GiuliaViva anno IV n.10 del 17 maggio

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Anno IV numero 10 del 17 maggio 2014 (70) GiuliaViva è anche on-line su www.giuliaviva.it

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Dal blu al marrone

La bandiera blu affonda in un mare di fango

a pag. 4 e 15


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I

Istantanee giuliesi Orizzonti nascosti

Approvato dal consiglio comunale la bellezza di tre anni e mezzo fa, ripreso da una delibera di giunta dello scorso febbraio, il taglio della siepe che occlude la visuale panoramica dallo scoperto di via Montello è rimasto confinato allo stadio delle intenzioni. A tutt’oggi sul concretizzarsi di una potatura attesa, annunciata, ma mai effettuata non ha avuto effetti benefici neppure il clima elettorale.

La conferma

Nel turbinare di liste, candidati e programmi è passata pressoché sotto silenzio la notizia, tutt’altro che di poco conto, che il Consiglio di Stato ha rigettato il ricorso avanzato contro la decisione del TAR che, nello scorso gennaio, aveva di fatto bloccato la cosiddetta lottizzazione “Lido delle Palme”, nella zona E2 turistica. Il Tribunale abruzzese aveva annullato la delibera del consiglio comunale che dava il via libera al piano, perché in contrasto con il Prg vigente. Nonostante i contiAttenti a dare i numeri nui annunci di apertura del cantiere, a causa dell’ennesimo errore in campo “Boom di residenti” titolava qualche urbanistico della Giunta Mastromausettimana fa “Il Messaggero” annun- ro, cinque anni sono passati invano. ciando, per bocca del sindaco, un aumento da 23.505 a 24.539 resiChe ne pensa Dudù? denti nell’arco del suo mandato. “Un aumento del 4,2%, il doppio rispetto al dato nazionale” continuava Mastromauro non rinunciando ad attribuire l’exploit alla rinnovata capacità attrattiva di Giulianova. Peccato che il dato fornito dall’ufficio anagrafe del Comune parli al contrario di una Dalla Brambilla (già sottosegretapopolazione, al 31 marzo, di “sole” rio di centrodestra) a Mastromauro 23.979, con un “normalissimo” au- (candidato sindaco di centrosinistra). mento percentuale appena sopra al I paladini di “Unica Beach” cambiano 2%. Abbaglio, esagerazione od una schieramento e soprattutto ruolo: improvvisa fuga dalla città? chissà che ne pensa Dudù...

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La scelta Il 25 maggio voteremo per Franco Arboretti sindaco di Giulianova. Lo diciamo in modo diretto, senza giri di parole, alla vigilia di un appuntamento elettorale, mai come oggi decisivo per la città. C’è nell’aria un’irritazione palpabile, la voglia tangibile di una svolta che cancelli anni e anni di amministrazioni raccogliticce, inadeguate, autoreferenziali. E non si tratta semplicemente dell’onda lunga di una protesta che sta attraversando l’intero Paese. È un’esigenza concreta. Lo dicono le condizioni della città, il degrado dell’ambiente, gli sprechi, le cattive manutenzioni: vent’anni di governo equamente divisi fra destra e sinistra hanno fatto inesorabilmente e tangibilmente scivolare in basso Giulianova. Ed è arrivata l’ora di cambiare. Il punto però è che non basta “votare contro”, non è sufficiente mandare a casa chi, dall’uno o dall’altro schieramento, ha mal governato questa città nelle ultime quattro legislature. Vincere le elezioni è solo un passo, il primo, se vogliamo il più facile. Quel che sarà difficile, molto più difficile, sarà rimuovere quella patina di vecchiume che vent’anni di cattiva gestione hanno depositato sulla macchina amministrativa. Perché “conquistare il palazzo” e non essere poi in grado di dare concretezza al cambiamento sarebbe ancora peggio, non farebbe che rafforzare l’arroganza e la presunzione di chi ha dimostrato di considerare la cosa pubblica come territorio in cui esercitare il proprio potere personale. Non basta la voglia di cambiare,occorrono le competenze per cavalcare il cambiamento, per trasportare sul piano concreto una protesta motivata, comprensibile, reale. Non sarà una cosa semplice. Ci vorrà tempo, ci vorrà tenacia, ci vorrà impegno, ci vorrà passione, ma soprattutto ci vorrà capacità. Chi entrerà da sindaco a palazzo di città il prossimo 26 maggio (o assai più probabilmente il 9 giugno) troverà molti nodi da sciogliere, matasse da sbrogliare, emergenze da affrontare. E per farlo dovrà avere ben chiara davanti agli occhi la visione della città di domani, gli strumenti da utilizzare, il sapere politico ed amministrativo per trasformare i progetti in realtà. Gli ultimi cinque anni della vita politica cittadina ci hanno restituito l’immagine di un’amministrazione approssimativa, pasticciona, retta sull’am-

Segue a pag. 14


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Fatti in

L’acqua alta e la memoria corta

di Paolo Innocenti

“C

onsiderato che: (…) a seguito del temporale abbattutosi su Giulianova, numerose strade cittadine sono state interessate da allagamenti con il livello dell’acqua che, in taluni casi, superava l’altezza dei marciapiede (…); nella medesima occasione privati cittadini hanno dovuto provvedere a scoperchiare i tombini per tentare di far defluire più rapidamente l’acqua piovana, tentativo risultato vano stante l’intasamento dei canali di scolo (…); le situazioni si ripetono con asso-

luta regolarità, ogni qualvolta la nostra città viene investita da fenomeni piovosi anche non particolarmente violenti (…) si chiede (…) in base a quale periodicità si provvede ad effettuare il servizio di pulizia della rete delle acque bianche (…) e quali interventi si intendano effettuare nelle strade maggiormente colpite da questi fenomeni”. “Vogliamo ricordare a tutti i cittadini di Giulianova che per far fronte per tempo a questo stato di cose (i continui allagamenti che si verificano in città, ndr), all’epoca della giunta Arboretti era stato approntato un progetto per la realizzazione di un canale, parallelo al lungomare, che fungesse da collettore delle acque bianche, riversandole a mare in un unico punto. (…) il piano è rimasto lettera morta e la realizzazione di un adeguato sistema fognante non solo non è mai stata inserita nel piano delle opere pubbliche, ma non è neppure stata affrontata in maniera seria dall’Amministrazione: nel frattempo la situazione è irrimediabilmente peggiorata, ma ancora non si apportano interventi risolutivi”. Le due citazioni sono tratte rispettivamente da una interrogazione al sindaco datata 28 novembre 2001 e da un comunicato stampa del 21 febbraio dello stesso anno. La firma in calce ad entrambi i documenti è la stessa: quella di Francesco Mastromauro,

all’epoca capogruppo in consiglio comunale dei Democratici di Sinistra. Da quell’epoca sono passati più di tredici anni, l’allora capogruppo ha nel frattempo rivestito la carica di assessore ai lavori pubblici nella giunta Ruffini oltre a ricoprire lo stesso incarico nel corso del suo mandato, in sostituzione del dimissionario Roberto Mastrilli. I risultati sono quelli rappresentati, senza possibilità di fraintendimento, nelle fotografie di questa pagina: chiacchiere e proclami molti, fatti, evidentemente, assai meno.


