GiuliaViva anno IV n.12 del 12 luglio

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Anno IV numero 12 del 12 luglio 2014 (72) GiuliaViva è anche on-line su www.giuliaviva.it

Quindicinale d’informazione giuliese distribuzione gratuita - tiratura 2500 copie

Mastromauro 2 o Cameli 3?

articolo a pag 6 e 7


IL MERCATO IMMOBILIARE RICHIEDE SEMPRE PIU' PROFESSIONALITA' Il mercato immobiliare è da sempre al centro delle preferenze degli italiani, e nonostante la contrazione subita durante la crisi, è tornato a crescere nei primi tre mesi del 2014. Trovare una casa che risponda alle proprie esigenze e attribuire ad un immobile il suo giusto valore di mercato, coerente al presente momento storico, resta però ancora difficile. I clienti riscontrano di frequente la presenza di operatori non adeguatamente preparati a gestire le nuove sfide del settore, che ne subiscono quindi la pressione e che, nella ricerca di un mandato, commettono errori, grandi o piccoli, ma tali da rendere ancora più ostico il mercato immobile. Mercato che, stando alle stime, continua a offrire ampio margine nonostante i problemi di accesso al credito, ma che richiede a tutti i suoi attori - clienti compresi competenza e buon senso. "Operare in questo settore richiede oggi una estrema meticolosità, per garantire ai clienti acquisti e vendite di immobili al giusto prezzo di mercato, con celerità e la massima sicurezza", spiega il dott. Marco Di Sabatino, che dopo un’esperienza formativa con il franchising immobiliare Pirelli RE, ha creato per la sua agenzia immobiliare sita a Giulianova in viale Orsini con un suo marchio di sua esclusiva proprietà, Casanova. Una nuova identità ed una nuova immagine, è sempre ispirata agli stessi principi che in questi anni l’hanno resa nel panorama locale professionalmente credibile, competente e leader nei servizi di intermediazione immobiliare. Affrontare le sfide vuol dire anche rinnovare le proprie identità e immagine per avvicinarsi ai clienti cercando non solo un rapporto professionale ma anche empatico, come ci dice il dott. Di Sabatino: “Nel 2009, quando ho avviato la mia attività di agente immobiliare, le condizioni erano molto differenti. Oggi, dopo cinque anni di presenza sul litorale della provincia di Teramo, e in particolare a Giulianova, Mosciano Sant'Angelo, Tortoreto ed Alba Adriatica, posso dire che il mercato ha subito importanti e profondi cambiamenti. La gente è disposta a pagare solo per il reale valore di un immobile e fa molta attenzione, ma nello stesso tempo chiede una competenza sempre maggiore dagli operatori. Chi paga, oggi PRETENDE COMPETENZA e SERIETA', non può permettersi di essere consigliato male. In questo settore, chi si rivolge a noi - lo sappiamo bene - ha delle grandi aspettative. Per continuare a crescere dobbiamo avere la consapevolezza di non doverle deluderle”.


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Istantanee giuliesi Senza di te...

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Tagli strategici Per la stagione estiva GiuliaViva varia temporaneamente la propria periodicità da quindicinale a mensile. Il prossimo numero del giornale sarà dunque in edicola sabato 9 agosto..

Stazione... turistica Commenti “entusiastici”, l’aggettivo è opera di più di un esponente politico della maggioranza, hanno accolto la proposta avanzata all’ex vicesindaco Di Carlo di presiedere la costituenda consulta per il turismo. Manifestamente favorevoli, fra gli altri, l’assessore Pierangelo Guidobaldi ed il consigliere Marcello Mellozzi. Del resto, che centrodestra è se Mimì non c’è?

Tempismo Nessuno ne sapeva nulla, fino al momento in cui, nel breve volgere di qualche ora, è sorta come un fungo alla periferia nord di Giulianova. Ma la rapidità nel venire alla luce non è l’unica caratteristica dell’antenna telefonica appena impiantata in via Pescara che, dimostrando grande sensibilità politica, ha atteso l’indomani delle elezioni per venire alla luce. Le emissioni, si sa, non si addicono al voto.

Erano tutti intorno al tavolo, per parlare della drammatica vicenda Agritech: i vertici dell’azienda, la cui strattura di Colleranesco corre rapidamente verso la chiusura con il trasferimento delle maestranze nel ravennate, il consigliere Gabriele Filipponi ed il sindaco Francesco Mastromauro. Quest’ultimo, immancabilmente immortalato nell’istantanea allegata all’altrettanto immancabile comunicato istituzionale, è stato misteriosamente tagliato dalla foto pubblicata su di un quotidiano locale. Casualità? O qualcuno ha pensato bene che un tavolo di crisi non giova all’immagine rutilante del primo cittadino?

D’accordo, siamo in attesa che la stazione di Giulianova venga finalmente trasformata in uno scalo modernissimo ed efficientissimo (a proposito, ma i lavori non dovevano già essere iniziati da tempo?). D’accordo, il sottopasso pedonale della stessa stazione versa in condizioni indecenti, ma non può essere riverniciato perché, in mancanza di telecamere di sorveglianza, verrebbe immediatamente imbrattato di nuovo (teoria più che discutibile). Ma è accettabile che, appena piove, il marciapiede del primo binario non sia praticabile perché dalla pensilina scende acqua come una cascata?


