Mente Occhi Cuore di Giuseppina Irene Groccia

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GIUSEPPINA IRENE GROCCIA


Mente Occhi Cuore Testi e immagini di Giuseppina Irene Groccia


Questo di Giuseppina Irene Groccia, è un progetto particolarmente articolato che nasce dalla necessità di esprimere la propria narrazione artistica abbattendo vincolanti barriere di competenza espressiva: parola, immagine, pensiero creativo, si fondono così in un sol corpo dando vita ad una sorta di percorso circolare in cui la MENTE trova la sua compiuta manifestazione elaborando pensieri in forma di parola scritta, gli OCCHI definiscono contorni di soggetti e figure rivelatrici, il CUORE accudisce e riordina i seducenti impulsi visionari della creatività. Un viaggio intimo e appassionato che l’autrice mette in scena con assoluta padronanza ma anche con elegante garbo e spontanea naturalezza; evitando il rischio che la parola possa diventare banale didascalia dell’immagine o l’immagine semplice espediente di spettacolarizzazione della parola. Un equilibrio puntuale ed irrinunciabile! La perfetta liturgia espressiva di un dialogo in cui parole ed immagini convivono spontaneamente rafforzandosi e sostenendosi reciprocamente, offerto all’interlocutore mettendo a nudo i propri sentimenti, i frammenti, gli effetti, le considerazioni di una vita vissuta e da custodire tra reminiscenze, consuetudini e progetti; un racconto sussurrato, mai urlato, mai imposto, fatto di rapidi pensieri, sintetiche riflessioni o articolate espressioni di elegante poesia; il territorio ideale per una confessione pronunciata dall’artista col pudore di un’intimità svelata, raccontata in simultanea rappresentazione, ora, con i liquefatti contorni, fatalmente indefiniti, di immateriali forme in divenire, ora, in quelli nitidi e indiscutibili di una grafica graffiante e invincibile. In conclusione: una riuscita, elegante opera, animata da un’intensa volontà di “condividere”, parola meravigliosa, ma così tanto mortificata nell’attuale banalizzazione contemporanea, che Giuseppina Irene Groccia riesce a ricondurre al suo originario valore lessicale e accomunante; risvegliando e stimolando, in ciascuno di noi, complicità di sentimenti, impulsi ed emozioni: l’empatia coinvolgente e solidale di comuni tragitti percorsi. Alessandro Binotti

Presidente e Direttore Artistico Centro Culturale “La Riseria” - Novara

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Affonda i tuoi artigli tra i sottili strati dell’anima... tu che ancora rubi respiro

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Mi piace sempre pensarmi in due posti diversi qui... e dove mi “porti” tu

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Cercami rinchiusa in emozioni fatte parole... trovami anima liberata da ogni legge

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E metto solo un po’ di rossetto per avanzare in questa giungla Niente di troppo prezioso Uno scudo di cera tra me e le infinite verità di uno specchio È una colorata saudade Qui tra le pareti del cuore

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Un estremo orizzonte che sbianca niente voci ne più passi Portami là.. tra teneri spazi di cielo Come un tremulo miraggio sulla soglia di un’attesa... a incontrarci ancora con il mare Perché è lì che ci attende ogni altro sognare

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Impronte di onde all’imbrunire portano un tempo di preghiera È il tempo dei tramonti lenti e muti quelli che preparano il silenzio Ci affidano un destino dove ritornare o raccontarsi al riparo di un abbraccio... A guardare i contorni del cielo dove le preghiere abitano stelle... e l’orizzonte regala l’eco di malinconie Andranno a riposare in fondo al mare lì dove il sole silenzioso si immerge 9


istanti sono i giorni dove aprivamo i cuori a contarci le ferite persa è la magia tra fiumi nuovi da esplorare è un rullo di tamburi questo battito al cuore che non sa tacere Rivoli salati scorrono su tratti un tempo mete di carezze eccomi qui spettatrice muta della mia consueta malinconica aura dove finiscono i miei limiti approdano i distacchi inconsapevole e schiava raccolgo i frutti della mia fragilità Nello specchio riflesso di ogni anima cerchiamo e troviamo un volto da accarezzare dal respiro conosciuto... ma poi lasciato andare

