risalto, valorizzando i prodotti di eccellenza ed i manufatti artistici. Riteniamo che la manifestazione “Foglie d’Argento” grazie ai convegni, ai due corsi per assaggiatori di olio d’oliva con le lezioni sulle corrette procedure di coltivazione e lavorazione del prodotto e il concorso sul miglior olio, abbia lasciato un segno tangibile, costituendo un’occasione di studio, conoscenza, e dibattito sull’olio extravergine di olivo che, rappresentando uno dei cardini dell’economia olianese, merita certamente particolare attenzione, con la speranza di un ritorno favorevole in campo economico. E’ comunque stato raggiunto l’obiettivo di tornare a parlare dell’olio in famiglia, per le strade, nei bar, nelle sedi istituzionali, poterne “parlare” con qualche cognizione in più e scoprire così il sapere di tanti, siano essi studiosi, produttori o semplici estimatori.

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La Pro Loco di Oliena si è inoltre impegnata in un nuovo capitolo che porta il nome di “Identidade”. Nata da un’analisi sul nostro costume tradizionale, in forma interattiva con l’ausilio di documentazione fotografica, filmati e interviste nell’ottica di una ricostruzione storica e cronologica dell’evoluzione e trasformazione dei singoli capi nel tempo, ci si è avvalsi della consulenza scientifica di esperti riconosciuti nel campo, ma anche e soprattutto della memoria storica dei nostri compaesani e compaesane, e ovviamente delle esperte ricamatrici e confezionatrici depositarie del valore artistico di un costume oggi a rischio di degenerazione. La raccolta delle testimonianze e della documentazione fornirà, alla fine del progetto, materiale per una pubblicazione che vorremo fosse la prima di una serie dedicata all’”Identidade” ponendo l’accento sui capisaldi della nostra cultura quali, oltre al costume, il ballo, il canto a tenore, i dolci, le usanze e i

rituali che accompagnano le più importanti fasi della vita. Auspichiamo che i successori nel Direttivo possano farsi prosecutori di tali importanti iniziative. Impegni per il 2014 Il 2014 ci vede particolarmente soddisfatti per la costituzione di una fortemente voluta) “sezione Giovani”: la realizzazione del “Laboratorio di ballo sardo”. Iniziato a novembre 2013, vede ad oggi coinvolti una sessantina di giovani olianesi alle prese con lo studio e la pratica dei balli sardi tipici olianesi. Tale laboratorio, oltre ad insegnare ai giovani la corretta postura e interpretazione del ballo tradizionale, lascerà una interessante documentazione sui termini, modi, regole, posture e quanto ruota attorno a tale forma artistica e di socializzazione. Dopo l’alluvione di novembre la Pro Loco è stata invitata a gennaio dall’Amministrazione Comunale di Oliena a Bolzano, al fine di ringraziare tale Provincia per la solidarietà (anche economica) dimostrata alla Sardegna, in particolare ad Oliena, nel tentativo di risollevarsi dai disastri occorsi. La delegazione era composta dai rappresentanti dell’Amministrazione olianese, dal gruppo Folk Su Durdurinu, dai giovani del Laboratorio di ballo e dal CdA Pro Loco, i quali hanno organizzato una piacevolissima giornata presso il Circolo sardi di Bolzano, diretto dai nostri compaesani Ilaria Congiu ed il padre Pietro (ivi residenti), Su Patiu - Aprile 2014 - n. 25


Spazio Associazioni

dove è stato possibile offrire prodotti e folklore olianese e ringraziare personalmente le autorità locali. “In punta de ahu”: La Pro Loco si stà impegnando nella replica della manifestazione “In punta de ahu”. Nel 2013, con tale manifestazione fu predisposto un programma di tre giorni, svoltosi nelle date del 12, 13 e 14 luglio, al fine di offrire una dimostrazione pratica dell’arte del ricamo, facendo assaporare il momento della creazione di veri capolavori, punto dopo punto. I Comuni che aderirono all’iniziativa furono i seguenti: OLIENA, ATZARA, BOSA, BUSACHI, NULE, ORGOSOLO, OSILO, SARULE, TEMPIO, TEULADA. Inoltre, data la presenza anche di una delegazione del comune spagnolo di Oliana, situato nella comunità autonoma della Catalogna, è stato messo in mostra il costume tipico locale, offrendo così lo spunto per un interessante confronto fra le tradizioni delle due culture. Nel riproporre la manifestazione anche nel 2014, ad ogni Comune invitato a partecipare verrebbero assegnate uno o più stanze all’interno di una casa dall’architettura tipica olianese, o di un edificio storico del paese, dove ciascun artigiano avrà la possibilità di ricreare ed allestire gli ambienti nei quali solitamente svolge la propria attività, rendendo così più verosimili le varie fasi di lavorazione dei

