Handy Divest Guide (Italian) - Guida Pratica al Disinvestimento dai Combustibili Fossili

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GUIDA PRATICA AL DISINVESTIMENTO DAI COMBUSTIBILI FOSSILI EUROPEANGREENPARTY


Benvenuti in questa guida pratica al disinvestimento dai combustibili fossili. Il movimento di disinvestimento sta crescendo con un’energia raramente vista prima. È globale, efficace e divertente. Esso incoraggia il nostro potenziale come società civile per far sì che ci sia un reale cambiamento nella lotta per avere politiche climatiche giuste. L’idea del disinvestimento ha un chiaro bersaglio: il settore dei combustibili fossili, che costituiscono la principale fonte di emissioni. Queste ultime ci hanno portato sulla rotta distruttiva e minacciosa di un rapido incremento della temperatura media globale, che dobbiamo frenare. Non esiste futuro per i combustibili fossili, o non c’è futuro per nessuno. Il nostro scopo deve essere quello di delegittimare i combustibili fossili e guidare il mondo verso

alternative sostenibili. Attraverso le sue campagne, il movimento del disinvestimento ha dimostrato di poter riportare, passo dopo passo, vittorie rilevanti. L’idea del disinvestimento nacque, un paio di anni fa, da un piccolo gruppo di persone in un campus statunitense. Oggi ne fanno parte persone di tutto il mondo e questa piccola brochure, fornendovi alcune premesse di base e spiegandovi come disinvestire dai carburanti fossili, si prefigge di aiutarvi ad unirvi a loro. Spero vi piaccia!

Reinhard Bütikofer Co-presidente del Partito Verde Europeo e Membro del Parlamento europeo.


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CC Reinhard B端tikofer


CHE COS’È IL DISINVESTIM COMBUSTIBIL Disinvestire dai combustibili fossili significa tagliare i legami finanziari con il settore dei combustibili fossili. Invece di fornire risorse finanziarie alle sue attività distruttive comprando o mantenendo azioni, obbligazioni o ogni altro investimento nel settore, la campagna di disinvestimento dai combustibili fossili, oltre a richiedere appunto il disinvestimento, chiede anche l’interruzione di tali investimenti e della vendita delle risorse fossili. Ci sono tre argomenti convincenti alla base della logica del disinvestimento. Morale — per salvare il pianeta e i suoi abitanti non dovremmo né sostenere attivamente né trarre guadagno dal settore dei

combustibili fossili, che in sostanza sta provocando la distruzione del pianeta. Finanziario — all’incirca i due terzi di tutte le riserve di combustibili fossili conosciute devono restare nel sottosuolo se vogliamo che l’aumento previsto della temperatura globale rimanga al di sotto dei 2° C. Attualmente le aziende del settore dei combustibili fossili stanno investendo massicciamente in nuove esplorazioni e il valore di mercato di queste aziende non riflette ancora il fatto che molte delle loro risorse si bloccheranno se esse non potranno vendere o bruciare tutto il carbone, il petrolio o il gas che detengono. Il rischio finanziario derivante da questa “bolla del carbonio” dovrebbe


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MENTO DAI LI FOSSILI? spingere investitori pubblici e privati a disinvestire. Democratico — Se i fondi pensionistici pubblici, le compagnie assicurative o altre istituzioni pubbliche sono essi stessi finanziariamente impegnati nel settore dei carburanti fossili, possono, grazie al loro potere economico, inficiare la nostra capacità democratica di adottare politiche climatiche efficaci, come gli ambiziosi obiettivi di riduzione delle emissioni.

Leggete l’articolo “Global Warming’s Terrifying New Math” su rol.st/1Vui1R5 - di Bill Mc Kibben, scrittore, ambientalista e fondatore dell’organizzazione 350.org, che ha reso l’idea del disinvestimento largamente popolare e l’ha portata ad un pubblico interamente nuovo, o guardate il film su bit.ly/1YTLUyK. Il disinvestimento, come campagna politica, ha avuto successo anche prima: per saperne di più, leggete dei parallelismi tra le campagne di disinvestimento antiapartheid degli anni ‘80 in Sudafrica e l’attuale movimento di disinvestimento climatico su bit.ly/1YTLW9C.


