GiuliaViva anno IV n.2 del 25 gennaio

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Anno IV numero 2 del 25 gennaio 2014 (62) GiuliaViva è anche on-line su www.giuliaviva.it

Quindicinale d’informazione giuliese distribuzione gratuita - tiratura 2500 copie

Il consigliere di salvataggio Maggioranza in fibrillazione per il raggiungimento del numero legale in consiglio



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Istantanee giuliesi

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Nastri di fine mandato

E io pago!

invito ai cittadini

Dopo una gestazione di oltre quattro anni, ha finalmente visto la luce l’Ufficio Europa del Comune di Giulianova, ennesimo “progetto fortemente voluto” dal sindaco Mastromauro. Si sa, a ridosso della fine del mandato ed in chiusura dei giochi per le candidature regionali ogni mezzo è lecito. Anche rispolverare un’ipotesi tenuta quattro anni in un cassetto. O elevare a “progetto” lo spostamento di un po’ di mobilio e l’apposizione su un muro di una targa azzurra con la scritta “Giulia.Eu”.

Adesso è ufficiale, certificato nero su bianco sul numero di “Piccola città” dello scorso 11 gennaio: il Palazzo usa denaro pubblico, cioè soldi nostri, per farsi propaganda. Travestita da resoconto delle proprie attività, peraltro già veicolata con le bollette della “Julia Servizi Più”, ma pur sempre propaganda. Non sappiamo quanto sia costata l’operazione, ma fosse anche un solo euro, il principio non cambierebbe. Non sappiamo neppure se, all’interno della giunta o della maggioranza consiliare, si sia levata qualche voce di dissenso: all’esterno nulla è trapelato lasciando a tutti, assessori e consiglieri, la corresponsabilità del “chi tace acconsente”.

L’associazione “Il Cittadino Governante ” invita i cittadini di Giulianova all’incontro che si terrà sabato 8 febbraio 2014, alle ore 17.30, nella Sala Buozzi (Giulianova Paese, Piazza Buozzi). Una iniziativa che nasce nel solco dell’impegno, vivo e costruttivo, espresso da Franco Arboretti, nostro rappresentante in Consiglio comunale: un punto di sintesi del lavoro svolto, un momento di confronto per immaginare insieme una città capace di cambiare davvero. Ciascuno di noi considera Giulianova un bene condiviso di fondamentale importanza; d’altronde è la casa della nostra comunità; è il bene comune per eccellenza che si aggiunge ai beni privati di ciascun cittadino o famiglia. Viene naturale, quindi, occuparsene. Da questa idea semplice nascono le ragioni del nostro essere cittadini partecipi alla vita pubblica e dell’invito che vi rivolgiamo. Insieme vogliamo mettere a fuoco temi cruciali a cui dare soluzioni adeguate e, via via, affinare un programma moderno per la nostra città: un programma con obiettivi possibili da realizzare e coerente con le opzioni di fondo a cui è necessario tendere se si vuole aspirare a prospettive migliori anche per le future generazioni. Un sogno? No. Un progetto ampio, una sfida difficile che ha bisogno di tanto entusiasmo, di tanto impegno e di tanto studio. Un progetto che non può prescindere dalla capacità della società civile di esprimersi e strutturarsi; in sostanza dal Tuo sforzo personale, dalla Tua voglia di alzarti e metterti in gioco. Ci vediamo sabato 8, nel pomeriggio, alla Sala Buozzi. Il Cittadino Governante

Un sogno durato troppo poco

Ci hanno sperato un po’ tutti: automobilisti, commercianti, alunni della scuola elementare, frequentatori abituali e non, accomunati dalla speranza che il semaforo “intelligente” di piazza della Libertà

fosse stato finalmente disattivato, azzerando le code ed abbassando l’inquinamento. Qualcuno, romanticamente, era arrivato a ipotizzare che fosse stato lo stesso impianto, intelligentemente, ad autoimporsi la luce lampeggiante, stanco degli improperi degli automobilisti, delle lamentele dei pedoni, dell’irritazione dei bottegai. L’illusione, purtroppo, è durata lo spazio di qualche giorno: a semaforo riacceso, il rosso, il giallo e il verde sono tornati padroni del traffico, signori delle code, dispensatori di gas di scarico. Ed il sogno è finito.


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Fatti in primo piano

Rifiuti: la nuova stagione

di Paolo Innocenti

Un montagna colossale di rifiuti ed una altrettanto colossale montagna di denaro speso: il succo di quasi quindici anni di politica ambientale locale è tutto qui. Dalla ormai lontana e fallimentare esperienza della Sia, attraverso le successive stagioni targate Cirsu, Sogesa, AIA e via elencando, tutte le strade intraprese fino ad oggi hanno dimostrato di condividere la stessa, inaccettabile caratteristica, quella di condurre sempre più lontano dalla soluzione concreta e definitiva del problema. Un po’ di numeri possono aiutare a comprendere meglio. Secondo uno studio della Cgia di Mestre, l’Italia ha fatto registrare, nel periodo 2000-2011, un’inflazione complessiva vicina al 30%, mentre il costo dello smaltimento dei rifiuti, sempre su base nazionale, si è in-