manufatti. Santa Pasqua: In occasione della Pasqua si manterrà fede all’impegno già assunto in passato, sia dando la disponibilità per l’accoglienza ai visitatori con “Su Humbidu”, che abbellendo il percorso de “S’Incontru” con “S’arramadura” (ornando le strade del percorso con erbe profumate) e con una coreografia di costumi. Il CdA coglie l’occasione per porgere un sentito ringraziamento a Don Mattana per la sua disponibilità nella realizzazione delle attività in occasione delle trascorse giornate di Pasqua e per la collaborazione nell’allestimento delle mostre allestite presso il Palazzo dei Gesuiti. In tale periodo L’Associazione l’O.N.A.V. (Organizzazione Nazionale Assaggiatori Vino-Delegazione Provincia di Nuoro), e l’AIS (Associazione

Sommelier), intendono rinnovare un concorso finalizzato alla promozione dei vini passiti prodotti nell’agro di Oliena, realizzati con uve del territorio da privati produttori. Il concorso si baserà sulla degustazione dei vini messi a disposizione, ed offerti nel periodo Pasquale 2014, presso i locali e gli esercizi pubblici di Oliena che vorranno aderire all’iniziativa. I vini che parteciperanno al concorso dovranno essere fra quelli che sono tradizionalmente conosciuti in territorio di Oliena come “Su Gucciu”; ottenuti per appassimento delle uve, che può essere naturale o artificiale, la vinificazione può essere in bianco o in rosso; il vino è considerato maturo nel giro di 3-5 anni, ma potranno partecipare al concorso anche vini più giovani. Il programma completo previsto per il 2014, è il seguente: 23-26 Gennaio - BOLZANO (Solidarietà pro Oliena) 1-2-4-8 Febbraio - CARNEVALE (maschere di Neoneli, Orotelli e Sarule, balli sardi e liscio in sala) 12 Aprile - FOGLIE D’ARGENTO (presentazione libro sull’Olio d’oliva) 20 Aprile - PASQUA (S’Incontru, Su Gucciu) Luglio - IDENTIDADE LABORATORIO BALLO 11-12-13 Luglio - IN PUNTA DE AHU 12-13-14 Settembre - CORTES APERTAS Settembre - ELEZIONI NUOVO CDA Nel ringraziare quanti hanno contribuito col loro impegno alla riuscita delle attività già realizzate, invitiamo i Soci, e tutti coloro che vorranno farlo, a collaborare per la realizzazione di ulteriori attività. Il CdA

Come ogni anno abbiamo il piacere di ricordarti l’appuntamento della

PASQUA degli UOMINI Sabato 12 Aprile

dalle ore 18.30 - Confessioni • ore 20.30 - Santa Messa Su Patiu - Aprile 2014 - n. 25

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Interviste

Oliena. Eventi alluvionali e fragilità di un territorio

D

Colloquio col Sindaco Salvatore Serra

opo i recenti eventi calamitosi che hanno interessato anche il nostro territorio, le cui ferite sono e resteranno a lungo visibili, si impone un momento di riflessione. Occorre interrogarci su quanta consapevolezza abbiamo del grado di dissesto idrogeologico che interessa le nostre campagne ed il centro abitato. Fenomeni erosivi, smottamenti, frane, corsi d’acqua improvvisamente tumultuosi, con portate da paura, hanno spesso contraddistinto il nostro passato e il nostro presente. I danni sono stati sempre ingenti e i dissesti provocati non rimarginabili, quando non sono state messe a repentaglio vite umane. Un quadro allarmante reso ancor più inquietante dalle conoscenze attuali e dalle mappature effettuate. Eppure, forse per non fare dell’allarmismo, poco se ne parla. Invece occorre parlarne e conoscere, perché solo dalla conoscenza può nascere una nuova consapevolezza. D. Signor Sindaco è d’accordo con questa premessa? Quale è la sua opinione?

