GiuliaViva anno III n.18 del 7 settembre 2013

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Anno III numero 18 del 7 settembre 2013

Quindicinale d’informazione giuliese

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a t i u t gra

art.11 della Costituzione

L’ITALIA RIPUDIA LA GUERRA ... chiediamo di dialogare e lavorare per la pace



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Istantanee giuliesi Chi l’ha detto?

GiuliaViva anno III n.18

Fateci almeno fare il biglietto

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“Sovrapponendo il locale per rendersi conto programma di quest’edi quali e quanti spettacostate a quello dell’anno li, festival, mostre, gare, … precedente è difficivengono organizzati nelle le rendersi conto che realtà vicine alla nostra. A sono trascorsi dodici Giulianova no! I soliti due mesi (…): stessi appunconcerti con “artisti di ritamenti, con le medesime collaborazio- chiamo”, il solito ballo in piazza, i soliti ni, senza il minimo slancio di fantasia. mercatini e poco altro (...)”. scopritelo a pag. 14 Basta sfogliare un qualsiasi quotidiano Metti un sabato sera d’estate, alla stazione di Giulianova, quando ancora E siamo solo all’inizio... non sono scoccate le 20. Biglietteria istinto investigativo e chiusa, biglietteria sussidiaria (quelrivendicando “la serietà la dell’Arpa) pure. Su una delle due con cui la mia ammini- emettitrici automatiche campeggia strazione, dal giorno del il cartello “Non dà monete di resto”, e suo insediamento, ha comunque la procedura elettronica affrontato il problema si interrompe ben prima della stamdelle deiezioni canine in- pa dell’agognato tagliando. controllate” il sindaco ha L’altra sembra funzionante, ma è solo recentemente lanciato il un’impressione: anche questa, sul test del DNA sui “deposi- più bello, si “pianta”. Il bar non ha il ti” organici che infestano tipo di biglietto giusto: del resto è un bar, non una biglietteria. Resta solo le vie cittadine. Per ora gli escrementi dei cani, ma Al di là dell’involontario effetto comico, la possibilità di acquistarlo a bordo, non si possono escludere, per il fu- l’annuncio è stato comunque sufficien- con relativo, salato sovrapprezzo. In turo, mozziconi di sigaretta, botti- te a sancire l’inizio di una campagna attesa di veder prendere forma all’anglie, lattine e qualunque altro rifiuto elettorale, che già si preannuncia infi- nunciato progetto per il nuovo, futusul quale si possano effettuare test nita e tutta condotta sopra le righe: ne ribile scalo ferroviario, alla stazione genetici. Rivelando un inaspettato vedremo delle belle. di Giulianova è un’impresa persino il semplice acquisto di un normalissiSperiamo bene mo titolo di viaggio. Un tesoretto di 450milioni di euro per la venti segnalati da tutti i comuni abruzzeriqualificazione e la manutenzione stra- si ed inviarla al governo, che provvedeordinaria degli edifici scolastici di tutta rà ad assegnare i fondi entro la fine del Italia, ma la scadenza per la presenta- prossimo ottobre. L’auspicio è che, diverzione dei progetti, rigorosamente “can- samente da quanto accaduto in passato tierabili”, è estremamente ravvicinata: il per il finanziamento delle piste ciclabili, prossimo 15 settembre. Nei trenta gior- anche Giulianova presenti e veda approni successivi a quella data la Regione vati i propri progetti: le necessità di interdovrà stilare la graduatoria degli inter- vento certamente non mancano.


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Fatti ...

Verde urbano: necessità o fastidio? di Raffaele Di Marcello

Dopo l’approvazione del Regolamento del Verde, e l’annunciata elaborazione del Piano del Verde (in realtà dato dall’Amministrazione come approvato, ma di cui si parla, nella delibera di Giunta n. 146 del 18.07.2013, come semplice indirizzo di pianificazione futura), l’amministrazione comunale ha dato incarico a due esperti, il prof. Aldo Zechini D’Aulerio, biologo, e il dott. Lorenzo Granchelli, agronomo, per la catalogazione, la verifica dello stato di salute e la proposta di interventi sul verde urbano giuliese. Un censimento del verde urbano, ad opera del dott. forestale Maurizio Ettorre, era stato effettuato nel 1995 sotto la giunta Arboretti, e sarebbe utile confrontare i due censimenti per capire, dal 1995 ad oggi, cosa è cambiato per il verde urbano nella nostra città. Dal confronto si noterebbe la scomparsa di diversi esemplari, eliminati per i più vari motivi, non ultimo il termine del loro ciclo vitale, ma spesso espiantati o tagliati solo per far posto al ce-

mento, o deperiti e morti per scriteriate potature o danneggiamento delle radici a causa di lavori per pavimentazioni stradali e marciapiedi. E l’approvazione del Regolamento del Verde non sembra aver migliorato il trattamento al quale sono sottoposti i nostri alberi: potature errate nei tempi e nelle modalità sono all’ordine del giorno, ad opera di chi, per conto del Comune, dovrebbe curare il verde e non trattarlo come un “oggetto” fastidioso perchè “sporca”, “attira insetti”, “è pericoloso”, ecc. Basta guardare come sono ridotti i platani di via Gramsci, viale Orsini, statale 16, privati quasi completamente della chioma, ridotti a moncherini con qualche foglia residua rinsecchita, destinati ad una morte certa e fonte di pericolo, per crolli improvvisi, a causa degli errati interventi di potatura che si sono succeduti negli anni e del poco terreno permeabile lasciato al piede di ogni esemplare. O farsi un giro nel parcheggio a sud e ad ovest dell’ospedale civile, o nei pressi del palazzetto dello sport per accorgersi delle condizioni del manto stradale e dei marciapiedi a causa dell’errata piantumazione di pini in spazi ristretti. Ma errori nella scelta delle specie e interventi errati non interessano solo gli esemplari isolati, anche i parchi e i giardini pubblici non sono immuni da quello che è, più che altro, un