crementato di oltre il 60%, dunque di più del doppio. All’incirca nello stesso periodo, a Giulianova il costo della gestione dei rifiuti è lievitato dagli 1,76 milioni di euro del 2001 agli oltre 5,87 milioni del 2013 (circa un quarto dell’intera spesa pubblica!), con un incremento di quasi tre volte e mezza. Inoltre, smaltire una tonnellata di rifiuti costava all’epoca poco più di 61 euro alla tonnellata, mentre oggi quel costo è cresciuto fino a 177 euro, ovvero quasi il triplo di dodici anni fa. Tutto questo mentre la percentuale di raccolta differenziata che nel 2001 segnava un patetico 6% si è innalzata fino a superare il 65%. Qualcosa non torna, è evidente, e torna ancor meno se si mette a confronto la situazione giuliese con quella di altre, similari realtà italiane. Capannori, in provincia di Lucca, uno dei comuni guida nell’ambito di quel complesso sistema di riciclaggio e riduzione della massa del pattume che passa sotto il nome di strategia “Rifiuti zero”, fra il 2005 ed il 2010 ha visto salire la quota di raccolta differenziata da circa il 30 ad oltre il 71%, diminuire i costi di conferimento di quasi la metà e ridursi la Tarsu di circa il 20%. A Giulianova è accaduto esattamente l’inverso: la percentuale di differenziazione è sì aumentata, ma anziché portare con sé l’attesa riduzione dei costi, ha paradossalmente prodotto nuovi, ulteriori aggravi per le casse pubbliche e di conseguenza per le tasche dei cittadini. La strategia “Rifiuti zero” abbracciata dall’amministrazione non ha prodotto

risultati tangibili, partorendo nell’arco di un anno il misero topolino del “Centro Studi Rifiuti”, ridimensionando l’annunciato cambio di rotta della politica ambientale cittadina a semplice operazione di facciata. Senza nulla togliere alle competenze dei componenti il neonato centro studi, tutto è ancora limitato al campo delle teorie, mentre le esigenze ambientali (ed economiche) richiederebbero al contrario un rapido passaggio alla fase pratica. Dopo quasi quindici anni di proclami, promesse illusorie, svolte annunciate e mai realizzate partoriti da giunte dei più disparati colori crediamo che la misura sia colma e sia giunta l’ora di cambiare registro. Esperienze come quelle di Capannori e di numerosi altri comuni (su tutti Vedelago, in provincia di Treviso) dimostrano che l’annoso ed esorbitante problema dei rifiuti può essere non solo risolto in tempi relativamente brevi, ma addirittura trasformato in un’occasione di crescita ambientale ed economica del territorio. Da qua si dovrà necessariamente ripartire, ma servono volontà e competenze: la stagione delle chiacchiere è ormai definitivamente chiusa. Quasi tre anni or sono l’associazione “Il Cittadino Governante” ebbe modo di organizzare sul tema una conferenza dal titolo “I rifiuti: da problema a risorsa”, svoltasi presso il centro congressi Kursaal V il 2 aprile 2011. I video dell’incontro sono visionabili all’indirizzo web http://www.ilcittadinogovernante.it


Accade in città

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I Sinfonici 1994 - 2014 venti anni di musica di Sergio Piccone Stella

Nel lontano 1994 nacque l’Associazione Musicale Orchestra Giovanile I Sinfonici. Fin dal suo primo giorno di vita, l’obiettivo dell’Associazione fu quello di dare grande impulso all’attività musicale, in particolare quella concertistica-orchestrale che negli anni 90, nella nostra provincia, miseramente languiva. Parallelamente in quegli anni, si registravano forti segnali di un rinnovato interesse verso la musica colta: i Conservatori accoglievano tanti nuovi iscritti, gli Auditorium ed i Teatri vedevano crescere le presenze di giovani ed adolescenti. Da qui l’idea di fondare un’Orchestra Giovanile con il precipuo scopo di un importante e qualificata attività di promozione artistica, di formazione del pubblico e di promozione di nuovi talenti, nella scuola, nel territorio e nel tessuto sociale, anche “al servizio” delle più qualificate attività delle istituzioni pubbliche e private del settore. Ma chi mai avrebbe creduto in questa idea “folle”? Eppure qualcuno ci fu... L’Amministrazione comunale di Mosciano Sant’Angelo all’epoca guidata dal Sindaco Di Marcello, accolse entusiasticamente l’idea e fece di più: stipulò una convezione con la nascente Orchestra, il Teatro “Acquaviva” divenne la sede stabile ed assegnò un cospicuo finanziamento. Da qui iniziò un’in-

tensissima attività concertistica: tanti giovani diplomandi, diplomati e docenti di Conservatorio diedero il loro prezioso contributo di idee, competenze e tante ore di studio per far crescere e conoscere questa nuova realtà musicale, che in quegli anni rappresentò una novità assoluta, tanto da meritare l’attenzione di testate giornalistiche specializzate di livello nazionale. Il Maestro Ennio Morricone, il quale mi onora della Sua amicizia e stima, volle dare anch’egli un grande e meraviglioso contributo: dal 1994 è Presidente Onorario dell’Orchestra Giovanile I Sinfonici. Dall’anno 2009, grazie all’interessamento e disponibilità del Sindaco Mastromauro, la sede artistica è a Giulianova presso la Scuola Media quartiere Annunziata, dove si tengono da anni corsi strumentali quali: pianoforte, violino, violoncello, contrabbasso, flauto, oboe, clarinetto, sassofono, corno, tromba, trombone, percussioni, chitarra, canto, canto corale per adulti e bambini, corsi musicali per adulti. Nel consultare l’archivio, passaggio necessario per stilare questo intervento, ho riletto articoli, programmi di sala, appunti, lettere. Varie centinaia di giovani studenti e docenti, hanno partecipato in questi venti anni alle attività concertistiche de I Sinfonici, si è creato un tessuto di “veterani” che sono cresciuti