R. Sono senz’altro d’accordo con la premessa fatta. Stiamo purtroppo pagando i troppi errori fatti negli ultimi decenni. La responsabilità è un po’ di tutti, dei singoli e delle amministrazioni che hanno tollerato e talvolta anche incentivato comportamenti volti a soddisfare un bieco egoismo. Gli anziani ci hanno sempre consigliato di rispettare la natura, questo monito purtroppo non sempre è stato seguito. Spesso si è preferito usare se non addirittura abusare del territorio, e oggi stiamo pagando il conto, un conto salato comprensivo anche degli interessi. Non vi è dubbio che il primo passo per uscire da questa pericolosa china sia senz’altro una maggiore consapevolezza del problema.

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OLIENA

pag. 14

D. Quali sono gli strumenti a disposizione dell’amministrazione per un’opera di prevenzione adeguata, specie nelle parti più esposte del nostro territorio e del centro abitato? R. Gli strumenti a disposizione dell’Amministrazione purtroppo non sono sicuramente esaustivi, ma a volte anche azioni come la pulizia degli argini, delle caditoie, possono risultare fondamentali per contenere, se non addirittura evitare, conseguenze decisamente nocive. D. Quale è il ruolo degli enti sovra comunali nell’attività di verifica e di prevenzione? Quali lacune ha riscontrato nella loro azione? R. Certamente il ruolo degli enti sovra comunali è indispensabile. L’attività di verifica e di prevenzione riesce ad offrire i migliori risultati soltanto se vi è un’attività di collegamento, di scambio di informazioni e di conoscenze tra più enti. In tal

senso risulta fondamentale una maggiore comunicazione tra enti sovra comunali e le amministrazioni locali. Perciò che riguarda le lacune bisognerebbe non essere troppo magnanimi nelle autorizzazioni da parte degli enti preposti. D. Ritiene anche Lei, come molti concittadini, che un insensato regime vincolistico sia nelle aree demaniali che private abbia finito per costituire una concausa, almeno nel nostro territorio, degli eventi calamitosi verificatisi? R. A questa domanda istintivamente risponderei di si. Sono d’accordo infatti con chi sostiene che gli eccessi di tutela portano a dei risultati opposti rispetto agli obbiettivi che si vogliono conseguire. Meglio poche regole ma chiare (e soprattutto di buon senso) piuttosto che una sovrabbondante presenza di leggi, circolari, direttive, la cui conoscenza viene difficile anche ai più accorti cittadini. D. Cosa ne pensa di un progetto pluriennale che coinvolga la Regione sul recupero di vaste aree olivetate sia per il rilancio della produzione olearia sia come cura del paesaggio e prevenzione del rischio idrogeologico? R. Perfettamente d’accordo, ma mi permetterei di aggiungere che anche altre piante possono svolgere analoga funzione e soddisfare pienamente la cura del paesaggio e la stessa prevenzione idrogeologica. Penso ad esempio ai mandorsegue a pag. 15

Su Patiu - Aprile 2014 - n. 25


Approfondimenti

I bambini prima di tutto

Crisi della funzione genitoriale e bambini allevati come piccoli adulti

Ci stiamo perdendo i bambini”, questo il titolo di un recente saggio di Marina D’Amato, docente di sociologia dell’infanzia a Roma3. Testo esemplare perché pone degli interrogativi cui tutti siamo chiamati a rispondere: che tipo di genitori siamo? Quali bambini stiamo allevando? La studiosa afferma, e non è difficile darle ragione, che la funzione genitoriale oggi sia molto in crisi perché i bambini sono sempre più allevati come piccoli adulti, ossia, nei modi di vestire, di atteggiarsi, di parlare, sono invitati sempre più ad essere degli adulti in miniatura. continua dalla pagina 14

li, la cui presenza purtroppo si sta diradando. D. La ricostruzione di ponti e strade quanto dovrà ancora attendere? R. Sulla ricostruzione di ponti e strade è stata data la massima priorità. Dopo mesi di battaglie finalmente si inizia a vedere qualche risultato, il ponte di Oloè risulta tra gli interventi di primaria importanza, riconosciuto anche dal commissario per la ricostruzione e per il quale sono disponibili 2.000.000 di euro, l’intervento è già in itinere cosi anche per il ponte di Norgheri, mentre per quanto riguarda il ponte di Pappaloppe, abbiamo già fatto diverse richieste con la presentazione di schede progettuali agli enti preposti per poter ottenere autorizzazioni e finanziaSu Patiu - Aprile 2014 - n. 25

