l’Editoriale di Pietro Maria Putti*
L’IMPEGNO DI GME NEL PROCESSO DI INTEGRAZIONE DEI MERCATI EUROPEI Lo sviluppo di un mercato unico europeo nel settore elettrico è da tempo uno degli obiettivi fissati dall’Unione Europea per assicurare un sistema capace di promuovere maggior sicurezza, maggior concorrenza e la tutela dei consumatori. In questi anni il consolidamento del quadro normativo e organizzativo sovranazionale e la progressiva attuazione di regolamenti e progetti comunitari hanno permesso passi in avanti nell’armonizzazione dei mercati europei. Il principale veicolo di questa integrazione è stato il cosiddetto market coupling, il processo di cooperazione tra Borse elettriche che - sincronizzandone il meccanismo di formazione del prezzo - garantisce un uso efficiente della capacità di interconnessione tra Paesi e quindi la creazione di un mercato più ampio per produttori e consumatori. In questo contesto, il Gestore dei Mercati Energetici ha avvertito da subito il proprio ruolo di interfaccia per l’integrazione del mercato elettrico italiano con quello degli altri Paesi europei, attivandosi nello sviluppo di numerose iniziative. Dopo aver avviato nel dicembre 2010 un market coupling bilaterale tra Italia e Slovenia in cooperazione con la Borsa slovena ed i Tso dei due Paesi, Gme ha aderito al progetto Price Coupling of Regions: una cooperazione tra le principali Borse europee (Epex, NordPool, Omie, Gme e successivamente estesa a Ote, Tge e Opcom) volta a creare le infrastrutture informatiche, algoritmiche (Euphemia), procedurali e contrattuali necessarie a integrare i diversi progetti di coupling regionali già in essere o in via di formazione. Successivamente insieme alle Borse elettriche e ai Gestori di rete dei Paesi che condividono le frontiere
elettriche con l’Italia, Gme ha promosso, attraverso il progetto chiamato “Italian Borders Working Table”, la creazione di un più ampio coupling regionale tra Italia, Francia, Austria e Slovenia. Il progetto, avviato il 24 febbraio 2015, garantisce un uso più efficiente delle interconnessioni e un più frequente allineamento dei prezzi. L’impegno del Gme non è confinato al Mercato del Giorno Prima, ma si estende anche ai Mercati Infragiornalieri. Nell’ambito del percorso di integrazione europeo, Gme partecipa al progetto di coupling infragiornaliero Cross Borders Intra-Day (Xbid) che vede la partecipazione delle Borse elettriche e dei Gestori di rete dei principali Paesi europei. Il progetto Xbid sta sviluppando l’algoritmo e la governance per l’introduzione di un Mercato Intraday a contrattazione continua con allocazione implicita della capacità di transito su base europea. Il progetto dovrebbe divenire operativo negli ultimi mesi del 2017. Contestualmente a Xbid, Gme ha avviato lo scorso 21 giugno un progetto per accoppiare i mercati infragiornalieri ad asta di Italia e Slovenia, così da rendere più efficiente il meccanismo di allocazione intraday di interconnessione con l’estero. Il progetto pilota prevede che l’accoppiamento si svolga attraverso il coordinamento di alcune sessioni dell’asta del Mercato Infragiornaliero italiano a quello sloveno, che presto potrebbe essere esteso anche ad altre frontiere, ampliando i benefici di Xbid. In un mercato sempre più interconnesso e in realtà complesse come quelle dell’energia, Gme dedica forte impegno alla realizzazione di una più efficiente integrazione del mercato italiano con i partner europei, attraverso un lavoro continuo con le altre Borse Ue. E lo fa tenendo ben a mente la direzione da seguire: rafforzare la sostenibilità e la sicurezza del settore elettrico, garantendo la trasparenza e prezzi stabili e competitivi.
*Presidente e AD del GME
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