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Voci di dentro lì nell’altra metà della mia anima a respirare silenzi come polvere a incidere sogni... a scolpire inutili promesse finiranno col confondersi ai confini di un infinito Scomparendo infine a piccoli pezzi

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Accadeva tutto in un tempo sospeso anche il guarire dai ricordi sbagliati... il masticare a bassa voce incomprensibili catene di affetto... senza nessuna stria senza alcun traguardo Era solo un mero custodire di attimi

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Non c’è un posto prima delle nuvole.. lasciami ingoiare il cielo QUI... in un concerto interminabile di umori Lasciami scrivere tutto sulla tua bocca mille piccoli appunti sparsi tra le labbra per poi ritrovarli ancora in mille altri viaggi insieme 14


Rimango a galla nei riflessi increduli dei colori... in questo continente sommerso dove il cuore ricompone immagini in un istante e mi cerchi... in ogni cosa... in ogni forma tu mi vorrai vedere

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Sono attimi transitori queste immagini indefinite come spazi di un immaginario frammentato cercano linee melodiche... da portare e custodire, in un piccolo mondo mentale

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Nei sentieri silenziosi di un abbraccio non era mica il tuo corpo che cercavo 17


accia silenzio il vento tra questi accordi stonati La sento... come una scheggia questa realtà sbattuta in faccia Come una porta... tenuta socchiusa a lungo dalla necessità.. dall’esigenza emotiva e da occhi colmi di tenerezza accorata Non importa... conosco bene la sfera dell’impossibile eppure mi rende viva Come una fantasia che mi trova e mi acceca con una sola carezza Ho smesso di smarrire la voce dura dell’effettività come conforto, cura e dolcezza per l’anima Un sogno fragile e univoco mi permette di non perderti ancora Faccia silenzio il senno lasciami sentire ancora il tatto delle tue mani e l’incontro nei tuoi occhi come una dolce.. chimerica reminiscenza

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Non ho argini... non ho margini Chiedo un senso coerente a questa realtà illusoria... Un piccolo naufragio interiore a fare tramite tra me e mille silenziosi abissi... Dove trovarti o perderti diventa medesima ferita!

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Un diafano spazio Vuoto o esistenza? Dai tu un senso... Ricomponi un tempo tra il mio finire e il tuo cominciare Perché sospesa qui afferro correlazioni astratte ...tra felicità e amore 21


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Ci smarriamo in eterne mancanze... per trovarci e poi finalmente perderci 23


Tu non puoi vedermi intera... in questo riflesso scomposto dal tempo il “dentro” formula sillabe al “fuori”... piccole sequenze di lotte e confini in questo specchio che parla di tempo o di quello voluto e mai ricevuto È un incastro sconvolto questo dentro e fuori È un fragile involucro che spera ancora che il ricominciare non abbia mai un’età

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Cerchiamo spesso esistenza in un sogno... affinchè una rara felicità giunga a posarsi 25


Sei fatto di vento e di una voce che mi legge dentro...

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E sono stata ovunque, dentro di me... 28


Ho sentito spesso il profumo delle cose belle accerchiarmi il cuore... come voce invisibile del vento essa riempie piccoli spazi di un’anima immortale 29


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Senza titolo detail

Frammenti, istanti lacerati... lì nello spazio dove si appartengono le nostre anime

Vivrei d’incanto per non percepire il tuo disprezzo disarmata e sconfitta rimango in lotta con le tue illusioni non ho più voce e nemmeno facoltà di essere me stessa terro’ chiusa in gabbia la mia spontaneità al sicuro, per non ferire ancora

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Il pensiero di te... permette all’anima, in modo impercettibile, di respirare 32