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Fatti in

Estate 2014: fra mercati e sobrietà

di Paolo Innocenti

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l lunedì tocca a via Trieste, con il preannunciato sconfinamento in via Sauro e via Gorizia. Mercoledì è la volta del centro storico, con le bancarelle di contorno agli appuntamenti di “Attenti al luppolo”, mentre ormai da dieci anni il giovedì è riservato a “Calici e musica al chiar di luna” ed ai mercatini abbinati in piazza del Mare e viale Orsini nord. Venerdì, infine, si chiude con “Benvenuti al sud”, che interessa a rotazione le strade del quartiere Annunziata. Ai quattro canonici appuntamenti settimanali, si aggiungono poi tutti gli altri eventi “una tantum” come la “Mostra mercato delle tipicità regionali” del primo fine settimana di luglio o l’abituale “Tesori della fattoria” (se verrà riproposto), oltre ai consueti mercatini e fiere varie in calendario in occasione delle festività religiose dell’estate. Le giornate libere dall’ormai quotidiana presenza delle bancarelle si contano dunque

sulle dita di una mano, e chissà che, strada facendo anche le poche date disponibili non trovino il loro abbinamento “merceologico”. Insomma, a Giulianova (secondo una tendenza che non trova neppure lontana parentela nelle località vicine) da giugno a settembre ad imperare sono le bancarelle, siano esse occasione di proposta enogastronomica, di esposizione di manufatti artigianali o, più banalmente, della vendita di prodotti ben più dozzinali, che senza bisogno di eventi particolari, si potrebbero senza difficoltà trovare un po’ ovunque. Lontani i tempi in cui un unico mercatino settimanale, quello dell’antiquariato organizzato dal compianto Vincenzo Santuomo, all’epoca assessore al commercio, bastava per attirare le critiche feroci dell’opposizione dell’epoca. Da anni, almeno dieci, succede esattamente il contrario, con un crescendo di occasioni in cui, per le strade cittadine, fioriscono banchi, furgoni, tendoni e qualunque altro mezzo ido-

neo alla vendita per strada. Intendiamoci, la vendita ambulante, nei mercati settimanali come nelle ricorrenze occasionali, annuale o stagionale che sia, incontra tutto il nostro favore, nonché la comprensione e la solidarietà dovuti a tutti coloro che, in qualunque settore, subiscono e soffrono quotidianamente i morsi della crisi. Resta da capire, però. quanto giovi agli stessi operatori questa esagerata sovraesposizione, questa inflazione di commercio stradale che, rischia, inevitabilmente, di sovrapporsi, scontrarsi, litigare, come qualche diatriba del recente passato è lì a testimoniare. Non crediamo che questa “overdose” possa trasformarsi in toccasana del settore, specie quando iniziative similari finiscono addirittura con lo svolgersi contemporaneamente a poche centinaia di metri l’una dall’altra (è accaduto il primo lunedì di luglio con l’ultima


primo piano

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Cartoline da Giulianova

giornata della mostra delle tipicità regionali ed il primo appuntamento con il mercatino di via Trieste). Senza contare poi che fra tanto “bancarellare” appuntamenti di qualità finiscono con l’essere inevitabilmente affiancati (e spesso “offuscati”) da iniziative di livello decisamente inferiore, in un conflitto schizofrenico, non sappiamo positivo per chi. Il punto crediamo sia un altro. Da tempo ad ogni affacciarsi dell’estate torna in auge a Giulianova la medesima, trita e ritrita promessa: quella di approntare un calendario di eventi all’insegna della qualità e, soprattutto, di organizzare (finalmente!) almeno un evento capace di avere risonanza ben al di là dei confini locali. Un refrain riproposto negli anni praticamente di tutti i titolari della delega al turismo, senza distinzione di colore, che si sono ritrovati accomunati dal medesimo copione: non aver mai fatto seguire alle promesse i fatti. La realtà dice che a proliferare sono rimaste soltanto le bancarelle alle quali, caratteristiche o

meno che siano, originali o meno, di qualità o meno, non può essere delegato tutto l’onere di trainare gli eventi della stagione estiva. Spazio dunque, alle fiere ed ai mercati, ma senza esagerare, senza ingolfare il calendario di iniziative fotocopia. E restituendole, soprattutto, al loro ruolo: quello di contorno di un programma di manifestazioni che vada, una volta per tutte, in tutt’altra e più articolata direzione. Riferendosi al programma dell’estate in corso il neo assessore al turismo, Pierangelo Guidobaldi, ha parlato di calendario all’insegna della sobrietà: per la negativa congiuntura economica e per i ritardi legati alle elezioni. Accordandogli il beneficio del poco tempo a disposizione (meno quello delle scarse disponibilità di cassa, visto che non sempre maggior spesa è sinonimo di qualità), ci aspettiamo fin da ora che, per la stagione estiva targata 2015, Giulianova sia in grado finalmente di mettere in campo qualcosa di più, e possibilmente di diverso.

Spiaggia libera molo sud 6 luglio 2014

Spiaggia libera nord Salinello 6 luglio 2014

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Elezioni comunali

Ha vinto il centrodestra-(sinistra) I risultati elettorali vanno sempre letti nei loro molteplici aspetti perché oltre all’indicazione di chi deve governare, essi contengono molti altri messaggi e segnali che gli elettori intendono dare. Nei numeri delle elezioni comunali del 2014 vanno, quindi, rintracciati anche l’entità effettiva del consenso e come esso è stato ottenuto; i flussi da un partito o da una coalizione all’altra con la nascita di nuovi blocchi sociali e politici; la critica, i bisogni, i desideri, l’atteggiamento verso i partiti e le istituzioni della comunità locale. Col voto delle comunali il cambiamento non c’è stato, è stata scelta la continuità: ha vinto il sindaco uscente. Dati alla mano, non ha vinto, però, il centrosinistra, ed il PD con appena il 22% (a livello nazionale veleggia intorno al 41%) ne esce notevolmente indebolito. A prima vista sembrerebbe che alla città vada bene il modo di amministrare che abbiamo avuto negli ultimi 5 anni. A leggere più attentamente i risultati emerge che non è proprio così. Il consenso verso l’amministrazione uscente è notevolmente diminuito. Considerato che il sindaco è stato eletto con 6114 voti (nel 2009 ne ottenne 7387), i 3021 voti del PD più i 289 voti di Sinistra Unita (SEL, Comunisiti Italiani, Sociali-

