Tra le righe

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Non alto né robusto: smilzo, piccolo, magro, invece. Trovandolo d’ostacolo, quel tale s’arrestò e mostrando puntigliosa insofferenza si piantò lì in evidente attesa che l’altro, mortificato, si togliesse di mezzo. Avrebbe potuto aggirarlo, concedergli un’indulgente digressione, scendere dal piedistallo della sua arroganza per poi risalirvi, ma non lo fece. Al che Peppino si distolse un breve istante da quanto stava facendo e appiattendosi contro il muretto fece spazio a quel tale. Il passante passò… Poi si fermò. Di nuovo. Lo guardò severo, come per sentenziare qualcosa. Per umiliarlo ancora… Peppino lo anticipò: - Eh… però… avrebbe potuto anche scendere e risalire… Lo sconosciuto mostrò un’espressione ostile, accigliata, di biasimo, e fece per muovere alla volta di lui, che schermendosi soggiunse: - Eh… fa niente, fa niente… Per carità, si tenga pure le sue ragioni! ***** Peppino ebbe la certezza che la disgustosa riunione del giorno avanti e quel breve, onirico flash fossero assai connessi e si spiegassero l’un l’altro.


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