CHI È GIÀ SULLA VIA D DISINVESTI Uno dei più grandi vantaggi dell’idea del disinvestimento risiede nel fatto che esso ha incluso una varietà estremamente ampia di soggetti diversi, i quali partecipano tutti alla nostra battaglia comune contro il cambiamento climatico. I successi raggiunti da tutti questi soggetti sono rintracciabili nelle loro rispettive sfere di competenza — altra ragione che porta alla rapida diffusione e alla crescita del movimento di

disinvestimento, e quindi dell’intero movimento degli attivisti del clima. CITTÀ Seattle, negli Stati Uniti, è stata una delle prime città a porre fine agli investimenti nei carburanti fossili; in Europa altre città ne hanno seguito l’esempio o stanno cercando di farlo — Örebro, in Svezia, ha già disinvestito, mentre Münster potrebbe essere la prima a farlo in Germania. Leggete di più sulla decisione della città di Örebro di disinvestire su bit.ly/1FLgrsq o sulla strada percorsa dalla città di Münster per liberarsi dai carburanti fossili su bit.ly/1L0mV2d e un’intervista con i Verdi del posto su bit.ly/1PSbApl.


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DEL IMENTO? FONDI PRIVATI E PUBBLICI

FONDAZIONI

Una delle più notevoli decisioni di disinvestimento annunciata è stata proprio quella di un fondo d’investimento, il fondo sovrano norvegese, che ha deciso di disinvestire dal carbone. Negli Stati Uniti, lo stato della California ha recentemente deciso di re-investire le pensioni dei suoi impiegati e insegnanti statali in settori diversi dal carbone. Leggete cosa ha scritto il quotidiano britannico The Guardian a proposito della storica decisione norvegese su bit.ly/1OLIo5Z, alcune informazioni su bit.ly/1iQKKD7 e per maggiori dettagli sui fondi delle pensioni statali californiane andate su bit.ly/1JJmzMr.

Sembrerà paradossale, ma il fondo Rockefeller Brothers, la cui fortuna nacque principalmente dagli introiti del commercio petrolifero, ha deciso di troncare i suoi investimenti nei combustibili fossili. Una decisione che ha avuto un impatto considerevole nelle discussioni tra gli attori finanziari, negli Stati Uniti come all’estero. Trovate la dichiarazione di disinvestimento del fondo RB su bit.ly/1QP7o9U. COMPAGNIE ASSICURATIVE É solo un inizio, ma sono sempre di più le compagnie assicurative e riassicurative che si stanno rendendo conto del rischio


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finanziario che corrono nell’essere finanziariamente impegnate nel settore dei combustibili fossili, sia per via di esplorazioni rischiose, che potrebbero risolversi in costi elevati in caso di perdita o danno, sia per via delle scarse prospettive di un ingente guadagno nel settore dei carburanti fossili durante i decenni a venire. Sulla scia del summit climatico dell’ONU di quest’anno a Parigi, il gigante delle assicurazioni francese AXA ha deciso di disinvestire dal carbone bloom.bg/1GnOvW6, cosa che la filiale austriaca di Allianz aveva deciso di fare in precedenza bit.ly/1P8RzMS, così come la società finanziaria norvegese Storebrand bit.ly/1Rk20MV. UNIVERSITÀ Grazie agli studenti, probabilmente il gruppo più attivo nel settore del disinvestimento climatico negli Stati Uniti, il movimento ha trovato un grande impulso nei campus universitari. Gli studenti prendono di mira i fondi spesso considerevoli delle loro università private o le sovvenzioni correlate. Leggete di più sulla campagna di disinvestimento dell’università di Stanford su stanford.io/1MNkymY o su campagne simili in Europa, per esempio dell’università di Glasgow su bit. ly/1Ocjw7j.