perfezionato ed è stato decisivo per la vittoria finale di Mastromauro in questa tornata elettorale. Va detto che si è trattato di un’operazione di 7-8 esponenti che hanno avuto ruoli di primo piano nelle amministrazioni di centrodestra (sindaco, vicesindaci, assessori, su www.ilcittadinogovernante.it consiglieri comunali, il filmato della conferenza stampa sostenitori) che hanno messo in piedi insieme sti) - oltre che mostrare chiaramente a Mastromauro tre liste civiche risultate che l’operato della Giunta Mastro- determinanti per la vittoria con 2771 voti. mauro uscente non era stato poi così Ma vediamoli più nel dettaglio questi dati: apprezzato - non avrebbero garantito • Il candidato sindaco vincitore ha ottenuto 6114 voti dei 21.122 aventi alcuna vittoria. Essa è stata consentidiritto al voto, cioè un consenso ta da una disinvolta quanto efficace effettivo del 34,5%, un terzo ciralleanza fra il sindaco e alcuni degli ca dell’intero elettorato giuliese esponenti di primo piano delle giunte (trae, quindi, di molto in inganno di centrodestra guidate da Cameli tra il 62,77% del ballottaggio calcolail 1995 ed il 2003 con la formazione di to sugli appena 10.006 elettori che tre liste civiche che hanno apportato hanno votato al secondo turno). un contributo di ben 2771 voti con i quali è stata tamponata la grave per- • Il vincitore ha ottenuto ben 1273 voti in meno rispetto alle elezioni dita di consensi andati altrove o nell’adel 2009, nonostante abbia goverstensionismo. L’accordo trasversale tra nato per 5 anni (9 considerando anMastromauro ed alcuni esponenti delche i 4 anni come vicesindaco nella la maggioranza di centrodestra iniziaGiunta Ruffini) e nonostante il PD to nel 2003, che portò alla caduta del abbia ottenuto a livello nazionale Cameli 2, rimesso in piedi nello scorso un grandissimo successo elettorale. mandato con la nomina dell’assessore Nausicaa Cameli quando ben tre • Il sindaco vincitore è l’unico candidato sindaco dei 7 presentatisi ad consiglieri abbandonarono il PD, si è


analisi del voto

aver ottenuto meno voti del totale dei voti delle liste che lo sostenevano. Esattamente 108 voti in meno. Al secondo turno il vincitore ha ottenuto solo 141 voti in più rispetto a quelli del I turno, mentre ben 4857 elettori che avevano votato al I turno non sono tornati a votare e l’affluenza al voto alle elezioni comunali per la prima volta a Giulianova è scesa sotto la metà del corpo elettorale fermandosi al 43,37%. Il PD ha conseguito alle comunali un modesto 22%, mentre a livello nazionale veleggia intorno al 41%. Da notare che nello stesso giorno, il 25 maggio, alle Comunali il PD ha ottenuto solo 3021 voti (erano stati 3918 nel 2009), mentre, comunque, ne conseguiva 3663 alle Regionali e 4.783 alle Europee. La lista personale del sindaco uscente, in cui è risultata al primo posto Nausicaa Cameli (nel 2009 candidata in una lista del centro-destra a sostegno del padre, il candidato sindaco del centro-destra) ha incrementato i suoi voti passando dai 1004 del 2009 ai 1552 del 2014 ed elegge 3 consiglieri di cui 2 che lavorano nello studio professionale del sindaco. Un’intera lista civica (Al centro della città) è passata dal centro-destra al centro-sinistra: certo gli elettori non l’hanno premiata ma comunque

ha traghettato 637 voti. • La lista civica Centro Civico Giuliese – anch’essa ispirata da ex assessori delle giunte di centro-destra (Cameli 1 e 2) e da ex AN – ha contribuito con quasi 600 voti. • SEL, Comunisiti Italiani, Socialisti insieme nella lista Sinistra Unita hanno rimediato appena 289 voti. In sostanza il centrosinistra ha mutato natura: c’è un debolissimo PD accompagnato da 3 liste provenienti dal centrodestra che hanno consentito al candidato sindaco del centrosinistra di vincere, pur con un netto calo rispetto al 2009. Siccome in politica contano anche i rapporti di forza questi risultati si sono puntualmente riverberati nella composizione della giunta. Alle forze provenienti dal centrodestra sono stati assegnati la carica di vicesindaco e 4 assessorati: ruolo di vicesindaco con assessorato a Nausicaa Cameli (così è stato sancito ufficialmente il matrimonio politico

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Mastromauro-Cameli), e poi assessorati a Guidobaldi (Al centro della città), Di Giacinto (lista civica del sindaco) e Verdecchia (Centro civico giuliese). Al PD solo Ruffini (proveniente dalla Margherita), niente a Filipponi, primo degli eletti. È stata inoltre preannunciata la presidenza della Consulta del Turismo a Mimì Di Carlo (vicesindaco del centrodestra tra il 1995 ed il 2003). Che maggioranza è questa? Definirla di centro-destra-(sinistra) è una forzatura? A voler fare dell’ironia si potrebbe anche parlare di un Cameli 3. Noi del Cittadino Governante da anni sosteniamo una visione alternativa della Città e diciamo che centrodestra e centro sinistra a Giulianova sono simili per scelte amministrative e che entrambi hanno mal governato. Non a caso, nel 2004 il centro destra messo alla prova per 9 anni fu rimandato a casa con una pesante sconfitta. La stessa cosa stava per capitare al centrosinistra, ma questa volta una inedita manovra elettorale (tra molti di coloro che sono stati al governo cittadino per ben 18 anni) è riuscita a garantire la permanenza al potere della vecchia classe dirigente. Certo una mano è stata data dalla frammentazione delle forze in campo che si opponevano: esse in totale hanno raccolto circa 9.000 voti contro i circa 6.000 della coalizione che ha vinto. Naturalmente erano molto diverse fra loro ma, vista l’affinità programmatica, se Il Cittadino Governante, Il Movimento 5 Stelle e