primo piano

Giochi di ruolo

E

ra la primavera del 1995 quando, grazie alla legge sull’elezione delle amministrazioni comunali entrata in vigore due anni prima, anche a Giulianova la nomina del sindaco avveniva per la prima volta in maniera diretta. Da quella data e nel giro di una ventina d’anni, il governo della città si è distribuito equamente fra le coalizioni di centrodestra prima (i due mandati Cameli) e di centrosinistra poi (Ruffini e a seguire Mastromauro). Alternanza perfetta, dunque, ma solo nella forma, visto che, a scavare appena un po’ più a fondo, scelte, decisioni e prese di posizione non mostrano in realtà grandi differenze, se non quelle dettate dal ricoprire, volta per volta, ruoli di governo piuttosto che di opposizione. Qualche esempio? Partiamo dalle famigerate strisce blu, di cui da destra si chiede oggi l’abolizione anche se ad introdurle per prima fu proprio l’amministrazione Cameli 2 nell’ormai lontano 2001. Contro di esse si schierò all’epoca l’opposizione di centrosinistra, contestando, tra l’altro, una serie di aspetti riproposti pari pari, dodi-

ci anni dopo, dalla giunta Mastromauro: il pagamento in vigore tutto l’anno festivi compresi, e non solo nella stagione estiva, il “doppio regime” sui due lati della stessa strada (in uno si paga, nell’altro no), e via elencando. Discorso identico per le ipotesi di vendita di strutture produttive pubbliche, tentate o anche solo paventate nel corso degli anni. All’epoca del Cameli 2 fu immediata la levata di scudi dell’opposizione di centrosinistra al solo parlare di cessione del mercato ittico. Altrettanto tempestiva, non più tardi di un paio d’anni fa, la rivolta contro la dismissione della farmacia comunale (andata fortunatamente a vuoto), cui non mancò di partecipare, insieme al resto delle opposizioni, anche l’intero centrodestra. Curioso al riguardo che nella vicina Roseto la medesima pantomima sia andata in scena a ruoli invertiti, con la minoranza di centrosinistra ad opporsi alla vendita sempre della farmacia comunale, da parte, in quel caso, di un’amministrazione di colore opposto. Recentissima infine la vicenda dei cosiddetti “asfalti elettorali”, quegli interventi di risistemazione dei fondi stradali cittadini che sia il sindaco di Teramo che quello di Giulianova hanno pensato bene di avviare proprio a ridosso delle elezioni:

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di Paolo Innocenti anche in questo caso, dove la destra governa è la sinistra a insorgere, e viceversa. A ben guardare, dunque, più che un’alternativa quello fra centrodestra e centrosinistra (sempre che dopo il connubio Mastromauro-Cameli la distinzione abbia ancora un senso!) sembra piuttosto un periodico passaggio di testimone, con ruoli sempre identici, semplicemente ridistribuiti dal risultato delle urne. Poche le idee, scarsi i risultati, pressoché nulle le vere differenze, in un gioco sempre uguale in cui la forma cambia, ma la sostanza rimane poi sempre la stessa. A contare, insomma, più che l’interesse di tutti è l’esercizio del potere da parte di pochi, in una moderna rivisitazione del gattopardiano “tutto cambi affinché nulla cambi”. Già, il cambiamento, quella pacifica e positiva rivoluzione che tutti attendiamo per mettere fine ad una interminabile stagione di approssimazione, sprechi, clientele e privilegi; il cambiamento, quell’entità misteriosa che ad ogni elezione centrodestra e centrosinistra puntualmente promettono ed altrettanto puntualmente non mantengono; il cambiamento, quella svolta nel modo di governare la città che dopo vent’anni gli elettori faranno bene ad andare a cercare altrove.

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Retrospettive...

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Controbilancio Gli slogan si sprecano, le grancasse battono, i diluvi di parole imperversano in ogni dove. Magari senza il disturbo del contraddittorio, secondo il copione preferito dalla propaganda di Palazzo. I consuntivi trionfalistici e troppe volte immotivati sono un fiume in piena, ampio

almeno quanto quello dei fallimenti da nascondere, di quella sequela di sprechi, approssimazioni, stangate e compromessi indecenti dei quali nessuno parla. Perché tutto questo non cada nel dimenticatoio vi proponiamo il nostro controbilancio, ovvero il resoconto, purtroppo parzia-

le, di tutto quello che è accaduto in questi cinque anni (ed anche prima) ma che nessuno vi verrà oggi a ricordare. Dalle pagine di GiuliaViva (e non solo) una rapida carrellata su di un’esperienza amministrativa quella sì da dimenticare, per rinfrescare le memorie alla vigilia del voto.