problema culturale. L’emblema del disinteresse per gli spazi verdi, evidentemente visti, e non solo a Giulianova, più come un ulteriore incombenza in termini di costi e tempo, che come valore aggiunto della città, è il “Bosco degli Amicis”, desolata area inerbita situata di fianco all’edificio dell’ormai ex Tribunale, che avrebbe potuto costituire un polmone verde di un quartiere in espansione e, invece, rimane solo una triste incompiuta. Ma anche le “nuove” aree verdi, sorte nelle zone oggetto di lottizzazione, denotano la mancanza di un progetto di verde coordinato con altri strumenti di pianificazione (ma il piano regolatore del verde esiste o no?), con specie arboree disseminate a caso, spesso poco adatte al contesto e destinate ad una morte prematura, mentre i parchi storici, come Parco degli Eucalipti, assomigliano più ad un bosco che ad un’area verde attrezzata. Quindi ben venga il lavoro dei due esperti, con la speranza che i risultati vengano ben utilizzati. Nel frattempo ci permettiamo di consigliare all’amministrazione di applicare, essa per prima, il regolamento del verde, altrimenti, da censire, rimarrà ben poco.


... in primo piano

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Turismo anno zero di Paolo Innocenti

Va in archivio anche l’estate 2013, la quinta ed ultima della consiliatura Mastromauro, e come ad ogni scadenza significativa diventa giocoforza tracciare un bilancio globale dei cinque anni trascorsi. A Giulianova, naturalmente, estate fa rima con turismo, settore nevralgico dell’economia locale, al quale il fin troppo voluminoso programma “Giulianova 2020” dedicava non pochi progetti e abbondanza di buone intenzioni. Inevitabile, dunque, ripartire da lì, ripercorrere le promesse di allora per poter valutare i risultati di oggi, confrontare i fiumi di parole del 2009 con i fatti concreti del 2013. Diciamolo subito: tanto ambiziosi erano stati i propositi tanto si è rivelata inadeguata la capacità di metterli in pratica. Dal rafforzamento del ruolo della consulta sul turismo (saremo grati a chiunque potrà darcene notizia), alla

fantomatica visita virtuale della città (che avrebbe dovuto allungare su Giulianova l’occhio bionico del web) passando attraverso completamento e ristrutturazione del Kursaal l’obiettivo dichiarato di “migliorare la qualità dell’offerta turistica” sembra essersi smarrito per strada, trasformato piuttosto nella fiera delle occasioni perdute. Quelle occasioni perdute che hanno lasciato sulla carta la preservazione e valorizzazione delle spiagge e del paesaggio, la realizzazione dei fantomatici itinerari pedonali e ciclabili, la valorizzazione di un turismo religioso tanto evocato quanto mai decollato. Anziché proiettarsi verso l’ambizioso traguardo del 2020 Giulianova è, di fatto, rimasta al palo, mentre la “politica turistica” si frantumava in interventi sporadici, privi di pianificazione, persino contraddittori (due esempi per tutti: le vicende “Unica Beach” e “Sonorica”) . Cinque estati sembrano trascorse invano, senza che al ritmo serrato della propaganda di palazzo, si siano accompagnati significativi passi in avanti.

“La gran parte degli obiettivi indicati nel programma è stata realizzata” annunciava il sindaco già un anno fa, ma l’immagine che il “sistema” turistico giuliese rimanda oggi di sé è profondamente diversa da quella disegnata dai proclami. Di quanto promesso allora, di quanto fissato a chiare lettere nelle pagine di “Giulianova 2020” si ritrovano oggi solo poche tracce frammentarie. Non lo diciamo noi. Lo racconta una realtà che parla di una “vista mare” ulteriormente ridotta, di piste ciclabili lontane dall’essere semplicemente “pensate”, di isole pedonali compresse in fazzoletti d’asfalto, di strisce blu che mortificano soprattutto la balneazione “pendolare”, di interventi strutturali rimasti solo sulla carta. Se a questo si aggiunge la diffusa incapacità di offrire della città un’immagine men che meno decorosa, in termini di cura e pulizia, come la tanto decantata vocazione turistica al contrario imporrebbe, il quadro desolante di una programmazione superficiale ed approssimativa risulta tristemente completo. Festeggiare fuori tempo e fuori luogo, come accaduto di recente, una bandiera blu irrimediabilmente sbiadita serve soltanto a gettare altro fumo negli occhi dei giuliesi, ma non basta a nascondere limiti e fallimenti di una politica turistica che, anziché al 2020, sta rapidamente avvicinando Giulianova all’anno zero.