isinfonici@fastwebmail.it www.facebook.com/isinfonici con questa esperienza e lavorano per promuovere la musica nella scuola, nel sociale ed a livello professionale. Giovani musicisti appassionati ed intelligenti, che sono attivi in varie regioni d’Italia, in importanti attività di promozione della cultura musicale. Da allora ad oggi l’Orchestra è cresciuta, ha realizzato tantissime attività, ha avuto il piacere di vedere molti allievi diventare professionisti, ospitare tanti musicisti-concertisti di chiara fama, diventando sempre di più un riferimento per appassionati, professionisti e amici. Mi piace ricordare una data: 16 marzo 2008. Quel giorno presso la Sala del Kursaal, l’Orchestra Giovanile I Sinfonici tenne un concerto per le classi elementari IV e V “Don Milani”. Ci fu un meticoloso lavoro di preparazione all’ascolto grazie alla disponibilità ed alla collaborazione delle maestre, in particolare di Irene Lattanzi, la quale si prodigò tantissimo per la riuscita dell’evento. Fu un concerto particolarmente emozionante: non dimenticherò mai gli occhi, gli sguardi, dei tanti bambini presenti al concerto; lo stupore, la meraviglia, l’emozione che provarono all’ascolto dal vivo dei tanti strumenti musicali: violini, viole, violoncelli, contrabbassi, flauto, oboe, clarinetto, sassofono. Dei tanti, ma veramente tanti concerti tenuti dall’Orchestra, questo è stato uno dei più belli ed entusiasmanti. Chiudo ringraziando di cuore tutti quelli che in questi anni hanno partecipato con noi facendo diventare l’Orchestra quella che è oggi. Un luogo professionale ma sempre pronto ad entusiasmarsi per la scoperta di nuovi talenti che amano come noi questo bellissimo lavoro.

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Parliamone

di Franco Arboretti

Una variante inutile Insensata chiusura dell’amministrazione alle migliorative proposte del Cittadino Governante

Il Consiglio Comunale si è di nuovo occupato del Piano Demaniale Marittimo (PDMC) per rispondere alle osservazioni presentate da operatori e associazioni. Anche Il Cittadino Governante, con spirito costruttivo, ha presentato 12 osservazioni per migliorare il piano e porre le basi per il governo ottimale della spiaggia giuliese. L’equilibrio ambientale e la bellezza del paesaggio marino (la vista del mare, l’ampiezza dell’arenile, gli scorci panoramici, quel che resta della macchia mediterranea) sono un bene in sé e nel contempo sono le nostre risorse più efficaci per garantire uno sviluppo di qualità del settore turistico, duraturo nel tempo, capace di attrarre turisti, specialmente ora che altrove si profila

la crisi del turismo balneare poco attento agli aspetti naturali e paesaggistici. Riteniamo che la tutela ambientale e quella paesaggistica dell’arenile e dei lungomari giuliesi siano decisive per la nostra città e che vadano più coerentemente perseguite nella normativa del PDMC. Hanno ispirato le nostre osservazioni obiettivi quali: a) Recuperare e tutelare la vista mare. b) Prevenire l’eccessiva antropizzazione (numero esagerato di stabilimenti e manufatti) dell’arenile per evitare il ripetersi anche a Giulianova del famigerato “modello Ostia”. c) Evitare l’installazione di impianti impropri o impattanti sulla sabbia. d) Rispettare gli equilibri dei sistemi naturali (acque marine pulite, pinete

salvaguardate, piena funzionalità dei canali a mare). e) Garantire ai cittadini e ai turisti una maggiore quantità di spiagge libere: ciò è particolarmente doveroso in un periodo di crisi come quello che stiamo vivendo. Garantire agli hotel sprovvisti di concessione la possibilità di disporre di un numero di ombrelloni in base al numero delle camere (prevedendolo in normativa) nella spiaggia in concessione più vicina. Le nostre osservazioni sono state escluse riteniamo illegittimamente, con un atteggiamento di chiusura da parte dell’amministrazione comunale. Per questo ci sarà il nostro ricorso al TAR. Abbiamo motivo di credere che il passaggio consiliare del 17 gennaio sarà annullato e dovrà essere ripetuto: la fregola elettoralistica porterà quindi, probabilmente, solo a parole scritte sull’acqua. Ecco, comunque, le cose che chiedevamo per migliorare il PDMC, alle quali è stato detto un incomprensibile no: 1) Aumentare il fronte delle spiagge libere fino al 30% del totale dell’arenile partendo dalla conferma di quelle già esistenti, distribuendole armonicamente da nord a sud, riducendole di numero ma ampliandole. 2) Evitare i numerosi “tagli” previsti dal piano vigente e recuperare, invece, spiaggia libera solo dalle concessioni superiori ai 100 m. (come tra l’altro pre-


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Il ritorno di Testardi di Paolo Innocenti vede la nuova normativa regionale) per ottenere una spiaggia libera di almeno 50m. a sud del Caprice e spiagge libere più ampie nel tratto nord (utili anche per la forte presenza di turisti che amano andare nei camping). 3) Recupero della visuale verso l’arenile ed il mare, sia dai lungomari che dai moli nord e sud del porto, evitando le barriere costituite da: recinzioni, siepi, manufatti coprenti oltre il 25% del fronte lineare concesso e ombrelloni hawaiani. 4) Rinnovare la concessione solo se c’è stato l’adeguamento previsto dal PDMC, in particolare per il recupero della vista mare e dell’arenile per le spiagge libere. 5) Azioni finalizzate alla garanzia di acqua marina pulita e cioè: pieno e costante funzionamento dei depuratori, disinquinamento dei fiumi, eliminazione delle acque nere riversate, illegalmente, nei canali a mare. 6) Rinaturalizzazione (con dune) delle spiagge a ridosso degli argini del Salinello e del Tordino. 7) Garanzia di una fascia di 10 m. per passeggio sulla battigia (almeno nei tratti di maggiore profondità dell’arenile. 8) Evitare la costruzione sull’arenile di piscine e di impianti sportivi impattanti (campo di calcetto, campi da tennis e da mini-golf) e di impianti autonomi rispetto agli stabilimenti balneari. 9) Riconversione dell’impianto La Playa in stabilimento balneare con la conces-