ISTITUZIONI FINANZIARIE E POLITICHE I soggetti istituzionali progressisti aventi responsabilità finanziarie sono sempre più consci del rischio degli investimenti nel settore dei combustibili fossili. Il governatore della Banca d’Inghilterra — bbc. in/1YTReSF — mette spesso in guardia contro questi rischi, come fa anche il Segretario Generale dell’ONU bit.ly/1O8hZOd. Anche le istituzioni europee si stanno lentamente muovendo, con il presidente Mario Draghi che chiede alla Banca Centrale Europea (BCE) di verificare tali rischi bit.ly/1GnRSMO. ENTI RELIGIOSI La forte componente morale, che è al centro dell’idea di disinvestimento, contribuisce ad un rapido aumento degli enti religiosi che si impegnano a disinvestire ed anche a diffondere, presso le proprie comunità e i propri seguaci, il messaggio dell’impatto negativo degli investimenti a favore di società nel settore dei combustibili fossili. È il caso del Consiglio ecumenico delle Chiese bit.ly/1KQF3hW, della Federazione mondiale luterana bit.ly/1VupLT5 o della Chiesa di Svezia.


CHI È GIÀ SULLA VIA DEL DISINVESTIMENTO?

ORDINI PROFESSIONALI Spesso gli ordini professionali non soltanto controllano ed amministrano i fondi, per esempio le pensioni dei loro membri, ma discutono e giungono ad accordi anche su alcune politiche e verificano che le proprie azioni siano in linea con i propri principi. Una decisione incoraggiante quanto logica è stata presa dall’Ordine dei medici Britannico e dall’Ordine dei medici Canadese. Per i dottori, che si battono per la nostra salute, sostenere le dannose attività delle società del settore dei combustibili fossili non ha alcun senso. Per saperne di più sul disinvestimento e sul settore medico, vedi su bit. ly/1O8jFaj. AZIENDE PRIVATE Anche le aziende private di ogni genere possono fare un passo avanti e mostrare il loro impegno nella battaglia contro il cambiamento climatico o tutelarsi contro il rischio degli investimenti nei carburanti fossili. Quando i direttori del quotidiano britannico The Guardian hanno iniziato la campagna di disinvestimento, hanno anche collaborato con i loro proprietari e redattori affinché gli investimenti del Guardian Media Group fossero liberi dal settore dei combustibili fossili. Leggetene di più su bit.ly/1LnJww9.

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AGENZIE DI PUBBLICHE RELAZIONI (PR) Non bisogna necessariamente avere il controllo diretto sulle risorse finanziarie per essere parte attiva nel disinvestimento. Può anche essere utile evitare di fare affari con aziende del settore dei combustibili fossili. Leggete la storia di Edelman PR, la più grande azienda di pubbliche relazioni del mondo, e di come abbia smesso di essere la voce della lobby statunitense del petrolio su for.tn/1QPc53A. INDIVIDUI Non è certamente possibile per tutti, ma se si hanno le possibilità economiche - ed ancora meglio se si è celebri - l’atto di disinvestire può avere un enorme impatto. Non solo a livello finanziario, ma anche nel dibattito pubblico. Leonardo DiCaprio si è impegnato a non investire nei combustibili fossili — leggetene di più su reut.rs/1jCCYgM.


COSTRUIRE U CAMPAGNA D DISINVESTIM In pratica le campagne di disinvestimento possono essere gestite da tutti, a partire da un individuo fino ad arrivare ad un gruppo o ad una organizzazione. Dagli studenti, dai soci di un club sportivo, dai clienti, dai politici o dagli iscritti a un partito fino ai membri di un ordine professionale.

SCEGLIERE UN BERSAGLIO, VERIFICARE LE SUE FINANZE E IDENTIFICARE COLORO CHE NE DETENGONO IL CONTROLLO Ovviamente la condizione basilare di una campagna e della scelta scrupolosa di un bersaglio (che volete che disinvesta) consiste nello scoprire se le risorse dell’organizzazione sono investite in società del settore dei combustibili fossili. Molto spesso sono le stesse istituzioni a non essere consapevoli di dove siano i loro soldi e cosa stiano facendo i loro investimenti. Non permettete che ciò vi fermi! Portare più trasparenza a questo livello è già un obiettivo per cui vale la pena lottare. Molto spesso potrebbero anche rispondervi che non esiste una definizione comune degli investimenti nel settore


