Con(s)igli positivi

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A cura di

Glauco - Associazione Universitaria LGBTQI*

In collaborazione con

CONIGLI BIANCHI

ATTIVITÀ SVOLTA CON I CONTRIBUTI PER LE ATTIVITÀ STUDENTESCHE AUTOGESTITE DELL'UNIVERSITÀ DI PISA


INTRODUZIONE Glauco Glauco – Associazione Universitaria LGBTQI* è un’associazione studentesca costituita nel 1997 che opera all’interno dell’Università di Pisa. L’associazione si impegna a favorire la creazione delle condizioni necessarie per la piena realizzazione e visibilità delle persone gay, lesbiche, bisessuali, trans*, queer e intersessuali all’interno dell’ambiente universitario. Glauco si occupa, in particolar modo, della condivisione di buone prassi di inclusione sociale e di lotta ad ogni forma di discriminazione relativa all’orientamento sessuale e all’identità ed espressione di genere, anche attraverso l’organizzazione di iniziative culturali (conferenze, cineforum, presentazioni di libri), ricreative (concerti, live performance) e alla divulgazione di materiale informativo. Glauco offre inoltre supporto a tutte e tutti coloro che abbiano necessità di un consulto legale o psicologico, collaborando e condividendo i servizi erogati dall’associazione Pinkriot Arcigay Pisa, con la quale lavora in stretta sinergia.

Con(s)igli Positivi Con(s)igli Positivi è un manuale informativo rivolto alle studentesse e agli studenti dell’università di Pisa che ha come obiettivo la diffusione, la conoscenza e l’informazione riguardo alla Infezioni Sessualmente Trasmissibili (IST) e all’impatto che hanno sull’individuo dal punto di vista medico e sociale (Stigma). All’interno del manuale sono state riportate alcune delle principali infezioni sessualmente trasmissibili e per ciascuna sono state riassunte in modo schematico informazioni quali: modalità di trasmissione, diagnosi, sintomatologia, prevenzione, etc. Il manuale si conclude con una sezione riservata alle associazioni, enti e servizi alle quali ci si può rivolgere, sul territorio pisano e nazionale, per

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Introduzione prevenire, diagnosticare o trattare le IST. ATTENZIONE Queste informazioni sono solamente un compendio e non valgono come disposizioni mediche, per qualsiasi dubbio, chiarimento e sospetto rivolgersi al/alla proprio/a medico/a. Con l’indipensabile contributo di

Conigli Bianchi Sognano di fare una rivoluzione parlando di sangue ma senza spargerlo, aprendo un discorso pubblico sul tema più misconosciuto del pianeta. Vogliono rompere il silenzio che circonda l’Hiv, fare prevenzione fornendo informazioni aggiornate e sollevare le persone che vivono con Hiv da un inutile stigma. I Conigli Bianchi, Fumettist* contro la Sierofobia, credono che come la medicina ha fatto passi da gigante, adesso i tempi siano maturi perché li faccia anche il senso comune, rimasto fermo allo storico spot dell’alone viola. “Ti faresti curare da un medico Hiv positivo? E andresti ancora da quel tatuatore che ti piace tanto se sapessi che è sieropositivo? E se fossero gli insegnanti dei tuoi figli ad essere sieropositivi, saresti felice? Ma sopratutto: andresti a letto con una persona che ti rivela di avere l'Hiv? Saresti in grado di amarla? Ammesso che fosse nei tuoi piani, troveresti saggio metter su famiglia proprio con questa persona?” Se anche solo una risposta a queste domande è NO, hai già un ottimo motivo per seguire i Conigli Bianchi. Potresti scoprire di non saperne abbastanza, ridefinire il concetto stesso di “sessualità consapevole” o addirittura finire in un paese delle meraviglie, fatto di empatia, cura di sé e del prossimo. Usciamo dalla tana. È ora! mail: iconiglibianchi@gmail.com web: www.coniglibianchi.it

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Pinkriot Arcigay Pisa PINKRIOT - Comitato Territoriale Arcigay Pisa, competente nelle provincie di Pisa, Lucca e Massa Carrara, è un’associazione senza fini di lucro, che persegue esclusivamente finalità di solidarietà sociale. Il Comitato Territoriale opera per la costruzione di una società laica e democratica in cui le libertà individuali e i diritti umani e civili siano riconosciuti, promossi e garantiti senza discriminazioni fondate sull’orientamento sessuale, l’identità di genere e ogni altra condizione personale e sociale e in cui la personalità di ogni individuo possa realizzarsi in un contesto di pace e di sereno rapporto con l’ambiente sociale e naturale. Via E. Fermi 7, Pisa tel. 050 23078 (giovedì dalle 18 alle 22) mail. pisa@arcigay.it web www.pinkriot.arcigaypisa.it

SISM Pisa ll Segretariato Italiano Studenti in Medicina è un’associazione no-profit creata da e per gli/le studenti di medicina. Ci occupiamo di tutte le grosse tematiche sociali di interesse medico, dei processi di formazione di base dello/della studente in medicina, degli ordinamenti che regolano questi processi, dell’aggiornamento continuo dello/della studente e riusciamo a realizzare tutto ciò attraverso il lavoro di figure preposte a coordinare i diversi settori sopraddetti sia a livello locale che nazionale. Siamo presenti in 37 Facoltà di Medicina sparse su tutto il territorio nazionale, compresa appunto Pisa. Aderiamo come membro effettivo all’IFMSA (International Federation of Medical Students’ Associations), forum di studenti di medicina provenienti da tutto il mondo riconosciuto come Associazione Non

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Governativa presso le Nazioni Unite. In particolare, l’area SCORA (Standing Committee on Reproductive and Sexual Health including AIDS) affronta tematiche attuali come l’informazione e la prevenzione delle Malattie Sessualmente Trasmissibili. Inoltre, considerando in senso più ampio la salute riproduttiva e la sessualità in generale, quest’area promuove la lotta contro le discriminazioni motivate da orientamento sessuale, identità e stereotipi di genere, schierandosi per la difesa dei diritti in ambito sociale, familiare e sul lavoro. Accanto alla sensibilizzazione della popolazione su questi temi, un ruolo importante è rivestito dalla promozione dell’educazione sessuale nelle scuole attraverso la creazione di opportuni spazi formativi e con l’applicazione di strategie comunicative quali la Peer Education e l’Educazione Non Formale. www.nazionale.sism.org www.pisa.sism.org