È successo di tutto nel corso del consiglio comunale dello scorso 17 gennaio. È successo soprattutto che l’approvazione della variante al piano spiaggia ha rischiato di arenarsi sulla mancanza del numero legale. Complici i vuoti nelle file della maggioranza e con l’uscita strategica dall’aula delle opposizioni, il numero dei presenti non era infatti sufficiente a garantire lo svolgimento delle operazioni di voto. La cronaca della serata parla del frenetico picchiettare del sindaco sulla tastiera del cellulare, del traccheggiare del presidente del consiglio per ritardare il momento della conta. Poi, dopo qualche minuto scandito dal trillare dei cellulari, il consione di spiaggia con ombrelloni, previa eliminazione del campo di calcetto per recuperare la vista mare dal lungomare e la prospettiva sull’arenile dall’inizio del molo sud, e per di ridare tutta la profondità alla spiaggia libera (che attualmente è nascosta dal campo di calcetto). 10) Gestione ottimale dei canali a mare - in attesa di un sistema di collettori paralleli all’asse longitudinale dell’arenile che ne consenta l’eliminazione - per evitare gli allagamenti del Lido durante le forti piogge.

sigliere Testardi, in precedenza uscito insieme al resto della minoranza è rientrato inaspettatamente in aula. Rispondendo “presente” all’appello del segretario comunale ha così salvato la baracca traballante di una maggioranza sempre più in bilico, alla quale questa volta non sarebbe bastata neppure la consueta stampella dell’ex avversario Giancarlo Cameli. Folgorato da un improvviso ripensamento o sollecitato da occulti ordini di scuderia Testardi ha comunque meritatamente guadagnato sul campo i gradi di consigliere di salvataggio I video della seduta consiliare sono visionabili su: www.ilcittadinogovernante.it

11) Evitare nel periodo invernale le recinzioni delle concessioni. Ricoverare beni e attrezzature, quando non possibile all’interno degli stabilimenti, in piccole aree recintate con sistema a giorno con impatto finale minimo sul paesaggio marino e, comunque, improntato al massimo decoro. Concludiamo questa sintetica illustrazione con una domanda finale. E’ sensato, è da persone responsabili, è da amministratori illuminati bocciare, senza volerle addirittura nemmeno discutere, le proposte sopra ricordate?


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La pagina della Cultura

Homo Viàtor, Sui sentieri dell’Assoluto Ascensioni, emozioni, soliloqui, colloqui sul Gran Sasso d’Italia di Giovanni Di Luca

I Sentieri dell’Assoluto, di cui parla il volumetto dell’anonimo Homo Viàtor, sono quelli fisici o materiali che conducono sulle vette della catena del Gran Sasso, ma anche e soprattutto quelli metafisici o spirituali che, nell’alta montagna, sollevano spesso lo spirito verso l’Altissimo. L’autore, mentre compie le sue ascensioni, è preso dal fascino della montagna e dal linguaggio spirituale che da essa promana e prova emozioni che si tramutano in ele-

vazioni dello spirito e si esprimono ora in soliloqui pensosi, ora in intimissimi colloqui con Dio. Mentre sale verso le vette, l’autore in realtà va alla ricerca dell’Assoluto verso il quale si sente attratto come il pellegrino (l’homo viàtor) che “va in cerca del santuario, dove entrare nella sfera del divino”. Egli infatti dichiara espressamente di sentirsi “come ogni povero uomo, un pellegrino dell’Assoluto, attingibile in qualche modo sui sentieri della montagna, ai vertici della natura, nei silenzi del cosmo”. Per questo “la stessa montagna gli si profila come un santuario in cui palpita la presenza di Dio; la vetta infine come un altare su cui salire per celebrare le lodi del Creatore e proiettarsi misticamente verso l’Assoluto”. Nella Premessa all’inizio del volumetto, l’autore molto modestamente dichiara di non essere né un poeta né un mistico, ma un semplice filosofo “abituato certamente a pensare, ragionare, argomentare, ma anche a riflettere, ascoltare, intuire e far emergere le cosiddette

ragioni del cuore, ossia le profonde intuizioni dello spirito umano, che coinvolgono la stessa sfera emotiva, di fronte allo spettacolo della natura, allo scenario immenso del cosmo, al mistero insondabile della nostra breve esistenza terrena”. In realtà, nelle dense pagine del volumetto, non mancano momenti intensamente poetici e, a volte, di mistica elevazione. Questa singolare pubblicazione costituisce certamente un forte stimolo per lo spirito degli amanti della montagna che siano atti a percepire il linguaggio spirituale che da essa promana. Le descrizioni dei luoghi sono opportunamente abbellite dalle foto, ad essi relative, per agevolare la comprensione dei sentimenti e delle riflessioni che essi hanno concorso a generare. La vivezza delle emozioni, la profondità delle riflessioni e la bellezza delle foto a colori fanno sì che il volumetto di questo Homo viàtor risulti veramente pregevole e fortemente gratificante per chi non disdegni di salire in alto, di percorrere le vie dello spirito, sulle tracce dell’Assoluto. Chi desiderasse acquistare il volumetto (pp. 57, euro 5.00) si può rivolgere presso le varie librerie di Giulianova.‘


Una Città per cantare

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Bruce Springsteen, High Hopes di Aldo Minosse Malatesta

Questa nuova rubrica - che parla di musica, di artisti famosi e di altri che speriamo lo diventino - si apre con un pezzo da novanta, The Boss e il suo nuovo High Hopes, uscito il 14 Gennaio scorso. In 8 pezzi su 12 è presente Tom Morello, chitarrista dei mai dimenticati Rage Against the Machine. Il fatto che il disco non contenga solo inediti fa storcere il naso a molti fan. Contestano appunto la presenza di materiale già pubblicato e privo di omogeneità. Bruce spiega in varie interviste le motivazioni che lo hanno portato a trovare una casa appropriata a brani, spesso scartati da lavori precedenti. Mai restio ai cambiamenti, il Boss ha modificato nel tempo il modo di comporre e registrare. Negli anni