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Parliamone

Il cambiamento arriverà, non potrà essere fermato! Girando per la città si avverte prepotente il bisogno del cambiamento che finalmente liberi Giulianova e la strappi alla decadenza e all’irrilevanza. Eppure le varie forze che governano o che hanno governato in tempi recenti non demordono e, per questo, sono assillate da un cruccio che le inquieta molto: l’esistenza del Cittadino Governante che sanno bene - è nato per cambiare la vita pubblica cittadina e per spazzare via le loro vecchie pratiche di malgoverno. Certo fanno bene a preoccuparsi visto che alle recenti elezioni politiche, a Giulianova, il centro-sinistra ha perso 2468 voti rispetto alle comunali del 2009 e 2694 rispetto alle politiche del 2008, e il centrodestra ha perso 2208 voti rispetto al 2009 e 2208 voti rispetto al 2008, cioè: i cittadini hanno espresso un giudizio fortemente negativo su ambedue i tradizionali schieramenti. Evidentemente, i primi hanno amministrato male, i secondi hanno condotto un’opposizione poco apprezzata. Man mano, però, che la percezione del crollo del consenso si fa più netta aumenta in loro la preoccupazione che stia, invece, crescendo la stima per Il Cittadino Governante, l’unica forza che fa realmente opposizione su tutti i temi più importanti e, contestualmente, propone un programma di governo alternativo. E così, gli esponenti sia del centro-sinistra che quelli del centro-destra, non sapendo fare di meglio, hanno dato via libera al

tentativo di gettare discredito sulla nostra associazione, ai vergognosi attacchi personali, alla propaganda, ai toni trionfalistici dell’autoincensamento, alle pratiche clientelari, alle promesse irrealizzabili, alle costruzioni di alleanze ardite e impresentabili pur di racimolare consenso, alle trovate demagogiche di fine mandato, alle manovre inconfessabili pur di conservare il potere. Dà loro una mano consistente buona parte dell’informazione locale, sia quella più nota (su tutti Radio G, Piccola Città ed il corrispondente locale del Messaggero) sia quella meno nota (siti di informazione dove si sbizzarriscono alcune “anime belle” che disperatamente si accaniscono sul CG, mentre in città si consumano fatti amministrativi nocivi e talvolta scandalosi ad opera della maggioranza e di buona parte dell’opposizione). Quello della disinformazione è un tema che abbiamo trattato più volte su queste pagine. Le modalità sono sempre quelle: enfatizzare l’operato dell’amministrazione (riportando fedel-

mente l’abbondante produzione propagandistica dell’ufficio di staff), ignorare o mettere la sordina ai temi più scottanti e poi dissimulare la faziosità facendo finta di essere critici con la giunta con tormentoni su quisquilie di scarsa importanza. Perché lo fanno? Un po’ perché, come abbiamo già dimostrato (articolo sul numero 10 del 18 maggio 2013 di GiuliaViva), alcuni mezzi di informazione vengono sostenuti dall’amministrazione, direttamente o con le società partecipate, pagando pubblicità e comunicazioni istituzionali, un po’ perché essi non sono affatto interessati al cambiamento giacché esso romperebbe (pericolosamente per loro) i vecchi e comodi equilibri di potere in cui “una mano lava l’altra”. Noi pensiamo che questo andazzo sia, ormai, giunto al capolinea, perché la cittadinanza ha ormai capito come stanno realmente le cose in questa città: il centrodestra ed il centro-sinistra hanno abbondantemente fallito, dapprima ognuno per proprio conto, ora addirittura (vista la debolezza politica del centro-sinistra) in collaborazione. Tutti sanno, infatti, che attualmente governano insieme gli avversari di un tempo (le larghe intese a Giulianova sono state anticipate di almeno due anni): il sindaco ed il vicesindaco delle precedenti giunte di centro-destra puntellano costantemente, tradendo il mandato ricevuto dagli elettori, la traballante amministrazione di centro-sinistra mentre otten-


di Franco Arboretti

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A primavera i Giuliesi saranno protagonisti della rinascita della propria città gono posti in giunta e favori ad personam. C’è qualche buontempone, poi, che si diverte a scrivere che il Cittadino Governante sta cambiando pelle, che ha perso la verve degli inizi, che fa gli sconti al PD, che addirittura ci sarebbero tacite intese pur di raggiungere il potere. I cittadini sanno benissimo che tutto ciò è falso perché sono i fatti che parlano chiaro, e infatti non è a loro che ci rivolgiamo nel dire quanto segue ma ai vari mestatori, una volta per tutte. Il Cittadino Governante è sempre quello del 2004, quando si costituì, ed è sempre quello del 2009, quando si collocò all’opposizione in consiglio e lì è rimasto nel corso del tempo distinto e distante sia dal centrosinistra che dal centro-destra. I suoi valori e i suoi programmi sono sempre quelli, innovativi e legati ai beni comuni e ai diritti di cittadinanza. La coerenza è intatta. La voglia di impegnarsi per rivitalizzare e far rifiorire questa bella ma decaduta realtà è accresciuta. Tutto ciò non è barattabile con alcunché, men che meno con l’ottenimento di poltrone. Noi siamo solo interessati a realizzare il cambiamento sulla base del programma che in città è già noto e che ora aggiorneremo ulteriormente. Chiederemo di nuovo il consenso per questo ed eventuali alleanze saranno possibili solo con chi è, realmente, sintonia con le scelte programmatiche che tutelano gli interessi generali, il dinamismo economico rispettoso della vivibilità e dei diritti dei cittadini, la moralità e la correttezza amministrativa e non per spartirsi le poltrone e occupare il potere ad ogni costo, cosa che tutti san-

no abbiamo sempre rifiutato e non fa parte dei nostri orizzonti. D’altra parte i nostre nove anni di impegno in città e per la città parlano chiaro. Nel 2004 per colmare un preoccupante vuoto cittadino nella rappresentanza dei beni comuni e dei diritti di cittadinanza abbiamo creato la prima associazione di cultura politica giuliese, che si dotò subito del primo sito di controinformazione locale. Abbiamo, poi, condotto tante battaglie in difesa dei beni comuni tra cui quella vittoriosa per la difesa di piazza Dalla Chiesa. Promuoviamo da anni, con grande successo di pubblico, i periodici appuntamenti con personalità di livello nazionale all’interno di POLIS per contribuire alla crescita della cultura politica cittadina. Sin dal primo consiglio comunale offriamo sia la possibilità a tutti di seguire in diretta i consigli comunali dal nostro sito, sia di poter visionare successivamente i vari interventi del dibattito consiliare. Organizziamo da 5 anni la festa Piazza, Bella Piazza per offrire ai giovani la possibilità di suonare dal vivo e per dimostrare la grande importanza sociale degli spazi pubblici. Inoltre, vista la refrattarietà delle forze politiche alle nostre idee e alle nostre proposte, nel 2009, abbiamo presentato una lista civile per portarle