Per la scrittura, raccolta e revisione dei materiali si ringraziano: Vittorio Bonino, Daniele Cataldo, Alessandra Celi, Giulio Maria Corbelli, Francesca Gimelli, Marta Massidda, Alba Nicastri, Dario Rosini, Daniele Serra. Pinkriot Arcigay Pisa, SISM Pisa, Plus Onlus Disegni : Luca Er Baghetta Conigli Bianchi - Fumettist* Contro La Sierofobia Progetto editoriale e Impaginazione: Junio Aglioti Glauco - Associazione Universitaria LGBTQI*

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INFEZIONI SESSUALMENTE TRASMISSIBILI Le malattie sessualmente trasmissibili (MST) sono infezioni che si trasmettono principalmente attraverso i rapporti sessuali, inclusi quelli orali ed anali. Ciò che viene trasmesso non è la malattia in sé, ma un microrganismo che moltiplicandosi dentro al corpo provoca una malattia infettiva. Sta entrando in uso il termine Infezioni Sessualmente Trasmesse (IST) per includere anche quella importante quota di infezioni che non danno sintomi che necessitino di intervento sanitario. Microrganismi diversi sono caratterizzati da una modalità di contagio diversa, determinata dalle caratteristiche biologiche del germe. Nella maggior parte delle IST, il contagio avviene quando il sangue (anche attraverso microferite), le mucose o - in alcuni casi - la pelle entrano in contatto diretto con liquidi infetti, come sangue, sperma, liquido pre-eiaculatorio o liquido vaginale: particolarmente rischioso è il coito anale, che a causa della delicatezza della mucosa rettale spesso provoca lacerazioni attraverso cui i germi possono penetrare. Si trasmettono in questo modo, per esempio, il virus HIV e il virus dell’epatite B. Esistono inoltre una serie di microrganismi caratterizzati da modalità di trasmissione non sessuale in senso stretto, in quanto non si ritrovano nello sperma o nel liquido vaginale, ma che possono comunque essere trasmessi durante l’atto sessuale: il virus dell’epatite A, ad esempio, viene eliminato attraverso le feci ed è possibile quindi trasmetterlo attraverso pratiche che coinvolgano l’ano, la bocca e le mani. Alcune malattie a trasmissione sessuale impiegano tempi lunghi di comparsa dopo il contagio, come l’infezione da Papillomavirus o quella da HIV. Altre invece hanno tempi di incubazione brevi, come la gonorrea o la sifilide, ed è facile, se vengono riconosciute, curarle tempestivamente. La cura tempestiva è molto importante, perché riduce l’infettività e limita i contagi. È importante sottolineare che l’infezione, ossia la presenza del germe all’interno del nostro organismo, non necessariamente determina la malattia: tuttavia, un individuo asintomatico può comunque essere contagioso. Poiché chi ha l’infezione può non esserne consapevole, è bene usare sempre e comunque metodi di prevenzione efficaci, come

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preservativo o dental approfondimenti).

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Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, nel mondo sono circa 499 milioni le persone, di età compresa fra i 15 ed i 49 anni, che contraggono ogni anno una delle 4 più diffuse IST (clamidia, gonorrea, sifilide, tricomoniasi), a cui si aggiungono le infezioni genitali virali (herpes simplex virus di tipo 1 e 2, papilloma virus umano). In Italia, le informazioni disponibili sulla diffusione nazionale delle IST provengono dai dati riportati dal Ministero della Salute, che però si riferiscono alle sole malattie a notifica obbligatoria, cioè gonorrea, sifilide e pediculosi del pube. Per sopperire alla mancanza di dati sulle altre IST, nel 1991 è stato avviato un Sistema di sorveglianza sentinella basato su centri clinici. Il Sistema tuttavia fornisce scarse informazioni su alcune IST largamente diffuse nella popolazione generale, che sono spesso asintomatiche o non correttamente diagnosticate, come l’infezione da Chlamydia trachomatis (Ct), da Neisseria gonorrhoeae (Ng) e da Trichomonas vaginalis (Tv). Secondo i dati riportati dal Sistema, il numero di nuovi casi di IST è rimasto stabile fino al 2004, con una media di 3.920 casi all’anno, per poi subire un incremento del 25% nel periodo 2005-2011 ed arrivare ad una media di 4.919 nuovi casi all’anno. Per quanto riguarda infezioni da HIV, i dati riferiti da questo sistema di sorveglianza indicano che nel 2015 sono stati diagnosticati 5,7 nuovi casi di Hiv positività ogni 100.000 residenti. Gli individui sono maschi nel 76,5% dei casi, sia eterosessuali (34,3%) che omosessuali (32,7%). Il contagio avviene tramite rapporti sessuali non protetti nel 87,7% dei casi.

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CONSIGLI GENERALI In generale, per diminuire il rischio di contrarre IST bisogna praticare sesso sicuro. Ma cosa vuol dire? Sesso sicuro significa soprattutto sesso protetto dall’uso del preservativo: è una scelta responsabile che facciamo per tutelare la nostra salute – presente e futura - e quella del/della partner. Praticare sesso sicuro non significa rinunciare al piacere. Ma il sesso sicuro non è solo il preservativo. Il sesso è sicuro quando è vissuto consapevolmente, responsabilmente e senza tabù e pregiudizi. Dal sito dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), possiamo apprendere le sei “regole” del sesso sicuro: • Usare il preservativo ogni volta che si fa sesso, per ogni rapporto (vaginale, anale e oro-genitale) e in particolare con i nuovi/le nuove partner • Ridurre il numero dei/delle partner: la monogamia è la migliore assicurazione contro le IST • Riscoprire pratiche come massaggi, carezze, abbracci, baci, masturbazione in alternativa alla penetrazione • Evitare le pratiche violente che possono provocare lacerazioni • Nel caso di rapporti anali, usare sempre il preservativo con lubrificanti poiché la mucosa anale può lacerarsi facilmente • Evitare i rapporti con penetrazione e il sesso orale se uno/a dei/delle partner ha ulcere genitali o secrezioni anomale. Attenzione: tutto quello che previene l’HIV, previene la maggior parte delle altre IST. Occorre però ricordare che alcuni rapporti considerati sicuri, ad esempio i rapporti orali, non trasmettono l’HIV ma sono il veicolo per trasmettere sifilide, gonorrea, clamidia o herpes.