segue a pag. 15


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Accade in Città

La stazione di Giulianova oggi

di Andrea Palandrani

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e tentiamo una ricerca sul sito di Trenitalia per trovare il modo di raggiungere Milano da Giulianova, notiamo da subito come non esista più un collegamento diretto, ma si è costretti a far sosta a Bologna o bisogna dapprima raggiungere Pescara, o San Benedetto o Ancona, per poi procedere verso Nord. La recente razionalizzazione degli organici operata da Trenitalia ha fortemente penalizzato i servizi della nostra stazione e con essa sia i tanti giuliesi e l’intera utenza teramana, ma anche, inevitabilmente, il flusso turistico e l’indotto commerciale. Sono stati perentoriamente soppressi treni Espressi ed Intercity in partenza per Milano, Torino, Venezia, località che possono ora essere raggiunte solo cambiando treno in altri scali; inoltre l’unica fermata

del diretto Frecciabianca in territorio abruzzese è a Pescara, escludendo Giulianova che storicamente è stata un vitale e trafficato terminale di un asse viario primario sulla direttrice Roma-L’Aquila-Teramo-costa adriatica teramana. Altro handicap subito all’ombra della nostra pensilina, è di certo la cancellazione dei treni notturni verso il Nord essendo l’ultimo disponibile alle ore 17:26 diretto a Pescara da cui, partendo alle 18:15 si giunge a Milano alle 23:25. Osservando il trattamento riservato alle vicine Marche, notiamo da subito come essa abbia conservato 3 stazioni di sosta ( e ben 9 l’Emilia Romagna) sul servizio di percorrenza veloce. Il dubbio che non può che sorgere va allora alle responsabilità politiche. Giuliesi e pendolari di tutto il teramano sono costretti a subire disagi e difficoltà che sarebbero tollerabili se causati da carenza di infrastrutture, ma inaccettabili se frutto dell’incapacità degli amministratori locali di imporre a Trenitalia ciò che altre Provincie o Regioni hanno ottenuto

per i loro cittadini. Il destino della stazione ferroviaria può essere affiancato a quello dell’ospedale di Giulianova, entrambi per tanti anni elementi caratterizzanti del tessuto giuliese, entrambi prestigiosi e rilevanti punti di riferimento a livello provinciale; oggi entrambi smantellati da forze impersonali contro le quali i nostri politici hanno talvolta abbaiato senza ottenere neppure un osso in un percorso di inconcludenza e di impotenza sconcertanti.


Spigolature

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Shakespeare e il doppiaggio cinematografico

di Leo Marchetti

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n un libro sul doppiaggio cinematografico (“Le voci del tempo perduto”,2007) il prof. Gerardo Di Cola, insegnante di matematica in un istituto pescarese, ci ha introdotti nell’arte difficile e tipicamente italiana del fenomeno del doppiaggio – per tanti versi vicino ai programmi di una facoltà di traduttologia o mediazione linguistica dove svolgo la mia attività didattica e di ricerca – apparentemente minore nell’ambito della produzione di un film, ma in grado di restituirci il sottofondo di un lavoro artistico fatto di dizioni perfette e qualità recitative importanti di decine di attoridoppiatori. Quando Gerardo Di Cola incontra – come racconta in un opuscolo -- per la prima volta il grande Giuseppe Rinaldi, ha la sensazione di parlare con Paul Newman, Marlon Brando, Jack Lemmon e James Dean messi insieme, alla luce di una realtà, dopo l’invenzione del sonoro, che vede il cinema in italiano fortemente debitore di tali prestiti vocali. Sicché, la recente opera di Gerardo Di Cola su Shakespeare (“Il teatro di Shakespeare e il doppiaggio”) introduce un ulteriore specialismo in una materia ingiustamente confinata nei titoli di coda dei film, ma che, abbiamo intuito, si presta benissimo a studi linguistici di valenza scientifica che possono far uscire l’argo-

mento dalla mera catalogazione e dalla stessa storia del cinema, se pensiamo alla sua portata traduttologica fatta di frasi sovrapposte, lunghezza dell’enunciato, movimento dei corpi del parlante ecc. Nel caso in oggetto, la complessità del doppiaggio si arricchisce di ambiti disciplinari vicini alla letteratura e alla stessa storia del cinema centrata sulle regie e gli attori protagonisti, in quanto l’intero canone shakespeariano al cinema viene rivisitato alla luce dei suoi interpreti più famosi e meno famosi – si pensi a Laurence Olivier, ma anche ad attori di teatro come Richard Burbage e David Garrick – che si confrontano con i rispettivi doppiatori in una serie di splendidi quadri sinottici accompagnati da sequenze e rievocazioni storiche di indubbia completezza. Di Cola in una nota dice di essere un autodidatta che si occupa di parecchi ambiti di ricerca, ma direi che la qualità che emerge con più forza in quest’opera è proprio l’estrema specializzazione, in un settore scarsamente indagato, dove l’acribia dell’autore si direbbe che non dimentichi nulla, dalla cartellonistica cinematografica alla storia delle singole realizzazioni. Ovviamente con una attenzione ai doppiatori, ma con schede in grado di far rivivere