UNA DI MENTO dei combustibili fossili. Questo è vero, ma sempre più sono gli standard in via di definizione e di applicazione, per esempio il criterio di disinvestire da tutte quelle società che ricavano più del 30% del loro profitto dalle esplorazioni nel campo dei combustibili fossili. Certamente ci possono essere linee guidapiù rigide o più flessibili. Una fonte d’ispirazione potrebbe essere il “Carbon Underground 2015” elencato su bit.ly/1hfGdJc ed in particolare il concetto di “Carbon Majors” su bit.ly/1JJv36m. Molte istituzioni potrebbero anche aver investito in fondi misti, i quali raggruppano un’ampia gamma di aziende diverse. Ne è un esempio la EUROSTOXX50 che si compone per approssimativamente il 10% di aziende del settore dei combustibili

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fossili. In questi casi, chiedete alle istituzioni di investire in modo più controllato così da escludere quelle società del settore del combustibile fossile invece di comprare pacchetti misti. METTERSI IN CONTATTO — FORNIRE ARGOMENTAZIONI E NUOVE IDEE Forse avete già contattato la vostra organizzazione bersaglio per saperne di più sulla composizione dei loro investimenti, per esempio scrivendo alla vostra banca o compagnia assicurativa per chiedere dove sono collocati i vostri risparmi. Se non l’avete fatto, allora è il momento giusto per farlo. Siate consapevoli del fatto che molte istituzioni o organizzazioni non sono ancora


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consce dell’impatto che hanno i loro investimenti. Spiegate loro quindi cosa volete e perché lo volete, e vedete se possono associarsi al movimento climatico globale — o semplicemente diventare attori finanziari responsabili. Le istituzioni provengono da ambiti molto diversi e saranno aperte a disinvestire per ragioni e logiche molto diverse.La cosa migliore potrebbe essere presentare loro l’esempio di un’istituzione simile che ha disinvestito. Quando scrivete alla vostra banca, citate le decisioni che hanno portato altri attori finanziari a disinvestire. Quando scrivete ad un’organizzazione per la tutela ambientale, presentatele esempi di organizzazioni che reputano il disinvestimento un obbligo morale per salvare il pianeta. RICEVERE AIUTO E SOSTEGNO — CONNETTERSI O COSTRUIRE UN NETWORK Non dovete fare tutto da soli: ci sono già molti esperti in giro. Prendete contatto con un gruppo locale di 350.org, parlate con i vostri colleghi se intendete far disinvestire i vostri fondi pensione aziendali, raccogliete firme o scrivete un articolo a una rivista della vostra associazione. Se mirate al disinvestimento di un’istituzione o organizzazione più grande e state incontrando resistenza, avrete bisogno di

sostegno, ed è molto probabile che ci siano già persone che la pensano come voi, disposte ad aiutarvi. Nel caso della Norvegia, affinché il fondo sovrano norvegese disinvestisse, diverse organizzazioni hanno offerto le loro competenze per fare ricerca e diffondere argomentazioni, come la Urgewald, Greenpeace o Framtiden, le quali in seguito hanno lavorato in team con il Partito dei Verdi norvegese e i membri della Commissione parlamentare Finanze. Leggete il loro report “Dirty and Dangerous” su bit.ly/1hfGvzT. Inoltre non esitate a contattare coloro che hanno già condotto campagne per il disinvestimento con successo e imparate dalle loro storie. Ad esempio, dalle campagne universitarie bit.ly/1P8UXaB o dalle campagne pubbliche bit.ly/1GnVZs5. 350.org fornisce anche molte istruzioni pratiche sul suo sito bit. ly/1KQFBV2. COOPERARE — O CREARE PRESSIONE Le risposte che potreste ricevere dalle istituzioni, sia la vostra banca, un consiglio comunale o un’azienda privata, potrebbro essere molto diversificate. Potrebbero unirsi alla vostra causa, potrebbero respingere le vostre supposizioni e opporsi alle vostre richieste o potrebbero essere in una posizione intermedia. In