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Ma, come già detto, il sesso sicuro passa per molte altre cose. Ricordati quindi di: • Usare comunque il preservativo anche se si utilizzano altre forme di contraccezione (pillola, diaframma, IUD), spermicidi o in caso di sterilizzazione maschile o femminile; attenzione: il coitus interruptus non offre protezione contro le IST • Mantenere un dialogo aperto, sia con i nuovi/le nuove partner che con quelli/e di lunga data. Chiedere ad uno/a sconosciuto/a di utilizzare il preservativo non vi fa fare brutta figura, vi salva la vita! • Vivere la sessualità in maniera aperta e consapevole. Spesso gli errori derivano dall’inesperienza, dalla vergogna e dall’ignoranza. Informati, chiedi, scopri! • Quando pensi che qualcosa non vada, chiedi subito aiuto al tuo medico/alla tua medica. Ascoltare i tuoi problemi e le tue preoccupazioni è il suo lavoro e in nessun modo potrà giudicarti; inoltre, tieni presente che è l’unico/a che sappia davvero cosa fare! • Cercare di conoscere il tuo corpo il più possibile, in modo da accorgerti delle differenze; in questo modo potrai notare precocemente la maggior parte delle lesioni! E ricordati anche di non aspettare: alcune malattie sembrano scomparire, mentre in realtà restano solo silenti per un periodo. • Ricordare che anche i/le partner devono essere visitati/e e curati/e insieme a te. • Fare controlli periodici, specialmente in caso di numerosi/e partner. Fare sesso è bellissimo, farlo sicuri/e lo è ancora di più!

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LO STIGMA Contrarre malattie sessuali ha spesso conseguenze sociali più invasive di quelle mediche. Per quanto sbagliato infatti, a diagnosi di infezioni che sono conseguenza di atti sessuali, si continua ad associare severi giudizi morali. Stigmatizzare e accusare chi riceve una diagnosi di IST (Infezioni Sessualmente Trasmissibili) di “essersela cercata” è probabilmente un bisogno di allontanare la grande paura di poter essere contagiati/e a propria volta, ma è l’origine di un duplice problematico fenomeno: • da un lato, essere convinti che siano a rischio solo omosessuali, prostitut*, tossicodipendenti o chiunque appartenga ad una categoria che riteniamo essere “altra da noi”, porta a sottovalutare le probabilità di contagio e a non proteggersi adeguatamente perché “non ci riguarda”; • dall’altro, il puntare il dito verso l’esterno si traduce per le persone indicate in un pesante handicap sociale, doppiamente ingiusto perché generato essenzialmente dall’ignoranza. Lo Stigma diventa paradosso quando si parla di HIV, in assoluto la più temuta e criminalizzata delle IST. Se infatti la medicina ha raggiunto grandi traguardi negli ultimi 15 anni la discriminazione nei confronti delle persone che vivono con HIV è rimasta fortissima. Oggi una persona sieropositiva all’HIV che segue correttamente la terapia antiretrovirale è probabilmente uno/a dei/delle partner sessuali più sicuri/e che si possano incontrare, ha una aspettativa di vita identica a quella di chiunque altro/a, non vive più una quotidianità medicalizzata come invece credono in molti/e, e può diventare genitore di figli/e sieronegativi/e attraverso concepimento e parto naturali. Eppure tanto sul posto di lavoro quanto tra le lenzuola la sieropositività continua ad essere incredibilmente svantaggiante.

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La lotta e la denuncia dello stigma è l’altra faccia della prevenzione, perché attraverso informazioni mediche aggiornate si ridimensiona la paura incondizionata del contagio, perché parlare di sesso e rompere l’imbarazzo e i tabù è l’unica strada che porta ad una sessualità veramente consapevole, perché se è vero che il sesso è comunicazione allora porsi il problema della discriminazione significa aprirsi alla ricchezza dell’incontro con gli altri/le altre e tonificare il rispetto per se stessi/e e per il prossimo e la prossima.

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AIDS E HIV L’AIDS è la sindrome da immunodeficienza acquisita, causata dal virus HIV: l’evoluzione dallo stadio di sieropositività per il virus all'AIDS, che può impiegare anni, è dovuta al progressivo indebolimento del sistema immunitario, a causa del costante e continuo attacco del virus. Con il passare del tempo la malattia rende quindi più vulnerabili ed è più facile essere aggrediti/e da infezioni opportunistiche causate da germi che normalmente non provocano malattie in una persona sana. Come si trasmette Il virus dell'HIV è presente nel sangue, nel liquido pre-eiaculatorio, nello sperma, nelle secrezioni vaginali e nel latte materno. Quindi si può trasmettere attraverso stretto e diretto contatto tra ferite aperte e sanguinanti, scambio di siringhe, rapporti sessuali non protetti e da madre con HIV a figlio/a durante la gravidanza, il parto oppure l’allattamento al seno. Come NON si trasmette Attraverso lacrime, sudore, saliva, urina, feci, secrezioni nasali e vomito (purché non siano contaminati dal sangue), strette di mano, baci sulle guance, uso in comune di stoviglie, uso di toilette, frequentazione di piscine, saune e luoghi pubblici e il morso delle zanzare. Segni e sintomi Circa 3-6 settimane dopo il contagio si possono accusare sintomi simili a quelli di un raffreddore o di una leggera influenza (febbre, eruzioni cutanee, stanchezza, dolori muscolari e mal di testa). Si può osservare un aumento di volume dei linfonodi, dolorosi durante la palpazione. Possono essere presenti sintomi gastroenterici, come nausea, vomito, diarrea e aumento delle dimensioni di fegato e milza. Questa è la prima

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fase dell’infezione, che spesso può comunque essere totalmente asintomatica, e di difficile diagnosi. Dopodiché l’infezione attraversa una nuova fase di latenza clinica, asintomatica, che può protrarsi per lunghi periodi di tempo, dai 5 fino anche ai 15 anni, in cui il virus deteriora il sistema immunitario lentamente ma continuamente. Il progressivo deterioramento determina l’insorgenza della malattia conclamata, ovvero l’AIDS, che rende la persona più suscettibile a numerosissime infezioni e alla formazione di alcuni tumori. Diagnosi Per sapere se si è stati contagiati/e è sufficiente sottoporsi al test specifico per la ricerca degli anticorpi anti-HIV che si effettua attraverso un normale prelievo di sangue. Il test dell'Hiv è in grado di identificare la presenza di anticorpi specifici che l’organismo produce nel caso in cui entra in contatto con questo virus. Se si sono avuti comportamenti a rischio è bene effettuare il test dopo 3 mesi dall’ultimo comportamento a rischio: anche se l’organismo comincia a produrre precedentemente anticorpi contro il virus, questi o sono troppo pochi per essere rilevati, o non sono comunque sufficienti a dare una diagnosi efficace, nel 75% dei casi con una rilevazione a 3 mesi dal contagio si ha una diagnosi di certezza, a 6 mesi la certezza sale al 99%. È bene sapere che durante il periodo finestra, ovvero il periodo in cui gli anticorpi non sono rilevabili, o non sufficienti, è comunque possibile trasmettere il virus pur non risultando positivi/e al test. Terapia Per il trattamento vengono utilizzate terapie combinate chiamate HAART (High Aggressive Antiretroviral Therapy) che consistono nell'associazione di più farmaci e permettono un abbassamento della carica virale. Questo consente alla persona con HIV di avere una migliore qualità di vita e una maggiore prospettiva di vita. Anche in caso di AIDS conclamato, è possibile una regressione dell'infezione ad una fase di latenza clinica.

