GiuliaViva anno IV n.8 del 19 aprile

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Anno IV numero 8 del 19 aprile 2014 (68)

GiuliaViva è anche on-line su www.giuliaviva.it

Quindicinale d’informazione giuliese distribuzione gratuita - tiratura 2500 copie

La grande bellezza giuliese L’amministrazione comunale è favorevole alla costruzione di una decina di appartamenti e di un parcheggio in una zona ad alto rischio idrogeologico e bisognosa di qualità paesaggistica



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Istantanee giuliesi Il politico bambino

“Quando il dottore amministrava ero poco più che un bambino” l’affermazione, neanche a dirlo rivolta a Franco Arboretti, è stata pronunciata dal primo cittadino in occasione dell’inaugurazione della sua sede elettorale. Era il 1995, a sostenere la candidatura a sindaco dello stesso Arboretti, c’era anche, ben inserito nella lista dell’allora Pds, un 36enne Francesco Mastromauro, alla prima, infruttuosa scalata ad uno scranno consiliare. Niente male, per il bambino!

Miopia continua

Il momento, in piena fase pre-elettorale non era certo il più adatto ad affrontare il tema, e la fretta non è stata buona consigliera. Ignorata la pericolosità idrogeologica della zona, la variante presentata in consiglio per l’area adiacente l’ex confettificio Orsini, conteneva anche un macroscopico errore: un indice edificatorio superiore a quello richiesto dalla proprietà, che“regalava” di fatto la possibilità di realizzare tre appartamenti in più del previsto (oltre 200mq complessivi). Bocciata, neanche a dirlo, la proposta de “Il Cittadino Governante” di salvaguardare un’area geologicamente delicata recuperandola paesaggisticamente con la permuta con una di pari valore posseduta dal Comune nella zona turistica. L’iniziativa ha, almeno, fatto ridurre i volumi realizzabili. La miopia urbanistica dell’amministrazione Mastromauro è comunque continuata, imperterrita, fino alla fine.

Il ballo del mattone

È la colonna sonora di questi primi giorni di campagna elettorale e risuona, nitida, per l’intero centro storico. È il suono ritmato della miriade di lastre, piastrelle e mattoni che cigolano, si muovono, sobbalzano al passare dei mezzi. È la musica che ricorda il milione abbondante di euro uscito dalle casse del Comune per finire in una ristrutturazione, quella di piazza Buozzi e corso Garibaldi, tanto fuori luogo quanto malfatta. La potete ascoltare sul nostro sito www.giuliaviva.it

Inquinamento visivo Le elezioni si avvicinano assieme a suggestivi discorsi preliminari sui tagli ai costi della politica, sul momento di crisi economica, sull’austerità ma poi, nei fatti, molti mostrano come sperperare risorse non badando a spese quando si tratta di campagna elettorale. Giulianova inizia ad essere imbrattata ed imbruttita da gigantografie con promesse di trasformazione e di miglioramento, “faccioni” e scenari fintamente costruiti per adescare e trasmettere ottimismo e novità; ma da subito il vecchio modo di fare politica prende il sopravvento in una competizione al maxicartellone pubblicitario più accattivante, in una sfilata di foto e frasi ad effetto pensate e strapensate, cartelloni che catturano la nostra attenzione, o il nostro disappunto, ma che intanto inquinano l’ambiente, oltre alla vista ed alla mente. Sono spese condivisibili e ragionevoli? Sono soldi ben spesi? Ora si tratta di fondi privati o di partito, ma quando saranno pubblici?

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69 anni di libertà “Quanto sangue, quanto dolore per arrivare a questa Costituzione! Dietro ad ogni articolo di questa Costituzione, o giovani, voi dovete vedere giovani come voi caduti combattendo, fucilati, impiccati, torturati, morti di fame nei campi di concentramento, morti in Russia, morti in Africa, morti per le strade di Milano, per le strade di Firenze, giovani che hanno dato la vita perché la libertà e la giustizia potessero essere scritte su questa carta. (...) Quindi, quando vi ho detto che questa è una carta morta, no, non è una carta morta, questo è un testamento, un testamento di centomila morti. Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati, dovunque è morto un Italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani, col pensiero perché lì è nata la nostra costituzione.” (Piero Calamandrei - Discorso sulla Costituzione agli studenti - Milano, 26 Gennaio 1955) 45mila caduti nella guerra di liberazione, 40mila fra mutilati ed invalidi, 35mila donne combattenti di cui 1000 cadute in azione, 70mila impegnate nei gruppi di difesa, 2800 condannate alla pena capitale. È il sacrificio di vite umane preteso dalla guerra di liberazione, il contributo di sangue pagato per la conquista della libertà e della costituzione repubblicana. Teniamolo a mente, almeno una volta all’anno.


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Cambiamo il finale?

Politica, un tempo non lontano, si coniugava con appartenenza, con chiarezza delle posizioni, coerenza del pensiero. I contorni erano evidenti, gli schieramenti palesi, le idee, condivise o meno che fossero, nitide e distinte. Non è più così. Da tempo. A tutti i livelli, da quello nazionale via via scendendo fino alle platee locali è cresciuta a dismisura la zona grigia delle commistioni, della confusione, degli incroci indecenti ispirati solo dalle ambizioni e dalle convenienze personali. La situazione di Giulianova in questo è esemplare: gli ultimi cinque anni hanno visto un susseguirsi ininterrotto di rimescolamenti, intrecci, scambi di posizione ed improbabili alleanze che la cronaca recente non solo conferma, ma, se possibile, rafforza. Torniamo indietro di qualche anno, alle grandi manovre che precedettero l’elezione a sindaco di Francesco Mastromauro. È la primavera del 2009. Inaugurando una propensione all’autolesionismo che le vicende attuali non fanno che confermare, la coalizione di centrodestra si dibatte per settimane