direttamente all’interno delle istituzioni: risultò, col 10% dei consensi, la terza forza politica tra le 12 liste presentatesi alle elezioni comunali. In questi 4 anni tutti hanno avuto modo di apprezzare la qualità della nostra opposizione in cui accanto al controllo, che viene esercitato con analisi critica argomentata, compare sempre la proposta costruttiva. Infine vista l’emergenza nel campo dell’informazione (a Giulianova si viene a sapere veramente poco degli aspetti rilevanti della vita pubblica) abbiamo promosso GiuliaViva, che ogni 15 giorni, da circa 2 anni, squarcia i veli che nessuno dei media locali, in genere, osa toccare. Altro che organo ufficioso del CG o giornaletto di partito! Tutto questo viene fatto tramite l’autofinanziamento e l’impegno volontario di tantissimi cittadini che vogliono solamente bene, disinteressatamente, alla propria città. Se il prossimo anno Giulianova vorrà archiviare il passato imbarazzante e avviare il cambiamento scegliendo l’onestà e la competenza, noi saremo pronti a dare il nostro contributo.


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La pagina della satira Basta approssimazione: nasce l’assessorato alla retromarcia

“Non potevamo più andare avanti con questa approssimazione e così ho deciso di istituire un ufficio specifico che si occupasse a tempo pieno di una materia estremamente delicata”. Così il sindaco Mastromauro nel presentare il neonato assessorato alla retromarcia, che fin da oggi si occuperà di predisporre preventivamente, per ogni decisione presa dalla giunta, anche la decisione opposta, così da non farsi trovare impreparati in occasione dei consueti ripensamenti. “Basta figuracce come quelle di Unica Beach, della dislocazione del luna park o del mercato di ferragosto. La città ha bisogno di risposte: non possiamo più mostrarci indecisi nel fare marcia indietro così

come accaduto in passato”. Secondo il primo cittadino si tratterà di una vera e propria rivoluzione copernicana: Giulianova sarà il primo Comune d’Italia a dotarsi sistematicamente, per ogni atto, anche del suo contrario, senza timore che questo doppio lavoro rappresenti uno spreco di tempo: “abbiamo fatto un’analisi

approfondita delle nostre decisioni e siamo certi che la percentuale degli atti sui quali non abbiamo avuto ripensamenti sia assolutamente irrisoria”. Per il momento, comunque, la delega alla retromarcia rimarrà nelle mani del sindaco. “Dopo quanto successo con le regionali” ha concluso Mastromauro “quando sono stato capace di imporre più volte al mio partito la mia candidatura per poi rifiutarla, credo di avere pieno titolo a gestire in prima persona questi delicatissimi aspetti della vita amministrativa. Passerò la mano solo quando qualche altro membro della giunta dimostrerà di essere bravo quanto me nel fare retromarcia”. A meno di ripensamenti.

“Non sono rifiuti, ma arredo urbano” l’ira di Filipponi sulle opposizioni

“Non è possibile che qualunque iniziativa venga presa le opposizioni la contestino senza motivo, solo per partito preso”. Sbotta così il vicesindaco Filipponi, delegato all’ambiente, dopo la pioggia di critiche piovuta su quella che le minoranze hanno definito l’ennesimo oltraggio alla città. “Ma quale brutta immagine offerta ai turisti: buste dell’immondizia, lattine, bottiglie e quant’altro fanno parte di “Dirty streets” (strade sporche, ndr), un

innovativo progetto per l’arredo urbano al quale Giulianova è stata una delle prime ad aderire, fra le città europee mediopiccole”. Dunque, nessuna incuria e nessun degrado, ma solo l’ennesimo tentativo di valorizzare la città, del quale le opposizioni, impegnate solo a gettare fango sull’amministrazione, non avrebbero compreso né la portata né il valore artistico-ambientale. “Certo, anche noi avremmo voluto fare di meglio, ma i fondi di bilancio sono quelli che sono. Avessimo le entrate di una grande città, potremmo invadere tutte le piazze e le strade con migliaia di sacchetti, ma non ne abbiamo i mezzi e dobbiamo per forza fare delle scelte, che, vista la stagione turistica, hanno privilegiato il centro città. Ai cittadini delle zone periferiche chiedo di pazientare: non appena ne avremo la possibilità penseremo a disporre i nuovi

arredi anche nei loro quartieri. È una promessa che mi sento sinceramente di fare per un futuro non troppo lontano”.

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La pagina della cultura

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A cento anni dalla nascita di Venanzo Crocetti di Marialuisa De Santis

il Maestro Crocetti con Floriano De Santi in occasione della mostra antologica al Museo d’Arte dello Splendore

Il 2 settembre scorso è stata inaugurata al Museo Nazionale di Palazzo Venezia di Roma, a cura di Paola Goretti e Raffaella Morselli, una grande mostra dedicata a Venanzo Crocetti. La mostra, fortemente voluta dalla Presidente della Fondazione Crocetti, Carla Ortolani, a ricordare i cento anni dalla nascita del maestro, presenta un corpus di 85 opere, scelto unicamente tra la produzione scultorea e suddiviso in alcuni grandi temi. Certamente un’occasione importante per vedere o rivedere le opere del grande artista giuliese che con la sua città natale, com’è noto, ebbe un travagliato rapporto, risoltosi positivamente solo tre anni prima della morte, quando l’onorevole Antonio Tancredi, allora vicepresidente della Fondazione, lo convinse ad esporre al Museo d’Arte dello Splendore.