L’assalto alla farmacia

“ - Il Consiglio comunale fornisca alla Giunta e ai competenti dirigenti ogni utile indirizzo per individuare misure alternative all’alienazione della tito-

larità della farmacia comunale -. Più che una risoluzione, un bizantinismo. Più che una retromarcia, una ritirata strategica da parte della maggioranza, dettata vuoi dalla valanga di firme contrarie apposte in meno di un mese da oltre 2600 giuliesi, vuoi dalla totale assenza di acquirenti all’asta dello scorso 11 novembre. Il passaggio consiliare è servito anche a far emergere le reali posizioni dei diversi gruppi. Possibilista, nei fatti, la mag-

gioranza, che ha lasciato aperto, più che uno spiraglio, una vera e propria breccia sulla via della privatizzazione. Decisamente contrarie le opposizioni, che si sono viste respingere, oltre ad una mozione unitaria che rifiutava tout court qualunque ipotesi di vendita, anche l’emendamento, proposto dal consigliere Arboretti, di sottoporre a referendum qualunque decisione in merito”. da GiuliaViva n. 6/2011

La Procura al lavoro Anno II numero 3 del 11 febbraio 2012 GiuliaViva è anche on-line su www.giuliaviva.it

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Indimenticabile, l’inverno 2012 a Giulianova. Insieme alla neve fioccano gli avvisi di garanzia: dopo i 14 per le palazzine nell’area Migliori Longari, eccone altri 8 per l’edificio a nord del Kursaal. articolo a pag.4

“Prende la strada delle aule giudiziarie la vicenda Migliori-Longari,

con le indagini susseguenti all’esposto presentato quattro anni or sono dall’associazione “Il Cittadino Governante” sfociate in un’ipotesi di reato per abuso edilizio per 14 fra amministratori, consiglieri comunali, dirigente dell’ufficio urbanistico, tecnici e responsabili dell’impresa proprietaria (...).” da GiuliaViva n. 2/2012 “Non c’ è pace per l’urbanistica giuliese. Ancora non si è spenta

l’eco dei 14 avvisi di garanzia legati alla vicenda dell’area Migliori Longari, che un’altra pioggia di comunicazioni giudiziarie ricade su di un altro tribolatissimo episodio delle recenti vicende edilizie cittadine. Nel mirino, questa volta, il cosiddetto palazzo Gavioli, struttura in via di costruzione attualmente sotto sequestro, posizionata a ridosso del confine nord del palazzo Kursaal (...)”. da GiuliaViva n. 3/2012

s.r.l.


...Giuliesi E io pago...

“Restituiti alla fruibilità cittadina nel 2010, dopo circa due anni di inagibilità e 1,2 milioni di euro di spesa, piazza

Buozzi e corso Garibaldi vivono oggi una nuova stagione di chiusure. A partire dallo scorso 19 marzo e almeno fino alla prima decade di maggio, scavi e transenne imprigioneranno “a macchia di leopardo” l’intero cuore del centro storico. Motivo dei nuovi disagi l’esecuzione dei lavori necessari a restituire alla zona, “l’originaria fisionomia, eliminando i tratti rovinati” secondo la terminologia utilizzata

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dall’assessore ai lavori pubblici. Poche parole, per una spiacevole verità: neppure due anni dopo la conclusione di un restauro accompagnato da una valanga di critiche si impongono nuovi interventi per riparare i danni in gran parte dovuti al traffico veicolare per un impegno di spesa non propriamente irrisorio: 48mila euro, centesimo più centesimo meno (...)”. da GiuliaViva n. 7/2012

Quando nacque il “centro-destra-sinistra”

Anno II numero 11 del 2 giugno 2012

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Elezioni 2009: i tre amigos hanno preso in giro tutti!

Il candidato sindaco del centrosinistra Mastromauro e quello del centrodesta Cameli, che si contrapposero al ballottaggio nelle elezioni comunali del 2009, vanno ormai a braccetto nella gestione del potere a Giulianova; della partita è pure l’ex vicesindaco del centrodestra Di Carlo. articolo a pag. 6

“Mentre le recenti elezioni suggella-

vano la sconfitta della politica e della democrazia rappresentativa con un tasso di assenteismo, ai ballottaggi, di un cittadino su due, il Consiglio Comunale di Giulianova celebrava la già operante fusione tra centrodestra e centrosinistra con l’entrata ufficiale di Cameli padre, dopo Cameli figlia, nella variopinta e mutevole maggioranza Mastromauro. (…) Siamo alla quarta Giunta “dei 100 candidati talenti” in

meno di tre anni, segno di chiare difficoltà ed inefficienze (…) Sconcertata l’opinione pubblica al pari dell’elettorato tradito, che scopre essere stata una farsa l’accesa campagna elettorale del 2009, una presa in giro le diversità dei programmi elettorali, una finzione la distinzione tra i due grandi raggruppamenti capeggiati da Pd e PdL (...)”. da GiuliaViva n. 11/2012

assordante silenzio di amministrazione, coalizioni di centro-destra-sinistra, organi di informazione e abituali paladini del nulla il “Forum delle associazioni” ha improvvisamente e, temiamo, definitivamente chiuso i battenti. Al culmine di una vicenda a dir poco grottesca l’assemblea si è ritrovata infatti non solo sfrattata dalla “storica” sede di Corso Garibaldi e priva di una qualunque sistemazione alternati-

va, ma anche oggetto di una istanza legale che paventa perfino possibili strascichi giudiziari (…) Del resto, come per il “Forum giovanile” prima, così per quello delle associazioni ora, il sostegno del Palazzo sembra avere da tempo imboccato la china del disinteresse e dell’abbandono. Forse in attesa di essere rispolverato in prossimità della prossima campagna elettorale.” da GiuliaViva n. 15/2012

Forum addio!

Anno II numero 15 del 28 luglio 2012

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FUORI IL FORUM ! Inviata al presidente del Forum delle Associazioni una minacciosa missiva con perentoria richiesta di restituzione delle chiavi della sede del coordinamento delle associazioni di volontariato. articolo a pag. 4

“Seguendo la sorte del suo omologo “giovanile” e accompagnato dal più


Retrospettive...

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Soldi, soldi, soldi Anno III numero 5 del 9 marzo 2013

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munale, mai andata (fortunatamente) in porto; o i quasi 50mila per il rifacimento del manto stradale di corso Garibaldi e piazza Buozzi, “vecchi” solamente di due anni; o ancora i circa 10mila di spese legali per la vicenda dell’ex casello ferroviario, e i 5mila Come si spendono per il semaforo chissà quanto intelligente i nostri soldi di piazza della Libertà. Senza contare le quanto ci costano pubblicità e sponsorizzazioni delle partecipate comunali?. “ (…) Andando a braccio, ricordiamo i spade di Damocle legate ai contenziosi 15mila euro per l’inutile perizia commis- con la ditta Sonorica (quasi 50mila euro sionata per la vendita della farmacia co- chiesti quale risarcimento per la pubblicidistribuzione gratuita - tiratura 2500 copie

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ra ia g cop

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...