Impercettibile strappo in un castello di rabbia... e tutto brucia dietro di sé

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Impetuosa come la mente torno ancora a pensare a chiedere integrità al cuore Come un torrente impetuoso che scorre e si svincola da ogni contesto formulo emozioni e sentimenti che decorano la mia anima come un giardino fatto di tuoni e luce Non voglio deboli frasi ma inseguire nuvole nelle lunghe notti d’inverno Esiste un campo immenso nella pienezza del cuore dove provi a leggermi dentro sfogliando enigmatiche pagine di una piccola anima che scorre come flusso impetuoso e sfugge ad ogni concreta definizione Là fuori, oltre a ciò che è vero il cuore brama un dolce nettare un calore indomito che spacchi il cielo in mille pezzi Dove cullare il mio cuore tra venti e furore Mentre ubriaca veleggio senza ostacoli a trovare concreta essenza Nella corrente impetuosa dei sentimenti dell’anima 34


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E rimango a guardarti anche se non esisti... fissando istanti nella fievole percezione di un ricordo

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Eppure vederti ancora nel buio... e sentirti nel sommesso rumore di un silenzio

Rinnovo esistenza al tempo respiro un cuore che sia voce Uno spazio tra i silenzi dove inciampare e ritrovare il mio nome toccami... non solo pelle qui.. tra il tempo e l’anima ma un uragano dove annegare dentro un respiro ...e capisco di esistere ancora! 37


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Tutto è superiore alla notte dove inerpicando si ascoltano voci e in ogni cosa c’è un po’ di noi... Un cammino tra sentieri Dove l’incessante logica del cuore ti riporta lo stesso battito ancora

Alla fine ci lastricherò pareti, con tutte le parole dette... Sai, c’è uno spazio che non abiti più... e trovo sia giusto arredarlo di profumi lasciati 39


Trovo altre esistenze, nell’incanto di attimi che rubano sospiri 40


Nel loro svolgersi, i sogni... hanno un impercettibile respiro

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Tra il mutevole e l’immutevole ...non resta che un mare di niente Come su un tavolo imbandito dove... con petali appassiti, ero solita ultima arrivare Tic tac... Il tempo... ha divorato gli anni ...ha preso quelli più belli Ora innalziamo i muri del nulla lasciando fuori il tutto È una mancanza di cielo ...un senso incompiuto questo scordare insieme e amare la solitudine

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Tu che ora riversi il tuo canto verso la prima lucciola pur di non sopperire nelle tue ombre Mai saprà illuminarti il cuore quanto il sole quello esiste solo nella luce interiore dell’essere affini... Ho disegnato viole su prati inesistenti per ridare colore a chi si ciba di fievoli riflessi

In questo spazio ho tempo... Conservato Masticato Divorato Atteso Fatto a pezzi... per salvarmi oppure stare bene solo a metà 43


Rinchiusi nella gabbia del cuore... attimi... sospiri... storie infinite Senza scia alcuna rimarranno sospesi nel tempo... perchè non serve testimonianza alla voce dell’anima

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È al calar del tuo tempo che li sentirai tutti quei singoli applausi... ognuno a premiare uno dei tuoi sogni mancati Perché tutto avrà avuto il suo prezzo sai?! ...anche l’essere impeccabile L’aver trattenuto immune il cuore dalle contaminazioni e dal mettere radici nell’aria Nel silenzio... lì... nascoste dietro corone di fiori sentirai risa beffarde travestite da rimpianti a deridere e prendersi gioco di uno stitico sentimentale... passato per eroe

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Un susseguirsi di istanti

Relegati in ogni attimo di vita dove ritrovo le mie ore Mi piace sentire il cuore In attesa di qualcosa

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Vissuti Persi

È un naufragare nuda dove rubare tempo all’infinito Il tempo... è un guardiano di intenti sa che l’anima vuole altra cosa che non è capace di dire Un ultimo istante ancora dove seguo contorni e frasi di una ostentata attesa Lì... da qualche parte aldilà del cielo dove trovo ad aspettare tutte le mie infinite, piccole cose

Scava pure tra mille indomabili graffi... finirai col trovare solo amabili pezzi di cuore

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È tutto uno scorrere nelle vene, anche l’appassire per poi rifiorire...