COSTRUIRE UNA CAMPAGNA DI DISINVESTIMENTO

quest’ultimo caso, il più probabile, rimanete in contatto, incontratevi per discuterne, raccogliete informazioni e prove, fate loro conoscere esperti che condividano il vostro pensiero, o qualcosa di simile. Controllare le loro finanze, formulare un piano d’azione, decidere i dettagli di come disinvestire, potrebbe richiedere tempo. Continuate a fare domande e verificate i progressi. In caso la risposta sia chiaramente negativa, potreste decidere di creare della pressione dall’esterno. Costruite un team ed un network, organizzate un workshop o un dibattito pubblico in merito all’argomento, raccogliete firme e inviatele pubblicamente a coloro che gestiscono le finanze, organizzate un’azione, una protesta, un sit-in o un concerto per sollecitare il vostro bersaglio a prendere consapevolezza delle proprie responsabilità e del legame tra cambiamento climatico e investimenti nel settore dei combustibili fossili. Invitate giornalisti, amici e colleghi, così come le organizzazioni legate alla causa (ad esempio quelle ambientaliste) o al rispettivo ente (membri del vostro sindacato o del vostro club sportivo). Più vasto è il vostro movimento, più le prospettive, l’esperienza e le richieste giuste sono integrate, e maggiori saranno le possibilità di successo. Richiedete responsabilità e trasparenza alla

vostra organizzazione-bersaglio. Lasciate loro una porta aperta al cambiamento, ovviamente, e incrementate la pressione soltanto un poco alla volta, partendo con lo stimolare una presa di coscienza e avanzando pubblicamente le richieste di riconoscimento di responsabilità. Volete saperne di più sulle campagne di disinvestimento? 350.org offre dei video online e dei workshop per allenarsi alle campagne e per scambiarsi esperienze. Dategli un’occhiata! Su bit.ly/1iQUX2n.

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INFORMA ISPIRAZIO Avete bisogno di maggiori informazioni su cosa stanno facendo gli altri, quali argomentazioni e dati hanno e come si rivolgono ai gruppibersaglio, come ispirano e diffondono la motivazione, come presentano il disinvestimento in immagini chiare? Allora date un’occhiata a questi video, o osservate il lavoro di queste persone e istituzioni: guardate il video messaggio ricco di ispirazione dell’arcivescovo Desmond Tutu sul perché sia questo il momento giusto per disinvestire - “La distruzione della Terra e dell’ambiente è la sfida odierna dei diritti umani; nessuno dovrebbe guadagnare dalla sofferenza causata dal bruciando i

combustibili fossili” — bit.ly/1j5aiNz Per imparare come rendere effettiva una campagna universitaria sul disinvestimento, osservate come gli studenti di Harvard, gli ex alunni e il corpo docente ci sono riusciti: “Harvard Heat Week: Why We Act for Fossil Fuel Divestment” — bit.ly/1YTWqWs. Una testata giornalistica sta conducendo una campagna climatica: guardate come il quotidiano britannico The Guardian presenta l’idea del disinvestimento — bit.ly/1JJwIc0. Anche altre organizzazioni stanno mettendo in conto il disinvestimento e stanno diffondendo le notizie — guardate “Own it”: un clip animato dalla WWF svedese che invita a vedere più da vicino che fine fanno i vostri soldi — bit.ly/1FLv5zF.


AZIONE E ONE Christiana Figueres, segretario esecutivo della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC), parla ad una conferenza di investitori del perché sia così importante che gli investimenti finanziari siano spostati dalle aziende del settore dei combustibili fossili verso risorse sostenibili — bit.ly/1N8fcWt. Guardate le video conferenze del nostro #Divestconference da settembre 2015 a Parigi con una vasta gamma di soggetti che raccontano le loro storie di disinvestimento di successo e di come il sistema finanziario debba cambiare per combattere il cambiamento climatico — bit.ly/1WBsKLT.