di Paolo Innocenti

alla ricerca del candidato ideale: difficile tenere il conto dei nomi bruciati per arrivare ad estrarre dal cilindro quello risolutivo. Fra i tanti affiorano anche quelli di Francesca Morgante e Nello Di Giacinto. Prima blanditi poi “congelati” infine scaricati, entrambi consumano la vendetta e, nel breve volgere di qualche giorno, si accampano nel campo opposto, trovando spazio nella lista “Per Francesco Mastromauro sindaco”. Il caso è eclatante, ma niente al confronto di quanto accade soltanto pochi mesi dopo. In soccorso di un sindaco in difetto di numeri (dalla maggioranza erano fuoriusciti Laura Ciafardoni, Massimo Maddaloni e Roberto Sacconi, ndr) arriva a far da stampella niente di meno che il “nemico” di sempre, l’avversario del ballottaggio, il portabandiera dell’opposizione di centrodestra. Fuori da ogni immaginazione, Giancarlo Cameli salta il fosso e si trasferisce armi e bagagli in territorio avverso, con il non trascurabile corollario dell’ingresso in giunta della figlia Nausicaa. Il connubio è audace e, se vogliamo, politicamente “indecente”, ma con evidente disprezzo degli elettori, taglia senza scossoni il traguardo della consiliatura. Passano gli anni e cambiano gli scenari, ma la storia, recentissima, è sempre la stessa. Laura Ciafardoni, assessore nella giunta di Claudio Ruffini non più tardi di sei anni fa nonché eletta nel 2009 consigliere comunale dei Democratici, accetta, alcuni giorni or sono, la candidatura a sindaco sotto le insegne opposte, quelle di uno dei

tre rivoli nei quali si è da poco suddiviso il centrodestra giuliese. La stagione dei cambi di casacca, dunque, va avanti imperterrita, traendo anzi rinnovato vigore dall’avvicinarsi della scadenza elettorale. Certo, ripensarci non è un delitto: le idee possono mutare, i contrasti smussarsi, gli obiettivi e quindi i compagni di avventura divenire altri. Ma qui non è questione di idee che mutano, di contrasti che si smussano, di obiettivi che cambiano. Si tratta di saltare disinvoltamente da uno schieramento a quello opposto, di tradire la fiducia di chi ha votato, di rinnegare quanto sostenuto fino ad un attimo prima, di agire oggi all’esatto contrario di ieri. Magari con la faccia tosta di apporre l’abusato marchio del “bene di Giulianova” su scelte dettate, con tutta evidenza, solo dalla soddisfazione delle ambizioni personali. Il film è già visto: cambiarne il finale spetta solo a noi.


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Facili profezie... La profezia era facile e puntualmente si è avverata. La pioggia degli annunci, dei colpi ad effetto, delle promesse e delle spese dell’ultim’ora, di cui avevamo detto nello scorso numero di GiuliaViva, si è immancabilmente abbattuta sulla città, in un fermento di lavori ed un insperato tripudio di occasioni lavorative: fra ruspe, scavatrici, vernici e ramazze Giulianova si va trasformando ogni giorno di più in un unico, enorme cantiere a cielo aperto. Chiariamo subito: ben vengano la pulizia e le manutenzioni, la sistemazione delle strade e l’ossigeno di qualche impiego temporaneo. Il punto non è questo. Di sporcizia, incuria e scarsa attenzione sono piene le cronache di questi ultimi cinque anni, nei quali poco è stato fatto e quel poco, molto spesso, è stato fatto male. Ma ora, finalmente dovremmo dire, è arrivata la stagione elettorale. All’improvviso anche agli occhi di chi ci amministra strade, parchi, piazze e lungomari si scoprono bisognosi di pulizia, gli asfalti di manutenzione, la segnaletica di vernice fresca e via discorrendo. Sfidando il ridicolo, ci si accorge anche che ogni anno ad aprile Giulianova festeggia la Madonna dello Splendore, e che vicino a quella data cade di norma anche la Pasqua: dunque occorre, per dirla con il sindaco, “garantire un efficace servizio di vigilanza” ed assumere in anticipo i vigili stagionali (gli altri anni no, chissà poi perché). Così si provvede in fretta e furia. Con l’occhio rivolto alle urne e senza la dovuta programmazione. Fra scavi, cantieri e qualche benedetta assunzione

temporanea, mettendo mano a interventi che si sarebbero dovuti e potuti programmare prima e meglio. Tutto dispensato col piglio del sovrano che elargisce favori ai sudditi, quando in-

vece non si tratta che di compiere, per di più in ritardo, solo una parte del proprio dovere. Scusate, ma non vi sentite un poco presi in giro?

...e labili memorie

di Paolo Innocenti Pensavamo che l’inaugurazione della sede elettorale del sindaco uscente si sarebbe trasformata nella consueta passerella, nell’inevitabile autocelebrazione, nell’abituale tripudio di propaganda e fuochi d’artificio. Non è stato così. L’esordio della campagna elettorale di Francesco Mastromauro si è consumato in un monologo contro Franco Arboretti, accusato di ogni vera, presunta, passata o presente bruttura amministrativa: dalla chiusura “del passaggio a livello senza che venisse pretesa la realizzazione di un sottopasso” fino alle più controverse vicende dell’urbanistica cittadina. Mastromauro ha accusato, affondato, calcato la mano, ma, purtroppo per lui, senza azzeccarne una. Ha dimenticato, o finto di dimenticare, che sindaco all’epoca dell’eliminazione della barriera di via Sauro era Franco Gerardini, che il sottopasso di via Sa-

lerno fu proprio la contropartita per quella chiusura, che nelle vicende di palazzo Gavioli, piazza Dalla Chiesa e del teatro Ariston le responsabilità della sua e della precedente amministrazione (di cui era vicesindaco, ndr) sono state più che evidenti (lo spazio è tiranno, ma gli argomenti già ampiamente affrontati in passato, possono essere approfonditi sul sito web del nostro giornale www. giuliviva.it). “Le amministrazioni di sinistra hanno avuto il grande merito di aver tutelato una vivibilità urbana, conservato un disegno paesaggistico della città e soprattutto garantito un equilibrato mercato edilizio”. Lo scriveva proprio Francesco Mastromauro, da capogruppo Ds, il 13 novembre 2002, difendendo le scelte urbanistiche del Prg del 1994: evidentemente ha dimenticato anche questo.

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Parliamone

Lavori pubblici: di cosa ha bisogno Giulianova?