A questo spingono anche le pubblicità che li ritraggono spesso in pose ammiccanti e alcuni programmi televisivi come ad es. i festival canori del sabato sera dove vince , spesso, non chi è più bravo, come bambino intendo, ma chi scimmiotta meglio la performance di un adulto. Che ne è stata, si chiede l’autrice, dell’ingenuità e spontaneità dell’infanzia? Inoltre, la vita dei nostri bambini, proprio come quella degli adulti, è sempre più frenetica e iperorganizzata: la loro giornata è scandita da mille attività, sono sottoposti a una miriade di stimoli divermenti ed abbiamo anche richiesto l’intervento del Genio Militare per poter usufruire di una viabilità alternativa. Per ciò che riguarda la rete viaria rurale siamo intervenuti direttamente con fondi comunali, almeno per eliminare lo stato di pericolo, ma certamente insufficiente per garantire una corretta percorribilità.

si per cui il genitore diventa in sostanza il manager di questa giornata, l’organizzatore, non più l’educatore. Perché per educare occorre tempo e silenzio ed oggi mancano sempre di più e l’uno e l’altro e mancano perché diamo spazio ad altre priorità, perdendoci così il meglio di noi e di loro. Viviamo e facciamo vivere i nostri figli in un mondo di rumori inconsistenti e vani, li bombardiamo di stimoli che ci e li disorientano, eppure numerosi sono gli studi psicologici che dimostrano che questo eccesso riduce la capacità di concentrazione e di pensiero. Ciò che viene a mancare è sempre più la parola. Parole condivise in un dialogo che metta a nudo ciò che noi e i nostri bambini siamo nel profondo, al di là delle “cose” di cui ci riempiamo la vita. Tocca trovare il tempo per chiedergli: sei felice? ti senti solo? cosa pensi? Piuttosto e non solo “ ti hanno interrogato, e quanto hai preso? O “ quanto hai vinto oggi, quanto sei stato più bravo degli altri?” Nell’illusione, fallace come tutte le illusioni, che compito del genitore sia crescere quelli che l’autrice chiama “i figli perfetti”, quelli cioè che vincono sempre anche a scapito degli altri, anche a costo di essere privati del contatto con il loro sé più profondo, lontani dalle cose più vere e importanti della vita. Se li priviamo del dono dell’infanzia, con il suo carico di ingenuità e potere immaginativo, se smettiamo di guardarli e ascoltarli per quello che sono, se noi, per loro, scopriamo in anticipo le carte del mondo, come possiamo pretendere che possano inventarne uno migliore? Franca Massaiu

D. L’amministrazione ha attualmente allo studio interventi per una conoscenza più puntuale dello stato di rischio del nostro territorio? Come la costituzione di una banca dati o piani di evacuazione o altro? R. Abbiamo già dato mandato per la predisposizione di un piano di protezione civile come richiestoci dagli organi superiori. Francesco Palimodde pag. 15


L’ultima fatica di Tomaso Medde

Un grande affresco collettivo e identitario, un racconto per immagini, quasi cinematografico

P

er lunghi anni ha dedicato tutto il suo tempo all’insegnamento e alla pittura. Appassionato e creativo, con estro e mirabile entusiasmo, ha riportato sulla tela il suo e il nostro mondo. Un mondo reale ma trasfigurato nella visione fiabesca e pittorica che gli è propria. Il suo pluridecennale lavoro ha sempre suscitato entusiasmo e approvazione. Le sue opere si trovano un po’ ovunque ma in particolare adornano le pareti delle atante case olienesi. Fanno il paio con opere della Cano, di Masu, di Corriga e tanti altri maestri della pittura sarda contemporanea. Chi non conosce Tommaso Medde? Le sue frequentazioni amicali ed artistiche spaziano nel contesto isolano e le sue opere si materializzano in mostre che accorti galleristi organizzano e sollecitano. Numerosi i suoi successi e le sue affermazioni nelle partecipazioni a concorsi