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Profilassi pre-esposizione (PrEP) La PrEP è un modo per coloro che non hanno l’HIV ma che sono a forte rischio di contrarlo di prevenire l’infezione prendendo una pillola ogni giorno. La pillola contiene due medicinali che sono utilizzati anche nel trattamento dell’infezione. Se prendi la PrEP e sei esposto al virus tramite sesso o iniezioni endovenose, questi farmaci possono prevenire l’infezione. La PrEP è un potente strumento di prevenzione e può essere combinato con condom e altri metodi preventivi per aumentare ulteriormente la capacità preventiva; le persone che fanno uso di questo tipo di profilassi però devono obbligatoriamente assumere il farmaco ogni giorno e farsi visitare dal/dalla proprio/a medico/a per un follow-up ogni 3 mesi. Ad oggi (Dicembre 2016) la pillola è approvata in: Francia, Norvegia, Stati Uniti, Australia, Israele, Canada, Kenya, Sudafrica. PrEP non è per tutti/e. Esistono delle linee guida federali americane che raccomandano l’utilizzo solo a persone sieronegative ad alto rischio di infezione, specificando i criteri per rientrare in questa categoria. La PrEP prevede di prendere un farmaco ogni giorno e farsi visitare regolarmente. Inoltre, è solo per coloro che sono sottoposti/e frequentemente ad un alto rischio di infezione. È anche importante ricordare che la PrEP non previene da sifilide, gonorrea, clamidia e altre IST. In modo simile, per coloro che utilizzano la PrEP a causa di droghe endovenose, questa non protegge da epatite C e infezioni cutanee o cardiache. Se presa ogni giorno, la PrEP ha dimostrato di ridurre il rischio di infezione più del 90%, mentre se presa in maniera scorretta è molto meno efficace. Inoltre, è molto più efficace se usata in combinazione con altri metodi di prevenzione come condom, trattamento per l’abuso di droghe e HAART. Alcune persone negli studi clinici hanno mostrato effetti avversi come disturbi gastrici e perdita di appetito, ma erano comunque lievi ed autolimitanti. Alcuni/e hanno riferito anche lieve cefalea. In ogni caso, non sono stati mostrati severi effetti avversi. Se diventano più severi o

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prolungati è bene contattare il/la medico/a. La pillola approvata dall’FDA è il Truvada®. Il Truvada® è una combinazione di tenofovir ed emtricitabina, che bloccano importanti meccanismi virali che favoriscono l’infezione. Prevenzione Nei rapporti sessuali il preservativo è l'unica reale barriera protettiva per difendersi dall'HIV. Bisogna inoltre ricordare che esistono diversi ceppi del virus HIV: due individui sieropositivi, dunque, non possono ignorare le regole della prevenzione, poiché il/la partner potrebbe trasmettere un ceppo diverso dal quale si è infetti/e, aggravando ulteriormente il sistema immunitario. La PEP (Post-exposure prophylaxis) è un metodo per prevenire l’infezione di HIV in seguito ad una potenziale esposizione. Prevede l’assunzione di farmaci entro 3 giorni in modo da impedire al virus di diffondersi; in ogni caso, prima si assume e meglio è, anche le ore contano. Se ti viene prescritta la PEP, dovrai assumere il farmaco una o due volte al giorno per 28 giorni. La PEP è efficace se assunta correttamente e mai al 100%. Parla col tuo medico/la tua medica o con un/a responsabile del pronto soccorso se sei HIV-negativo/a o non conosci il tuo status e nelle ultime 72 ore: 1) pensi di poter esser stato esposto/a al virus durante il sesso (ad esempio, si rompe il preservativo) 2) hai condiviso aghi o hai preparato della droga 3) sei stato/a sessualmente aggredito La PEP deve essere utilizzata solo in condizioni di emergenza e non può essere utilizzata come metodo di prevenzione regolare, della quale non è in alcun modo un metodo sostitutivo.

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EPATITI Le epatiti sono infiammazioni del fegato causate principalmente da sostanze tossiche come alcol, farmaci e alcune sostanze chimiche. Talvolta sono la conseguenza di malattie particolari come le malattie autoimmuni o rare malattie congenite. Tuttavia possono essere causate anche da diversi virus, chiamati appunto virus dell’Epatite A, B e C e indicati come HAV, HBV e HCV: questi possono essere trasmessi anche sessualmente.

EPATITE A

Come si trasmette Per via oro - fecale, quindi con cibi o bevande contaminati (in particolare frutti di mare crudi o frutta e verdura contaminate e non lavate), uso comune di stoviglie, vita familiare. Può essere anche trasmesso tramite le pratiche sessuali che coinvolgono la bocca e l'ano o le mani (“rimming”, “fingering” e “fisting”). Segni e sintomi Nella maggior parte dei casi non compare alcun sintomo, raramente compaiono affaticamento, febbre, nausea o vomito, feci chiare, una colorazione gialla degli occhi e della pelle, urina color scuro, dolore al fianco destro che si può diffondere alla schiena. Complicanze Non cronicizza mai, ma è possibile l'evoluzione fulminante che porta alla morte la persona colpita (due casi ogni mille malati/e di epatite). Prevenzione La regola più semplice per prevenire la diffusione del virus è lavarsi bene le mani dopo essere andati/e in bagno. Inoltre è buona norma lavarsi le

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mani dopo aver toccato l'ano o la zona anale e/o lavare gli oggetti usati per il piacere sessuale prima di scambiarli o, meglio, non scambiarli affatto. È bene anche evitare il consumo di acqua e ghiaccio e la balneazione nei paesi endemici. Per l'epatite A è disponibile un vaccino.

EPATITE B Come si trasmette La trasmissione può avvenire attraverso sangue, sperma, secrezioni vaginali e saliva. Ci si può contagiare attraverso rapporti sessuali di ogni tipo (vaginali, anali e orali); scambiando spazzolini, rasoi, siringhe o anche oggetti usati durante i rapporti sessuali; facendosi fare tatuaggi e piercing con strumenti non sterili contaminati da sangue altrui. Anche il bacio profondo può essere un possibile veicolo. In una coppia in cui uno/a dei/delle due partner è infetto/a, la probabilità di trasmissione arriva anche al 40% per un singolo rapporto. Dopo un’epatite acuta la possibilità di contagiare può durare sei mesi. Nelle epatiti croniche si è contagiosi/e per tutta la vita. La trasmissione da madre contagiosa a neonato/a durante il parto è elevata. Complicanze Il 5-10% delle persone che infettate dal virus HBV non riescono ad eliminare il virus e diventano portatori/portatrici croniche: sono contagiosi/e per via sessuale, e non solo, tutta la vita. Con il tempo in questi soggetti si può avere un’infiammazione cronica (epatite cronica "attiva") che trasformarsi poi in cirrosi e favorisce lo sviluppo del cancro del fegato (da 1 a 3 casi su 100 epatiti croniche). Tra le altre complicazioni va ricordata l’infezione contemporanea del Virus HDV, dell’epatite delta, che si avvera solo se si ha contemporaneamente l’infezione da HBV.