Quello delle opere pubbliche e dei lavori pubblici in generale, purtroppo, per Giulianova è un nervo scoperto da troppo tempo. La città, pur spendendo molto almeno una decina di milioni di euro con un indebitamento che da 20 è passato a 30 milioni di euro e con aumento degli interessi annuali sui mutui di circa 500 mila euro - subisce da troppi anni ormai le conseguenze di scelte sbagliate: manutenzione inesistente o quasi, opere pubbliche spesso inutili, quando non dannose, o malfatte. Qualche esempio? Lungomare ovest, piazza del Mare (area ex Golf Bar), piazza Buozzi, Corso Garibaldi, anfiteatro dietro al municipio, parcheggio davanti al Caprice, restauro di Palazzo Bindi (Biblioteca e Pinacoteca comunali) e tutte le innumerevoli e diffuse condizioni di degrado in cui versa gran parte della città, quanto a marciapiedi, strade, parchi, piazze e spazi pubblici in generale. Se questo si somma alla scarsa pulizia per mancato spazzamento, la mazzata per la nostra città sta per risultare letale. Non può continuare così. Cittadini e turisti reclamano ben altro. Noi riteniamo che il nostro Comune da subito debba muoversi secondo un orizzonte di questo tipo: MANUTENZIONE: Avere una città pulita

e funzionale è un diritto dei cittadini. La città va curata costantemente. La cultura della manutenzione è la nuova frontiera nel campo della gestione del patrimonio pubblico. Giulianova ha un grande patrimonio in termini di edifici, scuole, palestre e impianti sportivi, verde pubblico, pubblica illuminazione, strade, rete fognante, automezzi etc. È assolutamente necessario quindi organizzare in maniera più razionale il settore della manutenzione, potenziandolo e finanziandolo adeguatamente. Programmare annualmente la manutenzione ordinaria e straordinaria con adeguati stanziamenti in bilancio deve diventare la regola introducendo i seguenti aspetti innovativi: • Creazione di un Ufficio Manutenzione, preposto esclusivamente alla manutenzione ordinaria e straordinaria del patrimonio comunale. • Utilizzo della piattaforma‘Comuni-Chiamo’, un servizio che permette ai cittadini di segnalare in tempo reale al proprio Comune qualsiasi problematica riscontrata sul territorio consentendo un pronto intervento: nella pratica il cittadino diventa l’occhio vigile della pubblica amministrazione. Per fare questo la piattaforma comunica con diverse applicazioni: si può interagire direttamente da PC o da smartphone, per telefono o via mail, oppure recandosi allo sportello URP del comune. • L’individuazione di un tecnico con il compito di seguire costantemente i cantieri pubblici e quelli privati che coinvolgono

gli spazi pubblici. L’intervento sui luoghi interessati deve essere quotidiano per: evitare le lungaggini, garantire la buona esecuzione dei lavori, e verificare - alla riconsegna dei lavori pubblici o delle aree pubbliche concesse temporaneamente - se le opere sono state eseguite a regola d’arte o se le aree pubbliche concesse vengono riconsegnate in condizione ottimali. • Pronta reperibilità della squadra per l’emergenza (specialmente per evitare gli allagamenti estivi). OPERE PUBBLICHE: occorre un atteggiamento amministrativo nuovo: • Terminare le incompiute e non crearne di nuove. • Progettare e realizzare, con senso di responsabilità finanziaria e secondo una scala di priorità, quelle nuove opere pubbliche capaci di rendere moderna, smart e sempre più vivibile la nostra città. OO.PP. incompiute o da riconvertire: 1. Mercato Coperto di Piazza Dalla Chiesa: riconversione della struttura in Mercato per i prodotti agricoli locali (piano terra) e “Cittadella creativa” (nei due piani superiori) con spazi e servizi da destinare ai giovani. 2. Kursaal: completamento e definizione delle funzioni culturali e turistiche. 3. Sottobelvedere: completamento con sistemazione polifunzionale (Auditorium etc.) dell’ampio locale centrale. 4. Palazzo Bindi: ampliamento e completamento della Pinacoteca civica per esporre tutta la collezione della Scuola di Posillipo 5. Sistemazione definitiva del Museo della civiltà contadina nel Lascito Cerulli. Nuove OO.PP. La scala delle priorità delle nuove Opere


di Franco Arboretti

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Manutenzione, mai più incompiute e nuove opere pubbliche che accrescano la vivibilità e l’attrattività turistica Pubbliche va definita dopo un’attenta ricognizione su tutto il territorio comunale per individuare le problematiche e le necessità esistenti. Le problematiche della sicurezza del territorio (rischio idrogeologico, argini dei fiumi, canali a mare, sottopassi), quelle legate agli aspetti igienicosanitari, ai servizi fondamentali (rete del gas metano etc.) e alle infrastrutture per la mobilità sostenibile (marciapiedi, piste ciclabili, viabilità, parcheggi di scambio) dovrebbero avere la priorità assoluta. Inoltre, progressivamente nel tempo, in base alle disponibilità finanziarie del Comune, riteniamo che la realizzazione delle opere pubbliche seguenti possa qualificare di molto la città, aumentandone anche l’attrattività turistica: 1) Parco urbano nell’area del cosiddetto “Cannocchiale verde” tra il lungomare Rodi e via Trieste. 2) Arricchimento botanico dei Lungomari (alberi, siepi, fiori) 3) Realizzazione di un’Arena estiva attrezzata per spettacoli dal vivo all’interno del parco Chico Mendes. Essa potrebbe anche essere noleggiata con ricadute positive sulla vivacità estiva della città e sulle casse comunali. 4) La pista ciclabile sul lungomare può essere migliorata senza grandi spese: realizzandola su parte della carreggiata esistente, sia a Nord (con studiati sensi unici) che nella parte centrale. In tal modo si eviterebbe la rischiosa promiscuità di pedoni e ciclisti sul marciapiede Est. 5) Progetto che ridisegni e valorizzi l’area cruciale del Lido che comprende il lato est

del lungomare centrale, piazza Dalmazia e le aree circostanti per dar vita ad una vasta area pedonale e ciclabile immersa nel verde, di alto valore estetico e funzionale. Tale nuovo assetto, andrebbe ad aggiungersi al già bel Lungomare monumentale e ad alla famosa passeggiata sul porto: si intuisce quale stupendo e vivibile spazio urbano potrebbe risultarne nel cuore del Lido e quale attrazione potrebbe esercitare sotto il profilo turistico. 6) Riqualificazione e rivitalizzazione di tutto il Centro storico con individuazione e realizzazione dei parcheggi esterni al Centro storico. (vedi articolo sul centro storico n. 6 di GiuliaViva). 7) Nuovo Belvedere al termine di viale dallo Splendore. 8) Passeggiata panoramica (anche ciclabile) in via dei Covoni. 9) Riqualificazione di Piazza Dalla Chiesa per farne la cerniera fra il Lido ed il centro storico attraverso la valorizzazione dei percorsi pedonali collinari di via delle Fontanelle e Salita Montegrappa. 10) Riqualificazione di tutti gli ingressi della città (nord e sud della Statale 16 e ovest da via Cupa). 11) Rotonda sulla SS 80 all’altezza dell’ingresso alla zona artigianale-industriale di Colleranesco per ridurre la velocità nell’attraversamento di Colleranesco e per facilitare l’entrata e l’uscita dalla zona artigianale. 12) Parcheggi periferici di scambio al Lido per favorire la mobilità sostenibile. 13) Piste ciclabili, isole pedonali, marciapiedi alberati ovunque possibile.