l’ampio corpus di un fenomeno, quello di “Shakespeare al cinema”, come nel libro degli anglisti curato da Isabella Imperiali (Bulzoni editore, 2000), al quale aggiunge, direi, la materia prima di opere in carne e ossa fatta di trame, registi, attori, doppiatori, aspetti poco noti e perfino un’aneddotica personale di incontri con gli stessi realizzatori. Non sfugge al lettore la formazione di matrice scientifica dell’autore, che preferisce la classificazione rigorosa intorno al binomio ‘voce-volto’ del doppiaggio, ma da letterato che ha insegnato Shakespeare in diversi corsi monografici, devo dire che il libro di Gerardo Di Cola offre anche ottimi esempi (come nel caso del Richard III ) di presentazione del testo e di alcune regie (Laurence Olivier, Al Pacino, Richard Loncraine) dal valore decisamente didattico e informativo, spendibile per una cultura sull’autore, grazie appunto alla dettagliata sinossi, immagini dei film, contesto storico e ovviamente quadri comparativi dei doppiaggi. Possiamo concludere constatando il fatto che l’ampio canone critico su Shakespeare, che si avvale di una bibliografia fatta di migliaia di pagine, ci riserva continuamente qualche piacevole incontro ermeneutico, e il lavoro di Di Cola esce perfino dal campo post-moderno delle re-interpretazioni e delle ri-scritture fornendoci una sorta di originale appendice per l’esegesi dei prodotti cinematografici in equilibrio fra i diversi mondi del cinema, del teatro e della letteratura.


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Interferenze visive

Il terrore della catastrofe sul grande schermo di Stefania Sacchini

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film catastrofici sono sempre più presenti nelle sale cinematografiche, a volte riprendendo soggetti di pellicole passate, come nel caso di Godzilla di Emmerich (1998) riproposto anche quest’anno da Gareth Edwards, La guerra dei mondi di Spielberg (2005) e Poseidon di Wolfgang Petersen (2006), a volte cercando nuove interpretazioni di temi classici del genere, come Sunshine di Danny Boyle (2007) e E venne il giorno di M. Night Shyamalan (2008). Le pellicole più classicheggianti di quest’ultimo periodo sono proprio quelle di Emmerich che, con The Day After Tomorrow (2004) e 2012 (2009), aggiorna il cinema catastrofico solo dal punto di vista degli effetti speciali. Ma, il pubblico risponde con entusiasmo, segno che anche nel nuovo millennio continua ad andare al cinema per farsi spaventare da un pericolo all’apparenza impossibile da superare. Non c’è nessuna idea narrativa che può essere tanto magnetica come quella della natura stessa, del nostro mondo, che decide di sterminare il genere umano. Se poi intervengono anche entità provenienti da altri pianeti che tentano di conquistare la Terra con tutti i mezzi e

le modalità possibili, c’è ancora più interesse, basti pensare alla produzione filmica degli ultimi tre anni, agli attacchi di alieni, androidi, macchine mutanti, e il quadro è completo. Un esempio tra tutti il recentissimo Edge of tomorrow - Senza domani, di Doug Liman, che racconta l’epopea del Maggiore Cage, costretto a rivivere continuamente il momento in cui viene colpito a morte da un feroce alieno e l’ultimo lavoro di Michael Bay di prossima uscita al cinema, Transformers 4 - L’era dell’estinzione in cui i Trasformers tornano sulla Terra più agguerriti che mai; anche i titoli utilizzati la dicono lunga. Il tema della fine dell’umanità, che sia ad opera della natura o a causa di invasioni extraterrestri, è quanto di più ineluttabile si possa pensare, eppure, al cinema il genere umano ha sempre trovato il modo di limitare la catastrofe e superarla. Anche se nelle sale cinematografiche il mondo così come lo conosciamo viene distrutto, la razza umana sopravvivrà. Più che di una scelta felice da parte di autori e produttori cinematografici, si tratta di una vera e propria necessità. Non è un caso che il cinema catastrofico

abbia vissuto momenti di massimo splendore quando il suo pubblico viveva un momento di crisi. Gli Stati Uniti degli anni Trenta cercavano di rialzarsi dalla Grande Depressione, la società degli anni Settanta faceva i conti con la crisi petrolifera portata dalla guerra del Kippur e poi i conflitti mediorientali, gli anni Novanta vedono la disgregazione dell’Europa dell’Est e il primo decennio del XXI secolo nasce con l’11 settembre. Andare al cinema e vedere il genere umano sopravvivere a situazioni ben peggiori di quelle che gli spettatori vivevano quotidianamente era una grande iniezione di speranza. È la ragione per cui gli spettatori vanno al cinema: farsi terrorizzare da qualcosa di più grande di ciò che affrontano nella vita reale e farsi dire che potranno superarlo.


Dove Cosa Quando Prime visioni

di Stefania Sacchini

Transformers 4 - L’era dell’estinzione Mentre l’umanità cerca di riprendersi dopo gli eventi di Transformers 3, gli Autobots e i Decepticons sono scomparsi dalla Terra. Un gruppo di potenti uomini d’affari tenta di imparare dalle passate incursioni dei Transformers e progredire il più velocemente possibile con le armi tecnologiche. Ma, un’antica minaccia Transformer punta proprio sulla Terra. Ne consegue un’epica battaglia tra il bene e il male, la libertà e la schiavitù. Trasformers 4 - L’era dell’estinzione è diretto da Michael Bay ed interpretato da Mark Wahlberg, Nicola Peltz, Jack Reinor, Sophia Miles, Stanley Tucci, John Goodman. In programmazione dal 16 luglio