Era l’anno 2000 e da poco Crocetti aveva terminato l’Annunciazione per il Duomo di Teramo. La grande fatica fisica per la realizzazione della porta e l’instabilità dell’impalcatura sulla quale aveva lavorato per un intero anno l’avevano molto indebolito e così lo vedemmo presenziare alla sua prima, e fino ad adesso unica, mostra giuliese: felice ma visibilmente stanco. La mostra, curata da Floriano De Santi, propose 48 importanti opere scultoree, datate dal 1932 (la “monumentale” Donna Gravida fino al 2000 (proprio un frammento dell’Annunciazione e la predella sempre per il Duomo di Teramo). In quella stessa occasione furono esposte anche 19 opere cartacee tra matite, carboncini, pastelli e tecniche miste che coprivano un arco di cinquant’anni, essendo datate dal 1937 al 1987. Anche attraverso le opere cartacee fu evidente quanto grande fosse e già matura, a soli vent’anni, la sua capacità di esprimere il movimento e di dare eleganza alla forma. La mostra, inaugurata il 2 luglio e protrattasi fino a settembre, ebbe davvero tanti visitatori: essa sembrò anche, come scrisse Ludovico Raimondi in un articolo comparso sul numero 22 dell’Annuario della Madonna dello Splendore,“ quasi un pretesto, il più congeniale, per la riconciliazione”. Il pomeriggio del 2 luglio venne inaugurata la mostra e nella mattina,

il Consiglio Comunale di Giulianova, riunito in seduta straordinaria, conferì al Maestro la Cittadinanza Onoraria e gli donò una medaglia d’oro per il prestigio alla città. Crocetti, visibilmente emozionato ricordò i luoghi e le situazioni, anche difficili della sua infanzia e raccontò delle prime espressioni del suo immenso talento. La sala comunale traboccava di gente ed egli sentì con quanto affetto la sua città gli rendeva merito. Crocetti “rivelò una disponibilità inaspettata” scrive ancora Raimondi nel suo articolo e “si concesse ad una processione di autorità, personalità politiche, civili, militari e religiose, di amici, di gente comune, di semplici curiosi”, smentendo la sua fama di artista un po’ scontroso ed introverso. Ma anche Giulianova smentì la sua fama di città poco disposta ad apprezzare i propri talenti: e oltre al calore sincero di tutti i giuliesi, riuscì ad offrire alle opere di questo suo straordinario figlio anche una sosta, un approdo, una collocazione preziosa e affascinante poiché così appare a chiunque vi giunga, il Museo d’Arte dello Splendore, presidio giuliese della bellezza e della cultura voluto e realizzato da P. Serafino Colangeli.


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Interferenze visive

70° Mostra del Cinema di Venezia di Antonio D’Eugenio

E’ stata inaugurata il 28 agosto, ed è durata fino al 7 settembre, la 70° Mostra del Cinema di Venezia. La serata nella Sala grande del Palazzo del cinema è iniziata alle 19 con il presidente della Biennale Paolo Baratta a dare il via alla nuova edizione insieme alla madrina, l’ex top model siciliana Eva Riccobono. Un traguardo molto ambito, come ambite sono le statuette che hanno rappresentato la manifestazione aperta ufficialmente con il red carpet di George Clooney e Sandra Bullock, protagonisti del film fantascientifico Gravity di Alfonso Cuaron e che si concluderà con il documentario di Thierry Ragobert dal titolo Amazonia che racconta l’epopea, filmata in 3D, della più

famosa foresta fluviale del mondo. Questi i titoli rappresentativi della rassegna formata da due linguaggi, come da due modi di fare cinema che, a loro volta, sono andati a racchiudere il ricco programma del festival la cui scelta ha avuto un ampio raggio, dai maestri riconosciuti agli autori esordienti, dall’animazione ai documentari, ma la caratteristica più evidente di questa edizione è stata il coraggio di compiere scelte innovative, anche rischiose, ad esempio l’inserimento in concorso di due documentari, Sacro GRA di Gianfranco Rosi, un ritratto, filmato nel tempo, della vita sul Grande Raccordo anulare di Roma, e The unknown known: the life and times of Ronald Rumsfeld, un interessante reportage sul potere e le decisioni dell’ex segretario di stato americano. Gli altri film in concorso: Gianni Amelio con L’intrepido, Italia, 104’ Emma Dante con Via Castellana Bandiera, Italia, Svizzera, Francia, 90’ James Franco con Child of God, Usa, 104’ Terry Gilliam con The Zero Theore, Regno Unito, Usa, 107’ David Gordon Green con Joe, Usa, 117’ Kelly Reichardt con Night Moves, Usa, 112’ Errol Morris con il documentario The Unknown known, Usa, 105’ Peter Landesman con Parkland, Usa, 92’ Stephen Frears con Philomena, Regno