‘70-’80 entrava in studio con la E-Street, registrava tantissimi pezzi e poi sceglieva con i collaboratori quelli più adatti al disco che aveva in mente, arrivando a scartare fino a 30 pezzi pronti. Solo da The Rising in poi, è il nuovo produttore Brendan O’Brien, a decidere i provini da registrare, cosi che i brani finiti scartati si riducono a 2 pezzi al massimo. In High Hopes intende riunire canzoni alle quali riteneva di non aver ancora dato una adeguata sistemazione, non si tratta certo di scarti. Down in the hole, ad esempio, rimasta fuori da The Rising, è una ballata dal ritmo sostenuto e impreziosita dal cantato sussurrato, dal controcanto femminile e dai cori dei suoi tre figli. La cover che apre l’album e gli dà il titolo è un brano degli Havalinas (1990), dal ritmo vivace, che dà a Bruce la possibilità di un’apertura con la band, fiati in primo piano, come in un Carnevale di New Orleans. The Ghost of Tom Joad, già nell’omonimo cd del 2002 in versione acustica, è ora registrata insieme alla E Street e Tom Morello, che col suo stile assolutamente inconfondibile, la rende esplosiva. Dream baby dream è una rendition

di un oscuro pezzo dei Suicide, band di avanguardia proto-punk newyorchese degli anni ’70. Bruce la trasforma in preghiera, in accorato invito a mantenere la fiamma accesa. Le tastiere sintetiche, che entrano ad un certo punto a sostituire l’harmonium, fanno decollare il pezzo, esprimendo un pathos di elevata intensità. Da noi apprezzatissima anche la cover dei The Saints, gruppo punk australiano per eccellenza (il loro I’m Stranded del 1977 è un must). Bruce ripropone Just Like Fire Would, pezzo della loro carriera più matura, che gli calza a pennello. The Wall arriva da una session con la band del ’98 e ci fa ritrovare alle tastiere Danny Federici, venuto a mancare nel 2008; in Harry’s Place e Down in the Hole ritroviamo anche lo storico sassofonista Clerence Clemonce, anch’egli scomparso nel 2011. Dunque, un disco per noi con una sua coerenza musicale e molto rock. I pezzi degli anni ‘90 suonano benissimo accanto a quelli degli anni 2000. Bruce con la E-Street Band riparte per l’ennesimo tour e a chi gli chiede se è stanco di lavorare, risponde: musicians don’t call it working; they call it playing.

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Interferenze visive

Siamo tutti Sherlock Holmes

di Antonio D’Eugenio

Ruben Castillo, un giudice federale dell’Illinois, ha stabilito che il personaggio di Sherlock Holmes, il celebre investigatore scozzese, in America non sia più coperto dai diritti d’autore, divenendo in tal modo di proprietà pubblica. Sicuramente Sir Arthur Conan Doyle, il creatore del famoso personaggio, non sarebbe contento di questa decisione e anzi rabbrividirebbe al pensiero che da oggi in poi chiunque può liberamente raccontare le vicende del suo eroe, apparso per la prima volta nel romanzo Uno studio in rosso del 1887. Ma se la letteratura perde il suo fascino, altrettanto non si può dire del cinema che ora più che mai risente positivamente di questa svolta poiché nelle televisioni di tutto il mondo proliferano i titoli che raccontano le gesta di Holmes, che siano vecchi o recenti. Come non ricordare i primi lungometraggi Le avventure di Sherlock Holmes girato nel lontano

1905 da James Stuart Blackton, Il mastino di Baskerville diretto nel 1939 da Sidney Lanfield o Piramide di Paura di Barry Levinson del 1985 che vede fare la sua comparsa sul grande schermo uno Sherlock giovane e inesperto alle prese con un caso molto misterioso. Tutti questi film hanno segnato la storia cinematografica e i cui eredi, soprattutto film per la televisione, non hanno avuto il medesimo successo; infatti solo negli ultimi anni il detective di Baker Street ha trovato nuova linfa vitale, grazie alla saga di Sherlock Holmes iniziata nel 2009 con l’omonimo film e con il suo seguito Sherlock Holmes – Gioco di ombre del 2011. Entrambe le pellicole, la cui sceneggiatura è tratta dal fumetto scritto appositamente da Lionel Wigram, sono dirette da Guy Ritchie ed interpretate da Robert Downey Jr. nel ruolo di Holmes e Jude Law nella parte del dottor John Watson. Se i nuovi film danno al personaggio un’immagine più dinamica e sagace dell’originale, le serie tv salgono al livello successivo con l’ausilio della tecnologia e di un intelletto fuori dal comune del protagonista. Si tratta di Sherlock il serial britannico partito nel 2010, creato da Steven Moffat e Mark Gatiss e interpre-

tato da Benedict Cumberbatch (Holmes) e Martin Freeman (Watson). Tuttora in programmazione, Sherlock vanta numerosi fan in tutto il mondo e si contende il primato di audience con l’avversario americano Elementary. Il telefilm, ideato da Rob Doherty, è basato su una rilettura in chiave moderna del personaggio in completo scozzese con la pipa e la lente d’ingrandimento, riambientando a New York le indagini di Holmes interpretato da Jonny Lee Miller, con Lucy Liu nei panni della versione femminile di Watson. Gli episodi di Elementary, pur essendo scollegati gli uni con gli altri, hanno un filo conduttore che prosegue lungo l’intera storia e rispetto alle precedenti trasposizioni hanno un elemento in più: le debolezze di Sherlock. Proprio il lato umano rende questa figura più intrigante agli occhi del pubblico. Ma, che sia del 1887 o del 2014 Sherlock non smette di affascinare intere generazioni con le sue straordinarie vicende e, nonostante l’attuale facilità di divulgazione, resta e resterà sempre una creatura di Arthur Conan Doyle.


Dove Cosa Quando

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Appuntamento al cinema

spettacoli in prima visione al Moderno Multiscreen Tutta colpa di Freud

THE COUNSELOR Il procuratore

Sala 2 Sabato 25 – Domenica 26: 16.00 – 18.15 - 20.40 – 22.45 Lunedì 27 : 21.15 Martedì 28 : chiuso per riposo Mercoledì 29 : 21.15

Sala 1 Sabato 25 – Domenica 26: 18.30 - 20.40 – 22.45

Il castello magico Sala 1 Sabato 25 : 16.40 Domenica 26 : 15.00 – 16.40

The Wolf of Wall Street Da giovedì 30 gennaio

Info:085.8028649

Anita B RASSEGNA D’ESSAI

Lunedì 27 : 21.30 Mercoledì 29 : 21.30

Concerti mostre ed eventi Dario Fo a Fermo Dario Fo. sabato 25 gennaio, al Teatro dell’Aquila di Fermo con “In Fuga dal Senato”. L’ingresso allo spettacolo prevede un biglietto di 12 euro. Ai presenti verrà distribuito un coupon per l’acquisto del volume a prezzo ridotto nel foyer del teatro.