l’inchiesta alle pagg. 6 e 7

tà sonora sui lungomare prima appaltata e poi disdetta) e, più recentemente, con l’istituto Castorani, (18mila euro per i locali di via Acquaviva un tempo occupati dalla polizia municipali e non restituiti nei modi e nei tempi previsti). Per finire con il botto finale della“madre di tutti gli sprechi”, quella vicenda dello spiaggiato costato alle casse comunali, ed alle nostre tasche, un salasso da 1milione abbondante (...)”. da GiuliaViva n. 21/2012

Il “cannocchiale” cancellato Anno III numero 7 del 6 aprile 2013

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gate al parco del “cannocchiale verde”, che recentemente ha visto più di 3000 firme raccolte. Sono passati poco più di tre anni da quel febbraio 2010, quando all’Hotel Corallo molti giuliesi – albergatori, concessionari di stabilimenti balPrima il centrodestra, poi il centrosinistra hanno cancellato il parco neari, ristoratori e altri cittadini – il previsto sul “cannocchiale verde”; respinta una petizione di 3.000 firme; è l’ultima possibilità per realizzare un altro parco sul lungomare. proprio pensiero sui contributi che “Giunge difficile non cedere allo il parco avrebbe potuto offrire. Alsconforto davanti alle vicende le- lora si erano persi più di 12 anni da a

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Là dove c’era l’erba...

quel 1998 in cui veniva proposta la riqualificazione di tutta l’area industriale SADAM-FOMA-ADS, prima che l’amministrazione Mastromauro giungesse alle ben note conclusioni: niente parco, niente teatro comunale, ma in cambio un moderno skyline giuliese caratterizzato da edifici di 25 metri di altezza e un grattacielo alto 50 metri” da GiuliaViva n. 7/2013

Stangata di fine mandato

“Nel bilancio di previsione 2013 l’amministrazione comunale ha presentato ancora una volta in

consiglio cospicui incrementi della tassazione locale. Per la TARSU 17% in più per le civili abitazioni e 10% in più per gli immobili delle attività produttive (che sommato al 30% dello scorso anno aumenta del 40%, nel giro di un anno, la tassa sui rifiuti per le attività economiche). L’IMU viene confermata altissima. I cittadini giuliesi dovranno pagare

poi 1milione e 730mila euro di addizionale comunale IRPEF. Per la COSAP viene confermato il raddoppio che vige ormai da due anni e quindi il canone per l’occupazione del suolo pubblico costerà in totale 450mila euro. Per parcheggiare occorrerà un esborso di circa 200mila euro (...)”. da GiuliaViva n. 24/2013


...Giuliesi

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Si scrive “pubblicità istituzionale” si legge “propaganda”

“Quante cose si possono fare con 116.284,82 euro? E quante ancora con altri 219.971,82? Certamente i complessivi 336.256,64 euro non avrebbero potuto

risolvere le criticità croniche del bilancio, ma rimpinguarne qualche voce, offrendo un minimo sollievo a casse comunali perennemente in affanno sicuramente sì. Le cifre, decimali compresi, non le abbiamo inventate e neppure ricavate con qualche bizzarro meccanismo di calcolo. Rappresentano le somme (cospicue) destinate in un arco temporale di sette anni scarsi (dal novembre 2005 ai primi mesi del 2012) alla cosiddetta pubblicità istituzionale su quotidiani, periodici, televisioni ed altri organi di in-

formazione: la prima da parte del Comune di Giulianova, la seconda dalle società ad esclusiva partecipazione comunale: Julia Servizi Più, Julia Rete, Giulianova Patrimonio. Una media aritmetica di 48mila euro all’anno, bruciati sull’altare di quella che gli esperti di marketing definiscono “comunicazione volta a creare notorietà ed un clima favorevole nei confronti di chi la effettua”, e che, con terminologia molto più banale, possiamo semplicemente chiamare propaganda (…).” da GiuliaViva n. 10/2013

Quando volevano vendersi la piazza accadere nell’area di Piazza Carlo Alberto Dalla Chiesa ed in quelle circostanti. Si è saputo della costruzione di nuovi edifici attorno alla piazza. Da tempo si parla della vendita di una grande porzione della suddetta piazza perché altri edifici nascano “Noi cittadini di Giulianova, espri- addirittura all’interno di essa. Si miamo la nostra preoccupazio- ipotizza la creazione di un nuovo ne per quanto si prevede debba asse viario che passerebbe tra la

collina e la piazza per collegare direttamente via Tahon De Revel con via Matteotti. Riteniamo che quanto è previsto comporterebbe la fine dell’unico grande spazio pubblico all’aperto rimasto nel cuore del Lido. Esso, attualmente, garantisce molta vivibilità al popoloso quartiere. Riempire tale spazio di palazzi e nuove strade, ridimensionandolo, comporterebbe numerosi effetti negativi (...)” dal testo della petizione popolare contro la vendita di Piazza Dalla Chiesa – agosto 2006.

tutti l’ex Golf Bar), la svendita della scuola “Acquaviva”, il sacrificio del pioppeto e via elencando. La storia recente della giunta Mastromauro e di quell’amministrazione Ruffini dalla quale ha tratto origine potrebbe riempire ancora pagine e

pagine, senza comunque cambiare la sostanza. Si ha un bel parlare di giunte di talenti, programmi portati a compimento, politica del fare e rilancio della città: a smentire tutto, in maniera netta e incontestabile, ci pensa comunque la realtà.

L’elenco potrebbe continuare, fra i milioni inghiottiti dalle opache vicende di Cirsu e Sogesa, l’abbattimento del teatro Ariston e la conseguente scomparsa delle stagioni teatrali, i milionari lavori pubblici, costosissimi e malfatti (su