14) Campi e piattaforme per il gioco di quartiere e di isolato (a partire dalle aree abbandonate di proprietà comunale a ovest di viale Orsini, nei pressi del Centro sportivo). 15) Manti erbosi sintetici sia al campo Castrum (da ristrutturare) sia allo stadio Fadini per il suo pieno utilizzo, tutti i giorni. 16) Marciapiede sulla strada panoramica di via Veneto. 17) Teatro e Palazzetto polifunzionale: obiettivi di medio termine (fondamentali per far compiere un salto di qualità alla città) da programmare e su cui lavorare per individuare le vie del finanziamento. 18) Nell’ambito del verde urbano in particolare: aumento progressivo del patrimonio arboreo; ripiantumazione del bosco fluviale nell’argine Nord del Tordino, sradicato nel ’98 (nel tempo si ricreerebbe una magnifica nicchia ecologica in cui si tornerebbe a praticare anche il bird-watching; La pista ciclabile attraverserebbe, in questo caso, una porzione di territorio giuliese di straordinaria bellezza naturalistica); l’individuazione di aree da destinare ad Orti urbani: piccole aree da affidare ai cittadini per praticare l’hobby dell’orticoltura. 19) Tendere all’autosufficienza energetica del Comune per conseguire nel tempo un notevole risparmio in termini economici, tramite: • adeguamenti strutturali dei propri edifici finalizzati al risparmio energetico; • installazione di pannelli fotovoltaici (o altre fonti rinnovabili) negli edifici e negli impianti comunali per la produzione di energia; • utilizzazione di tecnologie a basso consumo negli impianti di illuminazione pubblica.


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Viaggio nella Sanità

Il Cittadino Governante vuole chiarezza sul Centro di Riferimento Regionale di Fisiopatologia della Nutrizione

Le nostre osservazioni derivano esclusivamente da ciò che permea dall’informazione, ma è amaro per un giuliese leggere su “Il Centro” di giovedì 20 marzo 2014 che il Centro Regionale per i Disturbi Alimentari sta per essere inaugurato a Popoli. La notizia viene confermata il 5 aprile, sempre sul quotidiano “Il Centro”, nell’inserto sulla “Sanità tra luci ed ombre” in cui viene annunciata la nascita del primo Centro Regionale per i disturbi dell’Alimentazione, come se nulla esistesse e nulla fosse esistito in Abruzzo prima del Centro che Claudio D’Amario, direttore generale della ASL di Pescara, si appresta ad inaugurare. Magia della politica che riesce a creare dal nulla! In realtà ci eravamo un po’ insospettiti dall’ambiguo silenzio calato sul destino del Centro di Riferimento di Fisiopatologia della Nutrizione che con legge regionale n. 6/98 era stato istituito a Giulianova, questo sì guadagnato sul campo da un lungo iter al servizio dei cittadini abruzzesi e dopo importanti riconoscimenti scientifici. Eravamo stati abituati a considerare

la nutrizione un tema caldo e di attualità, un tema di elevato interesse sociale, un tema molto presente nell’informazione. Eravamo orgogliosi di un servizio che, per primo in Abruzzo, aveva attivato, in una struttura pubblica, l’approccio multidisciplinare all’obesità e ai disturbi del comportamento alimentare, ma avevamo anche la percezione di una gestione dinamica in costante comunicazione con le istanze nazionali della nutrizione che dava lustro alla nostra città. Basta ricordare le presenze sulle reti televisive nazionali, in particolare TG2 salute, i numerosi congressi, i talk show aperti alla cittadinanza con Luciano Onder, i corsi di formazione e le conferenze, le presenze nella scuola e nella società, il menù educativo delle scuole materne già nei primi anni ’90, i dibattiti e le numerose iniziative condotte per affermare il diritto a questa delicata area dell’assistenza sanitaria che è decollalta in Abruzzo proprio grazie al lavoro a all’impegno del Centro che, a Giulianova, ha rappresentato un vero fiore all’occhiello della sanità pubblica. Del ruolo guida che il Centro di Giulianova ha avuto in Abruzzo e in Italia, di tutte le appassionate iniziative portate avanti, non c’è più traccia, la politica è riuscita a fagocitare e a cancellare persino il ricordo. Adesso comprendiamo perchè il dr. De Cristofaro si è dimesso, non senza

combattere, ritenendo inconcepibile ed inedito il declassamento di un Centro di Riferimento Regionale e vedendo in questo atto non solo il mancato riconoscimento dell’opera svolta, ma anche l’arrendevolezza e l’inadeguatezza della politica che avrebbe dovuto impedire ciò. A seguito delle numerose proteste e prese di posizione, persino di un comitato di pazienti, risuona ancora la rassicurazione del prof. Varrassi sull’allarme ingiustificato sollevato per un centro che non solo sarebbe stato potenziato, ma addirittura incastonato nella struttura ospedaliera con una maggiore azione multidisciplinare, ed affiancato anche da una Chirurgia bariatrica (chirurgia specializzata negli interventi per l’obesità), con incremento delle potenzialità assistenziali del Centro stesso e con miglioramento delle capacità di attrazione e, quindi, di mobilità attiva (la Città del 29/03/2012). Noi a tutt’oggi non abbiamo visto ancora nulla, considerato che la ASL di Teramo vanta ancora nella carta dei servizi il Centro di Riferimento Regionale di Fisiopatologia della Nutrizione, chiederemo al nuovo direttore generale, soprattutto per chiarezza e onestà nei confronti dell’utenza, spiegazioni rispetto all’iniziativa della ASL di Pescara, oppure conferma che lo scippo in due tempi sta per concludere il suo iter.