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“Off and On: The Climate Movement and the Road Through Paris” l’ultimo gigantesco evento di 350.org sulle prossime tappe del movimento per il clima — bit.ly/1GnXV3Y. Due settimane prima della giornata mondiale del disinvestimento, l’autrice e attivista Naomi Klein discute con la direttrice di 350.org, May Boeve, sul ruolo del disinvestimento dai combustibili fossili — bit.ly/1WBsPz4. “Deflating the Carbon Bubble” presentazione e dibattito di gruppo sul nostro studio sui rischi finanziari derivanti dagli investimenti nelle società del settore dei combustibili fossili in Europa - bit.ly/1L0GuHQ. Il gruppo di esperti finanziari, Carbon Tracker, spiega in un video perché gli investimenti nel settore del carbone rappresentino “un affare rischioso” — bit.ly/1jCKHLL.


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E MOLTO ALTRO... Per rimanere aggiornati su nuove analisi e informazioni potrebbe interessarvi iscrivervi — tramite i social media, le newsletters o altro — a queste organizzazioni: CARBON TRACKER — un gruppo di esperti finanziari che lavora intensamente per fornire i dati empirici che mostrano quanto sia rischioso investire nel settore dei combustibili fossili e quali danni abbiano già causato gli investimenti nel settore dei combustibili fossili. carbontracker.org 350.ORG — l’organizzazione della società civile che meglio organizza campagne per il disinvestimento. Con sezioni nazionali, regionali e locali e campagne a ogni livello — 350.org CARBON DISCLOSURE PROJECT — progetto che porta trasparenza climatica ai mercati finanziari analizzando quanto le emissioni dei combustibili fossili siano presenti nelle vostre azioni e cosa potete fare per rendere il vostro portafoglio più ecologico — cdp.net REINHARDBUETIKOFER.EU — notizie sul disinvestimento in tedesco — sul mio sito sto compilando una lista di notizie e

storie di disinvestimento per un pubblico tedesco: date uno sguardo alla mia pagina di attualità bit.ly/1QPfi32 o seguitemi su twitter @bueti. UNEP FI — fondata nel 1992, è una piattaforma che associa su scala globale il Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente e il settore finanziario, evidenziando tra l’altro la responsabilità ambientale degli attori finanziari e il ruolo che questi possono giocare ai fini di una maggiore sostenibilità - unepfi.org. L’ONG tedesca URGEWALD — con la sua lunga esperienza in campagne contro il carbone, ha avuto un ruolo importante nella ricerca che ha portato alla decisione del fondo sovrano norvegese di disinvestire — urgewald.org 2 DEGREES INVESTING INITIATIVE — un’iniziativa che promuove l’integrazione dei vincoli climatici e dei bisogni a lungo termine sia nelle strategie d’investimento delle istituzioni finanziarie sia nel quadro di regolamentazione finanziaria — 2degrees-investing.org BLOOMBERG NEW ENERGY FINANCE — Notizie finanziarie molto affidabili che forniscono report e numeri che possono risultare di importanza decisiva, ad esempio mostrando che i


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INFORMAZIONE E ISPIRAZIONE

governi di tutto il mondo spendono di più nei finanziamenti all’energia che ANCORA - Twitter Hashtags — seguire in quelli alla salute #divest #divestment #carbonbubble — about.bnef.com BANK TRACK — un network globale composto da organizzazioni della società civile e da individui che seguono le operazioni del settore finanziario privato (banche commerciali, investitori, ecc.) e fanno campagne volte al cambiamento in vista della sostenibilità. La loro campagna “do the Paris pledge campaign” chiede alle banche e alle istituzioni finanziarie di disinvestire dai combustibili fossili sulla scia del Summit climatico dell’ONU di Parigi — banktrack.org

#actonclimate per rimanere aggiornati sulle notizie climatiche e del disinvestimento da parte di una molteplicità di soggetti.

CC Reinhard Bütikofer


INIZIATIVE DI DISINVESTIMENT CONSIGLIERI E PA Essere stati nominati rappresentanti dei cittadini vi attribuisce diritti di cui non godono altri attivisti del disinvestimento. Il diritto di esercitare un’influenza legislativa o proporre nuove norme e il diritto di richiedere e ricevere informazioni dal vostro governo locale, regionale o nazionale sono strumentiestremamente utili per la lotta per il disinvestimento. In virtù di questi diritti, i parlamentari possono, nel loro lavoro sul disinvestimento, concentrarsi sulle istituzioni pubbliche o sulle legislazioni, chiedendo ad esempio che i loro rispettivi bilanci escludano gli investimenti in combustibili fossili.