e collettive. Oggi nel pieno della maturità artistica la sua riflessione e la sua arte si rivolgono con rispetto a rappresentare, con omaggio filiale, quella terra che lo ha generato ed artisticamente ispirato: Oliena. Dopo un lavoro durato sei mesi, con un’applicazione incessante e certosina, uno spazio indefinito è diventato spazio rappresentativo ed accogliente. Rappresentativo di un popolo laborioso ed amante del bello. Così Tommaso ha concepito e realizzato, auspice l’amministrazione comunale, in mesi di diuturno lavoro un grande affresco, un racconto pittorico identitario, quasi un racconto cinematografico, epico e celebrativo della nostra Oliena. Un ciclo storico che ripercorre dalle origini, in almeno cinque tableau di grande impatto visivo, l’evoluzione del paesaggio e le vicende umane significative che lo hanno trasformato e caratterizzato lungo i secoli. Uno sviluppo pittorico lungo venti metri e alto tre che abbellisce e, per il luogo in cui è stato realizzato, l’auditorium della scuola media, si offre come supporto didattico di immediatezza espressiva e contenutistica. La composizione ha un andamento ritmico, quasi cinematografico appunto, con le descrizioni ambientali topograficamente quasi precise e da zoom che evidenziano la nettezza della visione per fermarsi su primi piani e ripartire su panoramiche con stacchi improvvisi su particolari. Artigiano della tavolozza, perché figlio di valenti artigiani, esprime con colori vivaci lo stupore e la suggestione in volti e tratti distintivi, dove reale e immaginario si confondono. E’ un’opera che ti prende perchè muove dalla relazione tra luoghi e persone. Affascina e coinvolge perché ognuno di noi in qualche modo vi si riconosce mentre la osserva e si scopre un po’ artista e un po’poeta.

Q

Credo Signore Amen

Commento alla professione di fede

uest’anno la visita dei sacerdoti alle famiglie in occasione della Pasqua sarà impreziosita dal dono di un elegante volumetto dal titolo : “Credo Signore Amen” Commento alla professione di fede. L’autore è Don Giuseppe Mattana. Scopo dichiarato è quello di “ravvivare la fede dei credenti che vivono in maniera tiepida l’eredità cristiana, che hanno lasciato illanguidire la fede interrompendo il contatto vitale con la comunità cristiana”. Il libro è scritto in modo chiaro è intelligibile a tutti, pur affrontando questioni teologiche e dottrinali non secondarie. La sua non è solo una ricerca erudita, storico –documentaria, ma è soprattutto approfondimento, rimando ai testi sacri, al magistero della Chiesa e richiamo ad aspetti del dibattito culturale in corso. La fede viene vista come relazione dinamica con Dio e, a leggere le varie parti che lo compongono, se ne ricava una salutare esperienza spirituale. L’invito che ci viene rivolto è di avere fiducia, pag. 16

di fidarsi, e di confidare in Dio. Fede ha infatti la stessa radice di fiducia. Fede e fiducia sono correlate poiché vengono tutte e due dal verbo latino fidere. La fede ci spiega Don Mattana è

F.P.

una dimensione essenziale della nostra vita che tocca il nostro vivere concreto e riguarda tutto l’essere umano nella sua pienezza. La fede è intelligenza creativa, è volontà e sentimento. Le citazioni, sempre puntuali e appropriate, rimandano ad ulteriori approfondimenti personali, l’indicazione delle fonti sono un valido sussidio per la ricerca. Le riflessioni di Don Mattana, che fa proprie le parole di Giovanni Paolo II, guardano ad un mondo ”disorientato ed inquieto” ed anche il nostro mondo e la nostra comunità appare disorientata ed inquieta. Ognuno sa che la vita è una successione di eventi, spesso inattesi, a volte mutevoli e poco coerenti, spesso tali da costituire un insieme disarmonico. Eppure anche dalla disarmonia può nascere dentro di noi un tratto unificante e positivo: è la fede–fiducia nella vita ed in particolare in Dio. La fede, conclude don Mattana, “è adesione totale a Dio che si rivela nella storia. Nello stesso tempo la fede apre alla ragione un orizzonte più vasto, stimola l’intelligenza ad una continua ricerca aprendola al fascino del mistero”. Testi stimolanti che non mancheranno di suscitare interesse e curiosità nelle nostre famiglie. Leggerlo è un’opportunità da non perdere. Francesco Palimodde Su Patiu - Aprile 2014 - n. 25


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