Venerdì in Biblioteca. Autori e lettori a confronto Proseguono gli incontri quindicinali organizzati presso le sale della Biblioteca Civica Bindi di Giulianova (dalla Cooperativa Il Volo) con gli autori e le autrici del nostro territorio: venerdì 31 gennaio 2014 appuntamento con il giornalista e scrittore Sergio Menotti Di Diodoro, vincitore nel 1975 del Premio Teramo con il racconto “Assoluto mentale”.

Il circolo “Il Nome della Rosa” Sabato 25 gennaio ore 21,30

TEATRO: IL TRENO E IL SOTTOMARINO Da Nazim Hicmeth, Monologo a cura di Vincenzo Di Bonaventura

Domenica 26 gennaio ore 18,00

Seminario: Incontro con Gabriele Esposito

Domenica 2 febbraio ore 17,00

“English reading for kids” Lettura animata per bambini in lingua inglese A pagamento (€ 5,00) A cura di: Valeria Marziani

Domenica 2 febbraio ore 21,45

CINEMA: “L’ULTIMA FOLLIA DI MEL BROOKS” Mel Brooks - 1976 - A cura di: Vincenzo Di Frischia

Venerdì 7 febbraio ore 21,30

NARRATIVA: “YOU GOD” Incontro con: Annarita Patrino A cura di: Gianmaria Di Silvestro - Ass.ne Nuove Sintesi

Grazia Scuccimarra al Kursaal Grazia Scuccimarra a Giulianova, venerdì 7 febbraio al Kursaal del Lido, alle ore 21,30, nello spettacolo “Chiedo i danni”

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You God Autrice: Annarita Petrino

Casa editrice: Il Papavero prezzo € 6,00 In vendita presso la libreria Cattolica di Teramo, sulle principali librerie online e sul sito dell’editore. L’associazione Culturale “Nuove Sintesi” presenta Il libro “You God” dell’autrice Annarita Petrino venerdì 7 febbraio alle ore 21.30 presso il Circolo Virtuoso “Il nome della Rosa”, via Gramsci 4/6 Giulianova. Introduce Gianmaria Di Silvestro. Sarà presente l’autrice.

Il libro si propone di coniugare fantascienza e fede, giungendo a una sintesi: una fantascienza in grado di rispondere alle provocazioni lanciate dalla fantascienza tradizionale, dove troviamo spesso scenari in cui Dio risulta assente o viene incarnato da nuove forme di religione, di solito collegate a nuove culture, a nuove razze (aliene) o a nuovi assetti sociali e governativi. Gli scenari sono quelli in cui l’uomo ha tutte le risposte, manipola tutto ciò che riguarda se stesso e la natura. In altre parole scenari in cui l’uomo ha preso il posto di Dio. L’intento diviene quello di proporre quella speranza, che permette all’uomo di vivere nel suo tempo, senza rinnegare la sua vera natura e soprattutto senza mettersi al posto di Dio.

Pubblica utilità Farmacie di turno 25/26 gennaio Farmacia Ielo 27/2 febbraio Farmacia Del Leone 3/9 febbraio Farmacia Comunale Guardia Medica festiva e di urgenza Tel.: 085.8020362 Ospedale Civile Via Gramsci 085.80201 Pronto Soccorso 085.8020238 085.8020366 118 085.8020442 / 085.8020373 Croce Rossa Via Simoncini, 41/A 085.8007733 Consultorio Familiare Via Ospizio Marino 085.8020816 Polizia Veterinaria Pronto Intervento 085.8020818 (08.00-20.00)


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Primo e Secondo

Zuppa di pesce a chilometro zero di Irene Lattanzi

Mangiare a km zero sta diventando una tendenza sempre più diffusa anche in Italia; accanto alla crescita di una coscienza ambientalista, sembra emergere anche il buon senso di trovare la qualità degli alimenti comprandoli vicino a casa. Scegliere di acquistare generi alimentari a km 0 è una scelta più sostenibile per l’ambiente, più economica ed in grado di valorizzare le realtà locali. Quando si parla di “prodotti a km 0” o “filiera corta” si fa riferimento a prodotti, solitamente generi alimentari, la cui vendita avviene in un’area distante pochi chilometri da quella di produzione. Il km 0 diventa, pertanto, una prospettiva diversa con cui approcciarsi agli acquisti sposando una filosofia più ampia di consumo attento e ragionato. A Giulianova siamo già fortunati: c’è il mercato del giovedì, nella bellissima piazza Dalla Chiesa, che con un po’ di lungimiranza e d’impegno, potrebbe diventare una realtà quotidiana ben organizzata per la vendita di prodotti agricoli del nostro territorio e perciò una filiera corta, in realtà, è già in atto. Questa intelligente modalità d’acquisto ovviamente rispetta la stagionalità

dei prodotti e le peculiarità del territorio; noi abbiamo anche la fortuna di avere una piccola flotta di pescherecci, vongolare e piccole barche da pesca che riescono a soddisfare le necessità della città. Certo le problematiche inerenti la pesca sono tante e davvero complicate: dalla pescosità che va diminuendo all’inquinamento, alle piattaforme petrolifere che insidiano le nostre coste, ai costi sempre più insostenibili per gli operatori. Ma questi sono problemi così importanti e invasivi che si dovrà scriverne a parte. Resta importante, per noi, la possibilità di accedere alla filiera corta anche per il consumo del pesce tanto più che la qualità di quello dell’Adriatico è ottima. Sul molo nord della nostra città è predisposto da lungo tempo uno spazio per un mercato ittico al dettaglio che va completato e reso fruibile ma nel frattempo l’acquisto è già possibile al mattino direttamente dai pescatori (quelli delle piccole barche delle famose retine) o nelle diverse pescherie della città. Ed è ormai acclarato che con una spesa atten-

ta che preveda anche un buon risparmio, si ottengono risultati eccellenti; prova ne sia la ricetta che vi proponiamo tra quelle raccolte in “Pesci di mare”: l’autore, Lucio Marà dice che viene proposta ancora su qualche barca, d’inverno, quando mancano i pomodori freschi (quando si dice “la stagionalità”). A noi la scelta di salvaguardare l’ambiente, la qualità, la salute e, non ultime, le nostre tasche attraverso un acquisto più attento e ponderato.

