GiuliaViva anno III n.23 del 16 novembre 2013

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Anno III numero 23 del 16 novembre 2013

GiuliaViva è anche on-line su www.giuliaviva.it

In onda!

Quindicinale d’informazione giuliese distribuzione gratuita - tiratura 2500 copie

Dal prossimo 28 novembre iniziano le trasmissioni in diretta web (servizio a pag. 8)


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Istantanee giuliesi

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Senza pudore

Qual è l’intruso? Dai quotidiani locali del 3 novembre 2013: La Città: “Al via il processo per le palazzine Migliori-Longari” Il Tempo: “A processo per le case sotto la collina” Il Centro: “In 4 a processo per le palazzine abusive” Il Messaggero:“Ex Migliori-Longari scagionati i politici” (*) (*) per completezza d’informazione, l’archiviazione nei confronti di sindaco e consiglieri che avevano approvato il progetto esecutivo per l’area ex Migliori-Longari risale al giugno 2013, circa 5 mesi orsono.

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Dimenticanza Deve essere stata una dimenticanza quella del Comune di Giulianova che sul proprio sito dedicato al turismo nella sezione inerente le attività - oltre agli hotel, i campeggi, i bed & breakfast e gli stabilimenti balneari (grossolanamente chiamati “chalet”, che leggendo dal dizionario sono “villette rustiche con tetto aguzzo, molto spiovente e sporgente, spesso di legno, tipiche dei luoghi montani”) si “mangia” letteralmente le oltre 40 attività di ristorazione del nostro territorio, omettendo completamente la loro esistenza. In compenso il turista goloso trova interessanti notizie sui “maccheroni alla chitarra” e le “scrippelle ‘mbusse” sulla pagina del sito dedicata alla gastronomia.

Un suggerimento da valutare La proposta, la risistemazione avanzata anche per eliminare le ad alcuni espolastre di marmo nenti dell’ammiposizionate, a linistrazione, è di vello stradale, sui un cittadino giumuri esterni del liese, e riguarda fabbricato, lastre il palazzo in via che, per stile e di ristrutturazione all’angolo fra materiali, poco concordano con gli piazza della Libertà e via Gramsci. altri edifici della zona. Non possiamo L’idea è quella di approfittare del- che condividere.

Sulle capacità propagandistiche dell’amministrazione non avevamo dubbi, ma questa volta anche l’ultimo limite è stato superato. Dal cilindro magico dell’assessore Forcellese è infatti saltata fuori una fantomatica indagine, rigorosamente autogestita, condotta “intervistando” i frequentatori estivi delle spiagge giuliesi. Mentre manca, a differenza degli anni scorsi, qualunque dato ufficiale sull’andamento della stagione turistica (ed il sospetto è che anche campioni della propaganda come i nostri amministratori abbiano difficoltà a trovare fra i numeri delle presenze qualche motivo per rallegrarsi) sindaco ed assessore trovano di che gioire sulle risultanze di un sondaggio di cui, a parte qualche percentuale buttata là, non si conosce, in pratica, assolutamente nulla. Detto, per l’ennesima volta, di bandiere e vele colorate, parlato di bike sharing e servizio navetta, sparata qualche percentuale sui visitatori del centro storico e sul “gradimento” della tassa di soggiorno, di concreto, a ben guardare, non è restato molto altro. E poi, francamente, è quantomeno fuori luogo che a tagliare giudizi in tutto e per tutto positivi sulla macchina turistica giuliese sia proprio il titolare dell’assessorato preposto. Quasi che tutto ciò che esce dalle stanze del Palazzo debba essere accettato come oro colato. O quasi che all’assessore Forcellese non facesse capo anche la delega alla trasparenza. A sua insaputa?


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Fatti ...

Fra “metodo Boffo”

Del cosiddetto “metodo Boffo” immaginiamo che tutti almeno una volta abbiano sentito parlare. Si tratta, in pratica, di una campagna di stampa basata su illazioni e bugie, messa in piedi con lo scopo evidente di screditare qualcuno, essenzialmente per ragioni politiche. Naturalmente l’opera denigratoria avviene in maniera assolutamente sistematica, in una sorta di stalking mediatico nei confronti della vittima di turno. Nulla di molto diverso da quanto sta accadendo a Giulianova, dove ormai da tempo è in corso una vera e propria campagna demolitoria nei confronti di Franco Arboretti, capogruppo de “Il Cittadino Governante” nonché collaboratore di questo giornale. Non riusciamo a trovare altro termine, del resto, per identificare la pioggia di illazioni, allusioni, ricostruzioni fantasiose, fino alle bugie vere e proprie, scatenata ormai da tempo nei confronti di Arboretti da parte di Francesco Marcozzi che non perde occasione per attaccarlo, anche personalmente, attraverso radio quotidiani e periodici, oltre ad ometterne sistematicamente, in tutto o in parte, il lavoro istituzionale. Lo stillicidio delle denigrazioni va di pari passo, di certo non

casualmente, con la diatriba nella quale la nostra testata è stata trascinata da Francesco Marcozzi, del quale, nostro malgrado, ci troviamo costretti a parlare ancora una volta. Per chi, come noi, ha deciso di mettersi in gioco allo scopo di aggiungere una voce libera ad un’informazione troppo spesso appiattita sulle posizioni del Palazzo diventa del resto impossibile tacere il livello di disinformazione raggiunto ormai con inquietante regolarità dalle cronache “marcozziane”. Non abbiamo, né potremmo avere per convinzioni e cultura personali, la pretesa che le nostre opinioni siano universalmente condivise. La discussione, anche accesa, ci appassiona. Così come ci coinvolge la polemica civile e costruttiva. Il punto è che, al di là delle nostre opinioni personali, per noi i fatti restano i fatti, e non ci sogneremmo mai di modificare la realtà pur di far prevalere il nostro pensiero. Al contrario, purtroppo, troppe volte Marcozzi pretende di imporre come reali e incontestabili ricostruzioni assolutamente fantasiose e campate in aria, sulle quali costruire conclusioni manifestamente denigratorie, in una sorta di “metodo Boffo” fatto in casa. Per scendere sul piano concreto, crediamo sia giusto riferirci ad alcuni “cavalli di battaglia” di questa vera e propria campagna disinformativa, chiedendo a Marcozzi di dimostrare, una volta per tutte, la veridicità delle proprie affermazioni. Pubblichi, in primo luogo, l’ipotetica delibera con cui la giunta Arboretti avrebbe dato il via, secondo lui, alla costruzione del cosiddetto “ecomostro” di piazza Dalla