Una Città per cantare

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Delawater, Open Book At Page Eleven Il nuovo album della band teramana

I DelaWater, teramani di nascita ma internazionali per formazione musicale, nascono dalle ceneri degli Orange Indie Crown, formazione degli anni ’90, influenzata dall’indie rock statunitense. Al basso Andrea Marramà, alle tastiere Serafino Bucciarelli, alla batteria Stefano Di Gregorio, alle chitarre Pierluigi Filipponi e Paolo Marini, che dà anche la voce al gruppo, mostrando una certa personalità come autore e interprete dei testi. Si sono imposti all’attenzione già nel 2012 con il loro maxiEP di debutto, che porta il nome del gruppo. A gennaio di quest’anno hanno pubblicato un cd, intitolato Open Book At Page Eleven, prodotto da Mattia Coletti, che rivela l’evoluzione del gruppo rispetto al primo disco e ne conferma il valore artistico. Già il titolo fa decollare la fantasia e lascia intuire la ricchezza immaginativa

di Aldo Minosse Malatesta

e la capacità evocativa della band. Un album pop, Open Book At Page Eleven. Otto brani suonati con la leggerezza che bisogna avere quando ci si muove in questo genere musicale e che esprimono l’intelligente ironia e le capacità musicali del gruppo. I suoni rivelano inequivocabilmente che la psichedelia e il pop rock sono - da tempo – pane quotidiano per la band. La musica dissolve i confini della logica ordinaria e, nell’ascolto, le vie dell’immaginario si popolano di visioni, la percezione si dilata e la mente viaggia in un’atmosfera rarefatta, scivolando stupita e stregata tra sogno e rumore, melodia e sonorità acide, arpeggi e esplosioni. Storie di cani parlanti, gatti ambiziosi, uccelli infami e gusto di un passato che annega negli occhi di un bambino. They sound like “bam”, “boom”, “bang”, “oh my god! Signs, colors and lines. They don’t need more, nothing more. Open Book At Page Eleven si è fatto notare e ha raccolto recensioni positive anche da parte di testate nazionali, come Rockit e SentireAscoltare. E’ possibile ascoltare sia questo che il precedente lavoro dei DelaWater su Bandcamp (http://delawater. bandcamp.com/album/delawater), una delle piattaforme web più im-

portanti per la promozione di musica emergente e indipendente, nella quale è possibile lo streaming gratuito, il download a offerta libera oppure l’acquisto sia sui tradizionali supporti fisici che in singoli mp3. Assolutamente da vedere il video del singolo Playing Wipeout, girato dal bravissimo Ivan D’antonio e proposto in anteprima su Rockit, (http://www.youtube.com/watch?v=m-LoQiNsnew) e anche le straordinarie fotografie di Antonio Dragonetti. Ricordiamo inoltre che il gruppo è stato scelto per due compilation; quella di Mescalina.it, Dritti & Rovesci – Sedici Canzoni Dolci-Amare Sul Dolceamare, con band come Green Like July e I Quartieri, e quella di Diaryofawittychick.com, dal titolo ironico The Clash Of Titans, insieme a gruppi quali King Of The Opera, Hola La Poyana e Unepassante. Concludiamo col dire che è un lavoro di Qualità quello dei DelaWater, che hanno tutte le carte in regola per essere degli Artisti. Tendete l’orecchio, Bluebirds sing in the wind.


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Interferenze visive

Il favoloso mondo della Dreamworks

di Stefania Sacchini

La DreamWorks SKG è uno studio cinematografico statunitense che sviluppa, produce e distribuisce film, cortometraggi, musica e programmi televisivi ed è stato fondato, tra tanti, da Steven Spielberg nell’ottobre del 1994, autore anche del logo della casa di produzione, rappresentato da un ragazzino seduto sulla luna e intento a pescare nell’oceano sottostante. Dalla fine degli anni ‘90 iniziano ad essere prodotti e distribuiti film soprattutto nel campo dell’animazione e trattano vari argomenti, dalle storie della Bibbia ai racconti mitologici come: Il principe d’Egitto (1998), Giuseppe il re dei sogni e La strada per El Dorado del 2000 e Dragon Trainer (2010) e altri lungometraggi che raccontano di favole con protagonisti gli animali: Z la formica (1998), Spirit – Cavallo selvaggio (2002), Shark Tale (2004), La gang del

bosco (2006) e Bee Movie (2007), ma è nel 2001 che viene prodotta la pellicola di maggior successo: Shrek. Il film, diretto da Andrew Adamson e Vicky Jenson e basato sulla fiaba omonima del 1990 di William Steig, racconta la storia dell’orco Shrek che vive da solo nella sua palude. Sulla scia del successo di Shrek, seguono Shrek 2, Shrek Terzo e Shrek e vissero felici e contenti, ma gli ultimi due non raggiungono la popolarità del primo. Con Madagascar, del 2005, iniziano le vicende di un gruppo di animali bizzarri: la zebra Marty, l’ippopotamo Gloria, il leone Alex e la giraffa Melman, rinchiusi in uno zoo di New York che tentano di fuggire, con l’aiuto di quattro pinguini, per tornare in Africa. Sempre al 2005 risale Wallace & Gromit: La maledizione del coniglio mannaro, creato in stop-motion da Nick Park e dalla sua casa di produzione Aardman Animations in collaborazione con la DreamWorks Pictures, vincitore del premio Oscar 2006 come Miglior Film d’Animazione. Racconta le disavventure di Wallace e del suo cane Gromit che decidono di dedicarsi alla disinfestazione degli orti da conigli e altri parassiti delle verdure.

Un’altra pellicola molto famosa è quella di Kung Fu Panda, incentrata sulla storia di Po, un panda intento ad imparare le arti marziali. Il film ha ricevuto ben 10 Annie Awards, il premio rivolto alle pellicole d’animazione, dopo il primo è stato realizzato Kung Fu Panda 2 e anche una serie di cartoni che raccontano le avventure del Panda, sempre ispirate ai film. Nel 2013 è uscito Turbo, altro lungometraggio singolare che narra la passione di una lumaca per il mondo delle corse, mentre l’ultimo lungometraggio, tuttora nelle sale, è Mr. Peabody & Sherman. Mister Peabody, cane parlante vincitore di un Premio Nobel, ha inventato una macchina del tempo che consente a lui e al figlio adottivo umano Sherman di vedere con i loro occhi gli eventi che hanno cambiato il mondo nel corso dei secoli. Il film è l’ennesima conferma dell’affermazione sempre crescente della casa di produzione americana che in pochi anni è riuscita a raggiungere, se non addirittura a superare, un colosso come la Disney.


Dove Cosa Quando Prime visioni

di Stefania Sacchini

TheAmazingSpiderman2:IlpoterediElectro Spider-Man anche questa volta si dovrà dividere tra i doveri di Peter Parker e le straordinarie responsabilità del supereroe. Una minaccia terribile sta, infatti, per piombare su di lui. Oltre a combattere il crimine, scalare i grattacieli e proteggere l’amata Gwen, Spider-Man dovrà salvare New York dall’arrivo di Electro, un terribile villain. Inoltre sperimenterà il ritorno del vecchio amico Harry Osborn e comincerà a comprendere che l’origine di tutti i nemici che si trova ad affrontare è una sola: Oscorp. The Amazing Spider-Man 2: Il potere di Electro è diretto da Marc Webb ed interpretato da Andrew Garfield, Emma Stone, Jamie Foxx, Paul Giamatti, Dane DeHaan, Chris Cooper, Sally Field, Martin Sheen. In programmazione dal 23 aprile.

