Elementi 32 - Agosto - Novembre 2014

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investimenti chiaro di Simone Aiello, Melissa Proietti E: La riforma strutturale dell’EU ETS parte dall’idea di un surplus di quote di emissione utile per il funzionamento del mercato. Qual è questo volume e come è calcolato? SS: Il dibattito sulla proposta di “riserva per la stabilità del mercato” nasce dalla presenza di un surplus eccessivo di quote di emissione nel mercato UE della CO2, superiore ai 2 miliardi e che potrebbe raggiungere i 2,6 mld nel 2020. Per eliminarne parte, la Commissione ha proposto una “riserva di stabilità del mercato”: il 12% sarebbe rimosso annualmente dal 2021 in caso superi 833 milioni di tonnellate. Non è chiaro perché l’asticella sia posta a 833 mln, ma è probabilmente correlata alle attività alla gestione del rischio del settore elettrico. Poiché i produttori elettrici vendono energia sul mercato con

contratti a termine e allo stesso tempo acquistano le quote necessarie a coprirne la produzione, ossia diversi anni prima della reale necessità di compensazione, si assume che il mercato funzioni “correttamente” anche con un certo margine di sovrabbondanza. Secondo le stime, ciò implica che i produttori di energia acquistino circa 900 mln di quote in anticipo, ed è per questo probabile che la Commissione abbia disegnato la “riserva di stabilità” per consentire un surplus di 833 mln nel mercato. E: Come funziona il modello previsionale cui state lavorando? SS: A Thomson Reuters abbiamo sviluppato un modello per analizzare i possibili impatti della “riserva di stabilità”

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