Concerti mostre ed eventi

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Woody, Cisco & Me Titolo: Woody, Cisco & Me, Tre uomini in mare Autore: Jim Longhi Casa ed: Clichy, pp 381, 17 € “Perché sarei dovuto andare volontario? Woody e Cisco, ecco perché! È colpa loro! Non avreste fatto lo stesso al suo posto?” È racchiuso tutto qui il senso di avventura e amicizia che porta Jim Longhi, giornalista, attivista sindacale e futuro avvocato newyorkese di chiarissime origini italiane (Puglie), ad imbarcarsi con la marina USA nella primavera del 1943, destinazione le coste in fiamme d’Europa e obiettivo il nemico nazista da abbattere ad ogni costo. D’altronde lo stesso Woody Guthrie lo aveva scritto a chiare lettere sulla sua chitarra: “ammazzare i fascisti” era un dovere, così come combattere per la giustizia e i diritti di tutti gli esclusi. Woody, Cisco & Me racconta in forma autobiografica, con verve spesso umoristica e rocambolesca, le gesta di “tre uomini in mare” che non si sono tirati indietro nel momento dello scontro finale, lasciando affetti, famiglia e persino figli (Woody ne aveva da allevare). Un’opera corale, romanzesca, spericolata che non solo apre uno squarcio su aspetti inediti della vita e dell’impegno civile di Guthrie e Houston, ma offre anche, attraverso le parole vivaci di Longhi, uno sguardo appassionato e vivo sull’esperienza formativa di un’intera generazione durante la tragedia delle 2a Guerra Mondiale.

Pubblica utilità Farmacie di turno Passeggiata Musicale nelle Gole con

Interaquaevox

Filarmonica giovanile di fiati Anversa, Sabato 9 agosto 2014

PROGRAMMA

Ore 8,30 Ritrovo e registrazione loc. Sorgenti di Cavuto Riserva Regionale Gole del Sagittario - Anversa

Per info: Ufficio Riserva Regionale Tel. 0864 49587 Prenotazione Obbligatoria

Scheda di iscrizione: Ore 9,00 Partenza per il sentiero Gole del Sagittario (durata 3 ore) www.comune.anversa.aq.it “home - il comune informa - avvisi e bilanci” Ore 12,00 invia a albergodiffusoanversa@gmail.com Concerto musicale loc. Chiesa Madonna della Neve Ore 13,00 Punto ristoro - loc. Chiesa Madonna della Neve, degustazione prodotti del territorio

oppure: fax 0864 49286 oppure: consegna a mano, Infopoint

Collaborazioni: Mountagninjazz, Coop. Daphne, CAI Sulmona, Fedrtrek, Riserva Naturale Lago di San Domenico, Gruppo Comunale Protezione Civile Anversa, Ispettorato Distrettuale delle Foreste di Sulmona, Federazione Italiana Escursionismo, I Folletti della Morrone, L’Arcobaleno del Sirente.

12/13 luglio Farmacia Marcelli 14/20 luglio Farmacia Ielo 21/27 luglio Farmacia Del Leone Guardia Medica festiva e di urgenza Tel.: 085.8020362 Ospedale Civile Via Gramsci 085.80201 Pronto Soccorso 085.8020238 085.8020366 118 085.8020442 / 085.8020373 Croce Rossa Via Simoncini, 41/A 085.8007733 Consultorio Familiare Via Ospizio Marino 085.8020816 Polizia Veterinaria Pronto Intervento 085.8020818 (08.00-20.00)


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Primo e Secondo

La cura del vivaio

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e metafore calcistiche - si sa - sono facili, comprensibili ai più e qualche volta banali. In un periodo in cui ci sono carenze tecniche, si gioca “catenaccio e contropiede” e si butta la palla in tribuna bisogna necessariamente riconsiderare i vivai, insegnare i fondamentali e puntare sui giovani; nel calcio, nella vita ed anche in cucina. Imparare un mestiere ed evolverlo con la passione, l’esuberanza, lo spirito innovativo tipico delle nuove generazioni è un dovere per chi si trova ad affrontare per la prima volta il mondo del lavoro. Ho la fortuna, da qualche anno, di lavorare con dei ragazzi che questi principi li hanno fatti propri e li applicano quotidianamente nella cucina del mio ristorante: Vito Pepe, 29 anni, e Gianluca Tarquini, 22, si cimentano quotidianamente con la tradizione famigliare di una cucina ormai centenaria e le esigenze tecniche e creative che la ristorazione moderna impone, riuscendo perfettamente ad assemblare usi e persone di diverse generazioni. Si aggiunge a questo la meritoria opera dell’Istituto Alberghiero Crocetti che negli ultimi anni propone ragazzi per gli stage sempre più preparati e volenterosi.

di Andrea Beccaceci

Non solo a Giulianova ma ovunque c’è la tendenza a far crescere le nuove leve in cucina, prova ne è che da alcuni anni riscuote un enorme successo il concorso “Chef emergente dell’anno” organizzato dal noto giornalista di settore Luigi Cremona e che quest’anno si è svolto a Pescara con la partecipazione del nostro Gianluca. È stata l’occasione per vedere all’opera numerosi ragazzi, ognuno con il proprio bagaglio di conoscenza ed esperienza, che si “affrontavano” con spirito di colla-

borazione ed unità in una interessante gara culinaria. Complessivamente hanno preparato, in tempi davvero stretti, circa 30 assaggi di piatti da loro ideati per una qualificata giuria di esperti e giornalisti che ha valutato la bontà del piatto ma anche la manualità e le capacità dialettiche e di comunicazione dei giovani chef. Uno dei piatti che Gianluca Tarquini ha proposto e che ci presenta con la ricetta che segue si chiama “Seppia”, nome semplice ma che include la piena valorizzare di tutte le componenti del mollusco.