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Interferenze visive

Arte e vita di Frida Kahlo

I

l 20 marzo scorso è stata inaugurata a Roma, alle Scuderie del Quirinale (e si chiuderà il 31 agosto) una mostra dedicata alle opere dell’artista Frida Kahlo (1907-1954). L’evento sta suscitando molto interesse soprattutto perché il 5 maggio, grazie al Gioco del Lotto in collaborazione con i Servizi Educativi Laboratorio d’arte dell’Azienda Speciale Palaexpo, c’è stata l’opportunità di conoscere le opere della pittrice, simbolo dell’avanguardia artistica e della cultura messicana del Novecento, con un’intera giornata di laboratori per famiglie e una visita serale gratuita. Domenica 25 maggio, dalle 19,30 alle 21,30, verrà proposto il secondo e ultimo appuntamento con le “Serate dell’arte” per visitare gratuitamente la mostra, questo per continuare ad offrire la possibilità di partecipare ai grandi eventi culturali della città,

di Stefania Sacchini

come l’esposizione delle opere del Museo D’Orsay e la mostra su-

gli Etruschi. La rassegna sull’artista messicana propone 50 tra le sue opere provenienti dalle più importanti raccolte pubbliche e private, il suo rapporto con le correnti artistiche dell’epoca: Modernismo messicano e Surrealismo, nonché una sezione dedicata alla natura psicologica del suo lavoro. Per approfondire la conoscenza dell’arte e della personalità della Kahlo può essere utile anche la visione del film Frida (2002), girato da Julie Taymor con Salma Hayek nel ruolo della protagonista. Tra la pittrice e la Hayek c’è un’estrema somiglianza fisica, elemento in più che accomuna le due donne e regala alla narrazione un tocco di veridicità. La storia comincia con Frida giovane che frequenta l’università ed ha la passione per l’arte, e poi si sposta al giorno dell’incidente che cambia completamente la sua vita, l’autobus che la porta a casa da scuola va fuori strada e un corrimano si stacca e le trafigge un fianco. Questo avvenimento la segna profondamente, poiché oltre a costringerla diverso tempo con un gesso che le fascia quasi completamente il corpo, la induce a portare

all’esterno il suo dolore e i suoi sentimenti con la pittura. Una volta ristabilitasi cerca l’appoggio di Diego Rivera, già famoso in Patria e questi diventa il suo mentore e ben presto anche suo marito. Nella vita della donna, però, le sofferenze non sono terminate perché nel giro di pochi anni deve subire i tradimenti di Rivera, la perdita di un figlio, la prigionia con l’accusa di aver dato ospitalità ad un esule russo e altri gravi problemi di salute che la conducono alla morte. La pittura della Kahlo, molto intensa, comunica sensazioni di dolore e solitudine, ma anche di grande forza, dignità e amore per la vita. La cinematografia sull’artista conta anche Frida Kahlo, un corto di 13 minuti girato in Messico nel 1971 dalla regista messicana Marcela Fernandez Violante, anche sceneggiatrice. Il cortometraggio è in b/n e colore, in lingua spagnola e la vita della Kahlo è raccontata da un narratore che illustra alcune immagini di repertorio in cui la pittrice descrive i vari aspetti della sua arte.


Dove Cosa Quando Prime visioni

di Stefania Sacchini

X-Men – Giorni di un futuro passato Wolverine viene inviato indietro nel tempo, al 1973, per aiutare il Professor X, Magneto e il resto dei giovani mutanti presenti in X-Men-L’inizio a fermare la minaccia di estinzione della specie mutante messa in atto nel presente dalle Sentinelle, robot giganti creati dalla multinazionale di Bolivar Trask programmati per sterminare ogni forma di vita mutante. Gli X-Men dovranno riuscire a unire le forze con loro stessi quando erano giovani, in una battaglia epica che deve modificare il passato per salvare il futuro. X-Men - Giorni di un futuro passato è diretto da Bryan Singer ed interpretato da Hugh Jackman, Jennifer Lawrence, Michael Fassbender, James McAvoy, Halle Berry, Anna Paquin, Omar Sy, In programmazione dal 22 maggio

Concerti mostre ed eventi 15 TROFEO DELL’ADRIATICO Torneo Internazionale di calcio a 5 riservato alle FF.PP. e FF.AA..

Percorso di S.Anna. Domenica 25 maggio 2014 Ritrovo/Partenza: Belvedere ore 9,30. Faro Molo Sud - Faro Molo NordMontone - Lungomare Monumentale - Caprice - Piazza Willermin Percorso: Lungomare Ovest - Kursaal - Porto - Pois (Km. 5) Percorso: Belvedere, RELIGIOSO Bivio Maggi, Chiesetta S. Anna, Fonte Galliano, Frantoio Core, BelvedeSantuario - Centro Storico - Belvedere - Scalette Nord - Mercato coperto - Via Nievo - Via Parini re. Km. 4,50 Percorso: Scavi - Via Crucis - Splendore (Km. 3,5) Campestre. Domenica 8 giugno 2014 FRAZIONI Ritrovo/Partenza: Azienda agricola Di GiColleranesco: Piazza S.Giuseppe - Via del Canale - Via Iaconi, Via Filetto - Mulinetto - Lago vanpietro ore 9.30 Percorso: Paradise - Podere Marcantò - Via Campocelletti - Piazza S.Giuseppe (Km. 7) Percorso: Azienda, BEL... Convento SS Sette Fratelli VEDERE Mosciano, Villa Clesia, ex campo tiro a volo. A Splendore - Corso Garibaldi - Istituto Alberghiero - Via Falgioni - Ritorno in Via Gramsci Percorso: conclusione Splendore (Km. 6) a tutti i partecipanti un buon bicchiere di vino. Km.PERCORSO 3,5 DI S. ANNA LIDO

Data

Domenica, 23/03/14

Data

Domenica, 06/04/14

Ritrovo e Partenza:

Parcheggio Santuario Madonna dello Splendore, Ore 09.30

Data

Domenica, 13/04/14

Ritrovo e Partenza:

Colleranesco, Ore 09.30

Data

Domenica, 04/05/14

Ritrovo e Partenza:

Parcheggio dello Spendore, Ore 09.30

Domenica, 18/05/14

Ritrovo e Partenza:

Belvedere di Montone, Ore 09.30

Data

Percorso:

Ritrovo e Partenza:

Pois, Ore 09.30

Il circolo “Il Nome della Rosa”

Belvedere - Bivio Maggi - Chiesetta S. Anna - Fonte Galliano - Frantoio Core - Belvedere (Km. 4,5) CAMPESTRE

Data

Domenica, 08/06/14

Percorso:

Azienda Di Giovanpietro - Convento SS. Sette Fratelli Mosciano - Villa Clesia - Ex campo tiro a volo (Km. 3,5)

Ritrovo e Partenza:

Azienda Agricola Di Giovanpietro, Ore 09.30

Domenica 1 giugno 2014 Dalle ore 9,00 alle ore 19,30

PER INFORMAZIONI: 329.2776644 - 348.7064230 oppure email giulianova@italianostra.org

GIULIANOVA ANTICA ACQUALUCEFUOCO I colori della Tradizione – IV Edizione Artisti dipingono sportelli utenze Acqua Luce Metano nei vicoli e nelle piazze del Centro Storico di GiulianovaI in Collaborazione con : Direzione Artistica Prof. Dott. Massimo Pasqualone - Premio D’Annunzio Pescara - Associazione Culturale “Orao” Giulianova - Via del Sole Volontari Giulianova - Forum delle Associazioni - Associaz:ione “Padre Candido Donatelli” XV Festival Internazionale delle Bande Musicali - - Istituti - Officine e Laboratori d’Arte

Si svolgerà dal 29 maggio al 2 giugno c/o le strutture dello stabilimento La Playa e del Centro Sportivo Comunale di Giulianova. Tante le squadre partecipanti, tra cui: San Pietroburgo, Galati, Venezia, Bologna, Isola d’Elba, Trento, Taranto, L’Aquila, Ascoli Piceno, Teramo e Giulianova.