Chiesa (il palazzone che potrebbe sorgere sulla collina ad ovest della medesima piazza), anche se dubitiamo possa farlo visto che ad approvare l’atto, cui la giunta Arboretti aveva dato al contrario parere negativo, fu il consiglio comunale, con voto unanime di tutte le forze politiche rappresentate. Senza contare che l’amministrazione del ’94, nel dibattito consiliare, fece almeno fissare le altezze delle due palazzine a 10 metri (portate a 14 metri dalla Giunta Ruffini –Mastromauro) oltre ad ottenere la cessione gratuita al Comune dell’80% di tutta l’area subcollinare. Dimostri poi che, come ha più volte affermato, è stato il PRG del 1984 a consentire l’edificazione sul lungomare centrale, in quella posizione e con quei volumi, del cosiddetto palazzo Gavioli, attualmente sotto sequestro. Dubitiamo possa fare anche questo giacchè le norme di attuazione del Prg prevedevano (e prevedono) distanze, non rispettate, di 17 metri dai palazzi limitrofi (Kursaal compreso) e di 10 dalla sede stradale. Provi infine, come ha ripetutamente asserito, che “anche Arboretti chiese alla Julia Servizi pubblicità per il suo periodico” (che poi “suo” non è, essendo edito da una ben identificata e multipersonale associazione editoriale), richiesta che non ci risulta Arboretti abbia mai avanzato né “verbalmente” né in maniera formale: fu la redazione, in piena autonomia, a decidere di non dare corso ad alcuna richiesta per non dover poi subire condizionamenti dal sindaco, come al contrario accade forse in altri casi. Lo ripetiamo: siamo certi che queste “prove” non potranno mai essere esibite, mentre


... in primo piano

e pubblicità

la redazione

dubitiamo fortemente, vista l’insistenza a creare confusione e a diffamare, che da qui in avanti Marcozzi abbandoni il proprio personale metodo Boffo e scenda a confrontarsi nel merito con il “nostro” giornale, magari su argomenti quali le vicende Cirsu-Sogesa, il piano di via Cupa e l’ospedale, che già ampio spazio hanno trovato nelle pagine di GiuliaViva e negli interventi in consiglio comunale da parte del Cittadino governante. Per nostro conto continueremo per la nostra strada, lasciando ad altri le strumentalizzazioni fantasiose e fondando il legittimo diritto di cronaca e di critica sull’inequivocabile realtà dei fatti e sulla rigorosa concretezza dei numeri. Quei numeri che torniamo a riproporre, integrando, per completezza d’informazione, le risultanze dell’inchiesta sulle sponsorizzazioni comunali e delle società partecipate (vedi GiuliaViva n. 5 e 10/2013), con i dati relativi anche alle due amministrazioni Cameli. Nel riepilogo di questa pagina riportiamo dunque le spese per la cosiddetta pubblicità istituzionale sostenute dal Comune di Giulianova dal 1995 al 2012, relativamente ai tre principali beneficiari dell’intero periodo: “Radio G”, “Piemme” (concessionario di pubblicità de “Il Messaggero”) e “A. Manzoni SpA” (concessionario di pubblicità de “Il Centro”). Lasciamo qualunque considerazione (a partire dal grado di indipendenza dei media marcozziani rispetto al potere politico-amministrativo locale) al giudizio dei lettori, sottolineando soltanto un aspetto che balza immediatamente agli occhi: l’incremento costante della spesa “pubblicitaria”, passata dai 7.190 euro medi annui delle due amministrazioni Cameli, ai 10.719 di Ruffini ed ai 26.534 di Mastromauro (in quest’ultimo caso alle somme erogate direttamente dal Comune si sommano quelle delle tre partecipate), per un totale di circa 150.000 euro complessivi per le sole testate di Marcozzi. Il tutto a spese di noi cittadini, e con buona pace della tanto lamentata penuria di denaro nelle casse comunali.

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Accade in Città

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L’isola che non c’è

Mentre in Italia e nel resto del mondo si inizia a capire che liberare le città dalle auto è una delle soluzioni indispensabili per una migliore vivibilità dei centri urbani, a Giulianova non si riesce a rendere pedonale, in maniera permanente, una piccola area come quella di via Nazario Sauro. E dire che nel suo programma “Giulianova 2020” l’attuale sindaco si proponeva di “dare una risposta alle annose problematiche inerenti la riqualificazione delle vie Sauro-Orsini”e qualche speranza di risposta concreta sembrava anche avvicinarsi, grazie anche alle 1.000 firme raccolte da un Comitato per la pedonalizzazione composto da associazioni e cittadini. Infatti già nel 2010 l’allora assessore all’urbanistica Ranalli predisponeva un progetto di pedonalizzazione, ripreso poi nel 2011 ed approvato dal Consiglio comunale. In tale occasione l’assessore Forcellese dichiarava: “Ho già avuto un primo incontro con gli operatori economici