Seppia Ho dato questo nome ad uno dei due piatti che ho ideato per il concorso “Chef emergente dell’anno” in quanto sintetizza il concetto di uso circolare che faccio della seppia, utilizzando tutte le parti commestibili del mollusco. Infatti la ricetta prevede l’uso del fegato o “pasto “, delle uova, del nero e ovviamente della seppia . L’altro ingrediente che accompagna la seppia é la patata turchesa che ha un sapore deciso e ben si armonizza con il timbro caratteristico di questo mollusco. Ingredienti : seppia (testa, fegato o pasto, uova, nero) , patata turchesa, cipolla, olio extravergine d’oliva, salvia, polvere di peperone dolce e zafferano. Procedimento Pulisco la seppia con attenzione, privandola della pelle, dell’osso e tenendo da parte ogni sua componente. Cuocio a bassa temperatura, cioè a circa 62° per circa 30 minuti, il filetto e la testa della seppia. Lavo la patata, la privo parzialmente della sua buccia e la grattugio in una ciotola contenente acqua fredda. Trito una manciata di cipolla, la soffriggo leggermente, aggiungo la patata grattugiata e lascio cuocere con dei mestoli d’acqua, come se fosse un risotto. Aggiungo al tutto il fegato o pasto della seppia e un po’ di nero precedentemente messi da parte. La cottura del mantecato sarà pronta quando la patata assumerà la consistenza di un classico risotto. Dopo ciò prendo le uova, le pano con una panura grezza fatta di pane, polvere di peperone dolce, olio e sale. Scotto su una padella antiaderente la testa, la seppia tagliata a filetti e le uova .Sistemo sul fondo del piatto un coppa-pasta e verso il mantecato di patate, sopra dispongo la seppia scottata e l’uovo. Ultimo il tutto con una leggera julienne di salvia fresca assieme ad una foglia di quest’ultima pastellata allo zafferano e fritta. Gianluca Tarquini

s.r.l.


A tutto sport

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E’ Basket-Estate: Tornei giovanili a Giulianova

di Arianna De Ascentiis

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abato 5 luglio poco prima di mezzanotte si è concluso il 3° torneo Spiaggia D’oro, Consorform cup, nella splendida cornice di Piazza del mare. Il torneo, riservato alla categoria under 15, è stato l’atto conclusivo del programma GiuGlio Basket comprendente 4 manifestazioni: il 7° torneo nazionale “mareVivo” under 13, il 1° torneo minibasket “E’ vita”, il 1° torneo 3vs3 open “Cester ball”, il 3° torneo nazionale under 15 “Spiaggia d’oro”. Tutte

le attività si sono svolte presso il Palacastrum e la Piazza del mare dove è stato appositamente allestito un campo di basket regolamentare. I tornei “mareVivo” e “Spiaggia d’oro” hanno visto la partecipazione di 16 squadre provenienti da tutta la penisola, alcune per la prima volta, altre affezionate alla manifestazione e alla città. Il torneo “mareVivo” si è concluso con la squadra di Roseto che ha battuto in finale la Ca’ Ossi Forli. Le due formazioni si erano già incontrate durante la fase a gironi, dove Roseto ha vinto di soli 2 punti, mente in finale il distacco è stato molto maggiore. La gara si è conclusa con il punteggio di 41-26 per i rosetani! A seguire la finale c’è stata la premiazione di tutte e 16 le squadre e del miglior giocatore del torneo: Edoardo Santi di Fossombrone che ha partecipato con la

squadra di Castellana. Ospiti d’onore nella serata di inaugurazione del torneo sono stati i ragazzi della Nazionale under 20. La finale dello “Spiaggia d’oro” è stata vinta dall’Endas Pistoia che ha battuto il San Severino Marche. MVP della manifestazione è stato nominato Alex Gay, giocatore della squadra vincitrice, classe 1999 premiato da Paolo Moretti, coach del Pistoia Basket di serie A e nominato miglior allenatore della stagione 2013/2014. A tutti un arrivederci a settembre con la normale attività invernale di minibasket e

Giulianova Calcio, i tifosi si mobilitano

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vevamo sperato che il tempo a disposizione dalla fine del campionato, fino alle scadenze per il nuovo anno, fosse stato utile per programmare con la dovuta calma il futuro del Giulianova calcio. Purtroppo ad oggi (lunedi 7 Luglio, ndr) i dubbi sono maggiori delle certezze ed incombe la scadenza dell’iscrizione per l’11 Luglio, domanda corredata dalla fidejussione di 31.000 € e versamento di 19.000 €. Per la fidejussione sembra che problemi non ce ne siano, mentre è da definire come coprire il restante ammontare. L’attuale configurazione societaria

di Daniele Adriani

del Città di Giulianova (militante in serie D) è composta principalmente da 2 figure: Perletta (che ha portato il titolo sportivo) e Mattucci (che ha coperto il ruolo di Presidente nell’ultimo anno). Il primo ha manifestato l’intenzione di lasciare, ma è da capire in che modo coprire le gestioni precedenti. Il secondo ha richiesto l’affiancamento di altri imprenditori, poiché non ha possibilità di sostenere da solo il carico (4-500.000 € giovanili comprese) di gestione di un intero campionato. Nel frattempo sono maturati altri scenari nelle società cittadine, così

la Scuola Calcio Giulianova (del Dott. D’Archivio) ed il Colleranesco (con Presidente Cifeca) si sono fuse nella nuova società Calcio Giulianova che militerà in 1a Categoria ed avrà un suo settore giovanile. E’ già presente da anni la Scuola Calcio Cologna-Giocolandia Giulianova che opera sul territorio giuliese e si è ben distinta in vari tornei, risultando tra le prime in Abruzzo. In tutto questo pullulare di società, purtroppo, ciò che manca è l’unità d’intenti e forse solo i tifosi hanno