XVoFestival internazionale delle Bande Sarà Giulia Arena, Miss Italia 2013, a dare il benvenuto alle Bande che si sono iscritte alla 15esima edizione del Festival Internazionale di Bande Musicali in programma dal 29 maggio al 2 giugno prossimi. Ricco l’appuntamento di quest’anno con 24 gruppi provenienti da dodici nazioni, Giappone, Ucraina, Bangladesh, Guatemala, Francia, Romania, Repubblica Ceca, Polonia, Bulgaria, Ungheria, Croazia, Lituania, e naturalmente dall’ Italia. Confermata anche quest’anno la Medaglia di Rappresentanza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano come premio per la Banda Prima classificata.

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Quasi sempre a ottobre Titolo: Quasi sempre a ottobre Autrice: Manuela Costantini Casa ed: Delos Digital , 2.99 € formato kindle Milena Quaglini è una donna minuta, piacevole e molto intelligente, che dietro agli occhi verdissimi, quasi trasparenti, nasconde un dolore implacabile. Le violenze subite, gli incontri sbagliati e la dipendenza dall’alcol, la trasformano in una donna sofferente e perduta. “”Se seguo le regole, le cose si aggiusteranno”,” si ripete. Quando però il gioco si fa crudele e le regole diventano ingiuste, Milena si ribella. E inizia a uccidere. Per difendersi, per fermare l’orrore, per punire gli uomini violenti. Fino al momento in cui si rende conto che non serve a niente ribellarsi. E si arrende. Perché c’è un unico modo per essere veramente “libera”. Manuela Costantini è nata a Giulianova, dove vive e lavora. Ha da sempre la passione per la lettura e la scrittura. Ha pubblicato racconti su antologie, quotidiani e siti letterari. Ha partecipato a numerose antologie edite da Delos Books. Nel febbraio 2012 il racconto “Le brave persone” è stato pubblicato in appendice ai Classici del Giallo Mondadori. Nel 2013 il racconto “Le domande sbagliate” è stato pubblicato nell’antologia Mondadori “Giallo 24” e nello stesso anno il racconto “Fine dei giochi” è stato selezionato per l’antologia “Carabinieri in giallo 6”, sempre per il Giallo Mondadori.

Pubblica utilità Farmacie di turno 17/18 maggio Farmacia Del Leone 19/25 maggio Farmacia Comunale 26/1 giugno Farmacia Del Vomano Guardia Medica festiva e di urgenza Tel.: 085.8020362 Ospedale Civile Via Gramsci 085.80201 Pronto Soccorso 085.8020238 085.8020366 118 085.8020442 / 085.8020373 Croce Rossa Via Simoncini, 41/A 085.8007733 Consultorio Familiare Via Ospizio Marino 085.8020816 Polizia Veterinaria Pronto Intervento 085.8020818 (08.00-20.00)


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Primo e Secondo

Una Pizza per ogni stagione 2...”il tempo delle fave”

di Biagio Saccomandi

primaverili). Ho pensato, quindi, di stimolare la mia creatività facendo riferimento al colore principe di questo periodo e cioè il verde. Il pensiero si è subito associato alle fave e, così, ho preparato un pesto, che in seguito vi spiegherò; ovviamente l’impasto della pizza proposta, maturato per 24 ore, era integrale con una “biga” di

C

ontinua il nostro cammino alla ricerca del mangiar bene, sano e, soprattutto, fantasioso. Il tutto spendendo poco. Dopo la zucca che abbiamo visto come, dopo un accurata preparazione, ben si adatta alla farcitura di pizze, nel mese di maggio dominano “le fave”. La fanno da “padrona” nella farcitura delle nostre pizze, ma non solo; buone consumate crude (dalle nostre parti insieme al pane con la ventricina), le fave rappresentano anche le compagne ideali per risotti, primi piatti e quant’altro. L’occasione per promuovere questa pizza è nata da una bella serata organizzata dagli amici di “Giuliaviva”. Per l’evento ho cercato di proporre una pizza diversa dalle altre, tanto per “ravvivare “ il mio lavoro e complicarmi un po la serata (lo faccio spesso, ultimamente, forse anche per colpa del mio amico e giornalista Giuseppe Capano). Mi piace mettermi sempre alla prova e sperimentare nuove strade, rimanendo sempre sui temi degli alimenti stagionali (in questo caso

Per il pesto alle fave: 400 grammi di fave già pulite, 1 patata, ½ bicchiere di latte, sale e pepe qb. In una pentola lessiamo la patata e, 5 minuti prima del termine della cottura, uniamo le fave; a cottura ultimata frulliamo tutto con un mixer o un robot da cucina fino ad ottenere un pesto. Versiamo il composto in un pentolino, aggiungiamo il latte e lo mettiamo sul fuoco per alcuni minuti fino a farlo addensare. Impasto con biga (preimpasto da preparare 16-18 ore prima) Farina integrale 100 grammi, acqua 45 grammi, lievito (di birra) compresso 3 grammi. Impastare gli ingredienti e riporre in un contenitore chiuso per 16 ore a temperatura ambiente; trascorse queste ore, prepariamo una fontana con 500 grammi di farina integrale alla quale uniamo, 350 grammi di acqua, 3 grammi di lievito compresso, 10 grammi di sale, il preimpasto e 10

grammi di olio di oliva. Mescoliamo bene fino ad ottenere un impasto omogeneo e facciamo lievitare per 5-6 ore. Trascorso il tempo di riposo stendiamo l’impasto su una spianatoia e lo mettiamo in una placca leggermente unta, aggiungiamo mozzarella e salsiccia (va bene anche la ventricina) e facciamo riposare l’impasto ancora per mezz’ora. Inforniamo a 220 gradi per 15-20 minuti e, appena tolta dal forno, metteremo sopra la pizza il pesto con un cucchiaio e del pecorino. Buon appetito!!! Nota tecnica: il peso di questo impasto è giusto per due teglie di cm. 40x30. Come facciamo a regolarci? E’ facile, usiamo questa regola: calcoliamo l’area della teglia e la dividiamo per due, in questo caso abbiamo una teglia 40x30 (1.200 cm quadrati) e la dividiamo per due (+/– 600 grammi).