di Raffaele di Marcello

della via ai quali abbiamo illustrato un’idea progettuale elaborata dal dirigente Roberto Olivieri che, nella prima fase di attuazione, prevede il miglioramento degli arredi urbani e una più efficace separazione tra il percorso ciclabile e quello che dovrà diventare il tratto pedonale”. Successivamente, nell’ottobre 2012, il sindaco Mastromauro rilanciava la pedonalizzazione di via Sauro, includendola addirittura in un progetto inserito all’interno del Piano Nazionale delle Città. Ma, proclami e chiusure temporanee a parte, della tanto annunciata pedonalizzazione definitiva nulla più si è saputo, nonostante le diverse sollecitazioni delle associazioni ambientaliste. Ma ecco spuntare una novità: a seguito dell’istituzione dell’isola pedonale temporanea invernale, nei giorni festivi, con orario 8.00-20.00, si fa subito sentire la voce del “Comitato Commercianti Sauro-Gorizia”; i commercianti chiedono, con una nota protocollata il 31 ottobre scorso, “memori dei risultati commerciali negativi riscontrati negli anni passati, tenuto conto del trend negativo dei consumi, causa la nota crisi finanziaria in essere, confermata in queste prime domeniche autunnali” di limitare l’isola pedonale

nell’orario 14.00-20.00. E, come accade spesso a Giulianova, la voce di pochi viene subito ascoltata e l’amministrazione, nelle figure del sindaco e dell’assessore Forcellese dichiara: “Abbiamo deciso di accogliere la proposta del Comitato Commercianti consacrandola in una apposita ordinanza sperimentale, che vedrà la luce la prossima settimana e che avrà effetto per i prossimi due mesi. Questo perché riteniamo sia necessario verificare i risultati derivanti da questa modifica e soprattutto se i negozi presenti nel tratto interessato rimarranno aperti, con effetti benefici nei confronti degli esercizi commerciali e dei cittadini, che potranno così fare shopping. Crediamo che il momento particolarmente difficile che sta vivendo il settore imponga delle misure straordinarie e tutta l’attenzione da parte dell’Amministrazione comunale. Il Comitato Commercianti Sauro-Gorizia, oltretutto, ha organizzato il 14 e il 28 settembre scorsi, e sta organizzando per l’Immacolata, manifestazioni di qualità che necessariamente impongono l’isola pedonale in giorni diversi rispetto a quelli consueti”. Quindi, ignorate le 1.000 firme, si depotenzia l’isola pedonale affermando, nel contempo, che la stessa è necessaria per manifestazioni di qualità. Come diceva il buon Ennio Flaiano “… poche idee, ma confuse”.


SOS ambiente

Il pianeta ha bisogno di te

Gli Abruzzesi si ribellano allo scempio della devastazione ambientale perpretata negli anni con l’inquinamento dell’acqua di Bussi e alla minaccia della petrolizzazione regionale, partecipando sabato 16 novembre (praticamente oggi!) alla manifestazione partenopea “Stop Biocidio # Fiume in piena”. Intanto su Facebook circola da giorni il programma, suscettibile a variazioni, della manifestazione “Montepulciano Sì, Petrolio No”, prevista per il pomeriggio del 24 novembre a Teramo, con raduno di fronte alla Camera di Commercio alle 15:30, in difesa del territorio abruzzese dai progetti di ricerca e coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi in terra e in mare, che sono sempre più soggetti a concessioni da parte delle istituzioni locali e nazionali. Partecipare numerosi significherà porre i nostri governanti di fronte all’ennensima richiesta popolare di decidere per il “bene comune” piuttosto che

per quello di pochi, espressione di una vecchia economia energetica e ambientale, lontana dalle nuove politiche internazionali. Sul sito della prof.ssa Maria Rita D’Orsogna (www.dorsogna.blogspot.it) si legge, infatti, che il 3 ottobre la Germania ha prodotto oltre il 59% di energia solare ed eolica e che il 4 novembre in Giappone, a Kagoshima City, la ditta Kyocera ha aperto la più grande centrale solare offshore del Paese, chiamata Nanatsujima Mega Solar Plant, che si estende per 1,27 milioni di metri quadrati con quasi 300.000 pannelli solari, che soddisferanno il fabbisogno energetico di circa 22.000 famiglie. Un graduale addio, dunque, alle fonti fossili, in esaurimento in tutto il pianeta, in favore di nuove forme di approvvigionamento energetico e di nuove politiche occupazionali. Nel nostro microcosmo abruzzese e teramano, invece, bisogna tenere alta la guardia, perché come una “spada di Damocle” sulla nuca di tutti noi pendono le richieste di concessione per ricerca ed estrazione di idrocarburi denominate “Villa Carbone”, “Villa Mazzarosa”,

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di Ludovica Raimondi “Cipressi”, “Colle dei Nidi”, di cui abbiamo parlato nel precedente numero, e “Corropoli”, che interessa anche e più direttamente Giulianova. Alessandro Nicodemi, presidente del Consorzio Colline teramane, nell’intervista a cura di Alessandro Di Emidio, uscita su “La Città” il 31 ottobre scorso, ha così sintetizzato la sua contrarietà alla mineralizzazione abruzzese e teramana: “Il vino esporta non solo il gusto di un territorio ma anche la sua immagine. Pensi se accanto ai miei vigneti sorgesse una trivella o un pozzo. Senza contare il danno economico dovuto alla svalutazione delle nostre aziende”. La Basilicata, con il suo territorio devastato, con le sue acque inquinate, i suoi campi avvelenati, è dietro l’angolo. Con l’energia da fonti rinnovabili potremo ancora continuare ad accompagnare i nostri piatti con un buon Montepulciano, godere della luce e del riscaldamento, mettere a dormire i nostri bambini in caldi lettini, a dispetto di chi vuol farci credere altro.

s.r.l.