LE RICETTE DI LUCIO MARA’ Zuppa di pesce alla cipolla Si fa soffriggere in abbondante olio di oliva la metà di una grossa cipolla insieme ad un peperoncino secco spezzettato. Quando la cipolla dall’imbionditura passa al “merletto bruno”, si abbassa la fiamma e si aggiunge mezzo bicchiere di aceto di vino bianco. Sfumato l’aceto, si aggiunge del prezzemolo tritato insieme al pesce. Nell’originale ricetta di bordo, si usa pesce più comune ma forse più saporito: busbane, paganelli, suace, piccole arzille, merluzzetti. Se invece occorre fare “bella figura”, bisogna utilizzare pesce di maggior pregio: cicale di mare, sogliole, seppioline, calamari, ed altro pesce di qualità. È necessario avere l’accortezza di mantenere costante il livello del brodo di cottura aggiungendo, eventualmente, acqua bollente e vino bianco. Evitare di fermare la bollitura che deve essere continua fino alla cottura; aggiungere il sale, controllare la sapidità e... il miracolo è fatto.


A tutto sport

Pari tra Giulianova e Termoli

A piccoli passi, il Giulianova si avvicina alla soglia dei 40 punti, riferimento per l’obiettivo stagionale della salvezza, in questo primo anno in serie D. Nell’ultima partita in casa, contro il Termoli, il risultato di pareggio va stretto ai giocatori giuliesi, che hanno avuto le occasioni migliori per vincere la partita. Per di più il gol del Termoli è viziato da un fuorigioco non rilevato, ed il gol annullato a Broso, prima del pareggio di

Sorrentino, era regolare. Dal punto di vista del gioco, non è stato uno spettacolo eccezionale, entrambe le squadre nel mercato invernale hanno ceduto pezzi importanti (il Termoli ha perso l’attaccante Genchi, il Giulianova ha visto la partenza di Esposito, Dos Santos e Berretti). Questo si è sicuramente visto in campo, il Giulianova non ha la brillantezza vista fino a novembre. I nuovi arrivati, seppur interessanti, devono inserirsi in gruppo ed ovviamente ciò è più complesso a campionato avviato. Si sta percorrendo la via tracciata, muovendosi anche in prospettiva, come ad esempio il coinvolgimento di altri imprenditori, come dimostra la presenza al Fadini di Maio (vice presidente del Lanciano calcio). Le sinergie tra varie società sono la base per la programmazione, poiché i costi legati alla

Il ritorno delle “Giubbe Rosse”

Non pensavo che persone amiche, di una certa età, potessero avere la forza per superare le tante avversità che, in ogni uscita domenicale in mountain bike, incontrano nei percorsi montani impervi del nostro Abruzzo e delle Marche. I venerandi Arnaldo Di Rocco, Giulio Braga, Armando Marozzi, Marco Cosenza, Angelo Tancredi, Welton Bentivoglio e tanti altri che non nomino per

ragioni di spazio, sono i protagonisti di uno splendido CD realizzato da Franz video. I paesaggi, le condizioni di avversità dei percorsi, le bellezze naturali, le discese pericolose, gli attraversamenti di ruscelli, il camminamento sul lago ghiacciato e sui bordi di strapiombi, l’arrivo sulla neve ai 1625 mt. sono stati immortalati con maestria e accompagnati da una musica appropriata. Mentre scrivo, però, mi assale un dubbio: i protagonisti sopra descritti sono perfettamente riconoscibili al momento del ritrovo, del convivio e dell’arrivo; non si individuano invece nei momenti più pericolosi: nelle discese, nelle salite e nei passaggi a strapiombo. C’è un solo momento chiaro: quando soccorrono Armando, andato fuori strada per aver

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di Daniele Adriani sopravvivenza non possono essere coperti dagli introiti dei botteghini (soprattutto in questo momento in cui le presenze sono sempre più scarse). Quindi una cooperazione tecnica ed economica, con altre società, è il lavoro che il presidente Mattucci sta portando avanti in questi giorni. Nell’ultima puntata di “A tutto sport”, in onda su webtv. giuliaviva.it, il dirigente Berardo D’Antonio ha sottolineato l’importanza di un settore giovanile completo, cioè che la “filiera” virtuosa della crescita di nuovi calciatori, parta fin dalla scuola calcio. Dal prossimo anno sarà necessario che il Giulianova calcio abbia di nuovo una propria struttura, coinvolgendo le attuali società che hanno lavorato bene in questi anni, concentrandosi, se possibile, su un unico progetto che avrebbe più solidità, sia economica che tecnica.

di Giancarlo De Falco affrontato una curva ad alta velocità. La sua bicicletta è rimasta imbrigliata a un ramo di un grosso albero e lui è volato sotto un dirupo di circa quattro metri fermandosi, per fortuna, grazie alla presenza di un grosso masso. I soccorritori l’hanno trovato in stato confusionale, chiamava ripetutamente la moglie Vincenzina, ma è arrivato Arnaldo e gli ha ordinato: “Alzati e cammina”… e fu miracolo!!! Siccome Armando ha come alter ego il famoso Mago illusionista Armanduk, sorge il fondato dubbio che le magie e le imprese magnificate siano solo il frutto dei suoi poteri ingannatori. Coloro che vogliono cancellare ogni dubbio possono vedere le uscite delle Giubbe Rosse in MTB 2013 sul sito www.giuliaviva.it.