Ecco cosa potreste fare per agevolare il processo: scrivere interrogazioni parlamentari per indagare quanto del denaro pubblico è investito nell’industria dei combustibili fossili, per esempio attraverso i fondi pensione, e per conoscere le linee guida sui risparmi (e sugli investimenti) esistenti. È quello che hanno fatto per esempio i Verdi dello stato tedesco di Berlino o della regione tedesca del Meclemburgo-Pomerania Anteriore. Leggete le loro domande e risposte su bit.ly/1Rkb6co. A volte è possibile creare delle coalizioni tra i vari partiti politici, ad esempio tramite una commissione d’inchiesta o tramite un gruppo informale di consiglieri e parlamentari (è ciò che abbiamo fatto al Parlamento europeo) per suscitare una presa di coscienza sulla questione invitando esperti e organizzando dibattiti.


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TO PER ARLAMENTARI Un altro modo per acquisire competenza, aumentare la pubblica consapevolezza e allo stesso tempo formare coalizioni, consiste nell’organizzare un incontro con la presenza di esperti climatici e finanziari sul tema del disinvestimento in generale e sulle alternative finanziarie della vostra istituzione. Influenzate l’iter delle leggi e proponetene di nuove. Lo strumento legislativo chiave per evitare i finanziamenti nel settore dei combustibili fossili - concentrandosi sul proprio bilancio - consiste nell’adozione di linee guida per gli investimenti della finanza pubblica. In alcune occasioni potreste già avere delle linee guida che vietino gli investimenti in risorse connesse al lavoro minorile, alle armi proibite ecc. Questi criteri ESG (vedere la sezione “parole chiave”) potrebbero estendersi a una clausola che vieti i finanziamenti nelle società del settore dei combustibili fossili. Per un approccio più ampio potreste optare per la richiesta di un’estensione della responsabilità

aziendale, includendo aspetti climatici rilevanti, come ad esempio l’impronta carbonica, nel resoconto delle procedure che le aziende private o pubblico-private devono pubblicare. Infine potreste anche rendere gli aspetti climatici un criterio rilevante per l’assegnazione degli appalti pubblici. Tutte queste iniziative possono essere sostenute dall’argomento morale che la rispettiva azione legislativa supporta le politiche climatiche esistenti. Nella maggioranza dei casi potete anche aggiungere l’argomento della stabilità finanziaria a sostegno delle vostre richieste. Al di là del campo legislativo, avete anche l’opzione di chiedere ad istituzioni che sono vicine al settore pubblico, ad esempio al sistema bancario, se, nelle loro analisi e nelle loro strategie di investimento, hanno considerato i rischi finanziari della bolla del carbonio e la sopravvalutazione del settore dei combustibili fossili.


PAROLE CH DISINVESTI Ecco alcuni concetti e parole chiave proprie del mondo del disinvestimento, riguardanti sia il disinvestimento dai combustibili fossili, sia il re-investimento in risorse sostenibili. BOLLA DEL CARBONIO (BOLLA CO2) — il fatto che all’incirca i due terzi delle riserve dei combustibili fossili non possa essere bruciato significa che le società del settore sono terribilmente sopravvalutate. Per l’Europa il volume di queste risorse bloccate si aggira attorno ai 1200 miliardi di euro — bit.ly/1LXcsdc. A ciò si aggiunga il fatto che le azioni dei combustibili fossili sono acquistate e detenute — in quanto tali o all’interno di prodotti finanziari talvolta non trasparenti — da molti

attori finanziari diversi, diffondendo i rischi di questa bolla finanziaria nel sistema finanziario mondiale. FINANZA VERDE — termine generale per indicare gli investimenti in risorse sostenibili e il rispettivo quadro legale e finanziario: dall’energia rinnovabile all’efficienza delle risorse e dell’energia e ad ambiti correlati. La differenza con il settore degli investimenti abituali risiede nel criterio della sostenibilità (vedere le linee guida ESG). La Finanza Verde è un settore in rapida espansione, poiché; sempre più investitori comprendono che investire non è solo una questione di profitto ma di fatto un potente strumento per modellare il nostro mondo. Tuttavia il settore della Finanza Verde deve ancora crescere in termini di quantità e di standard comunemente accettati per essere in grado di assorbire gli enormi investimenti del settore non


