Il museo egizio di Torino: antiche civiltà e nuove forme di comunicazione

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Questi, recandosi personalmente in Egitto per acquistare altri pezzi antichi e per organizzare scavi in siti come Eliopoli, Giza, la Valle delle Regine a Tebe, Qau el-Kebir, Asiut, Hammamija, Ermopoli, Deir el-Medina e Gebelein, inaugurerà, nel 1903, le fortunate e fruttuose campagne scavi della Missione Archeologica Italiana. Tra i suoi più importanti ritrovamenti vanno ricordati la scoperta, nel 1904, della splendida tomba di Nefertari, sposa di Ramesse II e regina tra le più influenti dell’Antico Egitto, considerata tra le tombe più belle della Valle delle Regine; e la scoperta, fatta nel 1906, nella necropoli di Tebe, della famosa tomba dell’architetto reale Kha, perfettamente intatta e con un ricco corredo funerario, ora conservata presso il Museo egizio di Torino. Il suo lavoro verrà portato a termine dal suo successore, Giulio Farina, che tornerà a Torino con un carico di quasi 20.000 nuovi reperti. Reperti i quali andranno ad aggiungersi alla già ampia collezione del Museo Egizio torinese. Per gli scavi condotti in Egitto dalla Missione Archeologica Italiana (fig.6) tra il 1900 e il 1935 vigeva, infatti, il criterio secondo cui gli oggetti rinvenuti durante gli scavi fossero ripartiti fra l’Egitto e le missioni archeologiche operanti. Il criterio oggi in vigore prevede invece che i reperti rimangano tutti in Egitto. A testimonianza di ciò l’ultima importante acquisizione del museo sarà infatti il piccolo tempio di Ellesija, donato all’Italia dalla Repubblica Araba d’Egitto nel 1970 per

Fig.6: Attività di scavo della Missione Archeologica Italiana

il significativo supporto tecnico e scientifico fornito al Paese dall’Italia durante la campagna di salvataggio dei monumenti nubiani destinati ad essere sommersi dalle acque del lago artificiale Nasser dopo la costruzione della grande diga di Assuan. Nel 2005, infine, l’ultima data fondamentale per la storia del Museo delle Antichità Egizie di Torino: In dicembre, la Fondazione omonima acquisisce la guida del museo.

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