Scampoli di storia

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La stazione di Giulianova: retrospettiva storica

di Giovanni Di Giannatale

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a stazione di Giulianova fu costruita nella primavera del 1863 quando fu ultimata la linea ferroviaria per la tratta che da San Benedetto del Tronto arrivava a Pescara, proseguendo per Taranto. Fu subito dichiarata di “I classe” per l’importanza che rivestiva, in quanto rispetto alle altre quattro stazioni (Tortoreto, Rosburgo-Montepagano, Silvi e Castellamare Adriatica) era lo sbocco del capoluogo di provincia, che fino al 1927 abbracciava anche i comuni passati poi nella provincia di Pescara. Entrò in funzione il 18 maggio 1863, quando il percorso fu inaugurato da re Vittorio Emanuele II di Savoia, il quale presenziò al transito del primo treno diretto a Foggia e dal balcone del capo stazione poté ammirare il meraviglioso spettacolo delle luminarie fatte collocare dai frati cappuccini sul campanile della chiesa della Madonna dello Splendore. Parteciparono all’evento autorità civili e religiose, ad eccezione dei PP. Passionisti perché ritennero di aver subìto un grave danno per il passaggio della ferrovia a pochi metri dal loro ritiro adiacente alla chiesa della SS. Annunziata (Santa Maria a Mare). Il personale della stazione di Giulianova, costituito

dal Capo e dal vice Capo stazione, da un manovratore macchinista, da operai addetti alla manutenzione e da un bigliettaio, dipendeva dalla Società delle strade ferrate meridionali, che aveva ottenuto la concessione governativa con il regio decreto del 28/08/1862 per 99 anni. Dal 1884 essa fu denominata stazione di “Teramo-Giulianova”, essendo stata collegata al capoluogo dal ramo ferroviario che consentiva le coincidenze con i vari treni della linea adriatica. Per i teramani e per quanti provenivano dai paesi dell’entroterra, la ferrovia segnò una conquista perché consentì di raggiungere in meno di un’ora Giulianova, evitando l’accidentato tratto della “distrettuale”, oggi statale 80, che, piena di buche e priva di ponti fino all’ultimo decennio dell’800, comportava un percorso di circa tre ore, con il guado del Tordino in tre punti grazie ai cosiddetti “passatori”, tra i quali si ricorda Flaviano Scassa, i quali usavano piattaforme di legno galleggianti per consentire ai passeggeri di passare nella sponda opposta, dove li attendeva un’altra diligenza. La stazione giuliese costituì, come evidenzia Riccardo Cerulli in un suo prezioso studio, il presupposto della borgata Marina, poi Giulianova lido, che si affiancò alla borgata di “Terravecchia”, più a sud. Sorsero presto case di commercianti, magazzeni, rimesse, depositi merci in partenza e in arrivo, locande, trattorie e numerose opportunità lavorative. Tuttavia, annota Cerulli, il vantaggio procurato dalla stazione, sotto il profilo

commerciale, non fu all’inizio apprezzato da molti che lamentavano “il taglio in due della spiaggia” e il modo in cui la predetta Società aveva eseguito i lavori, causando un grave danno ambientale ed igienico-sanitario. Infatti si erano create grandi “cave” ai lati del tracciato ferroviario, derivanti dall’estrazione della terra usata per creare il supporto ai binari, e l’acqua piovana che vi ristagnava costituiva la sede naturale per l’accumulo di batteri che inquinavano l’habitat circostante, determinando infezioni e febbri malariche. Sia il taglio della “marina” che le “cave” pestifere furono ritenute per molto tempo responsabili del mancato sviluppo balneare del lido nel primo decennio dell’unità d’Italia, fino a quando l’ingegnere Salvato della Direzione delle Ferrovie provvide alla chiusura delle cavità. Negli anni successivi e nel corso del XX secolo, la stazione ha avuto sempre una grande rilevanza ed una considerevole utenza. Tutti i treni, diretti e direttissimi, vi fermavano, a motivo del collegamento con il capoluogo, in analogia con la stazione di San Benedetto, collegata ad Ascoli Piceno.


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Cartolina dalla spiaggia ...

Con questa foto scattata oggi 10 maggio vi segnalo le condizione in cui versa la spiaggia centrale di Giulianova. Dopo aver contattato ripetutamente il comune di Giulianova. Grazie. A. P.

... e dal lungomare

Gentile redazione, questo è lo spettacolo offerto sul lungomare monumentale di Giulianova la sera del primo maggio all’incirca alle ore 21:30 È mai possibile che a questi signori non venga in mente che potrebbero depositarla dietro al muretto in modo che non si veda dai turisti che passeggiano sul lungomare. E’ mai possibile che in comune non si siano accorti mai di nulla e non abbiano dato disposizioni in merito? Faranno qualcosa? Staremo a vedere. E. C.

ditelo@giuliaviva.it Bisognini in esposizione Siamo all’altezza della Scuola Elementare di Via Lepanto - Qualcuno, che probabilmente è più bestia della bestia che porta a passeggio, da giorni non trova di meglio da fare che raccogliere gli escrementi del proprio cane in bustine color rosa che poi vengono quotidianamente appese o lanciate in un indegno roveto che si trova proprio all’angolo della scuola. Ci si chiede: 1) E’ ammissibile un roveto pieno di ogni porcheria (immondizia, bottiglie di plastica di vetro - ecc.), su una delle principali strade che portano alla spiaggia? 2) Costa tanto eliminare una volta per tutte i rovi e piante a cui sono aggrovigliati che

La Scelta

deturpano il paesaggio? 3) E’ ammissibile in piena zona commerciale “ I Portici “ un frustolo di terreno che diventa una steppa infestata da topi e, d’estate, anche da vipere? 4) Esistono pezzetti di terreno NON ESPROPRIABILI, magari un giardino pubblico, un parcheggio o qualcos’altro di utile non sarebbe meglio? 5) Costa tanto posizionare qualche cestino sul marciapiede della scuola? Magari il “CANARO“ i bisognini del suo tesoro li butterebbe lì! I cittadini ivi residenti se lo chiedono quotidianamente. F. N.