HIAVE DEL IMENTO sostenibile da reinvestire in quello sostenibile. IMPRONTA DEL CARBONIO — Quantità di emissioni di CO2 legate all’attività economica. Nel caso del disinvestimento dai combustibili fossili e del re-investimento in risorse sostenibili, l’impronta del carbonio si rivela uno strumento importante, dal momento che mostra agli investitori quanto realmente i loro investimenti siano corretti (o quanto non lo siano) in termini climatici. BUDGET DI CO2 — quantità di emissioni di CO2 che fungono da limite alle emissioni in generale. Abitualmente il limite posto come obiettivo delle politiche climatiche internazionali è al massimo di 2° C di riscaldamento globale medio. La climatologia ha calcolato che la quantità massima di tonnellate di

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CO2 che potrebbe essere rilasciata nell’atmosfera — il budget di CO2 — deve restare all’interno di questi limiti. Questo budget di CO2 è notevolmente inferiore alla quantità di CO2 che sarebbe rilasciata se tutte le riserve conosciute di combustibile fossile fossero bruciate. ECONOMIA A BASSA EMISSIONE DI CARBONIO — è un sistema economico che produce emissioni scarse o nulle e costituisce pertanto l’obiettivo delle nostre politiche economiche ed ambientali. È raggiungibile attraverso innovazioni sia tecnologiche (ad esempio efficienza energetica, tecnologie rinnovabili o strategie economiche circolari) che sociali (per esempio nel settore dei trasporti o attraverso risorse maggiormente condivise). RISORSE BLOCCATE — quelle risorse (in questo caso: i combustibili


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fossili) che sono detenute da un soggetto economico e finanziario ma che risultano non valutabili, dal momento che non possono essere usate. Nel nostro caso: la gran parte delle riserve dei combustibili fossili che non possono essere bruciate senza conseguenze drammatiche — ma che al momento sono ancora valutate come attivi nei bilanci delle aziende del settore dei combustibili fossili. LINEE GUIDA ESG — criteri che forniscono informazioni in merito ad uno specifico investimento in termini di aspetti ambientali (environmental, E), sociali (social, S) e amministrativi (governance, G). Un tipico esempio di tali criteri sarebbe un portfolio che non includesse le azioni di una società che produce armi internazionalmente vietate, come le bombe a grappolo. Al momento non esistono ancora criteri comuni su cosa sia un’azienda del settore del combustibile fossile e quindi non sono stati ancora aggiunti alle linee guida ESG attualmente in uso: una mancanza che va assolutamente superata. Questo non impedisce certamente alle singole istituzioni di definire per conto proprio gli standard e i criteri di un investimento in risorse diverse dai combustibili fossili, un processo che è ad esempio attualmente in corso per il fondo sovrano norvegese.

DECARBONIZZARE UN PORTFOLIO — significa far sì che i portfolio di investimento si basino di meno sui combustibili fossili. Sembra molto simile a disinvestire dai combustibili fossili, ma verificate i dettagli. Spesso gli investitori affermano di decarbonizzare mentre di fatto aggiungono qualche risorsa sostenibile per abbassare solo in proporzione la percentuale di combustibili fossili.


PAROLE CHIAVE DEL DISINVESTIMENTO

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CC NC Alex White

CC NC Light Brigading


Partito Verde Europeo Rue Wiertz 31, 1050 Bruxelles, Belgio info@europeangreens.eu www.europeangreens.eu Trovate e condividete questa guida online europeangreens.eu/handydivestguide Con il sostegno finanziario del Parlamento europeo.


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