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Diagnosi Per sapere se si è stati esposti/e al virus, è possibile fare un semplice test del sangue. Terapia Al momento non esistono terapie efficaci per la cura della malattia; il ricovero è necessario in qualche caso, negli altri occorre stare a riposo e la malattia guarisce in uno/due mesi. Successivamente occorre evitare cibi grassi, droghe o alcol per almeno sei mesi. Nelle forme croniche ci sono diverse possibilità di cura, la principale è un farmaco chiamato interferone. Se l’infezione guarisce si acquisisce la resistenza al microrganismo e non è dunque possibile contrarre nuovamente la malattia. Prevenzione fare sempre sesso sicuro e ricordare che l'uso del profilattico è efficace nel prevenire l'infezione. È buona norma ridurre o evitare i rapporti traumatici, come quelli anali, e non scambiare oggetti usati per il piacere sessuale. Per l'epatite B esiste un vaccino efficace che dal 1982 è stato incluso tra vaccini obbligatori e viene somministrato entro il primo anno di vita. È consigliato ai soggetti non ancora vaccinati ma già attivi sessualmente (in particolare a chi fa sesso anale e usa strumenti di piacere sessuale) e ai/alle partner di soggetti portatori del virus. Esiste inoltre un vaccino che protegge contemporaneamente contro l'epatite A e B.

EPATITE C

Come si trasmette Il virus dell'epatite C è trasmesso principalmente tramite sangue (sono a rischio soprattutto le persone tossicodipendenti e chi ha ricevuto trasfusioni) e solo raramente con i rapporti sessuali. Il virus è comunque presente nello sperma e nel liquido vaginale. In una coppia in cui uno/una dei/delle partner è portatore/portatrice del virus, la possibilità di contagio al/alla partner non infetto/a è dell'1% per ogni anno di relazione sessuale. Stime più precise sono complesse, in

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quanto dipendono da fattori variabili come il numero di rapporti sessuali e il tipo di pratiche sessuali. Il virus non viene trasmesso con la saliva o con il contatto cutaneo (bacio, stretta di mano, uso comune di stoviglie). Segni e sintomi Il 70% delle persone contagiate da questo virus non ha sintomi; quando compaiono, sono gli stessi dell’epatite A o B. Complicanze Tra i soggetti infettati, dal 50% all'80% diventano portatori/portatrici croniche del virus e una buona parte sviluppa un'epatite cronica. Il 30% poi sviluppa una cirrosi e una parte di essi/esse va incontro al cancro del fegato dopo un periodo variabile tra i 10 e i 30 anni. Diagnosi Per sapere se si è stati esposti/e al virus è possibile fare un semplice test di sangue. Terapia Nell’ epatite acuta non c'è un trattamento specifico, ma è consigliabile stare a riposo ed evitare cibi grassi, droghe o alcol per almeno sei mesi. L'epatite C acuta guarisce in un tempo medio di 1-2 mesi. I portatori/le portatrici croniche del virus o coloro che hanno l’epatite cronica possono essere trattati/e con particolari farmaci ottenendo discreti risultati. Prevenzione Ricordare sempre il sesso sicuro, in particolare con i nuovi/le nuove partner; evitare il sesso più traumatico e lo scambio di oggetti per il piacere sessuale. Assolutamente da evitare l'uso di siringhe e oggetti infetti (utilizzati, ad esempio, per droghe, tatuaggi, etc.,).

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CONDILOMI O VERRUCHE GENITALI O CRESTE DI GALLO Sono causati dal Papilloma Virus (HPV). In realtà gli HPV sono oltre un centinaio e di questi solo alcune decine infettano i genitali. Tra essi, una minoranza ha però la capacità di determinare dei cambiamenti della cellula che possono predisporre al cancro quando associati ad altri fattori (il più rilevante dei quali è il fumo di tabacco).

Come si trasmette Prevalentemente attraverso i rapporti sessuali (vaginali, anali o orali). A volte il virus può essere trasmesso attraverso il prolungato contatto mani-genitali; talvolta la persona stessa si auto-inocula l’infezione durante le pratiche di igiene intima: è il caso di chi ha l’infezione a livello genitale e "trasporta" l'infezione a livello anale, dove poi si sviluppano i condilomi. Pertanto la presenza di condilomi anali non sempre è un segno di aver avuto rapporti di tale tipo. In qualche caso c'è la possibilità di trasmissione attraverso oggetti. Può essere anche trasmessa dalla madre al/alla neonato/a al momento del parto. Le probabilità di trasmissione da un/una partner infetto/a ad uno/a non infetto/a e la durata della contagiosità non sono conosciute con certezza. Segni e sintomi Sui genitali e/o intorno all'ano compaiono escrescenze a superficie

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irregolare, isolate o raggruppate, di colore rosa o bruno, e di dimensioni variabili. Sono dette "creste di gallo" a causa della superficie irregolare. Può comparire prurito nelle zone colpite. Possono svilupparsi anche attorno o dentro la bocca nelle persone con difetti immunitari (ad esempio persone sieropositive per HIV). Diagnosi La presenza di ceppi dei virus HPV ad alto rischio di trasformazione (molto rara in questi casi) può favorire la comparsa del cancro del collo dell’utero, dell’ano, della vulva e, anche se più raramente, del pene. Diagnosi Viene fatta con una attenta osservazione dei genitali durante una visita medica. Esiste anche la possibilità di cercare il virus nelle lesioni o nella pelle con un esame di laboratorio ma al momento non ci sono indicazioni per l’utilizzo di tali test se non in particolari circostanze che vengono decise dal/dalla dottore/ssa. Terapia Il 20% dei condilomi sparisce da solo nell’attesa di un trattamento. Il/la dottore/ssa può eliminare i condilomi con l’applicazione locale di farmaci ad azione distruttiva o con farmaci che stimolano il sistema immunitario. In molti casi l’eliminazione delle escrescenze viene eseguita con sistemi chirurgici: crioterapia (bruciatura con azoto liquido), diatermocoagulazione (bruciatura con calore), raggio laser o intervento chirurgico vero e proprio. In almeno un quarto dei casi queste escrescenze si riformano in quanto il microrganismo non viene mai completamente eliminato. Prevenzione Le regole di sesso sicuro sono sempre utili nel diminuire il rischio di contrarre questa infezione ma l’efficacia del preservativo non è assoluta. Non ci sono regole precise per gli oggetti ma è meglio evitare lo scambio di salviette igieniche o oggetti usati per il piacere sessuale.