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Il nuovo che avanza

GiuliaViva raddoppia

Un quindicinale che ha una tiratura di oltre 2500 copie, diffuso gratuitamente nelle edicole e in diversi luoghi pubblici ed esercizi commerciali, con più di settanta collaboratori e che gode ottima salute vivendo esclusivamente di pubblicità, senza sovvenzioni o appoggi economici di nessun genere, raccontando nella maniera più trasparente possibile i “dietro le quinte” che troppo spesso vengono taciuti dagli altri media: questo è GiuliaViva. Ma “non è la specie più forte che sopravvive, né la più intelligente ma quella più reattiva ai cambiamenti” dice Darwin, così anche la nostra redazione si rende disponibile e pronta ai cambiamenti. L’impatto delle nuove tecnologie per l’informazione e la comunicazione è travolgente, l’avvento del web è preponderante e s’impone come un’esperienza comunitaria.

E quella di GiuliaViva è una “piccola comunità” formata da persone disposte a crescere, una comunità in cui ciascuno, di volta in volta, può assumere il ruolo di trend-spotter capace di individuare le innovazioni promettenti o di evangelizzatore che sostiene appassionatamente l’idea innovativa, di scettico che crea la possibilità di discutere o di diffusore che trasmette le innovazioni ad una comunità più ampia. Da queste premesse si sono create le condizioni per trasformare un progetto in realtà; così diamo vita alla nostra webTV accessibile da pc, tablet e smartphone. Inizieremo con un rotocalco sportivo per Giulianova A tutto sport, che andrà in onda ogni giovedì in diretta web alle ore 21,15 a partire da giovedì 28 novembre, e sarà poi visibile in streaming su www. webtv.giuliaviva.it. Questo vorrebbe es-

A partire dal prossimo 28 novembre, all’indirizzo webtv.giuliaviva.it, potete seguirci in diretta web o in differita: - con televisori abilitati alla navigazione su internet - con pc, anche collegato a televisore, tramite cavo VGA o HDMI - con tablet, smartphone ed altri dispositivi mobili, a breve saranno disponibili applicazioni specifiche (APP) per facilitare il collegamento.

di Irene Lattanzi sere solo l’inizio; il progetto è di occuparci in seguito anche di cultura, attualità e di quant’altro possa essere condiviso, naturalmente sempre mantenendo le nostre prerogative di attenta documentazione e trasparenza su quanto si andrà raccontando. Con l’avvio di questa innovazione ci piace offrire, ai giovani in particolare, la possibilità di collaborare, a livello tecnico e di contenuti, di fare esperienza. È probabile che la nostra webTV sia guardata solo da noi ma può anche darsi che attiri l’attenzione di un “trendspotter” che spedisca subito il link www.webtv. giuliaviva.it al suo amico “evangelizzatore” che scriva a sua volta un commento entusiastico, letto da un “diffusore” e twittato ai suoi diecimila contatti ... e in questo caso saremmo lanciati!


La pagina della cultura

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Le mura, i bastioni e le porte di Giulianova nell’800

di Giovanni Di Giannatale

L’ultimo libro del dott. Ottavio Di Stanislao* è il frutto di attente e puntuali ricerche compiute nei fondi dell’Archivio di Stato di Teramo per documentare le trasformazioni subite da Giulianova nel corso dell’ 800, dal periodo borbonico a quello postunitario. Vengono analizzate con dovizia di particolari la cinta mura-

ria, conseguente all’incastellamento del 1576, e i bastioni, dislocati in vari punti strategici a scopo di sorveglianza e di controllo del territorio. Riallacciandosi a precedenti studi, apparsi nel vol. VII dei DAT (Tercas, 2007) e nelle riviste “La Madonna dello Splendore” e “Notizie dalla Delfico”, Di Stanislao ricostruisce, sulla scorta di preziosi disegni e rilievi planimetrici, le fasi dei lavori di edificazione, riparazione e abbattimento delle mura, le quali “non erano solo strutture per la difesa ma anche per assicurare la sicurezza a terra”. Inoltre l’autore illustra con precisione documentale le caratteristiche dei bastioni e ne fornisce con

persuasive argomentazioni la loro esatta e definitiva identificazione. L’opera è corredata da foto d’epoca che consentono di conoscere aspetti urbanistici pressoché inediti della Giulianova dell’epoca. Corona il lavoro uno studio della relazione tra Giulianova e la rete viaria progettata dall’ing. Carlo Forti, che inizialmente aveva stabilito di far passare per Giulianova la strada che collega Pescara a S. Benedetto del Tronto. Il progetto nel 1818 non fu approvato dall’organo competente, perché giudicato troppo oneroso. La strada, oggi statale 16, fu perciò costruita nel litorale adriatico. In chiusura sono riportati alcuni documenti relativi a progetti urbanistici e viari elaborati tra il 1846 e il 1871.

Da Giulianova a Copenaghen seguendo le orme di Andrea Palandrani di Kierkegaard Sulla scia di due autorevoli citazioni, l’una tratta dalla Metafisica di Aristotele “gli uomini hanno cominciato a filosofare, ora come in origine, a causa della meraviglia” ed l’altra dalla Apologia di Socrate di Platone “una vita senza ricerca non è degna di essere vissuta” tentiamo di capire il coraggio e la forza che hanno animato una studiosa giuliese che, dai banchi del Liceo “Curie” passando per le aule dell’Università “G. D’Annunzio” di

Pescara-Chieti prima, e per quelle dell’Università di Tubinga, è giunta fino a Copenaghen. Accogliamo con grande piacere e viva soddisfazione la notizia della pubblicazione dello studio della dott.ssa Alessandra Granito, Eugen Drewermann interprete di Kierkegaard. Le quattro forme kierkegaardiane della disperazione rilette alla luce della psicoanalisi, Orthotes Editore, Napoli-Salerno 2013. Nata e cresciuta

a Giulianova, dopo il Liceo Alessandra si è iscritta alla facoltà di Filosofia presso, facoltà in cui ha poi ottenuto il dottorato di ricerca svolgendo l’attività di ricerca come borsista presso la “Eberhard Karls Universität” di Tübingen; attualmente è impegnata come Research Fellow presso il Søren Kierkegaard Forskingscenter di Copenaghen. I fili conduttori delle sue ricerche sono la tematica esistenziale, la meontologia, i rapporti tra filosofia, letteratura e critica della modernità, studi animati dalla volontà di avviare un percorso che, pur partendo da analisi accademiche, hanno l’ambizione di coinvolgere e condurre il grande pubblico dinanzi a tematiche filosofiche.