Concerti mostre ed eventi CASAFORTE CASAFORTE è l’evento di arte contemporanea nel centro storico del Comune di Giulianova. L’esposizione, in via del Popolo, comprende opere di Marco Puca, Davide Barca, Gabriele Gerini, Petra Lange. Fino al 1 maggio 2014.

Il circolo “Il Nome della Rosa” Sabato 19 aprile ore 21,30

IL TEATRO DEL TESTIMONE, ovvero: DIVAGAZIONI SENZIENTI PER ATTORE SOLISTA “DI QUESTO”, da W. MAJAKOVSKJI Monologo a cura di: Vincenzo DI BONAVENTURA

Sabato 26 aprile ore 22.00

CMUSICA LIVE: “DIXIE HOGS” (Dixieland) Remo Leonzi – chitarra, voce, Michele Rapini – batteria Alessandro Di Bonaventura – tromba, Fabrizio Leonetti - clarinetto

Venerdì 2 maggio ore 21,30

VERNISSAGE. STORIE MONDIALI: “VISTE DA DISTE” Incontro con: Vladimiro DI STEFANO A cura di: Roberta DI SANTE

Venerdì 9 maggio ore 21,30

SAGGISTICA. “ANCHE SE NON SEMBRA” Discorsi su rapporti internazionali e teologia politica Incontro con: Andrea GIACOBAZZI, A cura di: Pietro FERRARI

Sabato 10 maggio ore 21,30

LIDO

Percorso Giulianova Paese. Domenica 4 maggio 2014 Faro Molo Sud - Faro Molo Nord -Piazzale Lungomare Monumentale - Caprice - Piazza Willermin Ritrovo/Partenza: Madonna dello Lungomare Ovest - Kursaal - Porto - Pois (Km. 5) Splendore, ore 9.30 RELIGIOSO Percorso: Splendore, Corso Garibaldi, Ist. AlSantuario - Centro Storico - Belvedere - Scalette Nord - Mercato coperto - Via Nievo - Via Parini Percorso: berghiero, Via- Splendore Falgioni, ritorno in via Gramsci, Scavi - Via Crucis (Km. 3,5) Splendore. Km. 6.00 FRAZIONI Data

Domenica, 23/03/14

Ritrovo e Partenza:

Pois, Ore 09.30

Percorso:

Data

Domenica, 06/04/14

Ritrovo e Partenza:

Parcheggio Santuario Madonna dello Splendore, Ore 09.30

Data

Domenica, 13/04/14

Ritrovo e Partenza:

Colleranesco, Ore 09.30

Percorso:

Colleranesco: Piazza S.Giuseppe - Via del Canale - Via Iaconi, Via Filetto - Mulinetto - Lago Paradise - Podere Marcantò - Via Campocelletti - Piazza S.Giuseppe (Km. 7)

Data

Domenica, 04/05/14

Percorso:

Splendore - Corso Garibaldi - Istituto Alberghiero - Via Falgioni - Ritorno in Via Gramsci Splendore (Km. 6)

Data

Domenica, 18/05/14

Percorso:

Belvedere - Bivio Maggi - Chiesetta S. Anna - Fonte Galliano - Frantoio Core - Belvedere (Km. 4,5)

Data

Domenica, 08/06/14

Percorso:

Azienda Di Giovanpietro - Convento SS. Sette Fratelli Mosciano - Villa Clesia - Ex campo tiro a volo (Km. 3,5)

BEL... VEDERE Ritrovo e Partenza:

Parcheggio dello Spendore, Ore 09.30

PERCORSO DI S. ANNA Ritrovo e Partenza:

Belvedere di Montone, Ore 09.30

CAMPESTRE Ritrovo e Partenza:

Azienda Agricola Di Giovanpietro, Ore 09.30

PER INFORMAZIONI: 329.2776644 - 348.7064230 oppure email giulianova@italianostra.org

La 2ª edizione del Torneo di calcio “Memorial Emilio Della Penna” è in programma, a Giulianova, dal 25 al 27 Aprile 2014

MUSICA LIVE. “LA CHITARRA TRA 700’ E 900’” Roberto DI STANISLAO – Chitarra classica

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Furore Titolo: Furore Autore: John Steinbeck Casa editrice: Bompiani, 633 pagg, 12 € Quello di Tom Joad è un fantasma che si ripresenta più attuale e spettrale che mai. Il viaggio della sua famiglia su una strada viva, senza fine e brulicante di migranti, popolo in cerca di una terra promessa, evoca il giorno in cui “gli eserciti dell’amarezza andranno tutti nella stessa direzione. E marceranno tutti insieme, e spargeranno un terrore di morte”. Il tenore apocalittico è il senso primo e ultimo di Furore perché quando la meccanizzazione agricola delle colture intensive e le pratiche economiche rendono mostri i trattori e le banche, i Joad rimangono devastati. L’illusione di essersi lasciati alle spalle una ferita vasta quanto una nazione è un miraggio e dura lo spazio di un niente: la polvere è ovunque e ai Joad non resta che chiedersi “come facciamo a vivere senza le nostre vite? Come sapremo di essere noi senza il nostro passato?”, e sono queste le domande che hanno trasformato Furore in un classico. Duro, estremo, non riconciliato, unico tanto da sollecitare l’inequivocabile sentenza di Tom Wolfe: “La grande letteratura americana è finita con John Steinbeck. Dopo di lui, il diluvio. Solo autori molli, contagiati dalla malattia perniciosa del romanzo francese: nessuno che abbia più raccontato una storia sporcandosi le mani con la realtà”. Imprescindibile.

Pubblica utilità Farmacie di turno 19/20 aprile Farmacia Comunale 21/27 aprile Farmacia Del Vomano 28/4 maggio Farmacia Marcelli Guardia Medica festiva e di urgenza Tel.: 085.8020362 Ospedale Civile Via Gramsci 085.80201 Pronto Soccorso 085.8020238 085.8020366 118 085.8020442 / 085.8020373 Croce Rossa Via Simoncini, 41/A 085.8007733 Consultorio Familiare Via Ospizio Marino 085.8020816 Polizia Veterinaria Pronto Intervento 085.8020818 (08.00-20.00)