Nient’altro che materia pensosa tengo… e tempo passato Si, il tempo… forse il principale artefice di questa morte 48


Tu coprimi gli occhi risparmiami visioni incerte e il dover scorgere eccedenti tormenti in questo tempo presente Restiamo confinati in un tepore murato trattenuti in un universo isolato e sottratti a limpide giornate di vita Trapianto ali alla mia mente con la consapevolezza che il mondo all’anima nulla può vietare Ti trovo nei cuori, isolati dalle nostre stesse difese nei colori di un respiro sei lì, dove scopri i silenzi a parlarsi ...senza toccarsi E pensi che è giusto vivere ...anche solo ed esclusivamente per questo

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Chi sa ascoltare il vento ti stravolge... capovolge e rimane sempre lì ad attendere il tuo arrivo In una dimensione a cui appartiene l’arcobaleno dall’altra parte di tutte le cose

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Osservo le briciole rimaste tra il cuore sparse tra stanze vuote chiamate tempo. Li ingoio al buio gli istanti mancanti è un attimo eterno per l’anima... che dura il tempo di finire ...e bastarsi

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Esiste un posto dove l’indistinto tratteggio dei ricordi ci regala un tempo in cui perdersi 52


Giuseppina Irene Groccia in arte GiGro nasce a Calopezzati in provincia di Cosenza. Attualmente vive e lavora a Mirto Crosia (CS). Si avvicina all’arte seguendo un percorso di studi laboratoriali, dove approfondisce le varie tecniche pittoriche. La sua formazione presenta spiccati influssi della ricerca contemporanea. Usa il suo fare artistico come mezzo per la propria riflessione intimista. La dimensione introspettiva prende così forma nei suoi vari linguaggi espressivi come la pittura, l’arte digitale e la fotografia, questo fa di lei un’artista eclettica capace di creare un “transfer” emotivo tra le sue emozioni, tradotte in pensieri visivi, e la sensibile e passionale percezione del fruitore. Parallelamente ama dedicarsi anche ai suoi “pensieri scritti”, non ama definirli poesie, sono pensieri che imprime su carta, senza pensare troppo alla forma e alla metrica. Sono scritti legati alle emozioni e ai sentimenti, sono messaggi che sanno di storia, nostalgia e memoria. Piccole composizioni che riescono a sfociare sempre di più in un intimo confronto con se stessa. Alcune sono presenti in pubblicazioni e raccolte editoriali. Ha al suo attivo numerose partecipazioni espositive nazionali ed estere. Due delle sue opere. “Identità pensante” e “Sospiria”, fanno parte della collezione permanente Paris Garden presso Halkin Offices - LONDRA Progetto a cura di #Anemoi - Visite su appuntamento all’indirizzo: info@byanemoi.com Mayfair London W1K 4HJ - A 10 minuti dal Tate Modern Museum Molte sue opere fanno parte di collezioni private in Italia, Inghilterra, Illinois, Florida, Louisiana, Canada, Arkansas e Melbourne (Australia) Tutte le sue vendite sono curate dalla più importante galleria d’arte online “Saatchi Art” con sede a Los Angeles Ha curato come CoRedattrice Editoriale, il progetto della rivista d’arte XartMagazine. È Autrice del Blog “L’ArteCheMiPiace”, dove pubblica periodicamente articoli, interviste e progetti dedicati all’arte e alla cultura. Collabora con il Blog Art&Investments e con la rivista mensile d’Arte Exit UrbanMagazine.


Contatti. www.gigro.weebly.com groccia.gi@tiscali.it 339.5493467


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