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Inviateci le vostre lettere, segnalazioni o foto a: ditelo@giuliaviva.it

La casa

Gentile redazione, proprio a ridosso del centro nutrizionale c’è una palazzina che si direbbe abbandonata dai proprietari. Ci si può accedere facilmente e le tracce della presenza di animali ed esseri umani sono evidenti: ci dormono dei clandestini? O viene usata per lo spaccio? Chissà, ma non è proprio un bel vedere e neppure una situazione che fa stare tranquilli dal punto di vista igienico. G. M.

Ditelo@GiuliaViva.it Si prega cortesemente i nostri gentili lettori di contenere in termini di spazio i loro contributi, al fine di garantire una più ampia partecipazione ed evitare spiacevoli tagli.

Lavori infiniti Erano attese da tutti e finalmente sono apparse le transenne in Corso Garibaldi per indicare i lavori resisi necessari per sistemare le mattonelle staccate. Ormai la cosa non fa più notizia visto il numero ormai lunghissimo di interventi dalla fine dei lavori di Corso Garibaldi e Piazza Buozzi, che sono costati alla collettività oltre 1.200.000 Euro. Rimane la rabbia e il disagio di commercianti, cittadini e contribuenti per dei lavori che evidentemente sono stati sbagliati nella progettazione e nell’esecuzione e che, visto il periodico ricorso alle “pezze” potremmo definire in manutenzione permanente. Chissà che non sia questo il vero “dono” che il Sindaco Mastromauro, delegato ai Lavori Pubblici, lasci alla città di Giulianova. C. P.

Via Machiavelli

Allego queste foto del parcheggio di via Machiavelli dove oramai le panchine vengono usate da tossicodipendenti e senzatetto che lasciano di tutto, comprese siringhe usate e fazzoletti insanguinati. Sono mesi che non si vede un operatore ecologico e per di più la piazzetta, se così si può chiamare, viene usata dai bambini per giocare! Una ultima cosa: il parcheggio in questione viene usato spesso dal sindaco visto che il suo ufficio è a pochi passi; complimenti! Grazie per l’attenzione Un cittadino preoccupato

Preziose nostalgie Gentile direttore, ho avuto la fortuna di leggere di recente un interessantissimo libro su Giulianova, scritto da un nostro compaesano, che ha scatenato in me emozioni quanto mai intense, ora tristissime, ora divertenti, anche se scaturite da fatti tragici, realmente successi

a Giulianova. La lettura era così coinvolgente che, alla fine del libro, avrei desiderato leggerne ancora e ancora tante pagine. Complimenti all’autore di “PREZIOSE NOSTALGIE”, Ennio Pomponio! G.F.


Almeno una volta all’anno di Paolo Innocenti

Quando è stato eletto cancelliere Hitler? La domanda, accompagnata da quattro ipotesi di risposta (1933, 1948, 1964, 1979) ha fatto capolino fra le pieghe di un noto quiz televisivo, venendo tristemente sbagliata da tre concorrenti su quattro (il quarto, forse, ha indovinato solo perché “1933” era l’unica opzione rimasta). L’episodio, pur nel suo contesto di spettacolo leggero, è comunque tristemente rivelatore di come anche un periodo storico drammatico e temporalmente vicino rischi di affondare in un rapido e inaccettabile oblio. Ricordare, al contrario, non è un’opzione, ma un dovere cui adempiere con la piena consapevolezza che solo ricordando si potrà contenere il rischio di analoghe, disumane atrocità. Dedicare anche un solo istante alla tragedia dell’Olocausto (ed a tutti gli altri orrori, dai massacri delle Foibe alla sanguinosa sequela delle pulizie etniche che l’uomo, imperterrito e troppo spesso impunito, continua a perpetrare) non può essere un esercizio autoassolutorio ma la volontà consapevole di conoscere e far conoscere tutta l’atrocità di certe stagioni della storia recente. Rendere partecipe il mondo di quegli orrori, ha rappresentato del resto l’ulteriore dramma dei superstiti, schiacciati da un’esperienza tanto assurda e traumatica da risultare a loro stessi incredibile e pressoché incomunicabile. Sintomatica la testimonianza di Primo Levi (uno dei pochi sopravvissuti capace di trovare la forza per “parlare subito”), che narrava di un proprio incubo ricorrente: raccontare la propria sventura alla sorella, senza che questa riuscisse a credergli. Se Auschwitz, con la cui “liberazione” coincide la giornata della memoria, e tutti gli altri, innumerevoli orrori della shoah sono stati possibili, lo si deve del resto anche alle migliaia di persone che sapevano, ma si sono rifiutate non solo di intervenire, ma persino di fare i conti con la propria coscienza. Se l’atroce sistema dei campi di sterminio ha potuto funzionare è stato anche per la complicità di chi non ha partecipato ai massacri, ma consentito comunque che questi potessero avvenire. Scriveva lo stesso Primo Levi: “l’Olocausto è una pagina del libro dell’Umanità da cui non dovremo mai togliere il segnalibro della memoria”, una pagina da riaprire almeno una volta all’anno, ogni 27 gennaio.

Musica e Arte alla Sala Trevisan Torna sabato 1° febbraio Musica e Arte alla Sala Trevisan, fortunata rassegna musicale che raggiunge quest’anno la XI edizione. La manifestazione avrà luogo presso la Sala Trevisan della Piccola Opera Charitas alle ore 17.30 Per il primo incontro si esibiranno il soprano Carla Polce e la pianista Clementina Perozzi con musiche di Mozart, Verdi, Bellini, Puccini, Debussy. Ad esporre Berardo Montebello che proporrà acquerelli ed olii tutti dedicati alla città di Giulianova.



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