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Primo e Secondo

Cucina “live”

su www.giuliaviva.it il video dell’intervista

Intervista a Sonia Ciabattoni e allo chef Luigi Rinaldi

Siamo ai Portici, con Sonia Ciabattoni. Il vostro negozio è da molto tempo in questo centro commerciale. Da quanto siete qui? (SC) Da 22 anni, l’attività è nata come centro di riparazione e si è poi sviluppata con la vendita di elettrodomestici, ed in un secondo tempo con casalinghi e articoli da regalo, curando anche la lista nozze, fornendo così un servizio agli sposi. Com’è cambiata nel tempo l’attività commerciale? (SC) E’ cambiata come tipologia di prodotti, come servizio al cliente, offrendo le maggiori informazioni su ogni prodotto, per evitare situazioni di non corretto utilizzo. Puntiamo molto sulla professionalità percepita. In che senso, e se, ha inciso la presenza di grandi centri commerciali sulla vostra attività? (SC) Ha inciso sicuramente, come luogo di aggregazione in cui il cliente prende tante informazioni. Però noi cerchiamo di seguire il cliente in una maniera completamente diversa. La manifestazione odierna evidenzia una certa attenzione alla cucina. I prossimi appuntamenti? (SC) Appoggiandoci ad ottime aziende

alterniamo iniziative che trattano dal dolce al salato, ma siamo sensibili anche alle richieste dei clienti. Il prossimo appuntamento sarà sul dolce. Allo chef Luigi Rinaldi chiediamo di parlarci brevemente della sua esperienza. (LR) Fare lo chef di cucina è un’esperienza magnifica, e comporta anche sacrifici enormi. E’ un lavoro che va amato perché possa riuscir bene e possa dare risultati soddisfacenti, sia da un punto di vista professionale che economico. Io sono rimasto un po’ sul tradizionalismo, sulle ricette tramandate dai nostri avi, magari rivisitate negli anni. La ristorazione vive un momento particolarmente felice da un punto di vista mediatico. Sono molti gli inviti a manifestazioni come questa? (LR) Oggi tanta gente ha bisogno di sapere, ma soprattutto di informarsi, su quello che è il buon mangiare, e di come realizzarlo. Con l’ausilio di alcuni attrezzi semplici, senza tanta tecnologia, che ci consentano di creare cibi come si faceva una volta. La gente ha bisogno di attingere a queste dimostrazioni, dove noi facciamo vedere “live” le cose più banali che si possono fare giornalmente in casa. Il pane, la pizza, le paste fresche, i dolci, tutto quello che è un po’ la base della cucina mediterranea. Non possiamo non chiederle una ricetta. (LR) Siamo a Giulianova, la ricetta non può non parlare di mare. Propongo i tortelli di mare. Con del cefalo e della pasta fresca.

di Pietro Carrozzieri


A tutto sport

Giulianova, si perde anche a Jesi

Ancora una sconfitta in trasferta per il Giulianova calcio, ormai in caduta libera dai playoff. Questa arriva dopo la sconfitta interna con l’Ancona, obiettivamente più forte sul campo, realmente la miglior squadra del campionato. Paradossalmente ancora non è matematica la salvezza, ma con alcuni scontri diretti delle altre squadre e la fase calante di alcune di queste, questo pericolo non sembra esserci. Purtroppo il treno playoff sta sfuggendo, anche perché il regolamen-

to impone una distanza minima dalla 2° classificata, 10 punti, che attualmente sono molti di più, quindi pur arrivando 5i, i playoff potrebbero non esserci. Ancora è prematuro valutare l’operato del nuovo allenatore, poiché l’avvicendamento in panchina è avvenuto nel momento in cui si sono infortunati i (pochi) attaccanti a disposizione. Infatti Broso, De Patre e Stornelli non sono a disposizione del mister da alcune giornate e come attaccanti sono stati adattati giocatori di altri ruoli, con ovvi problemi di efficacia nella fase di attacco. Pesante anche l’assenza di Del Grosso per 4 turni, quindi doversi inventare una squadra ogni giornata di sicuro non consente di poter proporre la propria idea di gioco. Questa valutazione sarà fondamentale per programmare, se

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di Daniele Adriani possibile in anticipo, il prossimo anno, che vedrà una nuova serie D. Con la LegaPro unica, tornerà ad essere la famosa 4° serie, in cui ci fu l’epopea del Giulianova negli anni ’70. Non a caso sabato 19 aprile ci sarà la presentazione della nuova sede di “Giuliesi per sempre”, associazione che detiene il titolo sportivo del Giulianova Calcio (acquisito tramite asta fallimentare). Nell’occasione saranno ospiti tanti big del passato e verranno mostrati i tanti trofei conquistati dal settore giovanile. Dando seguito alle parole del Presidente Mattucci, fin da ora bisogna riprogrammare il settore giovanile (partendo dalla scuola calcio) e lavorare con l’idea che saranno necessari alcuni anni per far crescere una nuova, forte, generazione di calciatori.

“A tutto sport” con la Delfino Nuoto Giulianova

su webtv.giuliaviva.it la registrazione della trasmissione L’associazione sportiva dilettantistica Delfino Nuoto Giulianova, è composta dal presidente e istruttore Rosanna Di Pietro, dall’allenatore e tecnico del settore agonistico Manuel De Vincentis, dal preparatore atletico e istruttore Gregory Recinelli e dalle istruttrici Barbara Bondi ed Enrica Natalini. E’ scientificamente provato che nuotare faccia bene alla salute, alla longevità ed

al benessere in generale. I benefici del nuoto, si fanno sentire prevalentemente sullo sviluppo della struttura ossea, che sarà armoniosa e completa, corregge le deviazioni della colonna vertebrale e contemporaneamente non sovraccarica le articolazioni perché viene praticato in un ambiente in cui è virtualmente assente la forza di gravità. Da anni insegniamo a bambini e ragazzi dai 3 ai 15 anni, la disciplina del nuoto con ottimi risultati sia dal punto di vista atletico che dal punto di vista sociale. In pochi anni, grazie all’esperienza degli istruttori e soprattutto al talento dei ragazzi, l’A.S.D. Delfino Nuoto Giulianova ha conquistato degli ottimi risultati sia in campo provinciale che in quello regionale. Ad esempio la nostra atleta Francesca

Campetti (classe 98) ha conquistato la medaglia d’oro e il titolo di campionessa regionale dei 50mt dorso. In un ambiente gioioso e amichevole, i nostri ragazzi si stanno preparando ad affrontare sfide sempre più emozionanti e noi tutti speriamo che nel prossimo futuro li vedremo competere nelle gare nazionali. Invitiamo tutti i ragazzi e i genitori che vogliono affiancare uno sport sano come il nuoto ad un’attività piena di soddisfazioni, a venirci a trovare presso la piscina Comunale di Giulianova. La nostra filosofia si riassume con una massima di un noto nuotatore italiano: “Migliore non è colui che arriva primo, ma colui che dà il massimo”. Massimiliano Rosolino