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INFEZIONI DA CLAMIDIA L'infezione rientra nelle malattie sessualmente trasmissibili più frequenti, ed è causata dal batterio Chlamydia trachomatis. Come si trasmette Generalmente attraverso rapporti sessuali vaginali, anali o orali e per via materno-fetale. Una donna gravida infetta può, durante il parto, passare al/alla neonato/a l’infezione, che si manifesta come un’infiammazione agli occhi e all’apparato respiratorio. Segni e sintomi È stato stimato che oltre la metà delle infezioni da Chlamydia negli uomini e oltre i 2/3 nelle donne rimangano non diagnosticate a causa di sintomi scarsi o assenti: questa è la causa della loro grande diffusione. Quando presenti, possono essere: Uomo: bruciore e secrezioni dall’uretra, uretrite. Donna: dolori addominali, sanguinamenti intermestruali o post coitali, e cervicite che provoca bruciore e prurito.

Complicanze Nella donna può provocare importanti conseguenze, tra cui possibili danni alle tube di Falloppio, malattia infiammatoria pelvica, gravidanza extrauterina e infertilità. Nell’uomo si possono manifestare infezioni dell’epididimo, danno ai testicoli e infezioni alla prostata.

Diagnosi Si eseguono dei tamponi uretrali nell’uomo e vaginali nella donna. Si possono eseguire anche tamponi rettali ed orali sia nell’uomo che nella donna.

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Terapia La terapia antibiotica è basilare per evitare le complicanze. Il trattamento del/della partner e dei/delle partner avuti fino a 60 giorni prima dell’insorgenza dei sintomi è molto importante, per evitare la diffusione dell’infezione. Prevenzione L’unica forma di prevenzione possibile è l’attuazione di rapporti protetti.

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GONORREA Infezione acuta a trasmissione quasi esclusivamente sessuale causata dal batterio gonococco che vive preferibilmente nelle mucose genitali, ma talora anche nella faringe e nell’ano. Raramente si può diffondere a vari organi.

Come si trasmette Può essere trasmessa attraverso rapporti vaginali, anali o anche orali. La madre infetta può trasmettere l’infezione al/alla neonato/a. È possibile la trasmissione dai genitali ad altre parti del corpo: attraverso le mani tipicamente si contagia l’occhio. Un uomo ha il 30% di probabilità di infettarsi dopo un singolo rapporto con una donna infetta; viceversa, le probabilità per una donna che ha un rapporto con un uomo infetto salgono fino all’80%. La contagiosità delle infezioni non curate può durare anche 5-6 mesi. Segni e sintomi In genere compaiono entro 5 - 8 giorni dal contatto sessuale. Uomo: bruciore, prurito o difficoltà ad urinare e abbondanti perdite, spesso purulente, dalla punta del pene, che può irritarsi e gonfiare. Donna: prurito e bruciore ad urinare e perdite vaginali anomale; i genitali esterni si possono infiammare ed il rapporto sessuale è doloroso. In rari casi è presente sanguinamento intermestruale e dolore al basso ventre. Spesso nelle donne la malattia non dà alcun sintomo. Uomo e Donna: in caso di trasmissione attraverso sesso anale

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possono comparire dolore anale, perdite o modesto sanguinamento; le forme anali il più delle volte non provocano disturbi. L’infezione della gola è possibile ma è asintomatica nel 99% dei casi. Possono comparire congiuntivite, in caso di infezione oculare, o macchioline sulla pelle, se l'infezione si diffonde a tutto il corpo. Complicanze Nell’uomo l’infiammazione può colpire testicoli e prostata e se non curata nel tempo, può causare restringimenti delle vie urinarie che portano a difficoltà urinarie. Nella donna l’infezione può colpire le ghiandole intorno alla vulva, diffondersi ai genitali interni causando la malattia infiammatoria pelvica o sterilità. Se trascurata, può portare ad infezioni più estese. In un caso su tre, insieme alla gonorrea si può contrarre la clamidia, che si manifesta dopo 15 - 30 giorni. Diagnosi La diagnosi clinica è confermata mediante semplici test di laboratorio. Terapia Ciclo brevissimo (in genere un giorno) di antibiotici. Pochi giorni dopo una terapia efficace si è guariti/e. È indispensabile il trattamento contemporaneo del/della o dei/delle partner. Il/la medico/a vi prescriverà anche il trattamento contemporaneo della clamidia. La cura delle forme complicate invece è più lunga. Dopo il primo episodio di malattia non si acquisisce la resistenza, quindi se non ci si protegge si può prendere la malattia più volte nella vita. Prevenzione Le regole di sesso sicuro sono sempre utili perdiminuire il rischio di acquisire l’infezione.

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SIFILIDE L'infezione è causata da un batterio (Treponema pallidum) che si riproduce facilmente sulle mucose dei genitali e della bocca. Nella prima fase della malattia compaiono delle lesione che spesso possono passare inosservate o essere sottovalutate, poiché indolori. La sifilide è una malattia complessa, che, se non curata, può portare a varie complicanze, come cardiopatie, demenza, cecità, paralisi e morte. Come si trasmette Principalmente per contatto sessuale o durante la gravidanza dalla madre al feto. Il batterio è in grado di passare attraverso le mucose intatte o la cute danneggiata. È trasmissibile attraverso contatti orali e attraverso rapporti sessuali vaginali e anali non protetti. Il contagio può inoltre avvenire attraverso contatto diretto con le lesioni che si manifestano nel corso della malattia. Segni e sintomi Tra i primi sintomi vi è la comparsa, dopo tre-quattro settimane dal contagio, di una lesione simile ad una ferita tondeggiante non dolorosa (sifiloma) che appare sui genitali o sulla zona di contatto sessuale (fase primaria). • Nella donna questa lesione compare più frequentemente sulle piccole labbra, sull’ingresso vaginale o sul perineo. • Nell’uomo sul pene, il prepuzio o l’ano. Le lesioni possono comparire anche all’interno della bocca, sulle gengive o sulla lingua. Tali lesioni, anche se non curate, tendono a scomparire spontaneamente entro un mese dalla loro comparsa. Spesso succede che, nonostante l’individuo si accorga della lesione, decida di non consultare un/una medico/a, per pudore o perché non la ritiene un sintomo grave, in quanto non gli/le provoca dolore. Inoltre la lesione dopo qualche tempo scompare da sola, per cui la persona infetta pensa di essere guarita: il batterio però, se non viene curato, rimane nell'organismo. Alla scomparsa delle lesioni iniziali, segue la comparsa di screpolature tondeggianti sulle palme delle mani e le piante dei piedi e macchie