Unito, 94’ Jonathan Glazer con Under The Skin, Regno Unito, 107’ John Curran con Tracks, Australia, 110’ Philippe Garrel con La Jalouise, Francia, 77’ Merzak Allouache Es-Stouh (Les Terrasses), Algeria, Francia, 94’ Xavier Dolan con Tom à la ferme, Canada, Francia, 95’ Philip Gröning con Die Frau Des Polizisten, Germania, 175’ Alexandros Avranas con Miss Violence, Grecia, 99’ Amos Gitai con Ana Arabia, Israele, Francia, 84’ Hayao Miyazaki con Kaze Tachinu, Giappone, 126’ Ming-Liang Tsai con Jiaoyou (Stray Dogs), Taipei cinese, Francia, 138’ Tra i film fuori concorso, una menzione speciale va a: Ettore Scola per Che strano chiamarsi Federico – Scola racconta Fellini, Italia, 93’, Mario Sesti per Teho Teardo – La voce di Berlinguer, Italia, 20’, Paul Schrader per The Canyons, Usa, 99’, Paul Rudish e Aaron Springer per Disney Mickey Mouse ’O Sole Minnie, Usa, 4’, Greg McClean per Wolf Creek 2, Australia, 107’, Steven Knight per Locke, Regno Unito, 85’, Patrice Leconte per Une Promesse, Francia, Belgio, 95’, Kim Ki-duk per Moebius, Corea del Sud, 90’ e Shinji Aramaki per Harlock: Space Pirate, Giappone, 115’.


Dove Cosa Quando Prime visioni

di Stefania Sacchini

PercyJacksoneglideidell’Olimpo–Ilmaredeimostri Percy Jackson, figlio di Poseidone, dopo aver passato un anno tranquillo nella sua nuova scuola,sitrovadinuovocostrettoascapparedaalcunimostri,iLestrigoni,unpopolodigigantimangiatoridiuominichevoglionoucciderlo.GrazieaisuoiamiciAnnabethChasee TysonriesceatornareindenneaCampoMezzosanguedovescoprechelabarrieramagica che protegge il campo dall’attacco dei mostri si è notevolmente indebolita a causa di una misteriosamalattiache hacolpitoil pino, asua volta avvelenatoda una strana sostanza.L’unicomodopercurareilpinoesalvarecosìilcampoèquelloditrovareilVellod’orosmarrito da molti anni. Percy e i suoi amici intraprendono così un viaggio, irto di pericoli, attraverso il Mare dei mostri alla ricerca della reliquia. Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo – Il mare dei mostri è tratto dai libri di Rick Riordan, è diretto da Thor Freudenthal ed interpretato da Logan Lerman, Brandon T. Jackson, Alexandra Daddario, Jake Abel, Douglas Smith, Stanley Tucci, Leven Rambin, Anthony Head, Daniel Cudmore, Yvette Nicole Brown, PalomaKwiatkowski. In programmazione dal 12 settembre.

Concerti mostre ed eventi Città S. Angelo (PE) svela le sue opere È attivo dal 29 giugno al 16 settembre 2012 il servizio di visite guidate gratuite presso il comune di Città Sant’Angelo, a cura dell’Associazione culturale Akedà. Tramite questo servizio i visitatori avranno la possibilità di ammirare il patrimonio artistico e storico dello splendido e antico borgo attraverso quattro itinerari: pur differendo tra loro per durata, essi si eguagliano per l’importanza e la bellezza dei luoghi che svelano. Il servizio si offre su prenotazione nei pomeriggi di venerdì, sabato e domenica. Per prenotare chiamare il numero 327.3783948.

Notte Bianca Rock a Montorio Sabato 14 Settembre 2013, dalle ore 21.00, prenderà il via la Notte Bianca per la Croce Bianca a Montorio al Vomano (Teramo), presso il Campo dei Cappuccini sito in Via degli Abeti. Una nottata dedicata alla raccolta fondi per la onlus Croce Bianca di Montorio al Vomano, che si occupa di primo soccorso e pubblica assistenza, nella Val Vomano. Sei Rock-Band sul palco.

Sportissimamente “Lo sport sotto le stelle” è un evento dedicato agli amanti dell’attività fisica, ma non solo. Oltre allo sport, protagonisti della serata saranno arte, musica, shopping e artisti di strada. Una festa divertente, che animerà le vie del centro storico di Teramo. L’evento si svolgerà nelle principali piazze teramane Sabato 7 Settembre 2013 dalle 18.00 in poi. L’iniziativa ha lo scopo di promuovere lo sport attraverso le sue discipline, facendole scendere in piazza, nei luoghi del vivere quotidiano della città. Faranno da scenario alle attività sportive le piazze e i luoghi d’incontro dei teramani.

Teramo. Note su Ali di Farfalla L’ass.ne culturale “Federica e Serena” nasce da un’idea di un gruppo di amici con lo scopo di mantenere vivo il ricordo di Federica Moscardelli e Serena Scipione, studentesse di medicina, vittime del terremoto che ha colpito l’Abruzzo il 6 Aprile 2009. Come organizzazione senza scopo di lucro si propone di realizzare eventi culturali con finalità umanitarie e solidaristiche. Sul palco si esibiranno i seguenti musicisti: Cristiano Godano, Ginevra di Marco, Cristina Donà e Cisco. Oltre all’esibizione gruppi musicali, la serata sarà arricchita da spettacoli di danza e dalla presenza di writers. L’evento è a Teramo, alla Villa Comunale, il 7 settembre 2013 alle ore 21. Il ricavato sara destinato al centro antiviolenza La Fenice. Info: 3405617185 - 3404005981

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Siamo fatti di stelle Titolo: Siamo fatti di stelle Autore: Margherita Hack

Casa editrice: Einaudi Pagine: 175 prezzo € 12,00

In una Trieste quasi incantata, seduti su una panchina del porto vecchio, Margherita Hack e Marco Morelli si immergono in un dialogo appassionato e sincero sulle piccole e grandi questioni della vita. Da Galileo alla religione, dalla politica ai giovani di oggi, dalle favole di quand’era bambina all’incontro con il marito Aldo De Rosa, dalla Firenze degli anni Venti alla casuale scoperta delle stelle, la Hack passa in rassegna novantuno anni eccezionali, regalandoci il ritratto ironico e anticonformista di una donna «laica e ribelle». *** «Mi piaceva tanto giocare al Bobolino con gli altri figlioli. Per mattinate e pomeriggi interi! Tutte le vacanze si passavano là, anche perché allora i soldi non erano molti e andare al mare o in montagna era un lusso per pochi. Comunque ero fortunata perché potevo davvero giocare quanto mi pareva, i miei erano per lasciarmi libera, si fidavano e io potevo scavallare quanto volevo. Non mi gridavano continuamente “non correre! non sudare! non ti sporcare!” come invece succedeva alla maggioranza degli altri bambini. E poi, non avevo tanti pensieri, allora. Da bambini si sta bene, siamo liberi ed io non stavo certo a pensare a chissà cosa».