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Percorsi

Roma - 6 novembre 2013

Il 6 novembre del 2013 è un giorno molto importante nella storia dei pellegrinaggi, non solo per il record di presenze, ben 9000 dalla diocesi di Teramo ed Atri arrivata a Roma con 153 pullman per la chiusura dell’anno della fede 2012-2013, ma soprattutto per la grandiosa partecipazione alla messa tenutasi alle ore 15 nella basilica di San Pietro con i parroci delle parrocchie della provincia teramana a concelebrare il rito con il nostro Vescovo, Michele Seccia. La basilica è stata riaperta in via eccezionale unicamente per i fedeli della diocesi di Teramo ed Atri che ha risposto con animo carico di spiritualità e devozione. L’omelia del Vescovo, d’altra parte, andandosi ad unire alle parole di Papa Francesco, che durante l’udienza generale della mattinata ha amorevolmente accolto i pellegrini, ha ribadito l’importanza dell’evento da

vivere come sacrificio, dono di sé e manifestazione dell’amore di Dio, nonché condivisione di questo sentimento unico con il nostro prossimo. La convivenza dei pellegrini nel corso della giornata, iniziata alle 3 antimeridiane, ha fatto il resto, poiché il bisogno di fratellanza, solidarietà e tolleranza ha comprovato l’enorme necessità di sentirsi uniti in un unico abbraccio nella preghiera e nella fede. Di ritorno a Giulianova ho avuto l’occasione di chiedere a Don Domenico un breve commento sull’esperienza romana: “Il pellegrinaggio è partito con 153 pullman, tanti quanti sono i pesci catturati da San Pietro nella pesca miracolosa, una coincidenza quasi misteriosa. La prima considerazione da fare è che l’attuale Papa attira tanta gente e l’affluenza è stata tanto numerosa, fa piacere vedere in un giorno feriale, come il mercoledì, piazza San Pietro piena con 85 – 100 mila persone provenienti da tante parti del mondo. San Pietro diventa una grande famiglia che si stringe attorno al Papa, si sente pulsare il centro della cristianità e allora ti riempie di gioia un fatto così straordinario, si avverte tanta grazia ed emozione. Questo è l’aspetto più bello che

di Stefania Sacchini fa dimenticare i disagi che comporta il gestire una folla di tale portata. Il Papa nel suo discorso ha detto che la Chiesa è composta da vari membri e ognuno è al servizio dell’altro, con la carità. Se si vive nell’egoismo e nel malumore allora non si vive nella carità, noi costruiamo la carità quando la viviamo come gli apostoli.” Il collaboratore di Don Domenico, Carlo Pandoli, ha riportato l’episodio di una ragazza di Guardiagrele i cui genitori hanno ricevuto il divieto, da parte dello Stato, di utilizzare le cellule staminali. “Il padre della ragazza ha scritto al Papa e lui ha telefonato tramite il Vescovo di Teramo per mettersi d’accordo su quando potevano essere ricevuti e la sera del pellegrinaggio tutta la famiglia ha dormito a Santa Marta, nella residenza del Papa.” Papa che è sempre tanto vicino ai bisognosi e alle famiglie in difficoltà, è esempio lui stesso di carità e misericordia verso il prossimo.


Dove Cosa Quando

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Appuntamento al cinema

spettacoli in prima visione al Moderno Multiscreen Sole a catinelle

Stai lontana da me

Dal 16 novembre al 30 novembre Feriale 20.40 -22.40 Sabato. 16.40 -18.30 -20.40 -22.40 Domenica 15.00 - 16.45 - 18.30 20.40 - 22.40

da Venerdí 15 a Domenica 17 Feriale 20.50 - 22.40 Sabato 18.30 - 20.50 - 22.40 Domenica 18.30 - 20.50 - 22.40

Planes

Thor 2

da Venerdí 15 a Domenica 17 Feriale 18.30 Sabato 16.40 Domenica 15.00 - 16.40

Dal 20 novembre al 30 novembre Feriale 20.40 - 22.45 Sabato. 16.15 - 18.30 - 20.40 -22.45 Domenica 16.15 -18.30 - 20.40 22.45

Rassegna film d’essai

BEFORE MIDNIGHT Lunedí 18 e martedí 19 novembre

Spettacolo unico 21.30

Concerti mostre ed eventi Presso l’Inclusive Caffè Via De Bartolomei (Traversa del prolungamento di Viale Orsini Nord) Giulianova Lido, Martedì, 19 Novembre 2013 con inizio 0re 20. Prenotazione obbligatoria entro domenica 17 novembre ai numeri 3274021775 (Vincenzo Roselli) e 3396305225 (Francesco Galiffa). Prezzo €.30.00

“TERRE DI TEATRI 2013” 6aedizione Riparte a Giulianova il festival TERRE DI TEATRI. Quest’anno i luoghi interessati alle proposte della compagnia Terrateatro sono ben tre: si inizia domenica 24 novembre alle ore 21 presso l’Officina, l’Arte e i Mestieri con la mostra di Fabio di Evangelista “Foto di Scena 2012”. Al Kursaal giovedì 5 dicembre alle ore 21.15 l’attore romano Andrea Cosentino presenterà “Not Here Not Now”, giovedì 12 dicembre sarà la volta di Scena Verticale con “Italianesi” recitato dal premio Ubu 2012 come miglior attore Italiano Saverio La Ruina. Presso il Centro Socio-Culturale Annunziata l’1, l’8 ed il 15 dicembre Teatro per ragazzi.