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tondeggianti diffuse (come quelle provocate dal morbillo) su tutto il tronco e gli arti. Queste lesioni possono comparire diversi mesi dopo la scomparsa dei sintomi iniziale: poiché i sintomi sono molto variabili e aspecifici, spesso è difficile per il/la dottore/ssa correlarli alla sifilide, specie se il/la paziente non ha mai riferito la comparsa del sifiloma. Questi sintomi indicano la fase successiva della sifilide, detta secondaria. La fase terziaria, oggi rarissima, può comparire molti anni dopo il contagio con disturbi neurologici, cardiologici e ossei. Diagnosi Va eseguita utilizzando più test sierologici. L’utilizzo di un solo test è sconsigliato perché ognuno dei test in commercio ha delle limitazioni, dovute alla possibilità di falsi positivi in specifiche condizioni. Terapia Terapia antibiotica con penicillina per via parenterale. È importante assicurarsi che anche il/la partner riceva la terapia per evitare di essere nuovamente infettati/e. Vanno trattati tutti/e i/le partner pregressi, fino a tre mesi prima dell’inizio della sintomatologia o della diagnosi di infezione. Di particolare importanza la diagnosi di infezione da treponema nelle donne in gravidanza, per la prevenzione della sifilide congenita, che si attua instaurando tempestivamente la terapia con penicillina. Prevenzione Le regole di sesso sicuro sono sempre indispensabili per diminuire il rischio di infezione; l’efficacia del preservativo non è assoluta, ma è molto alta nei rapporti penetrativi. Tutte le persone sessualmente attive dovrebbero sottoporsi regolarmente al test di sangue per la ricerca della sifilide, soprattutto le donne in gravidanza.

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DISPOSITIVI DI PROTEZIONE NEI CONFRONTI DELLE ITS PRESERVATIVO Rappresenta il mezzo più sicuro per proteggersi dalle infezioni sessualmente trasmissibili e va usato in occasione di ogni rapporto sessuale: vaginale, anale e orale. Il preservativo diminuisce il rischio del contagio in quanto crea una barriera per i fluidi potenzialmente infettanti (sangue, sperma, secrezioni vaginali) e tra le mucose che possono essere infettate. Se utilizzato in modo corretto, il preservativo protegge efficacemente da HIV, gonorrea, clamidia e tricosomiasi. Per l'herpes e la sifilide il grado di protezione può essere più basso perché infezioni possono essere trasmesse attraverso il contatto con zone cutanee o superfici di mucosa molto ampie e/o non protette dal condom (ad esempio la bocca). Nonostante ciò, l'utilizzo del profilattico è importantissimo ed è assolutamente raccomandabile. L'uso non corretto del preservativo è frequente ed è importante tenere presenti alcuni semplici accorgimenti: è necessario leggere attentamente le istruzioni, comprare solo preservativi con il marchio "CE”, verificare la data di scadenza, aprire con delicatezza la confezione, indossarlo dall’inizio alla fine del rapporto sessuale, usarlo solo una volta srotolandolo sul pene in erezione, facendo attenzione a non danneggiarlo con unghie o anelli e conservarlo con cura (lontano da fonti di calore e senza ripiegarlo. Può essere utile qualche tentativo da soli se non lo si è mai usato. Il preservativo non deve mai essere riutilizzato; se si intende avere un rapporto orale o vaginale dopo un rapporto anale, o viceversa, il preservativo va cambiato per evitare infezioni.

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FEMIDOM (PRESERVATIVO FEMMINILE) Si presenta come una guaina resistente di poliuretano con un anello flessibile alle due estremità va inserito nella vagina prima di un rapporto sessuale. Se usato correttamente ha un compito analogo a quello del preservativo maschile: protegge dalle gravidanze e fornisce una barriera contro le IST, compreso l'HIV. Il preservativo femminile è molto difficile da trovare in vendita in Italia.

DENTAL DAM È una sorta di fazzolettino in lattice, utilizzato come barriera tra la bocca e la vagina o l’ano ed è efficace per prevenire infezioni orali, vaginali o anali. È facile da utilizzare e può essere usato anche con lubrificanti, non oleosi, per aumentare la sensazione di piacere. Bisogna fare attenzione ad utilizzarlo solo da un lato e non usarlo su più parti del corpo (per esempio dall'ano alla vagina o viceversa) perché trasferire i microbi o i virus da una zona all’altra. Talvolta si pensa che il DAM diminuisca la sensibilità sesso orale. Sicuramente la sensazione che si ha con il DAM è diversa da quella diretta con la lingua, ma ciò non è necessariamente una cosa negativa, inoltre i DAM sono spesso aromatizzati e profumati. I DAM si comprano attraverso venditori specializzati su Internet o all’estero.

GUANTI E PROTEZIONI DIGITALI I guanti e i ditali in lattice sono strumenti necessari per la protezione dalle infezioni durante pratiche sessuali in cui si infilano dita ("fingering") e mani dentro la vagina o l’ano ("fisting"). Ricordiamo che l’inserimento delle dita e delle mani dentro l’ano è una delle pratiche a maggior rischio per le infezioni perché provocano facilmente lacerazioni delle mucose. In questo caso l’uso delle protezioni idonee riduce il rischio di infezione, ma non di eventuali lacerazioni. Ricordate di associare sempre un lubrificante a base acquosa.

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ENTI E SERVIZI A PISA Centri per Infezioni Sessualmente Trasmesse Azienda Ospedaliera Pisana - Divisione Malattie Infettive V. Paradisa, 2 - 56100 Pisa tel: 050/995561 (ambulatorio) - 050/996735 (corsia) lun-sab 7:30-13:30 Accesso tramite impegnativa del medico/della medica curante, previo pagamento del ticket presso il CUP della struttura.

Ospedale S. Chiara U.O. di Dermatologia – Ambulatorio MTS Via Roma 67 - 56100 Pisa tel: 05099257 Mar e gio 10:00-12:30 Serve l’impegnativa (si può richiedere in loco) e si paga il ticket.