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Inviateci le vostre lettere, segnalazioni o foto a: ditelo@giuliaviva.it

Le strisce sparite

Quello nella foto è il passaggio pedonale che collega il marciapiede nord del piazzale della stazione con la fermata dei taxi, al centro della stessa piazza. Le strisce sono state dipinte non più tardi di una decina di giorni fa, intorno alle sei di mattina. Per evitare di sporcare la vernice fresca gli autobus in partenza a quell’ora hanno dovuto fare un sacco di manovre ed immettersi sulla nazionale dall’ingresso opposto. Poche ore dopo, però, le strisce erano già praticamente invisibili, già consumate dal passaggio dei mezzi. Va bene che siamo vicini alle elezioni e c’è fretta di far vedere che si fanno i lavori, ma in questa maniera non si tratta che di tempo e denaro buttati via! E-mail firmata

Ditelo@GiuliaViva.it Si prega cortesemente i nostri gentili lettori di contenere in termini di spazio i loro contributi, al fine di garantire una più ampia partecipazione ed evitare spiacevoli tagli.

Pulizie Carissimi, approfitto ancora della vostra rivista per fare un’osservazione scaturita da chiacchiere tra donne. Non sono solo le donne frustrate a fare le grandi pulizie prima che arrivi la colf per sentirsi dire che brava padrona di casa è. Anche la nostra attuale amministrazione si comporta in questo modo: in questi giorni è tutto un fervore di grandi pulizie, di manutenzione, di risposta ad esigenze evidenziate da lunghissimo tempo e mai soddisfatte e di rivoltamento di “frittate” che rivoltano qualcos’altro nei cittadini attenti. Non ci viene da pensare alla primavera, questa è l’ennesima di questa amministrazione, allora ci sentiamo costretti a pensare che le elezioni e la ricandidatura del sindaco possano entrarci in qualche modo. Se così fosse, dobbiamo auspicarci una tornata elettorale almeno ogni sei mesi! Buon lavoro. Lucilla

Abbattiamoli

Ho appena incrociato, con tanto di vigile al seguito, un camion del comune (si suppone) con un grande platano ridotto a pezzi su via Amendola. Mi viene il sospetto che ci sia un odio particolare da parte delle Autorità per gli alberi di una certa consistenza cronologica e morfologica, dopo l’abbattimento del tiglio secolare a fianco della Cupola e dell’altrettanto longevo pino di via Trieste. Altrimenti bisognerebbe fare altre supposizioni. Sfugge alla Giunta il valore di un albero antico che si collega a un paesaggio e a una storia della città, talvolta per centinaia di anni, e che segna la memoria stessa degli abitanti e l’immagine di una data zona insieme agli edifici e al reticolo stradale. L. M. .

Ritardi ingiustificati Proprio mentre il sindaco Mastromauro annuncia di voler snellire l’iter burocratico nelle pratiche comunali assumo la determinazione di denunciare le gravi inefficienze dell’Ufficio Tecnico del “suo” Comune. Sono molti i liberi professionisti come me che subiscono gravi ed ingiustificati ritardi nel rispetto dei tempi legati alle pratiche urbanistiche. La legge prevede una risposta (positiva o negativa con osservazioni) entro i 30 giorni e pre-

vede anche che l’intera pratica sia conclusa entro i 90 giorni. A causa di continui lungaggini, mi ritrovo clienti che desistono dal fare investimenti con il risultato che il mio è stato un lavoro per cui non posso chiedere un compenso non avendolo potuto concludere. In un periodo di difficoltà per tutti, l’Amministrazione dovrebbe se non agevolare, quantomeno rispettare i giusti tempi. M. T.


XV FESTIVAL INTERNAZIONALE DI BANDE MUSICALI Ventiquattro Bande provenienti da tredici nazioni daranno vita alla 15a edizione del Festival Internazionale di Bande Musicali in programma a Giulianova dal 29 maggio al 2 giugno 2014. All’evento si sono iscritti gruppi provenienti da Giappone, Ucraina, Bangladesh, Guatemala, Francia, Romania, Repubblica Ceca, Polonia, Bulgaria, Ungheria, Croazia, Lituania, e naturalmente dall’ Italia. La manifestazione è promossa dall’associazione culturale “Padre Candido Donatelli” e offre al grande pubblico la possibilità di incontrare e conoscere le tante realtà culturali che in ogni angolo del mondo si dedicano a mantenere viva la tradizione della musica per banda. “Abbiamo raggiunto un numero record di gruppi nonostante il momento di crisi – commenta soddisfatto Mario Orsini – Presidente del comitato organizzatore insieme a Gianni Tancredi, Francesco Rastelli, Willy Barlafante, Michele Maruccia e Laura Orsini – Il nostro Festival Internazionale è oramai accreditato in tutto il Mondo grazie alla qualificata giuria e all’organizzazione che offre ai gruppi un ottimo supporto. La manifestazione è oramai un appuntamento di richiamo, di quelli da mettere sul curriculum e per noi questo è motivo di orgoglio. Ed è un evento di valenza culturale che contribuisce a divulgare ad un vasto pubblico generi di musica per banda molto diversi tra di loro”. In questa edizione, l’organizzazione donerà ai gruppi un’opera pittorica firmata dall’artista Miriam Salvalai. Nel dipinto è raffigurata la cupola della chiesa di S. Flaviano. Miriam Salvalai è nata a Fiorenzuola d’Arda (Pc), vive e lavora a Giulianova. Ha conseguito il diploma di “maestro d’arte” presso l’Istituto “Paolo Toschi” di Parma nel 1973. Ha partecipato a diverse mostre collettive nazionali tra cui la Biennale di Firenze e la Biennale di Roma. “Personali” in diverse città tra cui Aosta (Sala d’Arte Comunale), Caserta (Sala Bianca della Reggia). Numerosi i premi di pittura che hanno visto la sua presenza tra cui la finale nazionale a Venezia dei “Pittori di Marina” . Interventi eseguiti per conto di Enti Pubblici. Dipinti presenti in numerose collezioni private e pubbliche.

Marcatura a uomo per il Campo Castrum Caro Sindaco, sono trascorsi molti mesi dall’approvazione della ristrutturazione del “Campo Castrum”. Il suo mandato elettorale volge al termine e la città non sa a che punto si trova la “pratica Castrum”. In quest’ultimo scorcio di legislatura intensificherò la mia marcatura a uomo nei Suoi confronti e rassicuro tutti gli amanti dello sport e in particolare quelli del calcio che continuerò a farlo anche con chi sarà chiamato prossimamente ad amministrare questa nostra bella ed amata città. Giancarlo De Falco



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