“Colori e Sapori” all’Annunziata

Colori e Sapori2013

Organizzata dal comitato di quartiere Annunziata la manifestazione “COLORI E SAPORI” si terrà dalle 16 alle 20 di sabato 16 e domenica 17 novembre. Gli intervenuti saranno accolti dai sapori autunnali del buon cibo nostrano e dai colori delle bancarelle di artigianato, hobbistica e prodotti agricoli. Vi saranno anche iniziative culturali di musica e spettacoli. tato comi

di quartier e iata

annunz

giulianova via annunziata sabato 16 novembre dalle ore 16:00 alle 00:30 domenica 17 novembre dalle ore 9:00 alle 20:00

mercato (artigiani contadini hobbisti) gastronomia musica spettacolo

Emozioni gustative d’Autore

Corteo anti violenza sulle donne Lunedì 25 novembreGiornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.Corteo In memoria di tutte le donne uccise. Ritrovo in via Trieste n. 76 ore 17,00 (Piazza antistante ferramenta Romani) Conclusione alle 19 al Palazzo Kursaal con i Maelisando.

Il circolo “Il Nome della Rosa” Domenica 17 novembre ORE 18,00

FILOSOFIA“IL MALE E LA RIVOLTA. con: Alessandra GRANITO

Domenica 17 novembre ORE 21,45

CINEMA “ESTA NOITE ENCARNAREI NO TEU CADÁVER

Venerdì 22 novembre ORE 21,30 “VITA D’ARTISTA “MARC’AURELI”

Domenica 24 novembre ORE 17,00

Lettura animata per bambini in lingua inglese A pagamento (€ 5,00)

Domenica 24 novembre ORE 21,45 CINEMA “TRASH HUMPERS”

Venerdì 29 novembre ORE 21,30 STORIA “LA FACCIA NASCOSTA DI SELENE”

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Con la scusa dell’amore Titolo: Con la scusa dell’amore Autore: Michelle Hunziker, Giulia Bongiorno

Casa editrice: Longanesi Pagine: 222 prezzo € 14,90

Michelle Hunziker, e Giulia Bongiorno, da sei anni combattono a fianco a fianco per sconfiggere la violenza sulle donne e per questo hanno fondato insieme “Doppia Difesa”. Da poche settimane hanno pubblicato a doppia firma un libro testimonianza, dal titolo “Con la scusa dell’amore”. Entrambe donne combattive nel lavoro e nella vita, da sempre sensibili alle questioni femminili: Michelle Hunziker ha fatto coming out rivelando di essere stata vittima di stalking e di avere avuto un’infanzia difficile a causa di un padre alcolista; Giulia Bongiorno quando faceva parte della commissione giustizia si è impegnata fortemente per l’approvazione della legge sulla violenza e le minacce alle donne. Le due si mettono in gioco, parlano di come si sono conosciute, raccontano esperienze personali come la difficoltà di essere un avvocato donna e fare carriera per una e quella, invece, di subire diversi comportamenti persecutori da alcuni suoi fan per l’altra.

Pubblica utilità Farmacie di turno 11/17 novembre Farmacia Ielo 18/24 novembre Farmacia Del Leone 25/1 dicembre Farmacia Comunale Guardia Medica festiva e di urgenza Tel.: 085.8020362 Ospedale Civile Via Gramsci 085.80201 Pronto Soccorso 085.8020238 085.8020366 118 085.8020442 / 085.8020373 Croce Rossa Via Simoncini, 41/A 085.8007733 Consultorio Familiare Via Ospizio Marino 085.8020816 Polizia Veterinaria Pronto Intervento 085.8020818 (08.00-20.00)


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Primo e Secondo

Una Pizza per “ogni stagione” di Biagio Saccomandi

La Pizza sta subendo un’evoluzione, non più riferibile solo alle classiche Margherita o Quattro stagioni, poiché ogni pizzaiolo è sempre alla costante ricerca di gusti nuovi e di nuove esperienze professionali. Dopo la mia partecipazione al campionato mondiale della pizza a Salsomaggiore ed al Simposio all’università della pizza a Padova, è nata in me l’idea di stabilire precise regole che portino al rispetto della stagionalità dei prodotti che la natura offre, sempre al fine di procedere ad un progressivo innalzamento della qualità della Pizza. Il primo passo è stato quello di cominciare ad usare farine macinate a pietra, con tutte le sue componenti, utilizzando ingredienti di stagione e sfruttando le varietà ortofrutticole presenti nel nostro territorio. L’accostamento di erbe aromatiche , condimento con olio extra vergine di oliva, non solo in cottura, ma anche a crudo, hanno fatto il resto, come nota finale. Sulla base dell’esperienza maturata e facendo leva sulla mia passione ho creato nuove farce o creme, senza mai ricorrere all’uso di prodotti industriali. In questo modo è sorta l’idea della pizza