Segue da pag. 3

biguità politica della convivenza fra i due ex rivali del ballottaggio 2009, soprattutto carente nelle idee e negli strumenti per realizzarle. Ma ci hanno anche lasciato l’eredità positiva di un’alternativa concreta, quella incarnata da quella parte di opposizione che ha saputo coniugare critica e proposta, opposizione dura e progettualità. Nelle sedi istituzionali, e non solo, il panorama dell’ultima consiliatura ha messo in luce una sola voce realmente fuori dal coro: quella dell’associazione “Il Cittadino Governante” e del suo capogruppo consiliare, Franco Arboretti. Una voce capace di combattere dentro e fuori il palazzo, di contrastare le scelte che penalizzavano la città, ma anche di avanzare, motivare e sostenere proposte alternative. Per questo, lo ripetiamo, il 25 maggio voteremo per Franco Arboretti sindaco di Giulianova, e lo diciamo con serenità, senza timore di essere tacciati di faziosità o partigianeria. Da quando è nata GiuliaViva non ha mai avuto esitazioni nel prendere posizione, anche sugli argomenti più scomodi, sulle vicende più delicate, sulle situazioni più scottanti: nessuno può accusarci di non aver esposto in ogni occasione

le nostre opinioni con chiarezza. Con il medesimo spirito abbiamo deciso oggi di schierarci, apertamente e senza possibilità di fraintendimento. A differenza dei troppi che alla chiarezza delle opinioni, preferiscono l’ambiguità del sottinteso, abbiamo scelto di esporci, per coerenza, onestà intellettuale e per il rispetto che abbiamo verso chi ci legge. Giochiamo a carte scoperte, con la decisione e la coscienza a posto che ci derivano dal non avere mai ricercato favori personali, tornaconti individuali, vantaggi di qualunque tipo. Domenica prossima, dunque, non rimanete a casa, non cedete alla tentazione di risolvere nell’astensione la crisi di rigetto verso certa politica: non fareste che favorirla. Per cambiare, davvero e senza compromessi, è necessario il contributo di tutti: dunque, fate una scelta e fatela non solo dietro l’impulso della rabbia e la spinta dell’esasperazione. Scegliete pensando ad un futuro diverso per Giulianova, fatto di amministratori onesti, appassionati, disinteressati ma soprattutto capaci. La redazione di GiuliaViva


Il rosso e il blu di Gaetano Marà

Ci sono due sberleffi a sporcare le ultime pagine del compito svolto dal sindaco Mastromauro, due segni colorati, uno rosso e uno blu, come quelli che, all’epoca della carta e non dell’ipad, le matite impietose degli insegnanti tracciavano sulle pagine dei quaderni. Il primo tratto è rosso, come il piccolo Rhynchophorus ferrugineus altrimenti detto “punteruolo” che, fra piazza della Libertà e piazza Fosse Ardeatine, si è portato via altri quattro esemplari di palma. Il secondo è blu, come la bandiera che quest’estate non sventolerà sui pennoni degli stabilimenti giuliesi, per colpa degli ancor più piccoli batteri, trovati fuori dai limiti nelle acque di balneazione, con conseguente esclusione del litorale giuliese dal riconoscimento assegnato ogni anno dalla FEE. Le notizie, specie la seconda, sono di quelle che lasciano il segno e giustificano fuori di dubbio le preoccupazioni di tutti, operatori turistici in testa, timorosi delle possibili ripercussioni sulla stagione turistica. Rimanendo alla perdita della bandiera blu è finita sotto accusala qualità delle acque dei fiumi, nello specifico il Salinello, colpevoli di scaricare in mare eserciti di coliformi ed altri micro organismi non graditi. Questione nota (come del resto l’invasione dei punteruolo rosso) alla quale si è appellato per tentare di turare la falla l’assessore Forcellese, immolatosi a difesa di un sindaco in delicata campagna elettorale. Intendiamoci, il problema è concreto, così come plausibile è la responsabilità, almeno parziale, della qualità delle acque fluviali. Ciò non toglie che ai nostri amministratori qualche domanda la vorremmo fare. Perché, al di là di qualche presa di posizione ad uso e consumo dei media, non ci si è curati di muovere qualche azione concreta nei confronti di Provincia e Regione, cui fa capo la gestione delle acque, come fra l’altro prevedeva un’osservazione al Piano Demaniale Marittimo (“il Comune eserciterà costantemente un’azione tesa a profondere il massimo impegno in ambito provinciale e regionale, in sinergia con gli altri Comuni locali interessati, per raggiungere e mantenere l’obiettivo della pulizia e del disinquinamento dei fiumi Salinello e Tordino”), avanzata da “Il Cittadino Governante per cambiare” e bocciata dalla maggioranza con la consueta miopia? Perché quando l’estate scorsa, a 48 ore dalla consegna della bandiera blu, il sindaco fu costretto a vietare la balneazione nella zona del Salinello a causa dei valori fuori norma delle analisi, l’episodio non fece scattare un doveroso allarme ed anzi finì presto nel dimenticatoio? E soprattutto perché per certi amministratori i meriti sono sempre i loro (“i riconoscimenti assegnatici sono il frutto di un lavoro costante e tenace che questa Amministrazione ha condotto negli anni” Francesco Mastromauro commentando la bandiera blu 2013) e le colpe, immancabilmente, di qualcun altro?

Al museo “Savini” sino al 31 maggio In occasione della Settimana della Cultura Teramana si propone la Mostra fotografica di mobili eseguiti dall’ebanista e liutaio teramano Ercole Vincenzo Orsini. Le foto dei mobili, realizzate grazie alla collaborazione di famiglie e di enti teramani e montoriesi, mostrano la raffinata qualità della sua arte, espressa, altresì, nel mondo della liuteria italiana. Ercole Vincenzo Orsini (1901 - 1943) è stato soprattutto un protagonista di grande rilievo della lotta antifascista e della Resistenza teramana, insignito nel 1980 della Medagliad’oro al Valor Militare “alla memoria”. Orari museo - 9/13 • 16/19 feriali 10/12 • 16/19 festivi www.teramomusei.it |info@teramomusei.it


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