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Lettera aperta dei genitori adottivi... Casualmente ho letto la lettera aperta dei genitori adottivi ai dirigenti scolastici e agli insegnanti e mi meraviglio del rammarico espresso dalla Dott.ssa Valvo (che non ho il piacere di conoscere) circa l’assenza degli operatori scolastici. I numerosi giorni di chiusura delle scuole per le vacanze pasquali e per le votazioni hanno spinto le scuole a concentrare le numerose attività tra la fine di maggio e i pochi giorni a disposizione del mese di giugno. Quando si vogliono proporre iniziative così importanti e si vogliono coinvolgere gli operatori scolastici sarebbe cosa buona contattare prima le Istituzioni scolastiche (come sempre fanno Enti e associazioni)per concordare insieme una data in cui gli operatori scolastici sono liberi da impegni istituzionali e quindi, come sempre, disponibili a partecipare.L’esperienza e la competenza acquisita nell’accoglienza, non solo di bambini adottati, ma anche di alunni extra comunitari, diversamente abili e di tanti che presentano problematiche di natura affettivo-relazionali, non ci difettano e per noi non si sarebbe trattato di una “prima azione di sensibilizzazione sulla delicata tematica dell’accoglienza del bambino adottato” ma sarebbe stata una partecipazione attiva e competente. La scuola e’ sempre a collaborare con famiglie ed enti che hanno a cuore le problematiche dei minori. Distinti saluti Dott.Vincenzo Avolio

ditelo@giuliaviva.it Ma la notte no

SOS piazza Dalla Chiesa

Lo scorso 2 luglio mi sono trovato casualmente a passare per la Statale 16, all’altezza del bivio Bellocchio. Erano circa le nove di mattina ed erano al lavoro i mezzi per la potatura degli alberi che crescono sul terrapieno a bordo strada. Siccome la carreggiata era ristretta, i vigili facevano procedere a senso alternato, e si erano formate lunghe code in tutti e due i sensi di marcia. Ma non è proprio possibile fare lavori di questo genere durante la Volevo segnalare quella che sta diventando una brutta e pericolosa abitudine. notte? Da qualche tempo le panchine intorG.F.D. no al mercato coperto di piazza Dalla Chiesa sono diventate ritrovo di tossiIrrigazione manuale codipendenti che le usano per “bucarsi” anche in pieno giorno. Sulla risistemazione della piazza sono state fatte tante promesse a vuoto. Ma noi che abitiamo in zona non abbiamo diritto almeno a qualche controllo di più? V. T.

Mamma, mi si è ristretto l’aereo

Fino a qualche tempo fa le aiuole di piazza della Libertà venivano annaffiate automaticamente dal sistema di irrigazione. Da qualche tempo, invece, ho notato che gli operatori provvedono ad annaffiarle a mano, impiegando nell’operazione del tempo che potrebbero dedicare ad altre mansioni. Questa situazione si verifica da quando le aiuole sono state risistemate. Si è scelto di eliminare il sistema automatico (perché poi?) o sono stati i lavori a metterlo fuori uso? D.M.

Dopo il volo inaugurale dello scorso anno, mi sono chiesto molte volte a che cosa sarebbe servito il pontile per gli idrovolanti e solo in questi giorni ho trovato la risposta. A quanto pare, però, i progetti sono stati molto ridotti e così le dimensioni dei mezzi ormeggiati: qualche giorno fa, al posto di un potente aereo, alla struttura era infatti attraccata una molto più modesta moto d’acqua. Sarà la crisi! Email firmata


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Giulianova calcio i tifosi si mobilitano

capito questo e si sono mossi! Dopo essersi riuniti giovedì 3 Luglio, alla presenza di Califano (che forse ha a cuore le sorti del Giulianova più di tanti che lo professano solo a parole), hanno chiesto un incontro con il Sindaco e la proprietà della società Città di Giulianova. Il sindaco ha preferito avere un incontro preliminare, dal quale sembra che ci sia un nuovo gruppo di imprenditori (in cui compare anche Mastellarini, già Presidente del Giulianova), ma che intenda entrare solo a determinate condizioni. Naturalmente le promesse non mantenute, fatte di anno in anno, di elezione in elezione, di migliorare le strutture (campo Castrum in primis), non aiutano e la mancanza di unità tra le varie compagini è ulteriore dimostrazione di mancanza “diplomatica” che anche l’Amministrazione poteva esercitare. Ora non resta che augurarci il salvataggio della squadra in serie D, che quest’anno rappresenta comunque la 4a serie a livello nazionale, in modo che i tifosi non debbano trovarsi altre alternative alla storica partita della domenica pomeriggio; la sciarpa giallorossa va portata allo stadio, frequentando quel luogo, non in altri contesti, solo per attirare consensi…

Ha vinto il centrodestra-(sinistra)

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Gente In Comune si fossero alleati l’esito sarebbe stato probabilmente un altro. Qualcuno potrebbe dire che, comunque, ora occorra fare i conti con l’originale e gattopardesca coalizione che ha vinto. Bene rispondiamo che a maggior ragione sarà necessario, da questo momento in poi, che le forze omogenee per valori e programma inizino a dialogare e a raccordarsi per il vero cambiamento in città. Quanto al risultato del Cittadino Governante che il sindaco, attraverso un comunicato stampa dell’Ufficio di staff vuole, con una greve forzatura, etichettare come una sconfitta del

consigliere Franco Arboretti, vogliamo ricordare che la politica – per noi - è un impegno civile ben differente dall’immagine che trapela dalle sue parole, secondo cui senza le poltrone si fa parte degli sconfitti! D’altronde la biografia di Franco Arboretti e la storia decennale del Cittadino Governante parlano chiaramente: noi non siamo disposti a barattare principi, valori, programmi, onestà e correttezza con nessuna poltrona, anzi troviamo molto gratificante impegnarci, coerentemente per essi e troviamo che siano un successo straordinario i 1929 voti liberi e consapevoli che hanno premiato la nostra idea di

città, il nostro programma e le nostre liste portando Il Cittadino Governante ad essere la seconda forza politica cittadina. Ai nostri elettori va un sentito ringraziamento e siccome l’onestà e la cultura (a cui ci sforziamo di attingere nel nostro impegno civile e politico) prima o poi riescono a prevalere su una concezione muscolare della politica siamo gratificati e orgogliosi di continuare ad impegnarci insieme a loro nella prospettiva del cambiamento, di cui a Giulianova c’è sempre più bisogno. Il Cittadino Governante associazione di cutura politica



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