che vi proporrò in questa occasione: approfittando sempre di madre natura ho raccolto nel mio orto una zucca e con l’ausilio di un piccolo robot da cucina ho creato una crema semplice nella preparazione ma che si presta a tutte le varie sfaccettature del nostro gusto. La combinazione con altri profumi, tipo la salvia e il rosmarino, che in questo periodo hanno ripreso vigore dopo le sofferenze estive, contribuirà ancor più a valorizzare questo piccolo tesoro passando poi attraverso i funghi porcini che trifoleremo con del burro. Nella ricetta dell’impasto che vi darò questa volta cominceremo un nuovo cammino usando una sorta di lievito madre (la biga), molto più semplice nella preparazione, che non necessita di mantenimenti lunghi e dispendiosi ma che allo stesso tempo garantirà un buon profumo della pasta nonchè una ottima digeribilità. 1° Passo/la biga: farina integrale 200 gr. - acqua 90 gr. lievito compresso 3 gr. Impastare gli ingredienti con acqua fino ad ottenere un impasto grezzo, lasciarlo riposare in un contenitore chiuso ermeticamente per 16-18 ore ad una temperatura di 18-20 gradi. 2° Passo/l’impasto finale: farina integrale macinata a pietra 700 gr. acqua 490gr. - sale 20 gr. - olio di oliva 30 gr. Dopo aver preparato la biga e aver lasciato trascorrere le 18 ore, prepariamo in una spianatoia (o per chi ce l’ha nell’impastatrice) la farina integrale e aggiungiamo

nell’ordine l’acqua a temperatura ambiente e la biga, che nel frattempo avrà triplicato il suo volume; dopo aver lavorato la pasta, mettiamo il sale e l’olio evo e lasciamo riposare per 30 minuti: l’impasto dovrà risultare liscio, omogeneo e con una buona elasticità. Formare, poi, la pezzatura dell’impasto a secondo del tipo di pizza che vogliamo realizzare e, dopo aver fatto riposare per 4-6 ore a temperatura ambiente (24-26 gradi), stendere e condire a proprio gusto. Per la farcitura, in questo periodo, utilizzeremo una zucca: dopo averla pelata, metterla in forno per almeno 30 minuti, oppure in un robot da cucina che cuoce anche per 25 minuti, con l’aggiunta di olio evo; successivamente frullare il tutto per creare un’ottima crema che utilizzeremo per infarcire. A parte trifolare dei funghi porcini con una noce di burro e metterli sopra la pizza condita già con la crema di zucca, aggiungere, poi, un pò di mozzarella fior di latte. Inserire tutto in un forno caldissimo e all’uscita condire la pizza con della salvia e del rosmarino (anche questi freschi). Buon appetito!!!!!


A tutto sport

Le pioniere del calcio femminile Nel lontano 1972 il compianto Michele Corbo, uomo di grande temperamento, di vivacità imprenditoriale, visione sociale e politica, mi propose di condividere una sua idea: “Facciamo una squadra femminile di calcio! Hai deciso di non fare più il calciatore, sei diventato insegnante di educazione fisica, quindi hai i titoli e, dulcis in fundo, avremo sicuramente il sostegno del cav. Scibilia”. L’idea mi piacque, il calcio femminile stava muovendo i suoi primi passi, quindi accettai con entusiasmo. Furono tante le ragazze che risposero alla richiesta di partecipazione e nel mese di giugno di quell’anno iniziammo i primi allenamenti al Fadini. L’impatto fu traumatico ma bisognava andare avanti; dopo quattro settimane di duro lavoro facemmo la prima verifica contro la squadra di Mosciano S. A. che era in attività già da alcuni anni; ovviamente il risultato fu simile a un punteggio tennistico. Michele, per sdrammatizzare e creare l’entusiasmo necessario per continuare, organizzò una trasferta in pullman per assistere all’incontro di calcio femminile di serie

A ad Ascoli Piceno e, in seguito, un’altra allo stadio Olimpico di Roma per l’incontro maschile di serie A tra Roma e Inter. Per tutte le ragazze fu un’esperienza esaltante. Gli allenamenti proseguirono fino a ferragosto poi, alla ripresa dell’attività sportiva del Giulianova calcio, si pose il problema dell’indisponibilità dell’unica struttura allora esistente. Non c’erano spogliatoi e spazi per proseguire quell’esperienza per cui tutto si esaurì in quel breve periodo. Negli anni successivi, per scelta politica e disponibilità del presidente Tiberio Orsini si realizzò il campo Castrum che, in questi ultimi anni, è stato utilizzato anche dalla squadra femminile costituitasi, nel frattempo, a Giulianova. Una bella notizia è stata annunciata, venerdì 9 novembre 2013, durante il convegno organizzato da “Giulianova calcio 1924” in collaborazione con Pierangelo Guidobaldi su “Impianti Sportivi e Turismo Sportivo”. Due temi di grande attualità per la nostra città. Il presidente della L.N.D. regionale della F.I.G.C. Daniele Ortolano ha comunicato che sta lavorando, d’intesa con l’Amministrazione comunale, per assegnare al campo Castrum, fatte le dovute modifiche di adeguamento, la qualifica di “Cen-

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di Giancarlo De Falco

tro Federale Regionale di calcio Femminile”. Investire su questa struttura come Centro Federale significa ragionevolmente parlare non solo di miglioramento dell’impianto ma anche di possibile Turismo Sportivo, tema trattato dal consigliere federale della F.I.G.C. Gabriele Gravina, che nel suo intervento ha anche ricordato come in Italia le leggi emanate in favore di impianti sportivi siano state spesso utilizzate, purtroppo, come un grimaldello per lottizzazioni improprie su aree che hanno altre vocazioni urbanistiche. A tutte le ragazze pioniere del calcio femminile presenti nella foto che non hanno potuto realizzare un loro sogno per mancanza di strutture, auguro di poter assistere nel futuro impianto a incontri di livello internazionale che vedranno protagoniste, magari, le loro nipoti. Auspico inoltre, come è stato ricordato nel convegno, che nei vari quartieri sul nostro territorio si realizzino tante piattaforme polivalenti per consentire a tutti, giovani e meno giovani, di incontrarsi e fare attività sportiva tutti i giorni e a qualunque ora.