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GiuliaViva anno III n.18

Primo e Secondo

I baffoni settembrini

Con l’arrivo del mese di Settembre e la fine del fermo pesca (non) biologico, tanto contestato da tutta la filiera di commercializzazione del pesce fresco dell’Adriatico, ritroviamo sulle nostre tavole le triglie settembrine. La triglia è contraddistinta da un corpo allungato ed affusolato, una fronte ripida, gli occhi grandi, due pinne dorsali ben separate e pinna caudale forcuta e soprattutto il suo tratto più caratteristico, i due vistosi barbigli sotto il mento, da qui il soprannome “baffoni”. Nei mari italiani troviamo due specie : le triglie di scoglio e le triglie di fango. Le prime sono presenti nei fondali rocciosi, si riconoscono da un muso più appuntito, hanno un colore rosso vivo ed una macchia dorata sulla pinna dorsale. Ahimè, le carni sono più pregiate rispetto a quelle di fan-

go che vivono presso le nostre coste. Quest’ultime hanno un colore che varia più sul giallo/oro con sfumature rosse. Per apprezzare al meglio il sapore di questo pesce deve essere eviscerato appena pescato in quanto nelle interiora presenta una quantità di fango tale che, con l’azione dei propri succhi gastrici, rovina tutta la prelibatezza delle carni. La triglia di fango, la nostra triglia, ha una forte stagionalità. Possiamo dire che è un pesce che annuncia la fine dell’estate perché viene pescato in grandi quantità nel periodo preautunnale sotto-costa. Nel periodo primaverile viene pescato, invece, più lontano e le femmine sono piene di uova, ottime da mangiare. E’ un pesce che divide, non passa mai inosservato, c’è chi la odia per la presenza massiccia di lische o per il sapore che è molto lontano dai toni dolci dei crostacei, molluschi e pesci più pregiati. Esiste però una nicchia di estimatori della mineralità delle carni della triglia che ricorda i sapori del nostro mare. Si possono preparare in vario modo : in brodet-

di Paolo Di Gregorio

to, fritte, sulla griglia al naturale. Mia nonna le faceva ripiene con un trito di prosciutto, capperi e prezzemolo. Mia mamma le ha riproposte nel menù del nostro ristorante, per molti anni, preparandole al cartoccio. Oggi le proponiamo in crosta di cereali e servite come antipasto caldo.

Triglie in crosta di cereali.

Ingredienti per una porzione: 4 triglie di media grandezza Albume di 2 uova Farina Fiocchi di mais Procedimento: Eviscerare le triglie, lavarle molto accuratamente in acqua corrente e squamarle. Tagliare il corpo longitudinalmente, togliere la testa e la lisca centrale facendo attenzione a non staccare l’ultimo tratto con la codina che ci servirà per tenere uniti i due filetti. Infarinare la triglia e successivamente passarla nell’albume, infine poggiarla sui fiocchi di mais, precedentemente sminuzzati grossolanamente, da ambo i lati così da creare una crosta. Friggere in olio bollente.


A tutto sport

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Giulianova calcio, inizio con pareggio a Fano di Daniele Adriani

L’Estate è passata a lavorare per l’ammissione in serie D, finalmente a Settembre inizia il calcio giocato. La prima giornata ha visto la squadra, del neo mister Ronci, affrontare in trasferta un agguerrito Fano. La partita è stata molto combattuta a volte al limite del regolamento, con risultato finale di pareggio per 1-1. Le squadre hanno giocato per vincere, tanto da contare diverse occasioni sprecate

da entrambe, rigore fallito dal Fano, pali e traverse per il Giulianova. Le esplusioni, una per parte (il bomber Dos Santos per doppia ammonizione, rimediata per troppo “esuberanza” al gol e per un fallo inutile a centrocampo), completano il quadro della prima gara, che mostra in ogni caso un buon Giulianova, costruito in poco tempo, ma con individualità importanti (Esposito su tutti), che ora devono essere amalgamate negli schemi. La sensazione è che questa squadra possa essere una bella rivelazione per il campionato, magari per poter dare fastidio alle più quotate Ancona, Ma-

ceratese, Termoli, Sulmona e Civitanovese, che annoverano tra le proprie fila giocatori di categoria superiore. La ciliegina sulla torta è rappresentata dall’ingaggio di Carrozzieri, difensore che ha calcato i campi di Serie A, nativo di Giulianova, torna a vestire la maglia giallorossa, facendo così fare un salto di qualità all’intero organico. La società fa seguito alla conferenza inaugurale avuta al Cristallo, con la presentazione della squadra al Kursaal. A termine anche la campagna abbonamenti che ancora risente di una certa diffidenza, ma sarà il campo a dire come ha lavorato il team presieduto da Mattucci, ed i tifosi con un po’ di entusiasmo ritorneranno numerosi al Fadini che, dopo alcuni lavori di adeguamento, riapre per la prima di campionato contro l’Isernia.