LAM (Laboratorio Analisi Mediche) Via Giuseppe Mazzini, 124 - 56125 Pisa (+39) 05044022 lam@laboratorioanalisimedichepisa.com - lam.pisa@pec.it Da Lunedì a Giovedì: 7.30 – 13.00 / 15.00 – 17.00 Venerdì e Sabato: 7.30 – 13.00 Per la maggior parte degli esami viene applicato il tariffario nazionale, per cui il paziente potrà accedere ai servizi con o senza prescrizione medica. Il laboratorio non applica la “quota ricetta” in base alle diverse fasce di reddito. Gli esenti (età, reddito, invalidità, patologie, gravidanza, ecc.) – presentando l’impegnativa del medico/della medica curante e l’attestato di esenzione – potranno, per gli esami in convenzione, effettuare gratuitamente le analisi presso la struttura.

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ENTI E SERVIZI A PISA Presidio Ospedaliero S. Chiara - Centro Prelievi P.zza Manin - 56100 Pisa tel. 050992716 Lun-Ven 07:15-10:30

Consultorio Giovani Pisa Il Consultorio Giovani è aperto tutti i martedì pomeriggio dalle 14 alle 18. L’accesso è libero, gratuito e non necessita di prenotazione. Per poter accedere alle prestazioni specialistiche (visita ginecologica, consulenze, etc.) è necessario arrivare entro le ore 14:30 per partecipare al momento dell’accoglienza in gruppo. Puoi andare da solo, in coppia o con un amico/a. Se hai bisogno di aiuto, negli altri giorni puoi rivolgerti agli altri Consultori, dove troverai comunque assistenti sociali, ostetrici/ostetriche, psicologi/psicologhe e ginecologi/ginecologhe. È garantita la massima riservatezza. Il Consultorio Giovani si trova presso il presidio di via Torino 8, a Pisa (Zona Porta a Lucca). Telefono: 050-954905 il martedì pomeriggio dalle 14 alle 18. Mail: consultoriogiovani@usl5.toscana.it

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ASSOCIAZIONI AIED Pisa Servizi: consulenza ginecologica, consulenza andrologica Via Carducci 64/D, loc. La Fontina, Ghezzano, Pisa (valido dal 1 Gennaio) tel. 050 550255 email aiedpisa@libero.it web www.comune.pisa.it/aied

LILA Toscana - Sezione di Livorno Servizi: centralino informativo, counselling, informazione, assistenza legale Via delle Travi 20, 57100 Livorno tel., fax e Helpline 0586 211924 (tutti i giorni dalle 9 alle 13) email assop24@lilalivorno.org, assop24@lilalivorno.it web www.lilalivorno.org Plus - Persone LGBT Sieropositive Servizi: test HIV e HCV, numero verde, consulenze, informazione Via San Carlo 42c, Bologna tel. 051 4211857 email: info@plus-onlus.it numero verde 800 586992 (mercoledì e domenica, dalle 18 alle 22) web www.plus-onlus.it ReTe AIDS Servizi: network di servizi telefonici italiani Telefono verde: 800 861 061 (da lunedì a venerdì dalle 13 alle 18) [Italiano, English, Français] web http://www.uniticontrolaids.it/ReTeAIDS.aspx Associazione ONLUS Sieropositivo.it Servizi: numero d’aiuto, gruppo di ascolto, informazione Via Dei Quintili, 89/91 00175 - Roma email: informazioni@sieropositivo.it

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numero d’aiuto immediato 06/45.22.18.032 (da lunedì a venerdì dalle 17 alle 19) web www.sieropositivo.it

NPS Onlus - Network italiano Persone Sieropositive Servizi: campagne sociali, ricerca sociale, eventi, convegni, consulenze, informazione Segreteria nazionale Via Pier Alessandro Paravia 80 - 20148 (Milano) Tel.: 0039 0236565535 - Fax: 0039 0236565502 email: nazionale@npsitalia.net web http://www.npsitalia.net

GLOSSARIO DI GENERE Da Donne, grammatica e media - Suggerimenti per l’uso dell’italiano di Cecilia Robustelli. Maschile

Femminile

Assistente Ferrista Chirurgo Dottore Farmacista Ginecologo Infermiere Medico Ostetrico Psicologo Primario Ricercatore

Assistente Ferrista Chirurga Dottoressa Farmacista Ginecologa Infermiera Medica Ostetrica Psicologa Primaria Ricercatrice

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BIBLIOGAFIA E SITOGRAFIA Antonelli, Clementi, Pozzi, Rossolini (a cura di), Principi di microbiologia medica, 2a ed., Casa Editrice Ambrosiana, Milano, 2012. La Placa, Principi di Microbiologia Medica,13a ed, Società Editrice Esculapio, Bologna, 2012. Moroni M., Esposito R., De Lalla F.: Manuale di malattie infettive, 8ª ed, Masson, 2014. Cainelli T., Giannetti A., Rebora A. Manuale di Dermatologia Medica e Chirurgica, 5a ed., McGraw-Hill, 2012 • http://www.aids.org/ • www.aidsmap.com • http://www.cdc.gov/std/ • https://medlineplus.gov/ • www.ondaosservatorio.it Vedi: Ginecologia > Malattise Sessualmente Trasmissibili

• http://www.perlasalutesessuale.it/prevenire/salute.htm • www.salute.gov.it Vedi: Enciclopedia Salute > Infezioni sessualmente trasmesse

• http://who.int Vedi: Sexual and reproductive health

ATTENZIONE Queste informazioni sono solamente un compendio e non valgono come disposizioni mediche, per qualsiasi dubbio, chiarimento e sospetto rivolgersi al/alla proprio/a medico/a.

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INDICE

INTRODUZIONE

PAG. 2

INFEZIONI SESSUALMENTE TRASMISSIBILI

PAG. 6

CONSIGLI GENERALI

PAG. 8

LO STIGMA

PAG. 11

AIDS E HIV

PAG. 12

EPATITI

PAG. 16

CONDILOMI, VERRUCHE GENITALI, CRESTE DI GALLO

PAG. 20

INFEZIONI DA CLAMIDIA

PAG. 22

GONORREA

PAG. 24

SIFILIDE

PAG. 26

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE NEI CONFRONTI DELLE ITS

PAG. 26

ENTI E SERVIZI A PISA

PAG. 30

ASSOCIAZIONI

PAG. 32

GLOSSARIO DI GENERE

PAG. 33

BIBLIOGRAFIA E SITOGRAFIA

PAG. 34


Disegni Luca Er Baghetta Conigli Bianchi - Fumettist* Contro La Sierofobia Impaginazione e Progetto editoriale Junio Aglioti Glauco - Associazione Universitaria LGBTQI* Š 2016 GLAUCO Associazione Gay-Lesbica Universitaria per la Cultura Omosessuale Via E. Fermi 7, Pisa ISBN 978-8-86528-365-3 info@edizioniilcampano.it www.edizioniilcampano.it



ISBN 978-8-86528-365-3

9 788865 283653


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