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Inviateci le vostre lettere, segnalazioni o foto a: ditelo@giuliaviva.it

Il cattivo esempio

Mi trovavo a transitare in auto per Roseto, quando ad un incrocio sono stato superato da un ciclista che ha tranquillamente proseguito malgrado il semaforo rosso. In quella persona in bicicletta ho riconosciuto un noto politico giuliese ed ho pensato bene di fotografarlo quando al semaforo successivo la cosa si è ripetuta nella stessa maniera. Ma perché anche in bicicletta i nostri politici non perdono occasione di dimostrare che per loro le regole non sempre valgono? C. C.

Ditelo@GiuliaViva.it Si prega cortesemente i nostri gentili lettori di contenere in termini di spazio i loro contributi, al fine di garantire una più ampia partecipazione ed evitare spiacevoli tagli.

Occorre sapere Nei giorni scorsi abbiamo letto sulla stampa locale e sui siti alcune affermazioni di Valentino Piergallini (socio dell’impresa edile che ha realizzato gli appartamenti sull’area ex Migliori Longari) che usa parole fortemente offensive nei confronti dell’associazione Il Cittadino Governante. Alza i toni l’arch. Piergallini, proprio nel momento in cui si parla di una vicenda per cui è in corso un processo penale a suo carico. E non è la prima volta. Occorre sapere che già nel 2009 Piergallini aveva denunciato la nostra associazione - nella persona del suo presidente Franco Arboretti - per dichiarazioni espresse sulla lottizzazione c.d. Migliori Longari (tuonava Francesco Marcozzi “per i presunti reati di calunnia, persecuzione e procurato allarme, vicenda sulla quale sta indagando la Procura della Repubblica”). Bene, il GIP del Tribunale di Teramo, letta la richiesta della Pro-

Negozi chiusi Gentile redazione, vogliamo segnalare quanto segue: il lunedì mattina di questo mese, volendo acquistare del cibo abbiamo percorso V.Marconi, V.Thaon De Revel e Viale Orsini centro, trovando i negozi desolatamente chiusi: è mai possibile? Non sarebbe ragionevole che l’amministrazione comunale programmasse l’apertura di ALMENO uno di essi?Ringraziamo e salutiamo. Una famiglia di passaggio

cura della Repubblica che nella motivazione riconosce il ruolo dell’associazione quale osservatorio e garanzia di partecipazione democratica, archiviava la querela sporta da Piergallini. Al tempo, naturalmente, dell’epilogo della querela nessuno parlò. Oggi nel processo penale per abuso edilizio sull’ex area Migliori Longari sul banco degli imputati siedono i Piergallini responsabili della Ditta Domhouse assieme all’allora dirigente dell’Ufficio urbanistico comunale, mentre gli esponenti del Cittadino Governante sono citati testi della parte lesa. Vogliamo raccontare questa storia perché, anche se amara - a nessuno piace essere dileggiato e tanto meno querelato per aver espresso il proprio pensiero su uno scempio per cui ad oggi è ancora in corso un processo - è una bella storia di impegno civile. Il Cittadino Governante associazione di cultura politica

Un asfalto indecente Vi scrivo per segnalare lo stato indecente di via Curiel, con le radici degli alberi che hanno sollevato l’asfalto lungo tutta la strada. Oltre a bruttissimo da vedere è anche pericoloso soprattutto per chi ci passa in bici o in motorino. E dire che è proprio a fianco alla chiesa di San Pietro e Paolo! B. U.


La produzione di vino e olio nelle colline giuliesi di Flaviano Di Giovanpietro LA VITE Dal punto di vista meteorologico il 2013 è stato caratterizzato da una primavera fresca e piovosa, le piogge sono state copiose anche nei mesi estivi con temperature calde durante il giorno ma fresche di notte. Questa escursione termica ha favorito la sintesi di profumi varietali nelle uve, delle cultivar coltivate nelle nostre campagne (Montepulciano d’Abruzzo, Trebbiano, Passerina, Pecorino, ecc.). Qualche piccolo problema si è creato nella fase di prefioritura dei grappoli, le ripetute piogge, indicativamente durante la prima decade di giugno, hanno alzato il rischio di attacchi parassitari. La ben nota “peronospora della vite” (plasmopara viticola), in qualche caso anche con forma larvata, ha seccato irrimediabilmente il grappolo di uva appena formato; ciò rappresenta indubbiamente un danno per la quantità del raccolto ma, fortunatamente, non compromette per nulla la qualità. L’estate ha fatto poi il suo corso caldo e soleggiato fino ai primi di ottobre, consentendo alle uve di maturare bene e di poter eseguire le operazioni di vendemmia in assoluta tranquillità, per cui possiamo dire che ci sono tutti i presupposti per avere degli ottimi vini di annata; potremmo subito cercare conferma assaggiando il novello 2013 in uscita in questi giorni. L’ULIVO Maestosa pianta di tutto il bacino mediterraneo e quindi anche delle nostre colline, dove in particolare si coltiva la varietà “tortiglione” dal caratteristico tronco ritorto. Il frutto di queste piante, l’oliva, che secondo la varietà, può essere consumata da mensa (ripiene di carne e poi fritte, varietà ascolana), o da aperitivo dopo aver subito un processo di preparazione. Tuttavia nelle nostre colline si coltiva l’ulivo quasi esclusivamente per la produzione di olio. Purtroppo l’andamento stagionale descritto, settembre caldo e soleggiato utile alla vigna, ha favorito di contro, la proliferazione della fa-

migerata mosca (Dacus Olea), che ha attaccato i giovani e teneri frutti (Drupe), forandoli in più punti con il loro ovo depositore, per immettere all’interno le uova da cui si sono sviluppate le larve che si sono nutrite della polpa delle olive deturpandole. Di conseguenza abbiamo avuto in generale una produzione scarsa e di non qualità di olio, salvo in alcune zone più fresche esposte a nord o efficacemente trattate dall’agricoltore accorto. Comunque è sempre preferibile il nostro olio rispetto ai marchi più o meno noti provenienti da olive comunitarie in costante offerta promozionale negli scaffali dei supermercati.



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