A Travaglia l’open “Città di Giulianova”

È andata al 21enne ascolano Stefano Travaglia, testa di serie n. 1 del tabellone e attualmente in 336°posizione nella classifica ATP, l’open di tennis “Città di Giulianova”, disputatosi nelle settimane

scorse presso i campi di via Ippodromo. Travaglia ha sconfitto in finale in tre set (6/4 4/6 6/3 i parziali) Enrico Fioravante, 22enne napoletano, testa di serie n. 2 e già al 689° posto del ranking. Al match conclusivo, protrattosi per oltre due ore, hanno assistito oltre al Presidente del Circolo Tennis Giulianova, Lucio Spinozzi, il presidente del Comitato Fit Abruzzo-Molise, Luciano Ginestra, e il Consigliere Nazionale e Medico Federale della Fit, Emilio Sodano ed il vice sindaco Gabriele Filipponi. Da segnalare, fra gli altri, la partecipazione di Roberto

Palpacelli 40enne che con il suo tennis talentuoso rappresenta sempre motivo di interesse. A far da cornice al torneo un pubblico sempre numeroso e attento che ha seguito con interesse e partecipazione tutte le fasi del torneo sin dalle prime giornate. Da registrare la presenza alla serata conclusiva di una troupe di Supertennis Tv (visibile sul canale 64 del digitale terrestre e sul canale 224 della piattaforma SKY) che ha ripreso i momenti più interessanti della finale e realizzato un servizio sul Circolo Tennis Giulianova.


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Ditelo@GiuliaViva.it

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Inviateci le vostre lettere, segnalazioni o foto a: ditelo@giuliaviva.it

Dev’esser sempre così?

Questa è la situazione che si trova di fronte alle scuole di via Nievo, Giulianova Lido, Italia. Cordiali saluti. Danilo C.

Viale Orsini Continuano a chiudere Viale Orsini per manifestazioni che non esistono e soprattutto per gente invisibile, come si vede dalle foto che vi invio. Sandra D.

Si prega cortesemente i nostri gentili lettori di contenere in termini di spazio i loro contributi, al fine di garantire una più ampia partecipazione ed evitare spiacevoli tagli.

Piazza sotto sequestro Gentile Redazione, mi associo alle proteste di un albergatore del lungomare sud di Giulianova, che, nei giorni scorsi, su un giornale on-line, lamentava la presenza di una sagra del pesce, di ben 7 giorni, a cavallo del Ferragosto. Nello specifico si contestava all’Amministrazione Comunale la durata della concessione della piazza dell’Anfiteatro del mare in un periodo cruciale per le attività commerciali di ristorazione e lo svolgimento della sagra stessa sia per la sera che orario di pranzo. Quasi no-stop, quindi. E’ chiaro che le attività in questione, che si affacciano sul lungomare, risentano di una flessione sugli introiti, in un periodo, per loro, importante del punto di vista economico. L’Associazione Culturale Il Veliero, che spero vivamente non sia quella di Giulianova, anzi credo proprio di no, visto lo spessore di quest’ultima, metteva così il suo 12° sigillo sull’avvenimento culinario in terra, anzi sulla sabbia, giuliese. Io con mio figlio, per fare due tiri al pallone, vista la piazza occupata, ci siamo dovuti spostare altrove. Nulla di grave, certo, però una settimana piena per l’evento.... culturale, più un giorno per montare ed uno per smontare, fanno nove. Bei tempi, quando al Nautico, l’ANMI Giulianova offriva a tutti degustazioni di pesce gratis, e in due serate si chiudeva la cosa. Ma forse ancora non era iniziata la corsa alla ricerca della quantità da parte dei nostri amministratori, vivacchiava ancora qualcosa di qualità, quella qualità che adesso è finita in padella. Saluti Mauro P.

Kabul Gentile redazione vi mando una foto di Via Amendola strada verso Montone dove ormai noi cittadini ci siamo rassegnati all’abbandono. Come si può vedere la strada è completamente priva di marciapiede da sempre, è pericoloso anche camminarci così, perchè è completamente fatta di buche molto profonde ed è impossibile anche parcheggiarci un’auto perchè si corre il rischio di spaccare il motore. Le buche vengono spesso ricoperte con detriti da noi volenterosi abitanti ma quando piove va tutto via e si ricomincia daccapo. I primi di agosto è caduto un albero malato da anni senza che nessuno pensasse di abbatterlo, e fortuna ha voluto che in quell’attimo non passasse nessuno altrimenti ci usciva il morto. Senza contare che all’inizio della via c’è una grata di scolo perennemente tappata senza che nessuno ne abbia fatto mai manutenzione. Io sono convinto che neanche a Kabul esista una situazione del genere. Caio dentato

Chi l’ha detto? da pag. 3 Francesco Mastromauro, capogruppo DS, comunicato stampa del 2.8.1999


Dai e Vai a canestro

Quando la calura estiva è passata e i giochi in spiaggia non sono piÚ possibili, le famiglie pensano a nuove attività per i bambini: i genitori infatti considerano importante abituare i ragazzi a pratiche sportive allegre ma formative, seguite con attenzione per le dinamiche di gruppo e per una positiva competizione. Una proposta in tal senso viene dal Giulianova Basket che il giorno 8 settembre 2013 organizza presso Piazza del Mare (nella pista di pattinaggio) dalle ore 9,00 alle ore 20.00 il DAI E VAI A CANESTRO per provare a giocare a minibasket, con tiri, passaggi, staffette e gare. Inoltre tutti i giorni dal 9 al 13 settembre 2013, sempre in Piazza del Mare dalle ore 17 alle ore 19, gli istruttori saranno a disposizione per presentare il minibasket: nessun impegno, nessuna spesa. Per info 3292776644.



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